Sembra una maledizione divina ma Conte – infaticabile Maciste – rilancia ulteriori misure per arginare il virus

 

Ancora un altro braccio di ferro dell’instancabile  presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, contro il virus che sta inginocchiando il mondo quasi una punizione divina.     Conte, dopo il successo dell’Ue che gli apre senza esitazioni, la porta dei finanziamenti necessari all’Italia per risollevare le imprese danneggiate e le famiglie,  afferma che “la correttezza dell’operato del governo è fuori discussione e fino a quando non  firmo il decreto definitivo può nascere incertezza e confusione tra i cittadini   Adesso il decreto è stato elaborato nella versione definitiva, sono pervenute le osservazioni delle regioni e  “abbiamo creato due aree, una riguarda la regione Lombardia e alcune province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. A questo territorio applichiamo un regime e misure restrittive più rigorose: vincolo di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita anche all’interno del territorio. Ci si muoverà solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro verso il proprio domicilio per necessità”, afferma.

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 Chi farà controlli sugli spostamenti? “Le forze di sicurezza. I cittadini dovranno motivare gli spostamenti. E’ improprio parlare di zona rossa -spiega-. In questo caso non abbiamo un divieto assoluto di trasferimento da quest’area del Nord, ma c’è la necessità di motivarlo”, dice Conte. “A chi ha sintomatologia con febbre maggiore di 37,5 gradi si raccomanda di rimanere a casa e contattare il medico: è bene che non si muovano. Ci sarà divieto assoluto di mobilità per soggetti in quarantena, ovvero risultati positivi al virus. Poi ci sono una serie di misure relative alle attività imprenditoriali, commerciali, sociali. Saranno consentiti eventi sportivi di atleti professionisti e categorie assolute o a porte chiuse o all’aperto senza presenza di pubblico”, aggiunge snocciolando i dettagli del provvedimento.

Non possiamo più permetterci aggregazioni“. “Sono sospese attività didattiche nelle scuole e nelle università, sono sospese le cerimonie. Sono chiusi i musei e i luoghi di cultura. Sono consentite attività di ristorazione nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro”, afferma, annunciando sanzioni per i gestori “che non faranno rispettare le norme“.

Stiamo affrontando un’emergenza nazionale senza sottovalutarla, abbiamo scelto il criterio della trasparenza. Ci stiamo muovendo con determinazione e coraggio, abbiamo due obiettivi: contenere la diffusione del contagio ed evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Non possiamo dedicarci ad una sola modalità, servono entrambe”, prosegue. “Alcune strutture ospedaliere sono già in difficoltà, abbiamo già predisposto il vincolo obbligatorio della solidarietà interregionale, c’è la possibilità di redistribuire pazienti tra le varie regioni. Posso annunciare che è stato sottoscritto un contratto per dar vita ad una linea di apparecchiature tutta italiana per terapia intensiva e subintensiva, abbiamo già 320 nuove apparecchiature, avremo 500 nuove apparecchiature al mesee ci stiamo adoperando per aumentare il numero”. “Ci rendiamo conto che tutte queste misure imporranno sacrifici, a volte piccoli e a volte molto grandi. Dobbiamo aderire tutti, non dobbiamo pensare di essere furbi. Dobbiamo tutelare la salute, dei nostri cari e soprattutto dei nostri nonni. Ci assumiamo la responsabilità politica di queste decisioni: state tranquilli, ce la faremo, saremo insieme, marceremo uniti e compatti. Speriamo che questa emergenza presto verrà superata”, dice prima di tornare sulle misure economiche previste dall’altro apposito decreto. “E’ il momento del rispetto dei ruoli. Vogliamo che tutti siano partecipi in questo impegno, ho molto apprezzato la volontà dell’opposizione di discutere. Sarà fatto. Invito i cittadini ad essere fiduciosi, ce la faremo. Non si ferma tutto, ma dobbiamo entrare nell’ottica che ci sono regole da rispettare, servono comportamenti responsabili. Lo dico a tutti, anche ai nostri figli”.

Intanto lanciano un accorato appello i governatori di Calabria e Puglia contro l’esodo verso il Sud dopo le nuove ulteriori misure per arginare il virus.il Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato un'”ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia dalla Lombardia e dalle 11 province del nord”. “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo”.

State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia – aggiunge Emiliano – Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato”. “Ma avete preso una decisione sbagliata – sottolinea – Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni”. “Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi” conclude il governatore.

In una nota la presidente della Regione Calabria Jole Santelli, (nella foto sotto) rivolgendosi ai calabresi, afferma: . Siamo preoccupati dell’esodo verso il Sud ed al lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi”.

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“Seguite le regole – aggiunge – proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. E’ evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare. Chiedo con forza un’assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze”. “Il governo blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba emergenziale, scrive allora aggiungendo: “Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman”.

Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. A imporlo un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci (nella foto sotto). Ordinanza in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola, in cui il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni

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italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità. ”Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.

“D’intesa con Regione Campania, Prefettura, Questura, Asl e Protezione Civile è stato attivato un immediato servizio di presidio all’arrivo di bus e treni provenienti dalla zona rossa. Tutti i passeggeri sono sottoposti ad identificazione, controlli sanitari e quarantena obbligatoria”. Disposizioni del  sindaco di Salerno Vincenzo Napoli (nella foto sotto).

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Stop alle udienze ,rafforzamento ed assunzioni- del sistema sanitario- Non regge in Sicilia il rapporto posti letto con la popolazione

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Si fermano le udienze fino al 31 maggio e potenziamento del sistema sanitario per fronteggiare l’epidemia di coronavirus che finora ha provocato 197 morti e 3.916 contagiati. Le cifre tendono a salire e si accrescono le preoccupazioni per la mancanza di posti di terapia intensiva.Spazi e personale.L’ansia maggiore nasce in regioni come la Sicilia dove il rapporto di posti letto non è proporzionato al numero degli abitanti residenti. E il virus non conosce confini, viaggia da nord a sud con una velocità impressionante.

Lo dimostra il caso registrato a Catania dello  studente di 25 anni della Facoltà di Agraria  risultato positivo al test per il coronavirus. Il giovane che vive a Misterbianco con la sua famiglia probabilmente sarà stato contagiato da uno dei tre professori risultati positivi dopo avere partecipato ad un convegno a Udine.     Adesso periodo di quarantena per l’intero nucleo familiare tra cui c’è la sua mamma che è una dipendente del comune di Misterbianco sciolto-si sa-per mafia e retto da una commissione prefettizia .

Queste le misure varate nella notte dal Consiglio dei ministri.

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Tra le novità del decreto è previsto  l’acquisto da parte delle Protezione civile di cinquemila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori. Prevista anche la possibilità per la Protezione civile di requisire anche a privati presidi sanitari o medico chirurgici, beni mobili ma anche immobili per l’assistenza e l’ospitalità dei contagiati. Al proprietario verrà “corrisposta una somma di denaro a titolo di indennità di requisizione”.

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Terapia intensiva

  Problema giustizia:  è previsto un ponte di sospensione feriale di 15 giorni, per ‘traghettare’ i tribunali e le procure verso le nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19. La stretta sugli uffici giudiziari fino al 31 maggio salvo diverse disposizioni in corso. Il decreto stabilisce infatti “la previsione del rinvio delle udienze a data successiva al 31 maggio 2020 nei procedimenti civili e penali”, con una serie di eccezioni specificate. Saranno inoltre ridotti gli orari di apertura al pubblico degli uffici giudiziari, fino a prevedere la sospensione dell’attività di apertura. Il decreto prevede ” sospensione dell’attività di apertura al pubblico”, la limitazione dell’accesso agli uffici giudiziari ai soli soggetti che debbono svolgervi attività urgenti” e “la limitazione dell’orario di apertura al pubblico degli uffici …….”

Assunzioni  personale sanitario. “Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, al medico iscritto al corso di formazione in medicina generale è consentita l’instaurazione di rapporto convenzionale a tempo determinato con il servizio sanitario nazionale”. “Per la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – si legge nella bozza – i laureati in medicina e chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionale ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica e della guardia medica turistica e occupati fino alla fine della durata dello stato di emergenza. In caso di assunzione di incarico provvisorio che comporti una assegnazione di un numero di assistiti superiore a 650, l’erogazione della borsa di studio è sospesa”.

Conferimenti incarichi a specializzandi e pensionati medici– “Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, fino al perdurare dello stato di emergenza, possono conferire, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a 6 mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza a infermieri, operatori socio sanitari e a medici specialisti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato respiratorio, malattie infettive e tropicali, medicina d’emergenza urgenza, medicina interna, malattie dell’apparato cardiovascolare, radiodiagnostica, igiene e medicina preventiva e specializzazioni equipollenti nonché a medici specializzandi, iscritti all’ultimo e al penultimo anno di corso delle medesime scuole di specializzazione”. Le misure sono previste “al fine di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza nonché per assicurare sull’intero territorio nazionale un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub intensiva necessari alla cura dei pazienti affetti dal predetto virus”. Per rafforzare il Ssn, “verificata l’impossibilità di assumere personale”, si potrà anche “conferire incarichi di lavoro autonomo, con durata non superiore ai 6 mesi, e comunque entro il termine dello stato di emergenza, a personale medico e a personale infermieristico, collocato in quiescenza, anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo”.

Attivazione aree temporanee sanitarie – Abbiamo imparato a conoscere le tensostrutture per il pre-triage dei pazienti con sintomi sospetti di Covid-19. Ora nella bozza di decreto legge per il potenziamento del Servizio sanitario, sono previste misure ad hoc per permettere a regioni e province autonome di “attivare, anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza”. I requisiti di accreditamento “non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza”. Le opere edilizie strettamente necessarie a rendere le strutture idonee all’accoglienza e alla assistenza “possono essere eseguite in deroga alle disposizioni di cui al d.P.R. n. 380 del 2001, delle leggi regionali, dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi locali. I lavori possono essere iniziati contestualmente alla presentazione della istanza o della denunzia di inizio di attività presso il Comune competente. La disposizione si applica anche agli ospedali, ai policlinici universitari, agli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, alle strutture accreditate ed autorizzate”.

Disco rosso o rinvio a ricoveri e prestazioni differibili – Stop a ricoveri e prestazioni ambulatoriali non urgenti, per non sovraccaricare il servizio sanitario nazionale alle prese con l’emergenza coronavirus. “Al fine di impiegare il personale sanitario delle strutture pubbliche o private prioritariamente nella gestione dell’emergenza – si legge – le regioni e le province autonome possono rimodulare o sospendere le attività di ricovero e ambulatoriali differibili e non urgenti, ivi incluse quelle erogate in regime di libera professione intramuraria”.

Aumento borse di studio per specializzandi – Nuove forze per il Servizio sanitario nazionale, grazie ad un aumento delle borse per gli specializzandi. “Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici di cui all’articolo 37 del decreto legislativo 17 agosto 1999 n. 368, è autorizzata l’ulteriore spesa di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024”.

Potere dei Prefetti-  Alberghi potranno essere requisiti – Si potranno requisire anche gli alberghi per ospitare persone in quarantena per Covid-19. La bozza, in possesso dell’Adnkronos Salute, stabilisce infatti che “il Prefetto territorialmente competente, sentito il Dipartimento di prevenzione territorialmente competente, può requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare laddove non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata”.

Mascherine e dispositivi  – “Al fine di assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato, in relazione alla inadeguata disponibilità degli stessi nel periodo di emergenza Covid-19, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa – Invitalia spa è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi”. Per l’attuazione di queste misure “è autorizzata – si legge nella bozza – a favore di Invitalia spa la spesa di 50 milioni di euro”. Invitalia, entro 5 giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione, d’intesa con il Dipartimento della protezione civile, definisce e attiva la misura di cui al comma 1, nonché specifiche disposizioni per assicurare la gestione della stessa. La bozza prevede anche misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici.

Potenziamento personale Ministero della Salute – “Il ministero della Salute è autorizzato ad assumere 40 unità di dirigenti sanitari medici, 18 unità di dirigenti sanitari veterinari e 29 unità di personale non dirigenziale”. E “per far fronte agli oneri è autorizzata la spesa di euro 4.304.000 per l’anno 2020 e di euro 8.608.000 a decorrere dall’anno 2021”. Il personale sarà “da destinare agli uffici periferici dislocati nelle Regioni Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emila Romagna, mediante corrispondente aumento dei posti previsti nelle procedure concorsuali”, recita il testo. “Per le medesime finalità, il ministero della Salute è altresì autorizzato ad assumere, su base regionale, 30 unità di personale non dirigenziale, con il profilo professionale di funzionario amministrativo mediante mobilità volontaria o utilizzo di idonei in graduatorie concorsuali in vigore presso le amministrazioni pubbliche. La dotazione organica del ministero della Salute è corrispondentemente incrementata di 58 unità di dirigenti sanitari e di 59 unità di personale non dirigenziale appartenente all’area III“.

Disco verde a contratti privati – “Le Regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e le aziende sanitarie sono autorizzate a stipulare contratti con strutture private non accreditate, purché autorizzate”.

La Regione che non attua le misure previste sarà commissariata – Saranno commissariate le Regioni inadempienti nella risposta all’emergenza da coronavirus, che non attueranno cioè le misure previste per il potenziamento dell’assistenza sanitaria sul territorio. “In caso di mancata attuazione da parte delle Regioni delle misure di cui al presente capo – si legge nel testo – il presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentito il ministro per gli Affari regionali e autonomie, diffida la Regione a provvedere entro 10 giorni. Ove la Regione non adempia il presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sentito il ministro per gli Affari regionali e autonomie, nomina un commissario ad acta, anche nella persona del Capo della protezione civile”.

 

Comunicazioni di Conte: “L’avanzamento del virus ci costringe a chiudere Scuole ed Università fino al 15 Marzo”

Alcune importanti comunicazioni per voi

Slået op af Giuseppe Conte i Onsdag den 4. marts 2020

 

In questo momento siamo concentrati per adottare tutte le misure per ottenere un effetto di contenimento o di ritardo di diffusione del virus. Abbiamo strutture ospedaliere e un sistema sanitario che, per quanto efficiente ed eccellente, rischia di andare in sovraccarico. Non possiamo potenziarlo in breve tempo”. Il premier Giuseppe Conte si esprime così, in conferenza stampa, per spiegare la chiusura di scuole e università fino al 15 marzo.

      CONTE :” ABBIAMO CHIESTO UN PARERE ESPERTO AL PROF. BRUSAFERRO..”

“Questa mattina ci siamo riuniti con tutti i ministri, non era formalmente un consiglio dei ministri. Ci siamo riuniti per valutare l’emergenza sanitaria e ho chiesto anche la presenza del professor Brusaferro, presidente dell’Iss. Il professore ci ha aiutato a valutare la situazione attuale epidemiologica, qual è l’andamento del contagio e ci ha fornito una serie di valutazioni tecniche. E’ stato utile per un aggiornamento a tutto campo per tutti i ministri”.

In tarda mattinata, è trapelata la notizia della chiusura delle scuole. L’ufficialità, dopo alcune ore di incertezza, è arrivata nel tardo pomeriggio. “Noi abbiamo fatto della trasparenza e della verità la nostra regola d’azione. Un’ampia parte dello scambio informativo è stato dedicato a scuole e università. L’orientamento del consiglio è stato quello, in maniera prudenziale, di disporre la chiusura delle scuole.
Però, ci siamo detti, demandiamo al professor Brusaferro di ritirarsi con il comitato tecnico-scientifico per un approfondimento specifico sul punto delle scuole. Ecco perché abbiamo impiegato un po’ di tempo. La notizia che è stata anticipata è stata completamente improvvida, non ci eravamo lasciati con la decisione finale, avevamo chiesto un approfondimento al professor Brusaferro. Ci è arrivata da poco la valutazione tecnico-scientifica. In base agli elementi sin qui acquisiti, abbiamo ritenuto di disporre l’interruzione delle attività didattiche fino al 15 di questo mese. Nel frattempo il comitato tecnico-scientifico valuterà l’evoluzione di questa crisi”, dice il premier.

  

LA PALUDE DELL'”ANTICRISTO”

Prescrizione, Italia Viva vota ancora col centrodestra. Pd: “Difficile andare avanti così, Renzi dica se vuole favorire ritorno Salvini”

di  Raffaele  Lanza

La politica italiana è una palude dove tutti gli opportunisti  affondano nella melma.  Nella palude è affondato ora  Matteo Renzi che minaccia, paralizza, sconfessa il governo dove ha suoi ministri.  . Lui, il premier più giovane della storia italiana che voleva abbattere i totem consacrati del comunismo radicale, avversario ,a parole, dei fatti e misfatti della  Prima Repubblica, il rottamatore , è lui l’uomo che con un piccolo plotone di esecuzione -il 3 per cento – vuol  risalire a Palazzo Chigi per riprendersi il ruolo di protagonista assoluto.        E’ lui che recita il ruolo  del dittatore   -Sì, una specie di AntiCristo in terra politica. “Se vogliono i nostri voti – ha sottolineato ieri – si prendano anche le nostre idee”.

 

Non basta. Con Forza Italia Renzi scrive anche l’Italicum. Roberto Speranza è contrario  e la  Corte Costituzionale gli da ragione cancellando la riforma.

Roberto Speranza parla di “identità a rischio”,poi  il referendum , quello che vede  Renzi sconfitto  convinto poi di avere ancora il 40 per cento con sé,      Ancora oggi risuonano i cori unanimi e vibrati del popolo comunista: “Fuori fuori”.

Non prova più vergogna neppure con la  sconfitta al referendum costituzionale     Avrebbe dovuto lasciare la carica di segretario, come aveva promesso, prima della campagna referendaria, e poi lasciare la poltrona di premier.  Ma questa cose le fanno solo i veri signori della politica. Non certo un uomo che mescola le carte per far uscire l’asso vincente sotto il tavolino dove gioca con alleati ed avversari. Oggi Renzi lancia proclami, ha i suoi sostenitori presso la Rai, riesce a prenotare una intervista con Bruno Vespa nella rubrica politica di “Porta a porta”.  E’ questo adesso il suo palcoscenico perchè è diventato il re delle minoranze.  Anche le reti Mediaset sostengono il suo progetto. Quale?   Di far togliere Conte dalla poltrona di premier … Poi  il centro destra , con Salvini e Berlusconi, forti della comunicazione pubblica e delle reti del Cavaliere, proporranno la loro candidatura quella più accreditata numericamente rispetto ad Italia viva dove stanno per nascere dissidenti.

L’ultimo proclama di Renzi: “Conte verifichi se il suo governo va avanti, noi pronti a sfiduciare Bonafede, via reddito di cittadinanza ed elezione diretta del premier”.      Dal canto suo  Conte vuol confrontarsi con Renzi a livello istituzionale  fuori dai salotti tv e anche delle trattative al chiuso di Palazzo Chigi: «Farò delle comunicazioni al Parlamento, preannuncerò le misure che riteniamo servano al Paese», spiega il premier che assicura di non essere in cerca di nuove maggioranze. Con ogni probabilità non chiederà, spiegano fonti di maggioranza, un voto di fiducia al governo. Ma un voto su una risoluzione che recepisca il programma 2020-2023.

Altro spunto. Perchè Renzi vuol togliere il Reddito di cittadinanza, così anche Berlusconi e Salvini…?    Il reddito di cittadinanza è il progetto politico più moderno e giusto per sostenere i giovani in cerca di occupazione.   Non si deve boicottare nelle regioni, e nei comuni.  Renzi e bande affini sanno bene che il reddito è un caposaldo di consensi del partito della maggioranza . Abolendo questo i c onsensi calerebbero a vista d’occhio e si tornerebbe ai fatti e misfatti della Prima Repubblica con i personaggi che girano oggi attorno a Conte e pentastellati.   Un comune italiano ne ha favorito l’attuazione, è il Comune di Cattolica, amministrato dal sindaco Mariano Gennari , è il primo in provincia di Rimini e tra i primi in tutta Italia ad aver individuato i PUC (i Progetti utili alla Collettività) per rendere “attivo” chi percepisce il Reddito di Cittadinanza.

Durante la recente seduta, -apprendiamo -la Giunta Comunale di Cattolica ha approvato un atto di indirizzo per individuare i primi 12 progetti nei quali sarà possibile prestare la propria opera per la comunità. Si tratta della nuova fase attraverso la quale chi riceve il sussidio è chiamato a prestare la propria opera per la comunità in accordo con Palazzo Mancini.

Un contributo fattivo, in ausilio degli uffici comunali, mettendo in atto azioni positive per Cattolica che incideranno sulla qualità del vivere quotidiano. La realizzazione di questi progetti – ha commentato il Sindaco Mariano Gennari – può produrre, già da subito, benefici e vantaggi per la collettività. D’altra parte mi pare la migliore maniera per dare la possibilità di sentirsi integrati ed utili, protagonisti, all’interno dei processi della nostra comunità. ….”

Tali azioni avranno una diversa durata temporale, prenderanno avvio durante il corso del 2020 e potranno essere implementati in futuro. A breve i progetti saranno inseriti nel catalogo della piattaforma GEPI, l’applicazione per la gestione dei Patti per l’Inclusione sociale. Se anche altri enti comunali e regionali seguissero questo esempio la disoccupazione non sarebbe più la cancrena dell’ultimo quarto di secolo e tantissimi giovani non sarebbero spinti dallo stimolo di studiare e ricercare un posto all’estero.

RIPARTE LA GIUSTIZIA CON LE MODIFICHE ALLA RIFORMA SULLA PRESCRIZIONE

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Proposta di legge delega sul processo penale approvata ieri dal governo Conte   Nel testo è stato alla fine inserito anche il Lodo Conte bis, con le modifiche alla riforma della prescrizione, che prevede lo stop dopo della prescrizione solo dopo la sentenza di primo grado di condanna e una ‘prescrizione lunga’ per gli assolti. Ma se il condannato viene assolto in secondo grado potrà ‘recuperare’ la prescrizione bloccata.

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– Cambio di velocità causa il dissidio creato da Renzi   – che si è imposto all’attenzione dei mass-media. Come annunciato Italia Viva non ha partecipato con i suoi ministri alla riunione del Consiglio dei ministri.”Si minaccia la crisi di governo e poi si accusa gli altri di fare ricatti, si crea instabilità e si vota ormai quotidianamente con le opposizioni. Le iniziative di Iv si commentano da sole. Ma gli italiani li prendiamo in giro? Ma gli italiani sanno ragionare…” ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

– La durata delle indagini preliminari varia a seconda dei reati, e va da sei a 18 mesi. Se entro tre mesi dalla scadenza dei tempi il pm non notifica l’avviso di conclusione delle indagini o non chiede l’archiviazione deve depositare gli atti e avvisare l’indagato e la difesa, che possono prenderne visione e averne copia. Il mancato rispetto di questo obbligo, se dovuto a negligenza inescusabile, costituisce un illecito disciplinare. Saranno i procuratori a stabilire quali notizie di reato hanno la precedenza in base a criteri stabiliti nei progetti organizzativi dell’ufficio. Dopo la prima udienza il giudice, se non si esaurisce il dibattimento, deve comunicare alle parti il calendario delle udienze.

Riduzione dei tempi dei processi fino a una durata di 4-5 anni per i tre gradi di giudizio, ma nessun limite per i reati di mafia e terrorismo e per quelli più gravi di corruzione. Ma il Consiglio superiore della magistratura può modificare la previsione dei tempi secondo le situazioni degli uffici, con cadenza biennale e sentito il ministro della Giustizia. Nel nuovo testo è stata ‘ammorbidita’ la parte relativa alle sanzioni per i magistrati. I tempi previsti sono un anno per il primo grado, due per il secondo, uno per la Cassazione, quindi 4 anni, per i processi davanti al giudice monocratico, due anni per il primo grado, due per il secondo e uno per la Cassazione, in tutto 5 anni, per i processi davanti al giudice collegiale. Il “dirigente dell’ufficio” è tenuto a “vigilare sul rispetto delle previsioni e segnalare all’organo titolare dell’azione disciplinare la mancata adozione delle misure organizzative quando imputabile a negligenza”.

Nuove regole riguardano i riti alternativi e sono fissati paletti per la possibilità di ricorrere in appello. Il deposito degli atti in tutti i processi può essere fatto per via telematica. Sulla digitalizzazione c’è l’impegno di investimenti così come sull’assunzione di magistrati e personale amministrativo.

ELEZIONI REGIONALI: RISCHIO ADESSO LETARGO SUD ITALIA

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di  R.Lanza

 

Stefano Bonaccini riconquista l’Emilia-Romagna. Era prevedibile.  L’Emilia Romagna, feudo del Pd. lascia spazio ad alcune strumentalizzazioni.  Il profilo morale e civico delle città emiliane è elevato perchè il potere economico e politico da vari decenni ha posto solide basi   L’Emilia Romagna non è sotto accusa come la Sicilia dove più frequente è lo sciacallaggio socio-politico e il folclore della “mafiosità”   In Emilia Romagna la disoccupazione è certamente meno elevata che in Sicilia dove imprenditori coraggiosi hanno una dimensione culturale di respiro europeo e lottano contro quel marciume      che impedisce lo sviluppo del Meridione.      

Si afferma che il “popolo delle sardine” abbia contribuito al successo dei dem e all’affluenza alle urne.    Una miscela inventata dal Pd per arginare la massiccia partecipazione del Movimento cinque stelle nei comuni e città dove si è votato.   L’errore strategico di Di Maio di dimettersi a fine periodo elettorale ha fatto poi il resto. Inevitabilmente la propaganda politica degli avversari lasciava intendere “la fine del movimento cinque stelle”.   Si è affievolita pure la comunicazione martellante sul web e sui social. E’ in corso anche – probabilmente inavvertito dal garante Grillo – una narcotizzazione dell’informazione politica su Facebook, l’impresa statunitense che censura gratuitamente a richiesta . In realtà gli onesti in Italia non fanno notizia. Vediamo alcuni dati pervenuti alla nostra Redazione.

La Calabria, invece, non ha creduto al cambiamento promesso dal centro sinistra e con 2.353 sezioni su 2.420, Jole Santelli è al 55,44% contro il 30,11 di Pippo Callipo (nelle foto sotto).      I seggi più affollati si registrano a Cosenza, ma non si registrano differenze sostanziali fra le varie province, che oscillano fra il 32 e il 38%.

Questa vittoria del centrosinistra, afferma  il presidente rieletto, insegna come “si possa fare una coalizione senza necessariamente, nel centrosinistra, litigare; che la si possa allargare a tanto civismo che per la prima volta prende responsabilità per provare a governare; che bisogna avere l’ambizione di immaginare che c’è molta più gente di quella che pensiamo, e ce l’hanno detto anche le sardine, che non vuole una politica solo di rabbia, odio, incitamento, urla”.

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” I primi punti in programma? “Un nuovo Patto per il Lavoro, accompagnato da un Patto per il Clima“.

– E già si pensa alla nuova geografia politica dell’Assemblea legislativa  dell’Emilia-Romagna. Secondo gli esperti statistici della Regione,  al Pd verrebbero assegnati da 22 a 24 seggi, di cui 5 a Bologna, 3 rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, da 1 a 2 nelle restanti province. Alla Lega, primo partito del centrodestra, spetterebbero 14 seggi, 2 per ora rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali.

Fra le liste di centrosinistra conquisterebbero 3 seggi la lista Bonaccini Presidente (uno rispettivamente a Bologna e Modena e il terzo o a Reggio Emilia o a Forlì-Cesena), 2 seggi andrebbero a Emilia-Romagna Coraggiosa (Bologna e Reggio) e un seggio spetterebbe a Europa Verde e a +Europa, entrambi nella circoscrizione di Bologna.

Nella coalizione di centrodestra, inoltre, verrebbero assegnati 3 seggi a Fdi, uno rispettivamente a Bologna e a Modena e il terzo o a Parma o a Piacenza, mentre un seggio, a Bologna, sarebbe appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni Presidente. Infine, il M5S potrebbe ottenere da uno a 2 seggi, di cui uno a Bologna e uno o a Modena o a Reggio. Non dovrebbero ottenere seggi Volt, Il popolo della Famiglia-Cambiamo e Giovani per l’Ambiente.

Riforma costituzionale:novità per l’elettorato attivo e passivo del Senato

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Una nuova riforma costituzionale detta alcune novità .”Anche i diciottenni adesso potranno votare per il Senato. E  i venticinquenni potranno essere eletti senatori“.  “La commissione-afferma il capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali di palazzo Madama Dario Parrini. ha approvato la riforma costituzionale che con un emendamento a mia firma parifica a quello della Camera non solo l’elettorato attivo ma anche quello passivo del Senato”. 

Si tratta – aggiunge – di una riforma epocale. Si supera la paradossale e ormai anacronistica esistenza di un ramo del Parlamento dotato degli stessi poteri dell’altro ma non eletto a suffragio universale e si dà un segnale di giustizia, di serietà e di attenzione verso milioni di giovani tra i 18 e i 25 anni che sono tuttora dei cittadini con diritti politici dimezzati. Il provvedimento andrà al più presto in Aula”.

Attualmente per votare al Senato occorre aver compiuto 25 anni mentre per essere candidati ed eventualmente eletti l’età minima richiesta è di 40 anni. Per essere elettore della Camera è invece sufficiente il raggiungimento della maggiore età, appunto 18 anni; per la candidatura è necessario aver compiuto 25 anni.

Conte prova a ricucire la pace in Libia

 

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Il presidente del Consiglio presidenziale e premier della Libia, Fayez al Serraj, è giunto a palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte     La problematica Libia sta molto a cuore al premier italiano tanto che in precedenza per ricucire la pace in quel Paese aveva incontrato il generale Haftar.  Al centro dei colloqui le questioni legate alla crisi nel paese nordafricano. Sarà valutata anche la proposta di cessate il fuoco, avanzata da Turchia e Russia, che dovrebbe scattare alla mezzanotte di domenica.

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Il generale Haftar

Disco verde al Referendum sul “Taglio numero dei parlamentari”

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Sono stati “ampiamente” rimpiazzati i deputati che avevano ritirato la firma sul referendum “Taglio dei parlamentari”  Sono infatti 71 le firme a sostegno del referendum. Lo hanno confermato i promotori del referendum arrivando in Cassazione. Mentre il partito Radicale ha depositato 669 firme di cittadini inviate dalle segreterie comunali.  Per legge in un Referendum ne occorrono almeno 500 mila.

 – L’elenco dei firmatari, al netto dei ritiri e delle new entry, comprende dunque 71 nominativi. La parte del leone la fa Forza Italia con 42 firme, poi 10 del Misto, 9 della Lega, 5 del Pd, 2 di Italia viva e 2 di M5S. Ecco la lista completa: Forza Italia: Aimi, Alderisi, Barboni, Battistoni, Berardi, Biasotti, Binetti, Caliendo, Caligiuri, Cangini, Carbone, Causin, Cesaro, Craxi, Damiani, De Poli, De Siano, Fantetti, Fazzone, Floris, Gallone, Gasparri, Giro, Lonardo, Malan, Messina A., Minuto, Modena, Moles, Pagano, Papatheu, Paroli, Perosino, Pichetto Fratin, Rizzotti, Saccone, Schifani, Sciascia, Serafini, Siclari, Toffanin, Vitali. Lega: Barbaro, Candura, De Vecchis, Grassi, Lucidi, Marti, Montani, Pepe, Urraro. Misto: Bonino, Buccarella, Cario, De Bonis, De Falco, Fattori, Laforgia, Martelli, Merlo, Nugnes. Pd: Giacobbe, Nannicini, Pittella, Rampi, Rojc. Italia Viva-Psi: Garavini, Nencini. M5S: Di Marzio, Marilotti. Senatore a vita: Rubbia.

MATTARELLA: ” RISOLVERE IL PROBLEMA DEL LAVORO E DELLE DISUGUAGLIANZE”

 

Mattarella, il messaggio di fine anno: “Lavoro e squilibrio tra 

Nord e Sud “

Mattarella, il messaggio di fine anno: «Pensiamo insieme al domani. Coesione, ridurre il divario Nord-Sud»

 Sergio Mattarella si presenta  nella maniera meno formale possibile al popolo italiano .    Seduto come era solito fare il grandissimo Presidente partigiano Sandro Pertini con la scrivania alle spalle . Ecco il messaggio di fine anno, durato complessivamente 16 minuti: «Pensiamo insieme al domani. Coesione, ridurre il divario Nord-Sud». «È importante sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società – quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano».

 

L’ECONOMIA
«Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale».

I GIOVANI HANNO CAPITO CHE LA QUESTIONE CLIMA E’ COSA SERISSIMA

Le nuove generazioni hanno «chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria». NUOVE FAMIGLIE
«Favoriamo il formarsi di nuove famiglie. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio».

«Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico», aggiunge il Capo dello Stato.

ITALIA VERA È QUELLA ALTRUISMO, NON DI CHI TRUFFA
«Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire».  «Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente», conclude.

IL SINDACO DI ROCCA DI PAPA,  CRESTINI L’EROE, ITALIA AUTENTICA
«Quella autentica è l’Italia del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita».

SOCIAL SIANO CIVICI, SCAMBIO DI OPINIONI NON MEZZO PER DENIGRAZIONE
«Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta i social, occasione per ampliare conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false».

MATERA HA ONORATO ITALIA, AUGURI A PARMA PER 2020
«La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea. Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.»

SALUTI AL PAPA, DA LUI SAGGEZZA E CORAGGIO
«Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.»

CITA PARMITANO, SPERANZA È AVERE TRAGUARDO AVANTI
«Saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto». «E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi», conclude.