E’ il momento magico di Merysse, alias di Maria Teresa De Pierro con il nuovo singolo “Ambizione”

Foto-Comunicato Stampa

 

“Ambizione”, il nuovo ricercato singolo di Merysse Dal 22 novembre 2022, il singolo di Merysse “Ambizione” su tutti gli Stores digitali. Distribuzione e monitoraggio Alpha Music Records, in partnership con Sony Music Publishing
“;Ambizione”è il titolo del nuovo singolo della cantautrice Merysse, alias di Maria Teresa De Pierro, da anni presente sulla scena nazionale e da pochi mesi anche all ‘estero per le sue tournée. Autrice, compositrice, interprete e …cantautrice! Quando la sua vena compositiva si incontra con quella da scrittrice se la suona e se la canta. Dice di amare la vita in ogni sua sfumatura e che racconta e comunica attraverso musica e parole. Ma effettivamente può essere definita  Artista completa che si dedica anche a molte altre attività inerenti al mondo dello spettacolo.
Infatti a Marzo 2022 è nata Istinti Artistici, Associazione no-profit, che si occupa di arte a 360 gradi, di cui è Fondatrice e Presidente.
Ambizionet; è il suo ultimo lavoro, distribuito in partnership con la Sony Music, una delle etichette più importanti al mondo.
Nella canzone viene messa in risalto la dualità dell’essere umano, un intreccio emotivo nella lotta con se stessi, in una alternanza di luci e ombre.
La voce molto intensa e curata della cantautrice crea un intreccio magico e melodico con quello che è il tema del singolo.
Vanità ed emozione si scontrano in un delicato equilibrio che mette in evidenza la fragilità dei sentimenti umani in un perenne scontro tra bene e male.
Brano molto profondo e coinvolgente, con sonorità classiche ed eleganti, da riascoltare per percepirne le mille sfumature e ad ogni nuovo ascolto si capta quella nuova particolarità che te lo fa amare ancora di più. Quasi ipnotico nella sua genuinità e quando inizi a capirne il senso profondo non riesci a smettere di ascoltarlo.
Testo dal significato intenso magistralmente cantato, in un gioco di parole con ripetizioni ed assonanze che nello svolgimento della canzone assumono un significato sempre diverso.
In questo nuovo singolo, si mette in evidenza la sua grande estensione vocale che la fa passare dal registro pop a quello lirico di soprano leggero, con una semplicità disarmante. La sua interpretazione struggente ed emozionante è il fiore all ‘occhiello dell’intera canzone.
Merysse dice di sé:
“Il mio primo cd risale al 2012, sono cresciuta in questi anni, ho sempre cantato e studiato per migliorare la tecnica vocale ma soprattutto ho capito chi sono davvero e oggi riesco meglio a esprimere me stessa valorizzando quello che credo siano i miei punti forza.
Ovviamente non si smette mai di imparare, sicuramente sono molto più consapevole della mia voce e di chi sono, ma sento che ho ancora tantissimo da studiare, da scoprire e da dare. Mi sento molto meno ancorata a quello che credo possa piacere, alla moda del momento e ai requisiti radiofonici, semplicemente ci metto tutta me stessa senza vincoli e so e vedo, soprattutto durante i miei eventi dal vivo, che alla gente ciò che comunico arriva, se non addirittura meglio!
Amando la musica completamente, non nego che sto lavorando a nuove canzoni orecchiabili e con un ritornello che resta in testa, con uno stile ed un ritmo dal sapore molto più commerciale.
D’altronde non mi sono mai classificata in un genere ben preciso o definito: sono tutti aspetti di me, ho un carattere dai mille colori e con mille colori amo trasmettere la mia musica e tra gli ascoltatori ci sarà sempre chi preferirà più una sonorità che l’altra.Ma va bene così, sono sempre io, con altri vestiti e altre parti della mia anima.E non vedo l’ora di mostrarvele tutte!”

Catania, vialibera ai grandi eventi alla “Villa Bellini” ma la Soprintendenza con la dirigente Aprile non avrebbe dovuto tutelare il patrimonio arboreo e monumentale secolare della Villa B.?

 

mANIFESTO

MA DOV’E’ LASOPRINTENDENZA ETNEA?   LA DIRIGENTE NON AVREBBE DOVUTO TUTELARE PER LEGGE IL PATRIMONIO ARBOREO E MONUMENTALE SECOLARE, DELLA VILLA BELLINI?     FA SORRIDERE -CREDE SUD LIBERTA’-LA POLIZZA ASSICURATIVA…..

Catania,

E’ già  sold out il primo dei grandi eventi del SummerFest2022 promosso dal Comune di Catania al Giardino Bellini: sabato 16 i Pinguini Tattici Nucleari, nell’unica data siciliana di “A cielo aperto”, proporranno l’acclamatissimo viaggio tra i maggiori successi della loro storia musicale, compreso l’ultimo singolo “Giovani Wannabe”.
Un pienone annunciato,comunica il Comune etneo,  così come per i prossimi concerti di Mecna + Coco, il 17 luglio, Luchè, il 20, e Gemitaiz, il 22,  vicini al tutto esaurito.
Per accogliere al meglio e in sicurezza le migliaia di spettatori attesi per gli eventi,  la macchina comunale ha predisposto  una serie di provvedimenti, a partire dalla chiusura al pubblico del Giardino Bellini alle ore 16 in occasione dei concerti (per tutta la stagione del summerfest), con accesso riservato al pubblico degli eventi.
L’afflusso degli spettatori è stato preventivamente organizzato per prevenire qualunque possibilità di danneggiamento del giardino con apposite misure di sicurezza tra cui centinaia di addetti che vigileranno sull’area del concerto e i percorsi di accesso. Tuttavia Villa Bellini è stata  coperta da polizza assicurativa per eventuali danni alle persone ma anche al patrimonio arboreo, arbustivo e monumentale, con accordi per la compensazione ambientale che includono la donazione di piante e arbusti da piantumare all’interno del grande giardino storico.
Con ordinanza del Sindaco, è stata vietata, per i giorni dei concerti, all’interno dell’area di sicurezza e del Giardino Bellini, la vendita da asporto di bevande alcoliche da parte dei gestori dei pubblici esercizi e dei gestori di tutte le attività commerciali, ad esclusione dei casi in cui la somministrazione e la consumazione avvengano all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nelle aree pubbliche esterne autorizzate, di pertinenza dell’attività. Il divieto è valido per tutti i pubblici esercizi, mini-market, gli esercizi di vicinato e i distributori automatici situati nell’area di sicurezza.
Divieto assoluto di vendita per asporto e consumo di bevande contenute in recipienti di vetro e lattina; di utilizzo di spray del tipo urticante e  al peperoncino; di introdurre, depositare al suolo, detenere, trasportare, cedere o ricevere, a qualsiasi titolo, bottiglie, lattine, contenitori di qualsiasi tipologia atti ad offendere”.
Sul piano della mobilità, sono stati disposti divieti di circolazione nelle aree del centro storico in prossimità della zona concerti.
In particolare, con effetto limitato intanto ai giorni 16, 17 e 22 luglio 2022, è stato istituito il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto quelli dei residenti diretti in garage, delle forze dell’Ordine e dei mezzi di soccorso in emergenza) dalle ore 13 e fino a cessate esigenze in questi  tratti viari:
Via Sant’Euplio (tratto da via Pacini e p.zza Roma); Via Litrico; Via Argentina; Via Etnea (tratto da via Litrico a via Andronico); Via Etnea carreggiata est (tratto da via Umberto a via De Felice); Via Umberto (tratto da piazza Ettore Majorana a via Etnea); Via Etnea carreggiata nord (tratto da via Caronda a via Etnea); Via Rosalia Zaccà (tratto da via De Felice a via Umberto); Via Ferdinando Disposto inoltre il divieto di sosta con rimozione coatta su entrambi i lati per tutti i veicoli dalle ore 13 e fino a cessate esigenze nei tratti viari: Via Sant’Euplio (tratto da via Rizzari e p.zza Roma); Via Litrico; Via Argentina; Via Etnea (tratto da via Litrico a via Andronico); Via Etnea carreggiata est (tratto da via Umberto a via De Felice); Via Umberto (tratto da via Rosalia Zaccà a via Etnea); Via Etnea carreggiata nord (tratto da via Caronda a via Etnea).

Catania capitale della musica con l’artista “Ultimo” che approda nel capoluogo l’11 e 12 Luglio

 

ULTIMO FOTO FRANCESCO PRANDONI
L’artista Ultimo – (Foto di Francesco Prandoni)

 

Catania,

E’ tutto pronto a Catania per uno degli eventi musicali più attesi dell’estate: il viaggio live di Ultimo  approda nel capoluogo etneo, unica tappa in Sicilia, l’11 e il 12 luglio, riportando dopo otto anni i grandi concerti nello stadio “Angelo Massimino”. L’ex Cibali, che nel 2014 fece da cornice straordinaria al concerto di Ligabue, si appresta ad accogliere le due sole date siciliane del pluripremiato cantautore con all’attivo 16 dischi d’oro e 52 di platino.
Reduce dalla collaborazione internazionale con Ed Sheeran per il singolo “2step”, Ultimo proporrà al pubblico i suoi migliori successi per quasi due ore ininterrotte di musica. Il repertorio spazierà dal più recente singolo “Vieni nel mio cuore” e i brani di  “SOLO”, per la prima volta presentati live, alle canzoni più amate dei dischi “Colpa delle favole”, “Peter Pan”, “Pianeti”.
Per consentire al meglio lo svolgimento dei due concerti, già vicini al sold out dopo i rinvii del 2020 e del 2021 dovuti alla pandemia, la macchina comunale ha predisposto una serie di misure con il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, l’assessore ai grandi eventi Cinzia Torrisi e le direzioni gabinetto del Sindaco e protezione civile guidate dal capo di gabinetto Giuseppe Ferraro e dalla dirigente Lara Riguccio.
Sul piano della sicurezza, secondo quanto convenuto nel corso del tavolo tecnico del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’area intorno allo stadio sarà suddivisa in tre cerchi concentrici presidiati dalla polizia locale e dagli steward dell’organizzazione.
Per favorire l’afflusso delle migliaia di spettatori attesi da tutta la Sicilia e dalla Calabria,  è stato approntato un piano di viabilità che prevede anche aree di sosta dedicate ai pullman, nelle vie Ballo, Ugo Monterosso, S. Pio X, e nove varchi pedonali di prefiltraggio in via Cantone (all’altezza del civico 62), via Maratona (civico 1), via Ammiraglio Toscano angolo via Rasà (civico 71), via Fava angolo via De Cosmi, via Lavaggi angolo via De Cosmi, via Cifali angolo via Impallomeni, via Mimosa angolo via Cesare Beccaria (civico 21), via Val di Savoia (civico 7), via Cifali (civico 104). L’assistenza alla popolazione e la gestione delle vie di fuga all’interno e all’esterno della zona del concerto saranno garantite dal servizio di protezione civile del comune insieme con le organizzazioni di volontariato di protezione civile, con il coordinamento del responsabile del servizio, Marco Romano, dalla sala Gos dello stadio Massimino, in stretto contatto con le autorità di pubblica sicurezza.  Nel corso degli eventi saranno vietati l’utilizzo di contenitori in vetro per il consumo di bevande e la somministrazione di alcolici sia all’interno dello stadio che nelle immediate vicinanze.

Sul piano epidemiologico è fortemente raccomandato l’uso della mascherina.

Questi i provvedimenti di circolazione
E’ istituito il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto quelli dei residenti diretti in garage o aree private, delle Forze dell’Ordine, dei mezzi di soccorso in emergenza e autorizzati) dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 11 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze e dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze, nei tratti viari di seguito indicati:
Piazza Spedini;  Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele; Via Cantone;  Via Dell’Atleta; Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini);  Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari); Largo Filippo Raciti; Via Cesare Beccaria (da via C. Vivante a via Cifali);
Via Lombroso; Via Lavaggi (da via Franchetti a via Lombroso);  Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Samuele a via Maratona); Via Maratona (da via Stazzone a piazza Spedini).

Disposto il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati per tutti i veicoli dalle ore 00:01 di giorno 11 luglio 2022 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti vie e piazze:  Piazza Spedini; Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele;  Via Cantone;  Via Dell’Atleta;
 Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini); Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari);  Largo Filippo Raciti;
Via Cesare Beccaria (da via Mimosa a via Cifali); Via Lombroso; Via Lavaggi (da via De Cosmi a via Lombroso); Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Ammiraglio Toscano a via Maratona); Via Maratona (dal civ. 1 a piazza Spedini);  Largo Taormina lato ovest;  Via Rosselli.
 Divieto di sosta inoltre in via Ammiraglio Toscano lato nord, da mt. 10 dall’intersezione con via G. Fava e per mt. 10 di lunghezza, eccetto che per l’automezzo targato BJ555YG adibito a vendita di panini, dalle ore 16:00 di domenica 10 luglio 2022 alle ore 08:00 di mercoledì 13 luglio 2022.

Sanremo 2022, Troppi omaggi e complimenti di Amadeus, vincono Mahmood e Blanco

 

 

Mahmood e Blanco, con la canzone ‘Brividi’, sono i vincitori di Sanremo 2022. Al secondo posto Elisa con ‘O forse sei tu’, al terzo gradino del podio Gianni Morandi con ‘Apri tutte le porte’.

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Massimo Ranieri, con il brano ‘Lettera di là dal mare’, ha vinto il Premio della Critica ‘Mia Martini’. A lui, 27 voti dei giornalisti accreditati presso la Sala Stampa. Al secondo posto Giovanni Truppi con 15 voti, al terzo Elisa con 7. In totale sono stati espressi 72 voti, 65 dei quali validi.

Gianni Morandi con il brano ‘Apri tutte le porte’, che porta la firma anche di Jovanotti e Riccardo Onori, ha vinto il Premio Sala Stampa Lucio Dalla. L’eterno ragazzo ha conquistato il riconoscimento con 12 voti, battendo Elisa (10) e la coppia Mahmood & Blanco (9). I voti ricevuti sono stati 52, tutti validi. “Devo ringraziare tutti, prima te, Amadeus, Lorenzo Jovanotti che ha scritto un bellissimo brano, i musicisti. E’ un podio veramente fantastico, siamo tre generazioni: gli anziani, lei (Elisa, ndr) di mezzo e i giovani (Mahmood e Blanco, ndr)” i

Fabrizio Moro si aggiudica il Premio ‘Sergio Bardotti’ per il miglior testo (assegnato dalla Commissione Musicale del festival di Sanremo 2022) per il brano ‘Sei tu’.

La serata finale di Sanremo 2022 ha preso il via con l’esecuzione dell’Inno Nazionale da parte della Banda della Guardia di Finanza, sul palco dell’Ariston. Al fianco di Amadeus a condurre il Festival Sabrina Ferilli.

– Pioggia di complimenti di Sabrina Ferilli ad Amadeus, inutile riportare non fanno testo

Poi un siparietto tra Ferilli e Iva Zanicchi, prima dell’esibizione della cantante. Le due si scambiano complimenti e convenevoli, finché Amadeus – che prima aveva chiesto “Vi lascio sole?” – esorta Zanicchi: “Iva, devi cantare!”.

– Non un discorso sulla famiglia e nemmeno uno sul riscaldamento globale, o sulla body positivity. Dopo tanti interventi impegnati di chi l’ha preceduta, a Sanremo 202 la Ferlli spiega perché “bisogna parlare delle cose su cui si è competenti” e sui “temi importanti lasciare parlare chi si sporca le mani per cercare soluzioni veramente a quei problemi”.

L’attrice spiega dunque che lei lascia parlare la sua “storia” e conclude citando Calvino: “Non è che dico questo perché non so cosa succede nel mondo. È che semplicemente ho scelto questa strada della leggerezza perché, come diceva Calvino, in tempi così pesanti bisogna planare sulle cose dall’alto e non avere macigni sul cuore. Perché la leggerezza non è superficialità”, dice l’attrice che prima di lasciare il palco ingaggia un siparietto con il figlio di Amadeus, José, seduto in prima fila: “È lui il vero deus ex machina del festival, è lui che ha suggerito al padre il mio nome”, dice raggiungendolo per un abbraccio e una foto.

 – “Non penso assolutamente di influenzare il parere e il voto di nessuno: ma voglio dirti che sono onorato di averti qui a Sanremo 2022”. Con queste parole, Amadeus accoglie Massimo Ranieri sul palco dell’Ariston. E dopo l’esecuzione del brano, il cantante raccoglie l’ennesima ovazione del pubblico e subito dopo esclama “papalina” partecipando così anche al fantaSanremo. Massimo Ranieri quasi si giustifica: “Me lo hanno chiesto i miei pronipoti: ieri sera ero nel pallone e allora lo faccio questa sera”. E Amadeus di rimando: “Chissà quanto vale ‘papalina’ detto da Ranieri…”.

 – Sul palco dell’Ariston volteggiano le ‘farfalle azzurre’, il gruppo dell’Aeronautica Militare. Le atlete della nazionale di ginnastica ritmica Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandrea ballano sulle note di Upside down di Diana Ross.

I “Calzini” di Paolo Baldoni tra cinema muto e country music

DI    LUCILLA  CORIONI
Il 21 gennaio è il giorno del compleanno di Paolo Baldoni, nato nel 1961 a Mantova.
Parafrasando la serie televisiva americana “Resurrection”, lo potremmo magicamente definire un “ritornato”. Risorto dalle ceneri, seppur con successo tardivo, pareva una meteora. Invece no.
“Sono sempre stato Puerto Balù”, uscito il 21 dicembre scorso, è una casa a sette stanze che fanno respirare buon umore, poesia e bella musica. Realizzato con la complicità del collega Luca Bonaffini, l’album nasce e cresce a Mantova dentro le pareti rassicuranti di LS STUDIO, sotto l’attenta cura di Vittorio Magro e Alberto Grizzi (già produttori di Mario Marco Farinato e del laboratorio discografico “La settima nota”).
Ma c’è di più. Un singolo, allegro ed energico, intitolato “Calzini”, è ora videoclip.(Vedi sopra). Girato sempre negli studi di LS, con il marchio garante del geniale Maurizio Ferrandini (neo art director di LDP VISION).
“Usciremo contemporaneamente al Festival di Sanremo, per dargli una mano a distanza….” Spiega ironico il discografico Bonaffini.
La scenografia, i colori, il mondo, l’ambiente sanno di caldo.
I protagonisti, alcuni presenti nel CD, altri musicisti giunti per giocare al ruolo degli attori sprizzano simpatia da tutti i pori: mentre violini, chitarre folk ed elettriche, slide e cappelli rossi sfidano il tempo ricordandoci gli anni Settanta, la scena si trasforma in un tributo al grande Cinema Muto di Buster Keaton e co.
Si può ancora sognare, offrendo qualità, senza sentirsi stupidi.
Buon ennesimo ritorno, caro Balù Paolo Baldoni.
Paolo Baldoni 1.png
Note artistiche
Paolo Baldoni, nato il 21 gennaio 1962 a Mantova, inizia fin da ragazzino a suonare la chitarra. Appassionato dei Beatles e di Bob Dylan, ben presto scopre i cantautori italiani e l’amore per la poesia e la letteratura.
Nel 1977 tra i banchi di scuola, incontra Luca Bonaffini che, avendo appena iniziato a suonare, cerca complicità negli amici più vicini. Paolo, adottandolo come creativo e vocalist, decide di fondare con lui la prima band, chiamandola ironicamente “Danger!” (pericolo). Ispirato dal fatto che Luca più che esecutore è autore, inizia a scrivere canzoni insieme a lui. Il sodalizio, confortato dalla loro amicizia, durerà fino al 1981, quando pubblicheranno la loro prima registrazione (solo su musicassetta e in pochissime copie).
Luca sceglierà di fare il cantautore di mestiere, Paolo preferirà farlo rimanere un fatto privato.
Dopo oltre trent’anni, finalmente Bonaffini lo convince a pubblicare alcune canzoni con la sua etichetta neonata. Nel 2013 Paolo esce con “Vivere e partecipare” e, senza tregua, nel 2015 pubblica “Dimenticanze”. Nel 2016 s’inventa una formula nuova, quella del laboratorio discografica e, ogni settimana per 21 settimane, pubblica un singolo. L’operazione, intitolata “Il sabato del Coraggio. Faccio ciò che voglio”, conterrà brani che Paolo riprenderà nei suoi album successivi

 

Max Borelli e lo spettacolo della sua super band “Echoes of Pink Floyd tribute live”

 

 

Prima di rifarsi il look, il mitico teatro di Bordighera ha salutato il pubblico con uno spettacolo ineccepibile realizzato da Max Borelli con la sua super band “Echoes of Pink Floyd tribute live”.

Vi riporto le mie impressioni a caldo, non da critico musicale ma da vero appassionato di rock

Ecco i miei “appunti di viaggio” e la chiacchierata scambiata con Max.(di Maurizio Ferrandini)

 

Martedì, 28 dicembre ore 21

Eccomi in trincea.

Un suono caldissimo avvolge subito il pubblico che viene inglobato sul palco grazie alle sapienti luci dello storico operatore Claudio Trosso, una vera sicurezza per i live di questo genere.

La band snocciola uno dietro l’altro i capolavori dei Pink   Floyd senza sbagliare una nota, sorretta da un grande impianto audio/luci.
Fin da subito si percepisce l’atmosfera carica di grande passione per la musica sia sul palco che in platea.

Il miglior repertorio dei Pink Floyd esplode dal palcoscenico e regala agli ascoltatori un’esperienza da ricordare e da raccontare.

Alle voci Pino Jerace e Manuela Barrese Moraglia si esibiscono con una sicurezza straordinaria che lascia allo spettatore la voglia di immergersi in quel sound psichedelico e lasciarsi cullare dal loro canto ipnotico.

Max Borelli (un vero gigante, alla chitarra…) un musicista completo e preparato che non lascia niente al caso, si esibisce in magistrali assoli con la sua mitica Stratocaster e passa con disinvoltura dalla slide e all’acustica concedendosi anche il piacere di esibirsi con la voce.

Grandissimi il batterista Andrea Colonna e il bassista Daniele Crivello, veri motori di questa macchina perfetta che si fonde con le tastiere di Antonello Crivellaro e Federico Pascolo rombando incessantemente per tutta la serata.

Al sax e chitarra Sandro Molinaro, esperto e acculturato musicista è la vera ciliegina sulla torta . Una super band composta da grandi professionisti che non fanno rimpiangere gli originali.

Dal pubblico qualcuno mormora che in sala ci fossero anche David Gilmour e Roger Waters, mimetizzati dalla mascherina, confusi tra la gente, finalmente insieme e senza tensioni, per ascoltare rilassati i capolavori che hanno donato a tutti gli amanti della miglior musica mai esistita.

Echoes è il tentativo di descrivere il potenziale che gli esseri umani hanno di riconoscere l’umanità presente nel prossimo e rispondere a questa con empatia piuttosto che disinteresse, un inno edificante alla ricerca dell’empatia universale .

 

INTERVISTA

Due parole con Max 

Ciao Max, grande impresa quella di riprodurre i più grandi capolavori dei Pink Floyd, quale percorso musicale ti ha portato a realizzare un progetto simile?

Ho cominciato a suonare folgorato da un disco avuto in eredità da mio fratello, era Dark side of the moon! Fra i vari LP c’era veramente il meglio della musica di quel periodo…da Rory Gallagher a Welcome di Santana e poi Hendrix, Led Zeppelin, David Silvian ecc. Davvero un bel punto di partenza… ci chiamavano Anderson Council (nomi dei bluesman da cui i Pink Floyd presero i cognomi)… il tastierista di allora era un genio del computer, un’avanguardia negli anni ’80 portato dal vivo…Marioluca Bariona… adesso è un gran fotografo e spesso viene ad ascoltarci e a fare 2 scatti.Da allora ho avuto attività di session in vari studi e diversi gruppi cover fino all’incontro con Giancarlo Golzi un artista maestoso. Da lì Museo Rosenbach e Mattia bazar… esperienze memorabili.

Come vedi il rock nei nostri anni?

Ad oggi il rock rimane grande fonte di ispirazione per molti ma non regge il confronto con la propria epoca d’oro… l’ascolto dei giovani è molto diverso dal nostro e le loro emozioni sono legate ad altro…non credo sia necessariamente un male, ma la scuola non educa al buon ascolto purtroppo…l’ora di musica vale zero…vedo artisti moderni rivalutare la stampa in vinile e questo fa ben sperare…l’audio dei telefoni è pessimo! 

C’è speranza di tornare ad una musica veramente suonata?

Non so, lo spero, ma molto dipende dalla proposta…vedo giovani molto bravi con gli strumenti, il livello è alto…una volta il musicista era un “figo” adesso è un po’ “sfigato”.

Cosa apprezzi della musica di oggi?

Cerco di superare il disgusto verso il rap… avendo un figlio 16enne cerco comunque di capire cosa muove in loro…Travis Scott, Kanie West ecc…sto studiando…

Progetti futuri?
Per il futuro, dopo aver dedicato musica a tutti e non facendolo più di professione, Echoes of Pink Floyd rimane un progetto molto gratificante, abbiamo parecchio repertorio a disposizione per lavorare ancora molto…

 

 

” TOTEM” DI MAURIZIO FERRANDINI, ARTISTA CHE NON SI MAI LASCIATO PLASMARE DALLE MODE E DA UN SISTEMA DISCOGRAFICO TENDENZIALMENTE CORROTTO

Foto L.Corioni

DI  LUCILLA  CORIONI   

Video

“Totem” è il capitolo conclusivo della saga di “Io c’entro con rock”, album che raccoglie l’essenza del cantautore matuziano con 7 brani in equilibrio tra rock e poesia.
Questa canzone raggiunge forse il livello letterario più alto tra le composizioni presenti nel disco. Il testo è a metà tra una intima seduta psicanalitica è un pubblica confessione. Questa è la celebrazione dell’arte, spesso disprezzata e vista come un demone da esorcizzare.
L’autore appare cattivo ed egoista per chi non coglie il suo fervore artistico.
Ecco che l’artista diventa l’esempio da non seguire, un idolo pagano da cui stare lontano, tanto diverso da quel padre che rappresentava un idolo sacro. Ma non sempre l’arte è una scelta, spesso e volentieri è condanna da accettare e fare propria.
Maurizio Ferrandini, cinquantenne sanremese, figlio della città dei fiori e della canzonetta da mainstreamer, è in realtà uno dei tanti fratellini scomodi e mai riconosciuti dal sistema, perché non si è mai uniformato, non si è mai lasciato plasmare dalle mode e da un settore discografico che, per sua natura e storia, tende a corrompere tutti i suoi protagonisti con i generi e le sotto-categorie del pop.
I dischi, Maurizio Ferrandini, nonostante i corteggiamenti di label Indie e produttori alternativi, ha sempre preferito farseli e finanziarseli da soli, a costo di renderli talmente rari da essere quasi introvabili.
Oltre ad una laurea conseguita nel ramo amministrativo, fin da giovanissimo Maurizio si appassiona di grafica, di montaggio video e di liuteria, ma nel frattempo la sua arte originaria non si disperde: Ferrandini diventa polistrumentista e realizza una dozzina di album in circa 10 anni.
Nel 2020, complice il lockdown dell’emergenza sanitaria, incontra “virtualmente” il vecchio amico Luca Bonaffini col quale realizza un format in cinque puntate per Globus Television dedicate alle “storie dietro alcuni vinili d’arte”: si tratta di Mash Up Kult che, andrà in onda durante il Natale successivo, ottenendo un grande successo. Nel 2021, per lo stesso Bonaffini, realizza il videoclip de “Il futuro ero” (singolo del cantautore mantovano) e sarà proprio in quel contesto che riceverà da Luca la proposta per la pubblicazione di un album.

DOLORE E DEPRESSIONE NELLA VITA MENTRE IL TEMPO CORRE SENZA SOSTA: SPECCHIO DELL’ARTISTA MAURIZIO FERRANDINI

 

 

 

DI   LUCILLA CORIONI 

E siamo al videoclip numero sei.                                                                              Maurizio Ferrandini, qui, è un pò biografo di sé stesso, OGGI, singolo estratto da “Io non c’entro col rock” racconta di come una giornata apparentemente normale possa diventare uno spunto per riflettere.

Altalenanti sentimenti mettono l’autore di fronte alle proprie scelte di vita ponendolo quasi in uno stato di dolore e depressione dove un Ferrandini, legato ad una sedia, viene prima accarezzato e poi picchiato pesantemente da una misteriosa figura femminile mentre i giorni e il tempo corrono senza sosta .
La vita intera condensata in pochi attimi, brandelli di tempo che consentono un veloce dipinto dell’attualità e dei pensieri più intimi dell’autore.
“Oggi che la formica si fa grande e la cultura è traballante” pare lo specchio di una generazione d’autore che si scontra con una realtà desolante e sempre meno tempo per raccogliere i frutti dell’arte.
Maurizio Ferrandini, cinquantenne sanremese, figlio della città dei fiori e della canzonetta da mainstreamer, è in realtà uno dei tanti fratellini scomodi e mai riconosciuti dal sistema, perché non si è mai uniformato, non si è mai lasciato plasmare dalle mode e da un settore discografico che, per sua natura e storia, tende a corrompere tutti i suoi protagonisti con i generi e le sotto-categorie del pop.
I dischi, Ferrandini, nonostante i corteggiamenti di label Indie e produttori alternativi, ha sempre preferito farseli e finanziarseli da soli, a costo di renderli talmente rari da essere quasi introvabili.
Oltre ad una laurea conseguita nel ramo amministrativo, fin da giovanissimo Maurizio si appassiona di grafica, di montaggio video e di liuteria, ma nel frattempo la sua arte originaria non si disperde: Ferrandini diventa polistrumentista e realizza una dozzina di album in circa 10 anni.
Nel 2020, complice il lockdown dell’emergenza sanitaria, incontra “virtualmente” il vecchio amico Luca Bonaffini col quale realizza un format in cinque puntate per Globus Television dedicate alle “storie dietro alcuni vinili d’arte”: si tratta di Mash Up Kult che, andrà in onda durante il Natale successivo, ottenendo un grande successo. Nel 2021, per lo stesso Bonaffini, realizza il videoclip de “Il futuro ero” (singolo del cantautore mantovano) e sarà proprio in quel contesto che riceverà da Luca la proposta per la pubblicazione di un album.

Ecco finalmente la Settima Nota 2021, rassegna dedicata alla popular music d’autore italiana e internazionale

Eccoci finalmente alla tanto attesa pubblicazione dei “fantastici sette” dell’edizione 2021 de “La Settima Nota”, rassegna per cantautori, band e gruppi che – dal 2020 – premia i protagonisti della musica italiana e non solo.

Ritroviamo, a proposito di questi ultimi, Sona e Aram che – nella scorsa edizione – si sono fatti notare vincendo addirittura due premi. Quest’anno si sono aggiudicati il prestigioso “Miglior Progetto Discografico”.                                                                                            Al loro fianco, Matteo Murgia (detto il Pastore), Giulio Perizzolo (con un sound latino americano da brivido), Giordano Cova (tradizionale ma tutt’altro che scontato), Stona (carismatico e struggente), Davide Benvenuti (criptico ed intimista) e, dulcis in fundo, Milena Mingotti ( prodotta da Roberto Costa, garanzia storica di qualità).                           Sette volti, sette voci, sette mondi che nel pianeta caotico e un po’ omologante della discografia globale, rivendicano identità, bellezza e unicità. Il titolo, chiaramente provocatorio, è “Il futuro è alle spalle”.
Un omaggio alla memoria attiva, senza nostalgia ma con grande rispetto. Dal 3 dicembre sulle maggiori piattaforme digitali.

Sherrita Duran, la voce dell’anima che canta verso il cielo

 

 

DI LUCILLA CORIONI

Preghiere, lacrime e speranze si trasformano in canti di adorazione, gioia, incoraggiamento e forza. E’ Sherrita Duran, artista totalizzante, che – con il suo album ricco di voli spirituali e viaggi mistici – inventa una formula emozionale per vincere il caos “terreno” e ritrova sé stessa nella gioia e nella scoperta di un vero e proprio stato di grazia.

I brani, quasi tutti scritti tra il 2020 e il 2021, sfidano le tenebre del lockdown grazie alla luce di quello che definisce, nella sua dimensione umana bucolica, il “campo dei canti”, tra meditazione, passeggiate col fido amico cane e il sospiro immanente della natura viva.
Sherrita con semplicità e umiltà, recita così:
“O Gesù….tu sei la mia pace
Quando il mondo comincia crollare attorno a me.
Sei la mia ancora in questa mare in tempesta.
Io non sarò smossa perché
Tu sei Colui che mi preserva.”
CHI E’ SHERRITA DURAN
Sherrita Duran ha una voce calda come la sua California, un timbro morbido e vellutato, del tutto particolare, un’estensione senza confini e un’ottima tecnica che le permette grande versatilità in ogni stile musicale.
È un artista capace di sequestrare l’ascoltatore al punto che il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz l’ha definita ”Un soprano acrobatico, una forza della natura capace di unire il bel canto alla musica black”.
LE ORIGINI
Nata e cresciuta a Fresno (California), Sherrita si trasferisce molto presto a Los Angeles , dove si laurea in Opera Lirica, Musica e Arti Vocali presso l’Università South California, esibendosi al “Los Angeles Opera – Music Center”.
Il suo talento non tarda a farsi scoprire e sin dagli esordi della sua carriera Sherrita si misura con un repertorio vastissimo: dalla lirica al pop, dal gospel al jazz, dalla musica Soul alla musica dance e hip-hop, dal rhythm and blues al musical.
Dopo un paio d’anni in tournée con vari ensemble musicali decide di trasferirsi a New York per dedicarsi completamente alla lirica e ai musical. Recita così in Showboat e in Candide al Gershwin, un famosissimo teatro di Broadway; al Dicapo Opera partecipa all’ American Singers’ Opera Project, un programma per giovani cantanti lirici; compare in alcune trasmissioni televisive tra le quali Good Morning America, The Tony Awards e The Jay Leno Show.
I PRIMI GRANDI SUCCESSI
Nel 2000 riceve il Premio di “poeta dell’anno” dalla rivista newyorkese Talent in Motion e nel 2003 vince la prestigiosa borsa di studio per cantanti lirici della Gerda Lissner Foundation.
Prosegue il suo percorso artistico, versatile e creativo, allacciando nuove collaborazioni professionali: come vocalist di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), il Maestro Fio Zanotti, il DJ Molella (Radio Deejay, M2o) con il rapper Mondo Marcio incide la canzone Segui la stella e partecipa al video musicale e molti altri artisti. Non manca di rivisitare in versione House diverse canzoni di grande successo: “Una storia importante” di Eros Ramazzotti, “No one” di Alicia Keys, “I will survive” di Gloria Gaynor e Tomorrow.
La consacrazione come interprete e come cantautrice
Nel 2009, insieme ad altri artisti tra i quali Katia Ricciarelli, Riccardo Fogli, Little Tony, Silvia Mezzanotte e Andrea Mingardi, partecipa alla compilation Caro Papà Natale 2 con la canzone The dream of Christmas, realizzata insieme al DJ Molella. Il CD venderà oltre ottantamila copie e sarà premiato con il Disco d’oro nel 2009 e con il Disco di platino nel 2010.
Il suo talento di cantautrice viene finalmente riconosciuto e due canzoni inedite, You are e Your love (tratte dall’album Time of the butterfly), entrano a far parte dell’album Milano Gospel Festival 2009, venduto nelle edicole di tutt’Italia allegato al quotidiano Il Giornale.
LA TELEVISIONE E L’INCONTRO CON I MEDIA 
Sempre più apprezzata, appare nel frattempo in diverse trasmissioni televisive per il grande pubblico: a “Cultura Moderna”, a “Sei un mito” dove vince la puntata imitando Tina Turner, a Tutte le mattine di Maurizio Costanzo dove canta Summertime accompagnata dalla band di Demo Morselli.
Sulle reti Rai compare nella trasmissione I Raccomandati accompagnata dall’amica Carol Alt e a Tutto benessere. Nel 2009 prende parte come cantante e attrice allo spot dell‘Oral cancer day 2009, mandato in onda dalla Rai, da Mediaset e proposto nei cinema, negli aeroporti e nelle stazioni della metropolitane italiane.
Nel 2009 è ospite della finale di Miss Padania e il Milano Gospel Festival.
Dalle radio più importanti (Rai Radio 1, Radio 101, Radio Deejay, Radio KissKiss ) a quelle locali Sherrita è richiesta per interviste e spesso presta la propria voce per jingles e sigle.
Tiene anche molti concerti gospel e jazz, blues, dance e lirica in tutta Italia, rigorosamente live.
DALLA NOTORIETA’ AL PRESTIGIO
La notorietà di Sherrita cresce e la sua presenza è sempre più richiesta nei locali più prestigiosi, nei festival e nelle maggiori manifestazioni dove la vedono ospite come nella finale di Miss Padania, Milano Gospel Festival. Trasimeno Blues Festival, Toscana Gospel Festival, Ascona Jazz Festival al Piacenza Jazz Festival, Al Val Tidone Festival e al Festival Internazionale di Imola “Da Bach a Bartok”. Grazie allo spettacolo teatrale “Notorious” (un mix di musica lirica associata al rock) dove ricopre il ruolo di soprano protagonista insieme ad altre due cantanti, calca i palcoscenici dei teatri più importanti d’Italia come il Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Coccia di Novara, Teatro Fraschini di Pavia e molti altri teatri italiani. Grazie allo spettacolo teatrale Notorious (un mix di musica lirica associata al rock) dove ricopre il ruolo di soprano protagonista insieme ad altre due cantanti, calca i palcoscenici dei teatri più importanti d’Italia.
“TIME OF THE BUTTERFLY” , IL VOLO DELLA FARFALLE DA CHIAMBRETTI A CELENTANO
Sherrita prende il volo con l’album Time of the butterfly: una collezione di undici canzoni inedite che nascono dal profondo del suo cuore e accompagnano l’ascoltatore in un viaggio d’ispirazione lyric-soul accompagnata dagli arrangiamenti del produttore musicale Gianmaria Scattolin. Il suo CD esce il 18 marzo 2010, giorno del suo compleanno.
Nel novembre 2011, al Chiambretti Music ShowSherrita e l’Italian Gospel Choir partecipano con la nota canzone di Laura Pausini “La solitudine”.
L’aprile 2012 vede l’uscita della compilation Lounge Zu-Groove Summer Vibes, realizzata dal produttore, arrangiatore e musicista Andrea Zuppini, alla quale Sherritapartecipa come cantautrice con due brani: Mister Mambo e Upside Down.
Nel febbraio 2012 il Festival di Sanremo chiama e Sherrita accompagna Adriano Celentano in entrambe le sue apparizioni, sotto la direzione del maestro Fio Zanotti.
I GRANDI TOUR
Nell’ottobre 2013 Sherrita viene chiamata dallo Staff di Gianni Morandi dove ricopre il ruolo di Vocalist per lo spettacolo “Gianni Morandi Arena Live 2013” in diretta su Canale 5.
Nel 2014 ha preso parte nella tournée teatrale del musical The Sisters, La Via Del Successo, dove ha ricoperto un ruolo di protagonista con altre 2 cantanti.
“KEEP SHINING” E ALTRE AVVENTURE.  
Nel maggio 2017 il suo nuovo album “Keep Shining” collezioni di 9 brani di genere Gospel/R&B suonati e arrangiati dal Maestro Marco De Domenico.
Nel Febbraio 2019 il Festival di Sanremo la richiama e questa volta accompagna per le 4 serate del Festival, insieme al suo coro Gospel, il cantante Irama con la canzone La ragazza con il cuore di latta, dove le è stata affidata una parte solista nella canzone.
Dal 2019 ha fatto parte come “giudice del muro” per 3 stagioni televisive del programma “All Together Now” condotto da Michelle Hunziker su Canale 5.