Autore: sudliberta
Favole dal profondo
Le attività di Isola Quassùd per il progetto Pro/fundus premiato dal Mibact 2017 , ideato e diretto da Emanuela Pistone
INTEGRAZIONE SOCIALE
LA DIDATTICA ALTERNATIVA COME STRUMENTO DI SENSIBILIZZAZIONE
Presentate “Le Favole dal profondo” realizzate da oltre 400 alunni del territorio siciliano
CATANIA – Poesie che raccontano la rinascita dal profondo blu del Mar Mediterraneo, accompagnate da profumi di spezie antiche e di polveri esotiche provenienti da terre lontane: è l’arte del teatro come simbolo di integrazione e di opportunità, proprio come la interpreta l’associazione culturale Isola Quassùd di Catania, guidata da Emanuela Pistone, che ieri (24 maggio) ha presentato, negli spazi di Scenario Pubblico, l’opuscolo cartaceo Favole dal Profondo, edito da DueTredue Edizioni nell’ambito del progetto Pro/fundus – storie di un altro mondo, vincitore del bando “MigrArti 2017 sezione spettacolo” del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
La pubblicazione è il risultato degli otto incontri formativi avvenuti nelle scuole e nei centri di accoglienza di Catania, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, e tenuti dalla Pistone insieme ad Alessandro Cento (biologo marino e fondatore dell’associazione Ce.No.Ca.). Un’iniziativa che ha coinvolto oltre 400 alunni italiani e stranieri nella realizzazione di storie, favole e disegni sul tema della rinascita, al fine di sensibilizzare l’interculturalità mediante l’educazione ambientale e le monumentali opere sommerse dell’artista Jason De Caires Taylor.
La realizzazione delle Favole dal Profondo ha rappresentato una delle tante attività inserite nel ricco programma del progetto premiato dal Mibact,partito lo scorso 4 aprile e che andrà avanti fino alla metà di luglio: continuano gli incontri aperti al pubblico “I racconti del tè: miti del mare e altre storie” (sabato 8 luglio, ore 18.00 Pedara – Expo e sabato 15 luglio, ore 18.00 Etna – Serralanave – Osservatorio Astronomico) durante i quali artisti italiani e stranieri narrano storie e leggende appartenenti alla mitologia occidentale e africana, legate al mistero del mare e della rinascita. Un’occasione per promuovere il piacere dell’ascolto nei confronti di culture diverse in modo non convenzionale, attraverso la condivisione dei rituali del tè e del caffè.
Partendo dalla volontà di sensibilizzare la cittadinanza verso una “rinata” visione dell’attuale società attraverso la prassi del teatro, nel mese di giugno – nei giorni 28-29-30 presso Scenario Pubblico – andranno in scena i protagonisti della Liquid Company sotto la direzione di Emanuela Pistone e di Mamela Nyamza con lo spettacolo dal titolo Blue Pro-fundus – Favole cullate nel blu profondo, sussurrate, dipinte, suonate, danzate, scolpite.F
Cultura della flora mediterranea
PAESAGGISMO: DALLA SICILIA A LONDRA, PONTE CULTURALE
TRA RADICEPURA GARDEN FESTIVAL E CHELSEA FLOWER SHOW
James Basson e Sarah Eberle premiati all’evento della Royal Horticultural Society
CATANIA – Ecologia, sostenibilità e salvaguardia della flora mediterranea: la divulgazione del messaggio culturale legato ai temi ambientali passa anche dalla filosofia che ispira le opere dei più famosi garden designer del mondo. Dalla Sicilia a Londra, i protagonisti del Radicepura Garden Festival fanno tappa al Chelsea Flower Show 2017, ottenendo il successo della critica e i più prestigiosi riconoscimenti del mondo del florovivaismo. James Basson e Sarah Eberle, i due paesaggisti di fama internazionale – attualmente impegnati ai piedi dell’Etna proprio in occasione del primo Festival dedicato all’architettura del paesaggio e del garden design del Mediterraneo organizzato dalla Fondazione Radicepura– hanno vinto le medaglie d’oro nelle rispettive categorie nell’ambito dell’evento organizzato dalla Royal Horticultural Society.
James Basson ha conquistato inoltre il “Best Show Garden”, il premio principale della storica e prestigiosa manifestazione inglese, con il suo“The M&G Garden”. È l’isola di Malta, con il suo ecosistema, a essere rappresentata da Basson: l’idea arriva da una cava abbandonata dell’isola, il giardino infatti è caratterizzato da blocchi monumentali di pietra calcarea che ospitano piante erbacee, sempreverdi e perenni. Il giardino è ispirato ai principi della sostenibilità ecologica e all’urgente bisogno di agire concretamente per preservare il fragile equilibrio del nostro pianeta. A questo scopo l’opera utilizza l’eccezionale unicità dell’ambiente di Malta per esplorare la relazione ciclica tra distruzione e creazione, poiché la piccola isola fornisce un microcosmo della situazione globale.
A Giarre invece Basson è presente al percorso espositivo del Garden Festival con “Arethusa e Alpheo”, un’altra opera che trae linfa creativa dagli stessi concetti di ciclicità e rigenerazione: un collegamento ideale tra Sicilia e Grecia attraverso il mito di Alfeo e Aretusa che unisce simbolicamente i due paesi attraverso la storia del dio Alfeo, figlio del dio Oceano e personificazione del più grande fiume del Peloponneso, e della ninfa Aretusa, fonte a Siracusa. Quest’ultimo lavoro – visitabile per tutta la durata del Festival fino al 21 ottobre – è stato realizzato con piante provenienti dal vivaio “Piante Faro” grazie al supporto di Assovini Sicilia che è stata presente al parco botanico con la XIV edizione di “Sicilia en primeur”, l’iniziativa dedicata ai professionisti della viticoltura, e che ha ispirato anche il “wine tasting” dei vini dell’Isola all’interno delle serate intitolateDROP. Ogni domenica sera infatti, a partire dal 28 maggio – dalle 18.30 alle 22.00 – i verdi spazi del Festival ospiteranno aperitivo e dj set.
Sempre al Chelsea Flower Show, Sarah Eberle – che del Radicepura Garden Festival è anche presidente della giuria – ha ricevuto la medaglia d’oro nella categoria “artisan” grazie al giardino “Viking Cruising”. La pluripremiata garden designer dal 16 al 18 giugno 2017, a Giarre, terrà un workshop sul “Restyling del giardino mediterraneo”, inserito all’interno delle iniziative in programma al Festival promosso dalla Fondazione Radicepura, mentre il 19 giugno 2018 sarà all’Orto Botanico di Palermo per una conferenza sul garden design.
Teatro naturale come poesia
G37, SUMMIT MONDIALE DELLA POESIA
PRESTI: «CULTURA, VALORE UNIVERSALE
PER RESTITUIRE AI POPOLI LA VERA RINASCITA»
Domani mattina reading sul Bosco delle Betulle (Monti Sartorius)
di pomeriggio a Linguaglossa, nella Chiesa Madre Santa Maria delle Grazie
«Quando si manifesta il potere della conoscenza si svela l’impotenza dell’inganno economico. Il futuro sostenibile, la democrazia, l’economia, si possono garantire soltanto attraverso un percorso di conoscenza – spiega il mecenate Antonio Presti – i veri potenti del mondo sono gli studenti, gli insegnati, i poeti, gli scrittori, gli artisti, i filosofi e gli intellettuali. La Conoscenza è la potenza più grande poiché più la consegni e più aumenta. Per consegnare Conoscenza non c’è bisogno di denaro, c’è bisogno soltanto del cuore».
Un teatro naturale che racconta poesia: il nero della pietra lavica a contrasto con il blu del cielo; il bianco delle betulle tra le rocce dei crateri; il verde della natura a chiazze tra le nuvole pallide di una giornata che è accesa dalla luce della Conoscenza. Ma soprattutto l’eco di musica e parole dentro il cuore di studenti, intellettuali e poeti che nel silenzio della natura hanno raccontato il valore di quell’essere che resiste alla logica dell’avere. Il Bosco delle Betulle, nel cuore dell’Etna, questa mattina ha raccontato il potere del Sapere grazie al G37, che il mecenate Antonio Presti ha ideato per raccontare un futuro “altro” proprio durante il summit di Taormina.
Un evento sostenuto anche dal Consorzio “Valle della Halaesa” di Tusa Fiumara D’Arte e dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana: «L’iniziativa promossa da Presti – sottolinea l’assessore regionale Carlo Vermiglio – rilancia e afferma la forza e il valore della conoscenza quale strumento essenziale di promozione umana e rigenerazione dei luoghi. Un progetto che si profila di alto valore culturale e sociale, perché è sempre più importante nella società contemporanea, immaginare e costruire nuove forme di valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale in cui tutti i cittadini possano sentirsi protagonisti, vivendo la cultura come un’esperienza coinvolgente, un bene primario essenziale per il recupero sociale, lo sviluppo dei territori e il miglioramento della qualità della vita delle persone, soprattutto di quelle ai margini».
La manifestazione, che oggi pomeriggio (venerdì 26 maggio) vedrà protagonista il Comune di Castiglione di Sicilia e la sua Basilica Madonna della Catena, domani – sabato 27 maggio – rinnoverà l’incontro tra natura e poesia ancora una volta nel Bosco delle Betulle, dove i Monti Sartorius segnano il percorso di rigenerazione che parte dalla comunità di un’Isola che cerca nuovi spiragli e slanci per proiettare le nuove generazioni verso orizzonti più profondi. Nel pomeriggio, alle 18.30, l’appuntamento con i poeti per il quinto e ultimo reading è nella Chiesa Madre Santa Maria delle Grazie di Linguaglossa, che si aprirà con un omaggio dell’attore Agostino Zumbo al poeta Santo Calì: «Questo evento è basato sulla conoscenza del territorio mediata dal contatto con la natura e la cultura ed è un modo per creare scambio culturale – commenta Rosa Maria Vecchio, sindaco di Linguaglossa – poter visitare un territorio ammirandone la bellezza e le potenzialità turistiche alla luce di una riflessione poetica, sicuramente lo fanno onorare e promuovere. La cornice del Duomo di Linguaglossa, che è molto scenografica, è l’ambientazione ideale per questo incontro tra arte e socializzazione».
«La famiglia, la scuola e i luoghi della crescita, della bellezza, della spiritualità devono splendere per la loro centralità educativa e, qualora fosse necessario, dovrebbero esigere più rispetto – conclude il parroco Orazio Barbarino – l’apertura delle chiese di Linguaglossa, di Castiglione di Sicilia e di Savoca per dare accoglienza al bisogno di verità, di bellezza e di spiritualità che è dentro di noi, è il servizio principale che esse vogliono dare a tutti in questo momento di smarrimento generale».
Programmi Tv e digitale terrestre 26 Maggio
"Favoritismi" nelle selezioni dei Superdirigenti ai Beni culturali
Imparzialità ? Il Tar non condivide e boccia cinque nomine. I politici non ci stanno e invece di star zitti attaccano consapevoli che il Tar non ha un Ufficio Stampa
Il Tar del Lazio boccia le nomine di cinque superdirigenti e i politici -coerenti con il detto “le sentenze si rispettano”, non ci stanno e delegittimano la decisione della magistratura.
“Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio…”. Così il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, commenta la sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato le nomine di cinque dei venti direttori dei supermusei.
“Oggi stesso faremo appello al Consiglio di Stato” ha detto poi il ministro in merito alla bocciatura, parlando in occasione della presentazione al Mibact del programma di Migrarti.
Anche Renzi difende l’operato di Franceschini e affonda: “Il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma – una volta di più – che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso” . E ,poi Renzi vuol far valere la superiorità politica : “Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i Tar”, spiega ancora il segretario del Pd.
A proposito del suo governo dice: “Una delle scelte di cui sono e resterò più orgoglioso è aver dato ai più bravi la possibilità di concorrere per la direzione dei musei italiani, patrimonio mondiale dell’umanità. E i risultati già si vedono, a tutti i livelli. Perché abbiamo smesso di tagliare sulla cultura e abbiamo investito in questo settore come nessuno aveva mai fatto prima”.
Lupi è d’accordo con Renzi : “Allora facciamo così, aboliamo Parlamento, governo, ministeri e affidiamo tutto al Tar del Lazio che tanto già governa di suo sancendo l’immobilismo più assoluto e il divieto di qualsiasi riforma. Anche quelle che hanno dimostrato di funzionare, come la riforma dei musei italiani voluta dal ministro Franceschini con tanto di apertura internazionale dei concorsi per direttore”. Lo dice Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa popolare.
Open day per la tutela delle fragilità sociali
Sabato 27 maggio, ore 10.00, Aula Dusmet, P.O. Garibaldi Centro (piazza S. Maria di Gesù 5) – Catania
DISABILITÀ, QUALI STRUMENTI DI SOSTEGNO PER IL “DOPO DI NOI”
I NOTAI INCONTRANO I CITTADINI
Open day per presentare la Guida realizzata con le associazioni dei consumatori
CATANIA – Anche la città etnea sarà protagonista dell’Open day per la tutela delle fragilità sociali che si terrà contestualmente in 61 centri italiani. L’incontro pubblico nel nostro territorio è organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone ed è in programma sabato 27 maggio, alle 10.00 nell’Aula Dusmet dell’Ospedale Garibaldi-Centro (piazza S. Maria di Gesù 5). In quest’occasione i notai del distretto catanese – insieme alle associazioni dei consumatori e a quelle per la tutela dei diritti delle persone con disabilità – incontreranno i cittadini per presentare la Guida per il Cittadino “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
«La guida – ha affermato il presidente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzi – spiega gli strumenti giuridici utili a garantire assistenza alle persone con disabilità, a partire dalla legge sul “Dopo di noi” (legge 112/2016) che prevede strumenti pubblici e privati volti a favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone che versano in condizione di estrema fragilità sociale. Quelli pubblici sono rivolti ai disabili gravi privi del sostegno familiare, al fine di favorire percorsi che evitino il ricovero nei consueti istituti, di impedirne l’isolamento e favorirne la socializzazione, tramite l’istituzione di un apposito fondo di assistenza. Mentre quelli privati mirano a consentire la realizzazione di un “programma di vita” del disabile grave, che sia idoneo a soddisfare le sue necessità e bisogni, prevedendo a tal fine importanti sgravi fiscali per chi sceglie di sostenerlo concretamente».
Un mondo che sia paradiso per molti
G37, SUMMIT MONDIALE DELLA POESIA
DACIA MARAINI: «DOVE SI SENTE LA VOCE DEI POETI
NON SI SENTE LO STREPITO DELLE ARMI»
«Quando si manifesta il potere della conoscenza si svela l’impotenza dell’inganno economico. Il futuro sostenibile, la democrazia, l’economia, si possono garantire soltanto attraverso un percorso di conoscenza – spiega il mecenate Antonio Presti – i veri potenti del mondo sono gli studenti, gli insegnati, i poeti, gli scrittori, gli artisti, i filosofi e gli intellettuali. La Conoscenza è la potenza più grande poiché più la consegni e più aumenta. Per consegnare Conoscenza non c’è bisogno di denaro, c’è bisogno soltanto del cuore».
Il viaggio della poesia inizia da Savoca, in provincia di Messina. Oggi, giovedì 25 maggio, alle 18.30, le porte della Chiesa Madre di Santa Maria in Cielo Assunta, monumento nazionale custodito tra le mura di uno dei “borghi più belli d’Italia”, si apriranno per ospitare le letture delle poesie e le performance dei poeti che hanno aderito al G37, il Summit nato dall’idea del mecenate Antonio Presti con l’obiettivo di affermare il potere della conoscenza.
Un’iniziativa condivisa da chi crede in un futuro “altro”, diverso, nuovo, lontano dalle fredde logiche economiche e politiche: «Condivido l’’idea di Antonio Presti – scrive Dacia Maraini – dove si sente la voce dei poeti non si sente lo strepito delle armi. La poesia vuole silenzio e pace. E noi dovremmo dare più spazio alle parole ritmate e musicali della lirica, quella classica e quella moderna. Auguro all’iniziativa tutto il successo che merita».
L’evento internazionale – sostenuto dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e dal Consorzio della “Valle della Halaesa” di Tusa-Fiumara D’Arte (Me) – è quello di lanciare un messaggio forte e incisivo alle nuove generazioni, accerchiate da una contemporaneità che annichilisce l’anima: «Ancora una volta il maestro Presti si distingue per capacità critica e di selezione dei veri valori che potranno contribuire a garantire progresso e sviluppo in ogni comunità – sottolinea Nino Bartolotta, primo cittadino di Savoca, che ha sposato l’iniziativa con il parroco Agostino Giacalone – bellezza e conoscenza sono le basi della buona politica e dei suoi governi». «Iniziative come questa non possono che generare entusiasmo e partecipazione – ha continuato Carmelo Pellegriti, responsabile convento e museo dei Frati Cappuccini di Savoca, bene storico che contiene 37 cadaveri mummificati delle personalità più importanti del luogo- Presti, da vero mecenate, ha compreso appieno l’importanza di scelte del genere e la nostra comunità non può che essergli grata».
I veri protagonisti del G37 saranno i giovani delle scuole che hanno seguito un percorso di analisi per la stesura di versi legati al potere del sapere: «Ritengo molto valido il progetto che abbiamo abbracciato, perché consentirà ai nostri studenti di approfondire il concetto di poesia non solo sui testi, ma anche grazie al confronto diretto con poeti viventi – dice Giovanni Lutri, preside del Liceo Amari di Giarre-Riposto-Linguaglossa – i ragazzi incontreranno autori contemporanei e staranno a contatto con le bellezze artistiche e paesaggistiche. Il Summit della Poesia evidenzierà come il mondo non sia fatto solo di economia e finanza, ma anche di conoscenza».
«La mia speranza – conclude Presti, presidente della Fondazione Fiumara D’Arte – è che i grandi della Terra possano lasciare la Sicilia con la consapevolezzadi non essere più quei potenti del mondo, ma sudditi della conoscenza. Solo così questo mondo non sarà più un paradiso per pochi e un inferno per molti».
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