Pietro Salini: “Il Ponte sullo stretto con Webuild sarà la sfida del secolo e la crescita del SUD prevarrà”

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L’imprenditore  Pietro Salini si dichiara pronto con l’azienda di cui è amministratore, a lavorare subito per il ponte sullo Stretto di Messina. Anche se i tempi  dal percorso decisionale e autorizzativo che il progetto sta seguendo. Il comitato scientifico ha approvato il progetto all’unanimità, ulteriori verifiche saranno svolte durante la fase esecutiva”.
L’imprenditore  Pietro Salini chi è ?       In pochi sono a conoscerlo , ne diamo alcune tracce. Nato nel 1958 ,laureatosi in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, nel 1985 inizia il suo percorso imprenditoriale nella storica azienda di famiglia, la Salini Costruttori, fino a diventarne Chief Executive Officer nel 1994, incarico che ricopre tuttora. E’ inoltre Membro del Consiglio direttivo di Assonime e del Consiglio Direttivo di Confindustria.
Salini ha ricordato che “la società Stretto di Messina, che ha approvato l’ aggiornamento del progetto definitivo, ha indicato come data di avvio l’estate 2024, a seguito della chiusura dell’iter autorizzativo da parte del Cipess, e il 2032 come data di apertura del ponte al traffico stradale e ferroviario. Il ponte sullo Stretto serve ad attraversare un braccio di mare lungo 3 chilometri che separa dall’Italia un’isola che conta 5 milioni di abitanti, quanti la Danimarca che è collegata alla Germania da tre ponti”, ha continuato Salini.
In Italia tutte le grandi infrastrutture sono state oggetto di polemiche prima e durante la loro costruzione. Basta pensare alle grandi critiche riservate all’Autostrada del Sole o all’Alta Velocità fra Roma e Milano, oggi spina dorsale del Paese. Lo stesso accadrà per il ponte. Siamo ottimisti e siamo convinti che il buon senso e la voglia di crescere del Sud prevarrà”.
Salini ha poi sottolineato la resilienza e la capacità di adattamento del Gruppo nel gestire le sfide del periodo storico attuale, trasformando potenziali impatti in opportunità di crescita. “Webuild è un gruppo di 87.000 persone, con un fatturato di oltre 10 miliardi, che negli ultimi 10 anni ha visto una crescita esponenziale, di oltre 4 volte.

Abbiamo perseguito- e conclude Salini –  la nostra visione di realizzare grandi infrastrutture complesse su scala globale, ampliando la nostra dimensione, assumendo il ruolo di partner per clienti e istituzioni per la crescita dei territori, attraendo capacità e competenze di giovani e di una filiera di eccellenza”. Nel 2023, il portafoglio ordini del Gruppo ha raggiunto i massimi storici di 64 miliardi, superando già il target atteso di fine Piano al 2025. Oltre a coprire il 100% del fatturato ed Ebitda target del business plan 2023-2025, il backlog dà una visibilità di oltre 6 anni sui ricavi del Gruppo, tracciando in maniera evidente il percorso di crescita del Gruppo. “Webuild ha dimostrato grande capacità di adattarsi e flessibilità nel governare incrementi dei prezzi e riduzione di manodopera disponibile sul mercato, due dei fattori più complessi in questo periodo. Ci siamo spostati progressivamente su mercati a basso rischio, come Australia, Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Abbiamo rivisto il processo di partecipazione a gare, selezionando i progetti migliori, e ha vinto il 90% dei nuovi ordini negli ultimi due anni grazie alla qualità dell’offerta e non solo ai prezzi”

Il Comune di Napoli adotta un Piano per 900 famiglie: nuovi alloggi a Scampia, Taverna del ferro, Campo bipiani di Ponticelli

5 cose che non sapevi sulle Vele di Scampia

Scampia- (Napoli)

Napoli,

Il Comune ha adottato il Programma Particolare per i nuclei familiari beneficiari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che verranno realizzati con i fondi del PNRR a Scampia, a Taverna del Ferro e nel Campo BiPiani di Ponticelli. La delibera è stata approvata dalla Giunta comunale nella seduta di venerdì scorso (primo marzo) su proposta del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e dell’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta. Il Programma si inserisce nel piano di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale avviato dall’Amministrazione Manfredi.

In linea con quanto previsto dal PNRR il piano interviene in aree marginali e fortemente stigmatizzate per offrire una risposta al disagio abitativo attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili, che garantiranno ai residenti una migliore qualità della vita. Una svolta, dunque, sia dal punto di vista abitativo che sotto l’aspetto della rigenerazione sociale. Strategico è anche il ruolo svolto dai nuclei familiari interessati, che sono direttamente coinvolti nella definizione dei progetti da realizzare.

Questo consente di calibrare gli interventi in maniera da rispondere al meglio alle esigenze e alle aspettative della comunità locale. Il Programma Particolare, in linea con il Regolamento della Regione Campania sugli alloggi Erp, consente di offrire una sistemazione abitativa anche a famiglie che non risultino assegnatarie, ma che vivono proprio nei complessi che sono oggetto degli interventi di riqualificazione urbana.

Negli alloggi che verranno progressivamente realizzati in ciascuna delle tre aree andranno a vivere i nuclei che attualmente risiedono nelle costruzioni da demolire, come risulta dai censimenti che la polizia locale ha effettuato nei mesi scorsi. Quanti non sono assegnatari avranno diritto ad una sistemazione temporanea nelle nuove case per un periodo massimo di tre anni, aderendo a un programma di monitoraggio per verificare il mantenimento del possesso dei requisiti di accesso al Programma.

Si tratta di un passaggio essenziale per la riqualificazione di quartieri fondamentali per la nostra Amministrazione che sta imprimendo una svolta sociale in condivisione con i residenti dei rispettivi territori. Garantire un alloggio degno a migliaia di persone, per troppo tempo lasciate nel degrado, risponde ad una storica necessità e rappresenta pienamente la modalità con cui trasformare la città dando priorità all’inclusione sociale”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi.

Nel lavoro che stiamo portando avanti per Scampia, Taverna del Ferro e i BiPiani di Ponticelli c’è tutto il senso dell’impegno della nostra amministrazione, che è volto a soddisfare esigenze complesse legate al disagio abitativo. In quest’ottica – ha affermato la vicesindaco Lieto – siamo particolarmente soddisfatti per aver individuato una soluzione che permetterà di avere una nuova casa anche a chi non è assegnatario, ma ha occupato un alloggio trovandosi in condizioni di necessità. Si tratta in questo senso di una politica innovativa che interviene su vaste aree di informalità abitativa provando a dare una risposta in termini di legalità e riconoscimento del diritto all’abitare a comunità che hanno a lungo sofferto condizioni severe di segregazione e marginalità sociale

Messina, in arrivo il progetto di messa in sicurezza – 650 mila euro di risorse -del torrente Zafferia

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Sarà il team di professionisti che fa capo alla Technital di Verona a progettare i lavori di messa in sicurezza del torrente Zafferia, nella zona sud di Messina. L’incarico è arrivato al termine delle procedure d’appalto espletate dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani. Le risorse disponibili ammontano a 650 mila euro e serviranno per pianificare le opere che consentiranno di porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla, due aree densamente abitate. Le esondazioni dello Zafferia furono particolarmente violente nel 1996 e nel 2009.

In quelle occasioni si registrarono ingenti danni per abitazioni, infrastrutture pubbliche e attività commerciali.

Così come stabilito dagli uffici diretti da Maurizio Croce, sull’asta del corso d’acqua, che si snoda lungo il versante ionico peloritano per oltre cinque chilometri, dovranno essere eseguite anche indagini per verificare l’interesse archeologico delle zone attraversate e sulle quali si dovrà intervenire, innanzitutto, con la pulizia dell’alveo, soffocato da detriti e vegetazione, e la realizzazione di briglie per rallentare il flusso dell’acqua. Necessaria, inoltre, la collocazione di vasche destinate al deposito dei sedimenti e la totale risagomatura e fortificazione delle sponde.

Napoli, si aprono i cantieri per riqualificare le strade e percorsi pedonali

 

Bologna, tutti i cantieri stradali che aprono lunedì: deviazioni e chiusure - CorrierediBologna.it

Archivi -Sud Libertà

Napoli;

La Conferenza Permanente dei Servizi per i cantieri stradali e le manifestazioni, che si riunisce con cadenza settimanale, alla presenza dei rappresentanti del Servizio Polizia Locale, del Servizio Strade, Viabilità e Traffico, delle Municipalità 2, della Società 2i Rete Gas Spa. e di e-Distribuzione Spa, ha approvato alcuni cantieri che interesseranno le seguenti strade:

Fino al 15/03/2024 proseguiranno le operazioni di infilaggio cavi in cunicolo comunale, da parte di e-Distribuzione Spa, in via Amerigo Vespucci, Via Nuova Marina e Via Cristoforo Colombo I lavori saranno eseguiti a traffico aperto, in orario notturno, dalle 22.00 alle 07.00, con smontaggio dei cantieri a fine orario di lavoro e secondo il seguente programma:

– Posa cavi in cunicolo angolo tra via Amerigo Vespucci e via Nuova Marina e su via Nuova Marina dal 12/02/2024 al 08/03/2024 (sabato e domenica esclusi);

– Posa cavi in cunicolo angolo tra via Nuova Marina e via Cristoforo Colombo e su via Cristoforo Colombo dal 11 al 15/03/2024.

Fino al 31/03/2024, nell’ambito dell’intervento denominato “Città verticale: riqualificazione dei percorsi pedonali tra la collina e il mare”, proseguiranno i lavori di riqualificazione del percorso pedonale di Calata San Francesco e sarà prorogata la sospensione gli stalli di sosta ubicati in corso Vittorio Emanuele, altezza civici 118, 119 e 120 a. Dal 05 al 07/02/2024 saranno effettuati dei lavori di scavo per la posa di cavi in fibra ottica, da parte della Società Fastweb, in via Provinciale Montagna Spaccata altezza civico 521. Gli interventi verranno eseguiti senza interruzione del traffico veicolare, con inizio dalle ore 09:00 per consentire il deflusso mattutino dei veicoli.

Dal 5 al 08/02/2024, nell’ambito della “Rifunzionalizzazione sistema fognario San Giovanni”, saranno eseguiti dei lavori per la posa del manto stradale lungo Corso Nicolangelo Protopisani (nel tratto compreso fra corso San Giovanni a Teduccio e via Taverna del Ferro), in via Pietro Signorini e in via Ferrante Imparato (tratto dal civico 16 fino all’intersezione con corso San Giovanni a Teduccio). Inoltre, sarà realizzato un plinto per un palo di pubblica illuminazione sul marciapiede di via Ferrante Imparato (nei pressi dell’intersezione con via Nuova Villa) e predisposta una cabina, da parte della società Telecom. Il tutto secondo le seguenti modalità:

– Su Corso Nicolangelo Protopisani i lavori saranno eseguiti occupando mezza carreggiata alla volta senza l’interruzione del traffico veicolare che sarà disciplinato da movieri. Inoltre i veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t in transito su Corso San Giovanni a Teduccio, nelle due direzioni, non potranno svoltare su Corso Nicolangelo Protopisani;

– In via Pietro Signorini e lungo la corsia destra di via Ferrante Imparato (direzione via Nuova Villa) fino all’altezza del civico 16, sarà istituito il divieto di transito veicolare. Durante la chiusura al transito veicolare, per chi percorre corso San Giovanni a Teduccio (entrambe le direzioni), potrà svoltare su via Pazzigno, proseguire per via Murelle fino a raggiungere via Ferrante Imparato ad eccezione dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t. Inoltre il divieto di transito veicolare sarà esteso anche ai veicoli che percorrono via Nuova Villa per immettersi su via Ferrante Imparato. Pertanto, per raggiungere quest’ultima si propongono i seguenti percorsi alternativi:

a) per i veicoli provenienti da via Sorrento, che confluisce su via Nuova Villa, invece di svoltare a destra dovranno svoltare a sinistra fino all’intersezione con via Villa San Giovanni proseguire su di essa fino a raggiungere corso Nicolangelo Protopisani svoltare su di esso fino a raggiungere corso San Giovanni a Teduccio;

b) per i veicoli che percorrono via Nuova Villa, all’intersezione con via Ravello dovranno svoltare a sinistra e proseguire in direzione via Villa San Giovanni e seguire lo stesso percorso suesposto.

– Quando i lavori interesseranno la corsia destra di via Ferrante Imparato (direzione corso San Giovanni a Teduccio), sarà istituito un divieto di transito veicolare temporaneo. Durante la chiusura al transito veicolare si propone per chi percorre via Ferrante Imparato di svoltare su via Comunale Ottaviano per raggiungere corso San Giovanni a Teduccio ad eccezione dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 t.

Dal 05/02/2024 al 14/03/2024 saranno eseguiti dei lavori scavo per la sostituzione delle linee elettriche MT in via Ludovico Antonio Astore e in via Arenaccia, da parte di e-Distribuzione Spa, in tre fasi secondo le seguenti modalità:

– I fase dal 05 al 23/02/2024: esecuzione di scavi a traffico aperto, su via Arenaccia nel tratto compreso tra i civici 216 e 238;

– II fase dal 26/02/2024 al 10/03/2024: realizzazione, a traffico aperto, di due buche, una su via Arenaccia altezza civico 296 ed una su via Ludovico Antonio Astore altezza civico 10;

– III fase: realizzazione, di ulteriori due buche, entrambe su via Arenaccia a monte e a valle del soprastante ponte di via Don Bosco. Tali lavori comporteranno la chiusura al traffico del tratto interessato in direzione piazza Ottocalli con le seguenti modalità: dalle ore 23:00 del 10/03/2024 alle ore 06:30 dell’11/03/2024; dalle ore 23:00 del 11/03/2024 alle ore 06:30 del 12/03/2024; dalle ore 23:00 del 12/03/2024 alle ore 06:30 del 13/03/2024; dalle ore 23:00 del 13/03/2024 alle ore 06:30 del 14/03/2024. Durante la chiusura di detto tratto i veicoli potranno utilizzare il seguente percorso alternativo: via Alessandro Mazzocchi, piazza Carlo III, via Giovanni Gussone e viceversa. Tale percorso alternativo, sarà utilizzato, inoltre, dalle linee di trasporto pubblico locale.

Pon Metro, Piazza Europa di Catania viene rinnovata con finanziamento europeo di circa un milione di euro

 

Piazza Europa

Catania

Oggi, venerdì 27 ottobre, alle ore 10,00 il sindaco Enrico Trantino e l’assessore alle politiche comunitarie Sergio Parisi, consegneranno ai cittadini la rinnovata piazza Europa, a completamento dei lavori di rigenerazione urbana finanziati con circa un milione di euro risorse UE del PON Metro 2014-2020.

I lavori di riqualificazione di piazza Europa hanno riguardato soprattutto interventi di manutenzione straordinaria relativi alla fontana salvaguardando l’impianto originario d’intesa con la soprintendenza, la pavimentazione dell’area e delle zone a verde oltre all’impianto di illuminazione della Garitta in pietra lavica del ‘500.

Rinnovato anche l’arredo urbano con l’inserimento di panchine smart, con prese di corrente elettrica per ricaricare smartphone e tablet. 

Sono state inoltre installate telecamere di videosorveglianza e realizzate stazioni di ricarica di monopattini e bici elettriche.

NEL SUD IL GRAN NUMERO DELLE OPERE INCOMPIUTE LA SICILIA DETIENE LA MAGLIA NERA (CENSITE 138 OPERE RIMASTE IN STALLO)

 

Comunicazione delle ultime ore.  L’Agenzia  informa   .   Eccola riportata  “. Una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati forniti dalle regioni pone in luce che le incompiute sparse sul territorio italiano  sono diminuite del 3 per cento   

Si apprende che al 31 dicembre 2022 erano 367 le opere in stallo, contro le 379 dell’anno precedente. Per completarle occorrono più di 1,4 miliardi di euro. Ciò che non cambia è la collocazione geografica di questo lungo elenco di lavori non portati a termine nei tempi previsti. La lista delle opere incompiute è caratterizzata infatti, così come lo scorso anno, da una netta prevalenza delle regioni del sud che ne ospitano sette su 10 (262). Le opere incompiute localizzate nelle regioni del centro Italia sono 54 (15% del totale); 40 quelle del nord 40 (11%). Le restanti undici opere al palo sono di competenza delle amministrazioni centrali.

Un dato, quello sulla concentrazione nelle regioni del sud, che è fortemente condizionato dalla performance siciliana. La Sicilia detiene sempre la maglia nera Nell’isola sono infatti state censite ben 138 opere incompiute. Un numero che, rapportato al totale di quelle del meridione, equivale al 53% e che pesa per il 38% se messo in rapporto invece con il dato nazionale.Nella maggior parte delle regioni italiane il numero delle opere incompiute è rimasto invariato o è calato rispetto all’anno precedente. Le uniche in controtendenza sono state la Campania, passata da cinque a nove opere (+80%), l’Emilia Romagna (+33%, da 6 a 8) e la Liguria (+50%, da due a 3 opere).

Per opere incompiute – spiega il Csel – si intendono lavori il cui termine contrattualmente previsto per l’ultimazione è passato e che sono rimasti in stallo per problemi di non facile o immediata risoluzione, quali: mancanza di fondi, cause tecniche, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell’impresa appaltatrice, risoluzione o recesso dal contratto e mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore.

Il parco progetti rimasti al palo comprende interventi dei più svariati: dalla costruzione di strade, impianti di depurazione e collettori fognari alla costruzione di palazzetti dello sport, piscine e campi da tennis o da calcetto. Dall’edificazione di case popolari, scuole, mattatoi alla realizzazione di canili, centri ippici alla realizzazione di acquedotti, centri diurni e case protette per anziani.

L’amministratore -il Sindaco di Nicolosi, A. Pulvirenti – che trascura la dottrina dei doveri più semplici , “illumina solo gli amici residenti”

 

 

DI   R. LANZA

Abbiamo detto che la  sicurezza, a 360 gradi, di una zona  extraurbana non passa soltanto dalla presenza più o meno costante delle forze dell’ordine -Carabinieri e Polizia locale -municipale  ma anche della corretta illuminazione nelle ore serali e notturne. e un luogo buio si presta maggiormente a hi è dedito ad azioni malavitose  o anche a qualche incidente rispetto a quello in cui non manca la luce. Vedasi  recenti cronache di Sud Libertà  .

L’ncompiuta della Via Ragalidda di Nicolosi  della quale ci siamo già occupati , ripropone  la domanda. Perché il sindaco Pulvirenti  destinatario di numerose segnalazioni sull’illuminazione pubblica carente in via Ragalidda, telefonate e.mail dirette al sindaco – come un controllo del Prefetto o del Comando dei carabinieri di Nicolosi potranno  effettuare – non provvede ad eseguire i doveri più semplici  e civili della sua carica pubblica?

Lampioni spenti altri da integrare      Quando un lampione non funziona dovrebbe essere lo stesso Ente , il servizio di pubblica illuminazione, a segnalarlo  immediatamente alla ditta incaricata                     Questo fa parte della regola più elementare della dottrina dei doveri.. Non solo ma si incoraggiano  anche i turisti a visitare una via ridente del Comune di   Nicolosi

 

Angelo Pulvirenti

Nella foto d’Archivio il Sindaco del Comune di Nicolosi  dr Angelo Pulvirenti     Nella foto a dx  il Prefetto  dr Maria Carmela Librizzi

 

Perchè dunque si perde così il Sindaco Pulvirenti?     Non è assolutamente possibile condividere l’assunto espresso dal sindaco Angelo Pulvirenti in una email di riscontro ad una nostra di chiarimenti  che ” chi è residente a Nicolosi  può fare la richiesta di avere illuminazione pubblica…..

E’ una email  che  un amministratore non può fare ad un cittadino che attende risposte ad un disservizio e che segnaliamo al Prefetto di Catania perchè possa esercitare, con la Polizia di Stato,  la sua facoltà di ispezione della posta elettronica del sindaco e ( dell’assessore Bonanno -allineata al Pulvirenti) che non risponde sull’argomento alla ciitadinanza nè ai giornalisti

Maria Carmela Librizzi

Nella foto l Prefetto  dr Maria Carmela Librizzi

 

 Lasciare a lungo dei lampioni spenti -come in via Ragalidda, oltre due mesi circa- e non mantenere la quantità di luce necessaria e stabilita dalla legge specifica del 2016, dunque, può rappresentare un serio problema in primis per ch abita nella zona che si collega dal campo sportivo PulvIrenti alla via Guardia Ragala ma anche per chi vi transita occasionalmente, per gli stessi Vigili urbani e Carabinieri che combattono contro la delinquenza e chi si deve occupare della gestione degli impianti.

Inoltre questo modo di agire sui servizi – e disservizi del Comune il sindaco lo potrà fare solo a casa sua. Non in una comunità che attende ancora lìilluminazione per una semplice sostituzione di lampioni fulminati.   Vergogna. Vergogna pure chi sostiene questa maniera criminale di lasciare a lungo-per anni – il disservizio rispondendo al telefono del Comune :”Ora segnaliamo agli uffici competenti”

 

 

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Archivi -Sud Libertà

 

Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica, e quindi  fare il possibile per evitare che ci siano dei lampioni spenti, e integrare i pali dove risultano mancanti le lampade ,come  rappresentato,ci dicono è a carico dell’Ufficio tecnico    e -Vigili urbani – delle strade. segnalano anch’essi , nelle vie urbane o extraurbane, a seconda della propria competenza, o le condizioni di sicurezza sulla quantità di luce.      E allora, perchè non si provvede?    Che diavolo fa firmare il sindaco ai cittadini che fanno la segnalazione?   Non è sufficiente l’email, la Pec, o la semplice telefonata al Comando dei vigili urbani?    E perchè la ditta incaricata non controlla la sostituzione dei fari spenti?  Non ha il suo compenso?     Perchè il Comandante dei vigili urbani non stigmatizza questi inaccettabili “ritardi”?

 

Quel che è singolare è l’appalto del Comune di Nicolosi dall’intestazione: Lavori di interventi di Riduzione dei consumi energetici dell’illuminazione pubblica ed implementazione dei sistemi “Smart City” PO FESR 2014-2020 – Asse Prioritario 4 – Azione 4.1.3 II.1.2)        Sfidiamo noi di SUD LIBERTA’ che il Comune riduce i consumi energetici, con questo modus operandi……….

Altro punto., altro appalto:  Installazione di impianti di illuminazione stradale. II.1.7) Lotti – L’appalto è suddiviso in lotti: NO II.1.8) Informazioni sulle varianti – Sono ammesse varianti (Nei limiti dei Criteri di valutazione di cui al punto IV.2.1) II.2) Quantitativo o entità dell’appalto II.2.1) Importo complessivo di gara (IVA esclusa): € 754.453,33 Riportiamo   questi esempi di amministrazione dove il tecnico -Rup – comunale richiama il principio della legge 241 del 90. 

   Con quale coraggio si azzardano in questo Comune a parlare di trasparenza?

 

Affidamento per la fornitura di armatura stradale per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale.       Ecco testualmente (tolte solo le ripetizioni) il documento del Comune : “. PREMESSO che a seguito di segnalazione di diversi cittadini, in particolar modo del sindaco, è stato riscontrato che occorre fare la manutenzione straordinaria della pubblica illuminazione con sostituzione di pali ed armature divelte; VISTO il computo metrico redatto dell’ufficio tecnico da cui risulta un costo di € 7.315,00 iva al 10 %; VISTO l’art 36 lettera b) del D.lgs. 50/2016 che dispone che : per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie di cui all’articolo 35 per le lavori e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le lavori, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in amministrazione diretta, fatto salvo l’acquisto e il noleggio di mezzi, per i quali si applica comunque la procedura di cui al periodo precedente. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento contiene l’indicazione anche dei soggetti inviti; CONSIDERATO che occorre avviare le procedure per l’indizione dell’affidamento dei lavori di cui sopra nel più breve tempo possibile; VISTO il preventivo, per la fornitura di armatura stradale (ARMATURA VSL 120W 4000K CL2 1/2 NOTTE VIRT quantità n° 29) assunto al prot n 7364 del 30/03/2022 per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale, redatto dalla ditta Pancavi s.r.l. – Strada Cardillo, sn 95045 Misterbianco (CT) P.IVA: 00697120871 – di importo netto € 5.796,23 oltre IVA al 10% per un importo complessivo di € 6.375,85; TENUTO CONTO che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 32 comma 2 del Dlgs n. 50/2016, è necessario, prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, stabilire le fasi per la scelta dell’operatore economico; Stimata  l’entità

della spesa necessaria pari a € 6.375,85 compresa iva e considerata la particolare natura dell’intervento, il sistema più rispondente alle esigenze dell’Ente, viene individuato nella procedura di cui alla parte II, titolo I, “Contratti sotto soglia”, del Dlgs n. 50/2016; Pagina 2/4 VISTO l’art. 36 comma 2 lett.a) del Dlgs n. 50/2016 che stabilisce che per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a € 40.000,00 è possibile procedere all’affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due operatori economici; CONSIDERATO che sia appropriato, anche nel rispetto dell’art. 3 della legge 241/1990, quale principio di ordine generale dell’azione amministrativa, dare conto delle motivazioni del perché si ritiene opportuno nel caso di specie procedure mediante un affidamento diretto secondo quanto segue: 1. per parte di motivazione in diretto: il valore della prestazione da affidare è inferiore a € 40.000,00 e come tale la legge ne ammette l’acquisizione in via diretta; 2. per parte di motivazioni di fatto: 1) detta procedura consente di assicurare un procedura più snella e semplificata per acquisire lavori, servizi o forniture di importo non elevato, nei casi in cui, come quello in oggetto, il ricorso alle ordinarie procedure di gara comporterebbe un rallentamento dell’azione amministrativa oltre ad un notevole dispendio di tempi e risorse; 2) l’affidamento non è assegnato in ragione della convenienza del prestatore, ma per rispondere alle esigenze tecniche del comune, che attraverso l’esecuzione del contratto colma il fabbisogno di quanto in oggetto, permettendo dunque di rendere il servizio/fornitura in modo corretto e puntuale, a beneficio dell’utenza. 3. Ravvisano che trattasi di lavori urgenti ed improrogabili che potrebbero recare danni certi e gravi;

VERIFICATO dal R.U.P. che, al momento del presente atto, non sono attive convenzioni Consip di cui all’art. 26 comma 1, della Legge 488/1999 aventi ad oggetto beni/servizi comparabili con quelli relativi alla presente procedura di approvvigionamento e che per tanto è necessario avviare autonoma procedura per l’acquisizione del servizio/fornitura; STABILITO di procedere, appunto, mediante affidamento diretto e non attraverso le procedure ordinarie poiché la scelta della procedura affidamento diretto che si attiva con il presente provvedimento garantisce adeguata apertura del mercato e l’individuazione dell’operatore economico in modo da non ledere, bensì attuare, i principi enunciati dall’art. 30 del Dlgs 50/2016, cosi da rispettare il presupposto per non avvalersi delle procedure ordinarie, nel rispetto, appunto, dei principi generali codicistici;

RITENUTO, pertanto, di procedere all’affidamento in questione, in forma diretta, nel rispetto dei principi di cui all’art. 30 del Dlgs n. 50/2016, a tal fine è stato invitando tre ditte del settore individuati a seguito indagine di mercato, (effettuata mediante: la rete internet, conoscenza di maestranze locali, conoscenza di operatori di fiducia che operano nella zona), con la quale è stato negoziato dal R.U.P., per l’esecuzione della prestazione in parola adoperando un ribasso sulle lavorazioni, ; VISTA la determina Sindacale n° 6 del 14.01.2022 con la quale ha attribuito al Dott. Ing. Angelo Lupica Cordazzaro, ai sensi dell’art.109, comma 2 del D.lgs. n. 267/2000, le funzioni dirigenziali definite dall’art.107, commi 2 e 3 del medesimo decreto legislativo; DETERMINA · Di approvare il preventivo di spesa per armatura stradale per la manutenzione straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale. CIG: Z4F347D0FD ditta Pancavi s.r.l. – piano tavola Belpasso Strada Cardillo………

 

 

 

Messina, gara da 1,2 mln per la messa in sicurezza del torrente Zafferia soffocato da detriti

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Messina

 

Un milione e duecentomila euro per progettare la messa in sicurezza del torrente Zafferia, nella zona sud di Messina, e porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla, densamente abitate. La gara per affidare indagini e pianificazione di un intervento atteso da decenni è stata pubblicata dalla Struttura commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Il team guidato da Maurizio Croce ha fissato al prossimo 28 luglio la data di scadenza per la presentazione delle offerte, che dovranno pervenire per via telematica nella sede di piazza Ignazio Florio. «Prima nel ’96 e poi nel 2009 – ricorda il governatore Schifani – anche in questa zona quei terribili fenomeni alluvionali hanno provocato disastrose conseguenze.
Abitazioni, infrastrutture pubbliche e attività commerciali sono rimaste fino a oggi sotto scacco a causa di un’asta fluviale abbandonata a se stessa e che puntualmente, in occasione di forti precipitazioni crea, come minimo, pesanti disagi. Adesso rimuoveremo, una volta per tutte, qualsiasi rischio con lavori che riguarderanno l’intero percorso del torrente, soffocato da detriti e vegetazione e senza argini adeguati». Lo Zafferia si snoda lungo il versante ionico peloritano per oltre cinque chilometri.
Nel tratto che attraversa l’abitato sono presenti passerelle che puntualmente si rivelano insufficienti nei momenti di piena, mentre muri ormai antichi e cadenti offrono una protezione pressoché nulla ai capannoni industriali che si trovano a valle della strada statale 114. Proprio in questa zona sorgerà a breve un grande centro commerciale e sarà realizzata una bretella che consenta di raggiungerlo dalla tangenziale. Le opere previste – dalla pulizia dell’alveo alla realizzazione di briglie e vasche per il deposito dei sedimenti, fino alla risagomatura e alla fortificazione delle sponde – serviranno anche a rendere sicura la viabilità.

Il Polo di Termini Imerese verso la reindustrializzazione anche con il “5G”

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«Ho sempre cercato di lavorare per risolvere i problemi del territorio al di là dei colori politici. La mia onestà intellettuale mi permette di dire che un cambio di percorso è stato fatto portando risultati e continuando ad ascoltare il territorio per un processo di reindustrializzazione nel Polo industriale. Il bando pubblicato per la vendita dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese ne è la prova. Lunedì alle ore 15 incontreremo di nuovo gli operai ex Fiat in assessorato a testimonianza del fatto che il dialogo e il confronto fra le parti, e con i commissari Blutec e l’assessore al Lavoro Nuccia Albano, continuano».

Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, intervenendo stamane nel polo “Meccatronica Valley” al convegno dal titolo: “Irsap presenta il piano di sviluppo dell’area industriale di Termini”. Nel corso dell’incontro, il commissario straordinario dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, Marcello Gualdani, ha sottolineato che nell’area industriale di Termini Imerese sono in corso «lavori dal valore di 30 milioni di euro che interessano strade, illuminazione a led, messa in sicurezza, diserbamento e strutture telematiche come il 5G. Proprio entro l’anno installeremo, l’antenna 5G nel Polo industriale di Termini Imerese per migliorare gli standard di telefonia mobile come le tenologie avanzate di quinta generazionale. La tecnologia 5G e i servizi correlati – ha concluso – potranno radicalmente trasformare la zona industriale, rispetto alla maturità digitale, creando nuove opportunità per le imprese».

«L’area di Termini Imerese – spiega il commissario straordinario Zes della Sicilia Occidentale, Carlo Amenta – è di fondamentale importanza per il successo della Zes Sicilia occidentale.  Stiamo lavorando insieme all’assessore Tamajo, anche nell’ambito della programmazione regionale a cui i commissari Zes partecipano per espressa previsione normativa, per dotare l’area delle infrastrutture e dei servizi necessari all’insediamento delle imprese. Abbiamo già ricevuto diverse manifestazioni di interesse da parte di imprese di rilievo nazionale e internazionale che guardano a Termini come un importante sito di sviluppo industriale».

Presenti al convegno anche il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, il dirigente generale dell’assessorato alle Attività produttive, Carmelo Frittitta, e il presidente di Meccatronica, Antonello Mineo.

Comune di Messina: Stipulato oggi a Palermo il contratto di concessione dei Forti umbertini Gonzaga e Ogliastri

 

Si è concluso oggi, presso la sede della Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia del Demanio a Palermo, il lungo iter burocratico che ha portato alla firma della concessione demaniale a titolo non oneroso, in favore del comune di Messina, dei forti umbertini Gonzaga e Ogliastri.

Ad apporre la firma sull’atto di concessione, su delega del sindaco Federico Basile, è stato il dirigente del dipartimento servizi Tributari servizio Patrimonio Emiliano Conforto, alla presenza dell’assessore con delega alla Valorizzazione del Patrimonio Fortificato Enzo Caruso e dei funzionari dell’Agenzia del Demanio Nicole Rodi e Filippo Cesareo.

La concessione per Forte Gonzaga prevede un periodo di dieci anni rinnovabili, mentre per Forte Ogliastri di sette anni prorogabili.

“Questa azione amministrativa – ha spiegato l’assessore Caruso – è stata condivisa con il sindaco Federico Basile ed il vicesindaco Salvatore Mondello, che in più occasioni si è recato con me a Palermo per ottemperare alle richieste dell’Agenzia del Demanio.

 

Questa concessione consentirà finalmente di potere iniziare i lavori di restauro di Forte Gonzaga attraverso il finanziamento di 4 milioni 600 mila euro del Masterplan e il rifacimento del teatro all’aperto di Forte Ogliastri su fondi  comunali, nonchè il piano gestionale per la restituzione alla fruibilità pubblica di

Forte Ogliastri”. In considerazione dell’impegno economico da parte del comune di Messina, la Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia del Demanio ha proceduto alla concessione a titolo gratuito delle due opere fortificate.