Violenza di genere e Centri Antiviolenza: le richieste nella commissione Pari opportunità di Napoli

 

Giornata contro la violenza sulle donne, le foto simbolo - Cronaca -  quotidiano.net

Napoli

Continuano gli incontri della commissione Pari Opportunità, presieduta da Francesco Vernetti, sul tema della violenza di genere. Oggi il turno delle associazioni del Terzo settore impegnate nella gestione dei Centri Antiviolenza. Sono intervenute Giorgia De Acutis, referente provinciale per l’Arma dei Carabinieri per i reati di stalking e violenza sulle donne, Maria Lippiello, componente della commissione regionale Pari Opportunità, le rappresentanti delle associazioni “Le Kassandre”, “Dream Team”, “Maddalena”, “Arci Donna Napoli” e diverse rappresentanti delle dieci Municipalità.

Tanti i temi emersi oggi nel dibattito che si è tenuto in commissione sui temi della violenza contro le donne. Per Giorgia De Acutis, referente provinciale per l’Arma dei Carabinieri per i reati connessi alla violenza di genere, è vero che per procedere alla denuncia è necessaria la querela della parte lesa, ma i Carabinieri possono attivarsi per avvicinare la donna vittima di violenza e assisterla anche sulla base di una semplice segnalazione di parenti, amici o vicini di casa. Per il trattamento di questi casi, l’Arma prevede percorsi di formazione e specializzazione mirati sul tema della violenza di genere.

Per le rappresentanti delle associazioni bisogna fare attenzione anche ai metodi e alle procedure che accompagnano le donne a denunciare, facendo in modo che compiano autonomamente le proprie scelte. Solo mettendo i Centri Antiviolenza al centro della strategia integrata delle istituzioni contro la violenza di genere è possibile dare risposte a situazioni drammatiche come quelle che stanno registrando in seguito alla pandemia da Covid-19, con un notevole aumento delle richieste di aiuto da parte di donne maltrattate

.Da questo punto di vista – hanno evidenziato alcune operatrici – la scelta del Comune di Napoli di prevedere un bando, non ancora concluso, per l’affidamento dei Cav per la durata di soli 176 giorni non è assolutamente sufficiente: ci si chiede come si possa fare un’azione forte su questi temi con risorse al ribasso, senza pensare a una programmazione pluriennale e alla valorizzazione dell’esperienza e professionalità delle associazioni che da anni operano sui territori. Auspicabile sarebbe una maggiore sinergia tra i vari attori istituzionali in campo, parlare tutti lo stesso linguaggio, investire nella formazione di docenti e educatori. Troppo spesso infatti, si assiste a iniziative sul tema condotte senza le necessarie competenze e professionalità.

Al termine del dibattito il presidente Vernetti ha ribadito che l’obiettivo di questi incontri è proprio quello di sostenere presso il Governo l’istituzionalizzazione delle risorse finanziarie destinate ai Centri Antiviolenza, e in questa direzione andrà il lavoro della Commissione nelle prossime settimane.

Messina: rilevazione territoriale dei prezzi al consumo

Messina

Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
Nella città di Messina nel mese di marzo 2021 si registra un incremento congiunturale del 0,4% e tendenziale del 0,9% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,2%), bevande alcoliche e tabacchi (+1%), abbigliamento e calzature (+0,3%), abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (0,4), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), trasporti (3%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,3%), servizi ricettivi e ristorazione (+0,7%).
Decrescono: comunicazioni (-1,9%), istruzione (-3%), altri beni e servizi (-0,1%)
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di marzo 2021.
Prodotti per fumatori: si registra un leggero aumento congiunturale delle sigarette (+0,2%; +1,0% il tendenziale), e dei sigari e sigaretti (0,2%; 4,8% il tendenziale), e un aumento più marcato degli articoli per fumatori (+1,4%).
Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva un aumento congiunturale delle tariffe nel mercato libero (+1,1%; +0,7% il tendenziale).
Servizi di telefonia: si registra un aumento congiunturale dei servizi di telecomunicazione bundle (+1,4%; +4,6% il tendenziale), a seguito dell’aumento delle tariffe di un operatore.
Servizi di trasporto: nel mese di marzo si registra un aumento marcato dei prezzi congiunturali dei voli. A registrare il maggiore incremento sono i voli nazionali (+36,0%; +25,6% il tendenziale), che presentano un aumento dei voli low cost a fronte di un decremento dei voli tradizionali, seguiti dai voli europei (28,4%; +11,2% il tendenziale), e dai voli intercontinentali (+5,4%; +24,7% il tendenziale), che presentano un aumento principalmente nei voli low cost. Aumentano, sebbene in modo più contenuto, anche i prezzi congiunturali del trasporto marittimo (+0,4%; -1,7% il tendenziale), che registra un aumento del cabotaggio, principalmente in direzione delle isole maggiori, e una diminuzione dell’estero. Viceversa i trasporti ferroviari nazionali registrano un decremento congiunturale (-4,2%: +17,8% il tendenziale), dovuto a tutte le tipologie di servizio.
Cultura: si rileva l’aumento del prezzo congiunturale dei periodici (+1,9%; +0,2% il tendenziale), a causa della differente offerta di allegati. Tra i giornali quotidiani, quelli a diffusione locale registrano un leggero aumento (+0,1%; +1,4% il tendenziale) mentre quelli a diffusione nazionale registrano un leggero decremento (-0,1%; +1,1% il tendenziale), per una diversa distribuzione di allegati.
Attività turistiche e ricreative: questo mese gli indici relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi agli agriturismo, ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita, agli stabilimenti balneari e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici sono stati imputati, essendo l’erogazione di questi servizi limitata a causa delle misure restrittive di lockdown.

Vediamo come dobbiamo comportarci a Pasqua al fine di evitare sanzioni

ATTENTI ALLE “SOFFIATE”  DEL VICINO INVIDIOSO

10 parchi di Londra da visitare assolutamente

 

Vediamo come dobbiamo comportarci  a Pasqua visto che, per la stretta anti-Covid decisa dal governo,il nostro Paese, Sicilia compresa, sarà tutta rossa nelle giornate di sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile

Nelle giornate precedenti e successive bisognerà considerare il colore (rosso o arancione) di ciascuna regione per capire a quali regole attenersi. Nelle zone arancioni, ad esempio, fino al 2 aprile, e nella giornata del 6 aprile, le visite sono consentite solo all’interno del proprio comune. Lo spostamento è permesso a due persone, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata, fra le 5 e le 22. Mentre nello stesso arco temporale, nelle regioni rosse le visite sono vietate.

Gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Resta garantita la possibilità di fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Per esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si ritrovano con lui/lei con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per raggiungere tale abitazione.

Punto discutibile per l’eventuale controllo al posto di  blocco. Si può uscire dal proprio Comune per fare acquisti se nel proprio Comune non ci sono punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio «presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica».

 

Possiamo andare in aeroporto  e uscire dai confini nazionali per turismo (oltre che per lavoro o motivi di salute) nei Paesi dell’Ue e dell’area Schengen (sono inclusi nell’elenco C dell’allegato 20 del Dpcm 2 marzo 2021 in vigore fino al 6 aprile): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

I passeggeri devono però attenersi a regole precise all’andata e ritorno. Per andare e tornare da quasi tutti i Paesi del’Ue finora era sufficiente un tampone obbligatorio all’andata e al ritorno. Ma il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il 30 marzo un’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di cinque  giorni più ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.

La quarantena è già prevista per chi rientra dai Paesi extra Eu. Norme più stringenti sono già previste anche per chi rientra dall’Austria (tampone prima della partenza, test all’ingresso, isolamento fiduciario di 14 giorni indipendentemente dal risultato del secondo test, terzo test al termine dell’isolamento).

Disco verde al turismo anche nei paesi dell’allegato D (Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia) ma al rientro bisogna sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14 giorni. Vietato invece recarsi per turismo in Gran Bretagna e nei paesi dell’allegato E come gli Stati Uniti.

Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore oppure per condurli presso di sé, sono sempre consentiti. Le uniche prescrizioni che i genitori separati o divorziati dovranno osservare in base alle Faq del governo, sono quella di scegliere il tragitto più breve, di rispettare tutte le prescrizioni di tipo sanitario e di attenersi alle modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di questi provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Resta il coprifuoco tra le 22 e le 5, su tutto il territorio nazionale salvo che per motivi eccezionali..

Sono chiusi i mercati, i negozi di abbigliamento e calzature. Così come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Sabato 3 aprile sono aperti supermercati ,ipermercati, discount. Come pure edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai.

Domenica 4 sono aperti solo farmacie, edicole e tabaccai. Chiusi anche i supermercati. Stessa cosa lunedì 5 aprile, ma alcune catene di supermercati sono aperte.

Unica deroga in queste tre giornate, rispetto alle regole delle zone rosse (nelle quali sono vietate tutte le visite, a parte quelle per assistere persone non autosufficienti), sarà la possibilità di effettuare uno spostamento all’interno della regione, una sola volta al giorno, per raggiungere una sola abitazione di amici o parenti, dalle 5 del mattino alle 22.

Possibile dunque il pranzo di Pasqua con parenti o amici. A tavola il numero dei commensali dovrà essere ridotto. Ci si può spostare infatti in due con i figli i minori di 14 anni. Una eventuale trasgressione a riguardo potrà costare caro se teniamo conto che è sempre possibile la “soffiata”   del vicino invidioso..

Non si può organizzare il pic nic fuori porta a Pasquetta perché in zona rossa è vietato uscire dalla propria abitazione se non per «comprovate esigenze». E anche l’uscita al parco vicino casa è consentita per fare attività motoria o sportiva, non per un pic nic con amici o parenti.

Possiamo recarci  da soli, presso persone non autosufficienti che necessitino di aiuto o assistenza...

Lo spostamento nelle seconde case è sempre consentito, anche a Pasqua. Con alcune condizioni. Si può spostare solo il nucleo familiare convivente, senza l’aggiunta di parenti o amici. La seconda casa non deve essere abitata da altre persone. Ed è necessario provare che la casa sia di proprietà o in affitto a lungo termine (lo spostamento non è consentito in case in affitto breve), con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021. Ci sono regioni però che hanno optato per una stretta nel periodo pasquale. La Valle d’Aosta, la Sardegna, l’Alto Adige, la Toscana e le Marche hanno ordinato lo stop agli ingressi verso le seconde case ai non residenti. In Campania e Puglia, invece, sono stati vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o dimora abituale verso le seconde case in ambito regionale. La Liguria ha deciso lo stop sia in ambito regionale sia per i non residenti provenienti da fuori regione.

Chiusi gli stabilimenti balneari. E’ possibile passeggiare sulla spiaggia solo se vicino casa. Chiuse palestre, piscine e centri termali

Per i credenti una notizia positiva. Sarà possibile partecipare alla messa nella Chiesa vicino casa, mantenendo il distanziamento.

Lockdown pasquale: mercoledì manifestazione di protesta al Teatro Massimo. Lo chef Natale Giunta lancia un appello alle categorie che soffrono

 

Giunta: «Portiamo in piazza le nostre divise e gli strumenti da lavoro che sono il nostro pane quotidiano e che ci vogliono togliere. Se stiamo in silenzio moriamo ogni giorno»

Il noto chef Natale Giunta ha annunciato attraverso i suoi profili social, di aver fatto richiesta ufficiale per una manifestazione pacifica di protesta, che si terrà davanti al Teatro Massimo di Palermo, mercoledì 17 marzo 2021, alle ore 10, aperta a tutte le categorie colpite dal nuovo decreto di chiusura del Governo per il Covid-19, lanciando un appello per la più ampia partecipazione, senza sigle politiche o sindacali, ed invitando ad esibire le proprie divise e strumenti da lavoro.

«Questa mattina – ha detto lo chef Natale Giunta – mi sono recato personalmente in Questura e ho ricevuto l’autorizzazione dalla Digos di Palermo e mercoledì dalle 10 alle 14.00, sarò davanti al Teatro Massimo per una manifestazione pacifica di protesta verso la nuova chiusura delle nostre attività decisa dal Governo, nonostante la Sicilia potrebbe benissimo stare in zona bianca. Spero – ha aggiunto lo chef Natale Giunta che a Palermo ha un locale alla Cala e organizza eventi e matrimoni -, che accanto a me ci siano i tanti esponenti di tutte le categorie produttive che pensano che questo nuovo lockdown prepasquale potrebbe essere la definitiva goccia avvelenata che decreterà la nostra fine lavorativa».

Chef Natale Giunta: «Portiamo le nostre divise e strumenti di lavoro finché li abbiamo ancora»

 


Nel lanciare un appello alla più ampia partecipazione alla manifestazione di mercoledì 17 marzo alle ore 10, lo chef Giunta ha aggiunto: «Tutte le categorie che soffrono per questa nuova decisione che ci uccide sono invitate a far sentire la propria voce e a metterci la faccia come sto facendo io! Mi rivolgo ai colleghi ristoratori ma anche gli artisti, ai lavoratoti dei server, delle luci, dei negozi di abbigliamento da cerimonia, di confetti e tanti altri. La politica continua ad infierire su di noi e ci costringe a mandare a casa migliaia di dipendenti e lavoratori a quattro euro al giorno di cassa integrazione e ci costringono a fallire. Portiamo, mercoledì in piazza – ha concluso Giunta – le nostre divise e gli strumenti da lavoro che sono il nostro pane quotidiano e che ci vogliono togliere. Se stiamo in silenzio moriamo ogni giorno».

VIOLENZA SULLE DONNE, A CATANIA 250 NUOVI CASI OGNI ANNO

Giornata Internazionale dei diritti della donna: svelata panchina rossa in Viale Vittorio Veneto. Iniziativa di Confindustria, Ance e Comune di Catania

 

CATANIA –

«Quest’anno sarà un otto marzo peggiore degli altri, perché la pandemia ha rappresentato un moltiplicatore, rivelando ancora di più la disuguaglianza strutturale tra uomo e donna. Già 12 femminicidi in Italia dall’inizio di quest’anno. Anche Catania purtroppo continua a mettere in luce i meccanismi sistematici della violenza patriarcale: basti pensare che nell’ultimo anno abbiamo registrato 250 nuovi casi con richieste di aiuto da parte di donne che ci contattano direttamente, più 150 segnalazioni da parte di terzi (amici, parenti della vittima) con richieste di informazioni. Il tutto, durante le 16 ore di lavoro settimanale, che vorremmo estendere se solo ci fosse l’adeguato supporto da parte delle istituzioni». Sono numeri drammatici quelli dichiarati dalla presidente del Centro Antiviolenza Thamaia di Catania Anna Agosta, in occasione della “Giornata Internazionale dei diritti della donna”.

Questa mattina, a schierarsi a fianco delle donne contro ogni forma di violenza, sono state Confindustria e Ance Catania, col patrocinio del Comune etneo, che hanno svelato una panchina rossa davanti la sede di viale Vittorio Veneto 109, quale simbolo di vicinanza a chi ha subito e continua a subire violenza. Ad aprire l’incontro – moderato dalla giornalista Flaminia Belfiore e organizzato da Rosanna Di Mauro dell’Associazione dei Costruttori edili – è stata l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità Barbara Mirabella: «Non solo femminicidi, abusi e soprusi, ma anche un riscontro allarmante sul fronte professionale, con una perdita del 90% del lavoro femminile e la conseguente mancanza di autonomia e indipendenza economica, che certamente rappresenta un’ulteriore criticità per molte donne». Dall’analisi della situazione alla speranza per un cambiamento: «Simboli come quello di oggi – ha proseguito – sono importanti, soprattutto se promossi dalla società civile. Nello specifico, assume grande valore perché Ance e Confindustria sono la casa delle imprenditrici e dell’empowerment femminile. Questo può dare impulso alla società, che deve innestare soprattutto ai più giovani il concetto culturale di parità ed eguaglianza: in questa direzione è grande il nostro impegno profuso nelle scuole».

«L’installazione della panchina rossa non è solo un simbolo ma un monito visibile e permanente della nostra condanna ad ogni forma di violenza e di discriminazione nei confronti delle donne – ha sottolineato il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco – Il dilagare dei femminicidi, purtroppo, non conosce sosta. Per questo occorre agire in profondità, soprattutto sui giovani. Sappiamo quale sia il valore fondamentale che le donne oggi apportano nelle imprese, ma il divario di genere anche in questo campo è ancora troppo alto. Fare rete tra società civile, istituzioni e imprese è la direzione giusta. E le nostre organizzazioni devono e possono giocare un ruolo di guida e di esempio». Concetto rimarcato anche dal presidente di Ance Catania Rosario Fresta, che ha ribadito «la vicinanza dei costruttori alle donne per la dignità nel lavoro e nella famiglia. Il nostro impegno è costante e giornaliero: abbiamo deciso di supportare annualmente con piccoli contributi la onlus Thamaia, che svolge un lavoro eccezionale e merita l’attenzione per tutto ciò che fa per la società». Il Comitato Imprenditoria Femminile di Confindustria Catania, presente con la presidente Monica Luca «focalizzerà l’attenzione sugli aiuti alle donne, protagoniste in negativo di questo difficile anno di crisi pandemica: lavoreremo per migliorare il welfare e dare sostegno concreto, mettendo in campo iniziative volte all’indipendenza economica, che rende libere e consente di affrancarsi da padri e mariti “padroni”».

«Il ruolo della donna nelle religioni monoteiste e nella storia antica – ha affermato il past president Ance Catania Andrea Vecchio, che ha voluto fortemente l’iniziativa – è stato sempre subalterno. Dobbiamo rivoluzionare questo concetto e contrastare gli atteggiamenti conservatori: questa contemporaneità è donna. Una figura che va prima di tutto esaltata».

Nel giorno delle mimose, consegnato ad Aci Sant’Antonio il lavoro del progetto antimafia-Casa rifugio confiscato- destinato alle donne vittime di violenze

Le mimose fra gli studenti e la consegna dei lavori di ‘Maggiu Sicilianu’

 

Caruso: “Abbiamo voluto caratterizzare fortemente questo otto marzo”

Una celebrazione dell’otto marzo particolarmente importante quella che ha avuto luogo oggi ad Aci Sant’Antonio, con alcuni momenti significativi.
Sono stati infatti piantati i tre alberi di mimosa che la ditta santantonese ‘Piagreen’ ha donato, alberi che hanno arricchito tre
plessi scolastici facenti capo agli Istituti ‘Fabrizio De André’ e ‘Alcide De Gasperi’ e che nel caso della scuola media centrale del
territorio gli stessi studenti hanno interrato dopo aver condiviso un momento di riflessione alla presenza dell’Amministrazione Comunale e del rappresentante della ditta ‘Piagreen’, Francesco Di Stefano.

 

Nel corso della mattinata, poi, sono stati consegnati i lavori di ‘Maggiu Sicilianu’, il progetto realizzato dal Comune di Aci
Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale ‘Legalità’ 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di Sviluppo Regionale, volto alla riqualificazione di un bene confiscato alla mafia per la creazione di una Casa Rifugio destinata alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
Andare al di là delle celebrazioni, in occasioni come questa, è di grande importanza – ha dichiarato l’Assessore con Delega alla Gestione dei Beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca – Sottolineare coi ragazzi delle scuole il significato di una giornata come questa, votata ai diritti delle donne, ha senza dubbio un’utilità che va al di là della pura didattica, e mettere la prima pietra di una Casa Rifugio come quella che abbiamo fortemente voluto è sicuramente il modo migliore per mostrare il nostro impegno per un tema che deve rimanere d’attualità ogni giorno dell’anno. Spero che questa struttura possa nutrirsi del suo territorio, del suo contesto, e che il nostro territorio possa arricchirsi dell’esperienza che questa struttura può offrire”.

 

Il Sindaco, Santo Caruso, ha posto l’accento sulla funzione del progetto e sulla missione politica: “Abbiamo voluto caratterizzare fortemente questo otto marzo con la consegna dei lavori di ‘Maggiu sicilianu’, di modo che potesse avere un’eco ben oltre il territorio. Poter trascorrere le ore di questa giornata coi giovani studenti santantonesi, poi, è stato un ottimo modo per avere un’iniezione di fiducia nei confronti della società che verrà. Sono davvero felice del fatto che questa Amministrazione sia riuscita ad offrire queste possibilità: significa che stiamo riuscendo ad onorare nel modo migliore il mandato politico, e pienamente sociale, del quale siamo stati investiti”.

Giornata internazionale della donna dedicata al tema “Con rispetto, Educando”

Il palazzo del Quirinale in occasione della Giornata Internazionale della Donna

Roma

Celebrata al Palazzo del Quirinale-  la Giornata Internazionale della Donna, quest’anno dedicata al tema “Con Rispetto. Educando”.
La cerimonia, trasmessa- aggiorniamo adesso – in diretta su Rai 1, è stata condotta da Matilde Gioli che ha letto alcuni brani e poesie di Alda Merini, Amalia Rosselli e Miriam Waddington.
La prolusione è stata affidata alla scrittice Silvia Avallone a cui ha fatto seguito l’intervento della Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
Nel corso della celebrazione sono stati proiettati dei filmati realizzati da Rai e da Rai Cultura e la cantante Manuela Cricelli, accompagnata dalla chitarra di Beppe Platani ha eseguito i brani “Mi votu e mi rivotu”, “Cantu e cuntu” e “Rosa” di Rosa Balistreri.
Al termine il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato un discorso.
In precedenza, nella Sala Multimediale del Quirinale, il Presidente Mattarella e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, avevano premiato in collegamento video le scuole vincitrici del Concorso nazionale “Con rispetto. Educando” promosso dal Ministero dell’Istruzione.
Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, il Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio e la Vice Presidente della Camera dei Deputati, Maria Edera Spadoni.

8 Marzo: Giornata internazionale della Donna- Cerimonia alla Presidenza della Repubblica

Chi è Sergio Mattarella, presidente della Repubblica - Il Post

La Presidenza della Repubblica celebrerà, oggi 8 marzo al Quirinale, la Giornata Internazionale della Donna, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella e delle alte cariche dello Stato.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming e su Rai Uno dalle ore 11.00. Presenterà e leggerà brani e poesie Matilde Gioli. La prolusione sarà affidata alla scrittrice Silvia Avallone e interverrà Elena Bonetti, Ministra delle pari opportunità.

Concluderà la cerimonia l’intervento del Presidente Mattarella. Spazio anche alla musica con brani dedicati a Rosa Balestrieri con Manuela Cricelli(voce) e Peppe Platani(chitarra) e filmati a cura di Rai Cultura.

Prima della cerimonia il Presidente Mattarella premierà in collegamento video le scuole vincitrici del concorso “Con rispetto. Educando” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Mimose e “Maggiu sicilianu”: un progetto del comune di Aci S.Antonio che ha valore di contrasto alla criminalità e di supporto alle vittime

Aspettando l'Otto marzo, festa di tutte le donne | SOS Donna - Centro  antiviolenza di Faenza (RA)

 

Caruso: “Obiettivo importantissimo: giustizia, libertà e futuro”

Tre alberi di mimosa donati da un ditta locale e piantati nei plessi delle scuole ‘Fabrizio De André’ e ‘Alcide De Gasperi’, e la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu Sicilianu’: questo è il modo scelto dal Comune di Aci Sant’Antonio per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna, fra gesti simbolici e azioni concrete.
Da un lato tre momenti di riflessione fra i giovani studenti attorno al fiore scelto come simbolo da Teresa Mattei, la partigiana che partecipò alla stesura della Costituzione e fu poi dirigente dell’‘Unione delle Donne Italiane’ scomparsa nel 2013 e che quest’anno avrebbe compiuto cento anni: “Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”, suggerì all’allora segretario del Partito Comunista Italiano, Luigi Longo, considerandolo più opportuno delle violette con le quali in
Francia celebravano quella giornata, e attorno a questo pensiero i ragazzi delle scuole santantonesi rinverdiranno la memoria dell’otto marzo.
Dall’altro lato la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu sicilianu’,cioè il modo forse più concreto per cerchiare di rosso questo giorno.
Realizzato dal Comune di Aci Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale ‘Legalità’ 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di Sviluppo Regionale, si tratta di un progetto volto alla riqualificazione di un bene confiscato alla mafia per la creazione di una Casa Rifugio destinata alle donne vittime
di violenza e ai loro figli. Il nome ‘Maggiu sicilianu’ richiama un verso della canzone ‘Duminica matina’ del cantautore siciliano Mario Incudine, brano dedicato a chi trova la forza di denunciare i crimini della mafia, provando a cambiare le cose e ricominciare, ed è al contempo legato al mese di maggio, inteso come esplosione dei colori, del ritorno alla vita e del sole, mese della Madonna e delle mamme: un nome, quindi, che accoglie i due aspetti del progetto, cioè la lotta alla violenza di genere e mafiosa.
La consegna dei lavori avverrà non sul luogo della struttura, che rimarrà protetta e ad indirizzo segreto, ma nel Palazzo Municipale, alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, dell’Assessore con delega alla Gestione beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca, del Responsabile unico del procedimento, Rosa Mammino, del Responsabile del III Settore – Ufficio Tecnico Comunale, Eugenio Ciancio, e del Geom. Salvatore Vassallo in rappresentanza della ditta ‘I&T Società Cooperativa’ di Balestrate, che si è aggiudicata l’appalto per i lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bene confiscato per un importo complessivo di
circa 615.000 euro.
L’assessore Rocca, che in occasione delle celebrazioni dell’otto marzo ha voluto ringraziare la ditta locale che ha deciso di sposare l’iniziativa degli alberi di mimose, sottolineando come “anche in questi piccoli gesti si evidenzia la capacità di trovarsi in sinergia col territorio e con iniziative sociali”, ha dichiarato, in riferimento alla Casa rifugio: “In questo modo si intende dare una prima risposta al bisogno di accoglienza, di protezione, di legalità, e si intende dare supporto ai minori nel territorio e alle donne coinvolte. ‘Maggiu sicilianu’ ha una fortissima valenza simbolica, ma è anche una straordinaria risposta da parte di un ente pubblico, tanto nel contrasto alla criminalità quanto nell’aiuto alle vittime di violenza, anche nell’ottica della sensibilizzazione, e per questo possiamo dirci orgogliosi come comunità”.
Il primo cittadino evidenzia l’importanza del risultato: “Si tratta di un nuovo importantissimo obiettivo raggiunto da questa Amministrazione,forse uno dei più importanti fra quelli che questo territorio ha visto e vede in quest’ultimo periodo, un risultato fatto di 400 metri quadri di spazi interni e quasi 1.800 di spazi esterni, capace di ospitare un massimo di 10 persone fra donne e minori, offrendo loro giustizia, libertà e futuro. Un risultato che permette, tra le altre cose, anche il coinvolgimento del tessuto sociale locale, e questo di certo ci aiuterà a coltivare una maggiore coscienza civica, in simbiosi fra istituzioni e
cittadinanza. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno permesso il raggiungimento di tutto questo in questa giornata così carica di significato.”

Festa della donna: lunedì 8 il convegno “Messina e le Ipab. Palazzo delle Donne, identità e solidarietà”

Comune di Specchia - 8 MARZO FESTA DELLE DONNE

Lunedì otto marzo, il Cir, Comitato italiano di reinserimento sociale, nella giornata dedicata alla festa delle donne ha promosso un webinar “Messina e le Ipab. Palazzo delle Donne, identità e solidarietà”, che si terrà dalle ore 17 alle ore 20 sulla piattaforma Zoom.

Nel corso del convegno- comunica l’Ente comunale di Messina – saranno illustrate le tematiche relative alla storia delle I.P.A.B., i lasciti ereditari, l’utilizzo potenziale del patrimonio I.P.A.B., l’educazione alla solidarietà in età pre-scolare e scolare, e donne famose di Messina. Il programma dei lavori prevede, dopo i saluti dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Domenico Santoro, gli interventi del giornalista Sergio Di Giacomo che relazionerà su “IPAB asili riuniti ex Asili Ponti: una storia di benefattori per le donne e i bambini disagiati di Messina”; il notaio Rosa Torre illustrerà “Cosa sono le IPAB: obbligo a rispettarne le finalità”; la neuropsichiatra infantile Mirella Deodato su “La promozione della solidarietà in età prescolare e scolare”; il dott. Giuseppe Ruggeri “La solidarietà: elemento identificativo dei Messinesi, radici e aspetti etici”; l’avv. Cinzia Fresina “Le donne di Messina: risorsa culturale ed economica della città”; ed infine la presidente del Cirs nazionale Maria Celeste Celi con “Il Palazzo Internazionale Municipale delle Donne: realizzazione di un centro di accoglienza e avviamento sociale con cultura e artigianato”.