Al Vinitaly-l’evento mondiale del vino – la Regione Sicilia presente con 139 cantine. Schifani e Sammartino: «Brand Sicilia protagonista a Verona»

 

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La Sicilia si presenta con nuove consapevolezze ma anche nuove sfide da affrontare, con alle spalle più di un quarto di secolo che ha sancito il “rinascimento” di un comparto vitale per l’intera economia dell’Isola. La Regione sarà presente a Veronafiere con 139 cantine, una dozzina di Consorzi, l’Istituto regionale vino e oli (Irvo) coordinati dalla regia dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. Tutti chiamati a confrontarsi su temi e argomenti che attraversano l’attualità e che impegnano i soggetti ad una “coralità di intenti” in grado di affrontare nuove esigenze e prospettive, a partire dalla mitigazione degli effetti in agricoltura dovuti al cambiamento climatico ma anche all’innalzamento della competitività sui mercati, sempre più sfidanti. È questo lo spirito con cui l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha voluto caratterizzare la partecipazione della Sicilia al grande evento mondiale del vino, indicando obiettivi e procedure che rendano più solido il comparto, dando voce anche ai piccoli viticoltori che, nella filiera, sono i più esposti.

«La nostra regione si presenta anche quest’anno con un programma importante al Vinitaly – dice il presidente Renato Schifani – e soprattutto con la consapevolezza di un settore ormai affermato a livello internazionale. La Sicilia del vino è ormai sinonimo di eccellenza e ancora una volta le cantine sapranno presentare il meglio della nostra terra, associando alle produzioni di qualità l’immagine di territori meravigliosi e di una storia millenaria. Il vino siciliano è un ambasciatore della bellezza dell’Isola nel mondo».

«Il brand Sicilia – afferma Sammartino – anche quest’anno sarà uno dei protagonisti assoluti del Vinitaly. Il comparto rappresenta il made in Sicily in tutto il mondo raccontando il legame tra produzioni, cultura e territori e sta conquistando spazi all’interno dei mercati internazionali. Una strada che intendiamo continuare a incentivare mettendo in campo finanziamenti mirati a sostenere le realtà che fanno impresa in una terra difficile ma allo stesso tempo straordinaria come la nostra».

Il programma al Padiglione 2 Sicilia

C’è fiducia per il futuro, in particolare nei confronti dei processi di ricerca e innovazione sulla valorizzazione della biodiversità vitivinicola e sulle tecniche di gestione agronomica per contrastare innalzamento delle temperature, siccità ed erosione dei suoli. Su questi temi è importante il contributo dell’Irvo, diretto da Gaetano Aprile, che martedì 16 aprile alle 14.45 organizza un’iniziativa sul primato siciliano dei vini biologici.

In generale, è fitto il programma dei lavori e degli incontri programmati all’interno del Padiglione 2 Sicilia di Veronafiere che, domenica 14 aprile, vedrà il tradizionale start con la conferenza stampa inaugurale dell’assessore e delle istituzioni della Regione. Tra gli appuntamenti di maggior valore sociale: la consegna da parte dell’assessore Sammartino di una Targa in memoria di Marisa Leo, professionista e donna del vino, vittima di violenza di genere, interpretando il sentimento di solidarietà umana e di risposta civile che tutto il mondo del vino siciliano intende tributarle, affermando l’impegno a proseguire la battaglia contro la violenza sulle donne di cui Marisa Leo è stata un punto di riferimento autorevole.

Di grande rilievo anche l’esordio di Pietro Russo, primo Master of Wine siciliano, a cui l’assessorato ha affidato la conduzione tecnica di due Wine tasting dedicati ai vitigni principe dell’enologia siciliana: Il Nero d’Avola (domenica 14 alle 12) e al Grillo (Martedì 16 alle 12,15). Domenica 14 aprile, un appuntamento interamente dedicato ai progetti di ricerca finanziati dalla Regione e che vedrà intervenire, tra gli altri, il direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, Vincenzo Pernice, dirigente regionale Centro regionale F. Paulsen, Maurizio Gily, innovation broker del progetto Bi.Vi.Si. e il vicepresidente della Doc Sicilia Giuseppe Bursi. Di vitigni reliquia si parlerà lunedì 15 aprile alle 13.30, con il “vitrarolo” dell’azienda Fina che vedrà proporre le prime bottiglie di un vitigno che promette eccellenza e distinzione. Oltre al vino, c’è il Sol – dedicato ai grandi oli extra vergine – che vede la partecipazione di 25 produttori e una serie di panel di degustazione centrati sulle cultivar siciliane, oramai riconosciute per qualità e identità territoriale.

 

 

Economia, Regione Sicilia «Moody’s alza il rating della Regione, premiato percorso di risanamento dei conti»

 

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«L’agenzia Moody’s, analogamente a quanto fatto nei mesi scorsi da Fitch, ha ritoccato al rialzo il rating della Regione Siciliana, incrementando di un punto la classificazione, da “Ba1” a “Baa3” del merito di credito. In tal modo, la valutazione della Sicilia si allinea a quella statale».

Lo annuncia soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che aggiunge: «È la conferma del percorso di risanamento dei conti avviato fin dall’inizio del nostro mandato. Abbiamo messo appunto manovre di contenimento della spesa improduttiva e puntato su investimenti che guardano allo sviluppo dell’Isola. Nel contempo, l’aumento extra delle entrate tributarie, dovuto proprio alle misure adottate, ci ha consentito il pieno recupero del disavanzo emerso nel rendiconto del 2018 grazie a un miglioramento dei conti pari a 2,1 miliardi di euro. Un risultato che va ben oltre gli obblighi contenuti nell’accordo con lo Stato dello scorso ottobre, con il quale abbiamo finalmente rivisto, riducendola, anche la quota di co-finanziamento della Regione al Servizio sanitario nazionale».

Tra le motivazioni indicate dalla società statunitense, figura il costante rafforzamento della performance finanziaria e del debito della Regione nell’ultimo decennio, con una proiezione che promette di mantenersi nel medio termine. La Sicilia ha infatti chiuso il 2023 con un debito di 6,3 miliardi di euro, con un basso profilo di rischio e senza alcuna esposizione in derivati.

Moody’s ha, dunque, rilevato il rafforzamento della performance finanziaria regionale e una riduzione consistente del disavanzo. Una tenuta sostanziale di sistema che si registra nonostante le pressioni sul bilancio derivanti dall’onda lunga pandemica, dal contesto inflazionistico e dalle crisi internazionali in atto. Valutato positivamente anche l’incremento delle entrate tributarie e la prospettiva per la Regione, nei prossimi anni, di essere destinataria di ingenti risorse nazionali e comunitarie – a partire dal Pnrr – utili a spesa infrastrutturale e investimenti pubblici.

Alla luce del sensibile miglioramento della situazione finanziaria siciliana, l’agenzia Moody’s ha deciso di migliorare il proprio grado di giudizio nei confronti della Regione, configurando altresì un outlook stabile. A settembre 2023 era stata l’agenzia Fitch a incrementare la propria valutazione di breve termine da “F3” a “F2” e confermando il proprio giudizio di merito di credito della Regione Siciliana a lungo termine “BBB” con prospettiva stabile.

«Il giudizio di Moody’s – afferma l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – premia il lavoro di questi anni e conferma l’accresciuta credibilità economica della Sicilia dinanzi all’occhio vigile dei mercati e del sistema creditizio internazionale. Abbiamo rispettato gli impegni sul risanamento finanziario della Regione, abbattendo il disavanzo a 4 miliardi e dimostrando di saper fare i compiti a casa. Ne trarranno beneficio i cittadini, le imprese, le famiglie, perché la Sicilia diventa così più attrattiva per gli investimenti, mettendosi al passo con le regioni italiane più virtuose».

Disco verde del Consiglio dei Ministri al Def 2024

 

Crescita ribassata e debito in salita ma sotto la soglia del 140% . Disco verde del Consiglio dei ministri  al Def 2024 in versione light con le stime a politiche invariate, in attesa di vedere l’evoluzione dei negoziati con la Commissione Ue che a giugno proporrà all’Ecofin l’apertura di una procedura sui conti italiani. Un passo atteso per l’Italia, che ha chiuso il 2023 con un deficit al 7,2% del pil, ma anche altri Paesi europei

Crescita del Pil

Nel 2024 il pil crescerà dell’1%, con un taglio di due decimali rispetto all’1,2% indicato nella Nadef dello scorso autunno. Nel 2025 la crescita segnerà +1,2% (contro +1,4% della Nadef); nel 2026 +1,1% (1% a settembre). Il deficit è confermato al 4,3% come nella Nadef, calerà poi al 3,7% del pil nel 2025 (era al 3,6% nella Nadef), poi ulteriormente giù al 3% nel 2026 (era al 2,9% nella Nadef).

Il debito quest’anno dovrebbe attestarsi al 137,8%, per poi salire al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026, invertendo il trend di lieve discesa della Nadef, anche alla luce dell’aggiornamento dell’Istat del dato del 2023 che indicava un forte calo del debito al 137,3% del Pil. Nel quadro programmatico dello scorso autunno, il debito calava progressivamente dal 140,1% del 2024 al 139,9% del 2025, fino al 139,6% del 2026.

 ”L’andamento del debito è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa dal pagamento dei crediti fiscali –afferma Giorgietti -del superbonus nei prossimi anni. Questa enorme massa di 219 miliardi di crediti edilizi  diventerannosarà a tutti gli effetti debito pubblico, anche ai fini contabili”, aggiunge. Da qui l’avvertimento ai furbetti della moneta fiscale.

”Quello che non cessa adesso è la verifica e il controllo della bontà di questi debiti” che ”ha già portato, ad oggi, a circa 16 miliardi di crediti annullati e sequestrati a vario titolo”, scandisce il titolare di via XX settembre.

Tracking shot. Drone point of view of a Tractor spraying on a cultivated field. Small Business.

Conti e Ue, appuntamento a giugno

Il Def ‘light’ risponde all’esigenza – comune ad altri Paesi membri – di tenere conto della “rivoluzione” delle regole Ue per le quali ancora mancano le disposizioni attuative. Le previsioni programmatiche, annesse quindi di eventuali spese e/o correzioni, arriveranno con il piano strutturale da presentare entro il 20 settembre e che rappresenta la cornice della manovra 2025.

”Ovviamente la nostra volontà è di presentarlo prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, prima di tutto la traiettoria tecnica che dovrebbe essere resa disponibile presumibilmente nella seconda metà giugno da parte dell’Unione europea” con la procedura per extra-deficit. Il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni nei giorni scorsi aveva indicato la possibile data del 18 giugno.

LA SOGERT, ATTI DI INGIUNZIONE, DI “PIGNORAMENTO” E LA COMPLICITA’ DELLE BANCHE (E POSTE ITALIANE)CHE “BLOCCANO” I CONTI CORRENTI

 

SIGNORI SEMBRA DI ESSERE NEL 1943-  LA SOGERT HA IL POTERE DI  “BLOCCARE” I CONTI CORRENTI DELLE PERSONE COINVOLTE IN UN DEBITO O INFRAZIONE STRADALE

 

di   R.   LANZA

Si discute molto dei comportamenti ed atti eseguiti da una società privata, Sogert Spa,  che per conto di molti Enti locali provvede alla riscossione dei tributi non pagati,  presentando a sorpresa atti di pignoramento presso terzi con ordine di pagamento nei confronti dei clienti debitori delle banche-.       In Sicilia  citiamo il caso del Comune di Biancavilla che ha affidato in gestione  alla Sogert il servizio di riscossione.   

Le sorprese legate ad una evidentissima omissione di trasparenza della società non mancano per i cittadini      Le banche cioè vengono inviate a  richiesta della Sogert  a”congelare”  immediatamente le somme dovute al Comune di Biancavilla che si “intendono pignorate”  per non aver pagato ad esempio una multa stradale o una antica (cinque anni) infrazione per divieto di sosta ed altre previste dalla regolamentazione del Codice della Strada.

L’atto di pignoramento presso terzi non viene inviato all’inizio della procedura – come dovrebbe essere ed apparire in un regolare e corretto procedimento amministrativo- ma solo  alla scadenza -nella generalità dei casi- dei termini sulla trasparenza amministrativa.  In sostanza i clienti delle banche si vedono “bloccato il proprio conto corrente” fino a quando il cliente si vede costretto, suo malgrado, a pagare  ” spontaneamente “con bonifici bancari la somma (non verificata) dell’infrazione stradale od altro -al Comune interessato.   Il cliente si vedrà sottratta la disponibilità e la libertà di uso del proprio denaro depositato negli sportelli bancari.

Idem per la Posta e le filiali dislocate in tutta Italia. Anzi, qui è peggio ancora, il comportamento è proprio tipico dell’epoca del 1943.   Appena ricevuta l’informazione dalla Società Sogert, la Posta – si badi bene: senza avvertire preventivamente il cliente- trasferisce la somma richiesta alla Sogert.    Il cliente saprà solo successivamente di questo modo indecente di operare della Posta che non si vergogna  neppure a diffidare il cliente nell’ipotesi questi  si rivolga all’assistenza legale contro una filiale postale. Roba da far venire il vomito e togliere i soldi e libretti postali alle strutture dello Stato. 

Abbiamo saputo quali sono anche le banche alle quali la Sogert invia le sue inusitate – e secondo noi illecite  – perchè in chiara violazione della privacy –  missive ai legali rappresentanti:

Eccole: Banca Agricola popolare di Ragusa;  ICCREA banca Spa.; Banca Sicana;  Credit Agricole Italia; BPER banca; Intesa SPaolo Spa.; Credito Emiliano Spa.; Banca Monte dei Paschi di Siena Spa., Banca Nazionale del Lavoro Spa. ; Compass Banca ; UniCredit Spa:; BancoBPM ;  POSTE ITALIANE ;  Deutsche Bank  S.p.a.   Qui, in questi sportelli bancari, vengono dati in pasto,pubblicamente, come in una fossa di leoni e serpenti, i clienti “debitori” come fossero dei pregiudicati criminali

Alcuni Giudici, abbiamo saputo, condividono appieno le nostre osservazioni critiche

Un esempio.  Forse il più eclatante .La  giudice Rosanna Gentile . del Tribunale di Cassino  ha accolto una recente istanza del legale e ha evidenziato che alla Sogert si applica quanto già previsto dal Tribunale di Milano del 2016 secondo il quale “una società a responsabilità limitata, ancorché concessionaria esercente servizio pubblico e benché partecipata di secondo grado da Enti pubblici territoriali, non ha il potere di emettere ingiunzione per il recupero crediti”.

Secondo la sentenza infatti “il potere di emettere l’ingiunzione è dalla legge riconosciuto alla sola pubblica amministrazione in senso stretto, intesa come Ente amministrativo pubblico, dotato di soggettività pubblicistica”. La Sogert, invece, non è una pubblica amministrazione dal punto di vista soggettivo. Il giudice ha evidenziato che, effettivamente, “non appare ipotizzabile un’interpretazione analogica, né estensiva di tali disposizioni. L’ingiunzione opposta è quindi illegittima in quanto emessa in totale carenza di potere da un soggetto privatistico”.

世界汚職度ランキング デンマーク・フィンランド・NZが清潔度1位 日本の順位は?:世界180カ国をランキング化(1/2 ページ) - ITmedia  ビジネスオンライン

Secondo gli esperti in materia tributaria,  “l’ingiunzione fiscale è manifestazione del potere di auto-accertamento ed autotutela della pubblica amministrazione”.  “l’azione della Sogert Spa risulta palesemente illegittima in quanto non può agire direttamente, pignorando conti correnti e buste paga dei contribuenti”. In pratica, secondo il giudice, la Sogert non avrebbe la possibilità di chiedere il pignoramento nei confronti di soggetti debitori dei tributi per conto della pubblica amministrazione. Una sentenza che potrebbe rendere nulle le richieste di pignoramento e i decreti di ingiunzione da parte della società privata, nonostante operi per conto di Enti pubblici.

Molti  dubbi vertono sulla Sogert..  Apprendiamo che con sentenze della Cassazione (Sezioni Unite 24468 del 30/10/2013) e del Consiglio di Stato (Quinta Sezione n. 09561 del 25/05/2012), è stato acclarato che la Sogert spa  si è contraddistinta per gravi inadempienze nell’esecuzione di un affidamento presso un  Comune ( Oria). Dal 30 ottobre 2013, pertanto, la società aveva sostanzialmente perso il requisito ex art. 38 lettera f del codice dei contratti che richiede, tra i requisiti di ordine generale per la partecipazione a procedure di affidamento, che siano esclusi i soggetti “f) che, secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso gravi negligenze o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate o che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante”.

Non solo. Dall’attività istruttoria apprendiamo pure che  l’Anac –  “ha appurato che la società ed i suoi amministratori sono stati oggetto di condanne penali (Seconda sezione del Tribunale di Taranto 25/03/2014) da cui emergono, fra l’altro, fenomeni corruttivi.

Dall’altro lato,l’affidatario del servizio di riscossione dei tributi per conto della pubblica amministrazione sostiene  di aver  ottenuto dai Comuni – come ad es. Biancavilla -la delega ad agire per proprio conto e  ritiene legittimo  agire anche attraverso pignoramenti.  Più che altro la Sogert  conta invece sul fatto che il cliente della banca con l’atto di pignoramento è impossibilitato a prelevare qualunque cifra. Motivo per cui -è questo il guaio non risolto per la complicità delle banche – per avere la disponibilità del proprio conto corrente si è costretti a pagare il “misterioso debito avanzato dal Comune”     Che indecenza, altro che libertà…..  Ricordiamoci di queste cose, signori miei,  nelle prossime elezioni europee..

Il Presidente della Regione Sicilia On Schifani assicura e promette: “Il disavanzo regionale sarà recuperato perchè i conti ora migliorano..”

 

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Via libera dal governo Schifani al Piano di rientro dal disavanzo regionale al 31 dicembre 2022. Il documento, approvato nel corso dell’ultima seduta della giunta, certifica il pieno recupero del disavanzo emerso nel rendiconto del 2018 grazie a un miglioramento dei conti pari a 2,1 miliardi di euro. Un risultato che va ben oltre gli obblighi contenuti nell’Accordo firmato dalla Regione con lo Stato nello scorso ottobre.

Il Piano dovrà ora essere sottoposto all’esame del Collegio dei revisori dei conti della Regione e successivamente inviato  anche alle Sezioni riunite della Corte dei conti. 

A esprimere soddisfazione per il lavoro svolto e gli ottimi risultati ottenuti nella politica di risanamento dei conti regionali, il presidente Renato Schifani. «I provvedimenti adottati oggi dalla giunta – evidenzia il governatore – dimostrano la solidità della legge di Bilancio 2024/2026 predisposta dal mio governo, mettendo in chiaro con dovizia di numeri il recupero finanziario conseguito dalla Regione al 31 dicembre del 2022. Un risultato che ritengo verrà confermato e rafforzato grazie alle attività poste in essere nel 2023 e che saranno oggetto di verifica con il rendiconto 2023 in corso di predisposizione».

 

 

Tik – Tok multato dall’Antitrust per diffusione di contenuti suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti…”

 

 

Tik Tok  ritenuto responsabile “nella diffusione di contenuti suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili” senza assumere “misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti”. L’azienda: “Siamo in disaccordo”

LA DECISIONE  DELL’ANTITRUST (CHE APRE LA STRADA AI MILIONARI AMERICANI PER IMPEDIRE ALLA CINA LA RACCOLTA DEI DATI DI MILIONI DI PERSONE)
L’attività istruttoria “ha consentito di accertare la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti – come quelli relativi alla challenge ‘cicatrice francese’ – suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili. Inoltre, prosegue la nota, TikTok non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio ‘sicuro’. Le Linee Guida vengono infatti applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo”.

Infine, “i contenuti – pur essendo potenzialmente pericolosi – sono diffusi tramite un “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma“.

TikTok non condivide la decisione dell’ Antitrust

“Siamo in disaccordo” con la decisione dell’Antitrust: “Il contenuto legato alla cosiddetta ‘cicatrice francese’ registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l’AGCM annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei ‘Per Te’“….

Rimborso caro-mutui, dal 7 febbraio attiva piattaforma Irfis ,( 1500 euro ad anno) Regione Sicilia prima regione ad attuarlo

 

 

 

Sarà operativa dalle 10 di mercoledì 7 febbraio – comunica la Regione Sicilia- la piattaforma telematica dell’Irfis  per presentare la domanda di contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile, versati negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto della prima casa.

«La Regione Siciliana ha messo in campo una norma contro il caro mutui e la Sicilia è la prima regione che interviene in maniera concreta contro il rialzo dei tassi di interesse dei mutui che ha colpito economicamente migliaia di famiglie – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Le procedure sono già state avviate ed è nostra intenzione offrire un aiuto a quelle famiglie a basso reddito che hanno subito un aumento della rata del mutuo del 3 per cento, velocizzando i passaggi dalla presentazione delle domande alla liquidazione delle somme».

La misura regionale, votata dall’Ars, prevede una dotazione finanziaria per un totale di 50 milioni di euro di fondi dell’assessorato regionale dell’Economia e nella fase istruttoria sarà gestita da Irfis. La finestra per la presentazione delle domande di contributo sarà aperta fino al 29 febbraio alle 17. Quindi, a seguire, partirà la fase di valutazione delle pratiche che saranno esaminate caso per caso in base all’Isee 2023 o 2024, che non deve comunque superare i 30 mila euro per potere accedere al contributo.

La misura prevede una erogazione a fondo perduto proporzionale alla quota di interessi passivi (a tasso variabile) pagati negli anni 2022 e 2023 per i mutui prima casa per un massimo di 1.500 euro per anno. Ad essere interessati, secondo le stime, saranno circa 25 mila contratti di mutui. Potranno accedere tutti gli intestatari di mutui a tasso variabile per acquisto o costruzione della prima casa. Se si è cointestatari dei mutui, inoltre, sarà possibile presentare due domande distinte per due diversi contributi.

Le domande devono essere presentate dall’intestatario del mutuo o in caso di cointestazione, da ciascun cointestatario del mutuo per via telematica all’indirizzo https./incentivisicilia.irfis.it  accedendo all’apposita piattaforma dedicata mediante SPID di livello 2 o Carta nazionale dei Servizi CNS. Nell’avviso aggiornato si evince che non occorre più la firma digitale (basta firma autografa sulla domanda, trasmessa, previa scansione digitale, in formato pdf allegando valido documento di riconoscimento) e che le domande sono esenti dall’imposta di bollo.

«Stare vicino alla famiglie – sottolinea l’assessore all’Economia, Marco Falcone – era uno dei principali impegni assunti dal governo Schifani. Lo stiamo mantenendo grazie a interventi come l’aiuto sul caro mutui, mai registrato finora, che ha visto uno stanziamento di ben 50 milioni di euro di fondi regionali. Il caro vita degli ultimi tempi richiede, in Sicilia come nel resto del Paese, misure di forte impatto per assicurare la tenuta dei bilanci familiari. La Regione sta facendo la propria parte».

«Irfis FinSicilia – dice la presidente Iolanda Riolo – conferma il proprio ruolo di braccio operativo finanziario della Regione Siciliana, questa volta affiancando le famiglie che sono state duramente colpite dall’aumento dei tassi di interesse negli anni scorsi. Siamo pronti ad accogliere e valutare nel minor tempo possibile le domande che arriveranno sulla piattaforma per poi procedere alle erogazioni dei contributi».

 

Per maggiori informazioni si rimanda all’avviso aggiornato al 31 gennaio, che contiene le modifiche apportate dall’Assessorato Regione Sicilia, al seguente link:  https:/www.irfis.it/wp-content/uploads/2024/01/AVVISO-Abbattimento -interessi-mutuo-31.1.2024.pdf.

Gli italiani con mutuo variabile nella morsa del consiglio direttivo della Banca centrale europea che “ancora vuol mantenere alti i tassi di riferimento per un periodo lungo”

 

La Banca Centrale Europea | Italia UE Blog

Archivi -Sud Libertà

 

La Banca Centrale Europea continua a non far dormire sonni tranquilli agli italiani in particolare.  Si sa infatti che la gran parte della popolazione non è più in regola con i pagamenti dei mutui a tasso variabile “L’inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà- comunica la Bce- probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo”.
“Secondo le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate a dicembre 2023 dagli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione si ridurrebbe gradualmente nel corso del 2024, per poi avvicinarsi nel 2025 all’obiettivo del 2 per cento perseguito dal Consiglio direttivo – prosegue la Bce -. Nell’insieme gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si collochi, in media, al 5,4 per cento nel 2023, al 2,7 nel 2024, al 2,1 nel 2025 e all’1,9 nel 2026. Rispetto all’esercizio condotto a settembre scorso dagli esperti della BCE, pertanto, le proiezioni per l’area dell’euro sono state riviste al ribasso per il 2023 e soprattutto per il 2024”.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”…
“Sulla base della valutazione corrente, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE si collochino su livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finchè sarà necessario”, prosegue la Banca Centrale Europea.
“I rischi per la crescita economica restano orientati al ribasso. L’espansione economica potrebbe risultare inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti delle attese”, sottolinea la Bce.
Un indebolimento dell’economia mondiale o un ulteriore rallentamento del commercio internazionale graverebbero inoltre sulla crescita dell’area dell’euro – spiega la Banca Centrale Europea -. La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente sono significative fonti di rischio geopolitico. Ciò potrebbe indurre, nelle imprese e nelle famiglie, una perdita di fiducia riguardo al futuro. L’espansione economica potrebbe rivelarsi più elevata se, grazie all’incremento dei redditi reali, la spesa aumentasse in misura superiore al previsto, oppure se l’economia mondiale crescesse più di quanto atteso”.

L’Arera ipotizza un calo del 10,8 per famiglia nel 2024 della bolletta luce

 

Bolletta della luce in calo del 10,8% per la famiglia tipo in tutela nel primo trimestre 2024. Lo comunica l’Arera in una nota. ”Sul finire dell’anno, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale”, .

Foto bolletta elettrica con lampadina diverse monete e penna sulla scrivania concetto di prezzi dell'elettricità e pagamenti delle tasse

La spesa per la bolletta elettrica della famiglia tipo nell’anno compreso tra il primo aprile 2023 e il 31 marzo 2024, sarà di circa 684 euro, in calo del 50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, il prezzo finale per la famiglia tipo risulta di 25,24 centesimi di euro al kwh, comprensivo di imposte, contro i 28,29 centesimi di euro al kwh del trimestre precedente. La variazione del -10,8% è sostanzialmente legata alla diminuzione complessiva della spesa per la materia energia, circa -14%, controbilanciata da rialzi per le tariffe di rete regolate (trasporto e gestione contatore, +2,1%) e oneri generali di sistema (+1,1%).

L’Arera ricorda che da gennaio per ottenere il bonus sociale sarà necessaria una soglia Isee fino a 9.530 euro, che sale fino a 20.000 euro per le famiglie con più di 3 figli. Viene, inoltre, confermato il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto nella legge di bilancio 2024, all’esame del Parlamento.

Monte Pellegrino, appalto da oltre 7 milioni di euro,si consolida versante delle pareti rocciose di Vergine Maria-Addaura.

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La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico ha pubblicato i bandi di gara per la messa in sicurezza del versante Vergine Maria-Addaura di Monte Pellegrino. Si completa in questo modo il consolidamento delle pareti rocciose che sovrastano le due aree urbane di Palermo.

«È un traguardo storico per il capoluogo siciliano – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, vertice della Struttura – ma lo è soprattutto per quello che attiene la più generale azione a tutela del territorio e la salvaguardia della pubblica incolumità, due obiettivi che ci vedono impegnati senza soluzione di continuità e per i quali abbiamo messo in campo ingenti risorse finanziarie e professionalità di alto livello. I bandi di gara riguardano due interventi di completamento del versante che chiudono il cerchio dopo anni di attesa. Monte Pellegrino è uno dei simboli di Palermo – aggiunge il governatore – e restituire la piena e sicura fruibilità di due aree a ridosso dell’altura e con un’alta densità abitativa, era una delle nostre priorità».

L’area di intervento definita “Lotto B”, riguarda la “zona nord orientale” (versante est di Punta Priola – Le Rocce) e comprende le pareti della zona est di Punta Priola e quelle sovrastanti il complesso residenziale “Le Rocce”. Per i lavori in questo settore, l’importo complessivo dell’appalto è di oltre 7 milioni di euro, il termine per la presentazione delle domande è fissato al 19 febbraio 2024, come stabilito dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce.

L’area di intervento definita “Lotto C”  riguarda la “zona centro orientale” (Torre del Rotolo) e comprende le pareti a sud di “Le Rocce” fino a quelle a sud-est di Santa Rosalia e a nord di pizzo Monaco, per uno sviluppo lineare sul ciglio di circa 700 metri. Il bando prevede un importo complessivo di gara pari a 5,7 milioni di euro, con una scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 26 febbraio. Entrambi gli interventi sono cofinanziati con il Comune di Palermo con cui la Struttura commissariale ha sviluppato un’azione sinergica. 

Si avvia cosi a conclusione la storia infinita dei crolli di massi con conseguente pericolo per i residenti delle borgate marinare sovrastate dai vari pendii. Un iter complesso che ha richiesto pareri, indagini, studi geologici e geotecnici per una progettazione esecutiva in grado di contemplare l’idoneità degli interventi da effettuare.

Tra le soluzioni tecniche contenute nel progetto,  barriere paramassi ad elevato assorbimento di energia posizionate lungo i pendii a valle dei costoni lapidei con diversa capacità di assorbimento in funzione dell’analisi delle traiettorie dei blocchi in caduta e dalla posizione degli insediamenti da proteggere a valle, ma anche interventi puntuali attivi in parete quali l’imbracatura e l’ancoraggio per il consolidamento e la stabilizzazione degli elementi lapidei in equilibrio instabile individuati mediante ispezioni in parete e attraverso la ricostruzione geomeccanica dalle immagini rilevate con drone e con tecnica laser-scanner. Prevista la predisposizione di un piano di monitoraggio ambientale in grado di coordinare le azioni che consentono di verificare, attraverso la rilevazione di determinati parametri biologici, chimici e fisici, gli impatti ambientali significativi generati dall’opera nelle fasi di realizzazione e di esercizio.