Domani 24 febbraio il governo della Regione siciliana fornirà chiarimenti all’ordine del giorno n.322 sui lavoratori dell’Istituto Incremento ippico

Presidente in carica | ARS
Foto archivi SUD LIBERTA’

 

Una interpellanza parlamentare a firma di  A. Cracolici  presentata all’ARS il 18 maggio 2021 verrà esaminata domani , all’ordine del giorno n.322 del 24 febbraio 2022 con  richiesta di chiarimenti sulle procedure di mobilità dei lavoratori dell’Istituto incremento ippico:

Istituto incremento Ippico, incubo licenziamento per i dipendenti. «Ad  Ambelia investiti milioni di euro ma qui nessuna certezza» - MeridioNews
La sede di Catania dell’Istituto Incremento ippico

 

Palermo,

Pubblichiamo l’intervento dell’on. Cracolici su SUD LIBERTA’  che, più degli altri quotidiani ha approfondito la questione dei lavoratori dell’Istituto Incremento Ippico.  Chi volesse intervenire concretamente può telefonare alla nostra Redazione inviando la comunicazione .

“All’Assessore per l’Agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea, premesso che l’Assemblea regionale siciliana con legge regionale n.17 del 2019 , art. 2 commi  7 e 8 ha definito la dotazione organico dell’Istituto con sede in Catania.  Considerato che tale norma definiva la procedura di messa in mobilità per le eccedenze relative alla dotazione organica; 

già, nel dibattito parlamentare, il sottoscritto interrogante faceva rilevare l’esistenza di una norma  nella legislazione vigente per riorganizzare gli enti vigilati e per la messa in mobilità del personale in eccedenza verso altri Enti vigilati o presso l’Amministrazione regionale.

Nel medesimo dibattito il Presidente della Regione aveva assunto ‘impegno di ricollocare eventuali esuberi presso altri Enti vigilati o presso l’Amministrazione regionale

Considerato che la norma in oggetto è stata sottoposta al giudizio della Corte Costituzionale che ha ritenuta inammissibile la questione di legittimità  costituzionale in quanto già disciplinata dall’ordinamento civile dello Stato.

l’Ente con determina del 14.5.2021 procedeva alla ridefinizione della dotazione  organica prendendo atto del giudizio della Corte Costituzionale ma dando applicazione parziale all’art.33 del d.lgs. 165/2001, determinando di fatto, una unilaterale messa a disposizione di alcuni lavoratori, in atto in pianta organica ma senza una preventiva ricerca di ricollocazione  degli stessi lavoratori e procedendo alla messa in mobilità con relativa decurtazione salariale pari al 20%.

Tale procedura appare come un inutile aggravamento della conflittualità giuridica e sindacale visto che gli stessi ancorchè dichiarati in esubero ,sono vincitori di concorso presso la Pubblica amministrazione. 

Per conoscere se intenda sospendere la procedura di mobilità nelle more che l’Amministrazione regionale avvii una ricognizione dei fabbisogni presso altri Enti vigilati  al fine di dare prioritariamente una nuova collocazione ai lavoratori dichiarati in esubero garantendo, così, un principio di tutela e garanzia occupazionale secondo quanto previsto dal CCNL  di riferimento 

La Regione siciliana chiude le porte ai sei dipendenti “licenziati” dell’Istituto Incremento ippico

Per i giudici di Palermo trattare con la mafia non è reato - Avanti
La classe dirigente della Regione siciliana ha creato un’altra ingiustizia

 

DI  RAFFAELE  LANZA

La storia è nota. I dipendenti -“in disponibilità”dell’Istituto Incremento ippico presentano istanza di passaggio nei ruoli dell’Amministrazione regionale Sono quelli -sei- inquadrati sino al mese di luglio 2021 formalmente in categoria C (istruttore) Sperano tutti nel nuovo concorso della Regione. 

Ricorderemo che una legge  regionale ( n.17 del 16 Ottobre 2019) “per accrescere l’efficienza e la razionalizzazione della spesa per il personale,disponeva la rimodulazione della pianta organica dell’Istituto che passava da 31 unità lavorative a 17 dipendenti, questi ultimi distribuiti in n.12 di categoria A, n,1  di categoria B, n.3 di categoria C e n.1 di categoria D

La legge prevedeva e disciplinava che le eccedenze di personale  di ruolo a fronte della detta rimodulazione e subito,dovevano essere attenzionate dal dirigente responsabile dell’Istituto ippico per l’applicazione delle procedure di mobilità ( ex art 33 Testo unico sul pubblico impiego) e che ai fini della ricollocazione totale o parziale del personale in eccedenza, la dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica e del Personale -Carmen Madonia-  autorizzata a stipulare apposito accordo di mobilità che avrebbe potuto regolare anche la copertura di posti resisi vacanti a seguito della nuova dotazione organica.

 

Nella foto sopra la dottssa Carmen Madonia, dirigente generale Funzione Pubblica della Regione siciliana

 

Contro questa rimodulazione sappiamo di un intervento parlamentare del  Movimento Cinquestelle e di una risposta governativa serena durante la seduta d’Aula del 25 settembre 2019  dell’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Marco Falcone che assicurava che il personale in esubero sarebbe stato ricollocato, citando l’articolo 33 della legge 165

Successivamente la deputata regionale Jose Marano presentava  il 17 settembre del 2020 una interrogazione (n. 1727) per ottenere la ricollocazione degli 8 dipendenti, ma in attesa di una risposta dal governo, venne nominato con decreto assessoriale (n.116 del 2 novembre 2020) un commissario per applicare la rimodulazione del personale dell’Ente. Si tratta di Vito Sinatra, dirigente regionale in pensione e sindaco di Castronovo di Sicilia.

Il 19 luglio del 2021 nonostante le assicurazioni da più parti, gli otto dipendenti ricevevano  una  raccomandata con la quale si comunicava  per loro la mobilità per due anni con lo stipendio all’80%. Il provvedimento era stato sospeso per venti giorni per un tavolo di confronto con i sindacati che , sappiamo tutti, aveva  messo in luce l’inefficienza e il dilettantismo autentico dei sindacati presenti _ Cgil , Uil , e il che non sottoscrivono alcun verbale, quasi una riunione/ scampagnata protagonismo esclusivodei dirigenti generali della Regione

Le previsioni puntavano i riflettori pure sulle eccedenze di personale derivanti dalla rimodulazione della pianta organica regolabili con il ricorso all’istituto del distacco (come previsto da un articolo contrattuale del Comparto- ex art.62).    Furono poi i provvedimenti commissariali di Vito Sinatra  a considerare eccedentari alcuni dipendenti dell’Istituto incremento ippico che rifiutarono con dignità di svolgere mansioni inferiori da quelle attribuite dal contratto del 2000 e vennero posti in disponibilità per 24 mesi con esonero dalla prestazione lavorativa e con percezione della indennità di legge nella misura dell’ottanta per cento dell’ultima retribuzione percepita.

Ma l’onestà e la chiarezza della Regione siciliana non si misurano nella concretezza  nel nuovo concorso per il reclutamento di n.487 unità di personale a tempo pieno e indeterminato, categoria C, posizione economica C1 da assegnare presso i Centri per l’impiego. Il predetto bando infatti ha previsto he il numero dei posti messi a concorso sarebbe stato ridotto in ragione dei posti che potranno essere coperti all’esito delle procedure di mobilità obbligatoria nell’osservanza ,ricordiamo, dell’art.34 bis del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n.165

Oggi si verifica l’inspiegabile nell’inspiegabile: con nota della Presidenza regionale a firma del dirigente del Servizio V,  A.Sirna e del dirigente generale dott.ssa Carmela Madonia – da noi recentemente chiamata in causa anche per l’inspiegabile -e certamente illecito- decreto dirigenziale che ha  assegnato al capo dell’Ufficio stampa dell’Ersu di Palermo-(Dario Matranga, segretario-guarda caso – del Cobas-Codir regionale)   e di quello di Catania, (Pamvini, pure lui -guarda caso -commissario all’Istituto per ciechi etneo) fiumi di denaro non dovuto -non passato dalla lente della Corte dei conti e senza che la Regione abbia controllato o verificato minimamente  i requisiti di legge-

la Regione siciliana comunica “……….questa Amministrazione ha effettuato la comunicazione di cui all’articolo 34 bis del decreto legislativo del 30 marzo 2001 n .165, rinnovata con nota prot. 127005 del 30 novembre 2021 “Adempimenti preliminari alle ordinarie procedure di assunzione a tempo indeterminato di 1024 posti di cui 487 di categoria C e 537 di categoria D-  Attivazione procedura ex art 34 e 34 bis del dl 30 marzo 2001 n.165 ”     . In esito alle suddette richieste il competente Servizio del Dipartimento regionale del Lavoro ha dato riscontro negativo alla presenza di eventuale personale posto in disponibilità, “Allegato A ” al DDG n.9018 del 21 giugno 2018 istituito ai sensi del comma 1 dell’art. 34 nis del decreto l.n .165/2001..

Sorprende tutti questa nota che non risponde ad alcuna logica ed  riaccende lo spirito di battaglia dei lavoratori sotto il profilo giuridico e degli spenti sindacalisti della Regione.    E’ coro unanime : allora la comunicazione del direttore Alfredo Alessandra dell’Istituto ippico nel mese di luglio 2021 al dipartimento- assessorato al lavoro è stata seppellita in qualche cassetto dirigenziale?

E cosa ha fatto-a riguardo  il dirigente generale al lavoro Gaetano Sciacca?    Anche Sciacca, con il parere negativo,  fa parte del “complotto” contro la riassunzione dei  sei lavoratori?       Ma chi è costui?     Sappiamo che Gaetano Sciacca  già direttore del Genio Civile di Messina per vari lustri, poi del Centro Provinciale per l’Impiego , Sciacca ha un passato politico tormentato, come gira il vento  . E’ stato lombardiano e per questo nominato commissario al CAS , , poi Crocettiano e, quindi, riconfermato. Successivamente, rimane folgorato dalla forza emergente: i pentastellati.       Nell’occasione il dr. Sciacca si è forse dimenticato l’attuale “appartenenza” o segnalazione.

Così non va bene, signori. Non va bene la chiarissima malafede dei dirigenti,anche se obbedienti-purtroppo- alla politica, non va bene lo stop arbitrario alla carriera e al lavoro di questo gruppo di dipendenti che con coraggio hanno detto no allo sfruttamento e agli interessi esclusivi /politici della Regione.       Aprite le porte -come dice la significativa canzone sanremese del leggendario cantante Gianni Morandi..

Una constatazione, a questo punto, sarà innegabile: la nota della Regione non documenta superficialità od incapacità nè si può invocare l’errore accidentale.     Qui siamo in presenza di  atti ingiusti, impera un’ingiustizia che non viene sanata e , pur di far prevalere l’amore alle proprie tesi continua a durare all’infinito sulla pelle di questi sventurati in disponibilità.     Sono questi i connotati della nostra classe dirigente che parlano di riduzione di personale in un Ente che sta investendo parecchi soldi per la valorizzazione del bene Tenuta Ambelia, sono dirigenti che come ai Beni culturali e alle affollate Soprintendenze dove il personale , cameriere dei coordinatori ,  entra ed esce dagli uffici  come vuole, ed offrono tutti insieme un prolungato scadimento della Regione siciliana

 

 

Regione, burocrazia sfasciata, Sicilia a picco. La vera rivoluzione è il merito, non certo i concorsi - QdS

 

 

Un grillino il nuovo DG del dipartimento regionale del lavoro - ReportSicilia.com
Gaetano Sciacca, dirigente generale al dipartimento Lavoro della Regione Siclia. Si dice che sia un dirigente “opportunista”, dove batte il vento insomma lui è presente

NAPOLI: “OCCORRE FAR PRESTO PER CONSENTIRE AI LAVORATORI DELL’AZIENDA ABC L’ACCESSO AL CREDITO”

Sono in atto in commissione Bilancio le preoccupazioni dei lavoratori di ABC

 

Abc, i lavoratori in assemblea permanente
Preoccupati i lavoratori dell’azienda ABC

 

La preoccupazione dei lavoratori di Abc rispetto al piano di riorganizzazione delle partecipate e alla mancata approvazione degli ultimi bilanci aziendali è stata oggi all’attenzione della Commissione Bilancio presieduta da Walter Savarese che ha convocato anche i vertici aziendali riservandosi di invitare ad un prossimo incontro anche l’assessore al Bilancio ed il direttore generale.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei lavoratori la presidente Sardu ed il direttore Pennarola hanno assicurato che ABC ed Amministrazione hanno ripreso le attività del tavolo istituito per risolvere il problema del disallineamento tra partite creditorie e debitorie. Vi è la consapevolezza che occorre far presto anche per consentire ad ABC l’accesso al credito bancario. Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde), già commissario straordinario dell’azienda speciale, non c’è da temere né rispetto a modifiche dell’assetto societario né rispetto ad ipotesi di privatizzazione. In analogia con quanto fatto fino al bilancio 2018 – ha osservato – si potrebbe proseguire sulla strada già avviata con l’istituzione del fondo aziendale di svalutazione crediti e del fondo rischi del Comune per riportare i conti in regola rapidamente. Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) e Nino Simeone (Napoli Libera) hanno sollecitato tempi rapidi per la soluzione del problema, mentre Catello Maresca (Gruppo Maresca) ha richiamato la necessità che la commissione richieda certezze in merito alla linea strategica dell’Amministrazione su ABC e sulle altre partecipate.

Sui crediti occorre fare chiarezza, adottando però soluzioni adeguate alle prospettive strategiche che riguardano il futuro dell’azienda.

 

CATANIA, INGRESSO DEI GIOVANI DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO NEL MONDO DELL’EDILIZIA

 

INTEGRAZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DELLE IMPRESE

Si concretizza il protocollo d’intesa firmato da Ente Scuola Edile e la Comunità etnea di Sant’Egidio, con il supporto di Ance Catania

Lo Staff dell’Ente Scuola edile di Catania

CATANIA

Integrazione, opportunità lavorative, sviluppo. Sono queste le direttrici su cui si muove il protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi dall’’Ente Scuola Edile, nel quale sono presenti l’ANCE Catania e le OO. SS di categoria FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL e dalla Comunità Sant’Egidio di Catania, concretizzatosi  ieri  presso la sede Esec. Nigeria, Pakistan, Afghanistan, Senegal: sono queste le nazionalità dei 16 ragazzi accolti dalla comunità, che verranno formati attraverso un corso di 64 ore e poi inseriti nel mondo delle costruzioni, oggi più dinamico grazie agli incentivi messi in campo dal Governo.

«Due i moduli: uno fondamentale di 16 ore con le nozioni base per l’ingresso in cantiere, i rischi, la sicurezza, le competenze attribuite alle varie figure e le relative responsabilità; l’altro più professionalizzante e con un approccio pratico – ha spiegato il presidente di Esec Giuseppe Alì, affiancato dal vicepresidente e segretario provinciale FENEAL UIL Nino Potenza 

Un protocollo d’intesa importante – sottolineano entrambi – in un momento di ripresa per la filiera edilizia, che rappresenta un servizio sia per le imprese, sia per le risorse in cerca di nuove opportunità lavorative, stando al passo con i tempi e con la continua evoluzione delle tecniche di costruzione». Un’intesa che ha un valore simbolico ancora più significativo, perché «concretizza il processo di integrazione di cui tanto si parla – ha aggiunto il segretario provinciale FILCA CISL e consigliere Esec Nunzio Turrisi – in questo modo diamo senso al concetto di uguaglianza nel lavoro e mettiamo le basi per un futuro diverso, sia per chi cerca fortuna altrove, sia per la nostra terra. Il tutto attraverso un settore delle costruzioni formato, che funzioni bene e di qualità». «Obiettivi e percorsi ampiamente condivisi», ha fatto eco Salvatore Papotto della FILLEA CGIL consigliere ESEC.

«Abbiamo avviato un processo per dare risposte concrete alla grande richiesta di maestranze e tecnici da parte di molte realtà imprenditoriali – ha sottolineato Rosario Fresta Presidente ANCE Catania. Viviamo un momento positivo – ha spiegato – in cui assistiamo al “risveglio” dei cantieri – anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ma con pochi addetti ai lavori. Per questo ringraziamo Emiliano Abramo, che ci ha permesso di dare avvio a un percorso destinato a tutti coloro che hanno voglia e volontà di fare bene, nella speranza che possa servire da stimolo per tutti gli altri giovani che vogliono introdursi nel mondo del lavoro».

L’iniziativa è stata frutto del lavoro dietro le quinte di Rosanna Di Mauro (Ance Catania) e Serena Carbone (Comunità di Sant’Egidio), «dando una risposta alla domanda di futuro di chi ha lasciato la propria terra e i propri affetti, affrontando un viaggio lungo e tortuoso – ha commentato Emiliano Abramo, presidente della Comunità – e alla richiesta delle imprese che lamentano l’assenza di manodopera: due domande che si fondono come un abbraccio alla ricerca di un futuro migliore. Questa è la risposta della società in un momento storico delicato, dimostrando, ancora una volta, che con la sinergia e piccoli gesti si possono fare grandi cose».

All’incontro erano presenti i ragazzi che la prossima settimana inizieranno il corso di formazione: entusiasti e felici per «la possibilità di avere qualcosa in più».

 

TECNICI DI CATANIA :«PROLUNGARE STATO DI CALAMITÀ E UNIFORMARE LE NORMATIVE»

 

Due i disegni di legge proposti da Ordine Ingegneri e OAPPC di Catania, Geometri etnei, Geologi di Sicilia e Commissario Straordinario per la ricostruzione Salvatore Scalia

 

CATANIA –

 Un’emergenza nell’emergenza, tra i tempi lenti e gli ostacoli della burocrazia, le difficoltà provocate dalla pandemia, il rischio idrogeologico, il dramma causato dal maltempo e le problematiche legate allo smaltimento della cenere vulcanica dell’Etna. È in questo scenario che «chiediamo di essere supportati per ricostruire velocemente, con progetti di qualità e nel solco della legalità», ha sintetizzato il Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano Salvatore Scalia, durante l’incontro di questa mattina (25 ottobre) – moderato dal direttore de La Sicilia Antonello Piraneo – voluto dall’Ordine regionale dei Geologi, da quelli etnei degli Ingegneri e degli Architetti PPC e dal Collegio dei Geometri di Catania.

«A distanza di quasi tre anni la ricostruzione prosegue a rilento, tra le difficoltà arrecate dall’emergenza coronavirus e un sistema normativo che rappresenta un freno, più che una spinta: i tempi per avviare i lavori sono molto lunghi e difficilmente in linea con le scadenze dello stato di emergenza, fissato per il 30 novembre 2021. A questo aspetto si aggiunge il termine del mandato del Commissariato i scadenza il 31 dicembre di quest’anno – ha sottolineato Scalia – per questa ragione è assolutamente necessario prolungare lo stato di emergenza e di applicazione del Sismabonus, uniformando la normativa a quella utilizzata per il terremoto del Centro Italia e dell’Emilia-Romagna, dove l’emergenza dura ormai da 9 anni».

Un confronto da cui sono emerse proposte attuative e criticità dell’attuale regolamentazione: «Molte pratiche non evase sono in fase di istruttoria a causa di alcune difformità urbanistiche, problema che in altre realtà è stato superato – ha aggiunto Scalia – altra disparità emersa è quella legata agli onorari dei tecnici, il cui compenso è individuato su base forfettaria e che incide sul numero e sui tempi degli interventi di piccoli importi. Ragion per cui sarebbe opportuno aumentare le quote destinate ai professionisti: ma affinché questo accada è necessario incrementare i fondi a disposizione. Infatti, i 200 milioni di euro individuati in una prima fase avrebbero dovuto vedere un secondo stanziamento, cosa che non è mai accaduta. Infine, altro aspetto è quello legato alla proroga del Sismabonus, non prevista per immobili unifamiliari e villette, che rappresentano la tipologia più diffusa del nostro territorio».

«Ritengo – è intervenuto il sindaco di Catania Salvo Pogliese – che si tratti di un’iniziativa lodevole, di equità e di buon senso: un testo in cui s’immagina la predisposizione di due disegni di legge da equiparare a quelli già approvati dal Parlamento Nazionale per il sisma dell’Italia centrale. È surreale che esistano due procedure diverse». L’attuale scenario, infatti, «sottovaluta la situazione del nostro territorio – ha evidenziato il presidente degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, che ha preceduto la relazione tecnica del segretario dell’Ordine Alfio Torrisi – creando distinzione tra “terremoti di serie A e serie B”. Chiediamo, dunque, che avvenga un allineamento sia sul piano finanziario, che normativo. Essenzialmente su due punti: quello dei piccoli abusi, dove ad oggi non è possibile avere un iter parallelo, così come avviene nel Centro Italia. L’altro legato alle competenze tecniche, dove nel contributo della ricostruzione non viene tenuto conto della complessità del progetto, a differenza di quanto accade nel Centro-Nord».

«Il percorso da seguire – ha aggiunto il presidente OAPPC CT Sebastian Carlo Greco – è quello delle altre zone terremotate del nostro Paese, in cui si è intervenuto con dovuti e tempestivi passaggi legislativi. Al momento, infatti, la disparità tra il testo che regolamenta la ricostruzione nei nove Comuni interessati e quello del resto d’Italia presenta due importanti violazioni all’articolo 3 della Costituzione. Le categorie professionali interessate si muovono nella stessa direzione, mostrando la capacità di fare rete intorno a un’emergenza prioritaria, che va affrontata con il contributo di tutti».

«Il titolo di questo convegno – ha commentato il presidente dei geometri di Catania Agatino Spoto – è frutto di una riflessione e un lavoro fatto in sinergia tra gli Ordini professionali e il Commissario Straordinario, sulla base di criticità emerse nel corso del tempo. Oggi, l’obiettivo è uno solo: accelerare i tempi per la ricostruzione». Riflessione ampiamente condivisa da Mauro Corrao, presidente del Geologi di Sicilia, che ha puntualizzato: «Il nostro è un territorio estremamente fragile, dal punto di vista idrogeologico, vulcanico e sismico. Conoscerlo a fondo e pianificare al meglio l’urbanizzazione diventa di fondamentale importanza in termini di sicurezza e riqualificazione. Per far questo, però, occorre fare fronte comune affinché la politica possa rendere fattive le idee tecniche di intervento». Proprio il mondo politico è stato il primo destinatario dell’incontro di oggi, con l’invito ai parlamentari regionali della provincia di Catania e ai deputati e senatori eletti in Sicilia, oltre che ai sindaci dei nove Comuni interessati. Presenti gli onorevoli Gaetano Galvagno, Angela Foti, Fausto Raciti, il senatore Cristiano Anastasi, in collegamento il sindaco del Comune di Acireale Stefano Alì, il sindaco di Aci Sant’Antonio Santo Orazio Caruso, il sindaco di Zafferana Salvatore Russo.

Napoli,nuova Giunta rinnova contratto di 142 vigili urbani

 

Vigili urbani, Giunta rinnova contratto di 142 agenti

La giunta comunale riunitasi ieri  – su proposta del sindaco Gaetano Manfredi e dell’assessore alla Polizia Municipale Antonio De Iesu – ha approvato la delibera che modifica il piano triennale dei fabbisogni di personale 2021/2023 relativamente alle assunzioni a tempo determinato di 142 agenti di polizia locale i cui contratti sono in scadenza oggi.

Il rinnovo, – informa l’Ente comunale –  parte il 1 novembre e termina il 31 dicembre 2021, è coperto da circa 1 milione di euro attinto da risparmi di spesa.

L’amministrazione si impegna a garantire il rifinanziamento per il 2022. Per l’operatività della delibera approvata dai Comuni in riequilibrio è necessaria l’approvazione della Costel (Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti locali).

Il sindaco Manfredi e l’assessore De Iesu sono in stretto contatto – informano nel Comunicato -con i vertici del Ministero dell’Interno affinché già nella prossima riunione la Costel possa dare il via libera definitivo……

NAPOLI: APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE

Si rischiano 2 mln di disoccupati in più nel 2020 - Jobs & Skills - quoted  business

Napoli

La Giunta comunale presieduta dal Sindaco de Magistris ha approvato, -informa l’Ente, nella serata di ieri, una importante delibera che va nella direzione del sostegno alle politiche del lavoro. Dopo aver appostato le risorse necessarie durante l’approvazione del bilancio pluriennale, con questo atto si delinea un nuovo piano di fabbisogno che coniuga l’identificazione del fabbisogno del personale dell’Ente con l’esigenza di figure professionali specifiche sia per l’erogazione dei servizi sia per il miglioramento della macchina comunale.

Tra le nuove figure presenti nell’organico del Comune di Napoli un particolare riferimento va fatto per gli psicologi e gli educatori. Questa scelta – viene sottolineato dall’assessorato al personale di Palazzo San Giacomo – è in controtendenza rispetto alle scelte di tante pubbliche amministrazioni che in questi anni hanno preferito esternalizzare alcuni servizi, invece di dare un impulso alle politiche pubbliche a supporto delle fragilità e quindi della capacità dei servizi pubblici di rispondere alle esigenze dei territori.

Altro elemento rilevante è l’aver definito, seguendo la normativa Madia, le posizioni dirigenziali necessarie alle attività di direzione e coordinamento di cui necessita l’Ente, prevedendo forme di selezione che permetteranno alla nuova amministrazione di rafforzare da subito la pianta organica.

A FIRENZE IL GIUDICE DEL LAVORO REVOCA I LICENZIAMENTI, IN SICILIA DOVE VI SONO AFFINITA’ CON I “SILURAMENTI” DEI LAVORATORI DELL’ISTITUTO IPPICO, PROBABILE UNA DECISIONE EGUALE

 

Le I cavalli dell'Istituto senza foraggi Musumeci lancia raccolta fondi BlogSicilia – Quotidiano di cronaca, politica e costume

Licenziamenti GkN  dovranno essere tutti revocati per decisione del Giudice. Il tribunale accoglie il ricorso sindacale della Fiom Cgil..  L’azienda non può più tenere in vita gli atti inerenti l’illegittima procedura di licenziamento collettivo

DI       R.LANZA

Istituto Incremento Ippico, otto dipendenti messi alla porta. La Regione non torna indietro. Cgil: «Impegni non rispettati» - MeridioNews

 Il Tribunale di Firenze accoglie il ricorso sindacale  e condanna la società a “revocare la lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo” del 9 luglio scorso.

Specificatamente il   Tribunale,  condanna Gkn “a porre in essere le procedure di consultazione e confronto previste dall’articolo 9 parte prima del Ccnl e dall’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione; a pubblicare il testo integrale del presenze decreto a sue spese e per una sola volta sulle edizioni nazionali dei quotidiani  omissis omissis’; al pagamento in favore del sindacato ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessivi 9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali”.

Anche in Sicilia la sentenza è stata accolta favorevolmente dai lavoratori in mobilità o licenziamento provvisorio” dell’Istituto Incremento Ippico perchè anche qui sono tutti -compresi i sindacati- in fermento per la decisione del Giudice del lavoro di Catania che fra alcuni giorni si pronuncerà sulla nota  vicenda della “revoca del provvedimento di licenziamento o messa in disponbilità” dei sette dipendenti.      Vi sono affinità giuridiche – è  coro unanime -con la vicenda di Firenze  perchè anche la nota riunione del 13 luglio scorso dei sindacati regionali siciliani e dirigenti generali della Regione Sicilia compreso l’Assessore al ramo Agricoltura Scilla hanno posto in luce il difetto dei necessari requisiti formali di Contrattazione sindacale quali ad esempio il verbale di registrazione e trascrizione dei pareri sindacali.      E, anche se i sindacati- lì per lì forse intimiditi o narcotizzati dai potenti della Regione,e non hanno preventivamente richiesto il verbale di trascrizione, era l’Amministrazione regionale con il suo segretario della seduta, se nominato, che aveva l’obbligo primario  di porre in essere gli adempimenti  contrattuali e rituali. L’omissione , anche se non tempestivamente contestata, non ha consentito  alle forze sindacali presenti di poter vincolare la controparte dirigenziale ,.

AGGIORNAMENTO :  Sul ricorso contro la Regione siciliana della legge n.17 del 2019 che rimodula la pianta organica dell’Istituto Ippico  ,il  Giudice del Lavoro  di Catania – informano  stasera i legali dei dipendenti interessati – si pronuncerà il 15 Dicembre prossimo.   Il  ricorso è quello dell’Avv Buscemi presentato da diversi dipendenti che non hanno aderito alle idee del Sindacato Cgil 

GKN e l'industria italiana a pochi giorni dallo sblocco dei licenziamenti
ILLEGITTIMA LA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DELLA SOCIETA’ GKN

I MAGNIFICI SETTE DIPENDENTI DELL’IST. IPPICO, “IN DISPONIBILITA'”: ALLA RICERCA DI UN INTERLOCUTORE

Aumentano i vaccini nei Comuni in "arancione": riaprono ristoranti e bar

Il Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci

 

DI  RAFFAELE  LANZA

AFFIDARSI ALLA POLITICA -CORROTTA ED INADEGUATA IN SICILIA – SAREBBE UN’INGENUITA'”

Non si può rimanere insensibili di fronte all’ondata di indignazione che in queste ore sta salendo contro l’immobilismo e il “rifiuto”di ricevere i sindacati e mantenere l’impegno già preso con i lavoratori dell’Istituto ippico,.  della Presidenza della Regione. Consenta, Presidente ma gli impegni si onorano  tanto più che , riferiscono, era disponibile negli Uffici di Catania 

Schiaffo dunque ai sindacati presenti-(Cgil con G.Del Popolo, Uil con Luca Crimi, Sadirs con C. Gulizia) come concordato prima -pronti per dialogare del problema  ma , sorprendentemente, respinti oggi pomeriggio alle ore 16,30. Permesso accordato solo-una decina di minuti , ad un lavoratore del gruppo, Angelo Catania, perchè “ascolti” il governatore.

Sostanzialmente ,apprendiamo dai lavoratori interessati , Musumeci avrebbe detto al dipendente interlocutore, che è in attesa della decisione del Giudice del Lavoro e, che ogni “pressione” appare al momento superflua e fuor di luogo”

Il messaggio -ci informano al dettaglio -era stato dato dalla segreteria particolare del Musumeci, alla Digos e dai militari esteso ai rappresentanti manifestanti nel corso del sit-in di ieri l’altro.  Che vergogna!     Quanto deve brutto con la propria coscienza invertire il ruolo del governante che lotta per il sociale con quello di potente indifferente ai disoccupati e allo sviluppo

 

Gaetano Del Popolo - Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica,  attualità di Catania, Messina e provinceLuca Crimi (@lucacrimi) | Twitter

A  sx  G.Del Popolo-(Cgil)                      Luca Crimi (Uil)

La vicenda dei dipendenti dell’Istituto incremento ippico “silurati” o “in disponibilità a casa con lo stipendio decurtato sembra assumere i connotati dopo quelli del dramma -singolo e familiare – anche dell’inganno  . Come sapete i dipendenti “licenziati” avevano indetto in questi giorni  vari st-in a Tenuta Ambelia (Militello) e a Catania di fronte  alla Presidenza regionale presso l’Asp amministrativa -Ex Inam

Questa decisione non soltanto voleva dare respiro e forza alla proposta di revocare il provvedimento di “messa in disponibilità” – che dirigenti generali  e governanti fantocci non hanno fatto il 13 luglio scorso alla presenza dei  rappresentanti sindacali che avevano esposto (“verbalmente” purtroppo)  l’intera problematica ma si proponeva anche di  mettere in discussione con forza il futuro produttivo di un Istituto come l’incremento ippico e del suo sviluppo.

Si poneva da tempo l’esigenza che la Regione siciliana diventasse promotore di interventi ed iniziative per la ripresa dell’occupazione e il rilancio degli uffici regionali     Per le responsabilità che il Presidente della Regione ricopre l’On. Nello Musumeci forse avrebbe dovuto essere più attento al problema dell’Istituto ippico, ai lavoratori messi in disparte o parcheggio mortificati da una politica dell’ARS (salva l’eccezione del Movimento pentastellato che- si sa-  ha rivolto interrogazioni parlamentari a riguardo)  inadeguata ed indifferente. Perchè ?   L’attività politica dell’ARS che condiziona perfettamente il governo siciliano , si riduce solo ad una battaglia di gruppi per interessi particolari, lotte di fazioni e veti incrociati che fanno cadere la Sicilia e la Regione siciliana nell’inefficienza globale con  la gran parte  degli antichi ed attuali dirigenti generali e di secondo livello, giudicati ” fantocci,” uomini senza parola  e senza alcuna consapevolezza del dramma umano della (dis) occupazione.

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Su questo terreno si possono germogliare tante ipotesi  diverse secondo i punti di vista e la nostra indole  ma affidarsi alla politica -o del Presidente di una Regione o della compagine dell’ARS – sarebbe davvero una ingenuità

PASSO AVANTI DEL GOVERNATORE MUSUMECI PER I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO IPPICO CON L’ANTICO SISTEMA DELL’APPUNTAMENTO DALLA SEGRETERIA PARTICOLARE POLITICA

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DI  R.LANZA

 

Nuovo sit-in  dei dipendenti  -ieri ed oggi davanti al Palazzo della Regione di Catania – (vedi Video) “messi alla porta” senza tanti scrupoli e con tante prese in giro dalla Regione siciliana, Istituto Incremento ippico.   I dipendenti ai quali è stata già applicata la decurtazione stipendiale non si rassegnano a stare disoccupati in attesa di chissà che cosa.    Sono otto quelli -pardon  sette visto che un dipendente -danno notizia- è deceduto oggi, domani i funerali  (L. La Spina) che chiedono l’applicazione del Contratto del comparto che dal 2000 li ha vestiti di un livello superiore di agente tecnico, quello di istruttore direttivo.  In virtù della legge del 2019 che prevede per essi la mobilità, la Regione avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco di questo  personale presso altri enti  La domanda di trasferimento presso altri enti era stata formalizzata ed in diversi casi esitata favorevolmente.    Congelata dalla Regione e dal Dipartimento superiore nonchè dal Dirigente generale della Funzione pubblica con una nota zeppa di sciocchezze che rivelano la malafede politica di chi  è contrario all’esito favorevole della vicenda.

Fiumi di parole  sulla mobilità dei vertici  politici regionali presso l’IPA (Ispettorato provinciale agricoltura) dove risulta carente la figura di istruttore.      Probabilmente i governanti pensavano di  silurare i dipendenti direttivi  dell’Istituto in silenzio.  Cosa, abbiamo visto, non riuscita. Anzi  il provvedimento regionale di  “messa in disponibilità” si è tramutato in un vero boomerang per i politici fantasiosi

L’assessore Scilla, competente al ramo, ad esempio, avrebbe potuto liquidare l’intera faccenda il 13 luglio scorso dov’erano presenti i”fantasmi” dei  segretari regionali e provinciali – (CGIL G.Del Popolo-  UIL con Luca Crimi eccetera come già noto su SUD LIBERTA’),oggi pentiti  od intimiditi dai dirigenti generali – riferiscono a SUD LIBERTA’ i dipendenti  -di non aver vincolato la Regione con un documento scritto e formale.

Sappiamo che i sindacati avevano contestato la nuova Pianta organica non rispondente alla rifunzionalizzazione delle risorse umane nè all’accrescimento dell’efficienza dell’Istituto   Nel mese di marzo di quest’anno il Commissario ad acta  Sinatra aveva  disposto in delibera  di dichiarare in mobilità il personale attualmente nei ruoli dell’Istituto e di non considerare eccedentario il personale che ha dato la propria disponibilità volontaria accettando il demansionamento 

La novità adesso venuta fuori da questo sit-in è l’incontro ufficiale con  il Presidente Nello Musumeci  dei rappresentanti sindacali per giorno 17  prossimo alle 0re 16        Quel che non ci è piaciuto è il sistema -tipico clientelare del passato- con il quale si è ottenuto questo incontro con il Presidente della Regione.   Uno dei dipendenti (rappresentante Uil)  conosceva la segretaria particolare del governatore.      E’ lei che ha fissato l’appuntamento dopo aver informato il Musumeci per l’occasione assente in questi giorni  dagli uffici della Presidenza..   

  Sistemi  indecenti, non condivisibili nè istituzionali e di lotta sanguigna – scusi il governatore che abbiamo sempre conosciuto nel passato trasparente e leale  -perchè comprensivi della tecnica “collaudata” in Sicilia  di far passare i “disgraziati” e i disoccupati dai corvi  delle segreterie politiche. 

VIDEO DEL SIT-IN DEI DIPENDENTI “A RIPOSO” PER DUE ANNI 

 

 

 

 

Video inviato al direttore SUD LIBERTA’  (  VideoMediterraneo- ) dai dipendenti dell’Istituto Incremento  Ippico- e da rappresentanti sindacali ,intervistati  sulla vicenda