Caporalato, nuova edizione di Su.Pr.Eme: la Regione Sicilia attiva programma di interventi

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Un piano quinquennale straordinario e integrato di interventi per il contrasto delle forme di caporalato e di grave sfruttamento lavorativo ai danni dei lavoratori stranieri nelle cinque regioni del Sud Italia (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania). È il caposaldo del Programma Su.Pr.Eme.2, presentato questa mattina, a Palazzo dei Normanni, dall’assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è frutto di un progetto dell’assessorato e sarà finanziata a valere sull’Obiettivo strategico Migrazione legale/integrazione, misura di attuazione del Programma nazionale del Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2021-2027.

Tra le iniziative in partenza, in continuità con quanto già realizzato: il supporto alle azioni ispettive in complementarità con altri interventi territoriali, l’attivazione di misure per aiutare i lavoratori immigrati a trovare un’abitazione, lo svolgimento di tirocini formativi, nonché l’implementazione dei poli sociali integrati per la presa in carico dei cittadini migranti. In programma anche l’entrata in funzione dell’help desk interistituzionale anti-caporalato, ovvero un servizio multicanale e multilingue che promuove l’emersione e facilita l’accesso alle informazioni e ai servizi, e l’istituzione del budget di integrazione, che attribuisce al singolo destinatario un plafond di risorse per sostenerlo nella costruzione di un progetto individualizzato di autonomia socio-lavorativa.

Domani , venerdì 10, parte la campagna di comunicazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina

Al via domani la campagna di comunicazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina

Messina-             Comunicato stampa

Prende il via domani, venerdì 10 maggio, la campagna di divulgazione del Piano Comunale di Emergenza del Comune di Messina”. Lo comunica il sindaco di Messina, Federico Basile, di concerto con l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli.

L’avvio della campagna informativa del Piano comunale di protezione civile, approvato di recente dal Consiglio comunale, vedrà impegnato il servizio protezione civile con il supporto degli esperti comunali alle attività rispettivamente, di pianificazione territoriale di protezione civile l’ingegnere Antonio Rizzo; di difesa del suolo il geologo Sebastiano Monaco; e di valutazione dei rischi associati a fenomeni atmosferici il metereologo Daniele Ingemi, e il coinvolgimento delle sei Municipalità cittadine. Il programma prevede lo svolgimento di assemblee territoriali e momenti di confronto con le Associazioni e le Parrocchie presenti sul territorio urbano. L’attività di informazione del Piano di Emergenza cittadino prevede anche un calendario di incontri con gli istituti scolastici della Città, già coinvolti attraverso i programmi di formazione ed informazione nell’ambito della Campagna “Io non rischio” del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

L’appuntamento inaugurale di domani, venerdì 10, è fissato alle ore 18, presso la Parrocchia S. Maria Assunta di Faro Superiore, retta da Padre Orazio Anastasi. “Si invita la comunità a partecipare a questa importante attività di formazione in quanto rappresenta un valido aiuto per il regime di autoprotezione, previsto anche dal Codice di Protezione Civile introdotto dalla Legge n°1/2018”, raccomanda l’assessore Minutoli.

Napoli,Valute digitali: confisca e conversione di asset digitali con deposito al fondo unico di giustizia

 

Bitcoin, Criptovaluta, Cripto, Moneta

Archivi – Sud Libertà

 

Napoli,

La Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha completato con successo la prima operazione di conversione in euro di beni confiscati in monete digitali. L’attività è conseguente al sequestro di Bitcoin e Monero, per un controvalore di circa 11.000,00 euro, avvenuto a gennaio 2023, quando la 1^ Sezione Operativa di Roma e la Sezione Criptovalute hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di individui, tutti residenti a Napoli e sospettati di appartenere ad un gruppo criminale dedito alla contraffazione valutaria.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte con la collaborazione di Eurojust ed Europol, fanno parte di un ampio contesto investigativo iniziato nel 2018, mirato a smantellare una rete di distribuzione di banconote contraffatte attraverso il Darkweb, canali Telegram e il trasferimento di criptovalute come Bitcoin e Monero su wallet dedicati. Nel corso delle operazioni le criptovalute sequestrate – in particolare Monero e Bitcoin – erano state trasferite dalla Sezione Criptovalute su portafogli dedicati, attraverso l’uso di tecniche e software sviluppati direttamente dal Reparto Specializzato dell’Arma che consentono la creazione dei wallet garantendo, oltre ad una elevata sicurezza, anche una gestione particolare delle chiavi private e/o seed phrase.

L’approccio utilizzato dalla Sezione Criptovalute assicura che nessun singolo operatore possieda la conoscenza completa della chiave privata, eliminando così un punto critico di vulnerabilità e aumentando significativamente la protezione contro gli attacchi informatici. Le criptovalute, oggetto di sequestro, sono state confiscate con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Napoli la quale ha disposto la conversione e il trasferimento al Fondo Unico di Giustizia. Pertanto, i Carabinieri della Sezione Criptovalute unitamente a personale dell’Exchange italiano Young Platform nominato appositamente ausiliario di polizia giudiziaria per procedere alla conversione, hanno provveduto al trasferimento e cambio in euro per il successivo deposito al FUG delle somme oggetto della confisca.

CORSO DI PERQUISIZIONE E SEQUESTRI DI VALUTE DIGITALI

La peculiarità di questa operazione non risiede solo nel suo successo e nella sua natura pionieristica, ma anche – comunica il Comando – nel modo in cui dimostra l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri nello svolgere operazioni altamente specializzate anche con le nuove tecnologie finanziarie. L’Arma dei Carabinieri, sempre attenta e vigile nelle indagini sul sensibile tema del Cybercrime, ha svolto recentemente il primo corso di perquisizione e sequestri di valute digitali presso l’Istituto Superiore Tecniche Investigative di Velletri, con il quale ha formato 25 operatori già specializzati in indagini telematiche. Durante il corso, sono state analizzate anche le ultime tendenze nel mondo delle criptovalute e i casi di successo nel contrasto alle attività illecite.

Inoltre, sono stati presentati strumenti e metodologie all’avanguardia per l’analisi e il monitoraggio delle transazioni blockchain, consentendo agli investigatori di acquisire competenze indispensabili per affrontare efficacemente le sfide del crimine digital

Disabilità, dalla Regione Sicilia disco verde alla programmazione di interventi per 174 milioni All’Istituto Oasi M.Santissima di Troina assegnati cinque milioni

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Oltre 174 milioni di euro per interventi a favore delle persone con disabilità in Sicilia. A tanto ammonta la programmazione del Fondo per le non autosufficienze approvato dalla giunta regionale della Sicilia  su proposta dell’assessorato delle Politiche sociali. Si tratta di risorse assegnate dal governo nazionale sulla base dei piani triennali 2019-2021 e 2022-2024.

Per l’annualità 2020 sono stati destinati alla Sicilia 52,6 milioni di euro da utilizzare per prestazioni, interventi e servizi assistenziali. In particolare, quasi tre milioni (più altri 740 mila euro di cofinanziamento regionale) andranno a 37 ambiti territoriali per interventi che possano rendere autonome le persone con disabilità nella vita di tutti i giorni. All’istituto Oasi Maria Santissima di Troina andranno 5 milioni (ai quali si aggiunge un altro milione di euro dal fondo regionale). Il resto verrà diviso in quattro quote da 11.166.525 euro per il fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime.

Delle risorse per circa 55 milioni di euro relative al 2021, una parte di 1.280.000 euro (più 320 mila di cofinanziamento) andrà a 16 ambiti territoriali per interventi in materia di vita indipendente. All’Oasi di Troina andranno ancora 5 milioni di euro (più un milione di cofinanziamento). Inoltre al fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime saranno destinate quattro quote da 12.159.172 euro.

Infine per il 2022 sono disponibili altri 67,3 milioni di euro. Con 1.200.000 euro saranno finanziati 15 progetti di inclusione, di altrettanti ambiti territoriali, per le persone con disabilità. Con 1,6 milioni di euro si rafforzeranno i Punti unici di accesso (Pua) con l’assunzione di 41 figure con professionalità sociale. Altri 800 mila euro serviranno per la formazione del personale. Risorse anche in questa annualità per l’Oasi di Troina: 5 milioni di euro (di cui quattro per l’attività svolta dall’istituto di ricovero e cura per l’anno 2022), più un milione di cofinanziamento. Della restante parte del fondo (oltre 58 milioni), si erogheranno quattro quote da 14.671.250 euro per il fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime.

 

 

Manifestazioni sindacali contro la precarietà e la disoccupazione del SUD -Landini: il bonus Befana è “una marchetta elettorale”

Maurizio Landini, Secretary of the FIOM-CGIL labour union federation, arrives at a demonstration in Rome to protest against the Italian government's...

 

Il bonus Befana «è uno spot, una marchetta elettorale. È sotto gli occhi di tutti che la gente non arriva a fine mese, ci sono più di 7 milioni di persone che pur lavorando sono povere. Pensare che tutto questo si risolva dando 100 euro lordi a gennaio e ad una platea limitata di persone credo sia un insulto al buon senso».

Dalla piazza dei sindacati per il Primo maggio a Monfalcone (Gorizia), il segretario generale della Cgil Maurizio Landini lancia un affondo contro il governo. «Questo non risolve i problemi. Serve una politica diversa ma il governo continua a pensare di poter fare quello che vuole senza confrontarsi con i sindacati, con il mondo del lavoro e questo è un danno per il Paese».

 Landini spiega anche che, «bisogna rimettere al centro il lavoro, i diritti delle persone, combattere e superare la precarietà, aumentare i salari». E poi la questione della sicurezza sul lavoro, con «gli infortuni e le morti che si registrano soprattutto nel sistema degli appalti e subappalti e coinvolgono di più i lavoratori precari. Bisogna cambiare il modello di sviluppo e cambiare le leggi sbagliate, folli che ci sono nel Paese».

Furti di rame delle ferrovie in Sicilia, 3 arresti

 

 

Furti rame

 

Catania,

I poliziotti della Ferroviaria di Catania, in collaborazione con quelli di Caltanissetta, hanno arrestato tre uomini accusati di furto aggravato di rame in concorso ai danni delle ferrovie nella provincia di Enna.

Gli investigatori già da tempo indagavano su una serie di furti di cavi di rame ed altro materiale ferroso in uso alle ferrovie avvenuti sulla tratta Libertina-Sparagogna della linea ferroviaria Fiumetorto-Bicocca che, ad oggi, sono stimati in un danno di circa 165mila euro.

Per contrastare il fenomeno, il team di poliziotti siciliani, ha svolto le indagini, anche con il supporto delle immagini riprese dalle fototrappole installate da Fs Security e grazie ad esse, la scorsa notte, sono intervenuti arrestando in flagranza i tre uomini.

Gli agenti hanno atteso che i ladri finissero di portare a termine il furto per poi fermarli lungo la strada a bordo di un furgone carico con 750 chili di rame appena rubato.

Il conducente del veicolo dovrà rispondere, oltre che del furto, anche dei reati di guida senza patente ed inosservanza di provvedimenti dell’autorità: l’uomo, infatti, non aveva rispettato il foglio di via obbligatorio emesso dal questore di Enna, qualche mese fa, proprio su segnalazione della Polizia ferroviaria di Caltanissetta.

Gli indagati sono risultati essere gli stessi su cui già da tempo gli investigatori avevano posto l’attenzione in fase d’indagine.

Incontro dei capi delegazione del G7 Italia 2024 Roma – Prima riunione del Gruppo G7 Roma/Lyon sotto Presidenza italiana

 

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Roma,

Si è tenuta a Roma, in questi giorni, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la prima riunione del Gruppo G7 Roma/Lyon sotto Presidenza italiana. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha l’alta responsabilità di presiedere tale foro, congiuntamente con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il Gruppo, che ha il mandato di coordinare e rafforzare la risposta congiunta dei Paesi G7 in materia di lotta alla criminalità organizzata transnazionale ed al terrorismo, riunisce i servizi diplomatici e di polizia dei Paesi membri a cui, in questa occasione, si sono aggiunti qualificati referenti di importanti Organizzazioni internazionali quali INTERPOLUNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), GCERF (Global Fund for Preventing Violent Extremism), UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute).

I lavori sono stati aperti dagli interventi introduttivi del Vice Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Carlo Lo Cascio, dal Direttore Centrale Sicurezza, Alessandro Azzoni e, per il Ministero dell’Interno, dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza preposto all’attività di coordinamento e panificazione delle Forze di polizia, Prefetto Stefano Gambacurta e dal Direttore dell’Ufficio di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia, Prefetto Annunziato Vardé.

 

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L’agenda dei lavori si è concentrata sulle specifiche priorità del programma di Presidenza italiana in materia di sicurezza.
Tra queste, emerge il contrasto al traffico di esseri umani e alla tratta di migranti, che è stato affrontato anche con riferimento al fenomeno individuabile nel “digital smuggling”, ovvero l’utilizzo della rete da parte delle organizzazioni criminali per potenziare le loro capacità di gestione e sfruttamento del fenomeno.

Il tema della Sicurezza Economica è stato declinato con riferimento alle investigazioni finanziarie e alla necessità di predisporre una specifica regolamentazione delle criptovalute per contrastare il loro utilizzo per fini illeciti, in linea con la logica investigativa promossa dall’Italia del “follow the money”.
In tema di sicurezza nella dimensione cyber e di lotta al cybercrime, sono stati esaminati nel dettaglio gli strumenti a protezione dello spazio virtuale e le misure di contrasto all’utilizzo illegale degli strumenti digitali.
Altro tema centrale nella discussione è stato quello del ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore della sicurezza, dove è stata condivisa la necessità di introdurre prassi condivise per prevenire i possibili rischi di un uso illecito da parte delle reti criminali e per sfruttare al meglio le potenzialità che tale tecnologia offre per fini di polizia.

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Un focus specifico è stato dedicato alle droghe sintetiche soprattutto con riguardo alla crescente ed allarmante diffusione del Fentanyl.
È stata altresì affrontata l’emergente minaccia relativa allo sfruttamento e all’abuso sessuale dei minori con uno sguardo rivolto alle best practices adottate dai Paesi G7, soprattutto nella dimensione online.

Un’approfondita e proficua discussione è stata sviluppata in merito alla prevenzione e al contrasto del terrorismo e dell’estremismo violento, da cui è emersa l’importanza di garantire un efficace scambio di informazioni tra i Paesi partner, al fine di poter disporre di una visione globale e condivisa del fenomeno e di intervenire immediatamente per l’individuazione di potenziali terroristi nei loro movimenti transfrontalieri.
Sono state discusse le ripercussioni sulla sicurezza globale che stanno emergendo a seguito degli attacchi di Hamas e del più recente attentato a Mosca, soffermandosi sulla minaccia legata al riemergere del Gruppo ISIS-K.
Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta al problema della radicalizzazione in carcere ed al nesso tra i network terroristici e il crimine organizzato in Africa occidentale.
Due sessioni hanno visto come protagoniste le priorità riguardanti, rispettivamente la frode transnazionale, in particolare sul webe le ripercussioni che il conflitto in Ucraina può avere sulla sicurezza dei Paesi del G7.

Il foro ha condotto i Paesi partner ad importanti conclusioni: in primo luogo è stato deciso di creare un network specifico attivo 24/7 per lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione strategica e tecnica in materia di uso illecito di criptovalute.
È stato infine unanimemente deciso di affidare all’Italia la Presidenza del sottogruppo di lavoro LEPSG (Law Enforcement Projects Sub-Group) che gestisce i numerosi progetti attuativi delle misure di cooperazione adottate dal Gruppo Roma/Lyon.

Sullo sfondo della discussione è stata più volte ricordata l’importanza – e l’attualità – della Convenzione ONU di Palermo sulla lotta alla criminalità organizzata transnazionale e dei suoi Protocolli addizionali, quale quadro di riferimento per lo sviluppo di una cooperazione rafforzata tra i diversi Paesi del G7 e non solo.

Da parte dei partecipanti è stato particolarmente apprezzato l’approccio italiano nei confronti dei temi posti in agenda, incentrato sulla prevenzione delle cause originatrici dei fenomeni criminali e sull’anticipazione della risposta securitaria.

Gli esiti dei lavori del Gruppo andranno ad alimentare la riflessione politica dei Ministri dell’Interno dei Paesi G7 che si riuniranno a Mirabella Eclano il 2 – 4 Ottobre prossimi.

Sicurezza: riunione operativa tra Italia e Francia

 

cooperazione italia francia sicurezza

 

 

 Presso l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di Polizia del dipartimento della Pubblica sicurezza si è svolta la prima riunione della cabina di regia Italia-Francia sulla sicurezza.

L’incontro ha rappresentato un ulteriore tassello nella cooperazione bilaterale intensificata a seguito della sottoscrizione da parte dei due presidenti della Repubblica del Trattato del Quirinale.

All’evento hanno partecipato 25 funzionari delle Forze di polizia italiane e francesi e l’incontro, aperto dopo un saluto iniziale del vice capo della Polizia preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, Stefano Gambacurta, costituisce un’importante occasione per tracciare linee d’azione comuni sulla sicurezza tra i due Stati a livello bilaterale, europeo e multilaterale.

La riunione operativa è stata presieduta dal direttore dell’Ufficio per il coordinamento, Annunziato Vardè e dalla direttrice del DCIS (Defense Criminal Intelligence Service), Sophie Hatt.
Durante l’incontro è stata rimarcata l’importanza della collaborazione tra i due Paesi che, sempre più coinvolti nei processi di sicurezza europei e multilaterali, devono sostenersi in una comunanza di idee e di volontà, mantenendo obiettivi comuni verso il perseguimento della stabilità e della legalità.

Obiettivi condivisi che permetteranno di programmare per il prossimo futuro linee d’azione per sviluppare un modello rafforzato di cooperazione in ambito di sicurezza interna ed esterna.

 

Antincendio, il governatore della Regione Sicilia ,Schifani consegna attestati a nuovi volontari (532)di Protezione civile

 

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La campagna antincendio 2024 potrà contare su 532 nuovi volontari addetti allo spegnimento di focolai e su altri 177 formati sulla promozione della cittadinanza attiva e la riduzione dei rischi. Tutti loro hanno preso parte ai corsi del dipartimento della Protezione civile regionale, organizzati durante il 2023 per potenziare le squadre specializzate della Regione Siciliana e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Il presidente della Regione Renato Schifani ha partecipato questa mattina alla cerimonia di consegna degli attestati che si è svolta nell’auditorium “Antonio Scelfo” dell’Università Kore di Enna. Presenti anche per la Regione Siciliana l’assessore al Territorio e ambiente Elena Pagana, il dirigente generale della Protezione civile regionale Salvatore Cocina e il comandante del Corpo forestale Giuseppe Battaglia.
In sala un pubblico di oltre mille persone, tra cui molti primi cittadini siciliani e tanti volontari della Protezione civile già in servizio. «Il lavoro di squadra e la tempestività degli interventi – ha detto il governatore – sono le uniche armi vincenti in tema di prevenzione e contrasto del rischio incendi. Quest’anno la campagna antincendio partirà anche in anticipo rispetto agli anni precedenti. Un impegno che avevamo preso e che abbiamo mantenuto. Metteremo in campo ogni strategia possibile per preservare il nostro territorio e tutelare la popolazione». 
Apprezziamo lo spirito di solidarietà che ha mosso queste persone a studiare per diventare custodi dei nostri territori» I corsi, 19 per “Addetti al minuto spegnimento di focolari da vegetazione e avvistamento incendi” e 6 sui “Rischi di protezione civile”, sono stati finanziati con fondi regionali ed europei e sono stati i primi organizzati dopo che, lo scorso maggio, il governo Schifani ha approvato una delibera di giunta con i nuovi standard operativi e formativi regionali, basati sull’esperienza maturata sul campo dalla Protezione civile.
«L‘obiettivo principale di questa formazione – dice Cocina – è stato quello di fornire ai volontari gli strumenti necessari per gestire il fuoco e spegnere focolai di vegetazione in modo adeguato, minimizzando i rischi per la loro sicurezza e per quella degli altri. Quella di oggi è una giornata importante perché la forza del volontariato antincendio ha ora pari dignità e ordine di grandezza di Forestale e Vigili del fuoco».
A rafforzare la campagna antincendio di quest’anno anche 31 nuovi mezzi pick up, di cui 13 dotati di idrovore, acquistati dalla Protezione civile regionale. Andranno a sommarsi agli altri 47 disponibili, che saranno assegnati alle associazioni di volontariato specializzate per il contrasto degli incendi, e ai 78 che si trovano a Catania di prossima assegnazione, mentre sono 212 quelli già distribuiti alle organizzazioni di volontariato ed equipaggiati per l’antincendio.

Comiso, riunione operativa per il terminal cargo. Opera che “cambierà il volto della Sicilia sud-orientale”

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Passo avanti verso la realizzazione dello scalo merci all’aeroporto di Comiso. Entra nel vivo il confronto tra le istituzioni coinvolte nella progettazione di opere che cambieranno il volto e la funzionalità del terminal della Sicilia sud-orientale, al servizio di un’ampia porzione di territorio a vocazione agricola e commerciale.

A Palazzo d’Orléans si è svolta  infatti, una riunione convocata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla quale hanno preso parte i tecnici dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, del dipartimento della Programmazione, della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Comiso, assieme all’amministratore delegato Nico Torrisi, e del Comune del Ragusano col sindaco Maria Rita Schembari.

L’occasione è servita per fare il punto delle azioni fin qui messe in campo per realizzare l’area cargo e le opere infrastrutturali viarie a servizio dell’aeroporto necessarie a supportare l’aumento di traffico, a cominciare dal bando per la progettazione pubblicato dalla Sac e che scadrà il prossimo 19 aprile. Fondamentale anche per stabilire il cronoprogramma necessario a portare a termine l’infrastruttura, del costo complessivo di circa 47 milioni, e per la quale il governo Schifani ha previsto l’inserimento nel Fondo di sviluppo e coesione.

«L’attenzione del governo regionale sul futuro dell’aeroporto di Comiso è massima – sottolinea il presidente Schifani – Sin dall’avvio del mio mandato ho ritenuto indispensabile andare avanti nella realizzazione del terminal cargo, fondamentale per sostenere lo sviluppo dell’economia agroalimentare del territorio ibleo. Un obiettivo che intendiamo raggiungere e a cui lavoreremo con convinzione, facendo squadra con tutte le istituzioni».