I vertici della Russia: “Vogliono dividere la nostra società consolidata e forte..”

 

 

L’accusa  di Aleksandr Bortnikov, direttore dell’Fsb, l’intelligence russa: “Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti”. La replica di Kiev: “Solo bugie”. Confermato ottavo arresto: è 32enne di origini kirghisa

Le macerie della Crocus Hall di Mosca - (Fotogramma)
Il crollo della struttura  Crocus Hall di Mosca –

Ucraina, Usa e Gran Bretagna sono i mandanti  dell’attacco alla Crocus Hall di Mosca che ha ucciso almeno 139 persone. E’ l’accusa di  Aleksandr Bortnikov, direttore dell’Fsb, l’intelligence russa, Ci saranno rappresaglie, ovviamente. Tutti quelli coinvolti saranno trovati e puniti, lavoreremo”, aggiunge. Bortnikov fa riferimento anche all’addestramento che l’Ucraina avrebbe condotto “in Medioriente preparando i miliziani”, con “rappresentanti del regime di Kiev” 

“Vogliono dividere la società russa”

Accuse a Ue, Usa e Ucraina anche dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin:Vogliono dividere la società russa con simili attacchi terroristici”, ha sostenuto Volodin citato dalla Ria Novosti. “La società di oggi è estremamente consolidata e dobbiamo fare tutto per garantire che il consolidamento sia ancora più forte”, ha affermato Volodin. ”Perché i terroristi e coloro che stanno dietro di loro, ovvero il regime sanguinario di Ucraina, Washington e Bruxelles, sperano che attraverso tali attacchi terroristici potranno dividere la nostra società, seminare discordia, ostilità su base interetnica”.

PER I TERRORISTI AL CROCUS DI MOSCA LA VITA FINISCE QUI: I RUSSI- E DI PIU’ LE FAMIGLIE DELLE VITTIME – VOGLIONO CHIUDERE IL TRISTE CAPITOLO CON LA REINTRODUZIONE DELLA PENA CAPITALE

 

I quattro arrestati oggi in aula - Afp

Volti tumefatti, cicatrici, una guancia gonfia il doppio dell’altra, la benda su un orecchio mozzato e il corpo quasi esanime del più giovane portato in aula in sedia a rotelle, con un catetere e vestito con un camicione bianco da ospedale. Così sono comparsi in tribunale a Mosca i quattro accusati di terrorismo – Dalerjon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizoda, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Faizov – dopo l’attacco al Crocus City Hall di Mosca. Torturati e pestati fino alla confessione.

Non riferiamo – e non alleghiamo -i video-choc diffusi perchè fanno venire il voltastomaco. I terroristi sono stati sottoposti a torture e a pestaggio violento    E crediamo che Putin abbia espresso consenso alla diffusione delle immagini esclusivamente come deterrente per chi sceglie di mettersi contro la Russia.   Immagini di violenza terroristica contrapposte quindi a una violenza istituzionale espressione della volontà generale. Tant’ è che si parla adesso di revoca della decisione di aver tolto la pena capitale in Russia. Se ne discute ma solo in alte sfere. Non in pubblico certamente.

PER I TERRORISTI E’ FINITA IN OGNI CASO!

O l’ergastolo o pena capitale i terroristi chiudono comunque qui la loro vita.  Forse in carcere avrebbero sofferenze maggiori, probabili pestaggi ed altro, a questo punto-sembra questo il coro generale- la pena di morte chiuderebbe un triste capitolo che la Russia ha attraversato per il vile attentato

Ora come ora gli autori del grave ‘attentato  rischierebbero al massimo l’ergastolo. Non ci stanno le famiglie delle vittime, non ci stanno i russi.

Alcuni politici hanno avanzato la proposta di reintrodurre la pena capitale in Russia, in particolare il leader del gruppo parlamentare di Russia Unita alla Duma, Vladimir Vasilyev, che ha annunciato che la questione della pena di morte per reati terroristici sarà esaminata, per prendere una decisione che — corrisponda alle aspettative della società.

Leonid Slutsky, presidente della Commissione Affari esteri della Duma e capogruppo del Partito liberaldemocratico della Russia, afferma che  dopo l’attacco al Crocus  in casi come questo “può e deve essere fatta un’eccezione alla regola della moratoria.

Medvedev: “Uccideteli tutti”

Ll vice presidente del Consiglio nazionale di sicurezza russo Dmitry Medvedev afferma: “Gli attentatori del Crocus City Hall “vanno uccisi”. Così come bisogna “uccidere tutti coloro che sono coinvolti nell’attacco”

“Tutti mi chiedono. Cosa fare? Sono stati catturati. Complimenti a tutti quelli che li hanno catturati. Dovremmo ucciderli? Dobbiamo. E’ la nostra volontà. Ma ancora più importante è uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi ha pagato, chi ha simpatizzato, chi ha aiutato. Uccideteli tutti

ONU: approvata la risoluzione (vincolante nel diritto internazionale) per il cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato degli ostaggi

Riva del Garda celebra il 75° anniversario dell'ONU ...

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L’ONU, l’organo più potente delle Nazioni Unite, che ha espresso “profonda preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”, oggi ha richiesto il cessate il fuoco immediato e  il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti dall’organizzazione militante palestinese Hamas. Questa risoluzione- afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres-deve essere attuata. Un fallimento sarebbe imperdonabile”…

Gli Stati Uniti, che detengono il potere di veto, si sono astenuti dal voto, permettendo così l’adozione della risoluzione. Gli altri 14 membri della commissione hanno votato a favore.

Si apprende che l’ambasciatore del Mozambico, Pedro Comissário Afonso, abbia  presentato la risoluzione, sostenuta da Algeria, Guyana, Ecuador, Giappone, Malta, Mozambico, Sierra Leone, Slovenia, Sud Corea e Svizzera, ricordando che i 10 membri eletti del Consiglio hanno costantemente sostenuto le altre dichiarazioni per il cessate il fuoco.

“Abbiamo proposto l’attuale risoluzione che domanda un immediato cessate il fuoco durante il periodo sacro – ha detto riferendosi al Ramadan – che conduca allo stesso tempo verso un cessate il fuoco permanente e sostenibile. La proposta  richiede un immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi e sottolinea che l’accesso umanitario sia permesso per affrontare tutte le necessità mediche ed umanitarie a Gaza”.

Prima del voto la Russia ha cercato di cambiare il testo per  sostituire la parola  immediato con permanente per il cessate il fuoco  richiesto. Ma il tentativo della Russia non è riuscito.

La risoluzione, vincolante per il diritto internazionale, aumenta ulteriormente la pressione internazionale sulle parti in conflitto, Israele e Hamas. Bisognerà ora capire in che misura la risoluzione avrà un’influenza sulle decisioni prese dal governo israeliano del primo ministro Benjamin Netanyahu o da Hamas sul prosieguo della guerra. Se Netanyahu non dovesse allinearsi alla decisione dell’ONU rischierebbe l’isolamento  generale in primis degli Stati Uniti.

Usa

L’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo l’approvazione della risoluzione, ha affermato:  “Il Consiglio Onu oggi si è espresso in sostegno degli sforzi diplomatici condotti da Usa, Qatar e Egitto per arrivare a un immediato cessate il fuoco sostenibile, garantire l’immediato rilascio di tutti i palestinesi e aiutare ad alleviare le sofferenze dei civili palestinesi a Gaza che hanno una terribile necessità di protezione e aiuti umanitari che salvano la vita”.

Gli Stati Uniti sostengono a pieno questi obiettivi cruciali”, ha concluso la diplomatica, parlando al Consiglio dopo il voto e ricordando come questi fossero “il fondamento della risoluzione che abbiamo presentato la scorsa settimana e che è stata bloccata dal veto da Russia e Cina”.

Oggi la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per il “cessate il fuoco immediato” nella striscia di Gaza

 

Assalto all'ospedale al-Shifa - (Afp)

Israele assedia l’ospedale di Gaza dove sono chiusi alcuni terroristi di Hamas

 

 

Oggi si saprà la decisione del  Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che voterà una nuova risoluzione finalizzata al ”cessate il fuoco sostenibile e permanente” nella Striscia di Gaza dopo che la Cina e la Russia hanno posto il veto venerdì su quella proposta dagli Stati Uniti.

La nuova richiesta punta al  ”un cessate il fuoco immediato” in concomitanza con il Ramadan, il mese sacro all’Islam, iniziato lo scorso 10 marzo. Il documento chiede anche ”il rilascio incondizionato e immediato di tutti gli ostaggi” ancora trattenuti nell’enclave palestinese e la ”rimozione degli ostacoli per la consegna di aiuti umanitari” alla popolazione di Gaza.

La Germania ci prova con il ministro Baerbock

Missione in Egitto, oggi, per il  ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. L’obiettivo è quello di portare avanti i negoziati con i funzionari egiziani per alleviare la crisi umanitaria che sta colpendo la popolazione della Striscia di Gaza e fermare il vertice di Israele che mira all’espansione territoriale. Al Cairo, Baerbock incontrerà il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Successivamente volerà in Israele per quella che sarà la sua sesta visita nel Paese dall’attacco del 7 ottobre.

Si apprende pure che in serata è previsto un incontro a Ramallah, in Cisgiordania, tra Baerbock e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas alla presenza del capo della diplomazia palestinese Malki.

Rivendicato dall’Isis l’attentato in un teatro a Mosca di un commando terroristico che spara all’impazzata

 

Il commando in azione, forze speciali sul posto. I danni dell'incendio

 

Finora sono almeno 60 i morti e oltre 145 feriti, compresi bambini. Sarebbero 80 le persone ricoverate negli ospedali. L’attentato terroristico alla Crocus City Hall, la più grande sala concerti di Mosca, sorprende i vertici della Russia in un momento di grande tensione per il conflitto con l’Ucraina,

Rivendicazione dell’Isis. Stati Uniti e Gran Bretagna avevano diffuso l’allerta .una quindicina di giorni fa tramite l’ambasciata americana

Mosca, subito dopo l’attentato, chiama in causa indirettamente l’Ucraina. Annullati tutti gli eventi a Mosca.Non ci sono segni per accusare ma i vertici sovietici sono abbastanza chiari: se l’Ucraina è responsabile, pagherà.Tutti saranno uccisi. Li prenderemo” Kiev respinge tutto e nega categoricamente il coinvolgimento nell’attacco.
Putin augura pronta guarigione  a tutti i feriti.    Anche il Presidente Mattarella condanna l’accaduto e afferma che bisogna lottare contro ogni forma di terrorismo

L’attacco del commando. la sala concerti ospitava 6200 persone

 Nella serata di Mosca, la sala concerti è affollata da 6200 persone, secondo i dati relativi ai biglietti. In programma, in particolare, un concerto del gruppo Pic Nic. Il lancio di almeno una granata contribuisce a provocare un incendio che verrà domato solo nella notte di Mosca: il tetto del complesso viene divorato dalle fiamme.

I video mostrano il panico anche nella sala concerti, con la platea che si svuota tra grida di panico e colpi di armi automatiche.Centinaia di persone abbandonano la Crocus City Hall correndo per le strade di Mosca.   Sul  posto arrivano le forze speciali,teste di cuoio, polizia e decine di ambulanze. I feriti vengono trasferiti negli ospedali: secondo il bollettino delle autorità sanitarie, quelli in gravi condizioni sono 9. Ricoverati anche 5 bambini, uno in pericolo di vita.

L’Isis : la Guardia russa ricerca i responsabili dell’attentato

L’Isis, su Telegram, rivendica l’attacco e afferma che i responsabili dell’azione sono rientrati in sicurezza alle loro basi. “I combattenti dello Stato islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grandi distruzioni al posto prima di ritirarsi nelle loro basi in sicurezza

Unità speciali della Guardia nazionale russa lavorano sulla scena dell’attacco alla ricerca dei responsabili dell’attentato.

l presidente Vladimir Putin, subito informato, si esprime attraverso le parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Il presidente -dice Peskov – viene costantemente informato da tutti i servizi competenti di quanto sta accadendo e delle misure che sono state adottate. Il presidente ha già dato tutte le istruzioni necessarie“.

Afferma Zakharova. “Gli Stati e altre Nazioni devono condannare tutti l’attentatoSe gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese hanno prove affidabili , dovrebbero immediatamente condividerle con la parte russa. Se non ci sono tali prove, allora né la Casa Bianca né nessun altro è in grado di postulare l’innocenza di qualcuno”.

Ucraina: “Noi non c’entriamo”

L’Ucraina non ha nulla a che vedere con l’attacco terroristico alla Crocus” City Hall a Mosca, dice il Consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

L’intelligence militare ucraina si spinge oltre, affermando che l’attacco sarebbe una provocazione organizzata dal regime di Putin, che la comunità internazionale aveva anticipato.

Aggiornamento
Si apprende che è’ di 133 morti adesso  il bilancio, ancora provvisorio, dell’attentato terroristico alla sala concerti Crocus alla periferia di Mosca.       La comunicazione proviene dal  Comitato investigativo russo, citato dalla Tass, mentre prosegue il lavoro dei soccorritori fra le macerie dell’edificio            I feriti sono 107 di cui tre bambini, due dei quali in condizioni critiche

 

Adesso il Consiglio di sicurezza dell’Onu richiede con una risoluzione il “cessate il fuoco” a Gaza e il rilascio degli ostaggi

 

 

Gli Stati Uniti hanno diffuso una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un “cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi” nella Striscia di Gaza.  Il Segretario di Stato Antony Blinken, nel corso del suo sesto tour in Medio Oriente ha diffuso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Bene, in effetti, abbiamo una risoluzione che abbiamo presentato proprio ora davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi, e speriamo vivamente che i paesi lo sostengano”, ha affermato Blinken.

“Penso che ciò manderebbe un messaggio forte, un segnale forte”, ha commentato il capo della diplomazia saudita all’emittente televisiva “al Hadath” durante una visita in Arabia Saudita per discutere della guerra tra Israele e Hamas, scatenata dal devastante attacco del gruppo terroristico del 7 ottobre.
 Durante la guerra durata cinque mesi, ha posto il veto su tre progetti di risoluzione, due dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Tale azione del consiglio -secondo gli Stati Uniti- avrebbe potuto mettere in forse gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per mediare una pausa nella guerra e il rilascio degli ostaggi.
Blinken ha affermato che ciò che sta accadendo nel Mar Rosso è un problema internazionale, non solo americano, sottolineando che continuano le pressioni sull’Iran affinchè usi la sua influenza sugli Houthi per fermare gli attacchi nel Mar Rosso. .
La tendenza generale è che siamo vicini al raggiungimento di un accordo di scambio tra Israele e Hamas..
Blinken è atteso oggi al Cairo per discutere con il presidente Abdel Fattah al Sisi della crisi di Gaza e di come arrivare ad una tregua. Il viaggio del capo della diplomazia Usa in Egitto è la seconda tappa del suo sesto tour in Medio Oriente che lo vedrà domani in Israele. Ieri Blinken è stato in Arabia Saudita dove è stato ricevuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman a Jeddah. L’incontro ha visto discutere degli “sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi compiuti per fermare le operazioni militari e affrontare le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario”, ha aggiunto. I due leader “hanno esaminato le relazioni bilaterali e le aree di cooperazione congiunta, oltre agli ultimi sviluppi regionali e internazionali”. In precedenza, il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, e Blinken avevano discusso dell’”importanza di un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
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No ad invio di truppe in Ucraina, le elezioni russe sono una farsa, gli errori ( e le assenze)di Salvini Giorgia Meloni raddrizza il tiro

 

Giorgia Meloni

 

 

 

Giorgia Meloni nell’Aula del Senato raddrizza il tiro dopo le parole di Matteo Salvini sulle elezioni in Russia. In pieno disaccordo intento con Macron , il presidente francese che vuole inviare un contingente dell’esercito a Kiev a maggio difesa dei confini ucraini.    Il ministro Tajani si dice preoccupato della proposta francese: “Se la Nato dovesse prendere in considerazione l’invio di truppe in Ucraina sarà davvero l’inizio della terza guerra mondiale”

 Rivendicando quanto fatto dall’Italia per l’Ucraina e puntando il dito contro il verdetto delle urne arrivato da Mosca afferma: “Ribadiamo la nostra condanna allo svolgimento di elezioni farsa in territori ucraini – mette in chiaro – e alle vicende e che hanno portato al decesso in carcere di Aleksei Navalny. Il suo sacrificio in nome della libertà non sarà dimenticato”, dice tra gli applausi dell’emiciclo. Al suo fianco Antonio Tajani annuisce convinto. L’altro vicepremier però non siede sui banchi del governo: Salvini non c’è, e anche il ministro Giancarlo Giorgetti, seppur presente in Aula, diserta gli scranni dell’esecutivo e siede, solo, a pochi metri, salvo poi lasciare l’Aula al fianco della presidente del Consiglio.

“Salvini non c’era, immagino avrà avuto qualche impegno…”, taglia corto il capogruppo leghista Massimiliano Romeo rispondendo ai cronisti, mentre le opposizioni pungono in Aula: “Ognuno ha il suo Orban”, l’affondo, tra i tanti, del dem Filippo Sensi. A stretto giro di posta, una nota del Mit chiarisce che il leader della Lega era assente in Aula perché impegnato al ministero: dopo la mattinata a Palazzo Chigi per la cabina di regia sull’emergenza idrica, Salvini ha raggiunto Porta Pia per prendere parte a una serie di incontri e riunioni.

Gaza, Israele ritira le sue truppe dall’ ospedale al-Shifa Tregua sempre più difficile

 

Negoziati in salita dopo operazione Idf di ieri, intervengono funzionari egiziani. Qatar: “Nessun progresso, pace difficile in queste circostanze”. 

Gaza City, palestinesi in fuga dalle zone vicine all'ospedale al-Shifa - Afp
Gaza City, palestinesi si allontanano     dall’ospedale al-Shifa -bombardato da Israele

L’esercito israeliano si è ritirato dall’interno del complesso medico di al-Shifa dopo aver preso d’assalto l’ospedale. Si apprende che circa  150 persone sono ancora detenute all’interno della struttura sanitaria. Almeno 20 persone sono state uccise nel raid dell’Idf.

Lamenta il Qatar Gli edifici residenziali vengono bombardati incessantemente. Due edifici all’ingresso nord dell’ospedale al-Shifa sono stati completamente distrutti.

Negoziati in salita dopo operazione Idf.

Funzionari egiziani hanno sensibilizzato  negoziatori di Hamas  a non abbandonare la loro partecipazione ai colloqui a Doha, in Qatar, sulla tregua e sulla liberazione degli ostaggi trattenuti a Gaza dopo la nuova operazione israeliana sull’ospedale Al Shifa di Gaza City. 

L’intervento per assicurare il proseguimento dei colloqui sarebbe stato compiuto ieri mattina.     Non si parla però di tregua permanente: “Non si riesce cioè ad arrivare al ” cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza”, 

 

Firmata l’intesa per il piano di aiuti all’Egitto, in piena crisi economica

 

Incontro con Ursula von der Leyen, Presidente della ...

 

 

 Il  piano di aiuti da qui al 2027 per l’Egitto prevede la somma di sette miliardi e 400 milioni. Il Vecchio Continente sostiene il Cairo, prima di lei lo hanno fatto gli Emirati Arabi Uniti, l’Fmi e la Banca mondiale, evitando così il peggio a un Paese che, mai come ora, rappresenta la crisi acuta del Medio Oriente,   visto che la sterlina egiziana ha perso metà del valore rispetto al dollaro americano e le entrate dal canale di Suez messe a dura prova dagli attacchi degli Houthi.

L’intesa  tra Egitto ed Europa al Cairo, siglata dal  presidente Abdel Fattah al-Sisi, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, la premier Giorgia Meloni, il presidente di turno del Consiglio Ue e primo ministro belga Alexander De Croo, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, il Cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente cipriota, Nikos Christodoulidīs.

Meloni, che vede nella missione al Cairo anche un’opportunità sul Piano Mattei, rivendica il gioco di squadra portato avanti in questi mesi e il ruolo dell’Italia di cui si dice “orgogliosa”, attribuendo al suo governo il cambio di passo che l’Ue ha impresso alla strategia europea sui migranti.

Altri  200 milioni di euro dell’intero pacchetto di aiuti sono destinati – si apprende – per i flussi migratori. Anche al-Sisi mette il dossier dell’immigrazione irregolare tra “le sfide comuni”, spiegando che nel summit con l’Ue si è discusso “di come rafforzare i percorsi e le rotte di migrazione legale e di come intensificare gli sforzi per porre fine ai flussi illegali”.

Von der Leyen  afferma che l’Ue conta “sulla piena  collaborazione dell’Egitto al controllo dell’immigrazione clandestina e alla gestione delle frontiere”.

La premier italiana  definisce  l’ accordo stipulato “storico”. Perché se è vero che le opposizioni  hanno espresso vibrate critiche contro la relazione con al-Sisi, è altrettanto veritiero che anche a Bruxelles e Strasburgo si registrano disappunti per un accordo che porta moneta in un paese dove i diritti umani sono spesso trascurati

Netanyahu: “Cessate il fuoco? Richieste Hamas irrealistiche” Intanto altre 20 persone uccise e 155 ferite “dai bombardamenti israeliani”

(AP Photo/Ohad Zwigenberg, File)

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Tante e tante vittime ancora sulla Striscia di Gaza Il ministero della Sanità di Gaza afferma che almeno 20 persone sono state uccise e 155 ferite dai bombardamenti israeliani mentre ieri erano in attesa degli aiuti. L’esercito israeliano ha negato il suo intervento militare  e ha detto che sta indagando sull’incidente. Il bilancio delle vittime è destinato a aumentare poiché le vittime vengono ancora trasferite in ospedale, secondo Mohammad Ghrab, un medico del pronto soccorso dell’ospedale Al Shifa.

Secondo il ministero della Sanità la strage è “il risultato del fatto che le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un gruppo di cittadini in attesa di aiuti umanitari alla rotatoria ‘Kuwait’ a Gaza. Le squadre mediche non sono in grado di gestire il volume e il tipo di feriti che raggiungono gli ospedali nel nord di Gaza a causa delle deboli capacità mediche e di personale”, ha aggiunto il ministero.

La rotatoria del Kuwait a Gaza City è l’area in cui i camion degli aiuti distribuiscono cibo, attirando folle di persone alla disperata ricerca di aiuto per sopravvivere.   Si apprende che le  forze di difesa israeliane hanno negato di essere responsabili dell’attacco, “Le notizie secondo cui l’Idf ha attaccato decine di abitanti di Gaza in un punto di distribuzione degli aiuti sono false”.

Secondo alcuni testimoni  l’area è stata colpita da quello che secondo loro sembrava un fuoco di carri armati o di artiglieria. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Basal, ieri ha accusato Israele di essere dietro l’attacco in una dichiarazione. “Le forze di occupazione israeliane stanno ancora praticando la politica di uccidere cittadini innocenti in attesa di aiuti umanitari a causa della carestia che si sta verificando nel nord della Striscia di Gaza”,

Netanyahu: “Cessate il fuoco? Richieste Hamas irrealistiche”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Hamas “continua a proporre richieste irrealistiche” per una tregua tra Israele e Hamas durante il mese sacro islamico del Ramadan.

Israele ha accettato un cessate il fuoco di sei settimane in cambio del rilascio di alcuni dei suoi prigionieri detenuti da Hamas a Gaza. Ma l’organizzazione islamista ha insistito che sarà necessario solo un accordo che preveda un “cessate il fuoco permanente” e il ritiro completo delle truppe israeliane.

Nuove sanzioni del Dipartimento americano contro  coloni in Cisgiordania

Intanto il Dipartimento di Stato americano ha annunciato nuove sanzioni contro tre coloni israeliani e due fattorie nella Cisgiordania occupata, poiché l’amministrazione prende di mira le minacce alla pace e alla sicurezza nell’area.

Le ultime sanzioni riflettono un ordine esecutivo firmato il mese scorso dal presidente Joe Biden volto a prendere di mira i coloni israeliani violenti in Cisgiordania che, secondo lui, minano la stabilità nell’area.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller ha affermato che “dai terribili attacchi terroristici contro Israele del 7 ottobre, la violenza in Cisgiordania è aumentata notevolmente”.