Proroga della Regione siciliana per accedere al “Bonus Energia”

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Prorogato il termine per la presentazione delle domande per accedere al “Bonus Energia” della Regione Siciliana. Lo stabilisce un decreto dell’assessorato regionale delle Attività produttive.

Per richiedere il contributo, che rientra nel piano “RePowerEU” per la ripresa e la resilienza rispetto alle ripercussioni sociali ed economiche della crisi dovuta alla pandemia Covid-19, ci sarà tempo fino al 26 giugno alle ore 12.

Il governo regionale inoltre, sta lavorando alle seguenti modifiche riguardo all’avviso relativo agli “aiuti alle imprese per maggiori costi legati alla crisi energetica”: innalzamento del contributo dal 30 al 100 per cento dell’incremento dei costi energetici del 2022 rispetto al 2021 e innalzamento della soglia massima di contributo per le imprese da 20 a 200 mila euro.

Ispezione al Comune di Randazzo -disposta dal Prefetto Librizzi di Catania- per “sospette infiltrazioni mafiose..”

Violenza sulle donne, il prefetto di Catania: già 300 casi ...

Archivi-Sud Libertà   (Nella foto il Prefetto Maria C.Librizzi)

 

Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso ispettivo nel Comune di Randazzo per “verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso».

La Commissione, si legge in una nota di Palazzo Minoriti, si è insediata nella mattinata di oggi e, come disposto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, entro tre mesi, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni.

Caccia ai segreti del drone americano partito da Sigonella ed “abbattuto” dalla Russia

 

Drone Usa abbattuto dai russi nel Mar Nero, le immagini ...

 

Contatto tra Washington e Mosca, ai massimi livelli, dopo l’abbattimento di un grande drone americano da parte della Russia in seguito ad una collisione con un jet Su-27 russo. La fibrillazione non c’è stata. Gli americani mantengono la calma e non si prevede reazione alla perdita del drone il cui cervello elettronico è stato cancellato dagli Usa.

Le parti rimangono sulle rispettive posizioni per quanto riguarda la dinamica dell’episodio: gli Stati Uniti stigmatizzano il comportamento dei piloti di Mosca, la Russia denuncia la condotta americana e respinge ogni accusa. Oggi, nel day after, il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin ha chiamato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.

Austin ha riproposto la ricostruzione a stelle e strisce: i due jet hanno versato carburante per abbattere il drone MQ-9  che “stava conducendo operazioni di routine” nello spazio aereo internazionale. Uno dei due caccia ha “urtato il nostro velivolo MQ-9, provocando l’incidente”. Il jet russo “ha tenuto un comportamento pericoloso, sconsiderato e non professionale”, ha ribadito Austin, aggiungendo che gli Stati Uniti “continueranno a volare dove il diritto internazionale lo permette”.

Da Mosca, invece, si fa notare che la telefonata – la seconda da quando è iniziata la guerra in Ucraina – è avvenuta “su iniziativa statunitense”. Dal ministero della Difesa russo non sono arrivate altre comunicazioni. A parlare è stato in compenso il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov: gli Stati Uniti “cercano ogni tipo di provocazione per intensificare il confronto”, ha detto, sottolineando che lo spazio interessato dall’episodio è stato dichiarato da Mosca “limitato all’uso di qualsiasi velivolo”.

“Questo è un male, perché affermano costantemente di essere una potenza responsabile interessata alla stabilità strategica – ha detto Lavrov alla tv Rossiya-24 – Ma le parole non corrispondono ai fatti”.

 

Regione siciliana incassa nel 2022 339 milioni per pagamento bollo auto (+35% rispetto al 2021)

Collezione Bollo Auto Tassa di Circolazione Epoca vintage Accessorio originale - Foto 1 di 1

Archivi -Sud Libertà

 

Nel 2022 la Regione Siciliana ha incassato dalla Tassa automobilistica 339 milioni di euro, registrando quindi un aumento del 35 per cento rispetto agli introiti dell’anno precedente. Numeri con il segno più che crescono ulteriormente se si fa riferimento all’ultimo trimestre del 2022 e ai primi due mesi del 2023, periodo che ha visto operativa la misura “Straccia bollo” della Regione.
A renderlo noto è l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, dopo la chiusura al 28 febbraio della finestra che consentiva, ai contribuenti siciliani, di pagare gli arretrati del bollo auto (anni 2016-2021) senza sanzioni e interessi.
«I numeri elaborati dai nostri uffici – afferma Falcone – confermano il successo della regolarizzazione agevolata delle tasse automobilistiche in Sicilia. Nei soli primi due mesi del 2023, ad esempio, la Regione ha incassato dal bollo auto ben 155 milioni di euro, il 50 per cento in più dell’intero primo trimestre 2022. L’impennata era già partita alla fine dell’anno scorso, quando fra ottobre e dicembre avevamo registrato un +87 per cento di entrate: dai 66 milioni del 2021, infatti, siamo saliti a un totale di ben 124 milioni di euro. Il governo Schifani – aggiunge l’assessore – non esclude di riproporre nei prossimi mesi lo “Straccia bollo”, compatibilmente con il quadro normativo, agevolando ancora i cittadini in questa fase di crisi».
«Eliminando le sanzioni e alleggerendo gli arretrati – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – abbiamo concretamente teso la mano ai cittadini che volevano mettersi in regola, nell’interesse dell’amministrazione regionale a recuperare introiti e a costruire un nuovo rapporto di fiducia con i contribuenti. I risultati hanno dato ragione all’iniziativa, recuperando al nostro bilancio nuove risorse che potremo reinvestire in servizi e opportunità per la Sicilia».

Crotone senza pace, altro sbarco di 500 migranti soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera

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Foto G. Costiera

 

Sono arrivati verso mezzanotte e mezza nel porto di Crotone, a bordo di diverse imbarcazioni della Guardia costiera e di un rimorchiatore, i circa 500 migranti soccorsi nello Ionio dalle motovedette della Capitaneria di porto

 Le operazioni di sbarco sono iniziate solo dopo l’una di notte. Al porto in moto la macchina organizzativa con ambulanze e mezzi di soccorso della Croce rossa, con i sanitari pronti a fornire la prima assistenza.

La Capitaneria di porto spiega: “Non è stato possibile effettuare il trasbordo dei migranti sulle unità della Guardia costiera a causa delle condizioni meteomarine avverse”, ecco perché il peschereccio con circa 500 persone a bordo ha fatto ingresso “nel porto di Crotone con l’ausilio di un rimorchiatore”, ha fatto sapere la Guardia costiera. “Le unità della Guardia costiera sono in assistenza”..

I profughi si trovavano a bordo di un peschereccio di 20 metri che era stato intercettato nel pomeriggio dalla Guardia costiera. L’imbarcazione, in pessime condizioni, è stata ‘scortata’ fino a due miglia da Capocolonna e poi è stata affiancata dal rimorchiatore ‘Alessandro Secondo’ di Crotone. Così il peschereccio è riuscito ad arrivare al porto in sicurezza.

Ancora un’altra operazione salvataggio (circa 1300 migranti) della Guardia costiera

 

Mezzi Navali - Classe 900

Archivi – SUD LIBERTA’ 

 

 

Una storia infinita. Migranti, morti, scafisti, decreti inutili che non tengono conto delle cause delle tragedie quotidiane.  Ora anche una nave della marina militare interviene nel mare a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio per dare supporto alla Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso a imbarcazioni di migranti a sud est della Sicilia.

Sono in corso diverse operazioni della Guardia Costiera tra Calabria e Sicilia per salvare oltre 1.300 migranti in difficoltà in mare. A sostegno è intervenuta anche la Marina Militare, per supportare le operazioni di soccorso. A dare l’allarme per primo questa mattina era stato il centralino dei migranti Alarm Phone, contattato da alcune persone su un peschereccio che cominciava a imbarcare acqua e che contava oltre 500 migranti a bordo. Per il loro arrivo sono state allertate le prefetture di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina

“La Guardia Costiera in difficoltà nell’area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio, durante interventi di propria competenza –  dicono al ministero della Difesa – ha chiesto supporto alla Marina Militare. È stato disposto l’immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative, ad integrazione dei mezzi della Guardia Costiera attualmente impegnati sulla scena luogo dell’azione. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta”.

Oltre mille persone sono segnalate in pericolo al largo delle coste della Calabria. Le motovedette Cp 320, Cp 322 e Cp 329 della Guardia costiera stanno intervenendo per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Nave Dattilo e le motovedette Sar Cp 326 e Cp 325, invece, sono intervenute per altre due carrette del mare con circa 800 migranti che si trovano a circa 100 miglia a sud est di Roccella Ionica.

Guardia Costiera: affonda imbarcazione a largo di Lampedusa, in salvo i migranti

 

Attività subacquee
Archivi – SUD LIBERTA’

Questa mattina, durante il pattugliamento aereo di Frontex, perviene una nota di comunicato della G. costiera, sono state avvistate in acque SAR maltesi – a circa 10 miglia dalle acque territoriali italiane – alcune piccole imbarcazioni in ferro, sovraccariche di persone ed in pessimo stato di galleggiabilità.

L’Autorità SAR di La Valletta, avvertita della situazione di pericolo, ha immediatamente richiesto alla Guardia Costiera di Roma (IMRCC) la cooperazione ai sensi della Convenzione SAR e IMRCC ha pertanto inviato in area l’unità più vicina in grado di intervenire che in quel momento era una motovedetta della Guardia di Finanza.

Quest’ultima, giunta rapidamente sul posto, ha subito cominciato il recupero degli occupanti;  durante queste prime concitate fasi, una di queste imbarcazioni, che dalle immagini dell’aereo mostrava che già imbarcava acqua, è affondata.

Nel frattempo giungeva sul punto anche la motovedetta della Guardia Costiera CP 324 (che aveva appena ultimato un soccorso in favore di 45 migranti tra i quali 5 neonati) ed insieme traevano in salvo tutti i 38 migranti caduti in acqua (tra questi anche un minore).

La complessa operazione di soccorso ha visto l’impiego del Rescue Swimmer (figura professionale della Guardia Costiera, specializzata nel salvataggio in acqua in spazi ristretti e con condizioni meteomarine avverse) imbarcato a bordo della motovedetta della Guardia Costiera.

Migranti Crotone, la Procura apre un’inchiesta sull’ omissione dei soccorsi e le responsabilità politiche

Lo sbarco dei migranti al porto di Crotone

Comunicato Agenzia

 

 La Procura di Crotone -si apprende da nota d’Agenzia rimessa alla redazione di Sud Libertà- vuole vederci chiaro sulla catena della macchina dei soccorsi nella notte tra il sabato e la domenica mattina quando l’imbarcazione con a bordo almeno 180 migranti è naufragata e per questo motivo,  ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. La delega è stata data dal Procuratore Giuseppe Capoccia ai Carabinieri che stanno raccogliendo del materiale sul ‘buco’ di almeno sei ore, tra le 22.30 di sabato 25 febbraio, quando l’aereo di Frontex ha emesso il dispaccio con cui segnalava la presenza di una imbarcazione nello Ionio per ora non è stata ipotizzata alcuna ipotesi di reato ma si cerca di fare luce su eventuali omissioni di soccorso.

E ieri, il Comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, Vittorio Aloi,  ha replicati: “Saremo sentiti e ci farà piacere chiarire, chiariremo a chi dovere quando ce lo chiederanno”. E alla domanda sul perché non abbiano agito nonostante la segnalazione della sera prima, il sabato 25 febbraio, di una imbarcazione ‘distress’, cioè in pericolo, nello Ionio, replica: “Non mi risulta che si trattasse di una segnalazione di distress, sapete che le operazioni le conduce la Guardia di finanza finché non diventano comunicazione di Sar (di salvataggio ndr). Io non ho ricevuto alcuna segnalazione”.

Sul rimpallo di responsabilità, il capitano di vascello dice: “Non posso dire nulla, la Guardia costiera ha fatto un comunicato stampa e c’è scritto tutto e bene e lo capiamo tutti. C’è una inchiesta della Procura che non riguarda noi. Se e quando saremo chiamati a dare la nostra versione atti alla mano, brogliacci etc, noi riferiremo”. E poi ricorda che quel giorno “c’era mare forza 4”. “Le motovedette avrebbero potuto navigare anche con mare forza 8”. Ma oggi c’è stata una svolta con l’apertura di un fascicolo della Procura anche sulla macchina dei soccorsi.

E’ stato un tragico errore di valutazione? O un intervento ipotizzato troppo tardi? Sono alcune delle domande che si stanno facendo gli inquirenti che hanno aperto il fascicolo.  Il problema sussiste ancheper alti vertici della Guardia di Finanza. Il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, l’Imrcc, è stato informato prima da Frontex della presenza del barcone individuato a 40 milia….l

Barca confiscata assegnata alla Lega navale,

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«Oggi è una bella giornata di riscatto della società civile nei confronti della criminalità organizzata. Non potevo e non dovevo mancare a un’iniziativa di altissimo valore sociale e simbolico come questa, per più di un motivo. Oggi, infatti, c’è una sorta di risarcimento danni per le azioni criminali subite dalla nostra regione: un bene sottratto alla mafia viene inserito nel contesto sociale e soprattutto a favore dei disabili».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo presso la sede della Lega navale italiana alla Cala a Palermo alla presentazione della nuova imbarcazione “Our dream: quando il sogno diventa realtà”. All’iniziativa erano presenti tra gli altri anche il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta e il presidente della Lega navale di Palermo, Giuseppe Tisci.

La barca a vela è stata confiscata alla criminalità organizzata dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’operazione tesa al contrasto internazionale di stupefacenti e affidata alla Lega navale per i propri fini istituzionali. L’imbarcazione già sottoposta ai primi lavori urgenti di manutenzione straordinaria, nei prossimi mesi, dopo un importante restyling per abbattere le barriere architettoniche, sarà totalmente accessibile a tutti, anche alle persone diversabili, assicurando così una navigazione a vela in sicurezza. «Il mio governo – ha aggiunto Schifani – non farà mai mancare il proprio concreto sostegno a iniziative sociali come queste. E per questo motivo la Regione interverrà da subito per finanziare l’acquisto della pedana automatizzata per consentire ai disabili di poter scendere sottocoperta in perfetta autonomia. Ma non solo, vogliamo favorire anche i momenti di aggregazione e inclusione sociale dei nostri giovani attraverso lo sport. E lo faremo con apposite norme inserite nella legge di stabilità regionale che da domani inizierà il suo iter in Aula all’Ars, ovvero attingendo a capitoli di spesa già esistenti e attinenti a iniziative altamente sociali».

CONTROLLI, CORTE CONTI: IL PROGRAMMA 2023 DELLA SEZIONE AUTONOMIE

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Le analisi sulla finanza territoriale pianificate per quest’anno dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti,- informa l’Ufficio Stampa dell’Organo di controllo-  dovranno tenere conto di un contesto, come quello attuale, in cui il perdurare delle criticità legate alla pandemia e quelle, più recenti, connesse all’aumento dei costi energetici o all’inflazione, costituiscono elementi di stress per i bilanci degli enti territoriali e richiedono un forte impegno a preservarne gli equilibri.

E’ quanto emerge dal “Programma delle attività per l’anno 2023” approvato, con Delibera n. 1/SEZAUT/2023/INPR, dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti, in cui la magistratura contabile, nel ribadire la necessaria sinergia con le articolazioni regionali dell’Istituto deputate al controllo, delinea un’agenda degli interventi incentrata sui temi legati alle criticità finanziarie, alle procedure di risanamento, alle partecipate locali, nonché alla copertura delle leggi regionali di spesa, alla realizzazione del federalismo fiscale, dell’autonomia differenziata e della riforma fiscale.

Nel documento, si evidenzia inoltre la prosecuzione del monitoraggio sull’attuazione del PNRR, nell’obiettivo di accompagnare gli enti nella sua fase attuativa. Questo, ha specificato la Corte, attraverso modelli di controllo incentrati sul raggiungimento di risultati misurabili, da perseguire coinvolgendo le autonomie locali e avvalendosi delle loro esperienze; ricalibrando gli interventi risultati non in linea con le scadenze o gli obiettivi programmati.

Tali attività, collocate nel solco delle linee generali tradizionalmente definite dalle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte, saranno affiancate dalla predisposizione delle tradizionali “Linee guida”, per l’acquisizione delle necessarie informazioni, nell’ulteriore obiettivo di rendere più funzionale la qualità delle basi informative di supporto al lavoro svolto dalla Sezione delle autonomie.