Il Sindaco Orlando: “Se la mafia non governa Palermo lo si deve anche a Piersanti Mattarella che ha contribuito alla liberazione della città…”

 

Il messaggio di Piersanti Mattarella ai giornalisti: "Lavorare con più  coraggio per una immagine nuova della Sicilia"
Piersanti Mattarella ucciso dalla mafia.

 

PALERMO

 

Sono passati quarantadue anni dall’omicidio di Piersanti Mattarella e sono ancora troppe le zone d’ombra di un’uccisione che ha segnato la storia del nostro paese.  Mattarella è stato vittima di un potere criminale-mafioso legato a doppio filo con l’eversione fascista e con alleanze locali e internazionali. Per Mattarella il compromesso storico, interrotto col sequestro e il delitto di Aldo Moro, rappresentava la convinzione di un dialogo, della condivisione di un percorso che in quegli anni sarebbe stato rivoluzionario. Piersanti Mattarella è stato un rivoluzionario perché richiamava il primato della politica unito all’etica in un periodo storico in cui il volto del potere criminale si identificava con quello delle istituzioni.

Ed è questo uno dei tanti valori che ci lascia, ovvero il rispetto per il primato della politica intesa nel suo più alto valore, come servizio ai cittadini, senza biechi compromessi, senza paure o infingimenti, avendo come unica guida la nostra Costituzione. Se oggi la mafia non governa Palermo lo si deve anche a Piersanti Mattarella che ha contribuito al cammino di liberazione della città e al suo cambiamento culturale. Anche per questa ragione, a distanza di quarantadue anni, non dobbiamo arrenderci ma cercare verità e giustizia”.

Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando che domani, giovedì 6 gennaio, parteciperà in via Libertà alla cerimonia commemorativa del 42mo anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella.

Ci risiamo, Sicilia in zona gialla e misure più restrittive per accedere ai mezzi pubblici

 

Siamo in zona gialla da oggi. Altre 4 Regioni infatti – Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia – da oggi 3 gennaio lasciano la bianca dopo Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano.

Covid, al via l'esodo di Natale. Fontana: "Gli affollamenti potevano essere  evitati"/ FOTO - Cronaca
Misure restrittive in diverse regioni italiane tra cui la Sicilia

Il passaggio dalla zona bianca alla gialla – avvertono gli scienziati-scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.      La zona arancione scatterà quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.

Zona gialla, regole

Con le nuove misure imposte dal governo e valide fino al 31 gennaio 2022 l’uso della mascherina è stato ‘rinforzato’ in tutta Italia visto che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo.

Alcune Regioni pur essendo in giallo stanno già adottando misure più restrittive relativamente ad alcune specifiche aree dei territori. La Calabria con il suo  presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha emesso una ordinanza con la quale ha stabilito che fino al 9 gennaio 2022 passeranno in ‘zona arancione’ i Comuni di Campo Calabro, Cinquefrondi, Ferruzzano, Galatro, Laureana di Borrello, Melicucco, Rizziconi, Roghudi, Rosarno, San Roberto e Taurianova, tutti nella provincia di Reggio Calabria.

In Sicilia altri tre Comuni dal 31 dicembre 2021 sono in zona arancione. Si tratta di Caronia e Santa Lucia del Mela, nel Messinese, e il Comune di Ribera, nell’Agrigentino. Il provvedimento è in vigore fino a mercoledì 12 gennaio (compreso). L’ ordinanza ha disposto la proroga della zona arancione sino a mercoledì 5 gennaio (compreso) per i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Gualtieri Sicaminò, nel Messinese. Le misure restrittive antiCovid sono attualmente in vigore anche in altri otto Comuni: fino al 5 gennaio a Gravina di Catania, Marianopoli (Caltanissetta), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina).

L’ordinanza ha inoltre disposto la proroga dell’efficacia di alcune misure adottate in precedenza, come l’esecuzione di un tampone in porti e aeroporti dell’Isola per chi arriva da Malta, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Usa, Germania, Regno Unito, Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Israele, Egitto e Turchia.

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Dal 10 gennaio 2022 il Green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività: al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per i livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); parchi tematici e di divertimento; al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; alberghi e altre strutture ricettive compresi i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti ivi alloggiati; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto; mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.

Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla, le cose cambiano in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune.

MATTARELLA: “L’ITALIA CRESCERA’ , I GIOVANI RAPPRESENTANO GIA’ IL PRESENTE E DEVONO RISCHIARE CONSAPEVOLI CHE SONO DIVERSI DA NOI,GENERAZIONE PRECEDENTE”

Bilancio e congedo,  in una volta per Mattarella. Il mandato di Sergio Mattarella scadrà il 3 febbraio, ma già tra poco più di tre settimane (la data la conosceremo martedì) inizieranno le votazioni del Parlamento in seduta comune per eleggere il successore.
Finisce la Repubblica di Mattarella, il dodicesimo presidente. Proprio mentre la sua popolarità è schizzata nei sondaggi a livelli record.

Ha già affittato un appartamento per il dopo, discretamente ha iniziato il trasloco nell’ufficio dei senatori a vita, a palazzo Giustiniani.

 

NAPOLI: INFUOCATA SEDUTA CONSILIARE, “CONFUSIONE ORGANIZZATIVA NEL COMUNE E DEBITI FUORI BILANCIO ATTESTATI DAI DIRIGENTI DELL’ENTE..”

Piazza del Municipio a Napoli: storia, come arrivare
Il Municipio di Napoli

NAPOLI

Presieduta da Flavia Sorrentino e poi da Vincenza Amato, l’Aula Comunale napoletana  ha approvato le altre sette delibere all’ordine dei lavori. Approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che impegna l’Amministrazione a prevedere l’istituzione sul territorio, in sinergia con la Regione Campania e le Asl territoriali, di punti sanitari per l’effettuazione di tamponi molecolari gratuiti.  Questo il Comunicato con il commento connesso che Sud Libertà pubblica:

 

L’assessore Baretta ha illustrato la deliberazione 562 relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio connessi alla gestione del patrimonio comunale, manifestatisi dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021. Debiti, ha spiegato l’assessore, causati da una insufficiente dotazione finanziaria attribuita negli anni precedenti ai Servizi competenti e da una confusione organizzativa che è intenzione dell’Amministrazione contrastare con l’approvazione di un nuovo piano di recupero del disavanzo, con il riordino organizzativo degli uffici e una più efficiente gestione del personale. Sul tema è intervenuto Catello Maresca per evidenziare ancora che i debiti fuori bilancio sono il segnale più evidente della incapacità organizzativa di una Amministrazione.

Ha annunciato il voto contrario del suo gruppo alla delibera, un gesto simbolico per segnalare che il patrimonio è un’altra emergenza da affrontare, a partire dalla necessità di avere contezza della situazione delle occupazioni, in particolare di quelle senza titolo. Per queste ragioni, ha aggiunto, occorre rifare le graduatorie, ferme ormai al 1995, per rispondere in maniera adeguata alle attese dei cittadini e alle richieste di razionalizzazione del Governo. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente. Baretta ha poi illustrato la deliberazione 566, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° settembre al 31 ottobre 2021. Si tratta di debiti per sentenze, ha chiarito, per un ammontare di oltre tre milioni di euro. Particolari criticità provengono dal contenzioso connesso alle contravvenzioni al Codice della strada e al risarcimento dei danni causati dalla mancata manutenzione stradale, che rappresentano il 78 per cento dei debiti oggetto del riconoscimento.

Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo ha formulato una raccomandazione sul tema dei debiti fuori bilancio, chiedendo di avvalersi del Servizio Ispettivo e del suo parere per valutare le responsabilità dei dirigenti che attestano debiti fuori bilancio. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente.

L’assessore Baretta ha poi illustrato la deliberazione 567, riguardante la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Napoli alla data del 31 dicembre 2020. Si tratta di vari provvedimenti dei quali l’attuale Amministrazione ha preso atto, ha chiarito, annunciando per il futuro la volontà di approvare un nuovo piano di razionalizzazione ed efficientamento delle società partecipate. Catello Maresca ha annunciato l’astensione del suo gruppo in virtù dell’impegno dell’Amministrazione di voler riformare la governance delle partecipate. È auspicabile, ha detto, il coinvolgimento di tutte le forze politiche in questo processo di riforma. Nino Simeone è intervenuto sulla vicenda dell’alienazione delle quote della società Citysightseeing Napoli da parte della Azienda Napoletana Mobilità, la cui procedura – si legge nel testo della delibera – risulta allo stato sospesa in quanto l’Anm asserisce che l’avvento della pandemia ha alterato gli scenari del mercato in cui CitySightseeing Napoli opera, rendendo di fatto superate le conclusioni della perizia di stima del valore della partecipazione, che erano fondate su presupposti di redditività del business oggi non più realistici per un’azienda che opera nel campo della mobilità di matrice turistica.

Qual è la mission del Comune e dell’Anm in questa azienda – ha chiesto – e di chi è la responsabilità di questa perdita di valore? Al di là delle valutazioni politiche che portarono, tra 2017 e 2018, alla scelta di alienare queste quote, è necessario riflettere sulle corresponsabilità gestionali in questa vicenda. Sergio D’Angelo ha ricordato che l’Amministrazione ha l’obbligo di dismettere tutte le partecipazioni non strategiche per razionalizzare i costi; bisogna capire se la stima dell’Anm e le sue argomentazioni sul valore dell’azienda siano sufficientemente solide per rinviarne l’alienazione e se non sia il caso di tener conto, in questa ricognizione, anche dell’incidenza della liquidazione dell’Arin, certamente non neutra da questo punto di vista. Dopo una breve replica dell’assessore Baretta, Simeone ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera ma ha chiesto agli assessori competenti di verificare quanto da lui evidenziato. Quale beneficio ottengono il Comune e l’Anm da una partecipazione societaria che non dà nessun riscontro? C’è il dovere politico, ha affermato, di risolvere il problema, che pone anche temi di concorrenza sleale nei confronti di altri operatori. La delibera è stata approvata a maggioranza con l’astensione di Lange, Bassolino, Clemente e Cecere e il voto contrario del gruppo Maresca e di Palumbo. L’assessore Mancuso ha illustrato la deliberazione 561, relativa alla variazione di bilancio per la realizzazione, finanziata dalla Regione Campania, di un impianto di compostaggio con recupero di biometano nell’area del depuratore di Napoli Est in via De Roberto. Mancuso ha spiegato che, essendo aumentato del 30 per cento il costo delle materie prime per la realizzazione del progetto definitivo, è necessaria una variazione per l’appostamento delle somme, per poi procedere con il bando di gara per la realizzazione del progetto. Rosario Palumbo ha annunciato il suo voto contrario alla delibera, sottolineando che è necessario coinvolgere maggiormente i territori per le scelte che andranno fatte e vigilare sulla salubrità e sulla vivibilità dell’area, anche scegliendo quali forme compensative saranno riconosciute alla comunità. Luigi Carbone ha ribadito che non bisogna perdere di vista le economie di gara per il ristoro ai territori, prevedendo aree di svago e progetti di bioedilizia per restituire bellezza a un territorio già troppo compromesso. Sono urgenti, poi, azioni di mediazione culturale, coinvolgendo le scuole e i comitati per innescare processi virtuosi per lo smaltimento dei rifiuti e la tenuta sociale del territorio. Nella replica, l’assessore Mancuso ha chiarito il progetto prevede l’apertura di una sede per il comitato civico di controllo sul funzionamento e sull’impatto dell’impianto, nonché misure di ristoro come un parco pubblico. Rosario Palumbo ha confermato il suo voto contrario alla delibera ma ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione per assicurare forme di ristoro alla comunità. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con la contrarietà del gruppo Maresca e dei consiglieri Palumbo e Guangi. Emanuela Ferrante, assessora allo Sport, ha illustrato la deliberazione 571, relativa a una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Città Metropolitana – pari a 244mila euro – per l’organizzazione della tappa napoletana del Giro d’Italia 2022, in programma il 14 maggio.

Il percorso partirà da Napoli per poi proseguire nell’area flegrea e ritornare a Napoli, che sarà capofila delle città coinvolte nella convenzione con gli organizzatori della manifestazione. Si tratta di un’occasione importante per promuovere l’immagine del territorio cittadino nel mondo, ha precisato l’assessora. Gennaro Acampora ha sottolineato la grande visibilità mondiale che in tale occasione avrà Napoli e l’urgenza di concentrarsi prevalentemente sulla manutenzione delle strade e sulla logistica, per garantire la sicurezza e la viabilità. Nei prossimi anni, ha aggiunto, lo sport deve essere centrale per la città; sarà necessario restituire dignità alle strutture sportive, soprattutto quelle in cui si svolgono attività “di prossimità”. Per Ciro Borriello la tappa sarà un’occasione fantastica per rendere visibili luoghi meravigliosi della città e dell’area metropolitana. Ha proposto per il futuro una tappa fissa del Giro a Napoli, ritenendo una buona prassi proporre l’immagine della città attraverso gli eventi sportivi.

Alessandra Clemente ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera, aggiungendo che far vivere lo sport all’interno della nostra comunità è un grande asse strategico per l’immagine, per la promozione e lo sviluppo economico delle attività produttive della città. Catello Maresca ha auspicato un voto unanime alla delibera e ha chiesto all’assessora di vigilare sulla correttezza della spesa dei fondi destinati alla realizzazione della tappa, soprattutto per la manutenzione delle strade. È necessario, ha aggiunto, investire nella cura degli impianti sportivi e dei circoli sportivi cittadini, suggerendo di coinvolgere il Coni per riorganizzare il settore sportivo in città. Ha concluso evidenziando l’importanza di restituire dignità alle palestre delle scuole, per consentirne l’uso non solo agli studenti ma anche agli esterni. Su questo punto l’assessora Ferrante ha annunciato l’intenzione di procedere a protocolli d’intesa con i dirigenti scolastici per l’uso pomeridiano delle strutture. Dopo la replica dell’assessora, la delibera è stata approvata all’unanimità.

La deliberazione 543, concernente il riconoscimento e il finanziamento del debito fuori bilancio per i lavori di somma urgenza eseguiti in via Cassano è stata illustrata dall’assessore Cosenza e approvata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Lange, Bassolino, Guangi e Bianca Maria D’Angelo. Cosenza ha illustrato anche l’ultima deliberazione all’ordine dei lavori, la 576, riguardante una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’acquisizione delle risorse erogate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per iniziative di Mobility Management.

Si tratta, ha spiegato l’assessore, di 1.400.000 euro per la realizzazione di una progettazione già operativa per incentivare piani e soluzioni per gli spostamenti casa-lavoro, al fine di migliore l’impatto sull’ambiente e sulla mobilità. Sull’argomento è intervenuto il consigliere Luigi Carbone, il quale ha chiesto che i fondi siano in parte destinati al ristoro alle aziende che hanno sviluppato piani di efficientamento della mobilità e ha evidenziato l’importanza di impiegare eventuali economie residue per forme di co-progettazione nel bike sharing o nel car sharing. La delibera è stata approvata all’unanimità. Prima di terminare, l’assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari. Il documento, ha spiegato Alessandra Clemente, prima firmataria dell’atto, intende impegnare l’Amministrazione a richiedere agli organi competenti l’istituzione sul territorio cittadino di punti per la somministrazione gratuita di tamponi molecolari: si tratterebbe di una risposta ai disagi anche economici che tanti cittadini stanno vivendo in questo momento. 

CAMBIANO ANCORA LE REGOLE PER I VACCINATI E I NO VAX

Dopo il Covid19, il mondo dei trasporti non potrà tornare a essere quello  di prima - Il Sole 24 ORE
Preso di mira il settore dei trasporti – SUD LIBERTA’

Super green pass, il Consiglio dei ministri mette nel mirino il settore  trasporti. Cambiano anche le regole della quarantena covid, che ora sarà eliminata per chi è vaccinato con la terza dose. Il giro di vite è arrivato nella serata di ieri con un nuovo decreto, che sarà in vigore a partire dal prossimo 10 gennaio 2022 e fino alla fine dello stato d’emergenza.

Sostanziali le novità sul pass rafforzato – che riguarda inoltre alberghi e ristoranti all’aperto – ma mella prossima riunione scatteranno altre misure, quelle sul ‘super documento verde’ obbligatorio anche sul lavoro . Dimezzate  le capienze degli impianti all’aperto, stadi compresi, e il via libera ai prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.

Mezzi pubblici e Covid: ritardi, cavilli e milioni non spesi - la Repubblica
Non sarà possibile affollare gli autobus come nella foto

Super green pass necessario per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. Dal 10 gennaio il certificato verde rafforzato sarà esteso anche per alberghi e ristoranti all’aperto. Fino alla cessazione dello stato di emergenza si amplia l’uso ad un serie di altre attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto. Il Super green pass verrà applicato anche a centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.

Nessuna decisione per ora sull’estensione del Super green pass al lavoro.

No alla  la quarantena covid dopo un contatto con positivi per i soggetti vaccinati con 3 dosi o con seconda dose entro 4 mesi. Quarantena a 5 giorni e obbligo di tampone, invece, per chi – vaccinato da oltre 4 mesi con la seconda dose – entri in contatto con un positivo.

In particolare, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, questi soggetti sono obbligati a indossare le mascherine Ffp2 e a fare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultimo contatto con il positivo.

Infine, il decreto prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza avvenga dopo il risultato negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati. In quest’ultimo caso, la trasmissione all’Asl del referto, anche con modalità elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

Per i non vaccinati la quarantena rimane di 10 giorni, più il tampone, o di 14 giorni senza tampone.

Draghi: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi della Commissione UE” Ma dobbiamo trovare un sistema che garantisca i giovani

 

ROMA

Draghi alla Conferenza stampa di fine anno: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” “ll mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” sottolinea il premier.

E sui  vaccini dice: “Restano le strumento migliore di difesa. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità” Tweet Draghi: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” Draghi: “Anni molto difficili ma l’Italia ha saputo reagire. Omicron ci obbliga a massima cautela” Pensioni, Draghi ai sindacati: “Impegno per i tavoli sulla riforma” Draghi: profondi legami Roma-Berlino, ora accelerare su Ue. Scholz loda il lavoro dell’Italia L’Economist incorona l’Italia con Draghi “Paese dell’anno”

Covid: il 23 dicembre cabina di regia presieduta da Draghi. Arriva la stretta di Natale Mario Draghi sui fondi per le persone disabili: “Nel PNRR abbiamo stanziato 6 miliardi” No Green pass: minacce a Draghi in chat Telegram, online il suo indirizzo di casa 23 dicembre 2021 “L’arrivo di Omicron, molto più contagiosa delle precedenti ha aperto una nuova fase della pandemia. Domani faremo una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati epidemiologici. Lo stato di emergenza non è un atto di rassegnazione ma di necessità”. Così il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in apertura della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

I vaccini – spiega il premier – restano lo strumento migliore di difesa. Oggi circa l’80% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, è una proporzione più alta di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi e raggiungo tre quarti della popolazione che può riceverla. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità”. Dalla cabina di regia di domani “non è escluso” che possa emergere “l’applicazione del tampone” per i vaccinati anticipa il premier. “C’è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus. Dobbiamo difendere la normalità raggiunta e questo significa niente chiusure, scuola in presenza, una socialità soddisfacente. Per farlo dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili“.

“E’ essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia – rimarca – ma anche di rilancio della crescita e dell’attuazione del Pnrr, che la legislazione vada avanti fino al suo termine naturale”.  “Il mio destino non conta, sono un nonno al servizio delle istituzioni” “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” dice Draghi rispondendo ai giornalisti al termine della conferenza stampa.  Il 3 febbraio, con lo scadere del mandato di Sergio Mattarella, finirà anche la ragione di essere di questo governo?

“Il governo è un governo parlamentare, questo è quello che prevede la Costituzione. Il presidente della Repubblica non è tanto un notaio quanto un garante. L’esempio di Mattarella è la migliore guida all’interpretazione del ruolo del presidente della Repubblica: ha garantito l’unità nazionale, dall’unità nazionale è venuta una maggioranza ampia che ha sostenuto la forza di questo governo, il governo sostenuto e protetto da questa ampia maggioranza ha cercato di fare il meglio possibile. I risultati del governo sono fondati su quel che ho detto”.  Elogi all’Italia merito degli italiani Il merito degli elogi all’Italia “è merito degli italiani”.

Così Draghi. “L’aumento di credibilità del Paese può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e del Pnrr. Porta una grande responsabilità. Occorre dimostrare che la fiducia data dall’Europa all’Italia è stata ben riposta”, sottolinea il premier. Guarda la conferenza stampa Potenziare screening, testare e vaccinare bambini “Sono consapevole della sofferenza che i giovani e i più giovani hanno subito a causa delle restrizioni e faremo di tutto per evitare che quella esperienza si ripeta.

Per questo però occorre prendere precauzioni anche nella scuola: la prima cosa da fare è uno screening delle scuole e su questo Figliuolo si è messo in moto: se è necessario potenziare questo sforzo in varie direzione, e credo sia necessario, lo faremo; la seconda è il testare continuamente; la terza è la vaccinazione, di tutti e oggi anche dei bambini” sottolinea Draghi.

Sul fronte della scuola poi – a smentire le voci di queste ore – il presidente del consiglio ha tenuto a precisare che nella cabina di regia  “non valuteremo” l’eventualità di una chiusura prolungata degli istituti dopo le vacanze di Natale. “Governo resta pronto a sostenere l’economia in casi di rallentamento” “Il governo resta pronto a sostenere l’economia in caso di rallentamento: la sfida principale resta quella di far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le disuguaglianze strutturali” ha detto poi il Presidente del Consiglio parlando della ripresa economica. “La crescita è oltre il 6% e l’occupazione è ripartita Prevediamo che il rapporto tra debito/pil cominci a scendere già da quest’anno” ha ribadito. Draghi ha ricordato che il  Pnrr è “centrale” per la crescita e “oggi posso dirvi che abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi concordati con la Commissione Ue”, tra “due-tre mesi” ci sarà “la tranche dei prestiti previsti.

L’Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all’erta perché il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest’anno”. “Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà” ha sottolineato. L’Italia farà sentire la propria voce sulla riforma del Patto di Stabilità europeo, con l’obiettivo di arrivare al consenso sulle nuove regole prima della fine del ’22, prima che scada la clausola che sospende le attuali regole, definite “dannose” ha detto il presidente del Consiglio. “La mia visione critica delle regole del patto di stabilità come erano prima è nota, e le ragioni sono note. Oggi è cambiato il quadro europeo, una visione critica trova un consenso quasi generale. Quindi l’Italia – ha assicurato Draghi – è in una buona posizione per far sentire la propria voce. Molto di quello che noi facciamo anche a livello di politica europea è proprio discutere di queste cose, la discussione con la Commissione è appena iniziata, proseguirà nel corso del ’22, è importante che si arrivi a un nuovo consenso, è importante perché le regole fiscali servono ma devono essere ragionevoli e non dannose come quelle di prima. È importante che a questo consenso si arrivi nel ’22, meglio presto che tardi, perché all’inizio del ’23 scade la clausola che esenta  dall’osservanza di qualunque regola fiscale ed è bene raggiungere un consenso  prima di allora e per questo stanno lavorando molti Paesi: Spagna, Francia Italia, Grecia, Portogallo e anche altri direi”.

Manovra, ringrazio forze politiche, non saremo arrivati in tempo Sulla legge di bilancio Draghi spiega: “Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase finale della discussione sulla manovra. E’ successo anche negli anni passati. Questa manovra è stata accompagnata da un lungo confronto politico. Il periodo di dialogo con le forze politiche non è stato compresso nella fase iniziale”, sottolinea il presidente del Consiglio ricordando come il governo ha ricevuto tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “Non sono mancate le occasioni per il confronto”, osserva Draghi.

Infine conclude: “C’e’ stato molto affanno dovuto alle scadenze che il Pnrr ha imposto nel mese di dicembre. Senza l’apporto delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”. “Non c’è mai stato un rapporto burrascoso con i sindacati – spiega poi Draghi – sono stati informati all’inizio e alla fine della manovra, forse i sindacati andavano informati anche durante, e questo non è mai stato fatto.

Però sulla sostanza della manovra, è progressiva, equilibrata, dà tanto agli investimenti e a chi ha meno”.  “Quest’anno è stato un anno di grandi problemi, di grandi sfide, eppure gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria alla depressione in cui erano caduti l’anno scorso – dice ancora il premier – e gli italiani hanno detto quanto tengano alla stabilità politica. Per i partiti politici, con idee così diverse, non è facile lavorare insieme: ci sono riusciti, secondo me, perché hanno capito che gli italiani vogliono questo”.  Da superbonus benefici ma anche distorsioni e frodi

Il governo ha trovato i fondi per estendere il superbonus del 110%, superando l’iniziale riluttanza dovuta al fatto che queste misure “hanno creato distorsioni”, a cominciare da uno “straordinario aumento dei prezzi dei componenti legati alle ristrutturazioni” e le emissioni, sì, vanno giù, “ma non così tanto da assorbire l’aumento dei prezzi” ha detto ancora il premier, aggiungendo un altro motivo di iniziale contrarietà: il sistema “ha incentivato moltissime frodi“.

Pensioni, impegno a trovare soluzioni ma con sistema sostenibile I provvedimenti sulle pensioni introdotti nella manovra sono di natura transitoria, quindi “che ci fosse bisogno di una riforma più ampia a me pareva normale e per questo il tavolo” con i sindacati “è iniziato. Il mio impegno è a mantenere un sistema che sia sostenibile, il vincolo è non rimettere in discussione questa sostenibilità del sistema contributivo” ha affermato il presidente del Consiglio

Il premier ha quindi stigmatizzato la “catena infinita di riforme” degli ultimi trent’anni, perché “questo continuo riformare inietta un’incertezza nelle persone che ha un effetto negativo sulle abitudini di consumo, di investimento e quindi sulla crescita dell’economia”, occorre assicurare i pensionati “che il sistema non gli cambi sotto gli occhi ogni tre anni”. Quanto ai punti della riforma, per Draghi occorre puntare su quattro punti: “maggiore flessibilità in uscita; come si riesca ad organizzare, problema aperto, un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per i giovani e per coloro che hanno attività precaria; cosa si può fare per riprendere la strada sulla previdenza complementare; come si va a evitare che sia punito” chi una volta in pensione continua a lavorare.

Il premier ha poi assicurato che una volta raggiunto un accordo con i sindacati, le conclusioni “verranno condivise con le forze politiche”. Assegno unico è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia Nell’ambito “dell’impianto di sicurezza sociale l’assegno unico familiare è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia” ha detto Draghi rispondendo a una domanda sul crollo della natalità nel nostro paese. Il premier ha ammesso che “sono stati fatti progressi notevoli in direzione della famiglia, però resta un’insoddisfazione di fondo”. Incidenti lavoro inaccettabili, governo pronto a intervento Il Presidente del Consiglio sulla piaga delle morti sul lavoro tiene a sottolineare: “L’intervento normativo fatto è stato giudicato dal sindacato, con cui è stato elaborato, efficace e abbastanza completo, e però è inaccettabile. Continueremo a lavorare su questo fronte, se la legge  approvata un mese fa non è sufficiente, anche se prevede un meccanismo di monitoraggio che richiede tempo per essere applicato, il governo non considera la sua azione terminata. Se il problema continua occorrerà trovare altri sistemi”.  Eutanasia, bisogna dare attuazione a sentenza consulta “Sulla eutanasia siamo nelle mani del Parlamento e della Costituzione, c’è una sentenza della Corte Costituzionale a cui va data attuazione” sostiene Draghi. Tim: governo vuole tutelare occupazione, rete e tecnologia “Ci sono tre cose da tutelare nel futuro assetto societario di Tim: l’occupazione, la rete e la tecnologia. Noi dobbiamo vedere cosa sta succedendo perché ancora non è chiaro, ma la configurazione societaria a cui si dovrà pervenire deve raggiungere questi obiettivi. Oggi il governo non è in grado di dire cosa fare, non c’è una strada preordinata, ci sono una serie di negoziati e nuove idee quasi ogni settimana. Il punto fisso dell’azione del governo è la tutela di questi tre aspetti” risponde il premier alla stampa.

Spazio, Italia lancerà maggiore costellazione europea satelliti Tra le varie iniziative che abbiamo intrapreso c’è la strategia italiana dello spazio, che in totale impegna 4,5 miliardi di euro. L’Italia lancerà la maggiore costellazione europea di satelliti per l’osservazione della Terra in orbita bassa, importante per la protezione ambientale e climatica e anche per sviluppare servizi innovativi imprese. Il nome della costellazione sarà proposto dalle giovani e dai giovani italiani con un concorso a inizio 2022 e lo faremo scegliere ai nostri astronauti, guidati da Samantha Cristoforetti che volerà di nuovo nello spazio l’anno prossimo”.

Libia: riprendere processo democratico, ora nuova data voto “L’Italia e l’Unione europea hanno fatto di tutto per accompagnare il processo democratico in Libia e continueranno a fare di tutto” ha detto il premier. “Il fatto che non si sia riuscito a tenere le elezioni dipende da complicazioni istituzionali libiche”, come una recente pronuncia parlamentare che impedisce all’attuale presidente del Consiglio di candidarsi, “ma anche dalla situazione molto frammentata tra i vari centri di potere”, ha precisato.  Draghi ha ricordato che ci sono stati “progressi sul cessate il fuoco, e alcuni mercenari sono stati rimpatriati”. “Quello che dobbiamo aspettarci è che il processo democratico si riprenda, che il dialogo riprenda e fissino, come pare abbiamo intenzione di fare, una nuova data delle elezioni, avendo chiarito meglio il contesto istituzionale entro cui svolgerle”, ha aggiunto il premier. “Grazie stampa, importante per democrazia e libertà” “Vorrei ringraziare i giornalisti per tutto ciò che fate per la democrazia e la libertà. –

Da oggi, 15, scatta l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine e il personale scolastico. Anche chi non controlla verrà sanzionato

Nomine intelligence Prefetti e Generali dei Carabinieri - Zero Zero News

Da oggi mercoledì 15 dicembre scatta in Italia l’obbligo vaccinale contro il Covid per il personale scolastico – non solo docenti – e delle forze dell’ordine,  il Super green pass in tasca dunque.      Chi non rispetterà queste regole -ora legge – rischia multe salate e la sospensione.

 – Nella circolare del ministero dell’Interno sull’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine -“Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico” – come previsto dall’ultimo decreto sulle misure anti-Covid varato dal governo, è previsto che “l’adempimento dell’obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e a far data dal 15 dicembre 2021 la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute”.

L’obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio. “Il giorno 15 dicembre – il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale”.

Se tale documentazione non arriverà, l’amministrazione competente dovrà invitare “senza indugio, l’interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell’invito” la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della “tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette”. Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. “La svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge infatti nella circolare – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500″. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro.

 L’obbligo di booster – ovvero a sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-Covid – scatta anche per il personale scolastico. Tra le categorie per cui è previsto l’obbligo vaccinale, anche per la terza dose, a partire da oggi, il ministero dell’Interno elenca anche il “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”.

 

Super Green pass in vigore dal 6 dicembre: accerchiata la fascia dei No Vax tra i cinquanta e 65 anni che rifiutano il vaccino per rischio “Trombosi”

GREEN PASS – Comune di Vanzaghello

 

Super green pass in Italia dal 6 dicembre anche in zona bianca.  La certificazione , nata per arginare i contagi covid della quarta ondata, come stabilisce il decreto varato dal Consiglio dei ministri, è a disposizione di chi è vaccinato contro il covid o di chi è guarito dal coronavirus.

Non spetta a chi risulta negativo a un tampone e ha una durata di 9 mesi anziché 12. Il Super Green pass serve per accedere a una serie di attività – dagli spettacoli agli eventi sportivi, per entrare nei bar e nei ristoranti al chiuso, partecipare a feste ed entrare nelle discoteche – e sarà indispensabile anche in zona bianca fino al 15 gennaio 2022. Inoltre il Green pass, legato anche a un tampone negativo, viene esteso agli alberghi, agli spogliatoi per l’attività sportiva, i treni regionali e interregionali, i mezzi pubblici locali.   Sostanzialmente anche i più irriducibili No Vax saranno costretti a vaccinarsi per poter usufruire dei servizi italiani.   I  dubbi restano alla fascia di età compresa tra cinquanta e 65 anni. Dovranno rischiare.  Timore-è il coro unanime della fascia No Vax- dell’effetto collaterale di coagulazione del sangue e , quindi di quasi certa trombosi o paralisi di una parte del corpo, quando va bene. In ipotesi estrema il decesso con tutti i debiti che la famiglia del defunto sarà costretta a saldare. Non si deve dimenticare che tutti noi firmiamo -come per gli interventi operatori- una dichiarazione di scarico responsabilità del Centro vaccinale e, quindi dello Stato.       Nessun risarcimento in caso di decesso .

I no vax in Italia sono meno di quanto si pensi (e si legga) - Il Fatto  Quotidiano
Immagini di repertorio-Archivio Sud Libertà

IL DECRETO, LE NUOVE MISURE

Il decreto si sviluppa in quattro ambiti: obbligo vaccinale e terza dose; estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie; istituzione del Green Pass rafforzato; rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Obbligo vaccinale e terza dose – Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.

Obbligo nuove categorie – Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre, prosegue palazzo Chigi. Le nuove categorie coinvolte saranno: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.

Durata Green pass e Super green pass – Il testo approvato  prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green pass rafforzato: vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti.

Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti: Spettacoli, Spettatori di eventi sportivi, Ristorazione al chiuso, Feste e discoteche, Cerimonie pubbliche. In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato. Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.

Le altre misure sono: rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno; potenziamento della campagna di comunicazione in favore della vaccinazione. Il governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni: – è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda; – aprirà da subito la terza dose per gli under 40; – se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni, conclude il governo.

Non ci sono novità in relazione alla validità dei tamponi. “Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi” nel nuovo decreto. La durata del ‘responso’ negativo rimane di 72 ore per il molecolare e di 48 per l’antigenico.

In generale, resta in vigore il sistema dei colori con la divisione in zona bianca, gialla, arancione e rossa ed è legato soprattutto a strette ancor più incisive a livello locale, laddove l’incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale.

DRAGHI: NON VOGLIAMO CRIMINALIZZARE LA DIVERSITA’ DI VEDUTE MA SOLO CONVINCERE…

“La nostra situazione è in lieve ma costante peggioramento. Vogliamo prevenire per preservare: vogliamo essere molto prudenti per evitare rischi e per riuscire a conservare quello che gli italiani si sono conquistati”.

Il premier Mario Draghi si esprime così, sull’epidemia di covid in Italia, dopo il Consiglio dei ministri che oggi ha varato il Super green pass, in vigore in Italia dal 6 dicembre. “Abbiamo ripreso la nostra vita sociale e le interazioni, abbiamo ripreso ad essere normali: vogliamo conservare questa normalità, è questo lo spirito dei provvedimenti”.

“La situazione italiana oggi è sotto controllo, siamo in una delle migliori situazioni in Europa grazie essenzialmente alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole. Voglio ringraziare gli italiani che hanno aderito alla campagna e coloro che stanno aderendo alla terza dose”, dice Draghi, che ha ricevuto la terza dose: “L’ho fatta”.

“Quelle che sembravano delle diversità di posizione prima del Cdm poi durante il Cdm sono sparite, infatti la decisione è stata presa in modo unanime”, dice Draghi riferendosi al varo del Super green pass. “E’ molto importante, per ricucire questa contrapposizione tra chi si vaccina e chi non si vaccina, che il governo sia compatto, senza cedimenti. La mancanza di compattezza viene poi utilizzata come scusa per l’evasione dall’obbligo, per la contrapposizione, per la tensione. Non bisogna sottovalutare né criminalizzare la diversità di vedute e comportamenti, bisogna cercare di convincere. Perché questa riconciliazione avvenga è il successo di questa iniziativa. Ve lo ricordate il Natale dell’anno scorso? Vogliamo conservare un Natale come quello che c’era prima della pandemia?”

Terza dose in anticipo, No Vax irriducibili non credono al vaccino che ,in alcuni casi ha procurato “trombosi”

 

 Regioni – “compattissime” –  in pressing e il governo “riflette”  dopo l’incontro di ieri tra l’esecutivo e le Regioni contestatrici.                          Sembra delinearsi l’opportunità di un coordinamento generale, cabina di regia viene chiamata,  e  la convocazione del Consiglio dei ministri a seguire, che Palazzo Chigi spera di tenere tra domani o al più tardi giovedì.

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Immagine di repertorio

L’ipotesi sul tavolo è quella di rimodulare la durata del certificato e tutelare le cosiddette ‘due G’ ovvero guariti e vaccinati secondo la formula mutuata dalla Germania: un ‘super’ documento verde, quindi, che consenta solo a queste due categorie di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attività ludiche limitazioni  che stringerebbero maggiormente gli spazi ai No vax ed irriducibili contrari al vaccino. Si profilano già annunciate manifestazioni dei No Vax contro l’esecutivo..

L’INCONTRO GOVERNO-REGIONI

Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga  afferma: “Premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive” quanto hanno chiesto infatti le Regioni al governo durante il vertice di ieri. “Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato” ma “il governo ora farà le proprie valutazioni e le porterà in Consiglio dei ministri”. In ogni caso, “prima del Cdm ci sarà un ulteriore confronto con le Regioni”, che il presidente ha definito “compattissime” sin dall’inizio della pandemia e “indipendentemente dalla collocazione geografica o dal colore politico”.

E il fronte delle regioni si è in effetti presentato unito all’incontro col governo, chiedendo a gran voce che i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e dietro restino i no vax. Eventuali strette andrebbero quindi misurate sui ‘ribelli’ del vaccino: non paghino tutti gli italiani, la richiesta dei governatori. Fino alla possibilità di superare la famosa divisione per ‘colori’, lasciando fuori dalla vita sociale solo i no vax ‘premiando’ gli altri, chi ha scelto la scienza per uscire dalla pandemia.

I PROSSIMI PASSI: TERZA DOSE ANTICIPATA GREEN PASS UNDER 12….

Ma in atto vi sarà solo l’anticipo della terza dose: non sei ma cinque mesi.. C’è l’ok dell’Aifa e del Comitato tecnico scientifico, quindi la ‘sforbiciata’ sui tempi del cosiddetto ‘booster’ ci sarà. Per il resto, tutto verrà deciso nelle prossime ore, anche se viene dato quasi per scontato che l’obbligo vaccinale non toccherà solo personale sanitario e Rsa -come è stato finora- ma con ogni probabilità verrà esteso anche ad altre categorie più a contatto col pubblico.

Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d’età del Green pass che dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni, possibile motivo di scontro con la Lega e Matteo Salvini che, su questo, ha già detto di essere “nettamente contrario”. Non pare esserlo invece il governo, che nelle prossime ore sarà chiamato a decidere insieme al super Green pass.

”   ESCLUSO PER ORA IL ‘ LOCKDOWN PER NON VACCINATI”

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata intanto delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlere di lockdown per non vaccinati. Ma, con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni – ha spiegato -, di un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni.

 

Super Green Pass e non vaccinati all’esame tecnico ,tra alcuni minuti-alle 18- tra Governo e Regioni

 

Inutile illudersi, presto dovremo fare i conti con i No Vax | L'HuffPost

Super green pass all’esame tecnico  del  governo e regioni in programma oggi, tra alcuni minuti,  alle 18 sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa.

A Palazzo Chigi  garantiscono la presenza la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il responsabile della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non interverrà all’incontro il premier Mario Draghi, perché, viene spiegato, si tratta di un confronto “a livello tecnico”. Le Regioni prenderanno parte alla riunione in videocollegamento.

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato”.

Ieri Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente :Proporremo al governo di scegliere il più presto possibile misure che possano favorire le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare le restrizioni per le persone vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Questo potrebbe spingere indecisi a partecipare alla campagna di vaccinazione e dare certezze a imprese, ristoratori, albergatori, negozianti” questo paese”, dice Massimiliano Fedriga,