Messina,oggi il 174esimo anniversario di fondazione del Corpo di Polizia Municipale

 

Il 174esimo anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Municipale è stato ricordato stamani, alla presenza del Commissario Straordinario del Comune Leonardo Santoro, con una cerimonia tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

All’evento, hanno preso parte i Comandanti del Corpo Marco Crisafulli e Lino La Rosa rispettivamente, Responsabile del Servizio Affari Generali e Responsabile dei Servizi Operativi Territoriali, ed il Responsabile dei Servizi Specialistici Commisario Giovanni Giardina; il cappellano del Corpo Mons. Gianfranco Centorrino; il Segretario Generale/Direttore Generale Rossana Carrubba; oltre ad una cospicua presenza di Agenti di Polizia Municipale.

Il Commissario Santoro nel suo saluto istituzionale ha sottolineato “è questo uno dei Corpi di Polizia più antichi d’Italia ed è giusto e doveroso che l’Amministrazione comunale vi ringrazi a nome di tutta la cittadinanza – ha detto il Commissario – per il lavoro che svolgete giorno e notte per il bene della città, anche alla luce di una serie di difficoltà che affrontate in merito ai turni, alla carenza organica, alla gestione logistica, e problematiche di tipo gerarchico connesse alla mancanza di un comandante del Corpo di natura militare. Fattispecie questa, che crea disaffezione e demotivazione in quanto il Comandante è colui che sintetizza le esigenze del Corpo e garantisce l’azione puntuale e ordinaria nei confronti della cittadinanza. A tal fine sono fermamente convinto – ha puntualizzato Santoro – che è indispensabile la presenza di un Comandante e farò il possibile durante la mia permanenza di ripristinare una efficace filiera di comando del Corpo. La vostra attività comunque non deve essere limitata da questa carenza in quanto in questo momento – ha rassicurato il Commissario – sono io ad essere il vostro Comandante e sono sempre disponibile a qualsiasi vostra richiesta o emergenza. Vi ringrazio per il servizio che quotidianamente svolgete nell’affrontare le varie problematiche per essere la prima interfaccia comune – cittadino, modulata sulla strada, in quanto rappresentate la ‘cerniera’ indispensabile tra i cittadini e le regole del rispetto del vivere civile, in un’ottica non soltanto repressiva ma anche educativa, finalizzata a sensibilizzare il cittadino al rispetto e al senso civico. Pertanto, auspico che grazie al vostro aiuto, Messina possa tornare ad essere quella città civile nell’ambito del decoro urbano ma anche in termini di convivenza umana e nel rispetto reciproco. Auguri e buon lavoro”, ha concluso il Commissario Straordinario. A seguire è intervenuto il Cappellano Mons. Centorrino che nel ricordare l’atto di nascita del Corpo risalente ad un Bando affisso il 28 marzo del 1848 all’albo del Municipio ha evidenziato “il Corpo di Polizia Municipale è stato sempre attento alle esigenze della città e al rispetto delle dinamiche istituzionali, sociali e culturali. Questo di oggi è un momento di grande speranza per il rilancio di tutti quegli appuntamenti che non sono stati portati a termine e che possiamo riprendere al fine di dare quell’assetto speciale della fraternità e della familiarità che ci appartengono”. La cerimonia si è conclusa con la benedizione del Cappellano ed un momento di preghiera rivolta a San Sebastiano, patrono dei Vigili urbani.

Beni confiscati alla mafia, continua la raccolta solidale di arance nel segno dell’inclusione sociale

 

Gruppo di giovani impegnati in raccolta solidale
I giovani impegnati contro la Mafia

 Continua nel segno dell’inclusione sociale la raccolta “solidale” di arance promossa dal Comune di Catania, con l’assessore ai Beni confiscati alla mafia Michele Cristaldi,  nel terreno di contrada Jungetto sottratto alla criminalità.
Un gruppo di ragazzi con disabilità si è cimentato sul campo, con il recupero di numerose ceste di arance, nell’ambito di un progetto “Erasmus+ “Hi Ability”, messo a punto dalla cooperativa Controvento con l’obiettivo di  promuovere la natura come spazio inclusivo di educazione attraverso attività all’aperto.

L’agrumeto è diventato per l’occasione  il teatro di un originale approccio metodologico di un programma terapeutico e riabilitativo basato sul valore socio-educativo dell’ambiente naturale. Le arance sono state destinate ai giovani adulti che partecipano all’attività di avviamento alla residenzialità autonoma,  in linea con l’attività di beneficenza promossa dall’Amministrazione comunale e messa in atto da decine di altre associazioni e realtà del terzo settore che hanno effettuato la raccolta destinandone i frutti a istituti di assistenza, parrocchie, enti caritatevoli.
L’adesione al nostro ‘approccio’ di lotta alla criminalità – ha detto l’assessore Cristaldi – è andata oltre ogni previsione con una partecipata raccolta, in gran parte effettuata, a conferma delle grandi energie e dello straordinario impegno a favore della collettività di tante realtà associative. Quintali di arance di un terreno confiscato, e  sottratte al deterioramento, sono state donate in beneficenza diventando simbolo di cooperazione, riscatto e inclusione sociale”.

 

Ucraina, arrivano le prime famiglie(10) accolte nelle reti di accoglienza

 

Ucraina, accoglienza
I profughi ucraini a Catania

 

L’assessorato comunale ai servizi sociali retto da Giuseppe Lombardo insieme alla Prefettura, alla croce Rossa e alla rete di solidarietà catanese ha coordinato le attività di accoglienza dei primi profughi ucraini giunti ieri nella città di Catania, secondo gli indirizzi programmati dal Ministero dell’Interno. Nel pomeriggio di ieri nell’aeroporto di Catania  è arrivato un pullman con 10 nuclei familiari composti da tutori e minori, per un totale di 24 persone.

Dopo lo screening anti covid e per qualcuno anche la somministrazione del vaccino, sono stati accompagnati ciascuno nelle strutture disponibili dai volontari della Croce Rossa di Catania; cinque nuclei familiari sono stati immediatamente inseriti all’interno dei circuiti di accoglienza e integrazione già attivi, come nel caso del progetto “Nuove opportunità” gestito dalla Cooperativa Team e dalla cooperativa Prospettiva.

Altri cinque nuclei familiari, in attesa di essere sistemati negli stessi circuiti di solidarietà, hanno trovato accoglienza temporanea presso strutture del terzo settore e del privato sociale che  hanno comunicato al comune la disponibilità ad accogliere. Tra questi la Cooperativa Mosaico e la Locanda del samaritano. Un meccanismo per fronteggiare l’emergenza, scattato grazie alle attività di programmazione e coordinamento promosso nei giorni scorsi dalla prefettura etnea con l’azione operativa del Comune presente con l’assessore Giuseppe Lombardo, della rete del volontariato e degli operatori specializzati. 

Anche a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della città di Catania -ha commentato Lombardo- ringrazio questi gruppi di solidarietà e di volontari pronti sempre a intervenire quando si tratta di dare accoglienza a persone in difficoltà, in questo caso i rifugiati ucraini. Ricordo che allo scopo di raccogliere le disponibilità di alloggi per famiglie ucraine, nei giorni scorsi abbiamo attivato la mail: emergenza.ucraina@comune.catania.it in cui dovranno essere indicati nel modo più specifico possibile gli alloggi con il referente proprietario dell’abitazione. “E’ stato attivato -ha aggiunto Lombardo- anche il coordinamento unico della Protezione Civile comunale per il reperimento e la spedizione di beni di prima necessità, con tanti cittadini che hanno già offerto aiuti per le popolazioni ucraine”.

La Direzione comunale Famiglia e Politiche Sociali e gli Enti del Terzo Settore, insieme ai funzionari della Prefettura e agli assessori comunali Lombardo e Cristaldi con delega ai Servizi Sociali e alla Protezione Civile, hanno infatti delineato precise procedure di accoglienza della popolazione ucraina, con regole prestabilite finalizzate alla tutela delle persone in arrivo.

 

 

Pronti la Marina, l’Esercito, l’Aviazione italiana ad entrare in guerra in caso di “grave provocazione di Putin all’Italia”

IL MINISTRO DELLA DIFESA LORENZO GUERINI “:    SIAMO GIA’ PRONTI IN CASO DI PROVOCAZIONE RUSSA, AD ENTRARE IN GUERRA”

Più investimenti per la Difesa. Ecco la svolta di Lorenzo Guerini -  Formiche.net

Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo“. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oggi definito da Mosca un ‘falco’ della politica anti Russia in una giornata caratterizzata da minacce russe all’Italia, con “conseguenze irreversibili” in caso di ulteriori sanzioni nei confronti del paese guidato da Vladimir Putin.

Mosca ha ‘avvertito’ Roma affinché l’Italia non assuma un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni. Il messaggio è contenuto nelle parole di Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. Mosca, ha detto Paramonov senza però fornire dettagli, sta lavorando a una risposta alle sanzioni “illegittime” degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Citando la dichiarazione del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire sui piani dell’Ue per lanciare una “guerra economica e finanziaria totale” contro la Russia, Paramonov ha affermato: “Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili”.

Paramonov ha accusato espressamente Guerini ricordando l’aiuto fornito dalla Russia all’Italia nel 2020, in piena emergenza covid: “All’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il ministero della Difesa, il ministero dell’Industria e Commercio e il ministero della Salute della Russia. A proposito – afferma – una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano”.

Cuffaro risponde vibratamente al Procuratore Luigi Patronaggio indignato che l’ex governatore continui a fare politica

 

 

Sicilia, politica: prende corpo la Nuova Dc di Totò CuffaroSiracusaLive |  SRlive.it

 

 

Il  Procuratore Luigi Patronaggio, alla Feltrinelli di Palermo durante la presentazione del libro di Salvo Palazzolo, “I fratelli Graviano ha affermato:   

“Mi indigna che persone condannate per mafia, per partecipazione esterna, per favoreggiamento aggravato, continuino a far politica e pretendano a esempio di stabilire chi deve fare il sindaco a Palermo. Mi indigna moltissimo perché vuole dire che le nostre sentenze non valgono niente”. 

La  dichiarazione di Patronaggio  non è rimasta isolata.     E’ pervenuta in breve tempo una vibrata “risposta-smentita” del  commissario regionale della Dc Nuova Totò Cuffaro che, come tutti sanno, ha scontato con il carcere le manchevolezze a beneficio della Mafia siciliana.

“Rispetto quanto detto dal dottor Patronaggio, così come ho rispettato il suo ruolo e il suo operato da Procuratore generale nel mio processo d’appello conclusosi con sentenza di Ne bis in idem, e apprezzo oggi il suo impegno di procuratore di Agrigento contro la criminalità mafiosa. Non posso però condividere la sua indignazione espressa oggi”. “Ho accettato la sentenza di condanna che mi ha portato in carcere come è giusto che faccia chi come me ha una ostinata fiducia nella giustizia – aggiunge -. Ho scontato la mia pena, come dice la Costituzione risocializzante e non punitiva, con grande sofferenza ma con dignità e spirito rieducativo. Ritengo di non dover rimanere “detenuto per tutta la vita” e di avere il diritto, dopo essere stato chiuso in una cella per 1768 giorni, di poter tornare alla mia vita e di essere libero di impegnarmi nelle cose in cui credo”. 

 

Lo Stato maggiore dell’Esercito invita a “prontezza ed addestramento” nel sistema d’armi e “maggiore attenzione” ai congedi anticipati

 

Leopard 1 - Wikipedia

 

 

Fa discutere la lettera che lo Stato maggiore dell’Esercito ha inviato ai comandi di vertice su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma in vista delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale, “a seguito dei noti eventi” e “con effetto immediato”.

“Porre particolare attenzione nel valutare le domande di “congedo anticipato”, “in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.

Nella circolare si precisa che “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”.

Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting. In merito, viene disposto il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative rivolte alla prima e seconda missione. Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato a operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale”.

“Si rende necessario valutare la possibilità di affiliazione addestrativa/operativa dei battaglioni delle trasmissioni alle Grandi Unità. Occorre garantire maggiore omogeneità delle forze che contribuiscono alla condotta di operazioni, evitando per quanto possibile il frazionamento delle unità. Devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52 reggimento artiglieria ‘Torino’, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative/addestrative dell’8 rgt.art.ter. Pasubio”.

Quanto ai sistemi d’arma, la circolare del generale Pisciotta raccomanda di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.

 

Ucraina: ucciso noto giornalista americano a Irpin dai russi, stava girando immagini all’uscita dei cittadini

Immagine di copertina

 

Ora vengono uccisi anche i giornalisti “nemici” della Russia.Brent Renaud, giornalista statunitense, è stato ucciso da soldati della Russia a Irpin, in Ucraina. L’informazione è stata fornita dal  capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all’uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

Sui social sono state diffuse immagini di un accredito di Renaud intestato al New York Times. Renaud non era però in missione in Ucraina per il NYT, scrive Cliff Levy, vice ‘managing editor’ del quotidiano americano, nonché ex capo dell’ufficio di corrispondenza di Mosca.
Brent Renaud, nato il 2 ottobre 1971 nel Tennessee, era un eccezionale documentarista e fotografo che ha iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York e la successiva guerra in Afghanistan. Per il New York Times, ha seguito il terremoto di Haiti, la guerra alla droga in Messico e ha prodotto la serie TV “Off to War”, su un’unità della Guardia Nazionale dispiegata in Iraq.

La notizia dell’uccisione “è – per la Casa Bianca- orribile e scioccante”. “L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo”, dice il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”.

Il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn ha riferito :.”Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network immagini dei nostri militari, delle loro attrezzature o di qualsiasi cosa che indichi la loro posizione. È molto importante”, dice intanto in un video il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn.

Indagini per la posa di un cavo sottomarino a fibre ottica “BlueMed”:come devono essere svolte le attività a mare

 

Ordinanza della Capitaneria di Porto

                                                                                   Messina,

Un cavo sottomarino a fibre ottica “BlueMed” a mezzo nave Fugro Gauus sarà posato su disposizione della Capitaneria di Porto di Messina  per indagini preliminari.. In considerazione della necessità di regolamentare, per quanto di competenza dell’Autorità Marittima, il transito delle unità navali nello specchio acqueo interessato dalle indagini, per garantirne il regolare svolgimento ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, la Capitaneria di Porto rende noto che , sino a mercoledì 30 marzo, saranno effettuate delle indagini preliminari per la successiva posa di un cavo sottomarino a fibre ottica BlueMed lungo le congiungenti aventi le seguenti coordinate: da punto 1 a punto 2, Lat. 38° 23’, 03’ N, Lat. 38° 22’, 95’ N, Long. 015° 25.87’ E Long. 015° 25 26’ E.

Le attività a mare saranno svolte dalla nave “Fugro Gauss” mediante l’utilizzo di uno strumento trainato Sonar Mag/Side Scan. Nel periodo indicato tutte le unità in navigazione nella zona di mare costituente “Area di indagine” dovranno mantenersi ad una distanza minima di 300 metri dalla nave “Fugro Gauss”, impegnata nelle attività di indagine e non dovranno, in alcun modo, ostacolare o intralciare le attività in corso di svolgimento. Tutte le unità in navigazione, in prossimità degli specchi acquei interessati dalle indagini, dovranno procedere a velocità ridotta, valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo, prestando particolare attenzione alle segnalazioni che potrebbero provenire dalla nave “Fugro Gauss”. Non sono soggette al predetto divieto le unità navali adibite ad un pubblico servizio che abbiano necessità, non prorogabile, di accedere all’area in ragione delle finalità istituzionali perseguite dall’ente di appartenenza.

I trasgressori alla presente ordinanza, oltre ad essere ritenuti responsabili di eventuali danni cagionati a cose e/o persone, incorreranno sempre che il fatto non costituisca reato più grave, alle sanzioni previste dagli articoli 1164, 1174 e 1231 del Codice della Navigazione, e dall’art. 53 D. Lgs.  18 Luglio 2005, n° 171, cosi come modificato dal Decreto Legislativo n. 229 del 03/11/2017.

Sospese dal Cga le nomine dei commissari per le Camere di commercio

 

Supercamera del Sud Est addio, Catania da sola, 5 province insieme
Camera di commercio di Catania

Sospese le nomine dei commissari per le Camere di commercio di Catania e quella unica per Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani: il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) ha accolto un ricorso che  sospende il  decreto con con cui il Ministero per lo Sviluppo economico aveva elencato  i commissari di gestione.

Secondo il Cga le nomine sono state fatte prima che di fatto venissero istituite le due nuove CamCom.

 

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Santoro attiva le procedure per ospitare da stanotte ventitré profughi della guerra in Ucraina

 

Messina,

Il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, d’intesa col dirigente del Dipartimento Servizi alla Persona e alle Imprese Salvatore De Francesco e la responsabile del Servizio Sociale Professionale Sara Tornesi,-comunica l’Ente peloritano–  ha attivato tutte le procedure necessarie per ospitare dalle prossime ore ventitré profughi della guerra in Ucraina (cinque adulti e diciotto minori) in una struttura cittadina convenzionata ed adeguata alle esigenze di accoglienza. L’obiettivo, nei limiti del possibile, è ricevere il gruppo in un’unica struttura in modo tale che i minori possano rimanere tutti insieme, evitando loro ulteriori carichi di separazione.
Considerata la necessità di far fronte alle eccezionali esigenze connesse all’accoglienza di cittadini ucraini in arrivo sul territorio comunale in conseguenza del conflitto bellico in atto in Ucraina, – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro – e a seguito della Circolare della Prefettura di Messina dello scorso 9 marzo, si è ritenuto di ospitare sul nostro territorio cittadini provenienti dall’Ucraina giunti in ordine sparso, accolti da familiari o conoscenti e tramite associazioni che organizzano arrivi programmati”.
Per fronteggiare l’esodo di nuovi arrivi di minori il Comune di Messina ha censito all’interno delle strutture convenzionate ulteriori posti disponibili. Per il percorso di ingresso e di accoglienza, a partire da lunedì 14, è stata predisposta con funzioni ridotte la riapertura del COC (Centro operativo comunale), cui spetterà la cabina di regia dell’attuale emergenza. Le istituzioni coinvolte nel sistema di accoglienza sono il Comune (servizio sociale professionale – Azienda Messina Social City), l’Asp (Unità Covid 19 – Dipartimento Prevenzione), la Questura (immigrazione e anticrimine), la Scuola, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Garante dell’Infanzia, gli enti gestori di Comunità di accoglienza per minori convenzionate e dei progetti SAI e la Caritas.

Sempre da lunedì 14, presso il Centro “Mai più ultimi” nei locali di Palazzo Satellite, in Piazza della Repubblica – Stazione Centrale, sarà operativo tutti i giorni, da lunedì a venerdì, lo Sportello di segretariato sociale – emergenza Ucraina, a cura di operatori dell’Azienda Messina Social City, con funzione di raccolta dati personali e punto informazioni, ai sensi della circolare prefettizia dello scorso 9 marzo 2022. Le operazioni di accoglienza dei minori saranno coordinate dalla responsabile Tornesi e dall’assistente sociale Giovanna Isaja, in raccordo con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Messina Andrea Pagano.

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