MATTARELLA VOLTA PAGINA, PENSA “AD UN GOVERNO DI ALTO PROFILO,INCARICO A DRAGHI”

L’ITALIA PRECIPITA NEL BURRONE:    MA PD E  MOVIMENTO CINQUE STELLE DARANNO LA FIDUCIA AD UN UOMO – DRAGHI -CHE NON NUTRE SIMPATIA PER LA SINISTRA E PER IL M5S?

Mattarella , dopo l’esito negativo del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico: “Dalle consultazioni al Quirinale era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo. Vi sono adesso due strade tra loro alternative: dare immediatamente vita ad un nuovo governo adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti: sanitaria, sociale, economica, finanziaria ovvero quella di immediate elezioni anticipate”

Avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, perché conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”.   Mattarella ha convocato per domani mattina a mezzogiorno al Quirinale il professor Mario Draghi.

 

 

IL MOMENTO DI POTERE DI “GIUDA”

 

BorderlineZ Tradimeno - Aforismi, frasi e citazioni dal web- BorderlineZIl blog di Roberto Improta LA TURCHIA VERRÀ TRADITA

                                                           Archivi -Google- SUD LIBERTA’

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

I 5 Stelle – divisi e in lite  sulla scelta di un governo con i renziani –    Il  senatore di Rignano, conosciuto nelle file del Movimento 5s come “L’accoltellatore” solleva diffidenze da tutti i lati.: il presidente della Camera Roberto Fico nell’ambito delle consultazioni ha il suo bel da fare.    Le cose non cambiano tra i dem.. Il segretario Zingaretti  nel richiamare  tutti alla “lealtà”, fa esplicito riferimento a Renzi.  “.

Non c’è il rischio di elezioni,ma spostamenti di caselle,sì, magari, senza stravolgere la delegazione di governo. 

Si ipotizza un  possibile ingresso dell’ex capogruppo al Senato, Gianluca Perilli, come sottosegretario alla Giustizia al posto di Vittorio Ferraresi.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati

 

Tra i parlamentari dem vengono considerati inamovibili Lorenzo Guerini e Dario Franceschini,  leader di  DUE aree del Pd – Base Riformista e Areadem – proprio nei gruppi di Camera e Senato.

Intanto risulta molto accreditato, , Andrea Orlando dei dem che nel caso dovesse saltare Alfonso Bonafede, opterebbe per la Giustizia.   Dario Franceschini  conserverà il ruolo di capo delegazione.  Quasi certa  la permanenza di Francesco Boccia. Per Enzo Amendola, nonostante il ministro delle Politiche Ue sia apprezzato da tutti i dem e dal segretario Zingaretti, si apre forse una nuova prospettiva politica, quella di candidato sindaco di Napoli visto che De Magistris ha proposto la candidatura per la Presidenza della Regione.. Nel caso di Leu, il capo delegazione e ministro della Salute, Roberto Speranza, per la piena conoscenza della problematica Salute e pandemia       conserverebbe il Ministero.L’ipotesi inversa generebbe caos totale con le Regioni ed in particolare con la Lombardia dove esiste ed è consacrata una situazione innaturale di frizione.

Punta sull’immagine Italia Viva di Renzi. Il classico topolino che spaventa l’elefante.  Se Renzi dovesse opporre un veto ad un Conte tre  – cosa alquanto probabile  visto che ritiene il premier molto amato,capace , insomma il migliore in assoluto in Italia quale “sintesi dell’equilibrio tra le maggiori forze politiche della maggioranza” , cosa accadrebbe?

“A quel punto- è coro unanime tra i dem ed altri parlamentari-  si paleseranno ulteriori  parlamentari disponibili a andare avanti o penso si arriverà a un governo elettorale che ci porti al voto a giugno. Impegnandoci noi nel frattempo a ridurre drasticamente la  pandemia, a vaccinare gran parte della popolazione, a mandare avanti il Recovery, ad approvare le riforme necessarie per fronteggiare la disoccupazione, a garantire i ristori alle  categorie più colpite. Tentando, anche, di trovare un’intesa su una buona legge elettorale. Il voto sarebbe in un momento come questo, una vera sciagura ed una sorta di  un colpo di Stato visto che il Centrodestra,Salvini in testa, ha compreso bene che il momento è favorevole per il disorientamento generale della popolazione italiana..

In caso di “accordo demoniaco” in squadra governativa potrebbero entrare Maria Elena Boschi e, nuovamente la Bellanova ,spina del fianco del prof.Giuseppe Conte.     Italia viva opterebbe per le caselle della Scuola, Infrastrutture e Sviluppo economico    Infine Roberto Gualtieri come volto dell’Italia sulla questione dei  “Recovery”, insieme a Conte, difficilmente, potrà essere spostato o sostituito      Per non parlare del Mef che resta una pagina divisiva tra la maggioranza    ed Italia viva.   Come dire se Renzi o componenti di Italia viva dovessero entrare nella compagine governativa, c’è da aspettarsi altra tagliente “accoltellata” alla schiena non appena si affronterà questo argomento, documento scritto o meno senza valore sanzionatorio personale.    Ne vale proprio la pena?

Alessandro Di Battista: “Il M5S nelle mani dell'”accoltellatore” di professione di Italia viva” -Io non ci sto perchè il “numero delle coltellate di Renzi aumenterà”

 

Ritratto di Alessandro Di Battista, piacione che si orgasma appena parla in  pubblico - Il Riformista

 

Pubblichiamo il pensiero espresso pubblicamente da Alessandro Di Battista, simbolo del M5S”Ora il Movimento 5 Stelle apre a Renzi e Italia Viva? Ci ripensi “altrimenti arrivederci e grazie”. Così Alessandro Di Battista riscontra le dichiarazioni rilasciate dalla delegazione pentastellata al termine delle consultazioni al Quirinale.

Il 12 gennaio scorso – afferma Di Battista – condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: ‘Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti’. Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione“.

Tornare a sedersi con Renzi – prosegue Di Battista – significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un ‘accoltellatore’ professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie

Momenti finali delle Consultazioni: Conte resta il più richiesto, riflessione di Mattarella

Consultazioni – Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la rappresentanza dei Gruppi Parlamentari “MoVimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, in occasione delle consultazioni

 

Gruppi Parlamentari “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
Gruppi Parlamentari “Forza Italia Berlusconi Presidente – UDC” del Senato della Repubblica e “Forza Italia – Berlusconi Presidente” della Camera dei deputati
Gruppi Parlamentari “Lega – Salvini Premier – Partito Sardo d’azione” del Senato della Repubblica e “Lega – Salvini Premier” della Camera dei deputati
Rappresentanti della componente “Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro” del Gruppo Misto della Camera dei deputati e della componente “Idea – Cambiamo” del Gruppo Misto del Senato della Repubblica

 

 

 

 

Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

QUIRINALE CONSULTAZIONI OGGI ALLE 15,45

 

 

 

Dal vivo tra 6 ore.
29 gennaio, 15:45
Programmato per il giorno 29/01/21, 15:45
inizio trasmissioni ore 15.45 ore 16.00 Gruppi Parlamentari “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari “Forza Italia Berlusconi Presidente – UDC” del Senato della Repubblica e “Forza Italia – Berlusconi Presidente” della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari “Lega – Salvini Premier – Partito Sardo d’azione” del Senato della Repubblica e “Lega – Salvini Premier” della Camera dei deputati Rappresentanti della componente “Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro” del Gruppo Misto della Camera dei deputati e della componente “Idea – Cambiamo” del Gruppo Misto del Senato della Repubblica ore 17.00 Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

 

L’AGENDA POLITICA DELLE CONSULTAZIONI AL QUIRINALE

 

FORSE IL GRUPPO EUROPEISTI NEONATO AL SENATO, CREATURA DI GIUSEPPE CONTE, SARA’ LA CARTA VINCENTE DI QUESTE CONSULTAZIONI

Giovedì 28, invece, al Colle alle 10 è atteso Gruppo Parlamentare ‘Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)’ del Senato, mentre alle 10.30-12.30 e 16.00-16.45 è fissato l’incontro con i rappresentanti dei gruppi Misti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Il neonato Gruppo Europeisti-Maie-Cd, costituitosi al Senato, verrà ricevuto alle 11.50 dal Presidente della Repubblica. Nel pomeriggio, alle 16.45, sarà la volta del Gruppo Parlamentare ‘Liberi e Uguali’ della Camera dei deputati. Alle ore 17.30, quindi, i Gruppi Parlamentari Italia Viva – PSI del Senato della Repubblica e Italia Viva della Camera dei deputati. Alle ore 18.30 i Gruppi Parlamentari ‘Partito Democratico’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.

Venerdì 29 gennaio le consultazioni inizieranno nel pomeriggio, alle 16, con la delegazione del centrodestra (Gruppi Parlamentari ‘Fratelli d’Italia’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari ‘Forza Italia – Berlusconi Presidente – UDC’ del Senato della Repubblica e ‘Forza Italia Berlusconi Presidente’ della Camera dei deputati Gruppi Parlamentari ‘Lega – Salvini Premier’ del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, Rappresentanti delle componenti ‘Idea e Cambiamo’ del Gruppo Misto del Senato della Repubblica e ‘Noi con l’Italia – USEI – e Cambiamo’ del Gruppo Misto della Camera dei deputati). Ultimo appuntamento quindi alle ore 17 con i Gruppi Parlamentari ‘Movimento 5 Stelle’ del Senato e della Camera.

Giorno della memoria: intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

 

 

Palazzo del Quirinale, 

Saluto i Presidenti del Senato, della Camera, del Consiglio, e quanti ci seguono da remoto.

Ringrazio tutti gli intervenuti: Eraldo Affinati e la Presidente Di Segni per le parole puntuali e molto efficaci.

Ringrazio la Ministra Azzolina, attenta alla diffusione del tema della memoria nelle scuole, e ringrazio Alicja e Cesare che l’hanno intervistata.

Complimenti agli artisti, Eleonora Giovanardi che ci ha anche condotto con tanta efficacia, Claudio Cavallaro e Massimo Spada che, con tanta sensibilità, hanno reso più intensa la celebrazione di questo Giorno della Memoria.

Rivolgo un pensiero a Nedo Fiano, scomparso qualche settimana addietro, di cui abbiamo ascoltato poc’anzi un pensiero coinvolgente e fortemente impegnativo.

Un ringraziamento davvero speciale a Sami Modiano. Non è la prima volta che lo ascoltiamo al Quirinale. Ma la sua testimonianza sempre limpida e ferma, scolpita nella sua personale esistenza, coinvolge, commuove e fa riflettere ogni volta che lo ascoltiamo. Grazie di essere venuto anche questa volta.

Sono passati vent’anni da quella legge che ha istituito il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. E, tutte le volte, ci accostiamo al tema della Memoria con commozione e turbamento; e sempre pervasi da inquietudine, dubbi e interrogativi irrisolti.

Perché Auschwitz – che simboleggia e riassume tutto l’orrore e la lucida follia del totalitarismo razzista – racchiude in sé i termini di un tragico paradosso.

Si tratta, infatti, della costruzione più disumana mai concepita dall’uomo. Uomini contro l’umanità.

Una spaventosa fabbrica di morte. Il non luogo, l’inaudito, il mai visto, l’inimmaginabile. Sono questi i termini ricorrenti con cui i sopravvissuti hanno descritto il loro tremendo passaggio in quei luoghi di violenza e di abiezione. Lo abbiamo ascoltato poc’anzi ancora dalle parole di Sami Modiano.

Un unicum, nella storia dell’umanità, che pur è costellata purtroppo di stragi, genocidi, guerre e crudeltà. Una mostruosa costruzione, realizzata nel cuore della civile ed evoluta Europa. In un secolo che pure si era aperto con la speranza nel progresso, nella pace e nella giustizia sociale e con la fiducia nella scienza, nella tecnica e nelle istituzioni della democrazia.

I totalitarismi della prima metà del Novecento – e le ideologie che li hanno ispirati – hanno arrestato la ruota dello sviluppo della civiltà, precipitando larga parte del mondo nella notte della ragione, nel buio fitto della barbarie, in una dimensione di terrore e di sangue.

Ricordare e far ricordare a tutti il sacrificio di milioni di vittime innocenti – ebrei in maggior parte, ma anche rom e sinti, omosessuali, oppositori politici, disabili – esprime dunque un dovere di umanità e di civiltà, che facciamo nostro ogni volta con dolorosa partecipazione.

Ma faremmo un’offesa grave a quegli uomini, a quelle donne, a quei bambini mandati a morire nelle camere a gas, se considerassimo quella infausta stagione come un accidente della storia, da mettere tra parentesi. Se, insomma, rinchiudessimo soltanto nella memoria quei tragici accadimenti, chiudendo gli occhi sulle origini che hanno avuto e sulle loro dinamiche.

Il fascismo, il nazismo, il razzismo non furono funghi velenosi nati per caso nel giardino ben curato della civiltà europea. Furono invece il prodotto di pulsioni, di correnti pseudo culturali, e persino di mode e atteggiamenti che affondavano le radici nei decenni e, persino, nei secoli precedenti.

Certo, nei salotti di tante parti d’Europa, dove a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, si conversava, con irresponsabile civetteria, di gerarchia razziale, di superiorità ariana, di antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori.

Ma le parole, specialmente se sono di odio, non restano a lungo senza conseguenze. Quelle idee e quei pensieri grotteschi, nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista. Rimasto per molto tempo allo stato latente, esplose e si diffuse, con violenza inimmaginabile, quando infettò organismi politici e sociali indeboliti e sfibrati dalla crisi economica esplosa dopo la Grande Guerra.

La disperazione e la paura del futuro, di fronte all’inefficacia e alle divisioni della politica, spinsero molte persone a consegnare il proprio destino nelle mani di chi proponeva scorciatoie autoritarie, ad affidarsi ciecamente al carisma “magico” dell’uomo forte.

“Credere, obbedire e combattere”, intimava il fascismo. “Obbedienza incondizionata ad Adolf Hitler” giuravano invece i soldati e i funzionari del regime nazista.

La fiducia nel potere diventava un atto di fede cieco e assoluto. L’arbitrio soppiantava la legge.

L’uso abile e spregiudicato dei mezzi di comunicazione più moderni del tempo e l’instaurazione di un regime di terrore, che stroncava ogni forma di dissenso, completarono quell’opera nefanda.

Violenza, paura, sopraffazione, persecuzioni, privilegi, razzismo, culto del capo erano le autentiche fondamenta del nuovo ordine politico e sociale propugnato dal nazifascismo. Scrisse nel 1931 Lauro de Bosis: «L’atteggiamento che consiste nell’ammirare il fascismo pur deplorando gli eccessi non ha senso. Il fascismo non può esistere che grazie ai suoi eccessi. I suoi cosiddetti eccessi sono la sua logica».

La logica di quegli eccessi contro la cultura e contro la dignità umana, contro la dimensione personale di ogni cittadino, connaturata a tutti i totalitarismi, fece deviare bruscamente il corso di Italia e Germania. Si trattava di Paesi di antica tradizione cristiana e umanista, culle del diritto, dell’arte, del pensiero, della civiltà.

Le dittature li precipitarono in un universo tetro, senza libertà e senza umanità. Una dimensione fatta di odio e di paura che, inevitabilmente, portò alla soppressione fisica di chi veniva definito diverso e scatenò– per brama di conquista e di potenza – il più micidiale e distruttivo conflitto che la storia dell’uomo rammenti.

La circostanza che i dittatori trovino nelle loro popolazioni, per qualche tempo, larga approvazione e ampio consenso non attenua per nulla la responsabilità morale e storica dei loro misfatti. Un crimine, e un crimine contro l’umanità, resta tale, anche se condiviso da molti, aggiungendo alla infamia la colpa di aver trascinano in essa numerosi altri.

Questa constatazione, persino ovvia – ma talvolta posta in discussione – ci obbliga piuttosto, ancora una volta, a fare i conti senza infingimenti e con coraggio, con la storia nazionale. E a chiamare gli eventi con il loro vero nome.

Nei saloni del Quirinale è esposta da alcuni mesi– insieme ad altre pregevoli realizzazioni artistiche contemporanee – un’opera del maestro Emilio Isgrò, dal titolo “Colui che sono”. Isgrò vi ha cancellato a una a una le parole contenute negli articoli delle famigerate leggi razziali italiane del 1938. Quelle cancellature non rappresentano una rimozione, tutt’altro. Le pagine di quel provvedimento infame e infamante rimangono infatti ben visibili, sia pure sotto fitti tratti di penna.

La Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, ha cancellato le ignominie della dittatura. Ma non intende dimenticarle. Non vanno dimenticate.

Per questa ragione la memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di uguaglianza, di libertà, di dignità umana, con il riconoscimento, pieno e inalienabile, dei diritti universali dell’uomo, di ciascuna persona. Contro la barbarie dell’arbitrio, della violenza, della sopraffazione.

La memoria – che oggi celebriamo qui e in tante altre parti del mondo –  non è, dunque, gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo. Ma un sentimento civile, energico e impegnativo. Una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia.

Nei giorni scorsi Edith Bruk ha detto che “sull’Europa intera sta tornando una nuvola nera”. Confido che non sia così, anche per la fiducia nella grande, storica costruzione di pace rappresentata dall’Unione Europea, nata dando centralità alla persona umana, sulla base dell’amicizia tra i popoli del Continente e mettendo in comune il loro futuro.

Ma quell’appello, quell’avvertimento non va dimenticato. Sta a noi impedire che quel che – di così turpe – è avvenuto si ripeta.Sta a noi vigilare e guidare gli avvenimenti e trasmettere alle future generazioni i valori della civiltà umana.

 

Nota del Quirinale: domani le consultazioni politiche e il calendario reso noto dall’Ufficio Stampa

Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti comunica le dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Palazzo del Quirinale-Domani l’Ufficio Stampa del Quirinale renderà noto il calendario delle consultazioni politiche

Dimissioni Conte. Le consultazioni al Quirinale avranno inizio domani, mercoledì 27 gennaio 2021.

Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa. Nel rispetto delle disposizioni vigenti sull’emergenza epidemiologica, le consultazioni si seguiranno in diretta streaming sul canale Youtube della Presidenza della Repubblica e sul sito del Quirinale

Le immagini fotografiche e video realizzate dai fotografi e operatori ufficiali saranno distribuite gratuitamente su richiesta a chi invierà una email a: video@quirinale.it – fotografico@quirinale.it

La Rai, nella sua funzione di host broadcaster, metterà a disposizione le immagini a chi ne faccia richiesta inviando email a raiquirinale@rai.it

Su richiesta dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa Parlamentare si è deciso di ammettere un numero ristretto di giornalisti (senza telecamere) per seguire le dichiarazioni dei gruppi parlamentari e per rivolgere loro eventuali domande.

In tal senso si è deciso di procedere mediante sorteggio alla presenza dei vertici dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Associazione Stampa Parlamentare e del Consigliere per la Stampa e la Comunicazione.

Dimissioni di Conte, convocazione stamane alle 9 del Consiglio dei Ministri, poi salita al Colle per il terzo incarico lontano dagli agguati

Conte nuovo presidente del Consiglio Incarico da Mattarella di formare il  governo - Cronaca, Roma

DI     R.LANZA

Giuseppe Conte presenterà tra un’ora circa le sue dimissioni: “l’aggressione ingiustificata” di Renzi e dei suoi ministri che disseminano mine al governo” e la riforma della giustizia tramite il ministro Bonafede- atteso dalle forze politiche e da Iv quasi una sorta di fucilazione politica-costringono il premier-in un momento delicatissimo per il Paese – di convocare per le 9 di oggi,  martedì mattina  il Consiglio dei ministri per comunicare la volontà di recarsi al Quirinale e  dimettersi, . Uno slittamento di qualche ora rispetto all’ipotesi di una salita al Colle già nella serata di lunedì.

Alla fine dunque Conte ha dovuto accogliere i suggerimenti del movimento 5S del Pd e di leu, per cancellare definitivamente questa fase di “politica becera e ammalata di protagonismo personale”.     Alcuni esponenti politici,collaudati,  quali Mastella, Casini, affermano la necessità per Conte di riprendere i contatti con Iv, Renzi e”di lasciare nel cassetto “odi personali”, e di praticare la politica di marca Italia.         Soluzioni respinte categoricamente da Conte che mette al primo posto i valori umani, quali la coerenza, la sincerità, la correttezza, non riscontrati nel “partitino di Renzi” e dei suoi ministri .   Conferma dunque che una nuova cultura politica, di giustizia ed equilibrio, deve essere diffusa nel Paese.  Continuità e coraggio perchè il percorso è pieno di ostacoli. La poltrona di Conte fa gola ai tanti ladri e disonesti della politica che ne fanno un uso personale Ha ragione Papa Francesco quando afferma : “La politica deve mettere da parte l’espressione “io voglio”, deve usare il “noi” se si vuole il bene comune.   Il riferimento è a Renzi che ha imposto una crisi di governo “senza fondamento alcuno”

“Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è dunque ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata”: così Crimi e  i capigruppo di Camera e Senato del

MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri. Si tratta di “un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza”, sottolineano, “noi restiamo al fianco di Conte che ha lavorato bene, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza – e demolitoria creata da Iv,  che non aiuta”. “Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia”, spiegano i capigruppo pentastellati, “il MoVimento, insomma, c’è, ed è pronto a fare la sua parte”.

Zingaretti chiede un governo stabile e più credibile lontano dagli agguati

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti chiede un governo ampio che dia l’opportunità a Conte di governare senza che qualcuno all’improvviso, contrariamente al patto, possa puntargli una pistola alla tempia..Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”.