Catalogna: Protesta continua per avere la libertà

ATTI BARBARI DELLA POLIZIA E PERPLESSITA’ SULLA CORRETTEZZA DEL GOVERNO SPAGNOLO

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Il referendum per l’indipendenza della Catalogna ha determinato la paralisi di tutti i settori  per lo sciopero generale indetto per protestare contro la repressione messa in atto dalla polizia domenica scorsa  che ha provocato centinaia di feriti. Già dalle prime ore dalla mattina si sono formati diversi chilometri di coda sulle strade interessate dalle dimostrazioni, alcune scuole non hanno aperto e il trasporto pubblico è ridotto al minimo, con lunghe attese nella metropolitana di Barcellona. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati spagnoli CGT, IAC, Intersindical CSC e COS, “contro la repressione e per le libertà”. Le quattro sigle hanno spiegato che l’invito è rivolto non solo ai lavoratori ma a tutta la cittadinanza. Il governo regionale di Carles Puigdemont ha appoggiato lo sciopero, al quale si sono uniti anche i dipendenti del porto di Barcellona, le università pubbliche, la Federcalcio catalana, il Museo d’arte contemporanea. Resterà chiusa anche la Sagrada Familia. A non aderire, sono invece state le due principali confederazioni sindacali spagnole, la Ugt e le Comisiones Obreras (CcOo) perché “in nessun caso avalleranno posizioni che diano copertura” a una dichiarazione unilaterale di indipendenza. “Diciamo chiaramente che non accettiamo quella posizione o quella strategia politica”, hanno detto, chiedendo però al governo spagnolo di “aprire uno scenario di dialogo e di proposta di contenuti”.

(Agenzia)

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