Stanziamento della Regione Sicilia -65 milioni di euro – per sostenere le imprese siciliane

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Palermo

La giunta regionale della Sicilia ha approvato la riprogrammazione di ben 65 milioni di euro, derivanti da economie del Piano operativo Fesr 2014/20, da destinare al sostegno delle imprese siciliane. Nel dettaglio, attraverso un nuovo accordo con Irfis elaborato dall’assessorato dell’Economia, le risorse saranno utili allo scorrimento della graduatoria che aveva assegnato finanziamenti a tasso zero in favore delle aziende con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. 

«Il nuovo stanziamento – dice il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani – ci consentirà di mantenere un altro degli impegni assunti con il tessuto imprenditoriale siciliano, cioè di non lasciare inevasa alcuna richiesta di aiuto. Grazie a questa manovra, saranno circa un migliaio le imprese che potranno beneficiare degli aiuti Covid-19 e potremo così far scorrere, fino a esaurimento, la graduatoria gestita da Irfis. Inoltre, non si perderà un euro delle preziose somme ricevute dall’Europa».

«Negli anni scorsi – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – la Regione attraverso l’Irfis aveva già erogato finanziamenti per 100 milioni. Con l’intervento di oggi il governo Schifani aumenta ancora la portata della misura di sostegno alle imprese in sofferenza per la pandemia, mettendo a disposizione nel complesso ben 286 milioni di aiuti a tasso zero. Proseguiamo nella strategia regionale di garanzie su liquidità e credito che devono accompagnare le nostre aziende in questa fase economica di potenziale rilancio».

La regolarità delle istanze delle singole aziende era già stata vagliata da Irfis al momento dell’avvio della misura, un passaggio che determinerà maggiore speditezza nell’assegnazione delle somme. «Continua il lavoro del governo Schifani a favore delle imprese siciliane  – sottolinea l’assessore al ramo Edy Tamajo -. Già a inizio mese Crias, tramite l’assessorato delle Attività produttive, aveva trasferito oltre 21 milioni di euro dalla Finanziaria regionale che avevano permesso il finanziamento di quasi trecento istanze. Oggi questo nuovo stanziamento darà ulteriore spinta al tessuto produttivo siciliano».

Internet veloce, ( sindaci dei comuni permettendo )conclusi lavori a Villarosa. Falcone: «Crescono aree penalizzate»

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«Lo sviluppo della rete a banda ultra larga in Sicilia procede secondo i piani proiettando soprattutto le aree più periferiche verso un’autentica integrazione digitale. Anche per il centro di Villarosa si completa la realizzazione della rete in fibra ottica ultraveloce e assume particolare rilievo che sia proprio l’Ennese, la provincia spesso più penalizzata, a mettersi alle spalle il digital divide grazie alla sinergia fra Regione, Infratel e Open Fiber. Quando un territorio può contare su una rete Internet di ultima generazione, si accresce la qualità della vita di famiglie e professionisti, nonché l’attrattività verso imprese e investimenti».
Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, commentando la conclusione degli interventi di realizzazione della nuova rete in fibra ottica nell’ambito del “Piano banda ultra larga”, gestito da Infratel, società del ministero delle Imprese e del made in Italy, e attuato da Open Fiber sotto il coordinamento della Regione Siciliana, attraverso l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica (Arit). Come da dati di Open Fiber, la rete ultraveloce oggi disponibile a Villarosa raggiunge 2.608 unità immobiliari attraverso le tecnologie ftth (fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici) e fwa (fixed wireless access). «Nei prossimi giorni, attraverso l’Arit, faremo il punto su lavori e interventi in corso – prosegue Falcone – anche nell’ottica di programmare l’ulteriore estensione delle reti Internet veloci in Sicilia e coprire ancora di più le aree a fallimento di mercato, come da impegno del governo Schifani e come auspica anche l’Europa».

Consiglio comunale di Catania con composizione variegata, giurano consiglieri e sindaco

 

Giuramento Sindaco

Catania

Si è  insediato il Consiglio comunale eletto con le ultime consultazioni elettorali. La prima Assemblea cittadina della nuova consiliatura, presieduta dal consigliere anziano per numero di voti, Daniele Bottino, ha sancito l’ufficialità delle funzioni degli organi di governo cittadino, con il giuramento dei consiglieri,  del sindaco Enrico Trantino, e l’elezione del presidente del civico consesso, Sebastiano Anastasi (32 preferenze), del vicepresidente vicario, Riccardo Pellegrino (28 preferenze), e del vicepresidente, Salvatore Giuffrida (29).

In apertura di seduta, il presidente pro tempore Daniele Bottino ha rivolto gli auguri di buon lavoro al sindaco Enrico Trantino “che è stato scelto con una percentuale straordinariamente ampia che dà al primo cittadino e alle forze che lo sostengono un mandato pieno per affrontare le tante sfide che ci attendono”.
Dopo il giuramento del consigliere anziano si  è proseguito per ordine alfabetico (tutti presenti i 36 consiglieri), davanti ad un pubblico numeroso, in sala anche diverse autorità politiche regionali e locali.

Il sindaco Trantino, affiancato da tutta la giunta, si è rivolto all’Aula con queste parole: “Da oggi la città è pienamente costituita nel suo organismo assembleare  che rappresenterà il filtro tra la cittadinanza e l’amministrazione. Tutti abbiamo assunto l’impegno di agire nell’interesse del Comune, della Repubblica e della Regione. Rispetto ai consiglieri, io ho voluto aggiungere nel mio giuramento, così come è prescritto nell’ordinamento, anche l’obbligo di fedele lealtà alla Costituzione perché il sindaco rappresenta anche l’interfaccia tra lo stato e la città, si fa garante per i cittadini e anche per i consiglieri comunali.
Come ho detto al mio insediamento, intendo interpretare la funzione che mi è stata attribuita solo in un modo: prendendomi cura della città. Non è una carica, è un incarico, non sono delle sfumature ma  precise linee di condotta che devono ispirare l’operato di questa amministrazione. E’ una città che ha sofferto negli ultimi tempi condizioni particolari, ma se  non si è mai fatta piegare  in passato rispetto a calamità disastrose, non si farà piegare mai.

Sono felice di vedere un consiglio comunale con una composizione variegata ma nello stesso tempo con una nutrita presenza di donne e di giovani, il che mi lascia sperare in un rapporto fattivo, non di collaborazione, perché il consiglio comunale deve essere anche la sentinella della città E quindi non chiedo che ci sia una sorta di accondiscendenza rispetto alle nostre scelte, anzi, l’Amministrazione può scegliere bene nel momento in cui ci sia anche un dissenso, ragionato, motivato, perché a quel punto dovrei essere capace di esprimere una sintesi. E’ inevitabile che ci saranno anche posizioni di dissenso strumentale, a partire dalla politica, ma vorrei anche che cominciasse a passare un nuovo modo di interpretare la politica come attività al servizio della città e non al servizio del conseguimento di posizioni di vantaggio personale. Io dico sempre che quel che mi ha spinto a questo passo è il fatto di credere che noi dobbiamo proiettarci al futuro. Noi paghiamo una condizione di inaridimento progressivo della nostra società per effetto della fuga dei tanti nostri figli, di tanti giovani che vanno a studiare e a lavorare fuori e guardiamo con una certa tenerezza ma anche con preoccupazione ai  più piccoli, a coloro i quali saranno protagonisti della Catania di domani. Io spero che nell’azione di ciascuno dei consiglieri comunali così come dei miei colleghi di giunta, ci sia la consapevolezza  del fatto che le difficoltà potranno sì costituire un limite ma non dovranno mai costituire un alibi. Noi abbiamo un obiettivo, che è quello di cercare di dare una risposta , di far rinascere una città che è troppo piegata nella logica della rassegnazione, è una città in cui molti nostri concittadini credono sempre meno alla possibilità che questa città risorga come ha fatto in passato dalle proprie ceneri.

Abbiamo il bisogno di superare questa indolenza, questa pigrizia, questo voler rimandare il rispetto dei propri doveri  perché si pensa che non ne valga la pena. Una cosa che diremo sempre, è che  l’amministrazione non potrà mai risolvere i problemi se la città non comprende che ha un ruolo attivo.  Lo dobbiamo a una comunità che ha bisogno di credere in se stessa, ma nello stesso tempo sa quanto sia meravigliosa Catania. Non dimentichiamolo mai questo e agiamo solo nell’interesse di questa città”.

Sebastiano Anastasi è stato riconfermato nella carica di presidente rivestita nell’ultimo periodo della scorsa consiliatura, con 32 preferenze (un voto è stato espresso per  Barbagallo, uno per Caserta, uno per Ciancio, più una scheda bianca).
“Si appresta finalmente a ripartire il Consiglio comunale – ha dichiarato  Anastasi – Si tratta di un  organo che ha un ruolo importantissimo per la città, quello di ascoltare ogni singolo cittadino, oltre che ogni singolo collega all’interno dell’aula consiliare. Non sempre nella scala dei bisogni della città è facile realizzare quanto chiede la cittadinanza. E’ molto difficile fare il consigliere comunale oggi, perché  le funzioni  e i bilanci dei comuni sono stati drasticamente ridotti,  ma noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo far prevalere la logica dei freddi numeri che tende a trasformarci in semplici ratificatori. E’ con sommo rispetto che assumo l’impegno con l’aula consiliare, con la città, con l’amministrazione comunale, con tutti affinché questo consiglio possa esser volano propulsore di idee costruttive e di confronto,
 

Vicepresidente vicario è stato eletto Riccardo Pellegrino con 28 preferenze (un voto per Vullo, uno per Bonaccorsi Damien, uno per Caserta, tre schede bianche e due nulle).
Vicepresidente Salvatore Giuffrida, con 29 preferenze (un voto per Bonaccorsi Damien, uno per  Barbagallo, uno per  Caserta, uno Vullo, tre schede bianche).
Dopo un breve saluto e ringraziamento da parte di Pellegrino e Giuffrida, il presidente Anastasi ha invitato tutti i consiglieri a presentare quanto prima le dichiarazioni riguardanti i capigruppo ed eventualmente anche i vice, per la prima conferenza dei capigruppo e le costituzioni delle varie commissioni consiliari.

 

 

 

 

Bonus energia, “arrivano aiuti europei per 3484 aziende richiedenti in Sicilia» Ma le famiglie?

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«Grazie all’approvazione della Commissione europea, tutte le 3.484 imprese che hanno presentato istanza per il Bonus energia Sicilia riceveranno il sostegno previsto dal bando». Lo dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commentando il via libera che la Commissione Ue ha dato al regime di aiuti di Stato da 150 milioni di euro per sostenere le imprese dell’Isola messe in difficoltà dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Si tratta del bando pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive lo scorso 31 dicembre, già finanziato con risorse del Poc 2014-2020 e ora anche del Fesr 2014-2020, e destinato alle aziende attive in Sicilia in tutti i settori (eccetto agricoltura primaria, pesca e settore bancario) per compensare l’aumento dei costi di gas ed elettricità nel 2022.

«Il Bonus energia Sicilia è stato fortemente voluto dal mio governo – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani –. Adesso l’approvazione da parte della Commissione europea consente di fornire questo sostegno alle imprese messe in ginocchio dal caro bollette del 2022, aiutandole così a superare le difficoltà finanziarie determinate dalle conseguenze del conflitto ucraino. È un risultato importante poter riuscire a soddisfare tutte le richieste presentate dalle aziende, senza lasciare fuori nessuno».

La Commissione ha rilevato che il bonus è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione degli aiuti di Stato adottato per accelerare la transizione verde e ridurre le dipendenze dai combustibili fossili: in particolare, l’aiuto non supererà i due milioni di euro per azienda e sarà concesso entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, il regime di aiuto è stato valutato come necessario, appropriato e proporzionato. «Un risultato importante – aggiunge Tamajo – raggiunto anche grazie a un lavoro di squadra tra i dipartimenti Attività produttive e Programmazione che hanno lavorato su questa misura insieme con l’Ufficio legislativo e legale».

Catasto terreni percorsi dal fuoco, comuni siciliani inadempienti, interviene la Regione con i commissari

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L’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, ha nominato i commissari ad acta che sostituiranno le 147 amministrazioni comunali siciliane inadempienti per quanto riguarda l’obbligo di censimento dei terreni percorsi da incendi e di aggiornamento annuale del catasto delle aree bruciate. Il provvedimento arriva dopo numerosi solleciti nei confronti degli enti locali   Si apprende anche che i commissari fanno parte dell’ufficio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali.

«Un atto dovuto – dice l’assessore Messina – ma che assume ancora maggior valore in una stagione che ha visto la nostra Isola vittima di numerosi attacchi al patrimonio boschivo e all’ecosistema. I territori bruciati a opera di piromani e incendiari continuano a mostrare la gravità della situazione e il rischio per ampie aree del nostro patrimonio naturale. Nessuno immagini di poter speculare sulle ferite della Sicilia».

A livello nazionale, il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è stato introdotto dalla legge n. 353 del 2000 con lo scopo di preservare da speculazioni i terreni colpiti da incendi, applicando specifici vincoli ambientali e urbanistici. Il censimento e l’aggiornamento del catasto sono compiti dei Comuni e le Regioni hanno potere sostitutivo nel caso in cui l’obbligo non venga rispettato. In Sicilia la materia è regolata dalla legge regionale n. 13 del 2022 che prevede la nomina di commissari regionali in caso di inadempienza.

Autorizzazioni ambientali, la Regione Sicilia crea un nuovo sistema con una Commissione di 60 commissari esterni -di durata triennale – e tante sottocommissioni. La torta è servita, per tutti

Gaetano Armao (nella foto ) è il nuovo presidente della Commissione tecnica specialistica (Cts) per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale. La decisione, annunciata al termine della seduta di giunta di questo pomeriggio, ha portato a compimento il percorso di riforma dell’organismo a cui competono attività istruttorie, pareri tecnico-consultivi e tecnico-giuridici in tema di provvedimenti ambientali.
Una trasformazione fortemente voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, fin dal suo insediamento, allo scopo di ottenere uno snellimento dei tempi autorizzativi ma sempre nel rispetto dell’ambiente e della legalità. Il governatore e l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana, hanno incontrato i giornalisti per illustrare il nuovo corso della Cts.
«Si avvia un nuovo percorso per un organismo che abbiamo snellito, modificato nelle regole e nella composizione – dichiara Schifani – per dare maggiori risposte alle richieste di investimento nel nostro territorio. Sono estremamente soddisfatto per questo impegno che abbiamo mantenuto. Auguro buon lavoro alla Commissione, al suo presidente e ringrazio l’assessore Pagana, che si è spesa tantissimo sull’individuazione delle nuove regole e nell’ascoltare tutte le parti interessate. La scelta – aggiunge Schifani – cade su una figura di carattere tecnico.
C’era l’esigenza di individuare una persona che conoscesse le regole dell’amministrazione, ma anche della realtà imprenditoriale siciliana che in questi ultimi anni è stata danneggiata, anche involontariamente, da processi decisionali farraginosi, di negazione a qualunque forma di investimento. Al nostro governo erano giunte tante lamentele, avevamo il dovere di fornire risposte». «La Cts sarà operativa da subito, provvederemo nei prossimi giorni a nominare i 27 componenti mancanti – chiarisce l’assessore Pagana – essendo diventate vigenti le nuove regole che riguardano sia il funzionamento della Commissione sia la questione dei compensi, che sarà legata alla produttività secondo un meccanismo che viene già utilizzato a livello nazionale.
Ringrazio il professore Giuseppe Trombino, che ha traghettato la Cts in questa fase molto delicata e ne ha tenuto alto il livello di rendimento». Gaetano Armao, 61 anni, è avvocato, docente di Diritto amministrativo al dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo. Ha ricoperto il ruolo di assessore all’Economia nel precedente governo regionale. Secondo la riforma varata dal governo regionale nel maggio scorso, la Commissione è costituita da 60 commissari esterni alla pubblica amministrazione regionale, guidata da un presidente nominato con decreto dell’assessore regionale del Territorio e dell’ambiente d’intesa col presidente della Regione, che designa anche i coordinatori delle sottocommissioni. L’incarico di commissario ha durata triennale, rinnovabile una sola volta.

Autostrada Messina-Palermo, finalmente riapre il tratto tra Campofelice e Buonfornello che era chiuso dal mese di settembre 2022

 

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Finalmente ci siamo.  La comunicazione proviene dalla Regione sicilia.  “È stato riaperto venerdì pomeriggio alle 18 il tratto dell’autostrada A-20 Messina-Palermo tra Campofelice e Buonfornello, che era chiuso dal mese di settembre 2022. Il Consorzio autostrade siciliane ha completato i lavori di riqualificazione delle barriere laterali, necessari per la sicurezza degli automobilisti in transito.

 «Finisce quindi la limitazione del traffico ad una sola carreggiata – spiega l’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Aricò – e ritorna pienamente fruibile senza limitazioni una tratta particolarmente importante per i flussi turistici da e per la vicina Cefalù».

 

Sinergia del Comune di Palermo con l’Autorità portuale per migliorare la viabilità

 

 

   L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia,  ha firmato un accordo con il Comune di Palermo per migliorare dal prossimo dieci agosto la viabilità delle strade attigue al porto di Palermo..

Il progetto è relativo alla “Programmazione e alla progettazione degli interventi per la riqualificazione delle aree di interfaccia città-porto e per la dotazione di servizi alla cittadinanza” che, superati alcuni impedimenti amministrativi, è diventato operativo. Per decongestionare il sistema viario urbano limitrofo al porto commerciale (via Crispi, via dell’Arsenale), e far fronte a esigenze straordinarie determinate, soprattutto, dal rilevante flusso di mezzi pesanti diretti all’imbarco o provenienti dallo sbarco, a tutela della sicurezza della circolazione stradale e dell’incolumità pubblica, è stata elaborata una strategia che prevede il controllo e la regolazione della viabilità e delle soste dei veicoli nelle strade immediatamente adiacenti al perimetro portuale, in prossimità dei varchi portuali (Sammuzzo, Santa Lucia, Colombo), con la previsione di eventuale rimozione forzata dei veicoli. In particolare, con cadenze prestabilite secondo il calendario vigente, verranno pianificati servizi nelle ore e nelle giornate di maggior afflusso di autotrasportatori, auto o taxi in occasione dell’approdo di navi da crociera.

Roberto Lagalla
Nella foto il sindaco del comune di Palermo

L’importo complessivo annuo presunto per i servizi, a carico dell’Adsp del Mare di Sicilia occidentale, sarà all’incirca di 100 mila euro, e tiene conto dei costi dovuti per l’impiego di veicoli e personale di diverso ruolo della polizia municipale. “Siamo consapevoli – spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – dei disagi che creano ai passeggeri e ai cittadini i lavori impattanti dell’anello ferroviario e quelli di grande infrastrutturazione in corso nell’area portuale, le cui conseguenze si aggravano nei periodi di alta stagione, anche a causa di chi non rispetta le regole. Sono, però, percorsi obbligati per raggiungere un risultato all’altezza delle nostre ambizioni di traffico. I vigili avranno il compito di multare i mezzi che occupano spazio con soste inappropriate, intasando ulteriormente la viabilità”.

“L’accordo tra il Comune e l’Autorità portuale – commenta il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – sull’impiego delle pattuglie dei vigili urbani nell’area del porto rappresenta un importante tassello della collaborazione tra i due Enti che ha l’obiettivo di garantire una migliore fruizione della zona di via Crispi, dove si sono già visti i primi impegni concreti di questa amministrazione con i lavori di messa in sicurezza del sottopasso che da anni necessitava di interventi massicci a tutela dell’incolumità dei cittadini. L’accordo dimostra come sia molto stretto il legame e la sinergia del Comune con l’Autorità portuale e di questo ringrazio il presidente Monti per la sua massima disponibilità e l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta che ha lavorato all’elaborazione di questo provvedimento. Per il Comune il porto deve avere un ruolo strategico per la città e il suo turismo e i lavori per la riqualificazione dell’interfaccia vanno proprio nella direzione di dare un nuovo e più moderno volto a Palermo”.

Palermo-   Archivi -Sud Libertà

 

I lavori di interfaccia, che stanno interessando il tratto compreso tra il varco Amari e il varco Santa Lucia – consistono nella realizzazione di un dispositivo che ridefinisce il confine tra il porto e la città, che sarà costituito da ampi spazi adibiti a verde pubblico, passeggiate e terrazze sopraelevate, anch’esse destinate alla fruizione pubblica e a funzioni commerciali e che, al contempo, consentono di assolvere alla funzione di piattaforma logistica di imbarco/sbarco passeggeri in condizioni di maggiore funzionalità e sicurezza.

L’asse viario della via Crispi, lungo il quale si sviluppa l’intervento di riqualificazione, è una importante arteria urbana interessata da un notevole traffico automobilistico e di veicoli commerciali e anche da un notevole flusso pedonale di cittadini, passeggeri e croceristi. L’attuale sezione stradale comprende due carreggiate separate da un ampio spartitraffico con aiuola centrale e marciapiedi laterali che però, di fatto, sono per la gran parte inutilizzati ed inutilizzabili.

“L’Adsp, che ha a cuore il miglioramento delle condizioni di fruibilità e funzionalità delle aree portuali e di quelle urbane strettamente collegate – riprende Monti – attiverà un tavolo tecnico con il Comune per sviluppare un progetto di riconfigurazione dello spartitraffico esistente in via Crispi e per eseguire i relativi lavori, con una soluzione architettonicamente integrata con l’intervento di interfaccia, piantumando nuovi alberi e adeguando la superficie della sede stradale, in modo da consentire l’incremento del numero o della larghezza delle corsie esistenti, a tutto beneficio della viabilità urbana”.

Assegnati 6,6 miliardi di euro del Fondo sviluppo e coesione alla Regione Siciliana Saranno rilanciati gli investimenti ?

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«La destinazione alla Regione Siciliana di 6,6 miliardi di euro del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027 sui complessivi 32,4 miliardi, assegnati oggi dal Comitato interministeriale per la programmazione economico e lo sviluppo sostenibile, costituisce un importante passo in avanti nel rilancio degli investimenti». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a proposito della ripartizione delle risorse del Fsc da parte del Cipess.

La Regione è riuscita a conquistare il più alto importo di risorse avviando un proficuo confronto con il Governo nazionale che dovrà essere definito con l’assegnazione delle risorse agli obiettivi di sviluppo e di crescita. Il negoziato con lo Stato ha consentito di conseguire, altresì, la possibilità di utilizzare parte delle risorse per il cofinanziamento dei fondi europei (FESR e FSEplus, anche in questo caso l’importo più alto delle Regioni), liberando così ingenti risorse finanziarie sui prossimi bilanci.

«Procediamo speditamente verso l’accelerazione degli investimenti garantendone il finanziamento – ha aggiunto Schifani -. Come ho già precisato al Governo siamo pronti per condividere già nelle prossime settimane il Piano per il finanziamento dello sviluppo e della coesione territoriale su grandi progetti, e sottoscrivere l’accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri».

Bilancio, via libera ai dipartimenti regionali per liquidare pagamenti fino a dicembre 2022

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«A seguito della definizione del riaccertamento ordinario dei residui al 31 dicembre 2022, tutti i titolari della gestione della spesa della Regione, Dipartimenti e non solo, possono procedere all’emissione dei mandati di pagamento di propria competenza, con l’urgenza del caso derivante dal momento socio-economico che stiamo vivendo».

Lo comunica l’assessore all’Economia Marco Falcone, a seguito dell’invio di una noto firmata anche dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, indirizzata a tutti dipartimenti regionali e uffici equiparati. La comunicazione segue l’approvazione del riaccertamento dei residui, avvenuta lunedì scorso da parte della Giunta Schifani, per una mole di spesa complessiva di circa 1,5 miliardi.

«Stiamo dando un deciso impulso alla spesa – afferma il presidente Renato Schifani – per avere sempre più le carte in regola, mantenere gli impegni e contribuire a migliorare il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni».

«Confidiamo – aggiunge l’assessore Falcone – che i dipartimenti possano raggiungere entro i prossimi quindici giorni l’obiettivo di liquidare pagamenti pendenti per almeno un miliardo».

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