Autore: sudliberta
Papa Bergoglio:" I signori della guerra non si rendono conto che la violenza non è la cura per il nostro mondo frantumato"
CITTÀ DEL VATICANO – “Penso che oggi il peccato si manifesti con tutta la sua forza di distruzione nelle guerre, nelle diverse forme di violenza e maltrattamento, nell’abbandono dei più fragili. Il mondo deve fermare i signori della guerra. Perché a farne le spese sono sempre gli ultimi, gli inermi”. Papa Francesco arriva oggi nella Casa di Reclusione di Paliano (Frosinone) per celebrare la Messa in Coena Domini con il rito della lavanda dei piedi ad alcuni detenuti. La visita ai carcerati è occasione per una riflessione più ampia che Francesco accetta di fare con Repubblica su una missione che la Chiesa non può eludere: “Farsi prossima degli ultimi, degli emarginati, degli scartati”. Dice Papa Bergoglio: “Chi non è colpevole scagli la prima pietra. Guardiamoci dentro e cerchiamo di vedere le nostre colpe. Allora, il cuore diventerà più umano”.
Mi viene solo da chiedere con più forza la pace per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne. Come ho detto anche nel recente messaggio per la giornata mondiale della pace, il secolo scorso è stato devastato da due guerre mondiali micidiali, ha conosciuto la minaccia della guerra nucleare e un gran numero di altri conflitti, mentre oggi purtroppo siamo alle prese con una terribile guerra mondiale a pezzi. Non è facile sapere se il mondo attualmente sia più o meno violento di quanto lo fosse ieri, né se i moderni mezzi di comunicazione e la mobilità che caratterizza la nostra epoca ci rendano più consapevoli della violenza o più assuefatti a essa”.
. A che scopo poi tali guerre? La violenza permette di raggiungere obiettivi di valore duraturo? Tutto quello che ottiene non è forse di scatenare rappresaglie e spirali di conflitti letali che recano benefici solo a pochi “signori della guerra”? L’ho detto più volte e lo ridico: la violenza non è la cura per il nostro mondo frantumato. Rispondere alla violenza con la violenza conduce, nella migliore delle ipotesi, a migrazioni forzate e a immani sofferenze, poiché grandi quantità di risorse sono destinate a scopi militari e sottratte alle esigenze quotidiane dei giovani, delle famiglie in difficoltà, degli anziani, dei malati, della grande maggioranza degli abitanti del mondo.
Aumentano le famiglie al di sotto della soglia della povertà
Madri di famiglia rovistano nella spazzatura alimentare dei mercati : a questo siamo arrivati!
Azione governativa tesa al contrasto alla povertà incentrata su tre ambiti: il riordino delle prestazioni assistenziali, il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali e il varo del reddito di inclusione. Quest’ultimo, introdotto con la legge delega sulla povertà approvata nel marzo scorso, rappresenta una misura dedicata alle famiglie in difficoltà. Di cosa si tratta?
Il reddito di inclusione andrà a sostituire il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), una misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico, condizionata all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico.
A caratterizzare il disagio economico si dovrebbe considerare un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti. Ogni nucleo familiare riceverà mensilmente la somma necessaria a colmare la differenza tra la soglia di povertà e il proprio reddito disponibile
(Agenzia)
Accusa dell'Ordine degli architetti: la Sovrintendenza sposta il dibattito sul piano politico
PIANO REGOLATORE GENERALE DI CATANIA:
«STOP A POLEMICHE, RIPORTARE DIBATTITO SUI TEMI CONCRETI»
CATANIA – «Le polemiche che stanno montando in questi giorni in merito alla nota inviata all’Amministrazione di Catania dalla Regione Siciliana sulla necessità di predisporre il Piano Regolatore Generale del Comune, rischiano di spostare il dibattito esclusivamente sul piano politico, mettendo in ombra il dato più rilevante: ovvero che la città etnea attende da circa cinquant’anni l’adozione di un nuovo strumento urbanistico». Con queste parole si apre la nota congiunta di Santi Maria Cascone e Giuseppe Scannella, rispettivamente presidenti degliOrdini di Ingegneri e Architetti di Catania. «Le nostre categorie professionali – affermano – si sono adoperate spesso, com’è noto, nel tentativo di contribuire al superamento di una impasse che dura da tempo e che di certo non è imputabile direttamente agli amministratori che si sono alternati negli ultimi anni a Palazzo degli Elefanti. Per questo crediamo che riportare la questione sui temi concreti possa aiutare gli attori coinvolti e la città tutta, a intraprendere un percorso partecipato che conduca finalmente alla definizione dell’idea urbanistica che immaginiamo e vogliamo. Una necessità – concludono – che non può essere più rimandata poiché in gioco non c’è il consenso politico di una parte o di un’altra, ma il futuro della città e delle generazioni a venire».
Il riferimento alla Regione siciliana – è noto – è sugli uffici della Sovrintendenza di Catania la cui guida (Maria G.Patanè) ammette candidamente di essere orientata politicamente come nelle sue decisioni.
Programmi Tv e digitale terrestre g. 13 Aprile
Per le schede "Fast" di rilevamento fabbricati colpiti dal terremoto
SISMA IN CENTRO ITALIA: IL SUPPORTO DI TREDICI VOLONTARI ETNEI
Gli ingegneri dell’Ordine di Catania hanno svolto attività di rilevamento di agibilità degli edifici nelle provincie di Macerata e Rieti
CATANIA – Si sono riuniti nella sede dell’Ordine degli Ingegneri di Catania i tredici professionisti etnei che hanno svolto, in qualità di volontari, le attività di verifica ispettiva degli edifici colpiti dal sisma in Centro Italia. Insieme al presidente Santi Maria Cascone, è stato il consigliere dell’Ordine Giuseppe Marano a raccogliere le testimonianze delle esperienze vissute dal gruppo: «Per i nostri iscritti – ha detto – è stata un’occasione di crescita umana e professionale. Hanno collaborato con colleghi provenienti da altre regioni del Paese, immersi in un contesto edilizio ma anche sociale che sta cercando di risollevarsi e di cominciare a ricostruire».
Gli ingegneri etnei si sono recati prevalentemente nelle zone in provincia di Macerata e di Rieti, occupandosi soprattutto della redazione delle cosiddette schede “Fast” al fine del rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto e di “data entry”, attività fondamentali nel processo di acquisizione delle informazioni utili alla messa in sicurezza del territorio.
I professionisti volontari sono: Alfredo Mendola, Antonio Mangano, Fabio La Puzza, Francesca Campisi, Giuseppe Grasso, Giuseppe Pappalardo, Giuseppe Sciuto, Marco Vasta, Raffaella La Guidara, Salvo Gambino, Venero Giovannino Nicolosi, Vincenzo Petitto eVincenzo Sapienza, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, che ha commentato con queste parole: «Il bilancio della nostra partecipazione è sicuramente positivo. Si lavora ogni giorno sul campo riuscendo in media a verificare quaranta edifici nel corso del turno di sette giorni. L’attività si svolge grazie al coordinamento regionale e comunale e rappresenta un importante momento di condivisione con chi quotidianamente opera con competenza nelle zone colpite dal sisma, come la Protezione Civile. Le squadre fast si recano presso le abitazioni private dei cittadini per verificare se in caso di un’ulteriore scossa di terremoto, la struttura sia ancora in grado di resistere o meno».
I sorrisi, i desideri, i sogni, le storie di "Isola Quassùd"
Isola Quassùd presenta “Pro/fundus-storie di un altro mondo”, vincitore di MigrArti 2017
IMMIGRAZIONE, L’INTEGRAZIONE RINASCE DAL MARE
Formazione, laboratori, teatro, musica e arti figurative nel segno dell’inclusione sociale
CATANIA – Il blu del Mar Mediterraneo che diventa il colore di una rinascita all’insegna dell’integrazione e dell’inclusione sociale. Il teatro come opportunità di crescita umana e culturale per chi, sbarcando nella nostra terra crede in un futuro migliore. La salvaguardia dell’ambiente come rispetto di sé e la didattica per annullare ogni barriera culturale, attraverso la conoscenza e la condivisione di esperienze tra persone di origini diverse che fanno parte di un unico sistema socio-culturale. Sono questi i temi che hanno portato a battesimo il nuovo progetto “Pro/fundus-storie di un altro mondo” ideato e promosso dall’associazione culturale Isola Quassùd di Catania e vincitore – per la seconda volta – del bando “MigrArti 2017 sezione spettacolo” del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Un ricco programma di attività, incontri e laboratori che questa mattina (12 aprile) è stato presentato a Catania, durante la conferenza stampa presso la sede di Isola Quassùd: «Viviamo in una società ormai indifferente, dove si è perso il vero senso della vita della persona, bombardati da numeri vuoti, senza renderci conto che proprio dietro quei numeri ci sono sorrisi, desideri, sogni, storie che devono essere raccontate, ascoltate e salvate – spiega Emanuela Pistone, fondatrice regista e attrice di Isola Quassùd insieme ai ragazzi della sua compagnia Abdoulie Fatty, Mithat Aunir e Stefania Di Pietro – Pro/fundus parte proprio dalla volontà di voler riportare dalla profondità del nostro “mare”, inteso come simbolo della nostra coscienza, una visione costruttiva di un nuovo modello sociale fondato sull’interculturalità».
Il progetto premiato dal Mibact, già partito lo scorso 4 aprile nelle scuole e andrà avanti fino alla metà di luglio, è articolato in più aree: nei mesi di aprile/maggio si terranno una serie di incontri presso le scuole e centri di accoglienza del capoluogo etneo, tenuti dalla stessa Pistone e daAlessandro Cento (biologo marino e fondatore dell’associazione Ce.No.Ca) al fine di sensibilizzare l’integrazione attraverso l’educazione ambientale e le monumentali opere sommerse di Jason De Caires Taylor. Gli alunni potranno partecipare inoltre al concorso di idee “Favole dal profondo” realizzando storie, favole e disegni sul tema della rinascita e “cullate nel blu profondo”: gli elaborati più originali saranno poi raccolti in un opuscolo cartaceo a cura della Casa Editrice DueTreDue.
“I racconti del tè: miti del mare e altre storie” saranno sei incontri aperti al pubblico durante i quali artisti italiani e stranieri narreranno storie e leggende appartenenti alla mitologia occidentale e africana, legate al mistero del mare e della rinascita. Un’occasione per promuovere il piacere dell’ascolto di culture diverse in modo non convenzionale, attraverso la condivisione dei rituali del tè e del caffè.
Il laboratorio teatrale di narrazione condotto da Emanuela Pistone rappresenterà il filo conduttore di tutto il progetto e vedrà la partecipazione e collaborazione di artisti e operatori interculturali (Nawal Soufi, Sergio Fiorentino, Ramzi Harrabi, Luca Zarbano, Marta Blandini): due workshop teatrali con prove aperte al pubblico condotti da Christian Di Domenico e Mamela Nyamza; un laboratorio di scenografia e del riuso condotto da Elisabetta Censabella; una giornata di studio sui temi delle migrazioni e dell’integrazione.
Nel mese di giugno e di luglio “Blue-profundus” concluderà la rassegna con un doppio spettacolo: andranno in scena i protagonisti dellaLiquid Company sotto la direzione della stessa Emanuela Pistone in compagnia di artisti di fama nazionale come Andrea Beneventano(pianista jazz), Luca Zarbano (percussionista) e Mamela Nyamza (artista sudafricana). L’appuntamento finale sarà presso l’Osservatorio Astronomico Serralanave sull’Etna.
Assad ed Hitler: identica spregevole statura politica
Il portavoca degli Stati Uniti Sean Spicer
Siamo alle affermazioni forti adesso. Il portavoca americano Sean Spicer ha paragonato Bashar al Assad “a Hitler che neanche è arrivato a usare le armi chimiche“. E quando uno degli increduli giornalisti della sala stampa della Casa Bianca gli ha fatto notare che il dittatore nazista ha ucciso nelle camere a gas milioni di ebrei e di altre vittime dell’Olocausto, il portavoce di Donald Trump ha sulle prime insistito sul suo punto, cercando di sostenere che Hitler non usò le armi chimiche “nello stesso modo” di Assad.
“Parlando di gas sarin, Hitler non lo usava contro il suo popolo nello stesso modo in cui fa Assad” ha affermato Spicer che comunque ha cercato di aggiustare il tiro. “Capisco quello che intende dire e la ringrazio – ha detto ancora rivolto al giornalista – Hitler ha portato le armi chimiche nei centri dell’Olocausto – ha aggiunto riferendosi ai lager e campi di sterminio – quello che volevo dire io è che Assad le usa sganciandole nel mezzo di una cittadina, ma la ringrazio del suo chiarimento, non era quello che intendevo dire”.
Terrore a Dortmund: calciatori a rischio
Il terrorismo colpisce anche il calcio internazionale .Sono due i feriti delle esplosioni che hanno danneggiato l’autobus a bordo del quale ieri a Dortmund viaggiavano i giocatori della squadra del Borussia Dortmund. Oltre a Marc Bartra, ferito leggermente ad un polso e operato nella notte, ad essere colpito è stato un agente che si trovava in moto, davanti all’autobus dei calciatori, che stava scortando verso lo stadio. A confermarlo sono state le autorità tedesche che stanno indagando sull’episodio.
(Agenzia)
Programmi Tv e digitale terrestre g. 12 Aprile
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