Ex Pubbliservizi Catania, dalla Regione una svolta, i trecento dipendenti della vecchia partecipata Provincia entrano nel nuovo soggetto

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«Nella manovra finanziaria approvata ieri, il cosiddetto “Collegato bis”, abbiamo stanziato ben un milione di euro in favore delle integrazioni orarie dei dipendenti ex Pubbliservizi, oggi assunti nella nuova azienda partecipata “Servizi Città Metropolitana di Catania”.

Un impegno che avevo assunto due mesi fa con l’ex commissario Piero Mattei e che oggi manteniamo». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commenta la norma predisposta dal governo regionale e votata ieri dall’Assemblea regionale che assegna un contributo di un milione di euro finalizzato all’incremento del monte ore dei lavoratori dell’azienda speciale della Città metropolitana etnea.

«Al termine di un lungo e doloroso iter, infatti – aggiunge  l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – i trecento dipendenti della vecchia partecipata della Provincia regionale sono transitati nel nuovo soggetto che sta già erogando servizi essenziali per la collettività del Catanese. Tale passaggio era avvenuto con decurtazione oraria, ma oggi il governo Schifani interviene per ripristinare l’orario pieno e, quindi, restituire dignità ai lavoratori e maggiore efficienza al territorio. Un ringraziamento all’Aula che ha subito colto l’importanza della misura».

“Il Ponte sullo stretto diventa sempre un progetto più concreto”, parola dell’amministratore della società Pietro Ciucci

 

 

 

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Palermo

l presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina a Palazzo d’Orléans l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. Un incontro cordiale e propositivo, utile a fare il punto sulle prossime fasi progettuali.

«Ogni giorno che passa  – afferma il governatore Schifani – il Ponte sullo Stretto diventa un progetto sempre più concreto, anche sotto il profilo della futura governance. La nomina dell’ingegnere Ciucci, che è la memoria storica, una persona che conosce tutte le tematiche riguardanti questa infrastruttura, è un’ottima scelta del ministro Salvini. Il nuovo amministratore delegato, che conosco e stimo da tempo, rappresenta una figura che può dare una marcia in più. Occorrerà adesso impegnarsi in un percorso comune».

«Stiamo lavorando con impegno assieme al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione Siciliana e alla Regione Calabria – dichiara l’amministratore delegato Ciucci – nel rispetto del cronoprogramma delle azioni finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo, fissato per legge, di approvazione del progetto esecutivo entro il mese di luglio del 2024, con immediato avvio dei lavori. Sfida che è resa possibile grazie al grande lavoro svolto dalla Società negli anni, assieme alla squadra di contraenti, dal Comitato tecnico scientifico, dal territorio siciliano e calabrese e dalle istituzioni, nel redigere e approvare il progetto definitivo dell’opera. L’incontro di oggi conferma la piena sintonia con il presidente Schifani, costruita nel tempo, e il contributo fondamentale della Sicilia per la realizzazione del ponte». 

In particolare, sono in corso numerose attività: il riavvio dei rapporti con i contraenti già affidatari dell’opera, l’aggiornamento del progetto che si concluderà entro settembre, l’aggiornamento delle previsioni di traffico necessarie per l’elaborazione del nuovo piano economico-finanziario per la copertura dell’investimento, pari a 13,5 miliardi di euro. L’importo comprende le opere complementari e di ottimizzazione delle connessioni ferroviarie e stradali, risultato delle indicazioni provenienti da Sicilia e Calabria. I collegamenti assieme al ponte permetteranno la realizzazione dell’area Metropolitana dello Stretto a sottolineare che oggi l’infrastruttura, ancor più che in passato, è un’opera del territorio e realizzata per il territorio. 

«Inoltre, la valenza strategica e funzionale del ponte – conclude Ciucci – è ulteriormente valorizzata dai significativi investimenti del governo sulla rete stradale e ferroviaria in Sicilia e Calabria. Un impegno, quello del Ministero delle Infrastrutture, senza precedenti che al 2030 prevede opere per circa 70 miliardi tra Sicilia e Calabria che daranno vita a un sistema di trasporti sostenibile, sia in termini di rilancio economico che sociale delle due regioni».

“Nuove risorse – comunica il Presidente Regione Sicilia Schifani – per riqualificare l’area industriale di Catania”

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«Pronti a stanziare 100 milioni di euro per lo scorrimento delle graduatorie del bando Ripresa Sicilia».

Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, all’incontro organizzato da Confindustria Catania sulla riqualificazione dell’Area industriale del capoluogo etneo e della provincia. Presenti anche gli assessori regionali alle Attività produttive, Edy Tamajo, e al Territorio e ambiente, Elena Pagana.

«Recupereremo le risorse – prosegue il governatore – dalla riprogrammazione dei fondi extraregionali 2021-2027 e l’erogazione avverrà attraverso l’Irfis, finanziaria della Regione, ente snello e fiore all’occhiello di questa amministrazione». Ripresa Sicilia è un bando che favorisce investimenti ex novo o di ristrutturazione per importi che in media si aggirano sul milione, il milione e mezzo.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle politiche che il governo Schifani ha destinato per la ripresa delle attività produttive dell’Isola. «Guardiamo, quindi – aggiunge Schifani – alle piccole e medie imprese che nel nostro territorio rivestono un’importanza strategica. Avevamo lanciato il bando con 34 milioni di euro, ora incrementeremo i fondi a disposizione per dare sostegno a circa la metà delle imprese che hanno fatto domanda di contributi». Il presidente della Regione ha annunciato anche l’intenzione del governo regionale di istituire un tavolo tecnico dedicato all’area industriale di Catania: «Servirà per affrontare tutte le esigenze degli imprenditori e del territorio».

50simo anniversario della fondazione di AIDO: oggi ore 10 il Comune di Messina riceve a palazzo Zanca il ciclista amatoriale Speciale

 

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Comunicato  e foto immagine Comune di Messina

 

In occasione del 50simo anniversario della fondazione di AIDO (Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti e Cellule), oggi martedì 11, alle ore 10, il sindaco Federico Basile e l’assessore alle Politiche Sociali e della Salute Alessandra Calafiore riceveranno nel salone delle Bandiere a palazzo Zanca Michall Speciale, ciclista amatoriale e socio AIDO di Partinico, il cui padre è morto in attesa di un trapianto di rene. Presente anche il presidente della sezione provinciale AIDO Messina Agostino Mallamace.

Speciale ha percorso l’Italia in bicicletta da Bergamo, città in cui l’AIDO è stata fondata nel febbraio del 1973, sino a Partinico, dove vive, ed è stato accompagnato con la macchina da Paola Pisciotta, presidente regionale AIDO Sicilia. Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare la popolazione, attraverso il linguaggio universale dello sport, sull’importanza della diffusione del messaggio della donazione degli organi; messaggio che l’ AIDO porta avanti da 50 anni su tutto il territorio nazionale. In Italia ci sono 8.200 persone che sono in attesa di essere trapiantate.

Palagonia, bando per il ripristino del canale “Cavazzini”. Appalto di 9,4 milioni di euro e la gara scade il 7 settembre comunica il governatore Schifani

 

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In gara i lavori che garantiranno, a Palagonia, la piena funzionalità del canale Cavazzini, infrastruttura irrigua nella Piana di Catania. È stato infatti pubblicato dall’Ufficio per il contrasto del dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il bando per il ripristino e l’adeguamento funzionale del corso d’acqua, a valle del torrente Monaci.

«Con quest’opera, che riveste un’importanza strategica per l’economia agricola del comprensorio – commenta il governatore – diamo avvio al recupero e alla riqualificazione di un’intera area, assicurando un approvvigionamento idrico indispensabile per il comparto primario. È un programma che riproporremo anche in altri territori in virtù di un’attenta e rigorosa pianificazione, nella consapevolezza della qualità dei nostri prodotti agricoli e della necessità di difendere il lavoro e la professionalità di migliaia di lavoratori».

L’appalto può contare su risorse nazionali pari a 9,4 milioni di euro previsti dal programma “Casa Italia” e la gara ha una scadenza fissata al prossimo 7 settembre. La progettazione esecutiva è curata dal Consorzio di bonifica di Catania.

L’intervento sul canale Cavazzini è stato di recente inserito nel nuovo piano irriguo nazionale a conferma della sua importanza strategica quale opera di interesse del patrimonio idrico nazionale e comprende schemi irrigui appartenenti sia alla Piana di Catania sia a quella di Lentini per oltre 21 mila ettari. Il progetto mira a tutelare e a potenziare le infrastrutture che versano in uno stato di diffuso deterioramento alimentato dagli eventi meteorici eccezionali verificatisi a partire dall’autunno del 2018.

Le lavorazioni d’appalto interessano un tratto di oltre cinque chilometri di canale a cielo aperto con interventi di demolizione e ricostruzione delle parti che presentano un importante quadro fessurativo e interventi di recupero con risanamento strutturale sui ponti canale esistenti e sulle porzioni a sezione trapezia.

Its, giunta Regione Sicilia approva Piano triennale per una migliore offerta formativa legata al territorio

 

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Assessore M-Turano

 

Potenziamento della cultura tecnica e scientifica tra i giovani per rendere più competitivo il sistema produttivo siciliano. È l’obiettivo del nuovo Piano territoriale triennale dell’Istruzione e formazione tecnica superiore 2023-2025, che ha ricevuto l’apprezzamento della giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano.

Il Piano rappresenta un ulteriore passo avanti nella riqualificazione e nell’ampliamento dell’offerta formativa terziaria degli Its, oggi Istituti tecnologici superiori (Its Academy), quei percorsi biennali di specializzazione tecnica post-diploma pensati, come un anello di congiunzione tra giovani e mondo del lavoro, ma anche nella promozione dei percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), di durata annuale, e dello sviluppo dei Poli tecnico-professionali.

«Il Piano territoriale rappresenta un importante strumento per lo sviluppo e l’innovazione del sistema formativo terziario in Sicilia – dichiara l’assessore Turano – Grazie a un’offerta formativa sempre più mirata alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro, si intende favorire la crescita professionale e l’inserimento occupazionale dei giovani e degli adulti, contribuendo al progresso economico e sociale della regione».

Nel dettaglio, si punta a rafforzare il sistema regionale degli Its, perseguendo due direzioni principali: investire nel consolidamento delle fondazioni esistenti, potenziando e innovando l’offerta formativa e allargando il numero di soggetti operanti sul territorio; consolidare il legame tra le fondazioni e le imprese, promuovendo un dialogo stabile per assicurare un’offerta formativa coerente con le esigenze del sistema produttivo, sia in termini di competenze tecnologiche che di innovazione dei processi e dei prodotti.

Gli obiettivi specifici del Piano includono il potenziamento dell’offerta di percorsi di specializzazione tecnica superiore per giovani e adulti, la promozione dell’istruzione tecnica e professionale nel settore tecnico e scientifico, il rafforzamento della collaborazione con il territorio, le imprese e le sedi della ricerca scientifica e tecnologica, la promozione dell’orientamento verso le professioni tecniche, il sostegno all’aggiornamento e alla formazione dei docenti,  la promozione di politiche attive del lavoro.

Si mira a sviluppare competenze per la transizione digitale, favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo scambi e partenariati con istituzioni nazionali e internazionali. Per quanto riguarda la collaborazione con le imprese, il Piano prevede l’istituzione di tavoli di confronto e di progettazione con le realtà produttive del territorio, al fine di individuare le competenze richieste dal mercato del lavoro e di adeguare l’offerta formativa di conseguenza. Saranno promossi anche stage formativi presso le imprese, in modo da favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Infine, si prevedono azioni di sostegno all’aggiornamento e alla formazione dei docenti, al fine di garantire un’offerta formativa di qualità.

Confiscato alla mafia Villa Napoli di Bagheria, diverrà centro estivo “per bambini in condizioni di fragilità”

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Palermo

Villa Napoli di Bagheria, bene confiscato alla mafia, diventerà un centro estivo destinato ai bambini dai 6 agli 11 anni che si trovano in condizione di fragilità e di svantaggio socio-culturale e ambientale. La giunta regionale, infatti, su proposta del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato il via libera al finanziamento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile, assegnato al Comune di Bagheria, in provincia di Palermo, per un importo complessivo di 231 mila euro.

«La restituzione dei beni confiscati alle mafie alla cittadinanza – dice il governatore – costituisce uno strumento di grande valore rieducativo, non solo perché si possono trasformare in opportunità occupazionali, ma anche perché possono rappresentare luoghi di inclusione sociale e di accoglienza, come nel caso di Villa Napoli. La Regione condivide pienamente l’obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata da realizzarsi anche attraverso la restituzione di questi immobili alle comunità locali».

Il finanziamento dei lavori di riqualificazione rientrano nell’ambito di un protocollo di intesa, apprezzato in giunta, tra ministero dell’Interno, Regione e Comune di Bagheria che prevede l’avvio del progetto per la creazione del centro estivo che potrà ospitare 120 bambini. L’accordo include l’impegno del ministero a sostenere le spese di funzionamento del centro per il primo anno, poi saranno sostenute dal Comune di Bagheria.

Disco verde alla liquidazione delle dieci Aziende soggiorno e turismo della Regione Sicilia

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Via libera alla definitiva liquidazione di altre dieci delle vecchie Aziende autonome soggiorno e turismo (Aast) della Regione, inattive da decenni. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore all’Economia Marco Falcone, ha approvato i bilanci finali di liquidazione dell’Azienda del capoluogo Palermo e di quelle dei centri di Acireale, Agrigento, Enna, Gela, Monreale, Piazza Armerina, Sciacca, Taormina, nonché dell’Azienda delle Isole Eolie. Servirà adesso, come per le altre dieci Aast liquidate dalla giunta lo scorso giugno, un passaggio finale in Assemblea regionale siciliana per chiudere l’iter. 

«Il nostro obiettivo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – è raggiungere la piena certezza delle azioni di snellimento avviate dalla Regione, archiviando per sempre le tante vicende di iter amministrativi che partono senza mai avere un’effettiva conclusione. Il taglio degli enti inutili rappresenta uno dei principali banchi di prova e su questo stiamo mantenendo gli impegni con un nuovo impulso al riordino dell’amministrazione regionale».

«Era stata, da ultimo, la legge regionale 15 del 2005 a decretare la soppressione di tali enti – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – ma gli iter di liquidazione si sono prolungati per anni, senza alcuna utilità per la Regione. Il Governo Schifani ha dato priorità a tale intervento di razionalizzazione della nostra macchina amministrativa. Abbiamo dunque accelerato sulla chiusura dei bilanci di questi e di tanti altri enti inutili, per giungere speditamente all’effettivo taglio dei rami secchi della Regione».

Consorzi di bonifica, Sammartino: «Con riforma la Sicilia potrà recuperare 30 anni di ritardi ed intoppi mancati investimenti»

 

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«Con la riforma dei consorzi di bonifica che il governo Schifani ha approvato la settimana scorsa, la Sicilia potrà recuperare trent’anni di ritardi, intoppi, mancati investimenti o investimenti improduttivi. Adotteremo finalmente un modello di gestione delle risorse irrigue basato sulla coerenza dei bacini idrografici e in tal modo potrà essere garantito un servizio che sia sinonimo di legalità e che sia in grado di accompagnare i nostri agricoltori nella sfida di portare le eccellenze siciliane in tutti i mercati internazionali».

Lo ha detto Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Siciliana e assessore regionale all’Agricoltura, intervenendo, a Roma, all’assemblea annuale dell’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) che raggruppa 142 enti consortili tra consorzi di bonifica e di irrigazione, consorzi irrigui e consorzi di miglioramento fondiario. 

«In una regione come la nostra esposta maggiormente agli effetti dei cambiamenti climatici, la razionalizzazione della risorsa idrica è la vera sfida. Gli ultimi investimenti nella gestione dell’acqua in Sicilia – ha aggiunto Sammartino – risalgono alla Cassa del Mezzogiorno, quasi mezzo secolo fa. Oggi, avendo messo mano al riordino del quadro normativo e organizzativo, grazie alla programmazione che la giunta Schifani sta portando avanti, ci presentiamo a questa assemblea con le carte in regola per affermare che deve ripartire un grande piano di investimenti pubblici nel Meridione d’Italia per garantire la certezza della disponibilità dell’acqua ai nostri agricoltori e ai nostri produttori. Mi fa ben sperare il fatto che, in questi mesi, l’interlocuzione politica con i ministri Salvini, Lollobrigida e Fratin, è stata costante, in un proficuo rapporto di dialogo e di confronto». 

Disabili gravissimi, dalla Regione Sicilia 16 milioni di euro a sostegno pure dei familiari.

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Palermo  (Comunicato)
Quasi 16 milioni di euro per il pagamento del beneficio economico in favore dei disabili gravissimi per il mese di giugno 2023. L’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha impegnato la somma di 15.921.732 euro, a valere sul “Fondo regionale per la disabilità”. I fondi saranno destinati a tutte le Asp dell’Isola sulla base della comunicazione del numero delle persone affette da disabilità gravissima. I soggetti censiti al mese di giugno risultano pari a 13.062.

«Grande attenzione da parte del governo regionale per le categorie più fragili – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. – La disabilità è una condizione che riguarda non solo il singolo individuo ma coinvolge anche i familiari. Per questo, il nostro impegno è quello di fornire loro un adeguato supporto attraverso queste misure».

«Ci stiamo impegnando ad essere sempre puntuali con i pagamenti perché – dice l’assessore Nuccia Albano – attraverso questi contributi offriamo un sostegno concreto a migliaia di persone in condizione di grave deficit».