NAPOLI: “OCCORRE FAR PRESTO PER CONSENTIRE AI LAVORATORI DELL’AZIENDA ABC L’ACCESSO AL CREDITO”

Sono in atto in commissione Bilancio le preoccupazioni dei lavoratori di ABC

 

Abc, i lavoratori in assemblea permanente
Preoccupati i lavoratori dell’azienda ABC

 

La preoccupazione dei lavoratori di Abc rispetto al piano di riorganizzazione delle partecipate e alla mancata approvazione degli ultimi bilanci aziendali è stata oggi all’attenzione della Commissione Bilancio presieduta da Walter Savarese che ha convocato anche i vertici aziendali riservandosi di invitare ad un prossimo incontro anche l’assessore al Bilancio ed il direttore generale.

Dopo gli interventi dei rappresentanti dei lavoratori la presidente Sardu ed il direttore Pennarola hanno assicurato che ABC ed Amministrazione hanno ripreso le attività del tavolo istituito per risolvere il problema del disallineamento tra partite creditorie e debitorie. Vi è la consapevolezza che occorre far presto anche per consentire ad ABC l’accesso al credito bancario. Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde), già commissario straordinario dell’azienda speciale, non c’è da temere né rispetto a modifiche dell’assetto societario né rispetto ad ipotesi di privatizzazione. In analogia con quanto fatto fino al bilancio 2018 – ha osservato – si potrebbe proseguire sulla strada già avviata con l’istituzione del fondo aziendale di svalutazione crediti e del fondo rischi del Comune per riportare i conti in regola rapidamente. Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) e Nino Simeone (Napoli Libera) hanno sollecitato tempi rapidi per la soluzione del problema, mentre Catello Maresca (Gruppo Maresca) ha richiamato la necessità che la commissione richieda certezze in merito alla linea strategica dell’Amministrazione su ABC e sulle altre partecipate.

Sui crediti occorre fare chiarezza, adottando però soluzioni adeguate alle prospettive strategiche che riguardano il futuro dell’azienda.

 

CATANIA, INGRESSO DEI GIOVANI DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO NEL MONDO DELL’EDILIZIA

 

INTEGRAZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER RISPONDERE ALLE DOMANDE DELLE IMPRESE

Si concretizza il protocollo d’intesa firmato da Ente Scuola Edile e la Comunità etnea di Sant’Egidio, con il supporto di Ance Catania

Lo Staff dell’Ente Scuola edile di Catania

CATANIA

Integrazione, opportunità lavorative, sviluppo. Sono queste le direttrici su cui si muove il protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi dall’’Ente Scuola Edile, nel quale sono presenti l’ANCE Catania e le OO. SS di categoria FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL e dalla Comunità Sant’Egidio di Catania, concretizzatosi  ieri  presso la sede Esec. Nigeria, Pakistan, Afghanistan, Senegal: sono queste le nazionalità dei 16 ragazzi accolti dalla comunità, che verranno formati attraverso un corso di 64 ore e poi inseriti nel mondo delle costruzioni, oggi più dinamico grazie agli incentivi messi in campo dal Governo.

«Due i moduli: uno fondamentale di 16 ore con le nozioni base per l’ingresso in cantiere, i rischi, la sicurezza, le competenze attribuite alle varie figure e le relative responsabilità; l’altro più professionalizzante e con un approccio pratico – ha spiegato il presidente di Esec Giuseppe Alì, affiancato dal vicepresidente e segretario provinciale FENEAL UIL Nino Potenza 

Un protocollo d’intesa importante – sottolineano entrambi – in un momento di ripresa per la filiera edilizia, che rappresenta un servizio sia per le imprese, sia per le risorse in cerca di nuove opportunità lavorative, stando al passo con i tempi e con la continua evoluzione delle tecniche di costruzione». Un’intesa che ha un valore simbolico ancora più significativo, perché «concretizza il processo di integrazione di cui tanto si parla – ha aggiunto il segretario provinciale FILCA CISL e consigliere Esec Nunzio Turrisi – in questo modo diamo senso al concetto di uguaglianza nel lavoro e mettiamo le basi per un futuro diverso, sia per chi cerca fortuna altrove, sia per la nostra terra. Il tutto attraverso un settore delle costruzioni formato, che funzioni bene e di qualità». «Obiettivi e percorsi ampiamente condivisi», ha fatto eco Salvatore Papotto della FILLEA CGIL consigliere ESEC.

«Abbiamo avviato un processo per dare risposte concrete alla grande richiesta di maestranze e tecnici da parte di molte realtà imprenditoriali – ha sottolineato Rosario Fresta Presidente ANCE Catania. Viviamo un momento positivo – ha spiegato – in cui assistiamo al “risveglio” dei cantieri – anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ma con pochi addetti ai lavori. Per questo ringraziamo Emiliano Abramo, che ci ha permesso di dare avvio a un percorso destinato a tutti coloro che hanno voglia e volontà di fare bene, nella speranza che possa servire da stimolo per tutti gli altri giovani che vogliono introdursi nel mondo del lavoro».

L’iniziativa è stata frutto del lavoro dietro le quinte di Rosanna Di Mauro (Ance Catania) e Serena Carbone (Comunità di Sant’Egidio), «dando una risposta alla domanda di futuro di chi ha lasciato la propria terra e i propri affetti, affrontando un viaggio lungo e tortuoso – ha commentato Emiliano Abramo, presidente della Comunità – e alla richiesta delle imprese che lamentano l’assenza di manodopera: due domande che si fondono come un abbraccio alla ricerca di un futuro migliore. Questa è la risposta della società in un momento storico delicato, dimostrando, ancora una volta, che con la sinergia e piccoli gesti si possono fare grandi cose».

All’incontro erano presenti i ragazzi che la prossima settimana inizieranno il corso di formazione: entusiasti e felici per «la possibilità di avere qualcosa in più».

 

TECNICI DI CATANIA :«PROLUNGARE STATO DI CALAMITÀ E UNIFORMARE LE NORMATIVE»

 

Due i disegni di legge proposti da Ordine Ingegneri e OAPPC di Catania, Geometri etnei, Geologi di Sicilia e Commissario Straordinario per la ricostruzione Salvatore Scalia

 

CATANIA –

 Un’emergenza nell’emergenza, tra i tempi lenti e gli ostacoli della burocrazia, le difficoltà provocate dalla pandemia, il rischio idrogeologico, il dramma causato dal maltempo e le problematiche legate allo smaltimento della cenere vulcanica dell’Etna. È in questo scenario che «chiediamo di essere supportati per ricostruire velocemente, con progetti di qualità e nel solco della legalità», ha sintetizzato il Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano Salvatore Scalia, durante l’incontro di questa mattina (25 ottobre) – moderato dal direttore de La Sicilia Antonello Piraneo – voluto dall’Ordine regionale dei Geologi, da quelli etnei degli Ingegneri e degli Architetti PPC e dal Collegio dei Geometri di Catania.

«A distanza di quasi tre anni la ricostruzione prosegue a rilento, tra le difficoltà arrecate dall’emergenza coronavirus e un sistema normativo che rappresenta un freno, più che una spinta: i tempi per avviare i lavori sono molto lunghi e difficilmente in linea con le scadenze dello stato di emergenza, fissato per il 30 novembre 2021. A questo aspetto si aggiunge il termine del mandato del Commissariato i scadenza il 31 dicembre di quest’anno – ha sottolineato Scalia – per questa ragione è assolutamente necessario prolungare lo stato di emergenza e di applicazione del Sismabonus, uniformando la normativa a quella utilizzata per il terremoto del Centro Italia e dell’Emilia-Romagna, dove l’emergenza dura ormai da 9 anni».

Un confronto da cui sono emerse proposte attuative e criticità dell’attuale regolamentazione: «Molte pratiche non evase sono in fase di istruttoria a causa di alcune difformità urbanistiche, problema che in altre realtà è stato superato – ha aggiunto Scalia – altra disparità emersa è quella legata agli onorari dei tecnici, il cui compenso è individuato su base forfettaria e che incide sul numero e sui tempi degli interventi di piccoli importi. Ragion per cui sarebbe opportuno aumentare le quote destinate ai professionisti: ma affinché questo accada è necessario incrementare i fondi a disposizione. Infatti, i 200 milioni di euro individuati in una prima fase avrebbero dovuto vedere un secondo stanziamento, cosa che non è mai accaduta. Infine, altro aspetto è quello legato alla proroga del Sismabonus, non prevista per immobili unifamiliari e villette, che rappresentano la tipologia più diffusa del nostro territorio».

«Ritengo – è intervenuto il sindaco di Catania Salvo Pogliese – che si tratti di un’iniziativa lodevole, di equità e di buon senso: un testo in cui s’immagina la predisposizione di due disegni di legge da equiparare a quelli già approvati dal Parlamento Nazionale per il sisma dell’Italia centrale. È surreale che esistano due procedure diverse». L’attuale scenario, infatti, «sottovaluta la situazione del nostro territorio – ha evidenziato il presidente degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, che ha preceduto la relazione tecnica del segretario dell’Ordine Alfio Torrisi – creando distinzione tra “terremoti di serie A e serie B”. Chiediamo, dunque, che avvenga un allineamento sia sul piano finanziario, che normativo. Essenzialmente su due punti: quello dei piccoli abusi, dove ad oggi non è possibile avere un iter parallelo, così come avviene nel Centro Italia. L’altro legato alle competenze tecniche, dove nel contributo della ricostruzione non viene tenuto conto della complessità del progetto, a differenza di quanto accade nel Centro-Nord».

«Il percorso da seguire – ha aggiunto il presidente OAPPC CT Sebastian Carlo Greco – è quello delle altre zone terremotate del nostro Paese, in cui si è intervenuto con dovuti e tempestivi passaggi legislativi. Al momento, infatti, la disparità tra il testo che regolamenta la ricostruzione nei nove Comuni interessati e quello del resto d’Italia presenta due importanti violazioni all’articolo 3 della Costituzione. Le categorie professionali interessate si muovono nella stessa direzione, mostrando la capacità di fare rete intorno a un’emergenza prioritaria, che va affrontata con il contributo di tutti».

«Il titolo di questo convegno – ha commentato il presidente dei geometri di Catania Agatino Spoto – è frutto di una riflessione e un lavoro fatto in sinergia tra gli Ordini professionali e il Commissario Straordinario, sulla base di criticità emerse nel corso del tempo. Oggi, l’obiettivo è uno solo: accelerare i tempi per la ricostruzione». Riflessione ampiamente condivisa da Mauro Corrao, presidente del Geologi di Sicilia, che ha puntualizzato: «Il nostro è un territorio estremamente fragile, dal punto di vista idrogeologico, vulcanico e sismico. Conoscerlo a fondo e pianificare al meglio l’urbanizzazione diventa di fondamentale importanza in termini di sicurezza e riqualificazione. Per far questo, però, occorre fare fronte comune affinché la politica possa rendere fattive le idee tecniche di intervento». Proprio il mondo politico è stato il primo destinatario dell’incontro di oggi, con l’invito ai parlamentari regionali della provincia di Catania e ai deputati e senatori eletti in Sicilia, oltre che ai sindaci dei nove Comuni interessati. Presenti gli onorevoli Gaetano Galvagno, Angela Foti, Fausto Raciti, il senatore Cristiano Anastasi, in collegamento il sindaco del Comune di Acireale Stefano Alì, il sindaco di Aci Sant’Antonio Santo Orazio Caruso, il sindaco di Zafferana Salvatore Russo.

Napoli,nuova Giunta rinnova contratto di 142 vigili urbani

 

Vigili urbani, Giunta rinnova contratto di 142 agenti

La giunta comunale riunitasi ieri  – su proposta del sindaco Gaetano Manfredi e dell’assessore alla Polizia Municipale Antonio De Iesu – ha approvato la delibera che modifica il piano triennale dei fabbisogni di personale 2021/2023 relativamente alle assunzioni a tempo determinato di 142 agenti di polizia locale i cui contratti sono in scadenza oggi.

Il rinnovo, – informa l’Ente comunale –  parte il 1 novembre e termina il 31 dicembre 2021, è coperto da circa 1 milione di euro attinto da risparmi di spesa.

L’amministrazione si impegna a garantire il rifinanziamento per il 2022. Per l’operatività della delibera approvata dai Comuni in riequilibrio è necessaria l’approvazione della Costel (Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti locali).

Il sindaco Manfredi e l’assessore De Iesu sono in stretto contatto – informano nel Comunicato -con i vertici del Ministero dell’Interno affinché già nella prossima riunione la Costel possa dare il via libera definitivo……

NAPOLI: APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE

Si rischiano 2 mln di disoccupati in più nel 2020 - Jobs & Skills - quoted  business

Napoli

La Giunta comunale presieduta dal Sindaco de Magistris ha approvato, -informa l’Ente, nella serata di ieri, una importante delibera che va nella direzione del sostegno alle politiche del lavoro. Dopo aver appostato le risorse necessarie durante l’approvazione del bilancio pluriennale, con questo atto si delinea un nuovo piano di fabbisogno che coniuga l’identificazione del fabbisogno del personale dell’Ente con l’esigenza di figure professionali specifiche sia per l’erogazione dei servizi sia per il miglioramento della macchina comunale.

Tra le nuove figure presenti nell’organico del Comune di Napoli un particolare riferimento va fatto per gli psicologi e gli educatori. Questa scelta – viene sottolineato dall’assessorato al personale di Palazzo San Giacomo – è in controtendenza rispetto alle scelte di tante pubbliche amministrazioni che in questi anni hanno preferito esternalizzare alcuni servizi, invece di dare un impulso alle politiche pubbliche a supporto delle fragilità e quindi della capacità dei servizi pubblici di rispondere alle esigenze dei territori.

Altro elemento rilevante è l’aver definito, seguendo la normativa Madia, le posizioni dirigenziali necessarie alle attività di direzione e coordinamento di cui necessita l’Ente, prevedendo forme di selezione che permetteranno alla nuova amministrazione di rafforzare da subito la pianta organica.

A FIRENZE IL GIUDICE DEL LAVORO REVOCA I LICENZIAMENTI, IN SICILIA DOVE VI SONO AFFINITA’ CON I “SILURAMENTI” DEI LAVORATORI DELL’ISTITUTO IPPICO, PROBABILE UNA DECISIONE EGUALE

 

Le I cavalli dell'Istituto senza foraggi Musumeci lancia raccolta fondi BlogSicilia – Quotidiano di cronaca, politica e costume

Licenziamenti GkN  dovranno essere tutti revocati per decisione del Giudice. Il tribunale accoglie il ricorso sindacale della Fiom Cgil..  L’azienda non può più tenere in vita gli atti inerenti l’illegittima procedura di licenziamento collettivo

DI       R.LANZA

Istituto Incremento Ippico, otto dipendenti messi alla porta. La Regione non torna indietro. Cgil: «Impegni non rispettati» - MeridioNews

 Il Tribunale di Firenze accoglie il ricorso sindacale  e condanna la società a “revocare la lettera di apertura della procedura di licenziamento collettivo” del 9 luglio scorso.

Specificatamente il   Tribunale,  condanna Gkn “a porre in essere le procedure di consultazione e confronto previste dall’articolo 9 parte prima del Ccnl e dall’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione; a pubblicare il testo integrale del presenze decreto a sue spese e per una sola volta sulle edizioni nazionali dei quotidiani  omissis omissis’; al pagamento in favore del sindacato ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessivi 9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali”.

Anche in Sicilia la sentenza è stata accolta favorevolmente dai lavoratori in mobilità o licenziamento provvisorio” dell’Istituto Incremento Ippico perchè anche qui sono tutti -compresi i sindacati- in fermento per la decisione del Giudice del lavoro di Catania che fra alcuni giorni si pronuncerà sulla nota  vicenda della “revoca del provvedimento di licenziamento o messa in disponbilità” dei sette dipendenti.      Vi sono affinità giuridiche – è  coro unanime -con la vicenda di Firenze  perchè anche la nota riunione del 13 luglio scorso dei sindacati regionali siciliani e dirigenti generali della Regione Sicilia compreso l’Assessore al ramo Agricoltura Scilla hanno posto in luce il difetto dei necessari requisiti formali di Contrattazione sindacale quali ad esempio il verbale di registrazione e trascrizione dei pareri sindacali.      E, anche se i sindacati- lì per lì forse intimiditi o narcotizzati dai potenti della Regione,e non hanno preventivamente richiesto il verbale di trascrizione, era l’Amministrazione regionale con il suo segretario della seduta, se nominato, che aveva l’obbligo primario  di porre in essere gli adempimenti  contrattuali e rituali. L’omissione , anche se non tempestivamente contestata, non ha consentito  alle forze sindacali presenti di poter vincolare la controparte dirigenziale ,.

AGGIORNAMENTO :  Sul ricorso contro la Regione siciliana della legge n.17 del 2019 che rimodula la pianta organica dell’Istituto Ippico  ,il  Giudice del Lavoro  di Catania – informano  stasera i legali dei dipendenti interessati – si pronuncerà il 15 Dicembre prossimo.   Il  ricorso è quello dell’Avv Buscemi presentato da diversi dipendenti che non hanno aderito alle idee del Sindacato Cgil 

GKN e l'industria italiana a pochi giorni dallo sblocco dei licenziamenti
ILLEGITTIMA LA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DELLA SOCIETA’ GKN

I MAGNIFICI SETTE DIPENDENTI DELL’IST. IPPICO, “IN DISPONIBILITA'”: ALLA RICERCA DI UN INTERLOCUTORE

Aumentano i vaccini nei Comuni in "arancione": riaprono ristoranti e bar

Il Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci

 

DI  RAFFAELE  LANZA

AFFIDARSI ALLA POLITICA -CORROTTA ED INADEGUATA IN SICILIA – SAREBBE UN’INGENUITA'”

Non si può rimanere insensibili di fronte all’ondata di indignazione che in queste ore sta salendo contro l’immobilismo e il “rifiuto”di ricevere i sindacati e mantenere l’impegno già preso con i lavoratori dell’Istituto ippico,.  della Presidenza della Regione. Consenta, Presidente ma gli impegni si onorano  tanto più che , riferiscono, era disponibile negli Uffici di Catania 

Schiaffo dunque ai sindacati presenti-(Cgil con G.Del Popolo, Uil con Luca Crimi, Sadirs con C. Gulizia) come concordato prima -pronti per dialogare del problema  ma , sorprendentemente, respinti oggi pomeriggio alle ore 16,30. Permesso accordato solo-una decina di minuti , ad un lavoratore del gruppo, Angelo Catania, perchè “ascolti” il governatore.

Sostanzialmente ,apprendiamo dai lavoratori interessati , Musumeci avrebbe detto al dipendente interlocutore, che è in attesa della decisione del Giudice del Lavoro e, che ogni “pressione” appare al momento superflua e fuor di luogo”

Il messaggio -ci informano al dettaglio -era stato dato dalla segreteria particolare del Musumeci, alla Digos e dai militari esteso ai rappresentanti manifestanti nel corso del sit-in di ieri l’altro.  Che vergogna!     Quanto deve brutto con la propria coscienza invertire il ruolo del governante che lotta per il sociale con quello di potente indifferente ai disoccupati e allo sviluppo

 

Gaetano Del Popolo - Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica,  attualità di Catania, Messina e provinceLuca Crimi (@lucacrimi) | Twitter

A  sx  G.Del Popolo-(Cgil)                      Luca Crimi (Uil)

La vicenda dei dipendenti dell’Istituto incremento ippico “silurati” o “in disponibilità a casa con lo stipendio decurtato sembra assumere i connotati dopo quelli del dramma -singolo e familiare – anche dell’inganno  . Come sapete i dipendenti “licenziati” avevano indetto in questi giorni  vari st-in a Tenuta Ambelia (Militello) e a Catania di fronte  alla Presidenza regionale presso l’Asp amministrativa -Ex Inam

Questa decisione non soltanto voleva dare respiro e forza alla proposta di revocare il provvedimento di “messa in disponibilità” – che dirigenti generali  e governanti fantocci non hanno fatto il 13 luglio scorso alla presenza dei  rappresentanti sindacali che avevano esposto (“verbalmente” purtroppo)  l’intera problematica ma si proponeva anche di  mettere in discussione con forza il futuro produttivo di un Istituto come l’incremento ippico e del suo sviluppo.

Si poneva da tempo l’esigenza che la Regione siciliana diventasse promotore di interventi ed iniziative per la ripresa dell’occupazione e il rilancio degli uffici regionali     Per le responsabilità che il Presidente della Regione ricopre l’On. Nello Musumeci forse avrebbe dovuto essere più attento al problema dell’Istituto ippico, ai lavoratori messi in disparte o parcheggio mortificati da una politica dell’ARS (salva l’eccezione del Movimento pentastellato che- si sa-  ha rivolto interrogazioni parlamentari a riguardo)  inadeguata ed indifferente. Perchè ?   L’attività politica dell’ARS che condiziona perfettamente il governo siciliano , si riduce solo ad una battaglia di gruppi per interessi particolari, lotte di fazioni e veti incrociati che fanno cadere la Sicilia e la Regione siciliana nell’inefficienza globale con  la gran parte  degli antichi ed attuali dirigenti generali e di secondo livello, giudicati ” fantocci,” uomini senza parola  e senza alcuna consapevolezza del dramma umano della (dis) occupazione.

Modica, assenteisti al Comune| Cinque condannati, scagionati in 99 - Live  Sicilia

Su questo terreno si possono germogliare tante ipotesi  diverse secondo i punti di vista e la nostra indole  ma affidarsi alla politica -o del Presidente di una Regione o della compagine dell’ARS – sarebbe davvero una ingenuità

PASSO AVANTI DEL GOVERNATORE MUSUMECI PER I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO IPPICO CON L’ANTICO SISTEMA DELL’APPUNTAMENTO DALLA SEGRETERIA PARTICOLARE POLITICA

Minacce a Musumeci: più controlli a Catania e Militello - Sicilia - ANSA.it

 

DI  R.LANZA

 

Nuovo sit-in  dei dipendenti  -ieri ed oggi davanti al Palazzo della Regione di Catania – (vedi Video) “messi alla porta” senza tanti scrupoli e con tante prese in giro dalla Regione siciliana, Istituto Incremento ippico.   I dipendenti ai quali è stata già applicata la decurtazione stipendiale non si rassegnano a stare disoccupati in attesa di chissà che cosa.    Sono otto quelli -pardon  sette visto che un dipendente -danno notizia- è deceduto oggi, domani i funerali  (L. La Spina) che chiedono l’applicazione del Contratto del comparto che dal 2000 li ha vestiti di un livello superiore di agente tecnico, quello di istruttore direttivo.  In virtù della legge del 2019 che prevede per essi la mobilità, la Regione avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco di questo  personale presso altri enti  La domanda di trasferimento presso altri enti era stata formalizzata ed in diversi casi esitata favorevolmente.    Congelata dalla Regione e dal Dipartimento superiore nonchè dal Dirigente generale della Funzione pubblica con una nota zeppa di sciocchezze che rivelano la malafede politica di chi  è contrario all’esito favorevole della vicenda.

Fiumi di parole  sulla mobilità dei vertici  politici regionali presso l’IPA (Ispettorato provinciale agricoltura) dove risulta carente la figura di istruttore.      Probabilmente i governanti pensavano di  silurare i dipendenti direttivi  dell’Istituto in silenzio.  Cosa, abbiamo visto, non riuscita. Anzi  il provvedimento regionale di  “messa in disponibilità” si è tramutato in un vero boomerang per i politici fantasiosi

L’assessore Scilla, competente al ramo, ad esempio, avrebbe potuto liquidare l’intera faccenda il 13 luglio scorso dov’erano presenti i”fantasmi” dei  segretari regionali e provinciali – (CGIL G.Del Popolo-  UIL con Luca Crimi eccetera come già noto su SUD LIBERTA’),oggi pentiti  od intimiditi dai dirigenti generali – riferiscono a SUD LIBERTA’ i dipendenti  -di non aver vincolato la Regione con un documento scritto e formale.

Sappiamo che i sindacati avevano contestato la nuova Pianta organica non rispondente alla rifunzionalizzazione delle risorse umane nè all’accrescimento dell’efficienza dell’Istituto   Nel mese di marzo di quest’anno il Commissario ad acta  Sinatra aveva  disposto in delibera  di dichiarare in mobilità il personale attualmente nei ruoli dell’Istituto e di non considerare eccedentario il personale che ha dato la propria disponibilità volontaria accettando il demansionamento 

La novità adesso venuta fuori da questo sit-in è l’incontro ufficiale con  il Presidente Nello Musumeci  dei rappresentanti sindacali per giorno 17  prossimo alle 0re 16        Quel che non ci è piaciuto è il sistema -tipico clientelare del passato- con il quale si è ottenuto questo incontro con il Presidente della Regione.   Uno dei dipendenti (rappresentante Uil)  conosceva la segretaria particolare del governatore.      E’ lei che ha fissato l’appuntamento dopo aver informato il Musumeci per l’occasione assente in questi giorni  dagli uffici della Presidenza..   

  Sistemi  indecenti, non condivisibili nè istituzionali e di lotta sanguigna – scusi il governatore che abbiamo sempre conosciuto nel passato trasparente e leale  -perchè comprensivi della tecnica “collaudata” in Sicilia  di far passare i “disgraziati” e i disoccupati dai corvi  delle segreterie politiche. 

VIDEO DEL SIT-IN DEI DIPENDENTI “A RIPOSO” PER DUE ANNI 

 

 

 

 

Video inviato al direttore SUD LIBERTA’  (  VideoMediterraneo- ) dai dipendenti dell’Istituto Incremento  Ippico- e da rappresentanti sindacali ,intervistati  sulla vicenda

 

 

La topica della Regione Sicilia: l’Istituto Incremento Ippico, il personale in esubero e gli “interni di famiglia” di sindacalisti e dirigenti

Cavalli Sicilia - Istituto Incremento Ippico per la Sicilia - Maurilio Vaccaro - Preparatore di giovani cavalli, tecnico equestre

L’Istituto Incremento Ippico di Catania -(Archivi Sud Libertà)

 

DI RAFFAELE LANZA

 

Fra pochi giorni, il dieci settembre per l’esattezza, uscirà la sentenza del Tar Catania -SezLavoro sul destino dei lavoratori collocati a luglio “in disponibilità” dall’Istituto Incremento Ippico di Catania,l’ente sottoposto alla vigilanza dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari.

I ricorsi dei dipendenti interessati, con esclusione  di coloro che hanno volontariamente accettato -e firmato” il declassamento delle mansioni, da “C” in A” è finalizzato alla sospensione degli effetti nefasti che hanno provocato le determinazioni     del direttore dell’ Istituto, supportato da un ex commissario ad acta, dirigente in pensione, Vito Sinatra che ha svolto- coro unanime – un’azione di fiancheggiamento politico

Il direttore dell’Istituto Alfredo  Alessandra ha fatto il resto:sappiamo già, lo abbiamo scritto,  ha collocato il personale C ” _Istruttore- in disponibilità, una sorta di Cassa integrazione visto che lo stipendio è stato decurtato di circa 270 euro

Sono  8 unità  “in atto licenziati ingiustamente” da 21 luglio ” per un massimo di 2 anni”     Le sedi storiche di lavoro sono quelle di Catania e Tenuta Ambelia in territorio Militello  Qui il Presidente della Regione On.le Nello Musumeci insieme al presidente del consiglio  dell’Istituto, Signora Caterina Maria Teresa Grimaldi di Nixima  ( Principessa iscritta nel Libro d’Oro della nobiltà ,insieme alla Sigra Erminia Zappalà, baronessa di Catania ) avvertono diversi dipendenti ha  migliorato notevolmente la tenuta di Ambelia, struttura periferica dell’Istituto,, inserendolo in un processo di sviluppo e valorizzazione dell’intera area finalizzata alla realizzazione di un importante centro equestre,  

Un altro aspetto che merita di essere ricordato è che l’Istituto e i componenti dei Sindacati rappresentativi non operano correttamente ed anzi assolvono soltanto funzioni di ordinaria amministrazione,sia le funzioni dirigenziali dell’ente sia quelle sindacali. 

 

Coronavirus Sicilia, Musumeci: "Nuove restrizioni"

Il Presidente della Regione On.Nello Musumeci  esprime dubbi  sulla  serietà sindacale  siciliana e -com’è noto- su gran  parte del personale (“grattpancia”)  della Regione 

Prove?  L’omessa comunicazione ad una delle organizzazioni   rappresentative del Comparto, il Siad  che avrebbe nelle riunioni svolte, potuto fornire soluzioni in ordine al personale dichiarato in eccedenza. Ma nè i segretari delle  organizzazioni sindacali presenti nelle contrattazioni con l’Ente hanno mai rilevato il vizio procedurale -formale e sostanziale- nè il Siad nella città di Catania ha dato prova ,fra l’altro, da alcuni anni a questa parte, di aver rappresentanti idonei nella città etnea alle relazioni e comunicazioni con gli uffici pubblici regionali

 

ROTAZIONE DI DIRIGENTI ALLA REGIONE, DARIO CARTABELLOTTA LASCIA IL DIPARTIMENTO DELLA PESCA E VA ALL'AGRICOLTURA - Tele Radio Sciacca

Nella foto il dirigente generale Regione Sicilia – Agrioltura  -dr.  Dario Cartabellotta-   Il dirigente Aveva assicurato pubblicamente che avrebbe stoppato la messa
in disponibilità dei dipendenti eccedenti. Abbiamo visto come....

 

 

ARHS - Ambelia Western Trophy e Fiera mediterranea del cavallo 2019

 

Un altro aspetto che merita di essere rilevato è che i sindacalisti della Regione  danno dimostrazioni di incompetenza tecnica  e sollevano interrogativi sulla loro onestà/capacità  nei confronti dei dipendenti. Qui, per inciso, porremo un quesito che vorremmo che qualcuno rispondesse. Nella “riunione” del  13 luglio scorso presso la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura fra i sindacati del Comparto  e l’assessorato regionale all’agricoltura erano presenti  :l’ex Contrattista,Operatore Luca Crimi (Uil -Fp ) ,il funzionario direttivo e segretario provinciale etneo Concetto dr. Gulizia e Fulvio Pantano segretario regionale ( Sadirs), l’ex Contrattista dr Gaetano Del  Popolo (segretario  provinciale di Catania con il segretario generale Sicilia Cgil  Alfio Mannino,  l’ assessore all’Agricoltura  mazarese Toni Scilla ,il dirigente regionale Dario Cartabellotta e dirigenti della Funzione Pubblica sono stati spesi fiumi di parole (inutili) sulla vicenda.  Spieghiamo il perchè.

   In questo contesto si è discusso della legge del 2019 che ha rimodulato la pianta organica dell’Istituto per razionalizzare le migliori risorse umane in : Operatori A  n 12; Collaboratori B,n.1;Istruttori C, n.3; Funzionari D, n1;   Totale dipendenti 17.   Il dirigente responsabile dell’Istituto Incremento Ippico e il dirigente generale del Dipartimento della Funzione Pubblica vengono  autorizzati a stipulare apposito accordo di mobilità in virtù della legge 165 del 2001 che regola anche la copertura dei posti vacanti 

L’Ente avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco del personale presso altri enti  Sappiamo che i sindacati avevano contestato la nuova Pianta organica non rispondente alla rifunzionalizzazione delle risorse umane nè all’accrescimento dell’efficienza dell’Istituto   Viene ricordato che nel mese di marzo di quest’anno il Commissario ad acta  Sinatra aveva  disposto in delibera  di dichiarare in mobilità il personale attualmente nei ruoli dell’Istituto e di non considerare eccedentario il personale che ha dato la propria disponibilità volontaria  (si fa per dire  visto che i “volontari” hanno “firmato” un documento di degradazione ai ruoli inferiori ,a ricoprire i posti inferiori di A e B fino ad esaurimento degli stessi.

Non si è compreso poi – se non per intuibili scorrette motivazioni politiche – perchè il Dipartimento Funzione pubblica  abbia negato la mobilità al personale  E non si comprende neppure perch’ il personale in eccedenza non venga utilizzato per l’apertura e la  fruizione del Museo delle storiche artistiche -e molto rare -carrozze ricche di ornamenti,presso la sede catanese dell’Istituto,  che studiosi e cittadini potrebbero ammirare già subito

MA QUESTI SINDACALISTI HANNO SCAMBIATO  DAVVERO LA REGIONE SICILIA PER CASA PROPRIA?  NON SANNO NEPPURE COSA SIA LA TRASPARENZA  !        E DOV’E’   IL VERBALE SINDACALE?   

  I LETTORI E I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO ATTENDONO UNA RISPOSTA

Altri appunti emergono: perchè questa riunione non è stata formalizzata in un documento-verbale?    Era una riunione di famiglia?   Sappiamo ,per esperienza sindacale vissuta, che soltanto il contenuto di un verbale può vincolare una amministrazione  all’osservanza della decisione collegiale sindacale . E i sindacalisti  qui sono tutti d’accordo .almeno apparentemente-  a frenare la messa “in disponibilità del personale dell’Istituto ippico “eccedentario”.E allora, signori, sindacalisti di lungo corso , perchè avete fornito questa prova dilettantistica e non avete messo il vincolo nel documento di rito? Il 13 luglio scorso non è stato sospeso alcun provvedimento dell’Istituto.  I dipendenti più coraggiosi, coerenti, quelli che davano maggiormente “fastidio”   sono stati messi alla porta, “in disponibilità” .Era, per caso, una scampagnata questa “riunione” con l’assessore e generali della Regione?      E , perchè, signori del sindacato, eravate tutti d’accordo, in questa riunione, a non stare mai fino alla fine in disaccordo con l’assessore e alti dirigenti?  Cosa c’è sotto?          Timori, paure di ritorsioni probabili della classe dirigenziale della Regione sull’attività di lavoro degli uffici dove saltuariamente,fra un permesso sindacale e l’altro, lavorate?

“Ma fateci il piacere, va!!!!!”    In questo caso vi meritate davvero le pennacchie del  grande comico napoletano…

 

Soltanto chi detiene certe posizioni privilegiate ha il diritto di non rivelare ai dipendenti -vittime- della vicenda- le reali intenzioni dei sindacati e dei dirigenti assessore compreso?        Il personale dovrebbe dimettersi dai sindacati ed agire in proprio autonomamente.       Aspettiamo risposta su questo punto-    Poi la gaffe che l’assessore Scilla (nella foto sotto) pensa ingenuamente  sia passata inosservata   ” I sindacati possono andare, dice Scilla, il direttore Alessandra resti, parlo con lui”                  Che significa,assessore?     Cosa le passa per la testa, non siamo mica a casa sua. Ha il dovere di spiegare ai siciliani cosa ha detto al direttore, l’azione di competenza dell’assessorato e chiarire i contenuti di questa farsa teatrale con il coinvolgimento dei sindacalisti e dirigenti citati   E’ una responsabilità divisa fra tutti i partecipanti alla riunione di luglio.   Una responsabilità che si darà a tutti i dipendenti dell’Istituto Incremento Ippico che hanno scelto questi rappresentanti sindacali?    O a questi rappresentanti che hanno tradito le altrui aspettative  e il loro dovere?                                               

                                                 –FAVORITISMI  E……  AL DIAVOLO  “LA PAR CONDICIO”

Altro punto che non lascia vedere alcun bagliore. “La verifica della professionalità adeguata” svolta con ordine di servizio o altro del direttore dell’Istituto non pone in luce alcuna proposta sindacale in ordine ai criteri da stabilire per la ricollocazione nei posti d’organico vacanti . L’Istituto cioè non pone alcuna regola o meccanismo di “Par condicio” per la scelta del personale da collocare nei posti vacanti . Sceglie quelli che più piace alla direzione,realizzando  favoritismo  palese ed evidente e, quindi una ingiustizia con grave danno per i non “prescelti” che non hanno avuto questa opportunità e restano a casa.

L’ASSESSORE SCILLA CHIAMA A FINE RIUNIONE IL DIRETTORE ALESSANDRA ” TU NON TE NE ANDARE, DEVO PARLARTI”    (Linguaggio tipico dei “misteri” della Regione siciliana)

 

Sicilia, il nuovo assessore regionale all'agricoltura è Scilla - Uci - Unione Coltivatori Italiani

    Cosa ha in mente, esattamente il vertice della Regione Siciliana?  Perchè questo modo di agire della classe dirigenziale “subordinata” nei confronti di personale che ha avuto il coraggio di dire “No” allo svolgimento di mansioni inferiori?    Perchè queste discriminazioni?   

falso delibera Archivi - Sud Libertà

Carmen Madonia, dirigente generale del Dipartimento Funzione Pubblica

LE OMISSIONI DELLA CLASSE DIRIGENZIALE REGIONALE

Vorremmo anche che il dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia  spiegasse all’umanità una sua grave omissione istruttoria -per il posto che occupa-visto che la legge n.17 del 2019 ha rimodulato d’ufficio la dotazione organica dell’Istituto riducendo da 31 a 17 le unità di personale creando condizioni soprannumerarie inerenti a 27 soggetti di categoria C, profilo istruttore  ed “atteso pure che i trenta posti esistenti nella vecchia pianta organica sono stati ridotti a tre.

Perchè dunque -è questa l’omissione signora Madonia- non ha verificato la ricollocazione totale o parziale del personale in soprannumero o di eccedenza anche presso altre amministrazioni regionali con preventivo accordo visto che il dipartimento della funzione pubblica costituisce il cuore pulsante dell’intera Regione ?.    Perchè deve dire stupidaggini   all’Istituto ippico che le aveva richiesto di agire in tal senso, uscendo con la puerile e vergognosa scusa che la richiesta non “rientra nel Piano triennale di fabbisogno del personale”.?

Sappiamo pure che il Dipartimento alla funzione pubblica ritiene- risposta al direttore Alessandra- di “non essere autorizzato alla stipula di alcun accordo di mobilità per unità che appartengono al profilo economico C5 e C6, secondo una  delibera della giunta regionale …”

La verità, l’unica, signora Madonia, è che lei esempio di alta dirigenza obbedisce  solo a quella  politica che l’ha piazzata lì  per autoincensarsi e sprofonda la Regione Sicilia rispetto ad altre parti d’Italia  senza sapere forse che lei,per compito istituzionale, deve guidare correttamente la comunità del personale regionale come fanno i generali con gli eserciti.  Meglio il silenzio dunque signora dirigente della Regione …Ormai la conosciamo anche per altre vicende ed ingiustizie (vedasi Ufficio stampa Ersu)

Adesso la parola spetta ai giudici amministrativi catanesi -giorno 10 e 15 settembre- per invertire una rotta  di profondo prolungato scadimento    Signori giudici, vi è da considerare anche il rimborso di circa 265  euro per il mese di luglio, più 400 euro per il mese di Agosto  e così il calcolo esteso ad ogni mese per tutti i dipendenti interessati  affannati e mortificati fra l’altro -paradossalmente- anche per i mutui da pagare alle banche che non riconoscono  la “disponibilità” del pubblico dipendente equivalente alla Cassa integrazione perchè la motivazione non è prevista nel contratto di mutuo erogato dagli istituti di credito .     I giudici dovranno considerare pure il  risarcimento danni morale e giuridico di carriera ai dipendenti collocati da luglio in disponibilità. Altrimenti il contenzioso della vicenda si accrescerebbe ancora di più. Significa depositare in Tribunale motivazioni specifiche di risarcimento danni subiti evidentissimi come la luce solare.Nei ricorsi degli avvocati questo punto non è stato previsto solo  perchè le opposizioni legali erano state dichiarate già d’urgenza nei mesi scorsi

Dopodichè vedremo la sentenza dei giudici sventolare dalle sedi sindacali ognuno per dire:”Avevamo ragione noi”    Ma nessuno che ammette: “Abbiamo sbagliato tutto il 13 luglio dove per nostra fortuna non erano presenti i dipendenti..”

Istituto Incremento Ippico, Alessandra: "Riduzione organico? Vi spiego"Cgil Sicilia, è Alfio Mannino il nuovo segretario generale - Giornale di Sicilia

Foto Ripr.()   -A sx  il direttore dell’Istituto Incremento Ippico  dr Alfredo Alessandra  – A dx (foto Archivi Sud Libertà)  il Segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino

 

Gaetano Del Popolo nuovo segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Catania - CGIL Catania Luca Crimi (@lucacrimi) | Twitter
Foto Archivi-Sud Libertà  —                                                               
Nella prima a sx Gaetano Del Popolo
 Nella seconda a dx    Luca  Crimi                                            
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