Parmitano alle 18,28 parte nello spazio:”Quando chiudo la visiera del casco,cancello ogni pensiero..”

 

 

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Ultime fasi prima del lancio per l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano , l’astronauta italiano dell’Esa  partirà fra poco, alle 18,28 ,-vi sarà la diretta -dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan.

AstroLuca ha annunciato che è stata realizzata anche la fase di “controllo finale della tenuta delle tute pressurizzate Sokol”.” È un promemoria che quel che facciamo può essere pericoloso, ma ci terranno al sicuro e, per così dire, eleganti in rotta verso la #Iss”

. “Quando chiudo la visiera del casco, cancello ogni altro pensiero dalla mente” aggiunge l’astronauta. La prima fermata per Luca, un’ora fa circa, è stata all’edificio 254. “Il pensiero tende a tornare ai saluti scambiati poco fa, alle mie figlie, agli amici” ha scritto l’astronauta. “Emozioni, tante, ma positive – la mente è focalizzata. Il team è carico!

. Accanto a Parmitano, a bordo della Soyuz, volano verso la Stazione Spaziale Internazionale anche il russo Alexandr Skvortsov e lo statunitense Andrew Morgan.

 

 

CINQUANT’ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA: A ZAFFERANA ETNEA “MOONIGHT”

LE CAPACITA’ DELL’UOMO AD APRIRE UN VARCO NELL’UNIVERSO

 

Appuntamento per famiglie , appassionati e bambini tra didattica e divertimento

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IL 20 LUGLIO AL PLANETARIO E IN PIAZZA TRA SPETTACOLI E SCOPERTE

Film in full-dome dalla cupola, osservazioni al telescopio e installazioni interattive con l’astronomo e divulgatore scientifico Claudio Zellermayer

CATANIA

Mezzo secolo di Luna. 20 Luglio 1969 – 20 luglio 2019: a 50 anni esatti dalla passeggiata più famosa della storia, il Planetario di Zafferana Etnea festeggia lo sbarco di Apollo 11 con una serata di iniziative che si snoderanno tra la struttura e la piazza cittadina, offrendo al pubblico l’occasione di rivivere un evento storico e di osservare l’affascinante volta celeste con tutte le sue meraviglie.

 

 

«Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità», le parole che quel giorno l’astronauta statunitense Neil Armstrong pronunciò mentre approdava su suolo lunare sono rimaste scolpite nella storia dell’umanità a segnare un momento unico: si concludeva la corsa allo spazio tra Usa e Unione Sovietica, con una conquista che apriva all’uomo un varco verso il resto dell’universo.

Un’occasione memorabile che l’associazione Amici della Terra ha deciso di celebrare con un evento speciale, che riserva particolare attenzione all’attività di divulgazione e didattica per i più giovani, in linea con i progetti scolastici che da anni porta avanti anche attraverso la Casa delle Farfalle, il Museo dell’Etna e il più recente Teatro dei Miti e Grotta di Polifemo.

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Proprio il territorio siciliano e il paesaggio dell’Etna hanno infatti un legame forte con l’astronomia: «L’Italia in genere vanta un prezioso primato storico nel settore – ricorda Ettore Barbagallo, presidente dell’associazione, fondatore del Planetario di Zafferana Etnea e promotore dell’iniziativa – basti pensare a riferimenti attualissimi come Galileo o Archimede, genio che inventò il planetario per spiegare e comprendere scientificamente i corpi celesti e i loro movimenti. Siciliano come lui, oggi abbiamo l’orgoglio di un altro protagonista nostrano delle missioni spaziali: l’astronauta Parmitano, che sarà il primo italiano comandante della stazione spaziale Iss. Vogliamo celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla Luna per omaggiare l’ingegno umano e per esplorare le prospettive che le nuove scoperte astronomiche ci riserveranno per il futuro».

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Per questo la sera di sabato 20 luglio sarà possibile conoscere uno spazio oggi più vicino a noi attraverso una serie di attività al Planetario – su prenotazione – pensate per grandi e piccoli. Alle 19,30 si terrà lo show teatrale scientifico “Nina, il nonno e la Luna”, divertente ed educativo spettacolo laboratoriale per bambini e famiglie a cura del dott. Claudio Zellermayer, astronomo e divulgatore scientifico. Alle 20.30 appuntamento con “MOON”, uno spettacolo live nella cupola del Planetario sul sistema solare che svelerà i misteri dell’Universo tra corpi celesti e costellazioni. A seguire sarà il momento della proiezione di “Back to the Moon”, film appositamente prodotto per planetari che, grazie alla tecnologia full-dome, permetterà un’esperienza di visione coinvolgente e tridimensionale, che si irradierà dall’intera cupola verso le poltrone reclinate degli spettatori.

Dalle ore 21 alle 24 anche la piazza Umberto I di Zafferana Etnea ospiterà diverse attività aperte a tutti: sarà possibile osservare al telescopio la Luna e i pianeti Giove e Saturno guidati dall’astronomo Zellermayer, insieme all’associazione Cepes e al Gruppo Astrofili Belpassesi. Inoltre, all’interno di uno spazio espositivo e interattivo a cura del Planetario, saranno a disposizione dei partecipanti totem illustrativi e installazioni dedicate allo sbarco sulla Luna tra video, app, foto e momenti di gioco con un animatore in tuta spaziale a intrattenere i più piccoli.

15 Segnali radio da una galassia stellare – Gli Alieni chiamano : lo prova Hawking ( il più grande fisico del pianeta)

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Forse esistono davvero gli alieni in qualche parte dell’Universo. La fede cristiana “non  esclude infatti l’esistenza di nuove terre e nuovi mondi…..”Da una galassia nana lontana 3 miliardi di anni luce sarebbero arrivati 15 segnali radio misteriosi. E potrebbero essere stati emessi da una civiltà extraterrestre. A dirlo è Stephen Hawking, professore di astrofisica a Cambridge, la stessa cattedrale che appartenne a Isaac Newton.  “Questi messaggi avrebbero per noi – ha detto – lo stesso interesse che noi abbiamo per i batteri, e se ci andasse bene ci tratterebbero come Cristoforo Colombo trattò gli indigeni che incontrò nel nuovo mondo”.

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L’astrofisico, probabilmente il più grande vivente,  fa parte del team che lavora ad un progetto per captare nuove forme di vita aliena nell’Universo. Si tratta di un’inziativa finanziata con 100 milioni di dollari “dall’uomo d’affari russo Yuri Milner e sostenuta da Hawking”.

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 “In questo caso, -affermano gli studiosi ed appassionati – un incontro appare del tutto improbabile. I segnali radio viaggiano alla velocità della luce e quelli appena captati sono stati dunque emessi 3 miliardi di anni fa, quando la Terra aveva 2 miliardi di anni e ospitava solo forme di vita unicellulari. Se un alieno li ha inviati è morto da un pezzo e, se invieremo una risposta, la nostra civiltà sarà ridotta in polvere quando verrà recapitata”.

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Il progetto ‘affitta’ il tempo di alcuni grandi osservatori terrestri “per cercare forme di vita in un milione di stelle vicine alla terra”.  “Sintonizzandosi su 10 miliardi di frequenze diverse, gli scienziati stanno esaminando le 100 galassie più vicine a noi con l’aiuto di 9 milioni di volontari, che in tutto il mondo mettono a disposizione i loro computer per aiutare il centro di ricerca a esaminare i dati”. I segnali in questo caso sono stati captati dal Green Bank Telescope in West Virginia, la prima volta nel 2012. Nel 2015 e 2016 la fonte era ancora al suo posto, escludendo si potesse trattare di impulsi arrivati da “un’esplosione casuale di una supernova”.

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Ma da dove potrebbero arrivare? “Potrebbero essere dovuti, si ipotizza, a fonti di energia utilizzate dagli alieni per muovere i loro veicoli, ma si sta studiando anche l’ipotesi che provengano da una stella di neutroni, uno dei corpi celesti più strani dell’Universo”.  Hawking ha voluto dedicare questi anni alla ricerca di forme di vita. E’ sicuro che esistano, da qualche parte, nelle galassie.

(Agenzia I  -Sud Libertà)