Napoli, crolla ballatoio alla Vela Celeste di Scampia che coinvolge anche i due livelli inferiori: 2 morti e 13 feriti finora.

 

Napoli,

La tragedia di Napoli lascia il segno profondo: a tutti. Alle persone, alle istituzioni, agli amministratori, alla camorra.    Il bilancio di  due morti e 13 feriti  avvenuto nella tarda serata di ieri alla Vela Celeste di Scampia a Napoli. per il  cedimento di un ballatoio al terzo piano dell’edificio ha coinvolto- cone si sa-  i due livelli inferiori. A perdere la vita un 29enne e una 35enne, ma tra i feriti ci sono anche due bambini di 2 e 8 anni ricoverati al reparto di Rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli.

Il luogo del crollo - Fotogramma
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha attivato il centro coordinamento soccorsi insieme al sindaco Gaetano Manfredi, sul posto, insieme alla Protezione Civile.

Circa 800 persone sono state sgomberate dall’edificio, si apprende dalla Prefettura. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta. Insieme ai vigili del fuoco, intervenuti per i primi soccorsi, lo sgombero e le attività di sicurezza.

Degli 800, circa 300 entro stasera potranno rientrare nelle loro abitazioni – 66 alloggi – , emerge dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi (CCS) convocato in Prefettura a Napoli. Per gli altri 500 sfollati sono state individuate soluzioni alternative.

Tre donne sono state ricoverate all’ospedale Cardarelli in codice rosso. Le due donne più gravi sono nei letti di rianimazione attivati ​​presso il padiglione dell’emergenza, mentre la paziente col quadro clinico meno complesso è stata trasferita alla struttura Trauma Center. Le due donne in rianimazione versano in condizioni definite “gravissime” dai sanitari, e la prognosi è strettamente riservata per i gravi traumi. La terza donna ha una frattura a un braccio, lo schiacciamento toracico e si trova in un forte stato confusionale. La Direzione Sanitaria del Cardarelli ha attivato il supporto psicologico per i familiari delle pazienti ricoverate presso l’ospedale, avvalendosi dell’equipe di psicologi interni.

Il ministro Nello Musumeci e il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani danno dimostrazione di come non è così che si fa politica . La polemica è fragorosa

 

 

Nello Musumeci, ex presidente della Regione e Renato Schifani, l’uomo che ha preso il suo posto a Palazzo d’Orlèans hanno reso la dimostrazione della diversità di vedute per uno spettacolo televisivo. La polemica è esplosa fragorosa oggi e il pretesto è la fiction Rai “Sempre al tuo fianco” dedicata alla Protezione civile ma durante le cui riprese un incendio, appiccato per esigenze di scena, devastò larga parte dell’isola.  Curiosità: la Rai ha deciso di mandarla lo stesso in onda: Schifani ha espresso ufficialmente il suo dissenso, Musumeci, altrettanto ufficialmente, ha espresso il suo “vivo apprezzamento”.

Crisi idrica, Schifani sente Musumeci: «Collaborazione tra ...

Ipocrisia istituzionale

In mattinata era stato il presidente della Regione Sicilia  a prendere duramente posizione: «Per Stromboli, oltre al danno, pure la beffa. Non solo la società di produzione non ha ancora provveduto al risarcimento dopo il procurato incendio sul set di due anni fa, ma adesso la Rai ha pensato bene di programmare la messa in onda della fiction per il prossimo settembre, nonostante il parere negativo unanime degli abitanti dell’isola che hanno già visto l’anteprima. Una produzione – ha aggiunto Renato Schifani – che non ha assolutamente la valenza di promozione turistica e che appare controproducente e inopportuna, anche per come è concepita la trama, in un periodo di allerta rossa e di stato di mobilitazione dichiarato dal governo nazionale, in cui abitanti e albergatori sono già duramente provati dall’emergenza continua. Piuttosto che dare ristoro – prosegue Schifani – si aggiunge ulteriore nocumento. E ciò è intollerabile. Scriverò all’amministratore delegato della Rai e alla Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi per chiedere ufficialmente di sospendere la programmata messa in onda, sollecitando anche il rispetto degli ’impegni assunti per adeguate misure compensative a favore dell’isola».

Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Il ministro Nello Musumeci che ha tra le competenze proprio quella della Protezione civile ha invece diffuso un commento di tenore opposto: «Esprimo vivo apprezzamento alla direzione Rai – ha scritto l’ex presidente – per avere deciso di inserire nel suo palinsesto autunnale la fiction dedicata alla funzione della Protezione civile in Italia. Si tratta di una serie televisiva di alto valore educativo e formativo, che promuove un approccio nuovo e responsabile alla cultura del rischio, di cui proprio oggi si avverte tanto bisogno. Al tempo stesso sorprendono alcune disarmanti posizioni di dissenso – anche istituzionali – assunte nelle ultime ore, animate da pregiudizi o da interessi di categoria che mal si conciliano con una doverosa politica di prevenzione del rischio. Cosa c’entra il contenzioso tra un privato e una comunità locale, contenzioso già affidato alla magistratura civile (che dovrà giustamente valutare l’entità del danno procurato da un incidente), con la autonoma decisione programmatoria dell’azienda pubblica di Stato? Vorrei non si facesse facile confusione tra interessi pubblici e pur legittimi interessi privati»

Biden annuncia il ritiro dalla corsa alla Casa bianca

Joe Biden si arrende e sostiene Kamala Harris

Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca e ha annunciato il suo sostegno a Kamala Karris

 

Joe Biden non riesce più a tenere il ritmo di Trump.  Ha ritirato  così la candidatura per le elezioni nella serata di sabato 20 luglio. Il presidente, circa 24 ore prima dell’annuncio ufficiale affidato a una lettera diffusa su X, ha informato anche i più stretti consiglieri e la famiglia della sua decisione..

Biden, ancora convalescente dopo la diagnosi di Covid-19, è rimasto nella sua casa di Rehoboth Beach, nel Delaware, con la first lady Jill Biden per tutto il fine settimana. ..      Sabato sera – si apprende – ha chiesto a due dei suoi più stretti consiglieri, anche loro a Rehoboth, di cominciare a scrivere la lettera e di coordinare la gestione dell’annuncio del ritiro della candidatura.

Le ultime 24 ore

E’ arrivata la resa, alla fine della valanga innescata dal disastroso confronto televisivo dello scorso 27 giugno, che ha aperto una crisi irrisolvibile. Biden è stato abbandonato da una porzione sempre più ampia del partito democratico, tra appelli pubblici e manovre dietro le quinte, mentre i finanziatori hanno fatto scattare l’allarme chiedendo una svolta.

Dopo la decisione, Biden ha lavorato con Mike Donilon per redigere la lettera, ha detto la fonte, mentre Steve Ricchetti, un altro consigliere dai tempi della vicepresidenza, è stato incaricato di organizzare le modalità di gestione dell’annuncio.

Biden ha parlato con il capo dello staff della Casa Bianca, Jeff Zients. Alle 13.45 di domenica 21 luglio, quindi, il presidente ha comunicato la propria decisione ai più stretti collaboratori, poco prima della diffusione della lettera.

Biden: “No alle dimissioni immediate”

Biden, come ha spiegato nella lettera, si concentrerà sulla sua missione di presidente e “non vede l’ora di concludere il suo mandato”, assicura alla Cnn il portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates. No alle dimissioni immediate, quindi, come chiedono diverse voci repubblicane.

Il presidente Biden ha ereditato un’economia in caduta libera, un tasso di criminalità violenta alle stelle e alleanze a pezzi dal suo predecessore. Ha ribaltato la situazione per ottenere la più forte crescita economica del mondo e il più basso tasso di criminalità violenta in quasi 50 anni, rendendo la Nato più grande che mai. Non vede l’ora di concludere il suo mandato e di ottenere altri risultati storici per il popolo americano”…

E ha proseguito: “Questo include continuare a ridurre i costi, creare posti di lavoro e proteggere la sicurezza sociale, opponendosi al programma MAGAnomics che peggiorerebbe l’inflazione e ci porterebbe in recessione. E continuerà a lottare per proteggere le libertà degli americani dai divieti radicali sull’aborto e dagli attacchi allo Stato di diritto

 

I Democratici raccolgono 46,7 milioni di dollari in donazioni dopo il ritiro di Biden

Salgono a 46,7 milioni di dollari le donazioni raccolte dal partito Democratico sulla piattaforma ActBlue dopo l’annuncio del ritiro del presidente degli Stati Uniti Joe Biden dalla corsa per un secondo mandato. La piattaforma di raccolta fondi per i Democratici fa sapere di aver registrato il più alto importo di donazioni in un solo giorno nelle elezioni 2024, dopo che Biden si è ritirato e ha annunciato il sostegno alla sua vice Kamala Harris.

 

Se Harris avrà la nomination, ecco i possibili candidati vicepresidenti democratici  (vi è anche un astronauta)

Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca e appoggia Kamala Harris, aprendo la strada alla scelta di un nuovo vicepresidente. La rosa dei papabili include almeno sei nomi.

 Roy Cooper. Il governatore della North Carolina è un moderato che è stato in grado di destreggiarsi nel complicato sistema politico dello Stato. Cooper ha ottenuto molte vittorie bipartisan, lavorando con i repubblicani anche per espandere il Medicaid, l’assistenza sanitaria per gli indigenti. 

– Josh Shapiro. Il governatore della Pennsylvania ha vinto nel 2022, e da tempo si dice che potrebbe diventare il primo presidente ebreo d’America. Con i suoi 51 anni è relativamente giovane e potrebbe servire per mettere l’accento sull’età avanzata di Trump. Non ha mai coperto ruoli di alto profilo nel governo, ma visto che Trump ha scelto J.D. Vance come suo candidato vice questo è un dettaglio che potrebbe destare poco interesse. 

– Gretchen Whitmer. Al suo secondo mandato da governatrice del Michigan, Whitmer è molto popolare nel Midwest e non ha mai nascosto le sue ambizioni politiche. Al New York Times ha confessato che nel 2028 le piacerebbe vedere alla Casa Bianca un presidente della “generazione X”, senza suggerire esplicitamente che potrebbe essere lei. Durante la pandemia è salita alle cronache come una dei bersagli di Trump per le sue misure anti Covid, tanto che un gruppo armato di estrema destra tentò di rapirla e processarla per la sua stretta anti virus. 

– Mark Kelly. Il senatore dell’Arizona, ex astronauta, è il marito dell’ex deputata Gabby Gifford, promotrice dei controlli sulle armi dopo essere a malapena sopravvissuta a una sparatoria nel 2011 nella quale furono uccise sei persone. Moderato, ha talvolta votato contro Biden soprattutto sui temi legati all’immigrazione. 

– Andy Beshear. Il governatore del Kentucky ha vinto due mandati in uno degli stati più repubblicani d’America, con una campagna basata sulla difesa dei diritti civili, incluso quello all’aborto. A differenza di altri papabili arriva però da uno Stato irrilevante nella strategia elettorale dei democratici. 

– Pete Buttigieg. Ex candidato alle primarie democratiche e poi volto dell’amministrazione Biden per i Trasporti, è considerato uno dei più abili comunicatori del governo. Le sue ambizioni politiche sono note e nel 2020 fu molto corteggiato dai media prima di arrendersi.

L’uccisione di Lorena Quaranta, la studentessa a Furci Siculo, la Corte di Cassazione annulla ergastolo per ex fidanzato: «Stressato dal Covid»

 

Lorena Quaranta, la Cassazione annulla l'ergastolo per il femminicidio: il  fidanzato “era stressato per il Covid”

 

I giudici di merito non avrebbero verificato se la specificità del contesto, il periodo Covid e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale». È il ragionamento dei giudici della Corte di Cassazione, nelle motivazioni sulla decisione di annullare con rinvio, limitatamente all’applicabilità delle attenuanti generiche, la condanna all’ergastolo per l’infermiere calabrese Antonio De Pace per l’uccisione di Lorena Quaranta, la studentessa di Medicina, originaria di Favara, in provincia di Agrigento. La giovane fu strangolata dal fidanzato, che ha confessato in una villetta di Furci Siculo (Messina), il 31 marzo 2020. Il femminicidio si verificò nella prima fase della pandemia di Covid-19. Ed è proprio a quel periodo particolare che per i giudici bisogna guardare. L’emergenza e le restrizioni, come è stato ricostruito nella sentenza, avrebbero inciso sull’animo dell’infermiere.

«Deve stimarsi –  che i giudici di merito non abbiano compiutamente verificato se, data la specificità del contesto, possa, ed in quale misura, ascriversi all’imputato di non avere efficacemente tentato di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda e, parallelamente, se la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell’emergenza pandemica con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale».

 

 

 

Olimpiadi, Papa Francesco:” Lo sport e’ capace di unire persone di cultura diverse…”

Papa Francesco

 

 

Papa Francesco in occasione dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro ha invitato  a ricercare la pace nei vari conflitti

 

Questa settimana inizieranno i Giochi Olimpici di Parigi che saranno seguiti dai Giochi Paralimpici. Lo sport ha anche una grande forza sociale, è capace di unire pacificamente persone di culture diverse. Auspico che questo evento possa essere segno del mondo inclusivo che vogliamo costruire e che gli atleti con la loro testimonianza sportiva siano messaggeri di pace a validi modelli per i giovani e in particolare secondo l’antica tradizione le Olimpiadi siano occasione per stabilire una tregua nelle guerre, dimostrando una sincera volontà di pace”.

 “Preghiamo per la pace, ha aggiunto il Pontefice. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina Israele, il Myanmar e i tanti altri paesi che sono in guerra. Non dimentichiamo che la guerra è una sconfitta” ha concluso il Santo Padre.

“Catania è Casa”, partita la campagna di comunicazione contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti

 

 

Catania,

Catania è Casa è la campagna di comunicazione ambientale lanciata dall’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di accendere i riflettori sul problema dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità del corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

” Catania è Casa” punta proprio sul senso di appartenenza alla città, all’orgoglio di una comunità in cui ciascuno ha la responsabilità di contribuire a difendere – e a diffondere – la bellezza. La campagna di comunicazione intende infatti sensibilizzare i cittadini attraverso la valorizzazione dei piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza e contrastare le cattive abitudini che deturpano la nostra città e il suo patrimonio artistico.

Con questa campagna –ha spiegato il sindaco Trantino- desideriamo che passi un messaggio semplice quanto dirompente: Catania è casa e deve essere interesse di tutti mantenerla pulita, rispettando alcune regole basilari di riduzione e corretto smaltimento dei rifiuti che portano risultati in termini di igiene, pulizia, sicurezza, decoro urbano, attrattività turistica, rispetto per l’ambiente, sostenibilità economica.

Con l’Amministrazione Comunale stiamo mettendo in campo tutte le risorse di cui disponiamo per far fronte a quella che a Catania è una vera e propria emergenza rifiuti. Facciamo e faremo la nostra parte, mostrando quanto l’interesse ed il buon esempio sono sempre più forti e le scuse per non fare o fare male sempre più deboli. Tu, voi tutti cittadini -ha concluso il sindaco- dal canto vostro dateci una mano, contribuendo attivamente, responsabilmente e con senso civico a preservare le bellezze della nostra città. Catania è casa. Basta poco per rovinarla, basti tu, bastiamo noi per fare la differenza”.

Spot e contenuti video originali sono il mezzo prescelto per veicolare il messaggio che, attraverso la diffusione sui canali social ed il coinvolgimento di testimonial e supporter, punta a raggiungere tutti i cittadini con un linguaggio semplice, immediato e trasversale.

Condividendo valori e obiettivi della campagna, con entusiasmo e piena disponibilità, hanno aderito al progetto –   prestando il loro volto per lo spot ufficiale prodotto con la regia di Zavvo Nicolosi e Giovanni Tomaselli (Ground’s Oranges) –  l’attore teatrale e cinematografico Tuccio Musumeci, l’attrice e regista Donatella Finocchiaro, il rapper catanese L’Elfo e il content creator @stefanoconlaesse.

Con lo stesso spirito, hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione di un contenuto video originale anche i musicisti del Teatro Massimo Bellini e del Conservatorio Vincenzo Bellini Catania e i volontari del Comitato Cittadino Federico II “Catania al Centro”.

A supporto del progetto anche una campagna di affissioni su strada che, attraverso un visual essenziale, colorato e contemporaneo stile manifesto, offre ai cittadini la possibilità di accedere ai contenuti multimediali attraverso un Qr Code dinamico.

Per amplificare la portata della campagna di comunicazione ambientale, la diffusione dei video e dei contenuti prodotti è stata affidata anche al cartellone di eventi del “Catania Summer Fest”, con la copertura delle tribune spettatori della nuova arena concerti del monumentale Giardino Bellini e la riproduzione dello spot ufficiale sul videowall presente sul palco.

L’eventuale sostegno volontario alla campagna da parte degli artisti che si alterneranno sul palco sarà molto apprezzato e comunicato adeguatamente nei canali preposti.

La campagna di comunicazione ambientale proseguirà per tutto l’autunno e l’inverno: diverse attività e produzioni vedranno protagonisti tanti altri testimonial che hanno già manifestato il loro interesse e tutta la cittadinanza verrà coinvolta con iniziative culturali, didattiche e di sensibilizzazione.

Il progetto fa parte del piano più ampio ed articolato dell’Amministrazione Comunale – Direzione Politiche per l’Ambiente e il Verde e l’Energia – per contrastare le discariche abusive, promuovere le buone pratiche della riduzione dei rifiuti e il corretto smaltimento attraverso la raccolta differenziata.

“La questione ambientale, la lotta ai rifiuti, si può vincere solo con la questione culturale, con lo sviluppo della sensibilità e la creazione di una comunità anche a Catania.

“Catania è casa” significa sentire la città di Catania, sentire il nostro territorio e prendercene cura come faremmo a casa nostra” – -ha commentato l’assessore all’ambiente Salvo Tomarchio nel suo ultimo giorno a Palazzo degli Elefanti prima di insediarsi all’ARS.

La campagna vuole essere un appello al senso civico, un invito a prendere coscienza e adottare le semplici e sane abitudini che possono garantire un futuro migliore alla città con enormi benefici a tutta la collettività.

La strategia, il coordinamento, la produzione dei contenuti e lo sviluppo integrale della campagna di comunicazione sono a cura di Industria01, agenzia creativa indipendente dal 2001, e Katania Studio, startup innovativa specializzata in comunicazione e nuovi media.

Elicotteri dei Carabinieri rinvengono dall’alto quattro piantagioni di marijuana a San Pietro di Caridà, a Reggio Calabria: oltre 2500 piante distrutte, evitata la produzione di 500.000 dosi –

 

elicotteri dei carabinieri Off 63%

 

 

Reggio Calabria

Nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato all’individuazione di piantagioni di canapa indica, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, assieme ai militari del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno rinvenuto quattro piantagioni di cui una di notevoli dimensioni.
Grazie alla visione dall’alto, infatti, i militari sono stati in grado di individuare le piantagioni, tutte rinvenute in aree rurali, completamente nascoste alla vista e con un sistema di irrigazione ottenuto tramite due metodi diversi. In un caso, l’acqua per annaffiare la piantagione era fornita tramite un articolato sistema idrico che faceva uso di una vasca e di un serbatoio, ciascuno della capienza di circa 500 litri. Da questi la fornitura idrica era ottenuta tramite un tubo interrato collegato abusivamente al sistema idrico comunale. Le altre tre piantagioni, invece, avevano direttamente accesso all’acqua del fiume tramite una serie di tubi che permettevano l’irrigazione.
Tra le piante di canapa rinvenute, i Carabinieri hanno individuato due tipologie distinte: alcuni arbusti raggiungevano altezze variabili tra i 100 e i 250 cm, mentre circa 1200 piante appartenevano alla varietà “nana”, con fusti di circa 70 cm.
Il rinvenimento ha permesso di estinguere quattro luoghi di coltivazione di marijuana che sarebbe stata immessa nel mercato illegale della droga per un illecito guadagno di decine di migliaia di euro.
Questi controlli, che si intensificheranno ancora nei prossimi giorni in tutta la provincia reggina, permettono di mandare un messaggio chiaro di contrasto al mercato illegale della droga. L’Arma continuerà a rappresentare un presidio di legalità e giustizia contro ogni forma di illegalità.
I Carabinieri non solo combattono le attività delittuose ma sono anche impegnati quotidianamente in attività di prossimità. Essi svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e il benessere delle comunità locali attraverso incontri con i cittadini, attività educative nelle scuole e iniziative volte a promuovere la cultura della legalità. L’Arma dei Carabinieri continua a lavorare fianco a fianco con i cittadini, ascoltando le loro preoccupazioni e rispondendo alle loro esigenze per costruire insieme una società più sicura e giusta.

 

Bonus fieno, la Regione Sicilia approva elenchi beneficiari e quantità assegnate

 

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Palermo,

Approvati gli elenchi degli allevatori che hanno diritto al “bonus fieno” erogato dalla Regione Siciliana, un provvedimento voluto dal presidente Renato Schifani con uno stanziamento di 20 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dalla siccità. In tutto sono interessate dai voucher 5 mila aziende con un totale di 200 mila unità di bestiame, alle quali verranno assegnati 70 milioni di chili di fieno. Lo comunica il commissario delegato per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta.

«La Regione – dice il presidente Schifani – continua a essere vicina al settore della zootecnia in un momento particolarmente critico per l’emergenza idrica. Avevamo preso un impegno con le organizzazioni di categoria per procedere con celerità alla fornitura di foraggio, attraverso un sistema snello che assicurasse tempestività e la scelta del voucher ci ha consentito di mantenere le promesse. Ai 10 milioni stanziati inizialmente ne sono stati aggiunti altri 10 e, nei prossimi giorni, l’assessorato dell’Agricoltura pubblicherà il bando che stanzia 15 milioni di euro per finanziare interventi infrastrutturali per fronteggiare la siccità».

I decreti con le graduatorie sono in corso di pubblicazione sul portale della Regione Siciliana nella sezione “Decreti” dell’assessorato dell’Agricoltura. Gli elenchi sono stati trasmessi dai Centri di assistenza agricola (Caa) con l’indicazione della quantità di foraggio assegnata a ciascun allevatore. L’ordine di emissione seguirà il criterio di intensità del danno (dal maggiore al minore) in relazione alle precipitazioni rilevate dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias). In particolare sono state individuate tre classi di danno: per i territori con piogge inferiori a 200 mm (+5%) il danno è del 100% e il “buono” ammonta a 500 chili di fieno per unità di bestiame; nelle aree con piogge tra 200 e 300 mm (+5%) il danno calcolato è del 50% e il bonus è di 250 chili; infine, nelle zone con piogge superiori ai 300 mm il danno calcolato è del 30% e il fieno assegnato è di 150 chili.

Gli allevatori, direttamente o tramite i Caa, individueranno a propria scelta il fornitore di fieno tra quelli approvati e inseriti nello specifico albo, dando comunicazione all’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Caltanissetta

Per le zone ricadenti nelle province di Enna, Caltanissetta, Catania (Calatino) e Siracusa il fieno sarà consegnato nella struttura Esa – Centro meccanizzazione agricola di contrada Santa Barbara ad Agira (Enna). Sarà presente un funzionario incaricato dalla Regione che firmerà il documento di trasporto con la quantità di fieno in consegna e che preleverà un campione da inviare all’Istituto zooprofilattico per il controllo di qualità. In tutte le altre aree della Sicilia la fornitura potrà avvenire in un luogo concordato tra l’amministrazione regionale e le organizzazioni di categoria, sempre alla presenza di un funzionario incaricato.

 

L’abbandono di un animale è reato oltre che gesto immorale e disumano

 

 

 

L’abbandono di un animale è un atto crudele e illegale, punito da una rigorosa normativa del codice penale che prevede pene e ammende molto pesanti.

La Polizia di Stato, anche quest’anno, attraverso la campagna antiabbandono #SeNonTiPortoNonParto, richiama l’attenzione dei cittadini sul fenomeno dell’abbandono degli animali che, soprattutto durante la stagione estiva, complici le vacanze e le partenze, registra un aumento esponenziale.

Obiettivo della campagna è educare i proprietari di animali a un “possesso responsabile” perché un animale vagante, oltre a essere condannato a una morte certa, può essere pericoloso e provocare gravi incidenti stradali.

Ma basta un semplice e doveroso gesto d’amore per evitare tutto ciò: non abbandonarli e portarli con sé oppure cercando soluzioni possibili per lasciarli in sicurezza.

Per chi decide di partire con il proprio amico a 4 zampe è utile conoscere le indicazioni della Polizia stradale sul trasporto degli animali: per una guida sicura gli animali domestici devono viaggiare in apposita gabbia o contenitore oppure nel vano posteriore sempre con una barriera divisoria che li separi dalla parte anteriore dell’abitacolo.

Le strutture turistiche che accolgono noi e i nostri migliori amici sono sempre più numerose sia in Italia che all’estero mentre chi è impossibilitato a viaggiare in compagnia, può decidere di lasciarli nelle tante pensioni per animali pronte ad ospitarli su tutto il territorio nazionale.

Se durante i vostri viaggi vi capitasse di vedere un cane abbandonato o qualcuno mentre lo sta abbandonando, non esitate a chiamare i numeri di emergenza delle Forze dell’ordine o della Polizia locale.

Trascorrete vacanze felici con i vostri amici a quattro zampe e ricordate #senontiportononparto

 

Napoli, terrore in spiaggia, killer armati sparano tra i bagnanti in fuga

 

Napoli,

Terrore in spiaggia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dove killer armati hanno sparato tra i bagnanti.     L’episodio si è verificato ieri pomeriggio, nessuno è rimasto ferito. La sparatoria è avvenuta all’interno dello stabilimento balneare Lido Azzurro. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili del raid che, solo per puro caso, non ha causato feriti.

Spesso le armi sono usate a scopo intimidatorio, altre volte per uccidere, come è accaduto lo scorso 8 febbraio, quando a corso Umberto I è stato ucciso un 24enne della vicina Castellammare di Stabia. Ancora ricorderemo le immagini di un raid di due anni fa in una pizzeria nel quartiere di Pianura a Napoli dove i banditi fecero irruzione armati nel locale dove c’era anche un bambino e spararono colpi di pistola a scopo intimidatorio.

Si apprende, secondo una prima ricostruzione, che due uomini armati e con casco integrale hanno fatto irruzione in spiaggia e poi esploso alcuni colpi in aria nei pressi del bar del lido. Possibile che si tratti di un agguato di camorra fallito. Indagini in corso..