Oltre 120 mila controlli ieri dei Carabinieri e forze dell’Ordine, 175 titolari sanzionati

Green pass, raffica di controlli dei carabinieri: multe a negozianti e  clienti - Giornale di Sicilia

 

 

Sono quasi 120mila (119.539) secondo i dati diffusi dal Viminale.i controlli eseguiti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali sulle nuove norme che prevedono l’obbligo di green pass e super green pass. Sono 937 le sanzioni comminate. A queste verifiche si aggiungono quelle svolte dalle aziende di tpl. Ad aver violato l’obbligo di indossare la mascherina sono invece 2.077 persone.

Sono 13.027 i controlli svolti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali nelle attività commerciali, tra cui ristoranti e bar, secondo i dati del Viminale. Sono 12 i locali chiusi e 175 i titolari sanzionati. Infine sono 13 le persone denunciate per violazione della quarantena.

QUANDO IL DESTINO AVVERSO UCCIDE -PER IL GELO ARTICO, LA NEBBIA, IL FORTE VENTO- ANCHE UN TECNICO SPECIALISTA DEL SOCCORSO ALPINO

Tragedia durante operazione sull'Etna, muore il soccorritore Salvatore  Laudani - Diretta Sicilia

LA TRAGEDIA SULL’ETNA –

NICOLOSI

 Un intervento di salvataggio sull’Etna è finito tragicamente ieri sera per un componente del Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass). Lo ha reso Un comunicato stampa chiarisce la circostanza: «E’ venuto a mancare Salvatore Laudani, amico, collega», aggiungendo che «tutto il Soccorso alpino e speleologico siciliano si unisce al dolore della famiglia». 
 

 

Sicilia, tragedia sull'Etna: soccorritore muore durante intervento di  salvataggio - Cronaca

Salvatore Laudani, di 47 anni, tecnico del Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass), è deceduto per un malore che lo ha colpito mentre, procedendo nella completa oscurità nella bufera che si era scatenata sull’Etna, stava rientrando con altri colleghi. E’ questa la ricostruzione del Sass sul decesso.

Laudani ha accusato un malore che gli ha impedito di proseguire. E’ stato portato sulla strada provinciale 92, dove c’erano le ambulanza in attesa, su una barella da dei colleghi e poi da un fuoristrada. Ma non c’era niente da fare..

Il Sas stato attivato con il Soccorso alpino della guardia di finanza. La prima squadra, composta da tecnici del Sass e militari del Sagf, ha raggiunto l’area di intervento dopo una faticosa risalita a piedi, orientandosi con difficoltà nella nebbia e nella bufera. Raggiunto con difficoltà il malcapitato, dopo aver prestato le prime cure e averlo caricato su una barella a spalla, i soccorritori hanno risalito un ripido dislivello di circa 150 metri per riportarlo sulla cresta ed hanno intrapreso le procedure per il trasporto a valle.

ALtre squadre del Soccorso alpino,sono intervenute – si apprende –  per aiutare nelle operazioni di trasporto per tentare di raggiungere la Sp 92, che scende dal Rifugio Sapienza. Le condizioni meteo o drasticamente peggiorate, con un incremento della velocità del vento, della nebbia e del turbinio della neve, mista a grandine e pioggia.

I soccorritori ponevano la loro attenzione al Laudani trasportato in barella, mentre altri prestavano aiuto ai compagni, alcuni dei quali in progressiva difficoltà per i gravi sforzi e per la situazione meteo estrema. Alcune squadre del Sass e del Sagf – i tecnici che avevano effettuato la prima parte del recupero, fortemente provati dagli sforzi – stavano ancora tentando, a quell’ora, di raggiungere il luogo di rientro, procedendo nella bufera, nella completa oscurità. 

 

Il sorriso degli infelici e le criticità ancora irrisolte, barriera nella mobilità dei bambini

ASSOCIAZIONE CATANESE “IL SORRISO DI RICCARDO”, UNA BATTAGLIA LUNGA 13 ANNI

 

 

BAMBINI CON DISABILITÀ: IL SEGGIOLINO OMOLOGATO IN AEREO È UN DIRITTO

Maria Tersa Tripodi, presidente della Onlus: «In viaggio senza travel chair: una criticità irrisolta che rappresenta una vera e propria “barriera” nella mobilità dei nostri figli»

Tutelare il diritto alla mobilità di tutti i passeggeri, in particolare dei soggetti più fragili – i bambini con gravi disabilità – è la battaglia portata avanti da tredici anni a questa parte dall’associazione catanese “Il sorriso di Riccardo”. Garantire l’inclusività, soprattutto in situazioni segnate dalla malattia e dalla speranza di una cura, è la priorità di tantissime famiglie costrette troppe volte a spostarsi da Sud a Nord verso ospedali specializzati. E se da un lato è vero che dallo scorso agosto è entrato in vigore il provvedimento Enac per la scelta gratuita dei posti a sedere riservati ai minori con mobilità ridotta e ai loro genitori (e/o accompagnatori); dall’altro c’è ancora una criticità irrisolta che rappresenta una vera e propria “barriera” nel trasporto aereola mancanza di seggiolini posturali omologati per viaggiare in sicurezza.

«Era il 2008 quando per la prima volta contattai l’Enac, in quanto ente preposto all’attuazione della normativa per il diritto al volo dei disabili, per rappresentare le difficoltà dei bambini con problemi posturali come mio figlio Riccardo – spiega Maria Teresa Tripodi, presidente dell’associazione “Il sorriso di Riccardo” – Da allora, con l’associazione, nata dopo la morte di mio figlio e a lui intitolata, ho iniziato una battaglia di civiltà affinché i bambini come lui fossero messi in condizione di volare in sicurezza e con gli stessi diritti di tutti gli altri passeggeri. Ma purtroppo, nonostante le continue denunce, nulla è cambiato. Negli ultimi mesi abbiamo seguito il caso di due bambini siciliani con paralisi celebrale infantile che hanno rischiato di essere lasciati “a terra” da una compagnia low cost con licenza italiana. Per legge, infatti, dopo i due anni d’età, a ogni passeggero deve essere assegnato un posto a sedere, ma questi bambini hanno bisogno di seggiolini appositi per viaggiare in sicurezza. Dispositivi – denominati “Travel Chairs” – dal costo di circa 3mila euro, che molte compagnie ancora non hanno. L’unica alternativa allo stato attuale è quella, assolutamente insicura, di farli volare in braccio ai genitori».

Il Regolamento (CE) N.1107/2006 del  5 Luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo, sancisce “la possibilità di viaggiare in aereo a condizioni simili a quelle degli altri cittadini, senza esserne escluse se non per motivi giustificati di sicurezza previsti dalla legge”. In applicazione di tale Regolamento – che rispetta i diritti e osserva i principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – i vettori sono tenuti a fornire assistenza (senza costi addizionali per il passeggero) con l’impiego di personale adeguatamente formato e attrezzature necessarie, sia in aeroporto che a bordo degli aeromobili.

«In tale contesto – continua Maria Teresa Tripodi – l’Enac è stato individuato, con decreto ministeriale 24 luglio 2007 n. 107/T, quale Organismo responsabile dell’applicazione del Regolamento e ha elaborato, congiuntamente alle Associazioni coinvolte e agli Operatori del settore, la circolare GEN 02-B del 13 maggio 2021 di attuazione del Regolamento stesso. Ma purtroppo la situazione non è mai cambiata. Una condizione che risulta particolarmente grave per i bambini siciliani disabili che devono recarsi in altre regioni e, a volte, anche in altri Paesi, per sottoporsi a interventi terapeutici non disponibili nella regione di residenza.Per i giovani passeggeri affetti da PCI, occupare un posto senza adeguati accorgimenti e ausili è praticamente impossibile, oltre che pericoloso. I genitori sono costretti ad affidarsi alla sensibilità e al buon senso del comandante di volo e chiedere che sia loro consentito, quantomeno al di fuori del decollo e dell’atterraggio, in via del tutto eccezionale, di tenere il figlio in braccio con cintura aggiuntiva, come accade per i passeggeri “infant” al di sotto dei due anni. Una situazione assurda che non può essere più consentita. Per non parlare dei problemi che insorgono nel momento in cui il bambino, cresciuto, non riesce più a stare in braccio al genitore. Tutto questo potrebbe essere facilmente risolto se le compagnie aeree che servono gli scali siciliani e perché no, quelli nazionali, si dotassero di uno strumento, omologato e presente nei manuali di volo, già utilizzato da numerose compagnie di mezzo mondo – una per tutte la British Airways – che costituisce una sorta di seggiolino da auto da inserire nel posto destinato al piccolo disabile e che consentirebbe al bambino di viaggiare in assoluta sicurezza. Ci appelliamo ancora una volta alla responsabilità degli Enti preposti – conclude Tripoli – affinché accolgano il nostro grido d’aiuto. Noi continueremo a lottare al fianco dei nostri genitori e dei loro figli. Per vincere finalmente una vera e propria battaglia di civil».

Appalti pubblici, contrasto alla corruzione e illegalità nella Pubblica Amministrazione: domani la sigla di un protocollo d’intesa tra il Comune di Messina e il Comando della Guardia di Finanza

 

Domani, mercoledì 24, alle ore 16, nella Sala Falcone Borsellino a Palazzo Zanca, nel corso di un incontro, aperto alla stampa, il Sindaco Cateno De Luca e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, Colonnello Gerardo Mastrodomenico, sigleranno un Protocollo d’intesa in materia di contrattualistica pubblica e prestazioni sociali agevolate.

L’intesa è finalizzata a sancire la collaborazione interistituzionale al fine di rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici, connessi alla contrattualistica pubblica, con l’obiettivo di intercettare possibili violazioni in tema di spesa pubblica, buon andamento della pubblica amministrazione e accesso alle prestazioni sociali agevolate.

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti: le iniziative in programma a Messina da lunedì 22 a domenica 28

 

Novità sul fronte dei rifiuti La soiega il Comune messinese che ha  aderito alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (SERR), che si terrà dal 20 al 28 novembre, nell’ambito del Programma LIFE+ della Commissione Europea, attraverso un calendario di iniziative promosse dall’Assessorato alle Politiche Ambientali, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e la Società Messinaservizi Bene Comune. “L’Amministrazione comunale nel condividere in pieno il focus tematico dell’edizione 2021 SRRR, ‘Salta in sella per un mondo con meno rifiuti’, ha organizzato un ricco ed articolato programma di appuntamenti che coinvolgeranno gli studenti degli Istituti cittadini con l’obiettivo di sensibilizzarli e incoraggiarli ad adottare buone pratiche quotidiane volte alla riduzione dei rifiuti, al fine di infondere quella necessaria sensibilità ambientale per uno sviluppo sostenibile del territorio e potere fruire di un ambiente più sano e un futuro migliore. Si ricorda infatti che la produzione incessante di rifiuti continua ad essere una delle più grandi minacce che la nostra società e il nostro Pianeta stanno affrontando, pertanto auspico a nome dell’Amministrazione comunale congiuntamente alla Messinaservizi Bene Comune che simili iniziative siano utili a contrastare il fenomeno attraverso una responsabilità da tutti condivisa”, ha evidenziato l’Assessore Dafne Musolino.
Le iniziative prenderanno il via lunedì 22, con una visita all’impianto di selezione della Frazione Secca in contrada Pace, rivolta ai docenti e gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore, articolata in quattro turni con un massimo di 15 persone a gruppo; martedì 23, è prevista la presentazione del progetto “Adotta il tuo Verde” rivolto sempre agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore; mercoledì 24, si terrà un webinar per gli studenti ed il personale scolastico degli Istituti di Istruzione Superiori sulle buone pratiche della raccolta differenziata, a cura di addetti COMIECO ed esperti della Società Messinaservizi Bene Comune; giovedì 25, saranno coinvolti gli alunni degli Istituti Comprensivi con una mostra fotografica per illustrare i Laboratori del Riciclo 2021; venerdì 26, sempre per gli studenti degli Istituti Comprensivi si svolgerà una visita alle quattro Isole Ecologiche Comunali, dalle ore 9 alle 12, con un massimo di 30 alunni per volta, guidati da un istruttore. Le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale per la SERR si concluderanno domenica 28, nella riqualificata Foresta Comunale di Camaro, dove a cura dell’agronomo Gaetano Quartarone della Messinaservizi Bene Comune, saranno illustrate le tematiche relative alla biodiversità dei Monti Peloritani resi fruibili alla cittadinanza, la sostenibilità ambientale e le buone pratiche ecologiche per il raggiungimento delle 4R: Riuso, Riduco, Recupero e Riciclo.

Maltempo e danni in Sicilia. Il Sindaco Caruso che ad Aci Sant’Antonio ha avuto ingenti danni ha chiesto lo stato di calamità naturale

 

 

Chiesto stato di calamità naturale. Caruso: “Visionate situazioni drammatiche, attendiamo l’arrivo degli aiuti”

Passata la fase di maltempo che ha investito la Sicilia fra la serata di  ieri, martedì 16 novembre, e la mattinata di oggi, nel Comune di Aci Sant’Antonio si contano gli ingenti danni.Oltre al manto stradale divelto in molti punti e agli allagamenti, sono state tante le segnalazioni giunte dai cittadini, spesso corredate da immagini molto eloquenti, il che, alla luce di quanto accaduto già a partire dallo scorso 25 ottobre, ha spinto l’Amministrazione Comunale a richiedere lo stato di calamità naturale.

La grandine accumulatasi sulle strade
Le violentissime perturbazioni atmosferiche, con piogge di elevate intensità miste a grandine e raffiche di vento, hanno provocato notevoli ed ingenti danni non solo alle strutture pubbliche (strade, caditoie, servizi pubblici, pubblica illuminazione) ma anche a quelle private, danni anche alle attività commerciali e all’agricoltura (terreni, vivai,serre, capannoni agricoli), nonché agli automezzi in transito, si legge nella richiesta avanzata dal Sindaco, Santo Caruso, che specifica poi: “La situazione è particolarmente acuita dalla presenza dei torrenti, dove le grate di deflusso delle acque all’interno degli alvei si sono otturate a causa dei detriti trasportati dalle abbondanti acque, riversandosi nelle strade e allagando le zone sottostanti. Davvero devastante l’evento per le strade del territorio e la viabilità, con gravi disagi e pericoli per la popolazione. Parecchi danni, in aggiunta a quelli di fine ottobre, all’impianto di Pubblica Illuminazione in diverse vie del territorio, con un malfunzionamento dell’impianto che ha accentuato i pericoli alla viabilità stradale soprattutto nelle ore notturne”.

 

Strade divelte
Ponendo sotto i riflettori i danni nei pressi dei torrenti e nelle scuole, poi, è stato fatto presente che la conta è, purtroppo, ancora in corso. Già dalla serata di ieri ci arrivavano drammatiche segnalazioni per i danni causati tanto dall’acqua quanto dalla grandine – ha spiegato il primo cittadino – e sapevamo che le ore seguenti, fino almeno alla mattinata di oggi, sarebbero state critiche. Ho firmato l’Ordinanza di chiusura delle scuole, disponendo un controllo delle strutture, nonostante la fase fosse di preallarme con allerta arancione non ci obbligasse a farlo, e dalle prime ore di stamattina ho assistito, con itecnici degli uffici, i Vigili Urbani e i volontari della Protezione Civile, alla furie della tempesta sul territorio santantonese. Abbiamo visionato i danni rendendoci conto della devastazione su molte aree, e di conseguenza abbiamo deciso di avanzare richiesta di stato di calamità. Adesso mi auguro che dalla Regione arrivino gli aiuti”.

La catastrofe degli Uffici tecnici ( e comunali) della Regione siciliana e una classe di dirigenti regionali lumaca e terra terra

Aumenti per i dirigenti regionali, arriva lo stop della Corte dei conti:  sindacati sul piede di guerra - Giornale di Sicilia

Afferma Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars che insieme con gli altri parlamentari del Partito Democratico (Giuseppe Arancio, Anthony Barbagallo, Michele Catanzaro, Antonello Cracolici, Nello Dipasquale e Baldo Gucciardi) autore di  una mozione sul dissesto idrogeologico regionale, rivolta al governo regionale.

“Il tema del dissesto idrogeologico, anche alla luce dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici, è divenuto ormai centrale. In Sicilia non è chiaro quali siano le iniziative messe in atto dal governo Musumeci. Chiediamo dunque un apposito dibattito d’aula durante il quale il governo regionale riferisca anche in merito ad alcuni rilievi della Corte dei conti dai quali risulterebbe, dal 2019, il mancato avvio di progetti e interventi che si sarebbero potuti adottare in Sicilia in base alle risorse disponibili”.

Nella mozione si impegna il governo a illustrare in dettaglio gli interventi realizzati – e da realizzare – sulla base delle dotazioni finanziarie e sulla base delle previsioni del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico ed il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, “ProteggItalia”. Il Pd chiede inoltre, con specifico riferimento al Pnrr ed alle misure strutturali destinate alla Sicilia, di adottare provvedimenti necessari a superare le criticità di natura procedurale nelle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico.

I “burosauri” della Regione siciliana tra responsabilità politiche e luoghi  comuni | La Sicilia

Ecco come dirigenti regionali e “burosauri” tengono in archivio le pratiche tecniche

“Fondi nei cassetti”, 320 milioni non spesi- Le responsabilità del Genio civile ,in particolare di Catania all’epoca del dirigente-lumaca G.Ragusa

Un tesoretto da 320 milioni di euro per fronteggiare alluvioni e frane in Sicilia, rimasto a marcire nei cassetti della Regione. Mentre il presidente della Regione Nello Musumeci rivendica di aver speso la cifra record di 475 milioni per lavori e gare relative al dissesto idrogeologico nell’Isola, negli uffici guidati dall’ex assessore all’Ambiente Maurizio Croce si scopre che questi 475 milioni rappresentano solo il 60% del budget totale a disposizione, che è di 795 milioni di euro. Da qui, per differenza, si scopre che “in 7 anni per i restanti 320 milioni non è arrivato neppure un progetto, o almeno neppure uno definitivo”  Su deduce che gli Uffici pubblici, Genio civile compresi, non hanno funzionato negli anni scorsi ed attuali.  Il paradosso è che i dirigenti declassati come Gabriele Ragusa -ricordate? il dirigente lumaca che ha omesso una relazione urgente al Presidente Musumeci-  sono stati “promossi” da quel che appare la  “Mafia” del Dipartimento superiore- nei posti più prestigiosi , redditizi, e addirittura di controllo appalti, come l’UREGA di Catania.     Una vera indecenza.

Comuni senza tecnici

“Ci sono aree della Sicilia in cui si è investito poco o nulla sul fronte del contrasto alle frane e della prevenzione delle alluvioni. I 152 progetti in corso di realizzazione istruiti dal commissario riguardano per lo più il Messinese (sono 77), la provincia di Palermo e in parte quella di Catania. Altrove solo sporadici interventi, quasi nessuno nel Siracusano e Ragusano” colpite dal ciclone Apollo.

«Intervento al fine di conoscere i piani e gli interventi realizzati dal Governo regionale finalizzati a contrastare il dissesto idrogeologico e porre in sicurezza il territorio».

Premesso che: i tragici accadimenti verificatisi nel territorio di Catania sono gli ultimi in ordine temporale tra i tantissimi gravi eventi che hanno causato e causano danni rilevanti e la perdita di vite umane; i fenomeni di dissesto idrogeologico nel nostro paese e non solo, come più volte affermato da diversi esperti, hanno assunto il carattere di ordinarietà in correlazione al consumo di suolo e alla crisi ambientale connessa al surriscaldamento globale; nell’area mediterranea si assiste ad un processo di desertificazione caratterizzato da una radicale mutazione climatica di segno tropicale le cui copiose precipitazioni, dal carattere alluvionale in frangenti temporali ristretti, devastano il territorio connotandosi come catastrofi naturali; le azioni di mitigazione del rischio idrogeologico alla luce degli ultimi fenomeni si manifestano nella loro insufficienza e in molti casi nella loro assoluta inadeguatezza rispetto alle proporzioni assunte dal fenomeno in questione.

Il piano “ProteggItalia”

Considerato che: la Corte dei Conti nel 2019 – Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato – con la deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 17/2019/G, trasmessa al Parlamento nazionale, esaminate le modalità di funzionamento, di gestione e di impatto del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, aveva evidenziato numerose criticità insolute nel meccanismo di funzionamento e di monitoraggio degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, nella governance delle strutture, rilevando, in particolare, l’inefficacia delle misure adottate, la scarsa capacità di spesa e di realizzazione dei progetti e la natura prevalentemente emergenziale degli interventi.

Sempre la stessa Sezione, con la deliberazione del 18 ottobre 2021, n. 17/2021/G, appena una decina di giorni prima dei tragici eventi di Catania, esaminato lo stato di attuazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, “ProteggItalia” ha posto in luce quali punti dolenti del problema dissesto in Italia: la scarsa capacità di spesa e la lentezza nell’attuazione degli interventi, la vischiosità dei processi decisionali, la mancanza di una vera pianificazione del territorio, la carenza di profili tecnici adeguati all’interno degli enti territoriali; da una più attenta lettura della deliberazione sopracitata si rileva che secondo il citato Rapporto Rendis 2020 dell’Ispra, che fornisce per la prima volta i risultati di venti anni di monitoraggio dell’Istituto sugli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, la cifra stanziata in 20 anni dal Ministero dell’ambiente (oggi Ministero per la transizione ecologica) per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia ammonta a quasi 7 miliardi di euro per un totale di oltre 6.000 progetti finanziati su un totale di richieste che superano i 26 miliardi di euro, cifra quest’ultima che rappresenterebbe una stima del costo teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale;

Assegnati 789 Milioni alla Sicilia

Dall’esame di questi dati si rileva come la Sicilia sia la regione cui sono state assegnate le maggiori risorse con circa 789 milioni di euro con una durata media complessiva degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico di 4,7 anni tra fase progettuale, tempi amministrativi e materiale realizzazione delle opere in termini esecutivi; in atto per rispondere alla esigenza di coordinare in un unico Piano pluriennale i diversi programmi di contrasto al dissesto idrogeologico e le relative risorse, i1 DPCM del 20 febbraio 2019 ha adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, c.d. ProteggItalia con una dotazione finanziaria complessiva nel triennio 2019-2021 pari a 10,383 miliardi di euro a favore delle Regioni ed Enti locali; il Proteggi Italia ha disposto risorse finanziarie, da destinare agli interventi in capo a più amministrazioni, provenienti dalle leggi di bilancio ma anche dall’FSC 2014/2020 che rappresentano circa la metà del totale generale; nella deliberazione della Corte dei Conti del 18 ottobre 2021, n. 17/2021/G, relativamente al piano di riparto dell’annualità 2020 del ProteggItalia, si legge che il piano della Sicilia non risulta approvato sia a fronte dell’assegnazione complessiva di 900 milioni di euro, così come per quella di 50 milioni; nel Piano stralcio del 2019, ai fini di un tempestivo avvio dei progetti e degli interventi immediatamente eseguibili per urgenza e indifferibilità, con il contributo e la partecipazione dei Commissari per l’emergenza, dei Commissari Straordinari per il dissesto, e delle Autorità di bacino distrettuale sono stati assegnati 315.119.117,19 di euro per n. 263 interventi di cui 20.776.438,01 alla Sicilia per 12 interventi.

Sospeso lo sciopero dei Tir in Sicilia, nelle trattative scongiurata la paralisi

 

 

 

 

 

 

 

 

Blocco dei tir, le immagini dei disagi in Sicilia - Giornale di Sicilia

Comunicato dell’Aias di sospensione   del  blocco dei Tir annunciato dagli autotrasportatori dell’Aias di Giuseppe Richichi dall’8 al 12 novembre  quindi da domani lunedì 8 novembre.

Giuseppe Richichi  informa : “nella riunione di oggi che si è tenuta presso gli uffici della regione, dopo aver discusso delle problematiche in cui si trovano gli autotrasporti Siciliani, l’Assessore Falcone e Il Presidente della Regione Nello Musumeci, si sono impegnati ad avanzare le nostre richieste direttamente a Roma. Per tanto il fermo indetto per i giorni 8-12 Novembre è sospeso”.

Afferma la controparte, Assessore regionale alla Mobilità Marco Falcone: “Ringrazio le associazioni e ogni singolo autotrasportatore per il senso di responsabilità mostrato nel soprassedere sui preannunciato fermo dei camion da domani. il governo Musumeci ha recepito le preoccupazioni degli autotrasportatori siciliani, preso l’impegno ad aprire una interlocuzione con il governo nazionale e chiedere un tavolo con i presidenti delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato perché servono modifiche normative urgenti su diverse questioni che provocano oggettivamente molti disagi alla categoria, come i tempi di carico e scarico delle merci o la decurtazione dei punti patente. Inoltre, c’è il tema dell’impennata dei prezzi del carburante e delle tariffe del traghettamento, insostenibili per l’intero sistema della logistica della nostra Isola, già penalizzata per ragioni strutturali rispetto al resto d’Italia. Il governo regionale è vicino alle ragioni di imprenditori e lavoratori e intende assumere il ruolo di interlocutore dell’esecutivo nazionale affinché si trovino soluzioni. Su queste istanze Roma non può girarsi dall’altra parte” …….

Maltempo, avviata la conta dei danni sul territorio della provincia etnea. Ad Aci Sant’Antonio parola d’ordine tempestività

 

Ripristino tempestivo del manto stradale

Caruso: “Siamo intervenuti tempestivamente approntando lavori di somma urgenza”Il recente maltempo, con le abbondanti piogge che per giorni hanno sferzato la Sicilia Occidentale senza di fatto trovare sosta, hanno lasciato il segno anche sul territorio santantonese.A partire già dall’indomani del passaggio, per fortuna solo marginale,del ciclone ‘Apollo’, i Vigili Urbani e i volontari di Protezione Civile hanno battuto il territorio per fare il punto della situazione e avviare una conta dei danni ancora in corso data la vastità delle aree da attenzionare.Oltre al disfacimento di larghe porzioni del manto stradale, che ha generato numerose buche (segnalate con il materiale in dotazione dal personale che ha effettuato le perlustrazioni), al momento si contano pali della pubblica illuminazione divelti e infiltrazioni nel palazzo municipale e in diversi edifici pubblici.

 

Il Sindaco, Santo Caruso, già domenica 31 ottobre ha emanato  un’Ordinanza, la 115/2021, con la quale ha disposto lavori in somma urgenza consistenti nell’esecuzione degli interventi di manutenzione sulla rete stradale nel Comune, in modo da cercare di ridurre i disagi e i rischi per quanti quotidianamente circolano sul territorio.Siamo stati presenti già a ridosso delle prime importanti precipitazioni – ha dichiarato il primo cittadino – battendo ogni strada del Comune per verificare lo stato del manto stradale e gli eventuali danni provocati dal forte vento, e sull’esaurirsi dell’ultima tempesta ho disposto i lavori per limitare al massimo i disagi. Adesso stiamo cercando di inquadrare il totale degli interventi da disporre per cercare di tornare alla normalità. Ringrazio tutti quelli che si sono spesi, in questi giorni, per fare in modo che l’incolumità dei cittadini santantonesi e di chiunque si fosse trovato ad attraversare il territorio fosse salvaguardata”.

Messina,ATM SpA: per la Commemorazione dei Defunti bus navetta al Gran Camposanto e al cimitero di Granatari

 

In occasione della Commemorazione dei Defunti, l’Azienda Trasporti Messina ha predisposto un servizio navetta gratuito per agevolare l’utenza che si recherà in visita al Gran Camposanto e al cimitero di Granatari. A partire da domenica 31 ottobre e nelle giornate di lunedì 1 e martedì 2 novembre l’ATM garantirà la presenza di tre bus navetta, dalle ore 8 alle 18, con partenza ogni dieci minuti, lungo il percorso villa Dante, Vico San Cosimo e Gran Camposanto collegando i vari ingressi del Cimitero monumentale con il terminal bus e il parcheggio Zaera. “Vogliamo così agevolare tutti coloro che andranno a visitare i defunti ed evitare assembramenti e congestioni del traffico veicolare – dichiara il Presidente di ATM S.p.A. Giuseppe Campagna – e confidando nel buon senso e nella collaborazione di tutti i cittadini, invitiamo gli automobilisti a parcheggiare le auto correttamente nelle aree previste al fine di non intralciare il percorso delle navette. Si ricorda inoltre che il parcheggio Zaera, posto nell’area antistante il Cimitero è aperto h24 e a disposizione della cittadinanza”. Relativamente al cimitero Granatari, sempre domenica 31 ottobre, 1 e 2 novembre sarà attiva anche la linea 34 che già nelle giornate di sabato collega già il cimitero con il villaggio di Torre Faro, grazie all’inserimento di alcune corse anche in orario pomeridiano.