Regione Sicilia, un bando finanziamenti per artigiani, consiste in un abbattimento degli interessi bancari

 

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Palermo

Un bando da 38 milioni di euro a sostegno degli artigiani siciliani. Con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale delle Attività produttive, Carmelo Frittitta,- comunica la Regione Sicilia – è stato approvato e pubblicato l’avviso pubblico “Più artigianato” il cui obiettivo è sostenere gli investimenti delle imprese del settore. Nel dettaglio, le agevolazioni, che saranno erogate nei limiti del “de minimis”, consistono in un abbattimento degli interessi sui finanziamenti bancari o contratti di leasing finanziario fino all’80% del tasso di riferimento, cui si aggiunge un contributo in conto capitale pari al 20% degli investimenti sostenuti.
L’aiuto è concesso con procedura valutativa a sportello. L’ente gestore del fondo è la Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano. «Con questa iniziativa – dice l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo – il governo Schifani va incontro al fabbisogno reale delle imprese artigiane siciliane messe a dura prova dalla crisi pandemica, dal recente incremento dei costi delle materie prime e dell’energia e dall’annoso problema delle difficoltà di accesso al credito attraverso i canali tradizionali.
Si tratta di agevolazioni – sottolinea l’esponente della giunta regionale – pensate per quegli artigiani che intendono effettuare investimenti di crescita, perché soltanto investendo una impresa può generare occupazione e reddito e sostenere le sfide del mercato». Dalle ore 11 del 31 luglio 2023, accedendo al sito della Crias – www.crias.it – tramite la piattaforma “Crias Agevola” si potrà procedere all’invio della istanza attraverso le credenziali SPID. Qui il link https://www.crias.it/piuartigianato/home.php al bando e alla piattaforma. mz/as Di seguito la scheda tecnica dell’avviso Credito agevolato per artigiani, pubblicato bando da 37,9 milioni di euro in regime di «de minimis» per le imprese dell’Isola Ente gestore del fondo è la Crias, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane, che opererà attraverso una convenzione con l’assessorato regionale delle Attività produttive e un bando pubblicato oggi, 30 giugno. Il bando è rivolto alle imprese artigiane, costituite anche in forma di cooperative o consortile, che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamenti per investimenti o spese. Le istanze potranno essere inoltrate a partire dal 31 luglio sulla piattaforma dedicata sul sito Crias.
Tipologia di investimenti e spese ammissibili • acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (agevolabile nella misura del 15% della spesa ammissibile); • acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati; • acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, autoveicoli, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale • acquisto di software, diritto di brevetto e licenze e alla realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, alle attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo; • acquisto di scorte di materie e di prodotti finiti, per un importo non superiore a 200mila euro (per tale destinazione è necessario presentare domanda separata). Stipula, erogazione e modalità di rimborso del finanziamento • Le operazioni di finanziamento, liberamente stipulate sul mercato, possono prevedere un periodo di pre-ammortamento della durata massima di 12 mesi per tutte le tipologie di investimentil. Importo massimo delle agevolazioni in conto interessi, in conto capitale e in conto canoni •
L’investimento non è soggetto ad alcun limite d’importo, essendo un’agevolazione «de minimis» (Reg. UE n.1407/2013). • L’impresa, in applicazione al «de minimis», non può usufruire, nell’arco di tre anni, di agevolazioni pubbliche complessive superiori a 200.000 € (per le imprese di trasporto su strada questo importo non potrà superare € 100.000). • Sono escluse dalle agevolazioni le operazioni di finanziamento di importo inferiore a € 5.000. Contributo in conto interessi: – 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del finanziamento; – 80% se garantito dai Confidi. Contributo in conto capitale • 20% del costo documentato (aggiuntivo al contributo in conto interessi/canoni). Durata • I contributi in conto interessi sono riconosciuti per una durata massima di: a) 12 anni per i finanziamenti destinati all’acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento locali; b) 6 anni per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti; c) 5 anni per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti. Domanda di ammissione alle agevolazioni • La domanda, per essere ricevibile ed ammissibile al finanziamento, deve rispondere ai seguenti requisiti: • essere presentata via web sulla piattaforma messa a disposizione da Crias. • essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa artigiana e dal soggetto presentatore (Banche, Associazioni artigiane di categoria, Consorzi di garanzia fidi) • essere trasmessa a C.R.I.A.S. dal soggetto presentatore, non oltre 6 mesi dall’erogazione. • Dalle ore 11 del 31 luglio 2023, accedendo al sito della CRIAS – www.crias.it – tramite la piattaforma “Crias Agevola”, si potrà procedere all’invio delle istanze attraverso le credenziali SPID. Le domande saranno valutate tramite procedimento valutativo a sportello (ex art. 5 D.Lgs. N. 123/98) entro 60 giorni.

Regione Sicilia, Turismo, revoca contratti con albergatori- I provvedimenti dei dirigenti del Turismo fatti nell’oscurità

 

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«Non ero a conoscenza dei provvedimenti dei dirigenti dell’assessorato regionale al Turismo con il quale sono stati rescissi alcuni dei contratti sottoscritti con gli albergatori siciliani per fornire pernottamenti gratis ai viaggiatori nell’ambito dell’iniziativa “SeeSicily”, trattandosi tra l’altro di un atto gestionale». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a seguito delle notizie riportate da alcuni organi di stampa.

«Già domani, comunque, – prosegue il governatore – i miei uffici provvederanno ad assumere le dovute informazioni con l’obiettivo di poter restituire la serenità agli albergatori che rappresentano certamente un tassello importante per l’economia turistica dell’Isola. Tra l’altro, più volte, in occasioni pubbliche ho sempre apprezzato l’attività del precedente governo per quanto riguarda le attività promozionali messe in campo dall’assessorato al Turismo».

La condizione di insularità grava alla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all’anno Una indecenza, il governatore muove i suoi passi

 

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Palermo, comunicato

«La condizione di insularità grava sulla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all’anno, il che comporta che ogni siciliano subisce un onere occulto di circa 1.200 euro per compensare il divario con il resto della penisola che la marginalità insulare impone».

Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani, commentando la quantificazione della Regione, che si è avvalsa delle Università siciliane e di Prometeia, sui costi dell’insularità e che adesso è stata riconosciuta all’unanimità dalla Commissione paritetica, dopo il confronto con gli organismi dello Stato e trasmessa al ministero dell’Economia.

Questi oneri vanno progressivamente compensati dallo Stato per far fronte al divario e alla marginalità insulare attraverso i meccanismi della continuità territoriale, della fiscalità di sviluppo e della perequazione infrastrutturale.

Il ponte sullo Stretto, i cui tempi di realizzazione non sono brevissimi, è già un primo e importante passo in avanti, ma attenuerà soltanto gli effetti dell’insularità, non potrà azzerarli. Permangono integri, pertanto, i compiti dello Stato e delle aziende nazionali di promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi che da questa derivano (art.119 Cost.).

«Il regionalismo differenziato che ha iniziato l’iter approvativo – ha aggiunto Schifani – per essere un’opportunità anche per il Sud della Nazione deve pienamente riconoscere i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ossia i meccanismi che garantiscono l’eguaglianza sostanziale tra i cittadini. Su questo saremo vigili e intransigenti. Abbiamo già ottenuto che sui LEP si pronunci il Parlamento e che sia rispettata la precondizione del regionalismo differenziato: il pieno e preventivo riconoscimento dell’insularità attraverso le misure di perequazione e compensazione. Si tratta di un fondamentale diritto dei siciliani che intendiamo difendere sino in fondo – ha poi concluso il presidente della Regione – ma anche è una precondizione posta dalla stessa Costituzione la quale prevede che l’attuazione del regionalismo differenziato avvenga nel rispetto delle previsioni dell’art. 119 Cost. e, quindi, del pieno rispetto del diritto costituzionale dell’insularità».

 

Messina e Catania si incontrano con vista sui fondi europei

 

Nelle giornate di mercoledì e giovedì scorsi, nell’ambito del progetto di “Supporto alla capacità amministrativa delle aree metropolitane delle regioni meno sviluppate dell’Italia”, finanziato dalla DG-Regio della Commissione europea e affidato in gestione all’RTI, composto da Ismeri Europa e Lattanzio KIBS, si sono svolti gli incontri di networking tra le due città metropolitane di Messina e Catania, unite dalla comune volontà di scambiare buone pratiche e trovare nuove vie per ottimizzare i processi di gestione dei fondi europei e, in particolare, delle opportunità offerte dal PON Città Metropolitane 2014-2020 e in prospettiva del nuovo PN Metro Plus 2021-2027.
Per la città di Messina erano presenti il direttore generale del Comune e organismo intermedio per l’Autorità urbana Salvo Puccio, la responsabile della segreteria organizzativa dell’organismo intermedio Annita Fiorello e il Rup attuatore di numerosi progetti del Piano Operativo della città Pasquale Tripodo, mentre per la città di Catania hanno partecipato Fabio Finocchiaro dell’organismo intermedio per l’Autorità urbana e l’alta professionalità Progettazione tecnica piani operativi comunitari e nazionali Gian Luca Emmi.

Il primo incontro si è tenuto al PalaCultura Antonello che ha ospitato la delegazione catanese, mentre nella seconda giornata sono stati i rappresentanti del comune messinese a recarsi a Palazzo Tezzano (Catania), sede della “direzione Politiche Comunitarie – Fondi Strutturali – Politiche Energetiche – Sport”. L’occasione si è rivelata proficua e utile per scambiare buone pratiche nell’ambito di gestione della Programmazione PON Metro 2014-2020 ed in vista della nuova Programmazione PN Metro Plus 2021-2027, per confrontare le opportunità di ottimizzazione delle procedure organizzative interne e correlate al programma, per avviare un percorso in grado di portare all’efficientamento della spesa, nonché soprattutto all’ottimizzazione degli impatti attraverso la rilevante quantità di fondi che saranno a disposizione di entrambe le città per la programmazione comunitaria in corso di avviamento.
L’incontro è stato inoltre un’occasione per parlare delle criticità che gli organismi intermedi del programma sono chiamati ad affrontare in corso di attuazione. Il confronto che ha coinvolto direttamente i gruppi di lavoro di ciascuna città ha generato un proficuo scambio di vedute e dato l’opportunità di esplicitare e condividere a vicenda le soluzioni adottate.
Durante le due giornate, infine, sono stati definiti gli ulteriori step di avanzamento del progetto che si chiuderà a settembre 2023. Un’occasione quindi di condivisione e di confronto costruttivo che si inserisce all’interno di un’ottica di programmazione ponderata e di una reciproca volontà di migliorarsi. Anche in tal senso, il Piano di lavoro di Messina ha previsto un percorso specifico che, partendo dal supporto alle procedure di digitalizzazione del piano Messina Smart City, punterà a trasferire nuove e ottimizzate pratiche operative che puntino a favorire la gestione della prossima programmazione.

 

 

Mobilità, Regione e Trenitalia “presentano” nuovi treni veloci tra Palermo e aeroporto

 

 

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Palermo, Comunicato

Cinque corse veloci collegheranno, nella metà del tempo attuale, l’aeroporto “Falcone Borsellino” e la stazione centrale di Palermo con una sola fermata intermedia a Notarbartolo. A queste si aggiungerà un ulteriore sesto collegamento che effettuerà anche tutte le altre fermate. E’ il nuovo servizio “Genio Express” finanziato con oltre un milione di euro dalla Regione Siciliana che è stato presentato questa mattina insieme a Trenitalia nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nello scalo palermitano gestito dalla Gesap.

All’incontro sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, l’assessore al Turismo, allo sport e allo spettacolo, Elvira Amata, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, il vicepresidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, il vicesindaco di Palermo Carolina Varchi, l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Luigi Corradi, il presidente della Gesap, Salvatore Burrafato, e l’amministratore delegato della società di gestione del Falcone-Borsellino, Vito Riggio.

A partire da domani (22 giugno), grazie a tre coppie di treni, saranno introdotti complessivamente sei nuovi collegamenti tra Palermo Centrale e Punta Raisi: cinque veloci che avranno un tempo di viaggio tra i 34 e i 36 minuti, rispetto a quello di un’ora del servizio standard, e un collegamento aggiuntivo che effettuerà tutte le fermate intermedie. Nei festivi saranno garantiti complessivamente sei collegamenti di tipo veloce.

«L’attivazione del “Genio express” è un fondamentale passo in avanti – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – verso quella mobilità veloce di cui hanno bisogno una grande città come Palermo e il suo aeroporto per raggiungere una reale integrazione nei collegamenti. Le corse programmate, che vanno ad aggiungersi a quelle già previste da Trenitalia, con fermate nelle altre stazioni del percorso, costituiscono un servizio fondamentale per potenziare l’offerta rivolta a cittadini e turisti che, ne sono certo, manifesteranno il loro gradimento verso questa nuova iniziativa che – conclude il governatore – permette di arrivare in aeroporto in tempi davvero molto veloci».

«Da oggi, per la prima volta, con il “Genio express” avremo un collegamento diretto tra la quinta città d’Italia e l’aeroporto Falcone-Borsellino – dice l’assessore regionale Aricò -. Basteranno soltanto ventiquattro minuti per raggiungere l’aeroporto di Punta Raisi partendo dalla stazione Notarbartolo, altri otto, invece, ne serviranno se si parte da Palermo Centrale. Siamo all’avanguardia, ci sono soltanto altre due esperienze di questo tipo in Italia: una è il Leonardo Express, che collega la stazione Termini di Roma con Fiumicino, l’altra è il Malpensa Express che unisce l’aeroporto con il centro di Milano. Riteniamo di aver fatto un ottimo lavoro insieme a Trenitalia». 

«Una delle priorità del governo regionale – commenta l’assessore Amata – è sempre stata quella dei collegamenti, sia quelli da e per la Sicilia, che quelli interni. Abbiamo il dovere di fornire alle migliaia di turisti che arrivano in Sicilia servizi ottimali. Questo lo possiamo fare lavorando in squadra, non soltanto come governo, ma anche con gli amministratori locali. Chiuderemo il 2023 con dati importanti, certamente superando i 15 milioni del 2019, cioè il livello pre-pandemia al quale facciamo riferimento. Il nostro obiettivo è incrementare sempre più questi numeri perché il turismo è il vero motore dell’economia della Sicilia».

 

Tra treni semi-veloci e quelli che effettuano tutte le fermate intermedie, sono complessivamente 79 i treni in servizio tra Palermo e Punta Raisi che viaggiano lungo il passante ferroviario.

Al termine della conferenza stampa è stato svelato anche il logo del “Genio Express”.

Messina, si discute sulla nuova Ordinanza del sindaco Basile sul divieto dell’uso dell’acqua secondo l’ “Area rossa” e l’ “Area gialla”

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Si discute nella citta peloritana dell’ordinanza del sindaco Federico Basile  firmata  il 16 giugno, riporta il n. 122 relativa ad ulteriori misure ad integrazione delle ordinanze sindacali n. 116 dello scorso 13 giugno e n. 118 del 14 giugno rivolte a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nelle aree classificate rosse e gialle.

Al fine di evitare potenziali pericoli, in via precauzionale, a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nelle Aree rosse e gialle allegate, si dispone di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali degli stessi, alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; di verificare altresì, se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, ricadenti nella sopradetta area, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le predette cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione comunicando eventuali anomalie a alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; di procedure alla pulizia ed igienizzazione dei serbatoi condominiali e privati di accumulo dell’acqua potabile nelle zone rosse e gialle, sotto riportate ed individuate negli allegati.

Nell’ordinanza sindacale si stabilisce altresì il perdurare del divieto dell’uso dell’acqua con queste classificazioni, distinte in due tipologie: •

 

 

AREA ROSSA nella quale è vietato l’utilizzo dell’acqua per uso potabile e usi igienici. Si elencano le vie interessate: via Luigi Cadorna, via Giovanni Crimi, scalinata santa Barbara, salita Santa Barbara, via Santa Barbara, viale Italia (dal Bar Noviziato alla scalinata Santa Barbara), via Pietro Canisio, piazza Masucci; •

AREA GIALLA     nella quale è vietato l’utilizzo dell’acqua per uso potabile. Si elencano le vie interessate: via Ghibellina lato monte da angolo via Santa Cecilia a via Tommaso Cannizzaro, via Cesare Battisti da angolo via Santa Cecilia a via Tommaso Cannizzaro, via Antonio Martino, via Porta Imperiale, piazza Lo Sardo – piazza del Popolo, largo Seggiola, via Mario Giurba, via Cernaia, via Camiciotti da via Cesare Battisti a via Ghibellina, piazza Annibale Maria di Francia, via Nino Bixio da via Cesare Battisti a via Ghibellina, via Luciano Manara da via A. Martino a via Ghibellina, via Maddalena da via Cesare Battisti a via Ghibellina, via Goito, via F. Durante, via Montebello, via Faranda, via XVII Luglio da via Cesare Battisti a via Ghibellina, via Nicola Fabrizi da via Porta Imperiale a via Ghibellina, via Giuseppe Aricò, via San Paolino, via  Mamertini,via Santa Maria del Selciato, via Santa Marta da piazza Trombetta a piazza Lo Surdo, piazza Trombetta, via Orto Gemelli, via Noviziato da piazza Trombetta a viale Italia, via Refugio dei Poveri, via Girolamo Conti, via Merli e Malvizzi, via Antonio Bova, via degli Angeli, via Giuseppe Sergi, via Giacomo Macrì, via Maffei, via Pippo Romeo, via Grillo da Palazzo degli Elefanti a via Pippo Romeo e via Cesareo.

 

Il neosindaco Trantino nomina i dieci assessori della sua squadra

 

 

Catania,

IL sindaco Enrico Trantino ha nominato i dieci assessori (nella foto sopra)

Paolo La Greca (ingegnere, il vice sindaco e prende uno dei dei posti che erano destinati a Fdi ), Bruno Brucchieri, Giuseppe Gelsomino (Lega, area Sammartino), Andrea Guzzardi (Lega), Viviana Lombardo (FdI, ex assessore area Galvagno), Giuseppe Marletta (avvocato, nuova Dc ), Sergio Parisi (ex assessore, FdI), Giovanni Petralia (Forza Italia, ex capogruppo, area Falcone, Alessandro Porto (MpA), Salvatore Tomarchio (primo dei non eletti all’Ars con Forza Italia, indicato dal presidente Schifani).

L’avv Enrico Trantino: ” Ho chiesto agli amici di fermarmi semmai dovessi usare la carica come strumento di potere”

 

 

Si è insediato- informa un Comunicato stampa pervenuto in redazione –  in Municipio a palazzo degli elefanti il nuovo Sindaco di Catania l’avvocato Enrico Trantino, 59 anni, proclamato ufficialmente eletto con il 65,83% dei consensi, pari a 85.479 voti.

Sono qui non per servire una carica ma la mia città –ha detto il neo sindaco visibilmente emozionato-. Sono abituato a lottare e non mi interessano i ruoli di potere ma quelli di servizio; la fascia tricolore è certo un simbolo pesante,  i catanesi stiano certi che non tradirò mai Catania”. Trantino, giunto nel palazzo degli elefanti con la moglie Tiziana, i figli Francesca e Alessandro (il più grande Vincenzo non ha potuto partecipare perché fuori sede) ha anzitutto firmato il libro d’onore del Comune con una breve dedica: “A Catania, con amore e devozione”. Poi ha ringraziato per l’impegno profuso nel ruolo di reggenza del Comune il commissario straordinario Piero Mattei e il suo vice Bernardo Campo. Si è quindi soffermato coi cronisti e sulle priorità da affrontare come capo dell’Amministrazione Comunale: ”Sono a lavoro da alcuni giorni  per non perdere neppure un attimo di tempo -ha detto il primo cittadino-. Già domani faremo un incontro con i rappresentanti delle imprese e dell’associazionismo per la prima di otto riunioni sui Piani Integrati del Pnrr che riguardano un investimento per la nostra città di 86 milioni di euro. Avremo –ha aggiunto Trantino- anche un confronto con il Ministro Salvini per sollecitare il finanziamento del nodo ferroviario di Catania di cui si parla da tanti anni, per ridare alla città il rapporto con il mare. Inoltre, il prossimo 9 giugno, verrà a Catania il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per presiedere una riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, un tema che considero strategico per la nostra Catania e che più volte ho sollecitato ai massimi livelli di governo”.

Tra i presenti, diversi rappresentanti istituzionali tra cui il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale Marco Falcone, il senatore Salvo Pogliese, i parlamentari alla Camera Valeria Sudano e Francesco Ciancitto, il parlamentare regionale Dario Daidone.

Il sindaco, prima di recarsi in Cattedrale, ha anche incontrato per un breve saluto e di reciproco augurio di buon lavoro il professore Maurizio Caserta, suo sfidante principale nella competizione elettorale.

Dopo l’insediamento in municipio, Enrico Trantino, indossando per la sua prima uscita pubblica la fascia tricolore, si è recato in Cattedrale, accompagnato dalla moglie e i figli, per l’omaggio floreale a Sant’Agata.
Ad accogliere il primo cittadino, mons. Barbaro Scionti, che ha officiato un breve rito nella Cappella dedicata alla Santa Patrona, con una speciale preghiera per la città e per chi è chiamato a governare e amministrare, oltre che per tutti i cittadini. Il parroco della Cattedrale ha poi invitato il sindaco Trantino e i presenti ad un momento di raccoglimento davanti all’urna reliquiaria del Beato Cardinale Dusmet e  dinanzi alla tomba di Vincenzo Bellini. Tanti i cittadini che hanno voluto stringere la mano al nuovo Sindaco.
“Avere chiesto a Sant’Agata di aiutarmi a sostenere il peso di questo gravoso impegno – ha commentato con commozione Trantino – mi fa sentire meglio, adesso proseguiamo con maggiore forza e dedizione per servire Catania”.

 

Napoli, Scampia cambierà volto con i soldi europei e il nuovo progetto

Scampia,Napoli  -Archivi -Sud Libertà

Napoli,

La Giunta comunale ha approvato su proposta degli Assessori all’Urbanistica Laura Lieto e al Patrimonio Pier Paolo Baretta, la proposta al Consiglio di alcuni progetti di fattibilità tecnico economica di particolare importanza per il quartiere di Scampia.

Si tratta, in particolare, di – “RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” CUP: B61B22000670006 ammesso a finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); – del “completamento degli interventi di riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana dei comparti edificatori ricompresi nel quartiere di Scampia, connessi alle opere previste nell’ambito del PUI di Scampia; – dell’operazione strategica: RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” – PON Metro Plus 2021-2027 con adozione della conseguente variante urbanistica “Questa delibera è un passo fondamentale nel processo di rigenerazione del Lotto M di Scampia – ha spiegato il Vice Sindaco Laura Lieto – perché approva gli elementi essenziali del progetto del nuovo quartiere che sorgerà al posto delle Vele e perché definisce la variante urbanistica che apre la strada a questa grande trasformazione.

Siamo particolarmente soddisfatti della qualità e dell’impegno di questo lavoro. Il progetto, redatto dal gruppo tecnico del Comune di Napoli in collaborazione con la Municipalità 8, l’Università Federico II e i rappresentanti degli abitanti delle Vele, restituisce a questa comunità uno spazio a misura di abitante, dove al tema della residenza si affianca la produzione di servizi di prossimità e spazi aperti di grande qualità sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Questo importante risultato arriva dopo un anno di lavoro che abbiamo impegnato a realizzare un progetto di qualità ma soprattutto a costruire una relazione di fiducia tra territorio e istituzioni”.

Palermo,missione Biagio Conte, consegna del “padiglione green” in via Decollati

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Palermo,

La sede di via Decollati della Missione di Speranza e Carità, fondata da Biagio Conte a Palermo, può contare adesso – informa la Regione Sicilia – su un padiglione destinato all’accoglienza dei più poveri completamente autonomo dal punto di vista energetico. La Regione Siciliana, alla presenza del presidente Renato Schifani e del responsabile della Missione don Pino Vitrano, ha consegnato l’immobile “ex Aeronautica”, all’interno della Cittadella del povero e della speranza, nel quale sono stati conclusi i lavori di efficientamento energetico, costati circa un milione di euro a valere sulle risorse dell’Azione 4.1.1 del Po Fesr 2014/2020. L’intervento finanziato prevedeva la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia primaria in edifici e strutture pubbliche, attraverso opere di ristrutturazione, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti, installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo.
«Biagio Conte dice Schifani – ci guarda dall’alto e a lui, al suo impegno, alla sua fede, a ciò che ha fatto e continua a fare per i poveri, regaliamo quest’opera che gli avevamo promesso. Questo intervento della Regione consente alla Missione di via Decollati di produrre il 70 per cento di energia elettrica in autonomia, attraverso pannelli fotovoltaici, e questo significa che i costi si ridurranno di due terzi circa». «Continueremo a essere vicini alla Missione, al suo operato e alla memoria di fratello Biagio – aggiunge il presidente – È mia intenzione proporre la creazione di una fondazione, coinvolgendo le altre istituzioni,  per continuare ad aiutare al meglio quest’opera, di cui saremo sempre grati. L’accoglienza è un principio irrinunciabile e non negoziabile e su questo principio governeremo la Sicilia in questi anni».
«Fratello Biagio vedeva in questo padiglione sia attività formative per i fratelli, sia camerate per l’accoglienza – afferma don Pino Vitrano –. Oggi sarebbe felice di vivere questo momento, che è un segno concreto di aiuto da parte della Regione e di apertura di questo luogo a tutta la città. Noi siamo sempre aperti all’accoglienza, siamo continuamente sollecitati da chi ci chiama e chiede aiuto».
La consegna di questa struttura così preziosa per l’attività di accoglienza che svolge in città la Missione di Speranza e Carità arriva a pochi mesi dalla prematura scomparsa del missionario laico Biagio Conte, nel rispetto degli impegni assunti dal governo regionale in favore delle fasce sociali più bisognose e di coloro che dedicano la propria vita all’assistenza dei più fragili. La Regione, appena pochi mesi fa, si era fatta carico, in accordo col gruppo Enel, dei debiti relativi alle forniture di energia elettrica delle diverse strutture della Missione.
 
SCHEDA TECNICA
Nel grande padiglione che potrà ospitare centinaia di persone, soprattutto migranti, la Regione, infatti, ha provveduto a realizzare la coibentazione delle murature esterne con un cappotto termico dello spessore di 6 centimetri e della copertura con pannelli sandwich e controsoffitto; la sostituzione di tutti i corpi illuminati con lampade Led e degli infissi con serramenti ad alta efficienza; un impianto solare termico per la produzione dell’acqua calda sanitaria per le esigenza dei bagni al servizio del locale; un impianto fotovoltaico di 40 kW di potenza per la copertura dei fabbisogni di energia elettrica con enorme risparmio sulla bolletta energetica e con riduzione delle emissioni di Co2.