Ancora sbarchi a Lampedusa. Salvati dalla Finanza 347 migranti di varie nazioni

Migranti, naufragio al largo di Lampedusa: i 31 a bordo salvati dalla Guardia di finanza - Il Fatto Quotidiano

 

 

Lampedusa. Ancora migranti in arrivo.Poco dopo mezzanotte- si apprende -347 tra siriani, pakistani, egiziani e bengalesi sono sbarcati a Lampedusa. A soccorrere il peschereccio di 25 metri, salpato da Zuara in Libia, una motovedetta della guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Le  unità navali non si sono limitate a “scortare” l’imbarcazione in difficoltà: hanno infatti affiancato il peschereccio  facendole da “scudo” per impedire che il mare  la rovesciasse o che qualcuno cadesse in acqua. 

I profughi, una volta sbarcati , hanno raccontato d’aver pagato da 4 mila a 8 mila euro a testa per la traversata in mare. 

Catania,il sindaco Trantino riceve una delegazione dell’Aeronautica – 41 Stormo Antisom di Sigonella e militari “eroi” per un salvataggio alla Plaia

 

Incontro in municipio

Il sindaco Enrico Trantino e il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi – informa una nota del Comune etneo -hanno incontrato nel Palazzo degli Elefanti il luogotenente Antonio Richichi, il luogotenente Francesco De Pasquale e il grande aiutante Filadelfio Alfio Spina, militari del corpo dell’Aeronautica Militare, per ringraziarli a nome della città di Catania per avere eroicamente salvato la vita, lo scorso 9 settembre, ad alcuni bagnanti alla Plaia.

 I massimi vertici istituzionali del Comune hanno evidenziato il grande coraggio e la professionalità mostrati dai militari in una situazione di oggettivo pericolo. Uno dei bagnanti, in particolare, non in grado di ritornare a riva a causa del mare agitato, è stato soccorso dai tre sottufficiali dell’aeronautica in forza presso Sigonella. I militari, dotati di attrezzature di salvataggio, hanno aiutato il giovane in difficoltà, riportandolo a riva.

La delegazione era guidata dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Emanuele Di Francesco.

 

Monte Cofano, una imprudente escursionista tedesca bloccata a 100 metri d’altezza, recuperata nella notte

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Trapani

Un  intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare ha consentito di recuperare  un’escursionista tedesca di 29 anni , imprudente e ormai disperata,rimasta ferma e bloccata   su una parete di Monte Cofano, nel Trapanese, a 100 metri d’altezza.

La giovane, ieri, con abiti non adeguati all’impresa escursionistica, raggiunge  la cima del Monte, per scendere si avventura lungo piccoli terrazzi che in breve l’hanno portata in piena parete. È scivolata ed è riuscita ad fermarsi su un piccolo pendio, dove ha iniziato a fare segnali luminosi col cellulare.

I segnali sono stati individuati dall’associazione di volontariato Sos Valderice, impegnata ad effettuare sorveglianza antincendio, che ha lanciato l’allarme al 112. In zona era presente un elicottero dell’Aeronautica Militare in attività addestrativa, che è stato indirizzato verso le luci.

Ma non è finita. Il caso richiedeva molta professionalità degli operatori. 

La centrale del 118  richiedeva quindi  l’intervento del Soccorso Alpino, che ha fatto partire due squadre via terra e, per garantire la rapidità del recupero in una zona impervia e al buio, ha chiesto l’ausilio dell’Aeronautica Militare.

Gli uomini del Soccorso Alpino hanno raggiunto Baglio Cofano, dove è stato individuato il punto di incontro con l’elicottero. In una prima missione il velivolo ha trasportato nei pressi della turista in parete due tecnici di elisoccorso del Sass per valutare la situazione, senza poterli rilasciare a causa delle violente raffiche di vento. Il tentativo è stato ripetuto una seconda volta, senza successo.

A questo punto si è concordato di raggiungere la giovane tedesca, bloccata in parete, a circa 100 metri da terra e 150 dalla cresta sommitale, scalando dal basso la parete in notturna. L’elicottero ha portato una squadra del Soccorso Alpino sul pendio sottostante alla parete che è stata scalata. Intorno alle 4 del mattino la ventinovenne turista è stata raggiunta e messa in salvo.

Isole minori, contratto Regione-Fincantieri per nuova nave da produrre a Palermo lunga 140 metri,capace di 1000 persone e 200 automobili.

 

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Palermo

Un nuovo traghetto, di totale proprietà della Regione Siciliana e interamente “made in Sicily”, svolgerà il servizio di collegamento con Lampedusa e Pantelleria. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, hanno firmato oggi a Palazzo d’Orleans, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, il contratto per la costruzione di un nuovo traghetto (ropax classe A), per un importo a base d’asta di quasi 120 milioni di euro.
«La firma di questo contratto – ha detto il presidente Schifani – rappresenta una svolta per i collegamenti con le isole minori della Sicilia. La nostra è la prima Regione in Italia a mettere in campo i fondi che il ministero dei Trasporti ha destinato ai collegamenti via mare ed è la prima a essere totalmente proprietaria di un traghetto. Miglioreremo gli standard qualitativi e di sicurezza dei trasporti navali per Lampedusa e Pantelleria, con una nave moderna e che garantisce grande attenzione anche al rispetto dell’ambiente. Diamo una risposta concreta ai residenti e a quanti devono raggiungere le isole per motivi di lavoro o per turismo. Esprimo particolare soddisfazione, inoltre, per il fatto che la nuova unità sarà interamente realizzata nei cantieri di Palermo. È la conferma della grande qualità professionale delle maestranze dello stabilimento palermitano che ho avuto modo di constatare personalmente, un patrimonio che è giusto valorizzare in un settore strategico quale quello della cantieristica navale».
Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: «L’aggiudicazione di questo ordine rappresenta un test importante per Fincantieri. In un comparto industriale che nel tempo si è trasferito in cantieri asiatici, abbiamo l’opportunità di riportare in Italia la produzione di traghetti, riabilitare le nostre competenze storiche nel settore e dimostrare la capacità di essere competitivi garantendo al contempo i più alti standard produttivi, con benefici in termini di operatività e sostenibilità che arriveranno fino all’utente finale. Punto di forza del nostro progetto sono, ancora una volta, le tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale, che intercettano le esigenze della transizione energetica, destinate a delineare il settore del trasporto marittimo di domani».
La nuova unità sarà interamente realizzata nel cantiere navale di Palermo, sarà consegnata nel 2026 e servirà le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria. Il traghetto avrà una lunghezza di circa 140 metri e circa 14.500 tonnellate di stazza lorda. Potrà raggiungere i 19 nodi di velocità massima e una capacità di 1.000 persone e 200 automobili a bordo. Dato da sottolineare, l’unità si distinguerà per le tecnologie di propulsione installate. Sarà dotato di un motore dual fuel, ovvero alimentato a diesel e gas naturale liquefatto, il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala, che abbatte significativamente le emissioni di ossido di azoto e di zolfo. Disporrà inoltre di un impianto fotovoltaico che, grazie all’accumulo di energia in un gruppo batterie, garantirà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.
«Siamo riusciti, con il presidente Schifani, a ottenere – ha dichiarato l’assessore Aricò – che Fincantieri realizzasse per intero la nave nel cantiere di Palermo: una nave “Made in Sicily” al 100%, che consentirà alla Regione di dotarsi di un ulteriore mezzo di trasporto per le isole siciliane, oltre a rilanciare il settore della cantieristica navale siciliana. La nave sarà dotata di stabilizzatori simili a quelli delle piattaforme petrolifere che consentiranno di attraccare anche in caso di condizioni meteo proibitive. La firma di oggi completa il lavoro avviato dal mio predecessore Marco Falcone e attuato da questo governo. È un risultato straordinario: la Sicilia è la prima Regione in Italia ad aver commissionato una nave, finanziata ai sensi della legge 208/2015 che istituisce un fondo finalizzato all’acquisto diretto per il miglioramento del trasporto pubblico. La Regione avrà la possibilità, come previsto dal bando, di esercitare l’opzione per la realizzazione di una seconda imbarcazione».

Lampedusa, migranti su barchini di lamiera e la Guardia di Finanza che soccorre i naufraghi

 

La distanza che separa le coste del Nord Africa da Lampedusa,  una tomba di migliaia di vite umane..  La Guardia di finanza  della Sezione operativa navale (Senaguarfi) di Lampedusa, istituita dal Corpo tre anni fa sulla più grande delle Pelagie in virtù della richiesta del capitano Edoardo Anedda, è in continua attività di salvezza. Si apprende anche che vi sono velivoli delle varie amministrazioni dello Stato e di Frontex che effettuano continue ricognizioni aero-marittime per segnalare imbarcazioni con migranti in navigazione verso l’isola, ma anche eventuali situazioni sospette”.

 Ammassati su barchini di lamiera con una linea di galleggiamento ridottissima affrontano i migranti il mare. Devono stare tutti seduti. Perché la barca non affondi con lo squlibrio
Migranti che decidono di cambiare vita – è la loro speranza – ma il più delle volte sono vittime dei trafficanti di esseri umani e adesso anche dei ‘pirati’ del mare, pronti ad assaltare i natanti carichi di naufraghi per rubare loro il motore e quei pochi beni che hanno al seguito. Lo sanno bene anche gli uomini e le donne della Sezione operativa navale di Lampedusa, perché accanto al soccorso e all’assistenza alle carrette del mare, la Guardia di Finanza non smette un secondo di svolgere la sua preziosa attività ..

Allarme a Messina dopo l’evento bis di Napoli: una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 avvertita sulla Costa siciliana nord orientale

Archivi -Sud Libertà

 

 

Scossa di terremoto oggi a Messina,  di magnitudo 2.7  avvertita  e registrata nella  zona Costa Siciliana nord orientale. La scossa, avvenuta intorno alle 5 del mattino, è stata localizzata dalla Sala Sismica INGV-Roma a una profondità di 9 chilometri.

 

Ricorderemo che giorno 1 Ottobre si era verificato un terremoto-bis di magnitudo 2.9  nella zona dei Campi Flegrei, a Napoli. La scossa, avvenuta alle 15.33 a una profondità di 2 km, è stata localizzata dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli). Da giorni quest’area  è oggetto di uno sciame sismico sempre più frequente e di maggiore intensità: l’evento più forte si è registrato il 27 settembre: un terremoto di magnitudo 4.2, la più alta degli ultimi 40 anni.    Non  si conosce ancora- gli esperti stanno approfondendo lo studio della scossa, se vi sia un nesso sismico con l’evento odierno di Messina

L’Editore/Manager di ” Sud Libertà ” Giuseppe Maria Lanza convolato a nozze con Beatrice Miloro Le nozze nella Chiesa Madre di Belpasso

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

Ieri  3o Settembre 2023 un lieto evento ha interessato il Quotidiano Sud Libertà.  E’ infatti convolato a nozze Giuseppe Maria Lanza nostro stimato Editore/Manager .  Nella Chiesa Madre di Belpasso si è unito in matrimonio con la Signa/dott.ssa Beatrice Miloro                  A   Giuseppe Maria Lanza ed alla Sua gentile consorte, gli Auguri  affettuosi della Direzione, Redazione      ed Amministrazione di “Sud Libertà   

 

(Il Video completo  dell’Evento  con la Galleria delle immagini fotografiche  comprese quelle dei droni -e al  “Mirador”-davvero spettacolari -sarà pubblicato nei prossimi giorni  disponibile dallo Studio fotografico incaricato)

Ponte sullo stretto, siamo più vicini all’ora x

Tunnel o ponte sullo stretto di Messina? Legambiente: "Resta ...

 

 

Ok  della Regione Siciliana e della  Regione Calabria, espresso oggi, sul Comitato tecnico che compone l’organismo indipendente cui sono demandati compiti di supporto e consulenza per il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

  I nomi forniti dal Mit: Alberto Prestininzi (Coordinatore), ordinario di Ingegneria della Terra presso l’Università di Roma “La Sapienza”, con specializzazione in geologia; Claudio Borri, ordinario di Scienze delle Costruzioni presso il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze, con specializzazione in strutture e aerodinamica, Direttore del “Centro Interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento”; Andreas Taras, ordinario di costruzioni in acciaio e strutture composite presso l’ETH di Zurigo; Sara Muggiasca, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del POLIMI, direttrice della Galleria del Vento.; Mauro Dolce, professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università “Federico II” di Napoli, esperto in Rischio Sismico e Vulcanico; Francesco Karrer, professore ordinario di Urbanistica presso La Sapienza Università di Roma (in quiescenza); Giuseppe Muscolino, ordinario di Scienza delle Costruzioni presso l’Università di Messina; Paolo Fuschi, ordinario di Meccanica delle Strutture presso l’Università di Reggio Calabria e di Alessio Ferrar, professore ordinario di Ingegneria Geotecnica presso l’Università degli Studi di Palermo.

Madonie, ripopolamento attraverso l’inclusione dei migranti

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Cinquantasette immobili in venti Comuni delle Madonie e 54 aziende agricole, edili e della ristorazione disponibili ad assumere personale; 56 famiglie pronte a diventare tutor per coloro i quali decideranno di trasferirsi: sono questi alcuni dei dati sui modelli di governance del fenomeno migratorio nelle aree interne della Sicilia presentati questa mattina in conferenza stampa all’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.

 

«La Sicilia – dice l’assessore Nuccia Albano – per la sua natura geopolitica, rappresenta il primo approdo dell’Unione Europea per le persone provenienti dai Paesi medio-orientali e da quelli africani. Al tempo stesso, nella nostra Isola, ci sono alcune aree che si stanno spopolando.

Ecco che in questo quadro ben si adatta il modello spagnolo Nuevos senderos, che ha ispirato quello siciliano che abbiamo presentato oggi. Il calo demografico in alcune aree interne della Sicilia può essere contrastato grazie all’inclusione delle persone migranti in queste zone, dove sarà possibile trovare con più facilità un lavoro e un’abitazione. Nelle aree rurali, quindi, la presenza dei migranti è un’opportunità, i borghi si ripopoleranno e ci sarà gente che continuerà a lavorare i campi e a dedicarsi alla zootecnia. Tra l’altro, avremo risultati anche nel contrasto al calo della natalità, mentre viene recuperato il patrimonio immobiliare e ripreso il tessuto economico».

La ricerca-azione, realizzata nell’ambito del progetto “COM.IN.4.0. – Competenze per l’integrazione”, finanziato dal Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020, ha elaborato un modello di governance condivisa con i sindaci, gli enti del terzo settore e la Chiesa, sull’inclusione socio-lavorativa dei cittadini di Paesi Terzi nelle aree soggette a forte calo demografico, dando avvio a un piano programmatico per l’inclusione. È stata individuata nel territorio delle Madonie l’area in cui avviare la sperimentazione di un modello di inclusione e di rinascita demografica delle aree interne della Sicilia, ispirato alla metodologia, già attuata con ottimi risultati nelle aree interne rurali di alcune province della Spagna.

«Il lavoro che oggi presentiamo – dichiara Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali – è un percorso di progettualità condivisa tra assessorato ed enti locali che può facilitare l’inclusione e l’inversione del fenomeno di depauperamento demografico dei Comuni delle aree interne e dimostra che la popolazione migrante può rappresentare una grande risorsa per la nostra terra. Un particolare ringraziamento va ai sindaci che, recependo la bontà del progetto, si sono messi a disposizione diventando anche loro attori principali. Il lavoro avviato con il progetto COM.IN.4.0. continuerà con la prossima programmazione».

Proprio per le iniziative virtuose messe in campo nella gestione dei flussi migratori, il prossimo 10 ottobre la Regione Siciliana, in qualità di di capofila del partenariato del programma Supreme, è stata selezionata e riceverà, a Bruxelles, assieme alle altre regioni e al partner tecnico, un riconoscimento nell’ambito della “Settimana europea delle regioni e delle città” per le buone pratiche di politica pubblica in tema di innovazione della governance.
 

Recupero di un peschereccio affondato nella notte al porto di Termini Imerese

Vigili del fuoco: così si soccorre una persona con autismo - Vita.it

Archivi -Sud Libertà

 

Palermo

Vigili del fuoco in azione nella notte al porto di Termini Imerese (Palermo) per il recupero di un peschereccio affondato nel molo. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, la squadra del distaccamento di Termini Imerese e l’autogrù del distaccamento di Brancaccio.

Comando provinciale dei vigili del fuoco di Palermo.”Il recupero del peschereccio si è reso necessario per limitare l’inquinamento del mare a causa dello sversamento degli idrocarburi del natante affondato”

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