Disco verde di Draghi alla riforma fiscale e al disegno del nuovo catasto

Roma. Stato d'emergenza si va verso la proroga al 31 dicembre. Green pass  per i tavoli al chiuso di bar e ristoranti. – Viaggio nel Molise

Il governo non intende mettere tasse e ha dato il via libera in Cdm alla delega fiscale.  Sono dieci articoli soggetti a modifiche Il placet nonostante l’assenza della Lega che ha disertato la  riunione. “Gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega” ha detto il premier Mario Draghi. “Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani” ha affermato il presidente del Consiglio .

“La sostanza del Cdm è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale” ha detto in conferenza stampa il premier Draghi. “Vorrei puntualizzare che si tratta di una legge delega, molto generale, che andrà riempita con i contenuti, i decreti delegati. Sui decreti ci saranno ulteriori momenti di confronto, la stessa legge delega sarà oggetto di confronto in Parlamento. Questo è molto importante, perché uno può avere la sensazione che si tratti dell’ultima parola sul fisco e il governo abbia deciso. Purtroppo o per fortuna il processo non è così semplice, prenderà molti anni” 

“Per l’esercizio della delega ci saranno 18 mesi, bisognerà formare una commissione che lavorerà con il ministro Franco al Mef. Ci sarà l’implementazione di quello che verrà presentato nei decreti delegati”

“Nelle varie questioni c’è la riformulazione del catasto, non è proprio una revisione. Il governo si impegna ad accatastare tutto quello che oggi non è accatastato, terreni e abitazioni che oggi non sono accatastati. Procederà anche a una revisione delle rendite catastali adeguandole alle rendite di mercato: ci vorranno 5 anni, l’impegno che il governo prende oggi è che nessuno pagherà di più o di meno. Le rendite su cui si basa la tassazione oggi restano invariate, è un’operazione di trasparenza che non cambia assolutamente l’imposizione fiscale su case e terreni. E’ importante dirlo” ha sottolineato Draghi. E “il contribuente medio non si accorgerà di nulla per quanto riguarda il catasto, resterà tutto come prima”.

Il premier ha precisato pure: “Non credo che il risultato delle elezioni abbia in qualche indebolito il governo. Però non so nemmeno se lo ha rafforzato, è molto complicato. So che ci sono tanti articoli sui giornali secondo cui il governo esce vincitore da questa tornata elettorale, ma devo capirne bene la logica. Non mi pare sia stato indebolito. Quanto alla non presenza dei ministri della Lega al Consiglio dei ministri, ce lo spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani. Gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega che è molto generale. Non si prendono impegni che diventa difficile mantenere o si fanno promesse: è una scatola che si ispira a certi principi, ritengo ampiamente condivisi dalla Lega“.

 Ci sono diversità di vedute, l’azione di governo non è stata interrotta, è andata avanti. Credo ci saranno molte altre occasioni di scambio sia in Parlamento sulla stessa legge sia sui singoli decreti delegati. Certamente questo è un gesto serio, ma” per capire “quali siano le sue implicazioni bisognerà aspettare cosa dice la Lega a riguardo”.

AL VOTO IN 1192 COMUNI E 19 CAPOLUOGHI PER CAMBIARE UN PO’ L’ITALIA. ANCHE I COMUNI SCIOLTI PER MAFIA VOTANO OGGI

 

E’ una elezione semigigantesca visto che sono chiamati  alle urne 1.192 Comuni e 19 capoluoghi. Si vota anche per le regionali in Calabria e per le suppletive della Camera dei deputati in Toscana e nel Lazio. 

Elezioni amministrative 2021, da oggi domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23, e fino a lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15, si svolgeranno le consultazioni elettorali per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali nonché per l’elezione dei consigli circoscrizionali. Andranno al voto 1.192 Comuni, di cui 19 capoluoghi di provincia, per un numero di elettori pari a 12.147.040. L’eventuale turno di ballottaggio si terrà il 17 e 18 ottobre. Sono i dati contenuti nel dossier del Viminale sulle elezioni amministrative.

Comuni sciolti per mafia, la Sicilia seconda dietro la Calabria -  SikeliaNews.it
Archivi-Sud Libertà

Le consultazioni elettorali amministrative previste nelle giornate di oggi e domani interesseranno appunto 1.192 comuni (1.154 nelle 15 regioni a statuto ordinario e 38 nella regione a statuto speciale del Friuli Venezia Giulia) per un numero di elettori pari a 12.147.040 distribuiti su 14.505 sezioni. Saranno  chiamati al voto  19 capoluoghi di provincia dei quali 6 anche capoluoghi di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e TriesteI restanti 13 capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo sono Benevento, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.

Anche in Calabria  si svolgeranno le elezioni regionali  e le elezioni suppletive della Camera dei deputati rispettivamente nella XII circoscrizione Toscana (collegio uninominale 12 – Siena) e nella circoscrizione XV Lazio 1 (collegio uninominale 11 – Roma – Quartiere Primavalle). Le operazioni di voto si svolgeranno nel rispetto delle modalità operative e precauzionali di cui al Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali dell’anno 2021 adottato dai ministri dell’Interno e della Salute in data 25 agosto 2021.

Questi candidati  più noti’ delle grandi città al voto. A Roma sono candidati per il centrodestra Enrico Michetti, per il centrosinistra Roberto Gualtieri, la sindaca uscente Virginia Raggi per il M5S e Carlo Calenda per Azione. A Milano il candidato di centrodestra è Luca Bernardo, per il centrosinistra il sindaco uscente Beppe Sala e, per il M5S, Layla Pavone. A Torino per il centrodestra è schierato Paolo Damilano, per il centrosinistra Stefano Lorusso, mentre per il M5S la candidata è Valentina Sganga. A Napoli Catello Maresca è il candidato del centrodestra, per Pd e M5S il candidato è Gaetano Manfredi, candidato anche Antonio Bassolino sostenuto da 5 liste civiche. A Bologna, infine, il centrodestra sostiene Fabio Battistini, mentre per Pd e M5S il candidato è Matteo Lepore, Stefano Sermenghi è invece il candidato di Bfc e Italexit mentre Dora Palumbo corre per Sinistra Unita.

COMUNI CAPOLUOGO: 8 SINDACI USCENTI DI CENTRODESTRA, 8 DI CENTRO SINISTRA E 2 M5S

Nei 19 Comuni capoluogo di provincia impegnati al voto oggi e domani, i sindaci uscenti sono otto del centrosinistra e otto del centrodestra mentre due primi cittadini appartengono al Movimento 5 Stelle. . Il M5S ha governato a Roma con Virginia Raggi e a Torino con Chiara Appendino.

Sono sindaci uscenti di centrosinistra Virginio Merola (Bologna), Carlo Marino (Caserta), Giuseppe Sala (Milano), Luigi De Magistris (Napoli), Michele De Pascale (Ravenna), Andrea Gnassi (Rimini), Vincenzo Napoli (Salerno), Davide Galimberti (Varese).

I sindaci uscenti di centrodestra hanno governato a Benevento (Clemente Mastella), Grosseto (Antonfrancesco Vivarelli Colonna), Isernia (Giacomo D’Apollonio), Novara (Alessandro Canelli), Pordenone (Alessandro Ciriani), Trieste (Roberto Dipiazza), Savona (Ilaria Caprioglio) mentre a Cosenza, Mario Occhiuto, era appoggiato da una lista civica di centrodestra.

VOTANO  15 COMUNI SCIOLTI PER MAFIA

Al voto anche alcuni Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Si tratta di Siderno, Careri, Delianuova, Palizzi e Stilo nel reggino, Casabona e Crucoli nel crotonese, Arzano nel napoletano, Cerignola nel foggiano, mentre in Sicilia urne aperte a San Biagio Platani (Agrigento), San Cataldo (Caltanissetta), Mistretta (Messina), San Cipirello (Palermo), Vittoria (Ragusa) e Pachino (Siracusa). Si tratta solo di una prima tornata elettorale per le amministrazioni commissariate visto che una nuova tornata ad hoc è stata fissata con decreto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per il 7 novembre.

Il turno autunnale delle amministrative nei Comuni delle regioni a statuto ordinario sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso si terrà in sette enti: Orta di Atella (Caserta), Manfredonia (Foggia), Carmiano (Lecce), Scanzano Jonico (Matera), nonché Africo, San Giorgio Morgeto e Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria. L’eventuale turno di ballottaggio è già previsto nella giornata di domenica 21 novembre 2021.

 

Draghi al Senato: “Un Sud più forte è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”

Mario Draghi presidente del Consiglio, parte la petizione | Il Friuli

Riportiamo il discorso integrale di Mario Draghi al Senato Eccolo: ”

 

“L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa – migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa.

Le previsioni del Governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno – a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera.

La produzione industriale ha superato a luglio il valore registrato prima dell’inizio della pandemia.

Le esportazioni nel secondo trimestre di quest’anno sono state del 4,8% più alte che nello stesso periodo del 2019, prima della crisi sanitaria.

L’indice di fiducia delle imprese negli ultimi due mesi è il più alto dal 2005, quando sono iniziate le rilevazioni.

Al rafforzamento dell’economia si accompagna un miglioramento dell’occupazione.

A luglio il numero di occupati è cresciuto di 440mila unità rispetto a un anno prima, e c’erano 170mila disoccupati e 484mila inattivi in meno.

Il mercato del lavoro è ripartito, ma ci sono ancora aspetti che destano preoccupazione.

Tra i dipendenti, tre quarti dei nuovi occupati hanno ricevuto un contratto a tempo determinato.

Nel 2020, più di due milioni di famiglie erano in condizione di povertà assoluta.

La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso.Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa

Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività.

La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile.

Dobbiamo evitare i rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo;

preservare buone relazioni industriali, perché assicurino equità e pace sociale;

e accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell’economia italiana.

Per assicurare la sostenibilità della ripresa dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio.Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure.

Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione.

A oggi, oltre 41 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale, quasi il 77% della popolazione con più di 12 anni.

E siamo vicini a raggiungere e poi superare l’obiettivo che c’eravamo posti, ovvero immunizzare entro fine settembrel’80% della popolazione vaccinabile.

La “variante Delta”, molto più contagiosa del ceppo originario del virus, ci obbliga però a raggiungere tassi di vaccinazione ancora maggiori.

Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato l’uso del cosiddetto “green pass”.

Il “green pass” è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche.

Voglio ringraziare Confindustria che ha da subito lavorato insieme al governo e ai sindacati per trovare un accordo sull’estensione del “green pass” ai luoghi di lavoro.

Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore – ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura.

L’altra incognita su cui dobbiamo vigilare riguarda l’aumento dei prezzi e la difficoltà nelle forniture in alcuni settori.

L’economia globale attraversa una fase di aumento dei prezzi, che riguarda anche i prodotti alimentari, i noli e tocca tutte le fasi del processo produttivo.

Non sappiamo ancora se questa ripresa dell’inflazione sia transitoria o permanente.

Se dovesse rivelarsi duratura, sarà particolarmente importante incrementare il tasso di crescita della produttività, per evitare il rischio di perdita di competitività internazionale.

Per le imprese sono particolarmente importanti i rincari sui materiali da costruzione, sul gas e sull’energia, e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori.

Il Governo è impegnato a trovare soluzioni immediate a questi problemi, e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità.

Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime, esso è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale.

Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche.

Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori.

In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%.

Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese.

Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti.

Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno.

E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili.

A queste misure deve seguire un’azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti.

Dalla fine del 2020, la domanda di semiconduttori supera la capacità produttiva mondiale.

L’aumento delle vendite di elettronica e la crescente incidenza di queste componenti nell’industria automobilistica hanno provocato gravi carenze che non sono destinate a attenuarsi.

L’importanza dei semiconduttori aumenterà infatti con la digitalizzazione e la mobilità elettrica.

Il governo ha in programma importanti investimenti nella filiera microelettronica.

Proprio questo mese, il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione fondi alle imprese del settore per oltre 700 milioni, a cui si aggiungono quelli del PNRR.

Siamo impegnati a sostenere la ricerca e ad attrarre investimenti sul settore, perché le innovazioni sui semiconduttori possano provenire anche dall’Italia e dall’Europa.

L’Italia si sta rimettendo in piedi dopo una crisi profonda.Questa fase richiede una politica di bilancio equilibrata ed efficace.

Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall’aumento dell’indebitamento privato, richiedono tempo per essere assorbite.

Misure straordinarie come la moratoria sul credito bancario hanno nascosto vulnerabilità del nostro sistema economico che sono destinate a riemergere nel tempo

La fiducia di famiglie e imprese è elevata ma fragile.

La priorità deve essere quella di preservare la loro capacità di spesa e la loro volontà di investire.

Se guardiamo oltre l’orizzonte congiunturale, il nostro obiettivo deve essere migliorare in modo significativo il tasso di crescita di lungo periodo dell’Italia.Nel 2019, il nostro reddito pro capite era fermo al livello diventi anni prima.

Nello stesso periodo, la produttività totale dei fattori è diminuita di più del 4%, mentre in Germania è aumentata di oltre il 10% e in Francia di quasi il 7%.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dalla Commissione Europea a giugno, include le riforme e gli investimenti necessari per colmare questo divario.

Vogliamo favorire l’innovazione, la transizione ambientale e quella digitale.

E portare l’Italia su un percorso di crescita inclusiva, che migliori la mobilità sociale e consenta la piena realizzazione professionale dei giovani e delle donne, soprattutto al Sud.

La transizione ecologica non è una scelta ma una necessità.I cambiamenti climatici hanno già gravi conseguenze sulle nostre vite, il nostro pianeta e le nostre economie.

Se non interveniamo subito, i loro effetti rischiano di peggiorare e diventare irreversibili.

Dobbiamo prendere misure ambiziose per ridurre le emissioni e contenere l’aumento della temperatura.

Ma dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive.

Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione

E prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione.

Gli investimenti del PNRR riguardano l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l’idrogeno.

Investiamo nello sviluppo di capacità industriali, per esempio nei pannelli solari e nelle batterie, per ridurre la dipendenza dai produttori stranieri.

E miglioriamo l’efficienza del nostro sistema di autorizzazioni, che non può impedire la realizzazione degli ambiziosi obiettivi sulle energie rinnovabili.

La transizione digitale è l’altra grande sfida che il nostro Paese ha davanti.

Intendiamo migliorare la vita di cittadini e imprese e dotare soprattutto i giovani delle capacità necessarie per essere pronti per i lavori di domani.

Sul fronte delle infrastrutture, abbiamo concluso la consultazione pubblica sulla banda larga, che darà avvio al processo di cablatura del paese.

Attendiamo di ricevere le prime proposte di partnership per la creazione del Polo Strategico Nazionale, il cloud sicuro per la pubblica amministrazione.

In entrambe le iniziative il contributo dei privati sarà importante.

Un Sud più forte e meglio connesso con il resto del Paese è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa.

Le nostre politiche per il Mezzogiorno intendono superare le disparità che condannano milioni di cittadini a servizi pubblici inadeguati, e a godere di minori opportunità di crescita e affermazione professionale.

Gli investimenti infrastrutturali del PNRR destinano almeno il 40% delle risorse al Sud.

Particolare attenzione sarà dedicata alle aree interne.

La riforma delle Zone Economiche Speciali vuole renderle realmente attrattive per gli investimenti nazionali e internazionali, grazie a procedure semplificate e agevolazioni fiscali.

Gli importanti investimenti nei porti e nello sviluppo dell’economia del mare vogliono riportare di nuovo l’Italia al centro dei traffici marittimi intercontinentali.

Negli scorsi mesi abbiamo preso altri importanti provvedimenti per l’attuazione di tutto il PNRR.

Abbiamo creato la struttura per la gestione e il monitoraggio del Piano e approvato importanti semplificazioni del sistema normativo e degli appalti.

Abbiamo migliorato la gestione delle risorse umane della pubblica amministrazione e i processi di reclutamento e stabilito nuove regole per la mobilità nella PA.

Abbiamo portato avanti la riforma della giustizia penale, per accorciare i tempi dei processi, e lo stesso stiamo facendo ora per quella civile.

Nel Consiglio dei Ministri di oggi presenteremo il quadro del monitoraggio degli interventi del PNRR previsti per l’ultimo trimestre del 2021.

Dobbiamo mantenere la stessa ambizione e la stessa determinazione che abbiamo avuto negli scorsi mesi, soprattutto per quanto riguarda l’agenda di riforme.

In particolare, nel mese di ottobre, intendiamo approvare un provvedimento che dia impulso alla concorrenza.

A voi imprese chiedo di appoggiarlo con convinzione.

Il rafforzamento dell’economia passa attraverso l’apertura dei mercati e non la difesa delle rendite.

Intendiamo inoltre attuare in legge di bilancio la razionalizzazione e il potenziamento degli ammortizzatori sociali.

Vogliamo rafforzare gli strumenti di integrazione salariale per tutelare meglio chi perde il lavoro.

E avviare una riforma delle politiche attive del lavoro, per agevolare il reinserimento di chi è disoccupato o cassaintegrato con più efficacia di quanto non succeda oggi.

Il PNRR rappresenta un progetto decisivo per il futuro del nostro Paese.

Dobbiamo assicurarci che i soldi stanziati per gli investimenti siano spesi bene, con onestà, senza infiltrazioni criminali;

evitare i ritardi che hanno spesso rallentato o impedito l’uso dei fondi europei in Italia;

cogliere l’opportunità per sciogliere i nodi strutturali che legano da anni il nostro Paese;

e accompagnare le imprese in questa transizione, attraverso le riforme e gli investimenti.

Ne va del nostro benessere economico, e della nostra credibilità di fronte agli italiani e all’Europa.

Un governo che cerca di non far danni è molto, ma non basta per affrontare le sfide dei prossimi anni, in primis le tensioni geopolitiche, il protezionismo, ma anche il probabile mutare delle condizioni finanziarie, il graduale affievolirsi degli stimoli di bilancio.

È quando l’intero quadro di riferimento politico, economico e sociale cambia che più occorre essere uniti per non aggiungere incertezza interna a quella esterna.

Le buone relazioni industriali sono il pilastro di questa unità produttiva.

Il Governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse.

In questo momento i soldi si danno e non si prendono.

Ho avuto modo di ricordare che riacquistare il “gusto del futuro” è essenziale perché l’Italia torni alla crescita, alla prosperità, al rispetto dell’ambiente visto come opportunità, non come vincolo.

Le nostre imprese, voi, avete raccolto il messaggio e oggi abbiamo uno dei tassi di crescita più elevati dell’UE.

Il nostro compito, il compito del Governo, è far sì che il gusto del futuro continui a restare nelle vostre scelte di imprenditori.

La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori.

Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società.

Lavoro, anche duro, investimenti e spazio ai giovani e alle donne.

Insieme ai vostri dipendenti, avete fatto la vostra parte.

Ma oggi vi chiedo di fare di più.

Ve lo chiedo pur essendo consapevole che la storia dell’imprenditoria italiana è già ricca di pagine nelle quali la responsabilità nazionale ha prevalso sugli interessi aziendali, familiari e di settore.

Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico.

Vorrei che oggi tutti noi condividessimo una prospettiva di sviluppo a beneficio anche dei più deboli e delle prossime generazioni.

Nessuno può chiamarsi fuori.

Sono certo, conoscendo le virtù dell’impresa, che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera.

Obbligo Green Pass esteso alle aziende private, oggi il Cdm. Sospensione e stop stipendio. No Vax : dittatura sanitaria

 

Green pass: come funzionerà e quando sarà obbligatorio | Studenti.it

Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori delle aziende private e per i dipendenti pubblici da ottobre. L’estensione del certificato verde è attesa oggi nel Consiglio dei ministri in programma alle 16, in una giornata che in mattinata sarà aperta dalla cabina di regia tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capidelegazione della maggioranza. La strada appare tracciata dopo l’incontro tra il premier e i sindacati a Palazzo Chigi. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto l’obbligo vaccinale.  Il popolo dei No Vax ritiene invece che il governo abbia aperto la via alla dittatura sanitaria in un Paese democratico.

Le distanze sono notevoli anche in materia di tamponi: i sindacati spingono per test gratis ma hanno ricevuto risposta negativa. Sul tema i sindacati hanno tentato un plan B, ovvero un regime transitorio. . I costi dei test dovrebbero essere a carico dei lavoratori, non dello Stato e tantomeno delle imprese. Salvo per quei dipendenti che, per certificati motivi di salute, sono impossibilitati a vaccinarsi.

“Sicuramente ci sarà un’estensione del green pass: quali saranno le modalità, quali saranno i tempi lo discuteremo nelle prossime ore. Ma mi pare che la linea che avevamo definito all’inizio vada avanti ed è quella di un’estensione del Green pass come strumento migliore per evitare le chiusure, per evitare un ritorno a forme di intervento più restrittivo”, le parole del ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Si delinea anche il quadro delle conseguenze per i lavoratori che non rispetteranno l’obbligo: in arrivo sospensione e stop allo stipendio ma nessuna multa per chi per 5 volte si presenta sul posto di lavoro senza certificazione verde. In sostanza, viene replicata la linea già adottata per la scuola.

Sul fronte green pass, intanto, è arrivato il via libera del Senato al decreto che stabilisce l’obbligo per ristoranti al chiuso e altre attività. Il decreto varato dal Consiglio dei ministri il 23 luglio, già licenziato dalla Camera il 9 settembre, è stato approvato definitivamente a Palazzo Madama con la fiducia: 189 voti a favore, 32 contrari e 2 astensioni.

Il testo che proroga fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale, determina tra l’altro l’accesso con il Green pass ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli, alle competizioni sportive, ai musei e mostre, piscine e palestre, sagre e fiere, convegni e congressi, ai centri termali e culturali, nonché sale gioco e sale scommesse.

Tensioni e contraddizioni politiche: Draghi si appresta ad introdurre l’obbligo vaccinale, la Lega esprime contrarietà

Draghi, nuovo giro di consultazioni. Conte apre 'ma non sarò nel governo' -  Politica - ANSA

Tendenza del governo e in primis del premier Draghi introdurre l’obbligo vaccinale e la terza dose di vaccino “

Il presidente del Consiglio annuncia anche che il Green pass verrà esteso. Ma vi sono note che non entrano in sintonia con il governo .La Lega in Commissione, sul Green pass, ha votato parere sfavorevole. 

Afferma il premier: “Vedo una coalizione con le sue divergenze, ci sono provenienze politiche, culturali, personali e professionali diverse in questa maggioranza. Il governo va molto d’accordo nei suoi membri, il Parlamento ha fatto un lavoro straordinario e continua a farlo: non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro”, afferma ancora. “Questo governo sta in piedi perché è il Parlamento che lo vuole. La vita del governo è decisa dal Parlamento. Perciò, ho sempre detto, che i processi decisionali sono integrati, ma questo non vuol dire che il governo debba fare il mestiere dei partiti, né che i partiti devono fare il mestiere del governo”.

Capitolo immigrazione: “Secondo me la ministra Lamorgese lavora molto bene. Il problema è molto difficile, non ho trovato qualcuno che avesse la bacchetta magica e lo risolvesse in un attimo. I numeri di quest’anno non sono spaventosi, abbiamo avuto anni peggiori di questo. Credo che la ministra Lamorgese faccia il suo dovere e lo faccia molto bene”.

Un incontro tra il premier, la ministra dell’Interno e Salvini “potrebbe essere un chiarimento interessante. Specialmente Lamorgese e Salvini possono dire i loro punti di vista, cosa è che non va, soprattutto se quel che non va è raffrontabile a quel che non andava quattro anni fa, cinque anni fa, tre anni fa, ovviamente non all’anno della pandemia, perchè lì si è fermato tutto, anche i migranti. Se la ministra Lamorgese lo vorrà si farà volentieri, magari non in televisione o in streaming”.

: “Esprimo solidarietà a chi è oggetto di odio da parte dei no vax. E’ una violenza odiosa e vigliacca nei confronti di persone in prima linea contro la pandemia e nei confronti di chi fa informazione”, dice il presidente del Consiglio.

“La campagna vaccinale procede spedita – sottolinea- oggi siamo al 70% della popolazione completamente vaccinato. Sono fiducioso, raggiungeremo l’80% per la fine di settembre”. “Vorrei ribadire l’invito a vaccinarsi: – aggiunge- è un atto verso se stessi, è un atto di solidarietà e di protezione verso gli altri. Ho usato frasi più incisive in passato, ribadisco la necessità di farlo. “La campagna vaccinale è stata abbracciata dai giovani: tra i 16 e i 19 anni, almeno il 70% ha ricevuto una dose di vaccino e quasi la metà dei ragazzi è totalmente vaccinata – ha detto ancora Draghi – Questo ci permette di affrontare l’apertura delle scuole con minori incertezze rispetto allo scorso anno. La riapertura della scuola in presenza è sempre stata una priorità di questo governo”.

Sulla scuola “l’impressione è che la preparazione sia stata accurata, ben fatta, che insomma il Governo non abbia passeggiato durante l’estate, come dice qualcuno. La scuola in presenza è stata sempre la priorità di questo Governo”.

Quanto all'”economia continua a crescere, cresce anche molto di più di quanto ci si fosse aspettati, basta andare a vedere le cifre che il Mef aveva previsto nei documenti ufficiali a marzo di quest’anno. Anche questo ci dà un forte incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, se non sbaglio c’è circa mezzo milione di occupati in più, l’occupazione in generale non mostra cenni di cedimento”.

 

De Magistris: “Coesione sociale ed istituzionale significano leale cooperazione ed aiutare con solidarietà chi si trova in difficoltà.”

Il Sindaco di Napoli: ” C’è chi utilizza le Istituzioni per fare lotta politica all’avversario a danno di un popolo intero, come a Napoli.  Che vergogna!!

De Magistris: "Mi candido a presidente della Regione Calabria" - la  Repubblica

Oggi, in qualità di sindaco della città metropolitana di Napoli, ho autorizzato SAPNA, la nostra società interamente pubblica che gestisce tutti gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti dell’intera area metropolitana, di accogliere la richiesta di aiuto di AMA, l’azienda dei rifiuti della città di Roma, di ricevere una quota di rifiuti per scongiurare un’emergenza nel Lazio e nella capitale.

Dopo aver fatto tutte le verifiche tecniche da parte dei nostri dirigenti, siamo in grado dal 4 ottobre fino al 31 dicembre, senza alcuna ricaduta di efficienza nel trattamento dei rifiuti sui nostri territori, che hanno ovviamente l’assoluta priorità, di ricevere circa 150 tonnellate di rifiuti della capitale d’Italia al giorno. Ci sarebbe molto da dire sul come mai una capitale che è stata destinataria di due leggi speciali si trovi in questa situazione, ci sarebbe tanto da argomentare sull’aiuto ad una città ed una regione amministrate da personalità, verso le quali nutro rispetto e comprensione, che appartengono a partiti che in questi anni poco o nulla hanno fatto per Napoli.

Questa è la differenza tra un uomo che utilizza le istituzioni al servizio del bene comune e chi invece utilizza le istituzioni, anche nazionali, per fare lotta politica all’avversario a danno di un popolo intero. Come è stato fatto per Napoli vergognosamente in questi anni.

Coesione sociale ed istituzionale significano leale cooperazione ed aiutare con solidarietà chi si trova in difficoltà. Oggi accogliere la richiesta di Roma, per scongiurare una crisi gravissima sui rifiuti che avrebbe conseguenza disastrose per il popolo romano ed anche per il paese intero per la ricaduta d’immagine che ne conseguirebbe, è un atto istituzionale che sentiamo doveroso e giusto. Così come stiamo da tempo ed ancora oggi aiutando Benevento, anche qui sapendo distinguere tra la nostra abissale lontananza etica e politica da chi la rappresenta con le esigenze pressanti della comunità beneventana che rischierebbe l’emergenza rifiuti. Istituzioni e popolo vengono prima di tutto.

L’EMERGENZA RIFIUTI A NAPOLI TROVAVA FONDAMENTO IN UN LEGAME CRIMINALE TRA POLITICA E CRIMINALITA’..”

E voglio fare un plauso a tutti coloro tra miei collaboratori, dirigenti, funzionari, lavoratori, sindacati, consiglieri metropolitani che hanno creduto nella visione e gestione tutta pubblica del ciclo dei rifiuti. Anche in collaborazione con privati che hanno condiviso però indirizzo, coordinamento e visione pubblica. Così abbiamo sconfitto l’emergenza rifiuti che trovava fondamento in un legame criminale tra politica, affari e criminalità organizzata.

Proclamato eletto Primo Presidente del Movimento 5 Stelle il prof. Giuseppe Conte

 

Conte è il presidente del M5S.Hanno votato 67.064 persone. L’ex premier: “Girerò tutta Italia, entro fine anno programma partecipato”

Finalmente! L’intenso lavoro di questi ultimi mesi ha dato i suoi frutti e adesso possiamo partire da una base solida”. Così Giuseppe Conte poco dopo la sua elezione a presidente del Movimento 5 stelle. Ad annunciare il risultato il reggente Vito Crimi: “I risultati parlano da soli, e danno l’idea di cosa la comunità del Movimento 5 stelle ha scelto per il proprio futuro. Gli aventi diritto sono 115.130, di questi hanno votato in 67.064, di questi hanno votato sì 62.242, hanno votato no 4.822. Visto il risultato e quanto prevede lo statuto, proclamo eletto primo presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte“.
Presidente Conte

Abbiamo uno statuto ben articolato, una carta dei principi e dei valori che definisce in modo chiaro il nostro orizzonte ideale e culturale, di cui possiamo essere orgogliosissimi -ha detto Conte durante una diretta Facebook- La mia indicazione a presidente del nuovo corso del movimento ha avuto il conforto della stragrande maggioranza dei votanti, che mi trasmette grande energia e grande responsabilità. Ce la metterò tutta per non deludere le aspettative, per restituire la massima dignità alla politica, quella che piace a noi, con la p maiuscola.”

Conte poi ha annunciato gli “interventi programmatici e i “forum tematici aperti a tutti i cittadini, e non solo agli iscritti”: “Da settembre -ha proseguito – girerò tutta l’Italia e nel giro di alcuni mesi, spero a fine anno, avremo il più partecipato e articolato programma di governo che sia mai stato elaborato. Avverto grande entusiasmo e grande voglia di partecipazione -ha concluso Conte- lavoriamo tutti insieme, con la testa e con il cuore per il bene dell’Italia”.

I pareri di Di Maio e Fico

Di Maio: “Ennesima grande prova di partecipazione, ottimo risultato. Adesso ripartiamo più forti di prima con Giuseppe Conte presidente del MoVimento 5 Stelle”. .     Fico: “Buon lavoro a Giuseppe Conte! Con la sua elezione come presidente del Movimento 5 Stelle oggi prende forma in modo sempre più significativo il nuovo corso del Movimento, ancorato alle proprie radici e allo stesso tempo capace di rigenerarsi e di guardare al futuro. Ci aspetta un grande lavoro da fare coinvolgendo tutta la nostra comunità in maniera sinergica dando ciascuno il proprio contributo”.  “Voglio ringraziare Vito Crimi che in questo anno e mezzo è stato fondamentale. Con spirito di servizio ed enorme dedizione ci ha permesso di arrivare a questo momento di svolta. Adesso avanti tutti insieme: abbiamo molte pagine da scrivere ancora per il Movimento e per il Paese”..

Green pass obbligatorio da oggi. Non rispettata la libertà di scelta degli italiani. Politica italiana che non tiene conto del rischio dei vaccini

Green pass, via libera del Garante alla piattaforma per il rilascio - Politica - ANSA

Green pass obbligatorio in Italia da oggi, venerdì 6 agosto. Entrano in vigore le nuove regole legate all’introduzione del certificato verde rilasciato a chi ha ricevuto il vaccino (prima dose o monodose), chi è guarito dal covid o chi è risultato negativo a un tampone. Il green pass sarà indispensabile per accedere a luoghi al chiuso come bar o ristoranti, ma anche palestre, piscine, concerti e musei.

Per  i ristoranti degli alberghi, il certificato verde non sarà necessario se il cliente alloggia nell’hotel. A partire da oggi, i ristoranti degli alberghi dovranno invece richiedere il green pass se il cliente che siede al tavolo al chiuso non soggiorna presso la struttura ricettiva.

Green pass obbligatorio, come ottenerlo? Per averlo, bisogna soddisfare una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti Covid; essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; essere guariti dalla Covid 19 negli ultimi sei mesi. La certificazione verde viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente nei seguenti casi: aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da almeno 15 giorni; aver completato il ciclo vaccinale; essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti; essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti.

Queste sono le nuove regole contestate da buona parte degli italiani.  La libertà di scelta dunque non c’è, per fruire dei servizi essenziali quotidiani si è costretti, piaccia o no, a vaccinarsi. Che poi questi vaccini possano determinare gravi malattie come la più frequente, embolia polmonare, poco importa a chi, al potere, vuole solo aggiungere numeri per fare statistica.     La reazione dei contestatori  non è stata supportata dalla chiarezza della politica italiana

 

Il 5 e 6 agosto “votazione M5S sulla proposta del Presidente prof.Giuseppe Conte””- “Rafforzata la democrazia”

Il partito di Giuseppe Conte vale il 12% e ruberebbe voti a M5s e Pd - Open

Il nuovo Statuto, studiato da Conte, è finalmente approvato dalla base del movimento pentastellato. “Gli iscritti al voto erano 113mila 894, hanno votato 60 mila 940″, affermano i dirigenti del movimento”Quindi il quorum, pari alla metà degli aventi diritto al voto, è stato ampiamente superato i sì al nuovo statuto sono stati 53 mila 238, pari all’87,36%. 7 mila 702 invece i no”.

Il reggente, Vito Crimi, giudica la votazione “un risultato straordinario” che dimostra come lo “Statuto non sia un mero strumento, ma una vera e propria rivoluzione in termini di identità di un Movimento che punta al 2050”. “Contestualmente – – convoca l’assemblea degli iscritti per la votazione del Presidente. L’indicazione spetta al garante Beppe Grillo, che ha già indicato nel professor Giuseppe Conte la figura del Presidente.    La votazione avverrà- dalle 10 del 5 agosto alle 22 del 6 agosto  sulla proposta di elezione del presidente del professor Giuseppe Conte”.

Le auto di Giuseppe Conte: la Jaguar segreta| Motori Magazine

“E’ stato un momento di grandissima democrazia, i risultati sono stati eccellenti”. “Ci sono stati tentativi di intrusione, di attacco -ha ammesso Crimi- ma sono stati tutti respinti”. Il voto quindi, ha fatto sapere il notaio, è del tutto regolare. La procedura si è svolta per la prima volta sulla nuova piattaforma Skyvote.

Afferma il protagonista Giuseppe Conte:”Oggi è un grande giorno, una grande festa di partecipazione democratica, in particolare per tutti coloro che si riconoscono nel progetto politico-sociale che segna il nuovo corso del Movimento 5 Stelle” . “È stato superato il quorum in prima convocazione e il nuovo Statuto, insieme alla Carta dei Princìpi e dei Valori, sono stati approvati dal 87,36% degli iscritti”.

“Ringrazio di cuore tutte coloro e tutti coloro che hanno partecipato a queste giornate di democrazia che consolidano e danno forma questo ambizioso progetto, che ci ha impegnato per mesi – prosegue Conte – Un ringraziamento particolare rivolgo a Vito Crimi, che ha seguito con grande dedizione questa delicata fase di transizione e che ha curato che il passaggio alla nuova piattaforma di voto avvenisse senza intoppi. Con il nuovo statuto il Movimento si dota di una nuova struttura, con nuovi organi e nuovi ruoli, con nuove norme utili a regolare la vita interna e i rapporti verso l’esterno. Molti principi sono invece confermati, valorizzati e rafforzati: tra questi quello della democrazia diretta e partecipata, che resta elemento fondativo della nostra comunità. Siamo quello in cui crediamo. Crediamo nella democrazia partecipata quale motore per dare ancora più forza alla nostra presenza sui territori e nelle istituzioni. Il voto di oggi non rappresenta un punto di arrivo, ma di ripartenza. Abbiamo un grande lavoro da fare, e come sempre dobbiamo farlo tutti insieme. Coraggio!”

 

Libera scelta per il vaccino. Il falso nella dichiarazione di Draghi “che chi non si vaccina muore”

Il Green Pass, la peggiore violazione dei diritti dal 1938». Sabato la  protesta arriva a Massa - La Voce Apuana

Archivi -Sud Libertà

La manifestazione di protesta organizzata da ‘Libera scelta’. Hanno partecipato anche i leghisti e Sgarbi. Borghi: “Se sei sano puoi fare quello che vuoi”. Cori e slogan contro Draghi e i giornalisti

Centinaia i manifestanti che hanno partecipato alla manifestazione a piazza del Popolo. Mentre dal palco ai piedi del Pincio si è ricordato il medico De Donno, scomparso ieri, è scattato il coro ‘libertà-libertà’. Applausi mentre si è ricordato l’impegno del medico mantovano. Applausi anche quando il senatore della Lega Armando Siri è intervenuto sostenendo che le parole di Mario Draghi sul vaccino sono false: “Non è vero che chi non si vaccina muore”.

La fiaccolata ‘no green pass’ è stata organizzata da ‘libera scelta’. Oltre ai leghisti Pillon, Pagano, Borghi, Bagnai, a fare capannello c’erano Vittorio Sgarbi e l’eurodeputato della Lega, Antonio Maria Rinaldi. Presente anche Enrico Montesano.

“Se sei sano puoi fare quello che vuoi, è un concetto normale, non è possibile che a settembre si debbano fare il green pass anche i bambini per andare in palestra”, ha detto Claudio Borghi, deputato della Lega, parlando a piazza del Popolo, nel corso della manifestazione.

La fiaccolata è partita con i manifestanti che hanno intonato cori e slogan contro il premier Mario Draghi. A guidare il corteo il senatore della Lega Armando Siri e Vittorio Sgarbi. Slogan anche contro la stampa sono risuonati dal corteo. I manifestanti, alcune centinaia, con fiaccole e cellulari illuminati hanno occupato la parte di piazza antistante Santa Maria degli Angeli.