Rinvio a giudizio del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque (nella foto) del Movimento 5 stelle. La richiesta proviene dalla Procura di Bagheria per l’ipotesi di reato di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio.
L’udienza preliminare è stata fissata per l’11 aprile. Immediatamente è scattata l’autosospensione dal Movimento 5 stelle secondo le regole interne.
Oggetto dell’’inchiesta che ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati verte sia sulla problematica dei rifiuti che sull’abusivismo edilizio.
La Procura informa che nel mese di settembre scorso al sindaco di Bagheria fu notificata la misura dell’obbligo di firma che il gip revocò dopo l’interrogatorio di garanzia Nell’indagine sono state coinvolte altre 21 persone tra imprenditori, funzionari comunali e un dirigente della Regione.
L’accusa di rinvio a giudizio riguarda anche di avere concordato illegalmente con l’ex commissario della città metropolitana Manlio Munafò e Salvatore Rappa, legale rappresentante della società sportiva Nuova Aquila Palermo, l’affidamento del Palasport a Comune e società in partnership. La difesa del sindaco sostiene di aver dato priorità alla gestione comunale del palazzetto e di aver per questo presentato la domanda di affidamento col privato fuori termine.
Un altro capo d’accusa è quello di essere stato intercettato dagli investigatori e di ’avere” rivelato al cognato l’esistenza di un procedimento penale avviato sulla sua casa abusiva. Procedimento di cui aveva saputo da un vigile urbano, pure indagato. Una strana vicenda nata da una falsa autodenuncia presentata a nome del familiare, ma di cui questi nulla avrebbe saputo”.