Finanziamenti europei: 9 indagati in Calabria

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa in carcere su richiesta della procura distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 9 indagati per minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d’asta ed abuso d’ufficio.L’ordinanza è stata resa esecutiva stamani dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, il Ros e il comando provinciale Carabinieri di Catanzaro.Il provvedimento riguarda esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della regione Calabria, nonché 2 soggetti contigui alla cosca Mancuso di Limbadi.

Le indagini hanno documentato l’ingerenza mafiosa della potente cosca ‘ndranghetista dei Mancuso nella gestione dei fondi della comunità europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficoltà nonchè l’esistenza di un comitato d’affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale ‘credito sociale’, indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all’estero.

Moretti condannato:resta cavaliere del lavoro

 

Via titolo Cavaliere Lavoro a Moretti, Senato boccia richiesta M5s

Il Senato non ha approvato la richiesta di calendarizzare la mozione, presentata dal Movimento Cinque Stelle per togliere il titolo di Cavaliere del Lavoro a Mauro Moretti, attuale amministratore delegato di Leonardo, ex Finmeccanica, dopo la condanna a sette anni per il disastro ferroviario di Viareggio.

Con la sentenza di primo grado moralmente è inaccettabile per noi familiari che loro siano ancora a guidare questo Paese in aziende di Stato molto importanti”. Così i familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio all’indomani della sentenza del Tribunale di Lucca che ha condannato, tra i 33 imputati, gli ex amministratori delegati di Rfi, Mario Moretti a sette anni di reclusione, e Mario Michele Elia a sette anni e sei mesi.

Il Senato non approva con ampia maggioranza la mozione“, annuncia il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha fatto ripetere due volte la votazione.

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Salvini: mettere un tetto agli stipendi degli artisti

E’ una cosa indegna pagare un artista 650 mila euro per pochi giorni di lavoro.   E’ uno sc hiaffo a tanta gente.Così il leader della Lega Nord Matteo Salvini, ai microfoni di ‘La Zanzara’, su Radio24, commenta il compenso del direttore artistico del Festival di Sanremo, Carlo Conti, finito nei giorni scorsi al centro delle polemiche. “Più che la polemica su Conti – sottolinea Salvini – ho chiesto che la Rai, che ha quantificato in 6 milioni di euro il guadagno che le deriverà dai 5 giorni di Sanremo, accrediti quei soldi su un conto della Protezione Civile per i terremotati”.

” Dare 650mila euro è uno schifo, andrebbe messo un tetto agli stipendi degli artisti. Io non avrò il piacere di seguire il Festival, perché in quei giorni sarò impegnato a fare altro”.

Napoli, ucciso imprenditore pregiudicato

Napoli ancora protagonista di violenza .Un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Caivano, in provincia di Napoli. Si tratta di un 52enne,imprenditore titolare di un’azienda di lavorazione carni, raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosi dai sicari mentre era a bordo della sua auto. Il fatto è avvenuto poco prima delle 6 in via Sturzo. La vittima era conosciuta agli inquirenti per reati contro il patrimonio. Sull’omicidio indagano i Carabinieri.

Arrestati in flagranza

Ivan Filippo Raineri

I carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato in flagranza i catanesi Ivan Filippo Raineri, 23enne, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, e un 35enne. Entrambi sono accusati di furto aggravato.

Ieri una pattuglia, durante un servizio di controllo del territorio nel quartiere San Giovanni Galermo, ha bloccato i malviventi con due auto  Alfa Romeo appena rubate in una via del centro cittadino. Raineri e il suo complice avevano forzato e danneggiato gli sportelli e il sistema di accensione. Le vetture sono state restituite ai legittimi proprietari.

Gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

Ancora drammatiche le cifre Istat sulla disoccupazione

Dalle rilevazioni diffuse oggi dall’Istat il tasso di disoccupazione si attesta stabile al 12% mentre quello dei 15-24enni – cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) – è pari al 40,1% in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.

La stima dei disoccupati a dicembre è in aumento su base mensile (+0,3%, pari a +9mila); crescita attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni.

Per la problematica della disoccupazione dei giovani, invece, dal calcolo sono per definizione esclusi gli inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è in diminuzione nell’ultimo mese (-0,1%, pari a -15mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%.

Nel periodo ottobre-dicembre alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,6%, pari a +78mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, pari a -78mila).

GLI OCCUPATI – A dicembre la stima degli occupati è stabile rispetto a novembre, sintesi di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. Aumentano gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35. A crescere, in questo mese, è l’occupazione dipendente a termine mentre calano gli indipendenti. Il tasso di occupazione è stabile al 57,3%.

Nell’arco del trimestre ottobre-dicembre si registra una sostanziale stabilità nella stima degli occupati rispetto al periodo precedente, sia tra gli uomini sia tra le donne. Segnali di crescita si rilevano per ultracinquantenni, dipendenti a termine e indipendenti, mentre si registra un calo per i 15-49enni e i dipendenti permanenti.

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"Allattamento negli Uffici postali col biberon non con il seno"

Le  Poste Italiane comunicano che non esiste il  divieto di allattamento in un ufficio postale” . In una nota il gruppo – in riferimento a una vicenda riportata da alcuni media – sottolinea che “nel caso di Biella la mamma ha allattato nella sala principale dell’ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy. Per quanto riguarda l’accesso ai servizi igienici, che sono disponibili per i dipendenti e dunque normalmente dietro ai banconi dell’accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza”.

Trump chiude le frontiere a sette Paesi musulmani

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la firma di un ordine esecutivo in materia di immigrazione che prevede controlli rafforzati alle frontiere per fermare eventuali “terroristi islamici radicali”. In particolare viene sospeso per 4 mesi l’ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen.

“Vogliamo essere sicuri – ha detto Trump, ieri durante la cerimonia al Pentagono di investitura del segretario alla Difesa James Mattis – di non avere nel nostro Paese le stesse minacce che hanno i nostri soldati all’estero”, e ha ammonito: “Non dimenticheremo mai la lezione dell’11 settembre“.

 Nel motivare il suo ordine esecutivo in cui viene sospeso, “fino a ulteriore determinazione” l’ingresso dei rifugiati provenienti dalla Siria, il presidente americano Donald Trump ha affermato che: “L’ingresso di cittadini e rifugiati siriani” è “dannoso per gli interessi del Paese”.

Prevista  anche la sospensione per quattro mesi del programma di ammissione dei rifugiati, e l’ingresso, fino a ulteriore comunicazione, di quelli siriani.

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Un festival dedicato al garden design

Il 21 aprile apre a Giarre (CT) in Sicilia la prima edizione del Garden Festival del Mediterraneo, promosso dalla Fondazione Radicepura. Il festival è il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico della Fondazione Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà di piante: tropicali, grasse, aromatiche, alberi mediterranei e agrumi.

Quattro giardini saranno creati da garden designer di fama internazionale: Michel Péna, Stefano Passerotti, James Basson, Kamelia Zaal. Altri sei, di dimensioni più piccole, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call, che si è chiusa l’8 gennaio 2017, ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 200 domande provenienti da 10 paesi diversi. La giura, presieduta da Sarah Eberle con Jordi Bellmunt, Carmela Canzonieri, Daniela Romano, Franco Livoti e la collaborazione di Pablo Georgieff, ha selezionato a gennaio i sei partecipanti, che provengono da Università degli Studi di Bologna (Italia), Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona – ETSAB (Spagna), Agence de Paysage Andueza Agor (Francia), Istanbul Technical University e Mustafa Kemal University (Turchia), a cui si aggiunge un professionista freelance (Uruguay/Francia).

  Il Mediterraneo è uno dei «grandi cantieri» dell’umanità in tutti i sensi del termine: ecologia, culture, economie, conoscenze, vivere insieme – dichiara Pablo Georgieff, direttore artistico del festival. 

 

 

 


 

Proposte per la tutela del paesaggio ed ambiente

Incontro istituzionale tra i vertici dell’Ordine professionale e del Parco dell’Etna

CATANIA – Tutela del paesaggio e dell’ambiente, fruizione del vulcano, rispetto della biodiversità: questi i temi discussi durante l’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, tra il Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Catania, presieduto da Giuseppe Scannella, e la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia. In primo piano le potenzialità di sviluppo di un territorio – quello che ricade all’interno del Parco – in cui è necessario rendere compatibili e sostenibili le attività dell’uomo con le esigenze di tutela dei luoghi riconosciuti come patrimonio Unesco.

 Le riflessioni dei professionisti si sono soffermate sulla necessità di un’interpretazione in chiave contemporanea del concetto di “vivere e abitare il vulcano”: «Il nostro compito – ha sottolineato Scannella – è quello di farci interpreti della relazione e dell’integrazione tra uomo e ambiente, cercando di dialogare con gli attori istituzionali al fine di avviare percorsi di pianificazione condivisa che tengano conto delle competenze dei nostri architetti. Di rilevante importanza anche le tematiche del Piano territoriale del Parco dell’Etna e della Vas (valutazione ambientale strategica) che, come illustrato dalla presidente Mazzaglia, è in fase di redazione. Abbiamo sollecitato l’attenzione dell’Ente nei confronti del Piano paesaggistico della Soprintendenza dei Beni Culturali – ha concluso Scannella – e sulla possibilità che i due strumenti di pianificazione territoriale non entrino in contrasto tra di loro».

 «Si è trattato di un incontro proficuo – ha commentato Marisa Mazzaglia – che ha posto le basi per una collaborazione su progetti specifici: in primo luogo la candidatura del Parco al programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco. Una visione di area che abbia come luogo centrale l’Etna e che metta insieme i due fiumi circostanti: l’Alcantara e il Simeto fino a Taormina, un territorio vastissimo unificato da un paesaggio straordinario. Un altro progetto messo in campo è quello di un workshop sul paesaggio etneo di rilevanza internazionale, sui temi abitativi e sugli aspetti legati all’accoglienza e alla fruizione del Parco dell’Etna. Altra proposta, accolta anch’essa con interesse e disponibilità dall’Ordine – ha continuato – riguarda la possibilità di bandire un concorso di idee rivolto ai giovani professionisti per la pianificazione dell’area a maggiore attrazione turistica, in particolare la zona del Rifugio Sapienza dove arrivano i turisti da tutto il mondo e che dovrebbe essere ripensata anche secondo criteri di ospitalità e di offerta dei servizi turistici».