Gela, notificata un’Ordinanza cautelare a 13 indagati per l’ipotesi di reati di spaccio, ricettazione e furto

 

 

Gela,

E’ in corso di esecuzione la notifica di  un’ordinanza cautelare della Polizia di Gela nei confronti di 13 indagati. Il provvedimento emesso dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica, ipotizza, a vario titolo, i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, furti e ricettazione. Gli arresti sono stati eseguiti da agenti del locale commissariato con l’ausilio della squadra mobile della Questura di Caltanissetta, del reparto Prevenzione crimine di Palermo e di unità cinofile della polizia.

 

Camorra: arresti a Napoli, colpiti i clan “Pezzella e Cristiano Mormile”

 

DI   LEONARDO  BRUNO  (Comunicato)

Napoli,

I  poliziotti del commissariato di Frattamaggiore (Napoli) e quelli della Squadra mobile della Questura partenopea  hanno arrestato 14 persone per associazione di tipo mafioso diretta ad agevolare il clan camorristico “Pezzella”, attivo nei territori napoletani di Frattamaggiore e Crispano e nelle zone limitrofe degli stessi. Inoltre, le persone finite in carcere, sono accusate di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e di estorsione tentata e consumata, detenzione e porto di armi da fuoco anche clandestine e detenzione di droga ai fini di spaccio. Nella stessa operazione, altre tre persone sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Casoria (Napoli).

Gli investigatori, attraverso le indagini, hanno ricostruito una serie di estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti locali e hanno scoperto un arsenale di armi necessarie ad affermare la propria egemonia sul territorio, soprattutto contro il clan rivale “Cristiano Mormile”. Nelle zone campane di Frattamaggiore e Frattaminore invece, venivano vendute illecitamente cocaina, hashish, marijuana e crack.

 

 

 

Sicurezza alimentare, NAS: una tonnellata di alimenti sotto sequestro- perchè non rintracciabili – a Reggio Calabria

 

Alimenti scaduti: possono comunque essere venduti?

Archivi, SUD LIBERTA

Reggio Calabria,
Nell’ambito di mirati servizi finalizzati al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare, i Carabinieri del NAS di Reggio Calabria hanno eseguito 17 ispezioni nella provincia, nei settori di produzione, commercio e somministrazione di prodotti alimentari, di cui 11 risultate non conformi. In particolare, le attività ispettive hanno portato al sequestro amministrativo di una tonnellata di alimenti e preparazioni gastronomiche varie, non sottoposti a piano di rintracciabilità alimentare, ed alla chiusura di due attività di ristorazione attivate in carenza dei titoli autorizzativi.
Per le violazioni correlate alle irregolarità rilevate, i titolari delle attività sono stati segnalati alle competenti Autorità Sanitarie ed Amministrative e sono state contestate sanzioni pari a 20.500 Euro. Il valore complessivo dei prodotti e degli alimenti sottoposti a sequestro è stimato in circa 130.000 Euro, mentre quello delle attività sottoposte a vincolo ad Euro 800.000.

Maxi blitz antimafia a Palermo: oltre 180 arresti Stavano per riorganizzare i vertici-Video- Come avvengono le riunioni di Mafia- Chi sono i reggenti

 

 

 

 

 

Palermo,

Maxi blitz antimafia oggi a Palermo. Eseguiti 163 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale,gioco d’azzardo,  reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo, e altro. L’inchiesta ha svelato come i capimafia si stavano preparando per riorganizzare i vertici di Cosa Nostra.

Arrestato a Catania uomo 43 enne per maltrattamenti e violenze all’ex convivente

 

 

Catania,

Un uomo di 43 anni è stato arrestato su disposizione della Procura dalla polizia di Catania con le accuse di maltrattamenti, atti persecutori aggravati e violazione d domicilio nei confronti dell’ex convivente. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip che dispone per l’indagato i domiciliari con braccialetto elettronico.

la vittima , a dire degli inquirenti,avrebbe subito «umiliazioni e maltrattamenti» e sarebbe sottoposta a «sofferenze fisiche e morali». Durante la convivenza e la relazione sentimentale iniziata alla fine del 2020 l’uomo «non di rado in seguito all’assunzione di sostanze alcoliche», in più occasioni avrebbe ingiuriato e malmenato la donna facendola anche cadere dalle scale“:  ma di più avrebbe anche controllato il telefono cellulare, imponendole un «regime vessatorio e umiliante caratterizzato dalla denigrazione della sua persona e dal timore per la sua incolumità».

L’uomo l’avrebbe minacciata anche dopo la fine della convivenza e della relazione sentimentale. In una occasione ubriaco sarebbe entrato in casa della donna dal balcone, l’avrebbe trascinata in strada e l’avrebbe schiaffeggiata stringendola per il braccio sinistro tanto da provocarle un livido.     Noncurante di       aver subito una diffida /ammonimento  dal Questore, avrebbe ancora minacciato la vittima  dicendole che le avrebbe reso la vita impossibile tanto da crearle ansia e paura e un fondato timore per l’incolumità sua e dei suoi familiari.

Sushi Restaurant: oltre 200 kg di prodotti ittici, scoperti dai NAS, privi di tracciabilità

 

Prodotti scaduti: rilavorati, tornano in negozio fino a 6 volte (LEGGI)

Archivi -Sud Libertà

 

 Caserta – Santa Maria Capua Vetere 
Sicurezza per la salute pubblica e sui luoghi di lavoro ancora una volta al centro dei controlli eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere. In capo oltre ai militari sammaritani sono scesi anche quelli del Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta. Sotto la lente è finito un sushi restaurant di Santa Maria Capua Vetere.
Nel corso degli approfonditi controlli scattati subito dopo l’accesso al locale, i militari hanno scoperto lo stoccaggio di oltre 200 kg di prodotti ittici privi di qualsiasi tracciabilità e rilevato che era stata omessa sia la prescritta visita medica per il personale del ristorante che la redazione del documento di valutazione dei rischi.
Nell’immediato i carabinieri hanno provveduto sia il sequestro dei prodotti ittici non tracciabili che alla sospensione dell’attività produttiva. Contestualmente, a seguito delle gravi irregolarità riscontrate, hanno denunciato in stato di libertà il titolare del ristorante e elevato sanzioni pecuniarie per 30.000 euro, rispettivamente connesse alla violazione dei requisiti generali in materia di igiene, alla violazione degli obblighi in materia di tracciabilità, violazioni in materia di informazioni sulla catena alimentare, all’omessa visita medica dei lavoratori e alla mancata redazione del documento di valutazione dei rischi.

Domani alle 14 discussione in Parlamento della mozione di sfiducia del M5S contro la Santanchè rinviata a giudizio per falso

 

 

 

 

Nessun intervento del centrodestra sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle per la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

La decisione arriva alla vigilia del dibattito generale in Aula alla Camera in programma per domani alle 14.
    I tempi della discussione sono contingentati per cui, con le forze di maggioranza che rinunciano ad intervenire, sono sostanzialmente più brevi..

Ricorderemo che la Santanchè era stata rinviata a giudizio dalla Gup Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Gli altri rinviati a giudizio sono 16, tra cui Visibilia srl in liquidazione.

 Quello che si aprirà il prossimo 20 marzo, davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano, è il primo processo che la senatrice di Fratelli d’Italia dovrà affrontare in qualità di imprenditrice. La giudice ha dichiarato prescritte alcune imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018, dichiarando in questo caso il non doversi procedere – tra gli altri – anche per la ministra. In tutto gli imputati rinviati a giudizio sono 17, tra cui Santanchè e Visibilia srl in liquidazione.

Il rinvio a giudizio per Santanchè firmato dalla  Gup

 La camera di consiglio è slittata di un paio di ore per una questione tecnica di definizione e rimodulazione dei patteggiamenti richiesti, in particolare da due società. In mattinata c’è stato l’ultimo intervento in aula di una delle difese e poi i pm hanno replicato per ribadire la richiesta di processo per Santanchè e altri 16 imputati. La giudice non ha ammesso, perché tardiva, un’ultima memoria depositata dai pm ieri. Dopo la camera di consiglio, la Gup ha rinviato a giudizio 17 imputati, tra cui Santanchè e Visibilia srl in liquidazione. Tre i patteggiamenti. La ministra non era presente in aula

Ordinanza di misura cautelare per un noto artista palermitano, sconosciuto al Fisco . Ha percepito 850 mila euro in sei anni di attività

Video – G DI  FINANZA

Palermo,

I militari del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare reale emessa dal Tribunale di Palermo con la quale è stato disposto il sequestro di beni fino alla concorrenza di oltre 220 mila euro nei confronti di un artista, noto cantante neomelodico palermitano, risultato sconosciuto al Fisco e facente parte di un nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza.

L’attività di polizia giudiziaria è l’esito di una complessa verifica fiscale eseguita dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo con la quale sono stati ricostruiti i redditi conseguiti dall’artista tra il 2016 e il 2022.

Il cantante, che nel corso degli anni era stato destinatario di misure di prevenzione personali di cui all’art. 3 del D.Lgs 159/2001 (divieti del Questore: divieto di accompagnarsi a soggetti socialmente pericolosi), e al quale in diverse occasioni era stato proibito di esibirsi dal vivo, pubblicizzava attraverso i propri profili social centinaia di concerti e feste private con le sue performance, palesando una professionalità e abitudinarietà nelle prestazioni senza tuttavia aver mai aperto una partita iva.

Era inoltre molto attivo su siti ed App di settore ove nel tempo aveva caricato diversi album e video musicali.

Proprio i profili social sono stati utili alle fiamme gialle per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in quasi 850 mila euro in 6 anni di attività. Inoltre per le annualità 2018, 2019 e 2021, stante l’entità del giro di affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi e per questo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo che ha proposto al Tribunale l’applicazione della misura ablativa del sequestro per equivalente in relazione alle imposte mai versate.

Infine, collateralmente alle attività fiscali, i finanzieri hanno approfondito la posizione del nucleo familiare del professionista, constatando che il padre aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando di sussidi per quasi 40 mila euro. Infatti il predetto aveva inserito in sede di domanda di accesso al beneficio anche il figlio indicandolo quale “disoccupato”. Per questa circostanza anch’egli è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi illecitamente percepiti.

Nel corso delle perquisizioni locali e personali, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, sono stati sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante.

L’operazione svolta rientra tra i compiti istituzionali propri della Guardia di Finanza quale polizia economico – finanziaria costantemente impegnata nella lotta all’evasione fiscale, nella tutela della spesa pubblica nazionale e volta all’individuazione ed al contrasto delle condotte illecite contraddistinte da un forte disvalore sociale.

Il provvedimento in parola – avverte il Comando della Guardia di Finanza – è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Operazione OMBROMANTO :Frode fiscale da 100 milioni, maxi inchiesta in tutta Italia,nel giro anche imprese siciliane

 

 

In corso l’operazione OMBROMANTO con perquisizioni e sequestri – delegati dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia – nei confronti di n. 87 persone fisiche e n. 4 società, domiciliate in varie province italiane, di cui n. 23 in provincia di Reggio Emilia.

N. 179 gli indagati, indiziati di aver preso parte ad una organizzazione criminale radicata a Reggio Emilia, dedita alla perpetrazione di reati tributari, tra cui frodi fiscali e indebita compensazione di crediti d’imposta per quasi 104 milioni di euro.

Le attività in corso, stanno interessando le province di Reggio Emilia, Bologna, Piacenza, Parma, Modena, Rimini, Bolzano, Torino, Asti, Milano, Pavia, Monza, Verona, Perugia, Terni, Firenze, Pisa, Pesaro, Roma, Rieti, Frosinone, Pescara, Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Crotone, Trapani.

I dettagli dell’operazione verranno illustrati nell’ambito di una conferenza stampa alle ore 10.30, presso il Comando Provinciale di Via Mazzini 4, alla presenza del Procuratore Capo Gaetano Paci ed il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col.t.ST Filippo Ivan Bixio.

Operazione internazionale dei Carabinieri “SHIELDV” contro la criminalità farmaceutica: 23 arresti,967 attività ispettive e di controllo, 138 denunce, 2 milioni sequestrati

 

 

mafia in classic suits. ai generative

 

 Roma – Estero,
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno concluso “SHIELD V”, acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, vasta operazione internazionale finalizzata al contrasto della criminalità farmaceutica e alla tutela della salute.
L’operazione si è sviluppata da aprile a novembre 2024 sotto la direzione di EUROPOL e con la partecipazione di 30 tra Paesi membri dell’Unione Europea ed extra UE, nonché di diverse organizzazioni internazionali quali l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), l’Ufficio Europeo Antifrode (OLAF) e l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), riproponendo lo schema organizzativo di coordinamento, cooperazione e scambio informativo tra gli Stati aderenti positivamente sperimentato nelle precedenti edizioni.
L’azione congiunta ha affrontato in maniera globale il fenomeno del cd. pharma crime, inteso come contraffazione, diversion dalla catena legale di approvvigionamento, furti e traffico illecito, mediante lo svolgimento di targeted actions in materia di doping, medicinali e principi attivi farmacologici.
Anche quest’anno al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, unica forza di polizia nazionale che ha rappresentato l’Italia nell’ambito di “SHIELD V”, è stato affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL, posizione di primaria responsabilità che ha consentito la partecipazione al processo decisionale prendendo posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Polizia Greca e dalla Guardia Civili Spagnola) che ha pianificato le attività, nonché diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento.
Lo svolgimento dell’Operazione ha potuto beneficiare del contributo delle articolazioni territoriali dell’Agenzia Dogane e Monopoli nonché degli strumenti investigativi forniti da Europol con particolare riferimento alle capacità di svolgere attività di analisi e alla possibilità di sviluppare scambi informativi con i Paesi partecipanti.
L’occasione operativa è stata proficua per favorire e confermare i rapporti di cooperazione istituzionale tra il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Da segnalare, in particolare, che l’azione congiunta con tale Agenzia ha portato al sequestro di circa 125.000 unità di farmaci, anche ad azione dopante, presso i maggiori hub di smistamento poste e corrieri sul territorio italiano.
I risultati conseguiti dalle varie articolazioni dei Reparti Tutela Salute sul territorio nazionale si sono sostanziati nell’esecuzione di 967 attività ispettive e di controllo, con l’apertura di 11 attività investigative, per un totale di 138 soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria e 23 arresti; scoperto 1 laboratorio clandestino e smantellati 2 gruppi criminali.
Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, di integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere: oltre 8.800 confezioni e circa 95.000 unità posologiche di farmaci in diverse forme farmaceutiche (compresse, fiale, iniettabili, polveri), contenenti principi attivi di varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, dimagranti, antibiotici, antinfiammatori e farmaci per la disfunzione erettile. Il valore commerciale di tutti i sequestri raggiunge la cifra di oltre 2,6 milioni di euro. Peculiare settore di indagine riguarda la lotta al fenomeno del doping sia nell’ambito delle attività sportive
amatoriali che professionali.
Gli ispettori investigativi antidoping, presenti in tutti i NAS dislocati sull’intero territorio nazionale e appositamente formati per la specifica attività, hanno eseguito 47 verifiche antidoping, sia “in” (40) che “out” (7) competition, che hanno consentito di sottoporre a controllo 161 atleti dei quali 4 sono risultati positivi. L’attività si è avvalsa della consolidata collaborazione di NADO ITALIA, alla luce dell’intesa sottoscritta con il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
Rilevante è risultata anche l’attività di oscuramento di n.286 siti web di vendita illegale di farmaci contraffatti, tramite provvedimenti amministrativi del Ministero della Salute tesi a tutelare la salute pubblica mediante l’impedimento dell’accesso ai siti pericolosi.
Complessivamente1 l’Operazione “SHIELD V”, condotta nei territori dei vari Paesi aderenti, ha permesso di individuare 4 laboratori clandestini e condurre indagini su 52 organizzazioni criminali; sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 4.800.000 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche, con quantitativi pari a 108 litri e più di 400.000 kg e e un valore commerciale di 11,1 milioni di euro; deferire alle competenti autorità giudiziarie 418 soggetti. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 4.000 controlli ad atleti, tra “in” e “out” competition.