“Identify Me”: un nome per ogni vittima

 

 

Un’importante iniziativa internazionale, chiamata “Identify Me”, è stata presentata da Interpol per tentare di dare risposta a 46 casi irrisolti che coinvolgono donne non identificate trovate morte in diverse parti d’Europa.
L’obiettivo è dare un nome a queste vittime, spesso morte violentemente o in circostanze misteriose, e portare alla luce la verità sui loro destini.

Dopo il successo dell’appello “      Identifv Me” lanciato nel maggio 2023 per identificare 22 donne scomparse in Belgio, Germania e Paesi Bassi, l’iniziativa è stata ampliata con altri casi irrisolti dei nuovi Paesi aderenti Francia, Italia e Spagna.

L’iniziativa invita il pubblico a fornire qualsiasi informazione utile, come ricordi, dettagli fisici o oggetti personali, che possano aiutare a identificare le donne rinvenute.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica, attrici, cantanti e sportive dei Paesi coinvolti nel progetto hanno prestato il loro volto alla causa e il loro messaggio, diffuso attraverso i media, ha contribuito a far conoscere i casi irrisolti a un pubblico sempre più vasto.

Le difficoltà nell’identificare dei resti umani, spesso ritrovati anni dopo la morte in luoghi remoti o isolati, sono evidenti. La pagina web di “Identify Me” offre un’ampia documentazione, con ricostruzioni facciali e immagini degli oggetti personali rinvenuti sul luogo del ritrovamento per agevolare il riconoscimento ai familiari di persone scomparse.

Al centro di questa iniziativa c’è un approccio scientifico rigoroso. I Paesi coinvolti e l’Interpol stanno lavorando a stretto contatto, sfruttando al massimo le potenzialità della scienza forense, impiegando tecniche avanzate come l’analisi del DNA, la ricostruzione facciale e l’analisi isotopica per ottenere indizi cruciali sull’identità delle vittime e sulle circostanze della loro morte.

La banca dati I-Familia, dal 2021, con i suoi oltre 20 mila profili, rappresenta uno strumento fondamentale per confrontare il DNA con i parenti delle donne ritrovate.

Identify Me

 

Allo stesso tempo, Interpol, per la prima volta, ha diffuso pubblicamente estratti delle cosiddette Black Notices per ogni caso di ritrovamento che possono includere informazioni sul luogo in cui è stato trovato il corpo, informazioni biometriche (DNA, impronte digitali, immagini facciali), schede dentali, descrizioni fisiche del corpo o dei vestiti e qualsiasi altro dettaglio rilevante per identificare le persone trovate morte.

Le famiglie di queste donne decedute hanno il diritto di sapere cosa è accaduto alle loro congiunte.

L’appello rivolto a tutti coloro che dispongono d’informazioni utili è di consultare il sito web di Interpol e di contattare le autorità competenti del proprio Paese. In particolare, i parenti biologici possono richiedere una comparazione del DNA per verificare eventuali corrispondenze.  Ogni segnalazione, anche la più piccola, può fare la differenza.

 

Napoli, sopralluogo politico presso gli alloggi ERP di via dello Scirocco: ascolto e confronto con i cittadini

 

 

Napoli,

Con l’assessora all’Urbanistica Laura Lieto, il consigliere della Municipalità 4, Giuseppe Basile, e il capogruppo di Azzurri Napoli Viva in Municipalità 4, Enrico Cella,-informa un comunicato del Comune –  abbiamo ascoltato le istanze dei residenti degli alloggi popolari di via dello Scirocco. L’obiettivo – ha dichiarato Massimo Pepe, presidente della Commissione Urbanistica – è stato comprendere le loro esigenze e immaginare insieme azioni concrete per migliorare la qualità abitativa. Il nostro impegno è quello di lavorare per garantire agli abitanti di via dello Scirocco e a tutti coloro che vivono nelle case popolari una qualità abitativa dignitosa.

“E’ fondamentale – ha sottolineato l’assessora Lieto – ascoltare le esigenze di chi vive quotidianamente queste realtà, per programmare interventi mirati e costruire insieme un percorso di miglioramento. Non possiamo permetterci di ignorare le richieste dei cittadini”.

Giuseppe Basile, consigliere della Municipalità 4, ha aggiunto: “Sono vicino alle posizioni politiche e alle iniziative messe in campo dal presidente Pepe, da sempre presente su questi temi. È necessario lavorare in sinergia per risolvere i problemi concreti dei cittadini, ponendo al centro del nostro operato la trasparenza e l’efficacia delle azioni. La qualità abitativa è un diritto che deve essere garantito a tutti, e mi impegno affinché ciò avvenga”.

 

Sicurezza della navigazione da diporto: la Guardia Costiera al Salone Nautico di Genova per il bilancio dell’estate 2024

Sicurezza della navigazione da diporto: la Guardia Costiera al Salone Nautico di Genova per il bilancio dell’estate 2024

 

Anche quest’anno, il Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 64esima edizione, ha visto la partecipazione della Guardia Costiera – presente all’evento con un proprio stand istituzionale – che nel corso della manifestazione ha presentato i dati sulla sicurezza in mare relativi alla stagione estiva 2024.

Alla cerimonia inaugurale dell’importante evento dedicato alla nautica da diporto, è intervenuto il Comandante Generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone che, alla presenza del Presidente del Senato, Sen. Ignazio La Russa e del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteo Salvini, ha sottolineato l’impegno della Guardia Costiera per garantire la sicurezza della navigazione da diporto, la semplificazione dei procedimenti amministrativi e la sburocratizzazione nel settore della nautica, evidenziando gli importanti risultati raggiunti grazie alla sinergia con tutti gli attori istituzionali.

Nel corso del suo intervento, l’Ammiraglio Carlone ha inoltre sottolineato l’importante sforzo operativo messo in campo dalla Guardia Costiera nel corso della stagione estiva appena trascorsa, in mare e sulle nostre coste, così come sui principali laghi nazionali, tra cui il lago Maggiore e il lago di Garda, ai quali quest’anno si è aggiunto anche il lago di Como.

L’ammiraglio ha ribadito inoltre la necessità di continuare a lavorare, in sinergia con tutti gli attori coinvolti nel settore della nautica, per implementare sempre di più la sicurezza e la preparazione degli equipaggi a bordo delle unità.

Ha inoltre fornito un’anticipazione sul nuovo sito della Guardia Costiera, che sarà operativo nei prossimi mesi e che rappresenterà un’esperienza completamente nuova, più moderna e al passo coi tempi, costituendo un vero e proprio portale per tutti gli utenti del mare, tramite il quale sarà possibile accedere agevolmente ai vari servizi forniti dalle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.

Nel corso della manifestazione, la Guardia Costiera ha inoltre tenuto l’evento di presentazione dei numeri registrati nella stagione estiva appena trascorsa, durante l’operazione “Mare e Laghi Sicuri 2024″.

L’incontro si è svolto alla presenza del Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del porto di Genova, Ammiraglio Ispettore Piero Pellizzari, il quale nel suo intervento ha fatto il punto sul ruolo della Guardia Costiera oggi e sulle sfide future che la attendono per dare il suo contributo allo sviluppo del Paese.

Nel corso dell’evento, sono stati quindi presentati i dati relativi alla stagione estiva 2024.

Il Comandante Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione del Comando Generale della Guardia Costiera, ha evidenziato che i dati complessivi mostrano una situazione in linea con quella del 2023. Non solo. Per quanto riguarda gli incendi e le collisioni tra unità da diporto – due tra le cause più critiche e rilevanti per la sicurezza in mare – si registra un andamento in diminuzione rispetto al 2023, un segnale positivo sia in termini di condizioni di sicurezza in mare, sia per quanto concerne la condotta responsabile dei diportisti.

Le 1.752 persone tratte in salvo in mare e le 569 soccorse sui laghi di Garda, Maggiore e Como testimoniano la professionalità degli equipaggi della Guardia Costiera nei diversi scenari operativi.

Fondamentale anche l’attività informativa e preventiva condotta dalle donne e dagli uomini della Guardia Costiera, finalizzata a sensibilizzare l’utenza sui principi di prudenza, consapevolezza e responsabilità, che svolge un ruolo cruciale nella promozione della sicurezza marittima.

Di seguito alcuni dei principali dati dell’operazione Mare e Laghi Sicuri 2024, che raccontano l’importante sforzo operativo messo in campo dalla Guardia Costiera durante l’estate:

• 1.752 persone soccorse;

• 515 unità da diporto soccorse (-19% collisioni; -26% incendi);

• 40.944 controlli effettuati nell’ambito del diporto nautico;

• 340.517 mq di aree demaniali illecitamente occupate e restituite alla libera fruizione.

 

A conclusione dell’evento, il Comandante Nicastro ha ricordato l’importante ricorrenza che attende le Capitanerie di porto – Guardia Costiera il prossimo anno, ovvero il 160° anniversario dalla sua fondazione, presentando il tema del Calendario istituzionale 2025 che racconterà la storia del Corpo attraverso il connubio tra arte e tecnologia.

 

Mare, Catania, divieto di balneazione in due tratti della Plaia disposto dal sindaco Trantino

 

La spiaggia della Playa - Catania - Sicilia

La Plaia di Catania – Archivi Sud Libertà

 

Catania

l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha informato il Comune  di aver certificato che i campioni di acque di balneazione prelevati rispettivamente, nel tratto di mare antistante la foce del torrente Forcile e nel tratto di mare antistante la foce del torrente Arci, presentano valori di Escherichia Coli ed Enterococchi eccedenti i limiti consentiti dalla vigente normativa…

Il sindaco Enrico Trantino ha emanato  dunque -oggi stesso un’ordinanza di divieto di momentanea balneazione, limitatamente ai tratti interessati.

 

In particolare, il divieto di balneazione disposto dal sindaco per inquinamento temporaneo rilevato dalle analisi effettuate dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ASP3, riguarda lo sbocco del Canale Arci (Coordinate punto di balneazione ID.IT019087015013) sul litorale della Plaia per un raggio di 43 metri e quello del Canale Forcile (Coordinate punto di balneazione ID.IT019087015012)  per un raggio di 12 metri.

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania continuerà a effettuare il monitoraggio dell’acqua di mare nei tratti interessati fino ad avvenuta normalizzazione dei valori e solo successivamente, con nuova Ordinanza del Sindaco, a tutela della salute pubblica, saranno nuovamente destinati alla balneazione.

 

Già domani mattina verranno affissi i cartelli con i divieti di balneazione.

Alert Postale: truffe frequenti tramite app di messaggi

 

alert truffa app messaggi

 

Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po’ del tuo tempo per un po’?”.

Se vi capitasse di ricevere questo messaggio sul telefonino, sappiate che è una truffa. È questo l’avviso lanciato dai poliziotti della Postale attraverso il Commissariato di P.S. online. Gli esperti della Polizia di Stato consigliano di non rispondere al messaggio, di bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e di non aprire eventuali link.

I cybercriminali infatti utilizzano le app di messaggistica istantanea per adescare giovani in cerca di un lavoro che non richieda competenze specifiche e possa essere svolto comodamente da casa. Rispondendo al messaggio esca, una presunta reclutatrice tenterà di invogliare la vittima ad accettare un’allettante proposta di lavoro. L’azienda di cui dice di far parte ha necessità di reclutare dipendenti per un lavoro part-time da casa. Il compito è seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità su Instagram.

La richiesta è semplice ovvero vedere alcuni video e mettere “mi piace”. I potenziali guadagni vanno da 100 a 500 euro al giorno con pagamento tramite PayPal o Postepay. Per l’ultima frontiera del raggiro è questa la narrazione consolidata. Per conquistarsi la fiducia vengono effettuati i primi pagamenti. Infine, con la scusa di frequentare corsi di formazione, il malcapitato è persuaso a fornire dati personali o bancari e a versare una somma di denaro.

Comunicato di Leonardo Bruno

 

Naufragio nel Palermitano,il governatore siciliano Schifani fa visita in ospedale alla bambina e ai genitori sopravvissuti

 

Immagine

 

 

Palermo,

l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si è recato nel pomeriggio all’Ospedale dei bambini “Di Cristina” di Palermo per incontrare la piccola Sophia e i genitori James e Charlotte, tre dei superstiti del tragico naufragio avvenuto all’alba al largo della costa palermitana.
Un momento di grande commozione durante il quale il presidente ha espresso la sua profonda vicinanza per il dramma vissuto dalla famiglia, portando un messaggio di speranza e solidarietà.
«Di fronte a tragedie come questa – sottolinea Schifani – non possiamo restare indifferenti. Il mio pensiero va a tutte le persone coinvolte e alle loro famiglie, ma oggi siamo qui anche per testimoniare che la solidarietà e l’impegno dei nostri operatori sanitari e dei volontari della Protezione civile sono una risorsa preziosa per la nostra comunità. La piccola è una sopravvissuta e rappresenta un simbolo di forza e speranza». Durante la visita, il personale sanitario ha rassicurato il governatore sulle condizioni di salute della bambina.

Palermo, maltempo, affonda barca a vela, 15 persone tratte in salvo, 7 ancora disperse

 

Per poco si è sfiorata la tragedia.In atto proseguono le ricerche L’intervento della Guardia costiera si è rivelata fondamentale Una barca a vela di circa 50 metri è affondata all’alba al largo di mare di Porticello nel palermitano. Quindici persone sono state tratte in salvo dai militari della Guardia costiera che coordinano le operazioni di soccorso, mentre 7 risulterebbero disperse. Sul posto anche i sommozzatori dei vigili del fuoco. L’imbarcazione, che sarebbe affondata a causa del maltempo che all’alba si è abbattuto nella zona con una tromba d’aria, si trova, infatti, circa a una cinquantina di metri di profondità  mezzo miglio dalla costa.

 

Motovedetta della Guardia costiera - (Fotogramma)
Fotogramma
L’imbarcazione, che si chiama «Bajesian» e batte bandiera inglese, si trova dunque esattamente a 49 metri di profondità. A bordo c’erano per lo più britannici, ma anche un neozelandese, un cittadino dello sri-lanka, due anglo francesi e un irlandese
Tra i 15 superstiti, che – si apprende – non sarebbero in gravi condizioni, c’è anche un bimbo di meno di un anno. Il piccolo, che non è in pericolo di vita, è stato trasportato all’Ospedale dei bambini di Palermo. Sullo scafo battente bandiera inglese, viaggiavano soprattutto cittadini inglesi….

Nelle ricerche sono impegnati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco e i carabinieri.

 

 

Palermo, bimbo di 10 mesi ingerisce, non visto forse dai geneitori ventenni, cannabis e finisce in ospedale in difficoltà respiratorie

 

Il piccolo è stato trasportato  al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello  di Palermo  dai due giovanissimi genitori, poco più che ventenni, residenti  nella  provincia

 

Ospedale Di Cristina - Palermo

Appena visitato dai medici del  Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello di Palermo  con respiro affannoso  , hanno diagnosticato subito che quella strana intossicazione era stata provocata dall’assunzione  di una droga o sostanza affine.

Il bambino – si apprende – è arrivato nell’area della massima emergenza  attorno alla mezzanotte di Ferragosto.

Disposto dai  sanitari del Cervello  le relative analisi  da dove con  l’esame delle urine i  valori avrebbero mostrato la presenza di Thc, il principio attivo della cannabis che probabilmente il piccolo avrebbe ingerito mentre era a casa. L’ipotesi è che, approfittando di un momento di distrazione dei genitori, abbia preso la droga che era nell’appartamento e non visto  se la sia portata alla bocca. Indagini in corso

Problema Carceri e suicidi detenuti, la Camera approva il disegno di legge di Nordio. Ma i problemi vitali restano ancora sul tappeto

 

Disco verde della  Camera dei deputati al decreto legge sulle carceri con 153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto. Essendo già stato approvato dal Senato è definitivamente convertito in legge. Oggi pomeriggio a Palazzo Chigi si è tenuta una riunione presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presenza del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Oggetto dell’incontro, fare il punto sul sistema carcerario che rappresenta un tema molto sensibile per il Governo.
Il Ministro Nordio  afferma :“Ho prospettato al Presidente Meloni soluzioni a breve e medio termine per il sovraffollamento carcerario. Su questo tema chiederò un incontro al Presidente della Repubblica, che ha sempre manifestato grande attenzione al riguardo. Del pari proporrò al Consiglio Superiore della Magistratura di considerare la copertura di organico per la magistratura di sorveglianza, garantendo da parte del Ministero agili e veloci procedure per il completamento della pianta organica degli amministrativi presso i Tribunali di sorveglianza”, 

Circa l’elevato numero di detenuti stranieri, il Ministro Nordio ha confermato “l’impegno a moltiplicare gli sforzi per rendere operativi in tempi celeri gli accordi con gli Stati interessati, al fine di garantire l’esecuzione della pena nei Paesi d’origine”. “Auspico che l’opposizione, invece di polemizzare su posizioni sedimentate nei decenni, possa collaborare fattivamente per rendere più veloce questo percorso che riguarda, sia a livello normativo che organizzativo, la modifica della custodia cautelare necessaria per evitare la carcerazione ingiustificata, ma soprattutto per affermare la detenzione differenziata dei tossicodipendenti presso le comunità di recupero”, ha concluso il Ministro

AUTOVELOX ILLECITO NEI COMUNI D’ITALIA, PURE IN SICILIA,IL GIP DI COSENZA DISPONE IL SEQUESTRO IN TUTTO IL TERRITORIO

 

 

Autovelox considerato ‘illegale’, usato come bancomat  dai Comuni tramite i Comandi dei Vigili urbani , scatta il sequestro in tutta Italia.    Divertimento finito degli amministratori Dal Piemonte all’Emilia, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria: nel mirino, in particolare, la strumentazione denominata T-EXSPEED v 2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale.

Autovelox, Tutor e Laser: cosa sono e come funzionano i ...

Il sequestro del rilevatore T-EXSPEED v 2.0

La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia stradale di Cosenza, per specifica competenza normativa, al termine delle indagini delegate dalla Procura dopo gli accertamenti sulla non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-EXSPEED v 2.0, sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Cosenza.

Informano gli investigatori: “Una indagine lunga, complessa ed articolata, irta di ostacoli in considerazione della delicatezza della materia e delle implicazioni economiche che riguarda il settore”i.

Gli operatori della Polizia Stradale, in particolare, sono riusciti a cristallizzare elementi che hanno consentito al Gip di emettere provvedimenti di sequestro che riguarda misuratori di velocità denominati T-EXSPEED V.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale, dislocate lungo la SS 107 e la SP 234 del territorio della provincia di Cosenza, la SS.106 delle Calabrie.

“Mancata omologazione ed assenza del prototipo del sistema di rilevamento”

Gli accertamenti effettuati hanno consentito di appurare non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese. Un principio fatto proprio dalla Cassazione con una recente sentenza.

Il sequestro riguarda apparecchiature dislocate su tutto il territorio nazionale, pure in Sicilia dove i Comuni, gli uffici dei Vigili urbani, hanno velocità supersonica nel redarre i verbali  agli automobilisti.  Le indagini puntano i riflettori intanto su vari comuni quali  Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensiliis.  Una lunga fila di comuni in ogni caso