Messina, Ponte sullo Stretto:” Necessaria una reazione di popolo del Meridione..”

Infrastrutture al Sud e Ponte sullo Stretto: Quali e quanti benefici…?”. È stato il tema del convegno tenutosi oggi, venerdì 4, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca organizzato dal Rotary Club Messina, Kiwanis Distretto Italia – San Marino, dall’Associazione Centro Studi Diodoro e E-Campus Università. Alla cerimonia di apertura dei lavori è intervenuto il Sindaco Cateno De Luca, dopo i saluti istituzionali e i ringraziamenti per l’invito a partecipare si è soffermato sulle ultime notizie relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Proprio stanotte nel corso dell’ennesima riunione di Commissione è stata definita – ha riferito il Sindaco De Luca – la relazione per evidenziare gli elementi scientifici che portano ahimè, alla non realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Da tempo assistiamo al cosiddetto ‘festival delle fesserie sul Ponte’, poiché a partire da, è meglio fare il Tunnel al Ponte a tre campate, ciò che è emerso qualche ora fa è veramente inverosimile cioè, tra 15-20 anni non oltre, la Sicilia si unirà alla Calabria e dunque il Ponte non è più necessario realizzarlo, per cui questi convegni diventano inutili. Ecco perché le nostre iniziative politiche insieme a questi convegni diventano addirittura un incubo.

Vi ringrazio ancora una volta per l’invito, in quanto anche voi per l’ennesima volta portate al centro dell’attenzione la necessità di realizzare questa importante opera. Intendo esprimere il mio pensiero sotto il profilo politico e per certi aspetti socio – economico, non mi permetto di entrare nel merito degli aspetti tecnici. Sotto il profilo politico quest’opera – ha sottolineato De Luca – rappresenta un delitto di Stato, da quel momento in cui una legge cancella con il governo allora Monti ciò che era stato fatto concretamente perché eravamo quasi ormai all’apertura dei cantieri. Un provvedimento anomalo collegato ovviamente ai poteri forti dell’Europa del nord cioè a quelli che sono i poteri legati alla potenza e alla politica dei loro porti che riescono ad intercettare le merci provenienti dal canale di Suez. Noi invece, mancando le infrastrutture ferroviarie, l’alta velocità che consentono ai nostri porti di diventare punti di riferimento, di conseguenza non siamo nelle condizioni di potere fare una sana concorrenza al nord Europa. Per cui è chiaro che c’è un interesse forte che si è sostituito a quello che nel 2006 aveva portato a coniare definitivamente il corridoio Berlino- Palermo.

Tralasciando questo aspetto dal punto di vista politico in merito alla nostra rappresentanza meridionale in Parlamento – ha continuato il Sindaco – superato lo Stretto questa si consegna al nemico, e chi continua ad agire contro la realizzazione del Ponte lo considero un nemico. E’ indispensabile mostrare la nostra forza meridionalista che declini in termini chiari ciò che è necessario per il Sud, ma ad oggi ancora non si è riusciti. Non si può parlare di Ponte solo qualche anno prima delle elezioni e una volta fatte le elezioni regna il silenzio totale. Lo scandalo a cui abbiamo assistito di recente con il Recovery plan è quello che il Ponte non si poteva inserire perché non previsto nel cronoprogramma relativo al collaudo di questa infrastruttura. Di conseguenza noi riceviamo dall’Europa quasi 200 miliardi perché esiste il Meridione, riconoscono al sud delle risorse con l’obiettivo di tentare il livellamento socio-economico per superare il divario tra nord e sud.

Quindi il 70 per cento di quelle risorse sono state assegnate perché c’è il meridione, e non è altrettanto vero che sono state attribuite al sud il 40 per cento di queste risorse, in quanto a monte ci sono progetti già coperti da appositi finanziamenti che sono stati definanziati e rimessi in circolazione in quel 40 per cento, e quindi a mala pena del Recovery plan se arriverà a noi, circa il 15%, è già una fortuna. Questo è il trattamento che hanno riservato al Sud.

A seguire, si sono inventati il ‘fondino’, peccato che pure in quest’ultimo non hanno introdotto il Ponte sullo Stretto e tutto continua serenamente a tacere. Noi sicuramente, dobbiamo organizzarci perché questa impostazione non ha dato risultati, è necessaria una reazione di popolo del meridione al fine di essere livellati ad avere tutte le opportunità per essere competitivi. Basta – ha concluso il Sindaco de Luca – ad essere lì pronti a chiedere con un cappello in mano”.

Il programma dei lavori è proseguito con gli interventi di Agata Rinciari, presidente Kiwanis Peloro, Tonino Brancato, chairman del convegno, Piero Luccisano, testimonial per il Centro Studi Diodoro e il Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Messina Giovanni Moschella. In qualità di relatori hanno partecipato Enzo Siviero, Rettore Università e-Campus su “Connessioni Mediterranee”; Giovanni Mollica, imprenditore e appassionato meridionalista ed esperto di trasporti con “Il ponte e le reti ten-ti”; Fernando Rizzo presidente Rete Civica per le Infrastrutture del Mediterraneo su “Recovery Fund, i fondi assegnati per il Meridione e la violazione dei diritti umani dello Stato centrale”; Salvatore Sciliberto, chair distrettuale “Mantenimento e sviluppo”.

A conclusione dei lavori gli interventi di Francesco Garaffa, segretario Kiwanis Distretto Italia- San Marino; Alfredo Buttafarro, Lgt. Kiwanis Divisione I Sicilia Due Mari Valdemone; e Maura Magni, governatore Kiwanis Distretto Italia-San Marino.

Disco rosso “alla libertà d’espressione” di Fedez: querela in arrivo , la manda la RAI

 

Fedez: 10 cose che non sai di lui e Chiara Ferragni - Foto Style

 

 

Si profilano guai giudiziari in vista per Fedez.Apprendiamo oggi che ‘la Rai ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del 1° maggio'”.

La dichiarazione reca la firma del capogruppo della Vigilanza Rai ,Massimiliano Capitanio, deputato Lega  in merito alla risposta alla interrogazione in Vigilanza Rai sulle polemiche legate al concerto del Primo maggio.

“Si tratta di un atto dovuto e doveroso -spiega- perché su temi fondanti la nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like. Noi speriamo solamente che emerga la verità: non abbiamo sete di vendetta, e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza. Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente”.

 

Domani presentazione al Comune di Napoli del rapporto annuale delle attività svolte dal Garante dei detenuti 

 

Ciambriello, garante dei detenuti della Campania: Un commissario per  Poggioreale. Il carcere va ristrutturato - Ildenaro.it

Domani, mercoledì 26 maggio alle ore 10 presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino si terrà la presentazione del rapporto annuale delle attività svolte dall’Ufficio del Garante delle persone detenute del Comune di Napoli nell’anno 2020 e nei primi mesi nel 2021. Interverranno il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, l’Assessore alle politiche del lavoro, innovazione e autonomia della città, Giovanni Pagano, il Garante cittadino dei detenuti Pietro Ioia, oltre a Sara Romito e Sarah Meraviglia dell’Ufficio del garante, la Presidente dell’associazione “Nessuno Tocchi Caino”, Rita Bernardini, il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, Antonio Fullone, la Direttrice dell’UIEPE per la Campania, Claudia Nannola, il Presidente di “Antigone Campania”, Luigi Romano, il Presidente della Camera penale di Napoli, Marco Campora.

L’assessore Giovanni Pagano dichiara: “Il lavoro svolto dal Garante dei Detenuti restituisce una analisi dettagliata delle condizioni in cui versa il sistema carcerario locale, cercando di fornire spunti di riflessione e progettualità da condividere, affinché la vita delle persone private della libertà personale, ma anche quella delle loro famiglie, possa svolgersi con dignità e il periodo di rieducazione nonché il reinserimento delle stesse, laddove possibile, siano percorsi riabilitativi di empowerment e di effettiva emersione dal disagio” ….

Sicilia, allarme professionisti ed agenti liberi senza sostegni e Partita Iva sulle spalle

Sicilia, allarme Confprofessioni: Partite iva a crescita zero

 

IL RILANCIO DEI LIBERI PROFESSIONISTI PASSA DA RISTORI PEREQUATIVI, PROGETTI COLLABORATIVI E RIDUZIONE DEL CARICO BUROCRATICO

 

Catania,

Daniele Virgillito: «Lanciata idea dell’acceleratore I’mPro, accolta favorevolmente dal mondo istituzionale»
Al webinar presenti: Gaetano Armao (vicepresidente Regione Siciliana) e gli assessori regionali Baglieri, Lagalla e Scavone

«Crollo verticale del lavoro, sia dipendente che indipendente. Questo l’effetto della pandemia in Sicilia, che vanta nella penisola il primato negativo con una contrazione del -9,9% relativamente al comparto degli autonomi. L’ultimo report dell’Osservatorio di Confprofessioni ha messo in risalto non solo l’enorme spaccatura tra la Sicilia e il resto del Paese, ma anche tra l’Isola e il Mezzogiorno. Nel 2020 si registra un calo da 78mila a 65mila liberi professionisti: il peggiore in Italia», ha commentato il coordinatore dell’Osservatorio Paolo Feltrin.

Come risollevare l’economia della Sicilia, quali risorse utilizzare e come investirle? Da qui il confronto di questa mattina tra la Confederazione Italiana Libere Professioni e le istituzioni. «Occorre una collaborazione proficua tra liberi professionisti e Pubblica Amministrazione, puntando su competenze e professionalità. Per far questo, dunque, bisogna entrare in sintonia e sinergia, evitando di far leva sulle grandi società di consulenza. Partendo da questo presupposto e investendo adeguatamente le risorse del Recovery Plan in ricerca e infrastrutture, potremo puntare a un vero rilancio del territorio: la Sicilia, infatti, per la sua centralità geografica, potrebbe essere il collante perfetto tra il nord Europa e l’Africa, quest’ultima sempre più in fase di crescita», ha sottolineato il vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao.

Un’apertura da parte del Governo regionale nei confronti del mondo professionale, «che deve puntare sulle aggregazioni multidisciplinari per rispondere alle richieste sempre più tecniche e specifiche, con la consapevolezza dell’importante ruolo di intermediazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, rivestito proprio dai professionisti», ha dichiarato il presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella.

«Da qui nasce l’idea dell’acceleratore I’mPro (Imprese & Professionisti), con l’intento di adottare misure dedicate per facilitare i processi di aggregazione tra le professioni, per realizzare progetti di innovazione e sviluppo dell’imprenditoria siciliana – ha aggiunto il commissario di Confprofessioni Sicilia Daniele Virgillito – Lo scopo è quello di incentivare la condivisione di competenze tra gli autonomi, spingendo su progetti “collaborativi” trasversali, per sostenere la competitività di micro, piccole e medie imprese siciliane anche a livello internazionale. Così i team di professionisti saranno incentivati a collaborare per interventi sperimentali nel mondo della Cybersecurity, Cloud, Big Data e Green Economy nelle PMI.

Per far questo, in prima battuta occorrerà ridurre il carico amministrativo per i beneficiari in fase di rendicontazione economica, dare sostegni ad hoc a chi ha sofferto la crisi e promuovere principi di valutazione dei risultati». Una proposta accolta favorevolmente dai tre assessori regionali presenti al webinar – Roberto Lagalla (Istruzione e Formazione), Daniela Baglieri (Energia e Rifiuti) e Antonio Scavone (Politiche Sociali e Lavoro) – che hanno sottolineato le criticità “culturali” da scardinare attraverso un attento lavoro, che passa anche e soprattutto dalla cooperazione, dalla sinergia pubblico/privato e dalla capacità di attrarre i cervelli in fuga, inserendoli agevolmente nel mondo imprenditoriale e professionale.

 

INTIMIDAZIONI , TEMERARIE AFFERMAZIONI E RICHIESTE (INFONDATE) DI RISARCIMENTO-3OMILA EURO – DI UN AVVOCATO DI AGRIGENTO E STRANA “SOCIETA’”CONTRO IL “ QUOTIDIANO ANTIMAFIA  SUD LIBERTA”

-Assoluzione di Salvatore Gangi,” estraneo al reato di violenza sessuale”-Il Blitz Mafia e droga. La Procura di Palermo mette in ginocchio le cosche di Agrigento” del  4/Marzo /2019 ,

 

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Inusitate  richieste intimidatorie di  “mediazione” ad Agrigento, richieste di denaro della controversia-30 mila euro, con  strana “società “amica” e un grave  attacco di false temerarie affermazioni professionali dell’Avv .Gangi d Giuseppina a difesa d’ufficio di un suo cliente S.Gangi, coinvolto in una vicenda giudiziaria, contro SUD LIBERTA’  e il  direttore   dr. Raffaele Lanza

Ecco la lunghissima nota dell’Avv Gangi di Agrigento inviata  Racc.alla nostra Redazione che appresso pubblichiamo integralmente seguita dalla risposta del giornalista  Raffaele Lanza:

 

 

Richiesta di procedimento di mediazione contro il direttore del Quotidiano  SUD LIBERTA’   –  Raffaele Lanza

“In data 04 Marzo 2019, in esecuzione all’O.CC emessa dal Tribunale di Palermo nell’ambito Operazione di Polizia C .d.  “Kerkert” veniva, tra l’altro, arrestato Ganci Salvatore e Miccichè Gabriele, il primo per il reato di sequestro di persona e violenza sessuale.

Detto arresto destava particolare risonanza negli organi di stampa.  La Testata Giornalistica “SUD LIBERTA”.COM” riportava del tutto falsamente che il sig. Gangi Salvatore fosse stato arrestato dai Carabinieri per violenza sessuale.

IN PARTICOLARE DALL’ARTICOLO DI STAMPA VENIVA FALSAMENTE RIPORTATO “   : I reati contestati dai magistrati in questa Operazione denominata Kerkent sono di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravata e danneggiamento mediante incendio….     Si apprende infine…….che sono due le persone arrestate ad Agrigento dai Carabinieri, presunti fiancheggiatori del boss Massimino. Si tratta di Gabriele Miccichè, di 28 anni di Agrigento, ritenuto braccio operativo del Capomafia, e di Salvatore Gangi, di 45 anni, commerciante di autovetture. Per loro le accuse sono quelle di sequestro di persona e violenza sessuale aggravati dal metodo mafioso”.

Come si evince dai Capi di indagine (Ordinanza D.C.C.) nonché da altri atti del fascicolo penale, mai al Gangi Salvatore è stata contestata la violenza sessuale.  Tale infamante accusa è stata promossa e divulgata a mezzo stampa dal Quotidiano “SUD LIBERTA.COM”, senza verificare la fonte e la verità    della notizia.

E’ obbligo del Giornalista e dell’Editore effettuare i controlli sulla veridicità della notizia divulgata per evitare che il diritto di cronaca trasbordi in diffamazione allorchè viene attribuito falsamente ad un soggetto un fatto di reato dallo stesso mai commesso e mai. L’omesso controllo è fonte di responsabilità ai sensi dell’art 2043 c.c. per il giornalista/Editore per il grave danno causato all’onore e alla reputazione del Gangi Salvatore con ripercussioni di natura psicologica, in considerazione della risonanza mediatica che la notizia ha avuto in ambito locale e regionale ove è conosciuto come noto e stimato imprenditore.

Va precisato che la permanenza a tutt’oggi di queste notizie infondate e false, lo sta ostacolando nella possibilità di trovare lavoro, atteso che a seguito della vicenda giudiziaria ut sopra, ha dovuto chiudere l’attività impreditoriale ed i colloqui di lavoro effettuati non sono andati a buon fine proprio in relazione a queste informazioni che girano nel mondo Web ed in particolare a quella riportata dalla testata giornalistica convocata oggi in mediazione.        Allegat vari di moduli ed istanze della società “Medea”                            ( Racc.ta  notificata il 7/5/2021)

                                                                    AVV.   GIUSEPPINA     GANGI  –  (Tessera X Ordine Avvocati Foro di Agrigento)

 

RISPONDE IL DIRETTORE  RAFFAELE LANZA:

 

Raffaele Lanza - Casa Editrice BookSprint Edizioni

Abbiamo controllato l’articolo contestato, abbiamo verificato tutte le espressioni comprese quelle che riguardano le accuse al suo assistito S.Gangi di violenza sessuale . Non abbiamo inventato niente e non  abbiamo aggiunto nulla Avv Gangi per il semplice motivo che le notizie erano riportate nella comunicazione stampa del Comando generale dei Carabinieri.    Tale e quale. Non possiamo modificare neppure una virgola.Perchè il fatto giudiziario avvenuto in una determinata epoca si conserva integralmente ed era all’epoca pubblicata legittimamente.

Cosa avremmo dovuto investigare? Sul contenuto del Comunicato degli investigatori carabinieri?

Non scherziamo via. La sua nota –che non equivale ad una rettifica– ha valore solo di aggiornamento.  Cioè lei notifica ed informa solo oggi l’assoluzione di Salvatore Gangi arrestato all’epoca dai Carabinieri per i fatti esposti all’esame della Procura anche se tra tanti inutili allegati  ed istanze di una “società “che ha citato, non ha allegato sostanzialmente  il dispositivo della Sentenza su S.Gangi.     Prendiamo atto dunque della sua dichiarazione nella missiva.

Le spiego allora alcuni punti essenziali visto che Lei incautamente si azzarda a parlare di deontologia professionale giornalistica quando in realtà non conosce neppure i suoi doveri deontologici e non segue una impostazione onesta.

  • SUD LIBERTA’-QUOTIDIANO ANTIMAFIA- non accetta intimidazioni di alcun genere e respinge al mittente le false e temerarie accuse di “aver riportato falsamente la notizia” proveniente dai Carabineri, massima Fonte Privilegiata e tra le migliori Istituzioni investigative d’Italia e d’Europa.
  • Il suo assistito Salvatore Gangi o tramite lei, Avv.Gangi (aria di famiglia) avrebbe dovuto inviarci tempestivamente copia conforme della Sentenza assolutoria o dichiarazione legale di responsabilità
  • L’articolo di Sud Libertà che dà tanto fastidio al suo assistito in realtà è pubblicato anche da numerosi altri quotidiani e lei avvocato è dunque la dimostrazione vivente che ha sbagliato completamente bersaglio – E questo la gente e i Giudici che leggono lo capiscono benissimo.
  • Non si azzardi più ad incorrere nella Violazione della privacy e dei dati personali  da lei trascritti e passati a questa “societa” in questi allegati narcotizzanti e deliranti della sua missiva e della  richiesta di denaro da “concordare”in data 19 maggio .
  • A beneficio del suo cliente Sud libertà pubblica l’assoluzione ed estraneità ai reati contestati e contenuti nel verbale-not. dei Carabinieri.       Tale pubblicazione viene operata attualmente   e con nota aggiuntiva anche all’epoca dei fatti riportati e pubblicati legittimamente.
  • Ferma restando la Fonte privilegiata dei Carabinieri , La Cassazione, con ordinanza n. 28084 del 5 novembre 2018 della terza sezione civile ritiene che, sul  bilanciamento degli interessi delle parti, quello prevalente è  del diritto di cronaca, relativamente al trattamento dei dati personali da operarsi in una fattispecie di inserimento all’interno dell’archivio di testata giornalistica on line (accessibile sul web attraverso la consultazione dei motori di ricerca) di una notizia di cronaca afferente a vicenda di rilievo penale, dedotta come risalente nel tempo, e tanto anche sub specie dell’attività di archiviazione on-line ai fini storici.
  • Ed ha chiesto alle Sezioni Unite l’individuazione, con univoci criteri di riferimento, dei presupposti «in presenza dei quali un soggetto ha diritto di chiedere che una notizia, a sé relativa, pur legittimamente diffusa in passato, non resti esposta a tempo indeterminato alla possibilità di nuova divulgazione», nella precisazione dei termini del contrapposto«interesse pubblico a che vicende personali siano oggetto di (ri)pubblicazione, facendo così recedere il diritto all’oblio».
  • Ricorderemo qui – abbiamo i capelli argentati avv Gangi e le assicuro.. i procedimenti  penali, temerari in particolare, li abbiamo vinti tutti nei Tribunali-Procure competenti –   disposizioni di carattere generale di rango sovranazionale che ribadiscono l’esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione. Infatti, l’art.17, § 3, del regolamento Eur., nello stabilire il diritto alla “cancellazione” (“diritto all’oblio”) del trattamento dei dati personali, esclude dalla cancellazione “il trattamento per l’esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione”. Parimenti l’art.85, § 1 e 2, stabilisce il diritto degli Stati membri alla compatibilità tra la protezione dei dati personali con il diritto alla libertà di espressione e di informazione, incluso il trattamento a scopi giornalistici o di espressione accademica, artistica o letteraria.
  • Nella citazione sopra del nostro Articolo e cioè “Il Blitz Mafia e droga. La Procura di Palermo mette in ginocchio le cosche di Agrigento” DEL 4/3/2019 , L’Avv Gangi omette pure  di riportare che il Comunicato dei Carabinieri riportava anche l’espressione “In attesa che siano forniti altri dettagli dagli inquirenti”.

       Purtroppo una eccessiva difesa d’ufficio può far perdere ad un buon avvocato l’obiettività e la pacatezza della   questione. Certo,  il guaio peggiore è il  suo ritardo dell’aggiornamento fornito di assoluzione e la richiesta magica e fantasiosa di 30mila euro formulata in perfetta malafede legale

.   Per Regolamento e principio generale Sud Libertà non si assume alcune responsabilità-lo abbiamo già ripetuto altre volte -sino alla nausea- in ordine alle omissioni degli avvocati o dei diretti interessati di produrre tempestivamente  le assoluzioni/archiviazioni alla ns Redazione o al direttore

  • Fa niente comunque: riteniamo valida la notizia fornita ora dalla Gangi  e la pubblichiamo noi  adesso..  

 

 

 

 

Denuncia Condorelli contro racket estorsioni a Catania e provincia, dichiarazione del sindaco Pogliese

Sindaco

 

In merito alla denuncia dell’imprenditore Giuseppe Condorelli e all’operazione antimafia denominata “Sotto scacco”, il sindaco Salvo Pogliese ha rilasciato la seguente dichiarazione:

La denuncia coraggiosa del cavaliere Giuseppe Condorelli  contro il racket delle estorsioni  rappresenta uno straordinario appello che, dalla provincia di Catania, si rivolge alla Sicilia e all’Italia tutta,  perché la strada della legalità è l’unica via per lo sviluppo e la crescita civile, sociale ed economica del nostro popolo. Un percorso che sosteniamo con forza, reso possibile dal continuo impegno della magistratura e delle forze dell’ordine, che ringrazio per questa ulteriore dimostrazione di vicinanza ai cittadini onesti, assicurando alla giustizia esponenti della criminalità organizzata che vessavano gli imprenditori con minacce e intimidazioni, a cui Condorelli si è opposto con fermezza”.

 

Angeli della Croce Rossa: una bandiera sventola -in loro onore- dal Palazzo comunale di Aci Sant’Antonio

Esposta la bandiera in Municipio.

BANDERA DE CRUZ ROJA 150x100CM


Caruso: “Lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”

In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, che si celebra l’8 maggio, alcuni volontari del Comitato di Acireale della Croce Rossa Italiana hanno consegnato, come ogni anno, la bandiera da esporre dal balcone del Palazzo Comunale di Aci Sant’Antonio: fino a domenica 9 il simbolo della Croce Rossa sventolerà al centro della Città del Carretto Siciliano per mostrare simbolicamente la presenza sul territorio, fatta di assistenza, supporto, aiuto alla popolazione come è stato per i due eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni, cioè il sisma del 26 dicembre del 2018 e l’emergenza, ancora in atto, per la pandemia da Covid-19.
Alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, nel rispetto delle norme anticontagio è stata consegnata la bandiera ed è stata letta la lettera, a firma del Presidente del Comitato di Acireale, Concetta Epifania Di Mauro, che ricorda come l’anno trascorso e quello presente sono ‘Il tempo della Gentilezza’ e dell’azione, e questo è dimostrato dall’impegno dei 17 milioni di volontari sparsi per il mondo (di cui 160 mila in Italia) uniti sotto i Sette Principi base quali umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità.
Come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, la presenza della Croce Rossa nel nostro territorio è tangibile – ha dichiarato il primo cittadino santantonese – e per questo ringrazio ancora una volta i volontari, a nome di tutta la comunità, per il preziosissimo lavoro che svolgono. Loro, come anche i volontari di altre associazioni del territorio, in questi mesi sono stati determinanti per l’assistenza alla comunità santantonese, affiancandoci nelle iniziative e offrendo tutto l’apporto necessario. Questa di oggi, con la bandiera che rimarrà esposta per diversi giorni, è un’occasione per promuovere la cultura della solidarietà, quella ‘meritoria azione’ citata nella lettera che gli stessi volontari hanno letto oggi, con orgoglio e abnegazione. Sono davvero lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”.

Tutela animali, il Comune di Catania presenta la “Dog Card” per favorire l’adozione degli amici a quattro zampe

 

logo

 

Una Catania Dog Card per favorire l’adozione degli amici a quattro zampe, ospitati nei canili, con agevolazioni economiche per i servizi assicurativi, l’assistenza veterinaria e l’alimentazione. E’ l’iniziativa che il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore alla Tutela e benessere degli animali, Michele Cristaldi, intendono realizzare per incentivare i proprietari che decidono di adottare un animale temporaneamente affidato al Comune. A questo scopo l’assessorato agli animali, ha avviato due manifestazioni di interesse rivolte agli operatori dei settori alimentazione e servizi pubblicate nella sezione avvisi del sito istituzionale, al fine di promuovere sconti nelle spese necessarie per questi due essenziali servizi.

Un ulteriore passo in avanti – hanno sottolineato il sindaco Pogliese e l’assessore Cristaldi– per rafforzare la rete collaborativa tra l’amministrazione, i cittadini e le aziende, finalizzata al benessere degli animali con la graduale eliminazione della necessità dei canili, e sostenere la generosità dei cittadini verso gli animali che non hanno padrone. Si parte da un fattivo contributo in termini di agevolazioni economiche, in un periodo gravato dalle difficoltà economiche della pandemia, rivolto a chi decida di adottare animali ospitati da almeno tre mesi nelle strutture convenzionate. In questo modo -hanno aggiunto il primo cittadino e l’assessore al ramo – i cani strappati alla strada, e ricoverati nei canili, troverebbero una famiglia e cure amorevoli e il Comune risparmierebbe sui costi del mantenimento nei canili, che finora hanno gravato per diversi milioni di euro sul bilancio comunale. Un meccanismo che rivendichiamo come ulteriore gesto di attenzione verso i fidati amici dell’uomo, che in poche settimane diverrà realtà“.

Gli avvisi, messi a punto dalla direzione politiche per l’ambiente, con scadenza 14 maggio, sono rivolti da un lato alla ricerca di operatori commerciali del settore dell’alimentazione animale disposti a offrire concrete agevolazioni per l’acquisto di prodotti destinati alle necessità dei cani adottati. Dall’altro, alle compagnie assicurative per la stipula di polizze che garantiscano servizi per l’assistenza veterinaria in caso di infortuni o malattie del cane con costi ridotti, per chi preleva un animale dalle strutture convenzionate con il Comune.

Il Comune di Catania provvederà a redigere l’elenco degli operatori e delle società assicuratrici che avranno condiviso l’iniziativa unitamente alle prestazioni offerte.

Quanti potranno fruire della particolare agevolazione dei costi, saranno muniti di un documento, Catania Dog Card, che sarà rilasciato all’atto dell’adozione, contenente i dati identificativi del cane.

Questa ulteriore iniziativa di sostenere i nuovi padroni degli animali, si coniuga con la facilitazione che l’Amministrazione comunale ha promosso nei mesi scorsi per adottare un cane scegliendolo on line. Adottare un cane randagio a Catania, infatti, è sempre più facile, potendo scegliere il fido dalla carrellata fotografica disponibile on line sul portale del Comune

Dopo le positive esperienze degli ultimi mesi e il concorso fattivo delle associazioni di volontariato che ha già permesso di ridurre di gran lunga il fenomeno del randagismo a Catania, ora è anche possibile individuare il cane, sceglierlo in foto e adottarlo in tempi brevissimi, con una semplice procedura digitale ..

BANKING AWARDS 2021: PREMIO NAZIONALE A CREDITO ETNEO

 

Il direttore generale Sena: «Una realtà mutualistica che in questi 20 anni ha reso possibili i sogni di migliaia di famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, garantendo dignità bancaria e accesso al credito anche a fasce svantaggiate»

CATANIA –

Una piccola grande realtà in un sistema bancario che, mai come oggi, deve guardare oltre i numeri, cercando di contraddistinguersi per quei “valori” che tengono unita la rete territoriale di riferimento.

Credito Etneo è “local”, opera esclusivamente in una limitata area geografica, ma proprio quest’aspetto è diventato il punto di forza, grazie alla creazione di un legame stretto con la comunità, testimoniato dal costante impegno per lo sviluppo del capoluogo etneo. Grazie a questa vision innovativa e oggi consolidata attraverso un percorso di crescita, la banca catanese ieri sera (29 aprile), durante i Banking Awards 2021, organizzati da MF-Milano Finanza e Class Cnbc, si è aggiudicata il primo premio quale “Creatore di valore: numero #1 tra gli istituti di minore dimensione”.

Un riconoscimento che nasce dopo un’attenta valutazione dell’asset quality, del coefficiente di solidità patrimoniale e delle performance di efficienza. Una classifica che coniuga dimensioni e redditività, individuando le banche che nell’ultimo triennio hanno saputo combinare sviluppo e capacità di generare profitti sulla base dei parametri di bilancio. In questa direzione, Credito etneo ha registrato tassi di crescita altissimi (anno di riferimento 2019): +283% per il risultato di gestione, +10,5% di crescita dei mezzi amministrati e +172% di utile netto (tra il 2018 e il 2019).

Una società cooperativa – con oltre 2000 soci – che fa della mutualità il principio su cui vertono tutte le scelte e le azioni volte a generare sviluppo: «Un prestigioso riconoscimento – sottolinea il direttore generale Antonio Massimo Sena – che è per noi motivo di grande orgoglio e stimolo per fare sempre meglio. Questo premio, che condivido con tutto il consiglio di amministrazione e il team di lavoro, è la testimonianza di come una piccolissima realtà dell’industria italiana bancaria possa ancora oggi, nonostante tutto, continuare a esprimere trend reddituali e patrimoniali positivi, sostenibili e compatibili con la permanenza sul mercato. Siamo di fronte a un paradosso, siamo “piccoli” da un lato, ma dall’altro siamo destinatari di una pletora di norme, regole e adempimenti, a dispetto dei principi di proporzionalità declinati dalle norme, ma mai di fatto attuati».

«La banca è nata solo 20 anni fa – conclude Sena – appunto perché è banca mutualistica, in questi anni ha reso possibili i sogni di migliaia di famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, garantendo dignità bancaria e accesso al credito anche a fasce economicamente e socialmente svantaggiate. Anche durante la pandemia Credito Etneo è stato molto vicino al territorio, aderendo in maniera massiva alle moratorie ed erogando credito collegato alle normative emergenziali. Chiudo con un auspicio: seppur in un contesto economico e giuridico profondamente complesso, spero che le piccole banche possano continuare ad avere un ruolo all’interno della società in cui operano, fornendo supporto concreto al territorio».

Quel destino avverso di Grillo e un processo “fantasioso” per il figlio che condurrà all’assoluzione. Ecco perchè..

Il figlio di Beppe Grillo verso il rinvio a giudizio per violenza di gruppo

 

di   RAFFAELE LANZA

“Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi… Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo”. “Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano”, ha detto ancora Grillo nel video. “E’ strano. E poi c’è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così…perché sono quattro coglioni”.

Le accuse della Procura di Tempio Pausania al figlio di Grillo e agli altri tre ragazzi sono  gravi e lesive dell’immagine del leader pentastellato.

“Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno”, “afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka” e “costretta ad avere rapporti di gruppo” dai quattro giovani indagati che hanno “approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica” di quel momento. Eccolo, nero su bianco, l’atto di accusa della Procura di Tempio Pausania (Sassari) a carico di quattro ragazzi della Genova bene, tra cui Ciro Grillo.

Tutto “raccontato” dalla giovane studentessa italo-svedese S.J, di appena 19 anni, che avrebbe subito, nella notte tra il 15 e il 16 luglio del 2019, una violenza di gruppo (amici)nella villa in Costa Smeralda di proprietà di Grillo. 

L'ira di Grillo in difesa del figlio: «Lui e i suoi amici quattro c..., non  quattro stupratori» - Corriere TV

 

Cosa deciderà il procuratore Gregorio Capasso che ha chiuso  le indagini non si sa . .forse un rinvio a giudizio . Sono casi  quelli delle “ipotetiche” violenze attuate dai  vip o figli di leader politici molto noti, dubbi che non conducono da nessuna parte. Anzi all’assoluzione finale perchè nel caso in esame le testimonianze dei ragazzi hanno un peso molto rilevante visto pure il ritardo di denuncia della ragazza e che la ragazza doveva essere molto “libera” nei suoi movimenti.   Trascurando pure che già aveva accettato di andare nella villa del leader pentastellato.

 

Grillo, figlio accusato di stupro. Procura: «Ragazza tenuta per i capelli e  costretta a rapporti» Lui: «Fu consenziente»

Il video di Grillo non “costituisce una farsa ripugnante di cui vergognarsi” come politici  imprudentemente e “un pò troppo velocemente” hanno azzardato a dichiarare per provare il sapore della vendetta, Boschi (genitori) e Matteo Salvini, coinvolti in vicende giudiziarie molto gravi per la tipicità sociale (con danni alla comunità) dei reati commessi,

 

Accuse al figlio di Grillo, il duro attacco di Maria Elena Boschi |  VirgilioNotizie

Ma solo un messaggio alla procura di non cadere nella trappola di moda oggigiorno delle ragazze respinte sentimentalmente dai loro uomini di mettersi in vetrina dietro un falso femminismo per richiedere subito dopo il procedimento penale il risarcimento economico quale premio della recita.

Quanti casi, quante accuse ad attori noti e manager, di donne spregiudicate, certe del vantaggio dei venti favorevoli giudiziari,non solo in Italia ma nel mondo,sono cadute nel nulla?

Se il giudice del procedimento si scopre poi essere una donna,per destino avverso,non ci sarà nulla da fare per l’imputato accusato di “violenze”       Gli uomini dovranno stare molto attenti nei loro approcci amorosi perchè il rifiuto o l’allontanamento della donna “usata” può far scattare oggi un percorso molto “fantasioso”e creare agevolmente il “mostro”

Si apprende che nell’ultimo periodo, , la ragazza è stata nuovamente ascoltata dagli inquirenti. La Procura ha inviato la notifica alle difese e messo a disposizione il materiale agli atti. 

 Avrebbe rifiutato di avere un rapporto con un primo ragazzo e sarebbe stata “stuprata”; in seguito anche gli altri giovani- secondo il racconto della “vittima” avrebbero abusato di lei.

La vicenda apparentemente complessa,in realtà ha un risvolto educativo . Nella notte del 16 luglio 2019 quattro giovani, tra cui Ciro Grillo, stavano passando una serata al Billionaire, in Sardegna. Sarebbero quindi usciti dal locale assieme a due studentesse che avevano concordato insieme di recarsi alla villa di Grillo .   Era già attiva una amicizia nel gruppo. E la libertà della vittima dove la mettiamo ?  Non è da preventivare che una donna non debba uscire con degli “amici” in luoghi isolati e solitari? Una ragazza perbene non va a trascorrere diversi giorni con un gruppo di ragazzi. Una ragazza perbene non beve dal primo istante alcool o birra.  Una ragazza perbene sa bene come vanno a finire queste vacanze.  Queste cose i genitori l’avranno pur detto             nel corso della vita alle ragazze.  

Finiamola dunque di dare addosso a Grillo che ha il solo torto in questo video trasmesso di apparire una specie di orso bianco disperato a difesa del proprio cucciolo.      Anche tu, Grillo, sei vulnerabile, un pò scomposto, hai prestato il fianco alle vibrate diffamazioni contro di te e il movimento che lotta-sappiamo tutti- per la moralità e la giustizia.       Avresti dovuto sapere come funzionano queste cose in Italia e quel che per te si rivela un’ingiustizia -perchè appare davvero tale- il movimento che tu hai fondato lotta per ingiustizie peggiori , il degrado del Sud che mette sulla strada tanti ragazzi, e un Paese spaccato in due: ricchi e poveri.        Se vuoi migliorare la politica non devi ,caro Grillo lasciarti prendere dall’emozione, devi avere più stomaco , imparare ancora ad assorbire le avversità della vita

 

La bilancia, simbolo di giustizia - Il Capoluogo

La vicenda. La ragazza rimasta sveglia sostiene di essere stata costretta ad avere un rapporto con uno dei giovani – con il quale si era appartata – e di essere stata violentata, fino al mattino, dagli altri tre. Dal canto loro i ragazzi ammettono di aver fatto  sesso di gruppo ma sostengono che la 19enne fosse consenziente e consapevole. A riprova della circostanza – aggiungono –  dopo il primo rapporto i due giovani sarebbero andati, insieme, ad acquistare le sigarette, e che al ritorno lei avrebbe avuto rapporti consenzienti con gli altri due. .

Se fosse il contrario una donna “normale” sarebbe uscita dalla villa di Grillo per correre disperata alla prima stazione dei carabinieri. Perchè non è stato fatto?       Sono questi i motivi insieme alle testimonianze che porteranno -facile profezia visti gli elementi in atto -ad un nulla di fatto ,ad un processo perfettamente inutile e costoso per le udienze che inevitalmente conterà con chiare sfaccettature politiche, a vibrate polemiche senza fine,opportunistiche,all’assoluzione senza ombra di dubbio,infine,  del figlio “ingenuo” di Grillo