Catania ricorda l’ispettore di polizia Filippo Raciti

 

 

Catania ricorda Filippo Raciti

Nella foto sopra l’ispettore Filippo Raciti

Catania,

Ricorre domani il 18° anniversario della scomparsa dell’ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti.

Filippo fu colpito mortalmente a Catania il 2 febbraio 2007, a soli 40 anni,  durante gli scontri fuori dallo stadio Massimino per l’incontro di calcio Catania-Palermo.

Domattina, presso il cimitero di Acireale (Ct), alla presenza del questore di Catania Giuseppe Bellassai, del dirigente del commissariato di Acireale Tito Cicero, del dirigente del X Reparto mobile Pasquale Alongi e dei familiari di Raciti, verrà deposta una corona d’alloro.

La commemorazione continuerà presso la parrocchia “Santi Cosma e Damiano”, a Catania, dove si terrà una messa in suffragio presieduta dal Cappellano della Polizia di Stato con la partecipazione delle Autorità della provincia di Catania, al termine della quale i partecipanti si sposteranno allo stadio “Angelo Massimino”, dove il Questore deporrà una corona d’alloro in memoria di Filippo Raciti.

 

Catania, un Tir ribalta sulla rampa di accesso alla tangenziale

 

Un camion  articolato , molto lungo, si è ribaltato sulla rampa di accesso alla tangenziale di Catania dall’autostrada A19, in direzione Messina. Incolume l’autista. L’incidente è avvenuto tra i km 15,800 e 15,700, all’altezza dello svincolo di Misterbianco. Si indaga sui motivi che hanno causato l’incidente. L’autista ne è uscito incolume.

I vigili del fuoco sono intervenuti per la perdita di carburante dal serbatoio del tir, che trasportava materiale edile. La tangenziale è stata chiusa, con deviazioni temporanee.

 

LA PROCURA INDAGA SULLE ESPLOSIONI DI GAS A CATANIA

 

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Catania,

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla fuga di gas e le esplosioni a San Giovanni Galermo che hanno causato 14 feriti, di cui due gravi. Il reato ipotizzato è disastro colposo. Il procuratore Francesco Curcio ha spiegato che “ci sono indagini in corso”.    La pratica è nelle mani del  procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà.

 

. Intanto si cerca per far rientrare prima possibile a casa le famiglie evacuate e ripristinare la fornitura di gas ai residenti di tutta la zona, circa ventimila abitanti complessivamente, nella zona delle vie Kertesz, Gualandi e Capo Passero di Trappeto Nord.

Secondo il presidente  di Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro -.  si deve accertare quali sono state le cause. In 24-48 ore contiamo di riportare tutto alla normalità. Il rischio è stato importante. Si è verificata una perdita di gas veramente considerevole e questo non è giustificabile con le normali perdite di gas perché l’impianto è nuovo. Se c’è stata una rottura, è stata di una tubazione grande, in acciaio, sono episodi di una certa gravità”.

Todaro rassicura anche sullo stato di salute degli operai coinvolti nell’esplosione insieme all’ingegnere: “Stanno bene, sono fuori pericolo e sono già usciti dall’ospedale”.

Catania, San Cristoforo, incontro tra Istituzioni e Terzo Settore per “Decreto Caivano”

 

San Cristoforo

Catania,

Domani, mercoledì 22 gennaio 2025, a partire dalle ore 15,00, nell’auditorium dell’oratorio Salesiano di via Santa Maria delle Salette 116, il Sindaco Enrico Trantino con gli assessori della Giunta, i capigruppo consiliari e i vertici burocratici del Comune, incontreranno i dirigenti scolastici e i rappresentanti del Terzo Settore che operano a San Cristoforo, per elaborare una piattaforma condivisa  di idee e progetti per gli interventi da proporre al Commissario Straordinario di Governo da realizzare nel popoloso quartiere di Catania, sulla scorta del Decreto Legge del 23 dicembre scorso del Governo Nazionale, che stanzia risorse per alcune città, tra cui Catania.

All’incontro sono stati invitati a partecipare anche il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna, il presidente del Tribunale dei Minorenni Roberto Di Bella e il Questore di Catania Giuseppe Bellassai.

Siamo consapevoli -ha detto il sindaco Trantino– dell’importanza di questa nuova opportunità di sviluppo per risanare uno dei quartieri storici cittadini perché siamo convinti che solo con un raccordo con le esigenze del territorio che la Scuola e il Terzo Settore impegnato nel sociale conoscono meglio di tutti, si potranno adottare le più idonee misure, senza rincorrere inutili cattedrali nel deserto. Insieme con le forze sociali -ha aggiunto Trantino- dobbiamo, infatti, ideare proposte da sottoporre al Governo utili per  il contrasto alla dispersione scolastica e offrire nuove opportunità di lavoro per allontanare i più giovani dal rischio dell’arruolamento nella delinquenza organizzata, che proprio in queste ore abbiamo visto essere più che mai tangibile”.

Nel corso dell’incontro, inoltre, il sindaco Trantino riferirà sull’esito dell’incontro istituzionale avuto a Roma con il Commissario Ciciliano, lo scorso giovedì, sulle modalità operative per realizzare gli interventi che si andranno a progettare.

lA RIVOLUZIONE GIUDIZIARIA NON PIACE AI GIUDICI PREVISTA PROTESTA E SCIOPERO IL 27 FEBBRAIO ’25

 

 

La virtù della Giustizia nell'arte. Le immagini di Giotto e ...

 

 

 

Sciopero dei magistrati il 27 febbraio contro la riforma della giustizia. Decisione  dell”Associazione nazionale magistrati. .

Una protesta è prevista anche all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il documento sulla modalità della protesta, approvato con qualche astensione in attuazione della mobilitazione già decisa nell’assemblea straordinaria di dicembre scorso prevede magistrati tutti in toga, con una coccarda tricolore, pronti ad esporre, prima e all’esterno della cerimonia, cartelli con sopra scritte frasi sul valore della Costituzione e ad abbandonare l’aula in forma composta nel momento in cui il ministro o un suo rappresentante prendono la parola.

La protesta all’inaugurazione dell’anno giudiziario

Il Comitato direttivo centrale ha deliberato: “Di invitare tutti i magistrati a partecipare alle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 indossando la toga e una coccarda tricolore; che i magistrati, prima dell’inizio della cerimonia, si raccolgano all’esterno, mostrando cartelli, sui quali saranno trascritte frasi tratte da un testo significativo sul valore della Costituzione, che saranno individuate dalla Giunta esecutiva centrale e trasmesse successivamente alle Ges”.

APPENA ENTRERA’  IL MINISTRO, TUTTI I MAGISTRATI USCIRANNO DALL’AULA

Deciso inoltre che “tutti i magistrati partecipanti a qualsiasi titolo alla cerimonia con toga in dosso e Costituzione alla mano abbandonino l’aula in forma composta nel momento in cui il ministro o un suo rappresentante prendano la parola, salvo ragioni istituzionali lo impediscano” e “che i presidenti delle Ges locali, che interverranno tutti alle cerimonie inaugurali prendendo la parola, daranno lettura di quelle stesse frasi all’inizio dei loro interventi programmati e ne spiegheranno pubblicamente in sintesi il senso, illustrando le ragioni della protesta e della presenza in toga”

. Il Comitato ha anche deliberato “di proclamare una giornata di sciopero per il giorno 27 febbraio 2025” e “di rimettere al prossimo Comitato direttivo centrale le ulteriori iniziative di protesta e sensibilizzazione in esecuzione del deliberato dell’assemblea straordinaria del 15 dicembre 2024”.

Messina, firmato il Piano Città degli immobili pubblici per la rigenerazione urbana Nel Piano inserita finalmente l’area della ” ex baraccopoli”

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Messina,

È stato firmato oggi -afferma un Comunicato stampa –  dal commissario straordinario di governo per il risanamento delle baraccopoli della città di Messina e presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, e dal sindaco di Messina, Federico Basile, il Piano Città degli immobili pubblici, un accordo che consente di mettere a fattor comune i beni dello Stato in un sistema di pianificazione integrata per contribuire a risolvere la criticità urbana del disagio abitativo e per rispondere al meglio alle esigenze del territorio nella destinazione degli immobili pubblici, in piena coerenza con gli obiettivi del governo della Regione e del Comune sulla città.
Un risultato per il quale è stata determinante la collaborazione delle istituzioni firmatarie e della struttura commissariale operativa. L’evento si è svolto alla presenza, in collegamento, del sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze, Lucia Albano, e del sottosegretario al Dipartimento per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano. Con questa intesa tra le Istituzioni si instaura una stretta collaborazione per la rifunzionalizzazione di grandi compendi pubblici di architettura industriale e militare, per la valorizzazione delle bellezze naturali identitarie del paesaggio dello Stretto, per migliorare l’attrattività turistico culturale del sistema delle fortificazioni, attraverso soluzioni innovative anche coinvolgendo investitori privati. Nel Piano Città di Messina sono stati finora inseriti l’area comunale della ex baraccopoli e 20 immobili dello Stato parzialmente utilizzati o in disuso. Altri edifici e siti da recuperare potranno essere progressivamente aggiunti per una sempre più ampia rigenerazione urbana.
Il Piano Città degli immobili pubblici è il nuovo strumento di pianificazione integrata degli interventi sul patrimonio immobiliare adottato dall’Agenzia del Demanio e grazie al quale, insieme agli enti del territorio, si individuano le migliori soluzioni per rispondere ai fabbisogni specifici della città, delle amministrazioni e degli utenti. In particolare, il Piano di Messina prevede: azioni di rigenerazione urbana a supporto della riqualificazione delle baraccopoli; la realizzazione di un mix funzionale di residenze, uffici e servizi in grado di generare valore e sviluppo anche in termini di benessere e sostenibilità sociale; la valorizzazione dei caratteri identitari dei luoghi e del patrimonio immobiliare pubblico con alto valore storico e culturale per favorirne la fruizione pubblica e rafforzare l’offerta dei servizi culturali; la valorizzazione del porto, con nuovi servizi attrattivi per la collettività e il turismo; il miglioramento della logistica della pubblica amministrazione attraverso il riuso del patrimonio immobiliare pubblico con abbattimento di fitti passivi per lo Stato; la promozione di azioni integrate volte alla sostenibilità ambientale, come l’incremento del verde urbano, l’efficientamento energetico, la promozione della mobilità sostenibile; l’aumento di servizi connessi all’offerta universitaria, l’innovazione tecnologica e le residenze per gli studenti.
«La sottoscrizione dell’accordo odierno nella città di Messina costituisce il primo risultato di una proficua collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte e, in linea con gli indirizzi dell’esecutivo, si inserisce pienamente nel quadro strategico delle azioni promosse dalla Cabina di regia per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, istituita presso il Ministero dell’economia e delle finanze» ha dichiarato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, Lucia Albano.
«È necessario ripensare agli immobili pubblici come risorse strategiche con funzione di servizio alla comunità, secondo un approccio che sia proiettato ai bisogni dei cittadini e ciò è possibile solo attraverso un’azione di sistema e di coordinamento di tutti gli attori istituzionali, anche per favorire il coinvolgimento del settore privato. In tale contesto, desidero complimentarmi con il sottosegretario di Stato, Matilde Siracusano, per la costante attenzione e l’impegno a sostegno della città di Messina e ringrazio l’Agenzia del Demanio, partner fondamentale della Cabina, per il concreto contributo verso i territori».
«Per il Piano Città degli immobili pubblici di Messina, l’Agenzia del Demanio ha lavorato in stretta sinergia con il sindaco Federico Basile e con la struttura commissariale guidata dal presidente Renato Schifani per dare il contributo richiesto all’emergenza abitativa di Messina, dando la possibilità di realizzare interventi di housing sociale sul patrimonio dello Stato da rigenerare e una più appropriata logistica ai servizi dello Stato sul territorio con riduzione delle locazioni passive», ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.
«L’obiettivo condiviso è quello di creare ecoquartieri rigenerati lungo le principali direttrici urbane, in piena coerenza con la pianificazione urbana, e al contempo una riqualificazione innovativa per l’ampiezza e il mix delle funzioni offerte al territorio. La rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico è una formidabile leva di sviluppo del territorio per generare valore economico, sociale, culturale e ambientale, attrattività e benessere».
«Con la firma di oggi – afferma il presidente della Regione Siciliana e commissario di governo per il risanamento delle baraccopoli di Messina, Renato Schifani – la città dello Stretto compie un passo decisivo verso la rigenerazione urbana e il risanamento del proprio territorio. Questo importante accordo, frutto della sinergia tra Regione Siciliana, Comune di Messina e Agenzia del Demanio, rappresenta una risposta concreta al problema del disagio abitativo, trasformando beni pubblici inutilizzati in opportunità di sviluppo e crescita per la comunità. È un intervento che guarda al futuro, ma con radici ben salde nelle specificità del territorio, rafforzando l’identità culturale e paesaggistica di Messina. Ringrazio tutte le istituzioni e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto ambizioso, che renderà Messina una città più moderna, inclusiva e sostenibile, nonché un modello di rigenerazione per altre realtà siciliane».
«Il Piano Città degli Immobili Pubblici – ha evidenziato il sindaco della città di Messina, Federico Basile – rappresenta un’occasione unica per ridare nuova vita a spazi abbandonati e trasformarli in risorse vitali per il nostro territorio. È un progetto che ci permette di riprenderci luoghi che per troppo tempo sono rimasti in stato di degrado, restituendoli alla comunità con una nuova concezione di città, basata su vivibilità, efficienza e sostenibilità. Si tratta di una sfida nella sfida: riprendere questi spazi e trasformarli in sistemi innovativi di vivibilità, in hub di servizi essenziali, in opportunità di sviluppo economico e in strumenti di rigenerazione urbana. Messina ha oggi l’occasione di dimostrare che, attraverso una pianificazione strategica e condivisa, è possibile creare un modello di città che guarda al futuro, valorizzando il territorio e offrendo nuove prospettive di investimento e crescita. In questo percorso, la sinergia tra il Comune, la struttura commissariale e l’Agenzia del Demanio è essenziale. Mentre il Comune riveste un ruolo centrale nella gestione e pianificazione degli interventi, la struttura commissariale rappresenta un interlocutore cruciale per accedere a poteri straordinari e risorse economiche. Solo con un approccio integrato, in cui ognuno opera secondo le proprie competenze, potremo massimizzare i benefici di questo piano ambizioso. Questa è più di una rigenerazione urbana: è una visione di rinascita per Messina. Stiamo lavorando per restituire alla città spazi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini, attrarre investimenti e generare nuove opportunità di sviluppo».

Bilancio delle attività della Polizia Postale nel 2024

 

 

Tempo di bilancio delle attività della Polizia postale svolte durante lo scorso anno. I campi che interessano il lavoro dei cyberpoliziotti vanno dalla tutela della persona e in particolare dei minori dai possibili reati commessi online, del patrimonio di privati, imprese e istituzioni dalla criminalità finanziaria in rete, fino al contrasto al cyberterrorismo e alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche per il Sistema Paese.

Sono state molteplici nel 2024 le sfide affrontate dalla Polizia Postale che può contare su una rete di 100 uffici territoriali coordinati dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, oggi inserito nella nuova Direzione centrale per la Polizia scientifica e la sicurezza cibernetica del Dipartimento della Pubblica sicurezza, dedicata all’alta investigazione tecnologica e alle scienze forensi.

Una struttura, quella della Polizia Postale, strategicamente diffusa e in grado di rispondere prontamente alle istanze di sicurezza dei cittadini, sempre più proiettate nel dominio cibernetico, anche attraverso l’azione dei suoi Centri: il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), presidio di sicurezza per le pubbliche amministrazioni e le imprese strategiche del Paese, in un unico grande “sistema” di pubblica sicurezza cyber; il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori sulla rete; il Commissariato di PS online, sito ufficiale della Polizia postale e strumento di diretto contatto con i cittadini, ai quali vengono fornite informazioni, approfondimenti e aiuto, nelle situazioni più delicate.

cnaipic

 

 

I dati del 2024 relativi alle attività del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori.

L’attività di monitoraggio della rete ha portato all’analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici.

Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni.

Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento.

pedopornografia

 

 

Nel corso dell’anno 2024 incisiva è stata l’attività della Sezione operativa riguardo il contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network, e particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle forme di aggressione previste dal “codice rosso”.  In generale, i reati contro la persona perpetrati attraverso la rete sono in aumento. Tra questi, 1500 casi di sextortion, le cui vittime maggiorenni sono state principalmente uomini, e 264 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi, prevalentemente nei confronti di donne che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Nel 2024 l’azione della Polizia postale svolta dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) nel settore della protezione dagli attacchi informatici verso le infrastrutture critiche informatizzate si è declinata lungo il duplice crinale dell’attività di prevenzione a beneficio delle realtà pubbliche o private, di rilevanza nazionale e locale eroganti servizi pubblici essenziali e nella gestione dei grandi eventi, tra tutti, per il 2024, il Vertice del G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno e l’attività di contrasto, con rilevanti attività d’indagine concluse nell’anno.

Il Centro nel 2024 ha gestito circa 12.000 attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Quale punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, il CNAIPIC ha gestito 63 richieste di cooperazione internazionale, consentendo l’identificazione e il deferimento di circa 180 persone.

Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (es. Trasporti, Finanze, Sanità, Telecomunicazioni).

In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale.

Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

 

Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la Polizia Postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024 sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati.

Le esperienze di contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online hanno fatto registrare una persistente diffusione di condotte truffaldine che hanno portato, nel quadro del generale rinnovamento della struttura organizzativa del Servizio Polizia Postale, all’istituzione di una Divisione operativa dedicata.

I principali fenomeni criminosi osservati riguardano campagne di phishing (anche nelle varianti del “vishing” e del “smishing”, l’illecito procacciamento di codici one-time”, token virtuali e password dispositive si realizza mediante il ricorso a chiamate vocali, a messaggi o sms che sembrano provenire da banche o altri enti apparentemente legittimati a richiedere informazioni sensibili) in danno di persone fisiche, PMI e grandi società e le frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento alla BEC fraud (frode realizzata attraverso la compromissione di caselle di posta elettronica, realizzata allo scopo di acquisire informazioni utili al perfezionamento della condotta illecita), facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso della rete nelle transazioni commerciali. In forte espansione il fenomeno delle truffe attuate tramite proposte di investimenti di capitali online (falso trading online).

Nel contesto investigativo, elemento di interesse è costituito dal sempre più frequente ricorso alle “criptovalute” (utilizzate come strumento per perfezionare l’efficace riciclaggio dei proventi illeciti), le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento e per la conseguente necessità di impegnare professionalità con elevati livelli di competenze.

Genova: la Polizia postale sventa la truffa dello “Spoofing”

Nel contesto della crescente digitalizzazione della società, la sicurezza cibernetica assume un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche e nella salvaguardia dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online rappresenta un punto di contatto essenziale tra la Polizia postale e i cittadini, offrendo un servizio continuo e accessibile per la segnalazione di reati informatici e per la diffusione di informazioni e consigli sulla sicurezza online.

Il Commissariato di P.S. Online, infatti, non solo risponde alle segnalazioni e ai bisogni dei cittadini, ma svolge anche un ruolo proattivo nella prevenzione delle attività criminali sul web: attraverso il sito www.commissariatodips.it, il Commissariato promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione, informando gli utenti sui rischi della rete e favorendo comportamenti sicuri online. Il sito web ha ricevuto quest’anno circa 3.000.000 di visite, oltre 82.000 segnalazioni e 23.000 richieste di assistenza, riguardanti fenomeni come truffe online, spoofing, smishing ed estorsioni a sfondo sessuale.

Falso trading online: i consigli della Polizia postale

 

Accanto alle attività di contrasto nei settori di specifica competenza, la Polizia postale è impegnata in attività di sensibilizzazione e prevenzione, considerate fondamentali nella costruzione di consapevolezze circa i rischi presenti in rete, per lo sviluppo di competenze in termini di sicurezza che preparino i cittadini digitali del futuro. Attraverso campagne come “Una vita da social”, “Cuori Connessi” e il progetto avviato con la Fondazione Geronimo Stilton dedicato proprio ai più piccoli, viene portata avanti la collaborazione con scuole e comunità per educare i giovani sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Allo stesso modo, ulteriori iniziative sono state intraprese su tutto il territorio per la prevenzione delle più comuni tipologie di reati online, attraverso la diffusione di brevi clip con la collaborazione di numerosi stakeholder, tra cui aziende di trasporto pubblico locale, aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie.

Silenzio stampa richiesto per la giornalista Cecilia Sala

 

 

I genitori di Cecilia Sala richiedono il silenzio stampa in una nota: “La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo”.

La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione – proseguono -. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”.

Natale, Catania 60 eventi per una “Rinascita in Città” dal centro alle periferie e per attrarretanti e tanti turisti…”

 

 

 

 Catania,

“L’atmosfera natalizia quest’anno scalderà il cuore di tutti noi, dal centro alle periferie, con luci, suoni, decori ed eventi distribuiti nei vari quartieri, dando quindi un senso a questo bisogno che abbiamo tutti quanti di stringerci attorno alle persone a cui vogliamo bene”.
Così il sindaco Enrico Trantino ha introdotto, nella sala giunta di  palazzo degli Elefanti, la presentazione del cartellone “Natale a Catania 2024. Rinascita in Città”, promosso dall’Amministrazione comunale con il sostegno dell’Assemblea regionale siciliana.
Hanno partecipato alla presentazione  il presidente del Consiglio comunale S Anastasi, gli assessori Sergio Parisi, Massimo Pesce, Giovanni Petralia, il presidente e i componenti della  commissione consiliare Cultura  Giovanni Magni, Gianina Ciancio, Valentina Saglimbene, Piermaria Capuana, il presidente del VI Municipio Francesco Valenti. Presenti anche il  capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro e il direttore della Cultura Paolo Di Caro, che hanno coordinato le attività di programmazione delle iniziative, realizzate anche con la collaborazione dei Municipi e della Curia, oltre che di enti, istituzioni e 43 associazioni.
Sono oltre 60 gli eventi in programma sino al 6 gennaio –  ha detto il sindaco –   dai concerti, ai gospel,  dalle danze, all’opera dei pupi, al teatro, distribuiti su tutto il territorio comunale. E in questo c’è stato un importante lavoro del Consiglio comunale, delle Municipalità, un fondamentale apporto della presidenza dell’Assemblea regionale siciliana e una straordinaria energia profusa dalla direzione Cultura. Avrei desiderato che ci fossero più iniziative all’aperto nei quartieri ma  l’incertezza del tempo ci ha costretto a organizzarli soprattutto all’interno delle Chiese, grazie al sostegno della Curia. Non c’è però un solo quartiere che sia rimasto sguarnito”.
Da piazza Duomo sino a Librino la rete del Natale coinvolgerà vie e piazze, siti quali il Castello Ursino, la Villa Bellini, l’istituto San Giovanni Bosco, il Teatro del VI Municipio, ma soprattutto le chiese: San Nicolò l’Arena, Badia Sant’Agata, Santa Maria di Gesù, Basilica Madonna del Carmelo, Parrocchia Santa Croce al Villaggio S. Agata, Chiesa Santa Maria della Consolazione al Borgo,  Cristo Re, Santa Lucia, San Luigi , Parrocchia San Giuseppe in Ognina.
“Il programma del Natale – ha continuato il sindaco – ci darà anche l’opportunità di attrarre tantissimi turisti, perché tutto questo interesse che la città sta suscitando vive anche una rappresentazione plastica negli eventi del nostro calendario, i mercatini natalizi, il Christmas Village, la pista di pattinaggio, o la Notte Bianca che si svolgerà domani voluta fortemente dalla VII Commissione consiliare e dal presidente Giovanni Magni,  che consentirà ai nostri concittadini di fruire sino a tarda sera di negozi aperti, siti museali  a un euro e di tante altre opportunità”.
Ci sarà anche una particolare connotazione di solidarietà con il calendario promosso dal Consiglio comunale:
Per partecipare alle iniziative del Natale, il sindaco ha raccomandato di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, in un’ottica di sostenibilità ambientale. La Metropolitana come ogni venerdì e sabato, la domenica sino al 6 gennaio rimarrà aperta fino all’1.00. La navetta BUS 504R, che parte dalla rimessa R1 di via Plebiscito, offrirà un collegamento con le ZTL e le aree pedonali ogni 10 minuti dalle 20:00 alle 23:10 e ogni 15 minuti dalle 23:10 fino alle 2:10 della notte.

A margine della conferenza stampa il sindaco Trantino, con riferimento alle domande dei giornalisti sul capodanno a Catania ha  precisato: “Per una questione di correttezza non posso rispondere, perché c’è stata una procedura aperta dalla Presidenza della Regione siciliana con un’acquisizione di interesse e la Regione Siciliana sta verificando quale sia l’esito di questa procedura. Quello che possiamo certamente anticipare è che comunque è arrivata una sola proposta e riguarda Catania. Quindi se si farà questo Capodanno, come io credo, sarà su Catania. Ma naturalmente nel caso in cui dovesse essere confermata questa scelta,  faremo un evento apposito invitando il presidente Schifani perché a lui dobbiamo l’organizzazione di questo evento”.

 

 

Palazzo d’Orléans, Premio Alessi assegnato alla Rettrice Giovanna Spatari dell’Università di Messina e al professore Ettore Cittadini nel campo della ginecologia

 

 

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Mondello (Palermo)

Un concerto del BachString Ensemble della Fondazione orchestra sinfonica siciliana e una serata alle Terrazze di Mondello, a Palermo, hanno fatto da elegante contesto alla seconda edizione del Premio Giuseppe Alessi, istituito dal governo Schifani per valorizzare uomini e donne che in Sicilia si sono distinti per il loro impegno etico, sociale, culturale e artistico in favore della comunità.
Questa edizione dedicata alla scienza e alla medicina ha visto protagonisti due esponenti del mondo accademico, che hanno raggiunto prestigiosi risultati nel panorama scientifico nazionale e internazionale. A ricevere il riconoscimento è stata la professoressa Giovanna Spatari, prima donna a guidare l’Università degli studi di Messina, «per i suoi straordinari contributi scientifici nel campo della Medicina del Lavoro, con oltre 100 pubblicazioni di rilevanza nazionale e internazionale che hanno affrontato temi cruciali come la prevenzione dei rischi professionali, il benessere dei lavoratori e la salute delle donne nei luoghi di lavoro», si legge nella motivazione.
L’altro premio è stato conferito al professore Ettore Cittadini, che è stato anche assessore alla Sanità della Regione Siciliana, «figura di eccezionale rilievo nel panorama scientifico e accademico internazionale, per il contributo straordinario reso nel campo della ginecologia e della salute pubblica – è il cuore della motivazione – Professore emerito dell’Università di Palermo, il professore Cittadini ha dedicato una vita alla ricerca e all’innovazione, autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche e di 32 monografie in diverse lingue, nonché promotore instancabile della Medicina riproduttiva e della salute della donna».
Ad accogliere premiati e ospiti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che ha fortemente voluto l’istituzione di questo premio per onorare la figura e gli insegnamenti del primo presidente della Regione Siciliana Giuseppe Alessi, ma anche per valorizzare i numerosi talenti di questa terra. Presenti, tra le numerose autorità, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e deputati regionali di varie appartenenze.
«Sono onorato di poter celebrare l’eccellenza culturale della nostra Isola anche attraverso questo riconoscimento dedicato al presidente Alessi, convinto assertore dell’Autonomia e tra i padri nobili del nostro Statuto, esempio di passione politica e civile al servizio della Sicilia – ha sottolineato il presidente Schifani – Dobbiamo essere orgogliosi della nostra terra, del popolo siciliano e dei nostri valori, credere in essi e dedicare sempre la nostra attenzione agli ultimi, a chi non ce la fa, a chi non riesce a vivere decorosamente. Il Premio Alessi serve a volgere lo sguardo alle tante luci del nostro territorio. Quest’anno abbiamo voluto unire due personalità che si sono impegnate con risultati straordinari nell’ambito scientifico, in particolare in un campo delicato e indispensabile come quello della salute. La capacità di unire eccellenza scientifica, leadership istituzionale e promozione del progresso sociale della professoressa Spatari e del professore Cittadini rappresenta un esempio prezioso a cui le giovani generazioni possono guardare e ispirarsi».
Durante la serata, condotta dalla giornalista Elvira Terranova, caposervizio dell’agenzia di stampa Adnkronos, ampi momenti musicali curati dal gruppo da camera della Foss, fondato dal violinista Salvatore Petrotto.
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