IL GIORNO DELLA MEMORIA- INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

 

Sergio Mattarella, l'ultimo discorso di fine anno: "Guardiamo con fiducia  al futuro" - Politica

 

In occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi in tutto il mondo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato che questa ricorrenza  “non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane.

Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza.

A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia“.

Afferma il presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della Giornata della memoria :.”Oggi ricordiamo l’orrore dell’antisemitismo e rinnoviamo il nostro impegno collettivo a contrastare ogni tentativo di cancellare la memoria. Ricordare è impegno per il presente, fondazione per il futuro“. Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della Giornata della memoria.

“Il Giorno della Memoria è l’occasione per rinnovare con forza il comune impegno a combattere l’indifferenza, che, come ci ricorda Liliana Segre, è stato il vero complice dei misfatti della Shoah. Solo attraverso il ricordo delle atrocità subite da milioni di ebrei, di bambini, donne e uomini senza colpa, possiamo tenere viva la consapevolezza degli errori del passato e delle devastanti conseguenze che hanno prodotto” dichiara il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che questa mattina ha deposto una corona presso il Museo della Shoah di Roma insieme al Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, alla presenza della Senatrice a vita Liliana Segre, dei rappresentanti delle Comunità ebraiche e dell’Ambasciata d’Israele.

Ad accogliere le autorità il presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni.

Afferma Roberto Fico :”Il valore e il senso della giornata che celebriamo il 27 gennaio – data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz – risiede nella conservazione e nella trasmissione, soprattutto alle generazioni più giovani, della memoria, che è qualcosa di tanto prezioso e allo stesso tempo fragile. E per questo va coltivata, diffusa, protetta. Memoria innanzitutto come omaggio a tutte le vittime di quel piano criminale che fu la Shoah: ebrei, rom, sinti, omosessuali e disabili, internati militari e oppositori del regime colpiti dalla furia nazista. Memoria come ricordo di quelle persone che trovarono il coraggio di non voltarsi dall’altra parte, adoperandosi, spesso a rischio della propria vita, per salvare gli ebrei dallo sterminio.

COOPERAZIONE E SVILUPPO, GLI STRUMENTI FINANZIARI NECESSARI PER LA CORRETTA GESTIONE RISORSE AICS

Corte dei conti
Corte dei conti per la Regione siciliana – Archivi SUD LIBERTA’

Risposte efficaci a problemi globali quali povertà, disuguaglianze, migrazioni, cambiamento climatico e pandemie richiedono una strategia congiunta di tutti gli attori pubblici impegnati nella cooperazione allo sviluppo e interventi orientati al raggiungimento di obiettivi misurabili secondo standard condivisi.

E’ quanto emerge dalla relazione della Corte dei conti su “La gestione delle risorse assegnate all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Strumenti finanziari, moduli operativi e sistemi di valutazione”, approvata con Delibera 1/2022/G della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato.

Nel riconoscere l’intensa attività svolta dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo fin dalla sua istituzione – con legge n. 125/2014 – la magistratura contabile ne esprime un giudizio complessivamente positivo, malgrado una frammentazione ancora eccessiva degli interventi e procedure “a dono” che non assicurano la piena coerenza delle azioni promosse nella medesima area geografica.

Per far fronte a tali criticità, rileva la Corte, serve una razionalizzazione del sistema dei bandi per l’assegnazione dei contributi, l’attivazione di progetti di maggiore impatto e la promozione di iniziative collegate in termini di complementarità, allo scopo di favorire la creazione di reti e filiere sostenibili e resilienti nei Paesi partner della cooperazione.

Sul piano dell’organizzazione, la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato dà atto dei processi di digitalizzazione delle procedure in corso e ne sollecita l’accelerazione ai fini di una gestione più efficiente dei progetti di cooperazione, auspicando l’introduzione di una piattaforma informatica che favorisca il dialogo tra i principali stakeholders, l’incontro tra la domanda e l’offerta di cooperazione e la condivisione delle informazioni tra gli attori del Sistema Italia operanti all’estero.

La Sezione evidenzia, altresì, come i rapidi mutamenti dei contesti geopolitici impongano l’adozione di un modello di cooperazione flessibile, trasversale ed inclusivo, in grado di cogliere anche le opportunità offerte dalla co-progettazione con gli Enti del Terzo settore e dalle partnership con il profit, nella prospettiva di attuare politiche di cooperazione più efficaci e coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

 

Museo Emilio Greco di Catania: da oggi nuove sede nel Palazzo della Cultura

Greco
Opera Museo Emilio Greco –

 

Catania

Da oggi  20 gennaio il Museo Emilio Greco sposta la sua sede dal Palazzo Gravina Cruyllas in piazza San Francesco, chiuso per i lavori di restauro, al Palazzo della Cultura in via Vittorio Emanuele 121.
L’inaugurazione dei nuovi locali già in corso alla presenza del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella. Interverranno il professor Lorenzo Zichichi, per la casa editrice Il Cigno, e il giornalista e scrittore Giordano Bruno Guerri.
I lavori di allestimento della nuova sede sono stati coordinati dalla Direzione Cultura del Comune di Catania, in collaborazione con la Casa Editrice Il Cigno GG Edizioni Roma. Il progetto scientifico fa capo alla professoressa Raffaella Perna, del Disum dell’Università degli Studi di Catania, mentre il progetto grafico, le didascalie e i restauri sono a cura del Liceo Artistico “Emilio Greco”, con in testa il preside  Antonio Massimino e il corso di grafica guidato dalla professoressa Veronica Zappalà.
Saranno  settantacinque le opere di Greco in esposizione, tra chine, litografie e acqueforti, tutte datate tra il 1955 e il 1992 e appartenenti alla più vasta collezione del museo, composta da circa centocinquanta lavori donati negli anni Novanta dall’artista, figlio illustre della città di Catania.
Ai visitatori sarà offerto uno sguardo complessivo sulla produzione incisoria caratterizzata da grande coerenza stilistica e dalla predilezione per iconografie legate al mito, al nudo femminile, alla memoria.

Disabilità, la Senatrice Paola Binetti  studia la ricerca di un nuovo approccio tra inclusione sociale e conversione culturale. Impegno civico e ricerca di ponti culturali come missione istituzionale

La foto ritrae la senatrice Paola Binetti

Abbiamo bisogno di costruire una società inclusiva. Il rischio dell’esclusione è permanente e insidioso. Ogni giorno dobbiamo scovare le tentazioni di esclusione e capovolgere la prospettiva” sono parole della Senatrice Paola Binetti

Negli ultimi anni, il tema della disabilità è stato affrontato con sempre maggior attenzione. Anche l’intervento legislativo si è speso per tutelare i diritti dei meno fortunati, come dimostrano in Italia la Legge 104 del 1992 e a livello globale la Convenzione ONU del 2006 per i diritti delle persone con disabilità. Tuttavia, per una società più inclusiva che tuteli i diritti individuali, oggi diventa necessario uno sforzo che favorisca l’inclusione sociale e la conversione culturale. Sono questi i messaggi che emergono dal nuovo libro della Senatrice Paola Binetti “Abili, disabili, ma tutti diversamente abili. Cosa sta cambiando nell’ottica dei diritti umani”,( Edizioni Magi, Roma..)

– Su iniziativa della Senatrice Paola Binetti, il libro “Abili, disabili, ma tutti diversamente abili. Cosa sta cambiando nell’ottica dei diritti umani” significa avere un nuovo approccio verso la disabilità

Un approccio giuridico. Sono infatti le norme statali a rimuovere gli ostacoli e sociali, a garantire libertà, eguaglianza, pieno sviluppo delle proprie capacità e partecipazione alla vita del Paese. Affinché il processo di inclusione delle persone disabili sia completo, intervengono però altri processi, di stampo sociale, etico, culturale, scientifico. Solo lavorando su molteplici piani si può ottenere un pieno concetto di integrazione. I progressi in questi anni sono stati notevoli, come si intuisce anche dalle diverse discipline che hanno affrontato il tema e dalle innovazioni tecnologiche ideate per colmare alcune lacune: si va dalle scienze della formazione all’ingegneria biomedica, passando per l’architettura impegnata nella rimozione delle barriere. Per una società senza discriminazioni e per la tutela dell’individuo resta ancora molto da fare: dalla applicazione di norme e principi alla rimozione degli ostacoli persistenti, fino a un’integrazione del paradigma medico-scientifico nel più vasto ambito dei diritti umani.

Ciò che vuole proporre l’autrice Binetti con il suo testo è un approccio alla disabilità che superi la chiave antidiscriminatoria per passare a una piena legittimazione dei diritti umani. La stessa diversità deve essere superata favorendo l’inclusione: è un processo sociale, etico e culturale, che avvalora il percorso giuridico, che necessita comunque di un ulteriore slancio per completarsi. In questo quadro si colloca anche il Testo Unico sulle Malattie rare approvato dalla Camera nel 2021 e attualmente in esame al Senato.

Anche l’ambito sanitario, infatti, rientra nel discorso della disabilità e necessità di una riforma come previsto anche dal PNRR: una sanità che non sia più ospedalo-centrica, ma che sia più presente sul territorio prendendosi cura del paziente grazie anche alla tecnologia che permette di sviluppare sempre più una medicina di precisione. “Oggi vi è la necessità di costruire una società inclusiva – sottolinea la Senatrice Paola Binetti – Il rischio dell’esclusione è permanente ed è molto insidioso. Ogni giorno dobbiamo scovare le tentazioni di esclusione dell’altro e capovolgere la prospettiva. Abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi. Le nostre fragilità e i nostri difetti possono diventare gli agganci propositivi per creare legami forti, che aiutano noi e gli altri a superare le proprie debolezze e a colmare i propri limiti. Nella nostra società si è parlato di ‘legami liquidi’, una condizione di solitudine che deve essere rovesciata con relazioni forti che conferiscano la certezza di non essere mai soli”.

L’INCLUSIONE IN AZIENDA – Un modello di inclusione della diversità nell’ambito privato è stato sperimentato con successo da un’azienda del settore biofarmaceutico, Gilead Sciences Italia. L’impegno nella ricerca e nello sviluppo di farmaci per patologie letali e per malattie rare che caratterizza questa realtà già rappresenta uno sforzo verso chi soffre; l’applicazione di un paradigma inclusivo nell’approccio lavorativo ha rappresentato un valore aggiunto unico nel panorama nazionale. “Nella nostra realtà è stato inserito il concetto di inclusione nel modello aziendale – sottolinea Michelangelo Simonelli, Senior Government Affairs dell’azienda – Valori come il lavoro di gruppo, l’integrità, l’eccellenza fanno parte di numerose imprese. Nel nostro caso, assieme al Direttore Generale Valentino Confalone, ci siamo chiesti come potessimo dare ancora maggior valore alle persone e alle loro competenze a prescindere dalle diversità. Grazie al supporto di specialisti del settore, abbiamo rimosso ogni barriera per un percorso denominato ‘Accademia dell’inclusione’ e abbiamo attuato una rivoluzione culturale, che ci ha permesso di crescere sia umanamente che professionalmente”.

Domani a Palazzo Zanca(Messina) la presentazione del libro “I Falchi nella Catania fuorilegge” di Pino Vono (ex Falco)

 

Un ex Falco racconta

Domani, lunedì 17, alle ore 10, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, alla presenza del Sindaco Cateno De Luca e dell’Assessore alla Sicurezza Urbana Dafne Musolino, si terrà un incontro aperto alla stampa, per la presentazione del libro “I Falchi nella Catania fuorilegge” scritto da Pino Vono uno di quegli agenti in borghese, i Falchi della squadra Antiscippo della Polizia di Stato.

All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Messina, prenderà parte il Viceprefetto dott. Francesco Milio; il Segretario regionale SIULP Ispettore superiore Santino Giorgianni; il segretario provinciale SIAP Sovrintendente Salvatore Fazio Tirrozzo; rappresentanti delle forze dell’Ordine; oltre all’autore del volume di memorie Vono, unitamente ad una rappresentanza di ex appartenenti alla Squadra Speciale dei “Falchi” della Questura di Catania degli anni 70, 80 e 90, ai quali il Sindaco De Luca consegnerà gli attestati di stima.

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto a favore del progetto “Idea per bambini orfani e abbandonati nella baraccopoli di Waf Jeremie”, curato da Suor Marcella Catozza, scampata nel 1997 alla vendetta della mafia albanese, e che da oltre un decennio si occupa dei bambini abbandonati della Repubblica di Haiti.

Oggi l’Anniversario del cataclisma del 1908 che distrusse la città di Messina. Non dobbiamo mai dimenticare

 

Il terremoto di Messina del 1908: la più grande catastrofe naturale  europea- Corriere.it
Terremoto del 1908 a Reggio Calabria e Messina: 112 anni fa l'apocalisse in  pochi secondi · Il Reggino
Cataclisma 1908 a Messina e Reggio Calabria – Foto Archivio Sud Libertà

“La ricostruzione di una città è la ricostruzione di una storia, una storia che non può e non deve essere dimenticata”. Questa la riflessione del Sindaco Cateno De Luca, nel giorno del 113esimo anniversario del terribile terremoto di magnitudo 7.1, che il 28 dicembre del 1908, alle ore 5.21, in soli 37 secondi, distrusse Messina lasciando sotto le macerie più di 80mila vittime.

“Messina non potrà mai dimenticare quel lutto ed è per questa ragione che annualmente sono promosse iniziative finalizzate a restituire nel suo insieme ai messinesi, durante il periodo natalizio, il patrimonio frazionato di documenti, immagini e progetti custodito negli archivi di ogni singolo Ente territoriale. Per questa edizione l’Amministrazione comunale ha voluto organizzare non soltanto un Natale della RiNascita, anche se l’evolversi della crisi epidemiologica ci ha visti costretti a rinviare tutti gli eventi musicali e le prestazioni artistiche, ma anche della Ricostruzione, in quanto per la prima volta – ha concluso il Sindaco – sono stati realizzati progetti della Messina post terremoto”. Si tratta della mostra diffusa sulla ricostruzione post-terremoto, “Come l’Araba Fenice: Messina e il Laboratorio della Rinascita”, coordinata dall’Assessorato alla Cultura diretto da Enzo Caruso, in collaborazione con la Soprintendenza, il Genio Civile, la Biblioteca Comunale, l’Archivio di Stato, il Museo Regionale, villa Cianciafara e il Museo del ‘900.

L’intera mostra si articola in cinque sezioni e ognuna di esse raccoglie testimonianze grafiche, fotografiche e documentali che raccontano storie diverse della ricostruzione. È possibile visitare il prezioso patrimonio documentale che rappresenta nell’insieme la produzione non solo letteraria, ma soprattutto progettuale della “Ricostruzione” di Messina negli anni successivi al terribile sisma, nelle sedi degli enti coinvolti: al Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”, la mostra “La nuova Messina: un’idea di città da ricostruire (ieri, oggi, domani).

Itinerario retrospettivo sulla rinascita e sviluppo della città dopo il 1908”; al Genio Civile, “Il ruolo del Genio Civile nella ricostruzione post terremoto. Planimetrie, sezioni e prospetti degli edifici di Messina dopo il 1908”; alla Biblioteca regionale, “Sulla città piagata e straziata dalla devastazione del 28 dicembre. La censura riguardo all’esistente processo di urbanizzazione della Messina pre-1908 nei nuovi modelli di ricostruzione post-sisma. Il tributo alle vittime di poeti, scrittori e giornalisti”; all’Archivio di Stato, “Prospettiva di una ricostruzione: Messina dopo il terremoto del 1908”; al Museo regionale, “La Città scomparsa. La Chiesa e il Monastero di San Gregorio”. Infine a villa Cianciafara, oggi, 28 dicembre, alle ore 16.30, sarà inaugurata la mostra “Dalle macerie di Cianciafara alla ricostruzione di Mallandrino”.

 

UNA CITTÀ MIGLIORE? «E’ POSSIBILE CON LA RIGENERAZIONE E PROGETTAZIONE PARTECIPATA»

 

Nuovo PUG: Ance Catania chiude gli incontri promossi dal Comune 

 

CATANIA –

Un nuovo Piano Urbanistico che tenga conto degli interessi collettivi e che avvii un percorso di rigenerazione per la città di Catania. Questa la sintesi emersa nell’ultimo Forum promosso dal Comune di Catania per la redazione del Pug, che per diverse settimane ha visto protagonisti gli Ordini professionali, l’Università etnea e le associazioni del territorio.

«I molti contributi ricevuti saranno centrali ad alimentare lo scenario e le strategie che le azioni urbanistiche dovranno tradurre in forma spaziale sin dalla prossima redazione del Documento preliminare. Un’ulteriore fase della faticosa formazione del nostro Piano Urbanistico Generale, il PUG, come è definito dalla nuova legge sul Governo del Territorio in Sicilia – ha dichiarato in apertura dell’incontro il sindaco di Catania Salvo Pogliese – Ci conforta che la nuova legge, mutando la procedura di approvazione del Piano, ne potrà accelerare di molto i tempi, recuperando il tempo perduto dopo lo stop all’iter già avanzato, portato avanti con il consiglio comunale. Gli Uffici sono al lavoro. Alcuni brillanti giovani sono già operativi e l’arrivo di altri nuovi tecnici a breve apporterà indispensabile linfa nuova per accelerarne le attività, con la guida del Direttore Ing. Bisignani e la supervisione del professore Paolo La Greca. Stiamo elaborando in parallelo – ha proseguito il sindaco – il Piano Strategico per la Città Metropolitana di Catania, che è stato affidato, con una procedura di gara, a “European House – Ambrosetti”, che si avvale anche di qualificati professionisti locali per la sua elaborazione. Queste intense giornate di confronto e di ascolto hanno confermato alcune linee urgenti strategiche che il nostro PUG deve perseguire: avviare le indifferibili politiche di rigenerazione urbana e di adeguamento sismico; compiere le scelte necessarie sul sistema infrastrutturale e dei trasporti per relazionare le previsioni del passante ferroviario e liberare il fronte mare dalla insostenibile cintura ferroviaria, con la riqualificazione sostenibile delle aree costiere; razionalizzazione dei servizi eco-sistemici, a partire dalla ridefinizione e potenziamento del sistema del verde che deve evolvere in una vera infrastruttura. Il Piano, in sostanza, deve accompagnare il percorso di riordino e di rigenerazione della città: un cammino con il coraggio di scegliere e perseguire uscendo dalle secche di discussioni sterili. I confronti, le esperienze avviate, gli esiti di queste consultazioni ci confermano che la visione posta fin dall’inizio del nostro mandato, a fondamento delle scelte urbanistiche per Catania, si radica sempre di più. Lavoriamo perché Catania diventi una città migliore, da lasciare in eredità ai nostri figli».

A chiudere i lavori dei sei “forum di consultazione per la formazione del Pug” Ance Catania, che con un titolo esplicativo: “Verso una rigenerazione urbana partecipata”, ha puntato i riflettori sulle dinamiche della partecipazione pubblica e sul concetto di “rigenerazione”, «imprescindibili in ambito di progettazione e pianificazione. Due aspetti – ha commentato il presidente Rosario Fresta – su cui lavoriamo da anni, ma che per essere efficaci necessitano di norme e regole certe».

Affinché dalle parole si passi ai fatti e le idee si trasformino in azioni, sono due i passaggi principali segnati dal vicepresidente di ANCE Catania Salvatore Messina: «Individuare le aree oggetto di rigenerazione urbana e rendere partecipata la progettazione di questi spazi. Di concerto crediamo sia fondamentale la costituzione di un Urban Center, luogo di ascolto e confronto tra le realtà che vogliono cambiare volto alla città». «In un centro urbano come Catania – decima in Italia per numero di abitanAti – sarebbe grave non prendersi cura degli spazi fisici e di chi li abita. Un processo possibile – ha aggiunto – solo con un’attenta analisi, attraverso il confronto tra chi ha una conoscenza esperta del territorio e gli stakeholder locali».

Quali, quindi, le attuali necessità di Catania? A rispondere è lo stesso Messina: «Adeguamento sismico, infrastrutture, verde e riduzione del consumo di suolo, in una parola: rigenerazione urbana. Da non confondere con la riqualificazione degli immobili. Sarebbe un grave errore ridurre tutto a una mera opportunità edilizia. Consenso attorno all’intervento su scala urbana e tempo per la sua realizzazione sono fattori fondamentali per tutti i componenti della comunità. Più il consenso diventa “visione comune” maggiore è la possibilità di realizzazione. La rigenerazione urbana – conclude Messina – rappresenta un pubblico interesse in quanto vi rientra tutto quanto è necessario a garantire la sicurezza e salute dei cittadini, lo sviluppo sostenibile, l’eliminazione e la prevenzione del degrado sociale ed ambientale».

Importanza della partecipazione che si evince guardando ad altre realtà, di cui ha portato testimonianza, invitato da ANCE Catania, l’architetto Andrea Mariotto, esperto in partecipazione e comunicazione pubblica, dottore di ricerca dell’Università Iuav di Venezia che ha illustrato i percorsi che caratterizzano il processo di consultazione pubblica, strumento di ascolto e di mediazione dei conflitti. Ha inoltre sottolineato l’importanza, nella rigenerazione urbana, dell’individuazione di aree, temi, tempi, soggetti coinvolti e risorse. Non meno importanti le relazioni tra le diverse istituzioni. «La partecipazione – ha dichiarato – è fondamentale; strumento efficace che risponde a un’ampia gamma di bisogni. Occorre avere chiari quindi gli obiettivi ed i limiti del dibattito».

Ha chiuso l’incontro l’assessore all’Urbanistica Enrico Trantino che, richiamando il tema della composizione dei conflitti nel confronto pubblico, ha sottolineato come spesso le decisioni devono essere assunte in tempi brevi, oggi ancor di più alla luce del PNRR e delle scadenze imposte, che riducono lo spazio del confronto, e comunque l’assunzione delle responsabilità degli amministratori nelle scelte. All’incontro – introdotto dal direttore di Ance Catania Ines Petrilla – presente il direttore della Direzione Urbanistica Biagio Bisignani.

 

 

Rassegna “Messina e il Giornalismo, incontri a tu per tu con Giornalisti Scrittori”:

 

MESSINA

Giovedì 2 dicembre, alle ore 12, nella sala multimediale dell’Istituto “Cristo Re” sarà presentato dall’autore, il libro “Alto tradimento. Privatizzazioni, Dc, euro: misteri e nuove  verità sulla svendita dell’Italia” di Angelo Polimeno Bottai, edito da Rubbettino.

L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna nazionale “Messina e il Giornalismo, incontri a tu per tu con Giornalisti Scrittori”, ideata e curata dal giornalista e portavoce parlamentare messinese Antonio Ivan Bellantoni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina diretto da Enzo Caruso, la Camera di Commercio di Messina, il Gruppo Editoriale “GDS Gazzetta del Sud-Giornale di Sicilia” in qualità di media partner e l’Hotel “Messenion”. Vicedirettore del TG1, Angelo Polimeno Bottai è esperto di politica italiana e internazionale, già noto cronista parlamentare del TG1, e ha lavorato a “Il Tempo” diretto da Gianni Letta e con Bruno Vespa a “Porta a Porta”. È Presidente dell’Associazione “Eureca” e membro del Comitato Scientifico della Fondazione “Guido Carli”.

Il suo libro getta nuova luce sulle vere origini del declino dell’Italia  grazie a documenti e testimonianze del tutto inediti messi a disposizione da Giuseppe Guarino, noto giurista e più volte Ministro.

“Ogni scuola avrà la sua buona stella”: progetto che accenderà una riflessione sulla cura di leucenie, linfomi e mieloma

 

CATANIA –

Ogni scuola catanese avrà la sua buona stella. Grazie al progetto “CarlottaxAIL” – nato in memoria dell’architetto Carlotta Reitano, scomparsa prematuramente il 18 settembre 2020 – 118 plessi e circa 25mila bambini del nostro territorio riceveranno in dono una stella di Natale, che accenderà una riflessione sull’importanza della ricerca per la cura di leucemie, linfomi e mieloma.

«È doveroso condividere le iniziative che parlano di sensibilizzazione in materia di ricerca – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania Barbara Mirabella – AIL manda un messaggio d’amore nelle scuole: la stella è un segno di luce che abbiamo voluto condividere con 34 dirigenti scolastici, abbracciando la ricerca e facendo capire ai più piccoli quanto sia importante». «Quest’anno abbiamo la possibilità di presentare una nuova manifestazione grazie al Comune e a CarlottaXAIL, dando la possibilità a ogni classe di coltivare una stella. Una strada per far prendere coscienza anche ai più giovani di una malattia – quella del tumore al sangue – che grazie alla ricerca ha fatto grandi passi in avanti. E si può fare ancora di più», ha aggiunto il presidente di AIL Catania Riccardo Bottino.

 

«Quest’anno AIL Catania si è superata e siamo felici di aver collaborato per dar vita al progetto per le scuole “Accendi una STELLA” – ha commentato l’architetto Alessandro Amaro, promotore delle iniziative CarlottaX – Un percorso, dunque, che giunge fin dentro le aule: i ragazzi contribuiranno a dare speranza ai pazienti ematologici e collaboreranno a tenere in vita la stella di Natale nei propri Istituti».

Una campagna di sensibilizzazione che, come ogni anno, vede protagonista la sezione catanese dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, che anche quest’anno scende in campo con lo slogan “Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella. Quella buona stella per noi, puoi essere tu”, accompagnato da #maipiùsognispezzati.

Il prossimo 3,4 e 5 dicembre, dalle ore 9.00 alle 19.00 sarà possibile acquistare una stella di Natale negli stand di Piazza Giovanni Verga, Corso Italia e via Etnea 286. Giorno 8, invece, sarà presente nella sola piazza Verga. Oltre alla pianta, sarà possibile richiedere i Sogni di Cioccolato AIL: una confezione di 350 grammi di stelle di cioccolato al latte o fondente con nocciole IGP del Piemonte.

 

In alternativa è possibile prenotarsi tramite telefono (3703791645), via mail (info@ailcatania.it)e direttamente nell’area Donazioni del sito AIL Catania.

I fondi raccolti saranno impiegati per sostenere la ricerca scientifica, per supportare il reparto di Ematologia degli ospedali Policlinico e Garibaldi di Catania, per finanziare il servizio di cure domiciliari, quello di psicologia e i progetti di assistenza per i pazienti ematologici e i loro familiari.

Aci Sant’Antonio celebrerà g28 alla Villa comunale la giornata contro la violenza.

Caruso: “Un  evento per esprimere un dissenso generale”Si celebrerà domenica 28 novembre presso la Villa Comunale, a partire dalle 09.30,  la giornata contro la violenza.Allacciandosi idealmente al 25 novembre, quando ad essere celebrata è la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, quella del 28 novembre ad Aci Sant’Antonio vuole essere una giornata nel corso della quale ad essere ricordate sono le vittime di ogni forma di violenza, e grazie alla quale porre sotto la lente di ingrandimento le azioni per mezzo delle quali mettere all’angolo ogni protagonista di atti violenti.La gentilezza, le forme di educazione, le forme di inclusione, la cultura, l’arte saranno al centro della giornata, durante la quale verranno installate e tinteggiate due casette-libro, verranno messe a dimora delle piante e sarà ridipinta di rosso la panchina già al centro delle giornate contro la violenza di genere.Alla presenza di Giovanna Zizzo, madre della piccola Laura Russo uccisa dal padre il 22 agosto del 2014 e ideatrice della panchina rossa, saranno protagonisti, tra gli altri, soprattutto i ragazzi del Centro ‘Autos’, un centro diurno per persone con autismo, che affiancheranno l’iniziativa comunale insieme a quella straordinaria realtà che è ‘Maggiu Sicilianu’, il progetto volto a dare un aiuto concreto alla donne vittime di violenza tramite l’offerta di un alloggio in un luogosicuro e l’affiancamento in un percorso di vera e propria rinascita.Abbiamo voluto lavorare ad un evento per esprimere un dissenso generale contro la violenza, a partire da quella di genere e fino alle sue forme meno dibattute – ha spiegato il Sindaco, Santo Caruso – e per questo ringrazio tutti quelli che hanno lavorato e stanno lavorando per dare questo segnale forte. Bisogna togliere spazio alla violenza, permettere a chi ne è vittima di riconquistare la libertà sottratta, e per farlo è necessario mettere l’accento su alcuni degli aspetti più importanti del quotidiano, dalle forme di inclusione alle sfaccettature della cultura”.