ETNA, SABBIA VULCANICA, PAROSSISMO SENZA FINE E FRAZIONI IN SITUAZIONE DRAMMATICA E MOLTO DIFFICILE DA GESTIRE

Eruzioni storiche etnee | Museo dell'Etna

Archivi -Sud Libertà – Museo dell’Etna
Caruso, “Siamo intervenuti immediatamente, ma la situazione è grave”

Ennesimo parossismo, questa notte, del vulcano Etna, con spettacolari fontane di lava ma con l’immancabile, purtroppo, caduta di sabbia nera sui comuni pedemontani. Ampia la fascia colpita, e in questa si è registrato il pesante coinvolgimento delle frazioni di Santa Maria La Stella, Monterosso e Lavinaio, ancora una volta duramente segnate dalla pioggia di materiale piroclastico.
Le squadre di pulizia delle strade sono intervenute prontamente, e già immediatamente dopo la fine del riversamento di sabbia e pietrisco è stato avviato l’intervento a partire da via Santa Maria La Stella, ripulita celermente. La pulizia, adesso, si sta concentrando sulle parti più colpite, per allargarsi via via alle zone stavolta meno vessate dalla ricaduta.
Con molta probabilità il nostro territorio è stato il primo che ha visto l’intervento della pulizia stradale – ha dichiarato il Sindaco,Santo Caruso – sulla scorta del gran numero di parossismi fino ad ora registrati, spesso vicinissimi tra loro e dagli effetti gravemente dannosi. “Nonostante questo, però, la situazione va considerata come difficilmente gestibile: le sole forze che riesce a schierare un ente pubblico come un Comune diventano insufficienti e, agli occhi dei cittadini, quasi inefficaci per garantire pulizia e, soprattutto,sicurezza.

 

L’intervento a S.Maria La Stella

Certamente- prosegue  Caruso – è stato positivo l’intervento di Stato e Regione sull’emergenza, con lo stanziamento di una somma importante, ma è evidente che ci troviamo ancora in una situazione drammatica, tale da richiedere forze attive sull’intero territorio montano e pedemontano. La gestione di una simile emergenza, unica in tutta Europa, sta diventano quasi proibitiva, e suona quasi come una beffa alla luce dell’esiguità delle zone colpite a fronte di un intero continente”.

 

Terremoto a Catania, l'INGV: "Dopo l'eruzione dell'Etna il suolo si è  spostato di 50 cm" | Stretto Web

COMUNICATO  DELL’OSSERVATORIO ETNEO DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI VULCANOLOGIA-

L’osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha segnalato che l’emissione di cenere sta continuando “ad intensità oscillante, alimentando una nube eruttiva diretta verso sud-est”.

Con i circa 50 episodi parossistici che dal 16 febbraio 2021 hanno interessato il cratere di sud-est del vulcano, l’Etna ha incrementato la sua altezza raggiungendo i 3.357 metri sul livello del mare, rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “Gli eventi succedutisi nel 2021 – scrive in una comunicazione stampa- hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del cratere di sud-est, il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna, portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano. Il cratere di sud-est è ormai di gran lunga più alto del ‘fratello maggiore’, il cratere di nord-est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna”.

Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini del satellite Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories (http://geo-gsnl.org/), permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie dell’Etna.

Musumeci: “il governo nazionale ci dia una mano, siamo in emergenza”

Messina, Caltanissetta, Enna e San Vito: la Sicilia brucia, interventi  senza fine - Giornale di Sicilia

 

Incendio Catania, inferno in spiaggia, gente in mare. Brucia mezza Sicilia  - Cronaca - quotidiano.net

 

 

Incendi, Sicilia: a Catania case evacuate, soccorsi via mare. Curcio:  invieremo squadre da terra - Rai News

Sud Libertà -Comando V.del fuoco

 

Il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci sugli incendi che stanno devastando la Sicilia spiega: “Calamità in parte dovute a fatti naturali, 45 gradi a luglio non si registravano da tantissimo tempo, e dall’altro ad una pattuglia di delinquenti che si divertono a lanciare segnali attraverso l’attività del piromane“.

Musumeci oggi si è recato proprio a Catania al noto lido ‘Le Capannine’ del litorale sabbioso della Playa ieri bruciato e distrutto dalle fiamme. “Il carcere per certa gente – aggiunge Musumeci riferendosi ai piromani- e’ previsto, purtroppo per sei mesi un anno. Dipendesse da me sarebbe a vita. E non butterei nemmeno le chiavi. Le terrei – evidenzia- perché le celle ogni tanto vanno pulite“.
Sulle carenze dei Vigili del fuoco in Sicilia che svolgono un grande lavoro, Musumeci afferma che la questione “come si sa non dipende dalla Regione siciliana ma dal ministero dell’Interno. Ai vigili del fuoco siciliani abbiano donato un elicottero che credo sia una dimostrazione istituzioni sms significativa. Quindi – continua – bisogna interloquire con il governo nazionale ed io l’ho fatto il mese in occasione della visita a Palermo del ministro Lamorgese”.

Per quanto riguarda le nostre forze – prosegue Musumeci- abbiamo messo a disposizione tutte le nostre forze con la protezione civile regionale. Abbiamo comprato cento mezzi per le associazioni del volontariato per il periodo estivo e potenziato il corpo delle guardie forestali”. . Bisognerebbe intercettare i focolai di incendio già all’inizio prima che possa espandersi“.

“Questi incendi sono stati una brutta batosta per alcuni operatori economici come qui al lido delle capannine distrutto dalle fiamme. Vedremo cosa ci consente la legge di fare. Sono in contatto con la protezione civile nazionale. …..

Messina, rilevate criticità nel torrente Papardo

 

Messina. Torrente Papardo, dalla Regione 220mila euro per il progetto  esecutivo | l'Eco del Sud

Archivi Sud Libertà

 

Il Comune di Messina ha emesso il Comunicato che appresso pubblichiamo: 

La III Commissione consiliare, presieduta dal Consigliere comunale Giovanni Scavello, facendo seguito alla seduta dello scorso 14 aprile, è tornata ad affrontare le criticità che si registrano nel torrente Papardo, in località c/da Carcarazza, audendo il Presidente della VI Municipalità, Maurizio Mangraviti, che da anni ormai attenziona le problematiche della zona, il geom. Rodilosso del Dipartimento della Protezione Civile e Fabrizio Mancuso in rappresentanza dei residenti.
Il Presidente Mangraviti ha avuto modo di evidenziare, in primo luogo, le condizioni di pericolo in cui versa l’alveo del torrente, che è privo di copertura e viene utilizzato, di fatto, dai residenti della zona come viabilità per l’accesso alle proprie residenze. Il Presidente della VI Municipalità, unitamente al rappresentante dei residenti Mancuso, ha inoltre evidenziato che l’alveo è ingombro da rifiuti e vegetazione che ostacolano il regolare deflusso delle acque meteoriche e che inoltre, nell’ultimo mese, hanno provocato il divampare di incendi nella zona.

Il geom. Rodilosso ha riferito ai presenti che, con riferimento alla zona di interesse della Commissione, esiste la progettazione in fase esecutiva della copertura e della regimentazione delle acque e sistemazione della viabilità, ma che, tuttavia, l’iter realizzativo è ancora lungo e non suscettibile di dare risposte a breve alle criticità segnalate. Appreso tale stato di cose, la Commissione si è determinata nel sollecitare tutti i competenti organi comunali e regionali al fine di trovare soluzioni per eliminare la pericolosità dello stato dei luoghi, alla luce di quanto emerso dai lavori d’Aula. E’ emerso dal dibattito infatti che le problematiche di che trattasi non interessano solo i residenti, ma rappresentano una grave fonte di pericolo per alcune infrastrutture pubbliche quali l’Ospedale Papardo, il Polo CNR ed il campo di rugby Arturo Sciavicco che sono posti a valle del tratto in argomento.

Fogna a cielo aperto sul Torrente Papardo. FOTO - Tempo Stretto - Ultime  notizie da Messina e Reggio Calabria

Stamane, Sabato, Sindaci, amministratori, cittadini a Buccheri (Siracusa) per reclamare la fiscalità di sviluppo

Oggi,sabato 12 giugno dalle ore 9,30 ci sarà un incontro dalle Zone Franche Montane Sicilia promosso dai comuni Iblei, in piazza Roma a Buccheri, in provincia di Siracusa, con sindaci, amministratori, consiglieri comunali, CNA, imprenditori e cittadini, per reclamare la fiscalità di sviluppo e difendere il diritto di residenza.  Una norma che non è stata ancora approvata, dopo più di 2300 giorni. Le popolazioni delle terre alte di Sicilia la chiedono per scongiurare un futuro di abbandono dei luoghi in cui sono nate.

 

La richiesta di audizione ai presidenti di Governo e Assemblea regionale siciliana
 
Nei giorni scorsi una richiesta di incontro urgente è stata inoltrata dai sindaci e dall’associazione ZFM Sicilia al presidente della Regione sicilianaNello Musumeci e a Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana per pianificare un’azione comune politica e istituzionale per la definizione del percorso, che interessa i due rami del Parlamento italiano. Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, nel corso della 264esima seduta dell’Ars, con parere “favorevole” del Governo, non risulta sia stato fatto nulla di dirimente per accelerare l’iter legislativo a Roma.

 

Attendere ancora è da irresponsabili, non ci sono reali impedimenti”
 
«Non ci sono reali impedimenti per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia. È da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani» fanno sapere dall’associazione Zone Franche Montane Sicilia. «Non possiamo più aspettare – è il commento del coordinatore Vincenzo Lapunzina -, abbiamo aspettato per fin troppo tempo. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato che mira a dare fiducia agli operatori economici, nonché fiscale e previdenziale».

Messina, riunione operativa stamane sulla Campagna Antincendio

 

Convocata dall’Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, si è svolta questa mattina la riunione per affrontare le questioni relative agli aspetti organizzativi della Campagna Antincendio 2021. All’incontro, cui erano state invitate a partecipare tutte le associazioni iscritte all’elenco territoriale, hanno preso parte il responsabile del Servizio di Protezione Civile ing. Giuseppe De Pasquale; gli esperti comunali per la Protezione Civile Antonio Rizzo e per il volontariato di Protezione Civile Sabrina Palumbo; il geologo assunto a tempo determinato per l’attuazione del Piano comunale di Emergenza Antonino Torre; le Associazioni ARP; Nucleo Diocesano di P. C.; Legambiente dei Peloritani e Mari e Monti 2004.

Si è concordata la convenzione da stipulare per garantire un servizio di avvistamento dinamico sul territorio e una reperibilità per il supporto a richiesta per lo spegnimento degli incendi. Sono stati comunicati ai referenti delle Associazioni che dispongono del personale formato alla lotta agli incendi, tutti i punti di approvvigionamento idrico comunicati da Amam S.p.A. e presenti sul territorio comunale. “Inizia così – ha evidenziato l’Assessore Minutoli – il conto alla rovescia per l’avvio delle attività predisposte in linea con le direttive impartite dalla locale Prefettura a seguito dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi. Raccomandiamo di attenersi alle normative di legge e al rispetto dell’Ordinanza Sindacale volta a mitigare i rischi incendi sul territorio cittadino. Una maggiore collaborazione da parte di tutti i cittadini – ha concluso l’Assessore – sarà fondamentale a limitare i rischi per la cittadinanza”.

 Messina

NAPOLI: SABATO 5 GIUGNO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE RIAPRE IL PARCO SOMMERSO DI GAIOLA E L’AREA DI BALNEAZIONE

 

Parco sommerso di Gaiola: storia, orari, prezzi, come arrivare

NAPOLI

Sabato 5 Giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente riapre il Parco Sommerso di Gaiola e l’area di balneazione pubblica. Firmato l’Accordo tra Comune di Napoli, Autorità Portuale e Ministero dell’Ambiente, attraverso L’Ente gestore del Parco Sommerso di Gaiola, che sottoscrive una collaborazione tra Istituzioni per consentire ai cittadini la fruizioni degli spazi del Parco Sommerso e della Spiaggia Pubblica .

Riapre, quindi, -informa il Comune di Napoli – al pubblico il Parco Sommerso di Gaiola, chiuso da oltre 6 mesi a seguito delle disposizioni per il contenimento della diffusione di COVID-19, che imponeva a livello nazionale la chiusura al pubblico dei luoghi della cultura, ai sensi della normativa prevista dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Sabato 5 Giugno sarà anche la ricorrenza  della Giornata mondiale dell’ambiente, data simbolica per sottolineare l’importanza vitale della tutela dell’ecosistema marino cittadino e la riapertura sarà, come per la passata stagione, all’insegna della sostenibilità, vivibilità e sicurezza. Sulla base dei dati raccolti durante la stagione scorsa, infatti, il 98% dei fruitori ha espresso grande apprezzamento sulle condizioni di vivibilità, sicurezza, pulizia e decoro dell’area, scaturite dalle misure di contingentamento degli accessi.

Ascoltando i suggerimenti degli utenti, circa il 20% suggeriva alcuni miglioramenti nel sistema di prenotazione, per migliorare sempre più la fruizione pubblica dell’area, garantendone ancor più una pluralità di accesso ai cittadini, si è provveduto a far realizzare un nuovo sistema di prenotazione che permetterà di inserire dei blocchi sulla possibilità di uno stesso utente di prenotare l’accesso per più di due turni a settimana e delle penalità per le fastidiose “prenotazioni fantasma”, ovvero le prenotazioni fatte da utenti che poi non usufruiscono dell’accesso, privando inutilmente altri utenti di posti utili.

Approfittando della chiusura al pubblico imposta dalle misure anti COVID-19, in questi mesi, con un importante lavoro del Comune di Napoli, sono stati effettuati importanti lavori, non più procrastinabili, al muro di contenimento del terrapieno che costeggia la lunga pedamentina di accesso al Parco che si diparte da Discesa Gaiola. Inoltre sono stati realizzati, a cura del Parco, i necessari lavori di risanamento e messa in sicurezza della banchina del porticciolo danneggiata dalle mareggiate. Nel frattempo in questi giorni i volontari del CSI Gaiola onlus si sono mobilitati per ripulire spiaggia e scalinatella, invasa da rovi e cespugli dopo il lungo periodo di chiusura. Confermati quindi i due turni di accesso (9:00-13:00 e 14:00-18:00) con sistema di prenotazione online all’indirizzo https://www.areamarinaprotettagaiola.it/prenotazione , ma il numero di bagnanti per turno è stato portato a 100 per un totale quindi di 200 bagnanti al giorno.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alle Pari Opportunità con Delega al mare, Francesca Menna:” Il nuovo sistema di prenotazione, che verrà anche sperimentato sulla spiaggia delle Monache, garantirà ancor più un accesso plurale e democratico ai cittadini all’insegna della sostenibilità ambientale in un luogo unico della nostra Città.” ” Siamo felici che proprio all’interno di una Riserva marina e Parco archeologico sommerso, grazie ad una sana collaborazione istituzionale si sia trovata la chiave per dimostrare la possibile convivenza tra fruizione pubblica, tutela del patrimonio e sicurezza dei cittadini.” afferma il Direttore del Parco Sommerso, Maurizio Simeone

 

Catania Mare, Festa della Repubblica con la Spiaggia libera del Comune di Catania n.3

spiaggia libera n. 3 Etna

Foto Ufficio Stampa Comune di Catania (N.m.)

Comincia oggi mercoledì 2 giugno, festa della Repubblica, l’estate dei catanesi, a ingresso gratuito, nell’arenile comunale della plaia. Con largo anticipo rispetto agli anni scorsi e con aggiuntivi servizi funzionali, ad aprire i battenti sarà la spiaggia libera numero 3,  denominata “Stromboli”.

Stabilendo un vero e proprio record per la città di Catania, i primi millecinquecento metri di spiaggia pubblica attrezzata e degli annessi parcheggi e servizio bar saranno operativi per accogliere bagnanti e patiti della tintarella, in virtù dell’ ’aggiudicazione della gara d’appalto, quinquennale, esitata nei giorni scorsi dall’Amministrazione Comunale. Una procedura innovativa per il bando delle spiagge libere, con un sistema a punti sulla base di servizi aggiuntivi a quelli fondamentali, promossa dalla giunta Pogliese, su proposta dell’assessore al mare Michele Cristaldi. 

Grazie a questo nuovo approccio amministrativo, nelle tre spiagge libere vi saranno facilitazioni per l’accesso dei diversamente abili alle strutture balneari, attività di animazione per adulti e bambini, adeguamento delle strutture esistenti, sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti, aree di sgambettamento per cani, ma anche altri servizi completamente nuovi, come il wifi sugli spazi sabbiosi per l’accesso alla balneazione, approntati rispettando gli obblighi del distanziamento anticovid. L’apertura anticipata della spiaggia libera n.3, quasi alla fine del viale Kennedy, nei pressi della zona di San Francesco La Rena, rappresenta l’anteprima di un’offerta rinnovata e migliorata grazie al sistema di aggiudicazione di valutazione del rapporto qualità/prezzo e dunque con l’obbligo a eseguire tutti i nuovi servizi richiesti dal Comune; l’azienda appaltatrice Stella Polare Srl di Catania, gestirà i cinque mila metri complessivi delle tre spiagge libere, sino a tutto il 2025, senza costi per le casse pubbliche, che anzi introiteranno gli oneri concessori previsti dal bando.  Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è avviare entro pochi giorni anche nelle altre due strutture comunali i servizi di spiaggia libera gratuita: la  numero due “Vulcano” e successivamente la numero uno “Etna” in modo che prima del 15 giugno siano tutte operative e funzionali.  

Grazie all’impegno dell’assessore Cristaldi, dei dirigenti e dei funzionari preposti -ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – abbiamo superato le improvvisazioni del passato -ha aggiunto il primo cittadino- abbiamo migliorato i servizi per il mare cittadino, con accesso gratuito e prestazioni adeguate a chi vuole godere con tutti i confort del nostro litorale sabbioso. Per cinque anni non vi sarà bisogno di alcuna procedura di affidamento, che nel passato ha ritardato l’apertura delle nostre spiagge libere, per consentire a tutti di godere del nostro splendido litorale con strutture e servizi qualificati e soprattutto con tempi certi di apertura, come mai accaduto prima. Già lo scorso anno eravamo riusciti a offrire servizi ottimali,  ma miglioriamo ancora di più grazie a modalità di trasparenza e valutazioni di merito oggettivo, per garantire la funzionalità per l’accesso libero a gratuito al mare del nostro litorale sabbioso”.

Seppur con le tante incognite connesse al Covid – ha spiegato l’assessore Cristaldi – ci siamo mossi per tempo e con una prospettiva di lungo termine, secondo un preciso indirizzo del sindaco Pogliese,  con nuovi meccanismi di affidamento, per aumentare ancora di più i servizi e le funzionalità delle nostre spiagge libere comunali. Già lo scorso anno, nonostante le particolari difficoltà organizzative per via delle prescrizioni anti contagio le nostre spiagge libere sono state portate a modello in tutta la Sicilia,  con servizi aggiuntivi a quelli tradizionali di bagni, docce e salvataggio, che nulla hanno da invidiare agli stabilimenti balneari a pagamento”.

Cristaldi ha anche reso noto che nei giorni scorsi, ignoti, nottetempo hanno tranciati i cavi dell’alimentazione della corrente elettrica della spiaggia libera n.3 “Stromboli” che mercoledì aprirà i battenti, causando un guasto che è stato immediatamente riparato; sull’episodio i rappresentanti della ditta appaltatrice hanno sporto denunzia all’Arma dei Carabinieri.

Giovedì mattina, inoltre, sul lungomare di roccia lavica, avranno inizio i lavori per realizzare l’accesso per i disabili nel borgo di San Giovanni Li Cuti. Anche questa struttura, verrà realizzata con un nuovo sistema che ne aumenta la sicurezza e gli spazi per i meno fortunati.

Aci Sant’Antonio: pulizia straordinaria delle strade

 

 Caruso: “A breve saranno interessate tutte le vie”

 

Pulizia delle strade, occhio ai divieti in centro a Grottammare | La Nuova  Riviera

Aci Sant’Antonio: ha preso il via l’intervento di pulizia straordinaria delle strade, tanto per la rimozione della cenere vulcanica quanto per la pulizia in generale.
In questa prima fase ad essere interessate sono le zone della parte alta del territorio, e con esattezza: via Silvio Pellico, via Salemi Pennisi,via Biagio Pace, via Meli, via Alfieri, via Juvara, via Collegio Fiandaca e via Collegio.
Nei prossimi giorni si proseguirà affinché il servizio copra l’intero territorio, e verranno comunicate ulteriori importanti novità circa il servizio di spazzamento meccanizzato delle strade.
“Quelle interessate adesso da questo intervento – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca – sono vie nelle quali insiste la presenza di erba spontanea, ed aveva senso effettuare la pulizia con rimozione della cenere vulcanica se accompagnata da un ulteriore intervento di scerbamento. Abbiamo quindi previsto di effettuare lavori ad hoc, in questo senso, anche perché con l’avanzare del periodo primaverile urgeva adesso un intervento molto più robusto”.
Il Sindaco, Santo Caruso, evidenzia l’importanza degli interventi di pulizia che a breve interesseranno il territorio: “Dopo questa prima fase saranno interessate anche le altre strade del territorio, e prossimamente la pulizia meccanizzata delle strade presenterà delle novità importanti tramite le quali proveremo a rendere ancora più efficace questo servizio”.

Rifiuti Aci Sant’Antonio: scattano i controlli sul “secco” e sanzioni per chi non differenzia

Caruso: “I disagi per la discarica di Lentini impongono regole ferree”

 

Il caso della chiusura della discarica di Grotte San Giorgio, a Lentini,che sta causando numerosi problemi ai Comuni che lì conferiscono il secco indifferenziato, caso giunto fino in Parlamento per le delicate questioni che solleva, rischia di costare molto salato alla collettività, e ogni Ente a fronte di tale rischio tenta di adottare i provvedimenti che può.
Dopo l’istituzione del Servizio di Sorveglianza Ambientale, lo scorso anno, da parte del Comune di Aci Sant’Antonio con la collaborazione dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, e dopo una prima fase di controlli nelle scorse settimane, dalle tarde ore di  venerdì (giorno in cui viene depositato il secco per la raccolta del giorno dopo) si procederà al regolare controllo dei sacchetti nei quali l’utenza deposita i rifiuti non differenziabili, per accertarsi che all’interno non vi siano parti che invece dovrebbero essere differenziate (come plastica, vetro, umido, carta).

Nel corso di questa prima ispezione le guardie ambientali apporranno degli avvisi nei casi in cui dovessero riscontrare delle irregolarità, ma già dal controllo della settimana successiva per ogni irregolarità verrà rilasciata una sanzione.
La discarica di Lentini è in crisi, rischia di chiudere – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca – e questo per tutti i Comuni che fino ad ora se ne sono serviti comporterà un aumento del costo del conferimento. A ciò, poi, si aggiunge il fatto che probabilmente si avranno delle quote prestabilite, quindi è estremamente importante adesso diminuire ulteriormente la quota dell’indifferenziato che il sabato noi andiamo a conferire, quindi verranno fatti dei controlli
serratissimi”.
Il Sindaco, Santo Caruso, si rivolge alla cittadinanza: “Ci rendiamo perfettamente conto che questo potrebbe comportare dei disagi, ma è necessario che si comprenda che si tratta di controlli che siamo tenuti a fare, perché quello che sta succedendo a Lentini ci impone di adottare regole ferree. La speranza è che venga trovata una soluzione definitiva
che vada nella giusta direzione, sia in termini economici che ambientali”.

TERMOVALORIZZATORI, POSSIBILE SOLUZIONE PER UNA SVOLTA GREEN»

CATANIA, EMERGENZA RIFIUTI: INTERVIENE “AMICI DELLA TERRA”
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Appello del rappresentante regionale Ettore Barbagallo al presidente della Regione Siciliana e al sindaco del capoluogo etneo: «Servono impianti di ultima generazione a impatto ridotto»

«Sul tema dei rifiuti in Sicilia purtroppo non c’è più tempo da perdere: la situazione è giunta al dramma della chiusura delle discariche più importanti e del trasferimento di migliaia di tonnellate di rifiuti al Nord Italia, con spese enormi a carico dei contribuenti, ulteriore inquinamento a causa dei trasporti e una pesante ricaduta negativa sulla fiducia di migliaia di cittadini onesti, che differenziano con grande attenzione e senso civico». Queste le parole del presidente dell’associazione Amici della Terra Sicilia Ettore Barbagallo, (nella Foto Press, sopra)che questa mattina ha inviato una lettera al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e al sindaco di Catania Salvo Pogliese, sull’emergenza rifiuti.

«Ci preme sottolineare anche lo “schiaffo” ai tanti amministratori, sindaci e assessori in prima linea, che con fatica e orgoglio sono riusciti a ottenere risultati assolutamente insperati in una regione troppo spesso additata come incapace di gestire i servizi pubblici. Questi esempi virtuosi non meritano di essere mortificati da ostacoli che sembrano legati a pregiudizi ormai antistorici. Ci si sta rendendo conto, con colpevole ritardo, che non basta realizzare una seppur considerevole raccolta differenziata per chiudere il cerchio dei rifiuti e perseguire la cosiddetta economia circolare, ma occorre prevedere un passaggio ulteriore che, allo stato delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche, deve considerare l’utilizzo di Termovalorizzatori di nuova generazione, caratterizzati da alta efficienza e impatto ambientale minimo».

Una battaglia che “Amici della Terra” conduce da tempo «e chi ci conosce – continua Barbagallo – sa che abbiamo sempre avuto un approccio concreto, scientifico e basato su dati certi, senza demagogia né preconcetti. I recenti studi scientifici dei Politecnici di Torino e Milano, nel rapporto noto come “Libro Bianco “dei rifiuti, evidenziano l’enorme differenza di impatto ambientale, sociale ed economico delle discariche rispetto ai termovalorizzatori; e la Relazione 2021 dell’Autorità Nazionale Antitrust invita a realizzare nuovi impianti di termovalorizzazione nel Centro Sud, citando come causa dei ritardi la cosiddetta “Sindrome Nimby”.

A Catania, dove l’emergenza di questi giorni è divenuta particolarmente grave, il progetto di un impianto di trattamento sembra subire ulteriori rallentamenti. Invitiamo, pertanto, tutti gli attori istituzionali a fare più in fretta possibile, ricordando che i termovalorizzatori devono rispettare limiti normativi molto stringenti rispetto alle emissioni, che non hanno eguali nel panorama delle installazioni industriali. I pregiudizi o gli approcci ideologici devono lasciare spazio alle soluzioni più utili e meno impattanti. Ci piace ricordare – conclude il rappresentante dell’associazione ambientalista – che oltre agli evidenti vantaggi economici, ambientali e sociali, le recenti tecnologie di termovalorizzazione consentono la produzione di idrogeno utile anche per la mobilità sostenibile».