Messina, La Cavalcata dei Re Magi lunedì 6 gennaio a piazza Duomo Il corteo di pastori, paggi, palafrenieri e zampognari, seguito da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a cavallo, partirà da piazza Unione Europea alle ore 11.30.

La Cavalcata dei Re Magi lunedì 6 gennaio a piazza Duomo

 

Messina,

Torna dopo l’edizione del 2020, sospesa poi a causa del COVID, “La Cavalcata dei Magi”, un corteo di pastori, zampognari e dei tre Re Magi che lunedì 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, entreranno in piazza Duomo durante il suono dell’Ave Maria di mezzogiorno.
La prima edizione di questo evento, che richiama il racconto evangelico, risale agli anni ’80, quando una grande folla salutò l’arrivo dei Re venuti dall’Oriente presso la Batteria Masotto, dove sbarcarono e proseguirono in corteo lungo le vie della città.
Riproposta nel gennaio del 2020 e poi sospesa a causa della pandemia, l’Amministrazione comunale ha accolto la proposta di questa significativa iniziativa legata all’Epifania, curata dalle associazioni Tercio Viejo di Sicilia, “Gruppo Rievocazione Storica” di Mili S. Pietro e “Cocchieri e Groom di Messina”, in collaborazione con padre Roberto Romeo, rettore della Basilica Cattedrale, nell’ambito del calendario delle manifestazioni natalizie, organizzato dal Comune di Messina.
Un’iniziativa che promuove uno degli aspetti più belli legati alla nascita di Gesù – dichiarano congiuntamente il sindaco Federico Basile e l’assessore al Turismo Enzo Caruso – che riaccende l’attenzione sulla festa liturgica dell’Epifania e crea, allo stesso tempo, un ulteriore attrattore culturale e turistico per quanti il 6 gennaio saranno presenti in piazza Duomo, al termine della Messa, per ammirare il Campanile in movimento”.
Il corteo di pastori, paggi, palafrenieri e zampognari, seguito da Gaspare, Melchiorre e Baldassarre a cavallo, partirà da piazza Unione Europea alle ore 11.30 del 6 gennaio, sul percorso delle vie Consolato del Mare, Garibaldi, largo San Giacomo, San Giacomo, piazza Duomo, per recarsi a rendere omaggio al presepe, allestito dagli studenti del liceo Seguenza e dalla Basilica Cattedrale nella Galleria INPS, in piazza Immacolata di Marmo.

Arte presepiale Napoli, siglato patto di amicizia con Greccio per promuovere relazioni culturali ed economiche

 

Dove vedere a Napoli i presepi più belli del mondo | Napoli ...

 

Napoli,

Le Amministrazioni di Napoli e Greccio (provincia di Rieti nel Lazio) hanno avviato un percorso- si apprende –  volto a condividere e a promuovere attività ed iniziative legate al Presepe e all’arte presepiale.

A Greccio è avvenuta la firma di un Patto di amicizia che costituisce atto formale che prefigura una particolare continuità di rapporti preparatori al gemellaggio per sviluppare relazioni sempre più strette in campo economico, turistico e culturale.

Per il comune di Greccio erano presenti il sindaco Emiliano Fabi, il vicesindaco e assessore al turismo e ai grandi eventi Fiorenzo Marchetti e il consigliere con delega alla cultura Alessio Valloni. Per la città di Napoli era presente il dirigente del Servizio promozione della Città, progetti internazionali, Unesco, afferente al Gabinetto del sindaco Gaetano Manfredi, Valeria de Lisa.

L’obiettivo dell’intesa è quello di produrre nel breve e nel lungo periodo, una serie di effetti positivi dal punto di vista culturale, turistico ed economico, oltre che un arricchimento in termini di scambi di esperienze e di rapporti umani – ha sottolineato Fabi – Lo faremo attraverso l’arte presepiale su cui Greccio sta lavorando da tempo attraverso la Mostra mercato dell’artigiano e dell’oggettistica per il Presepe e il Museo internazionale, che speriamo possa crescere ulteriormente grazie alla città di Napoli che ha fatto della Rappresentazione della Natività un punto qualitativo altissimo a livello internazionale”.

Tale Patto di amicizia consentirà di lavorare per implementare, conservare e sviluppare l’arte presepiale e più in generale l’artigianato artistico anche attraverso visite reciproche, idee e attività, scambio di buone pratiche e tutto quello che può essere utile per far crescere e rafforzare la collaborazione.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla comunità di Greccio attraverso una lettera di ringraziamento e di condivisione del percorso intrapreso, che lega le due Città attraverso il Presepe, e l’invio di un’opera d’arte che rappresenta la Natività della tradizione napoletana.

Oggi, nella sede dell’ambasciata del Messico a Roma riconsegnati 101 reperti archeologici trafugati , segnalati dalla Soprintendenza

 

Di nuovo in Italia 60 opere d'arte trafugate, valgono 20 milioni di dollari

Archivi -Sud Libertà

Roma,
Oggi,  18 dicembre 2024, alle ore 11:00, a Roma nella sede dell’Ambasciata del Messico in Italia, si è svolta una cerimonia per la restituzione di 101 reperti archeologici all’Ambasciatore S.E. Carlos Garcìa de Alba da parte del Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Divisione Francesco Gargaro, alla presenza anche della Sottosegretaria per gli Affari Esteri del Messico, S.E. Maria Teresa Mercado, e del Sottosegretario per gli Affari Esteri della Repubblica Italia, On. Giorgio Silli.
Il recupero degli antichi manufatti è il risultato di diverse attività di indagine condotte dai Nuclei TPC di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, coordinate dalle rispettive Procure di Roma, Pordenone, Firenze, Ancona e Palmi (RC) che hanno convalidato il sequestro dei beni culturali. I manufatti, sottoposti a studi tecnici a cura dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH) per certificarne la loro autenticità e provenienza dai territori messicani, risalgono a un’ampia attribuzione cronologica e appartenenti a diverse aree archeologiche, dalla cultura Teotihuacana dell’Altipiano Centrale, a quella Zapoteca del periodo classico mesoamericano (150 – 650 d.C.) e preclassico medio mesoamericano (900 – 300 a.C.), e della Costa del Golfo e messicana-azteca del XIV – XVI sec.
Tra i reperti si menzionano miniature fittili, statuette antropomorfe e zoomorfe in pietra dura, piccoli vasi in ceramica nera con effigie, un vaso in miniatura in ceramica nera con effigie di Tlaloc (la divinità della pioggia) appartenente alla cultura Tolteca-Maya del periodo post-classico (900-1200 d.C.), una piccola figura maschile in ceramica con testa e arti dipinti di rosso risalenti alla cultura Olmeca, Costa del Golfo 1500 – 400 a.C., una statuetta antropomorfa in argilla con tecniche di calco raffigurante una figura con copricapo con fascia frontale e paraorecchie circolari, una “pintadera” fittile di forma triangolare con scena di sacrificio umano e impugnatura a forma di testa di serpente della cultura Azteca, e una coppa tripode emisferica in terracotta riconducibile alla cultura Mixteca-Puebla (XIII/XIV – XVI sec. d.C.).
Il valore economico complessivo dei beni è stato valutato in alcune decine di migliaia di euro, tenuto conto della elevata testimonianza storico-culturale.
I reperti sono stati giudicati “monumenti archeologici mobili di proprietà della Nazione Messicana”.
Nello specifico, il Nucleo TPC di Roma, a seguito di perquisizione domiciliare a carico di un noto trafficante di reperti archeologici, aveva sequestrato numerosi reperti di natura archeologica prevalentemente di cultura precolombiana, tra cui 33 reperti appartenenti al Patrimonio indisponibile del Messico.

Le indagini del Nucleo TPC di Perugia sono state attivate a seguito di una segnalazione da parte della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti dell’Umbria circa la presenza sul mercato on line di reperti archeologici messicani pronti per la vendita.
Il Nucleo TPC di Ancona aveva proceduto al sequestro dei manufatti archeologici messicani poiché rinvenuti all’interno dell’abitazione di un soggetto a seguito di una richiesta di intervento presso l’abitazione dove era stato segnalato un tentativo di furto.

Circa i recuperi conseguiti dal Nucleo TPC di Cosenza, il sequestro aveva tratto origine da un controllo doganale, presso l’aeroporto di Reggio Calabria, sul bagaglio di due passeggeri italiani provenienti dal Messico, procedendo al sequestro di importanti manufatti dell’antica cultura latino-americana.
I beni sequestrati dal Nucleo di Udine provenivano da un collezionista che li aveva acquistati presso vari mercatini in Veneto con intento asseritamente filantropico.

Galleria d’arte moderna di Catania (Castello Ursino) : Oggi, sabato, alle 17 l’inaugurazione della mostra di ricerca “Angeli” di Fulvio Crescimanno

 

 

Angeli

Catania,

“Angeli” è il titolo della mostra di opere pittoriche di Fulvio Crescimanno che sarà inaugurata sabato 9 novembre, alle ore 17, nella Galleria d’Arte Moderna di via Castello Ursino.
L’esposizione, a cura di Tiziana Nicolosi, è realizzata con la collaborazione del Comune di Catania.
Originario di Piazza  Armerina, ma trasferitosi negli anni ’70 a Catania, Crescimanno è pittore, ceramista, ritrattista, creatore di trompe l’oeil e maestro d’arte. Il mondo pittorico proposto alla Gam, caratterizzato da “evanescenze multicromatiche”, luce e colore, è abitato da creature di mezzo, angeli-uomini o uomini-angeli, e pervaso da un percorso di ricerca volto a indagare sui grandi perché dell’esistenza, anche con richiami all’Antico e al Nuovo Testamento. Da ogni dipinto emerge “la titanica capacità di aprire un varco di luce nelle tenebre del dubbio, della solitudine, della fragilità umana”.
La mostra è corredata di un catalogo con testi di Dario Stazzone e Tiziana Nicolosi. L’apertura al pubblico, con ingresso gratuito, è prevista sino al 30 novembre, tutti i giorni dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.

 

Giovedì 19 settembre conferenza stampa idesign al Museo Riso di Palermo

 

 

 

Foto

 

Palermo,

Sarà presentata giovedì 19 settembre, alle 10,30, al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea RISO a Palermo (Via Vittorio Emanuele, 365), la dodicesima edizione di iDesign, che si terrà nel capoluogo siciliano dal 27 settembre al 6 ottobre.

Il programma di iDesign – la più longeva design week del Sud Italia – sarà illustrato dalla curatrice e fondatrice Daniela Brignone. Partecipano alla conferenza stampa, Elvira Amata, assessore regionale al Turismo; Francesco Scarpinato, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Giampiero Cannella, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Palermo. Porterà i suoi saluti la direttrice del Museo Riso, Evelina De Castro.

Andar per mondi: design moving through time and space: questo il tema di iDesign,  che per la XII edizione esplora i diversi significati del viaggio inteso in senso fisico, mentale e spirituale, tracciando una linea che demarca e congiunge saperi e pratiche geograficamente e culturalmente lontane, costruendo e ricostruendo immaginari.

Fra i presenti, insieme agli altri partner pubblici e privati di questa edizione 2024, Mariella Antinoro, Dirigente Generale del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana; Selima Giuliano, Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo; Umberto De Paola, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo; Lucia Giuliano, Direttrice dell’Accademia Abadir di Catania; Cettina Giannino, Rettore DS del Convitto Nazionale Giovanni Falcone di Palermo; Sebastiano Monaco, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo; l’imprenditore e mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona; Maria Giambruno, ideatrice di Una Marina di Libri; Francesco Miceli, architetto, membro del Comitato Scientifico di iDesign.

Palazzo della Cultura di Catania: in corso la mostra “Espressionismo astratto 2000” di Sarah Angelico sino al 28 settembre

 

Locandina Mostra

  Catania,

Espressionismo astratto 2000” è il titolo della mostra che l’artista catanese Sarah Angelico presenta fino al 28 settembre nel Palazzo della Cultura, con una rassegna di opere in tela e sacco di grande formato e sculture in bronzo.
La personale, a cura del prof. Luigi Tallarico, è promossa da associazione Amici dell’Arte, SF ArteCultura, Kiwanis Club Tauromenium V.A. insieme con il Comune.

Artista con una speciale predilezione per la tecnica degli smalti, Angelico è pittrice, scultrice, installatrice e scenografa ma anche poetessa e operatrice culturale.
Tra le sue mostre,  “Etna Sicily Art” al Parlamento Europeo nel 2008, l’Antologica “Pittorica Mente Donna” nel 2012 alle Ciminiere, “I colori dell’Etna” nel 2023/2024 all’Archivio di Stato.

La rassegna, inaugurata ieri sera,  resterà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, sino al 28 settembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.

Catania, Palazzo della Cultura, da oggi mostra “Etna Spirit 2024” promossa dal I Municipio

 

 

Palazzo della Cultura

 

 

Catania,

Oggi martedì 3 settembre alle ore 12, nel Palazzo della Cultura, si è tenuta la presentazione della mostra del fotografo Federico Rapisarda “Etna Spirit 2024. Un cammino fotografico durato dieci anni”.
L’iniziativa, in calendario sino al primo ottobre nelle sale di via Vittorio Emanuele,  è promossa dal I Municipio presieduto da Francesco Bassini, su proposta della presidente della III commissione consiliare circoscrizionale Florinda Panzarella, ed è realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la direzione Cultura.
La mostra interattiva propone una visione unica del vulcano Etna attraverso una narrazione visiva, quasi cinematografica, sostenuta da una raccolta di immagini realizzate  nel corso di dieci anni (2013-2023). L’autore, catanese classe ’88, vive da diversi anni a Roma, città nella quale ha proposto in anteprima nel maggio del 2023 “Etna Spirit” nel  Palazzo delle Esposizioni,  in occasione del prestigioso evento “Fabrique du Cinema’”. L’obiettivo della rassegna è quello di far conoscere e promuovere le meraviglie del territorio etneo e del vulcano mediante la fotografia.
Attraverso spedizioni appassionate sull’Etna, dal livello del mare sino ai crateri sommitali, sono stati catturati nel tempo momenti di eruzioni spettacolari e aspetti ineguagliabili della “muntagna” che in ogni stagione dell’anno ha saputo regalare suggestioni uniche, “raccolte” con grande professionalità da Rapisarda anche grazie all’esperienza acquisita sui set cinematografici.

Per la prima volta, in Sicilia, sono in esposizione alcuni capolavori di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio

 

Pinacoteca Santa Chiara,di Catania, sino al 6 ottobre la mostra Caravaggio La verità della luce

Mostra Caravaggio

Catania,
Inaugurata la mostra-evento “Caravaggio. La verità della luce”, nella nuova Pinacoteca Santa Chiara, in via Castello Ursino 10.
Per la prima volta, in Sicilia, sono in esposizione alcuni capolavori di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (Milano 1571 – Porto Ercole 1610) che scandiscono il suo percorso artistico dalla formazione in Lombardia all’affermazione a Roma e Napoli, fino agli ultimi anni della sua tragica esistenza.
La mostra, in calendario sino al 6 ottobre, è realizzata in co-organizzazione con Associazione MetaMorfosi e in collaborazione con Demetra Promotion, a cura di Pierluigi Carofano. E’ patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Presidenza Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dall’ Ars Assemblea Regionale Siciliana, dalla Regione Siciliana, dalla Città Metropolitana di Catania.
L’evento è stato anche l’occasione per inaugurare lo spazio museale della Pinacoteca dell’ex Monastero Santa Chiara, restituito alla Città dopo l’intervento di riqualificazione operato con fondi comunitari, dall’Assessorato ai Lavori Pubblici e Politiche Comunitarie, nella struttura che per lungo tempo ha ospitato gli uffici dell’anagrafe comunale. Un altro fiore all’occhiello del centro storico cittadino.
“Caravaggio. La verità della luce” dà l’avvio a una serie di grandi appuntamenti artistico-culturali di rilievo nazionale, come la mostra di Tolkien che, come questa, nei prossimi mesi richiamerà migliaia di visitatori.

La mostra presenta un percorso espositivo ricco di 36 dipinti, permettendo inoltre al visitatore di percorrere un viaggio completo nel fenomeno del “caravaggismo” con una ricca selezione di opere di Orazio Gentileschi, Guercino, Annibale e Ludovico Carracci, Simone Peterzano, Cavalier d’Arpino, Mattia Preti, Luca Giordano Giovanni Baglione, Fede Galizia e Orsola Maddalena Caccia e molti altri, per i quali, Caravaggio, è stato il promotore di un grande cambiamento stilistico e culturale. 
L’esposizione si propone un duplice obiettivo: proporre al grande pubblico una selezione di opere di Caravaggio, dalla sua formazione milanese alla sua piena affermazione sino agli ultimi tempi della sua breve vita, arricchita dal confronto con artisti suoi contemporanei. Nuove riflessioni sullo stile e sul significato delle opere di Caravaggio rivolte nello specifico alla comunità scientifica attraverso lo strumento del catalogo.
In mostra tre dipinti autografi del Caravaggio: Il ragazzo morso da un ramarro, il San Sebastiano e Il Cavadenti. Il San Sebastiano, opera esposta in Italia per la prima volta da quando è stata dichiarata autografa di Caravaggio nel 1990, ha una storia complessa di acquisizioni e di trasferimenti, che gli studiosi hanno a lungo ricostruito. 
In collezione privata dal 1945, ha una provenienza non ancora definita in tutti i passaggi. Probabilmente portato in Francia da Napoli, ad opera di artisti vicini al Merisi, quali Louis Finson e Martin Faber, passò a Bologna nel 1877 quando il Duca di Montpensier, re Filippo d’Orleans, vi acquistò il palazzo di Galleria.

Presenti all’inaugurazione, con il Sindaco e gli organizzatori, le massime autorità cittadine.

Il progetto espositivo ripercorre la vita di Caravaggio con i pittori che lui ha conosciuto, all’interno della sua bottega, il suo maestro, cercando di rappresentare la vita finita in un modo misterioso, un uomo che dalla Francia a Malta gira il mondo e per quell’epoca, diventa famosissimo. Tra i pochissimi artisti che, in quel periodo storico, ma anche dopo, è già famoso durante la sua vita.
“Il ragazzo morso da un ramarro”, è un vero e proprio manifesto di un quadro allegorico, da leggere in filigrana con il tema delle pene d’amore. Fa capire quanto il giovane Caravaggio, appena sceso da Milano a Roma, fosse inserito nei circoli culturali del tempo. Infine, il Cavadenti della Galleria Palatina di Palazzo Pitti è particolarmente significativo in quanto riconducibile alla fase estrema della produzione del Merisi, quindi in qualche modo legato anche alla Sicilia. L’aspetto grottesco dei personaggi raffigurati, nonché il tema trattato in modo crudo fu capace di influenzare artisti come Matthias Stom, presente in mostra con una straordinaria quanto realistica Derisione di Cristo.

La mostra indaga, inoltre, il rapporto tra Caravaggio e i cosiddetti “caravaggeschi”, straordinario fenomeno artistico che ebbe anche caratteristiche internazionali, ma complessivamente di breve durata. Morto Caravaggio nel 1610, infatti, durò ancora soltanto una ventina d’anni grazie ad artisti che ancora per qualche tempo dipinsero adottando registri diversi a seconda della committenza, come ben testimoniano in mostra le opere di Luca Giordano e Mattia Preti. Ma per ricordare la resistenza di questo fenomeno all’interno di una rivoluzione travolgente quale fu l’affermazione del barocco, la mostra si chiude proprio con due opere di Jusepe de Ribera, San Girolamo e la tromba del giudizio e Il Profeta che ne testimonia appunto la longevità.

Con la mostra “La verità della luce” Catania entra in un grande circuito internazionale di esposizioni di qualità. Basilea, Catania, Seul sono le tre tappe di questo straordinario progetto espositivo. La mostra di Catania assume un valore particolare con la prima esposizione in Italia del San Sebastiano, con le opere caravaggesche di Castello Ursino e con una grande attenzione all’influsso di Caravaggio sull’arte del ‘600. La rivoluzione di Caravaggio segna un punto di non ritorno nella storia dell’arte. Il popolo, grazie alla luce, entra nelle opere d’arte e non ne uscirà più.
A testimonianza di questo fenomeno sono in mostra opere fondamentali come L’Incredulità di san Tomaso e la Cattura di Cristo, entrambi provenienti dalla Galleria degli Uffizi, realizzate all’interno della cerchia di Caravaggio, sotto la supervisione del Maestro secondo una pratica in voga all’epoca. Tra gli autori suoi contemporanei che all’epoca godevano anche di maggiore successo e prestigio, spiccano in mostra la Presentazione al Tempio di Simone Peterzano (primo maestro di Caravaggio), Sansone e Dalila di Giovanni Baglione e la deliziosa Natura morta di pere di Fede Galizia. La sezione della mostra dedicata al confronto tra gli “amici e i nemici” di Caravaggio porterà quindi una preziosa testimonianza della distanza stilistica tra le varie “fazioni” in voga all’epoca nella Roma del primo Seicento.

 

 

 

Anything to say, un monumento al coraggio . Napoli, inaugurazione sabato 25 maggio

Napoliclick - Anything to say?: l'opera dedicata alla ...

 

Napoli,

Sarà inaugurata domani, sabato 25 maggio alle ore 20:00 in piazza Dante l’opera di Davide Dormino Anything to Say, un monumento al coraggio.

Sarà presente l’autore dell’opera e prenderanno voce dalla sedia vuota, tra gli altri: Anna Motta, madre di Mario Paciolla Luca Persico aka ZULU, frontman 99 Posse Igor Esposito, drammaturgo Giovanni Block, cantautore Desirée Klein portavoce Articolo21 Campania, direttrice “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”

Nelle giornate successive ( l’opera rimarrà in piazza dante fino a venerdì 31) si avvicenderanno eventi programmati e non:

26 maggio, domenica: ore 11:00

– Aret ‘e cancell : intervento musicale 20 min di Dolores Melodia

– Anything to Say: 6 interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno

da lunedì 27 maggio a venerdì 31 maggio,

alle ore 12 visite guidate con le scuole 31 maggio, venerdì: finissage

alle ore 18 – Anything to Say: altri interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno Pina Di Gennaro, attrice Omar Suleiman, Comunità palestinese Napoli Lucia Vitrone, performer Guido Piccoli, giornalista Ultima Generazione, un attivista Samuele Ciambriello, garante per i detenuti della Regione Campania Vincenzo Vita, giornalista de Il Manifesto

Catania, da domani alla Galleria d’arte moderna “Ragazze e ragazzi mettono in arte la scienza”

 

Mostra Gam

Catania,

Creare  immaginando. Ragazze e ragazzi mettono in arte la scienza” è il titolo dell’esposizione che la Galleria d’Arte moderna, in via Castello Ursino 32, ospiterà da domani 25 marzo al 6 aprile. La mostra, realizzata a cura dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare con la collaborazione del Comune di Catania, sarà inaugurata domani  lunedì  alle 10.30.  Alle ore 12, nel Palazzo della Cultura, saranno illustrati i contenuti e gli obiettivi della rassegna artistica, alla presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Guzzardi.

L’esposizione raccoglie i lavori degli alunni delle scuole secondarie di II grado che hanno partecipato al  progetto europeo biennale “ART & SCIENZE across Italy”, realizzato dall’Infn in collaborazione con il Cern di Ginevra per promuovere la cultura scientifica attraverso il linguaggio dell’arte.

Nell’ambito della presentazione nel Palazzo della Cultura, la ricercatrice Silvia Pisano, del Centro Ricerche Enrico Fermi, proporrà l’intervento “Colori celati”.  Seguirà la cerimonia di premiazione delle opere realizzate dagli studenti delle scuole del territorio e delle insegnanti che hanno supportato gli alunni.

 

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