Tamburi di guerra fra il Libano ed Israele. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani esorta gli italiani a lasciare subito il Paese”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, condividendo il numero dell’Unità di crisi della Farnesina +390636225 invita gli italiani a lasciare il Paese e comunica:

Visto l’aggravarsi della situazione, invitiamo gli italiani che soggiornano temporaneamente in Libano a non recarsi assolutamente nel Sud del Paese e a rientrare in Italia con voli commerciali il più presto possibile“. . Un invito che, ovviamente, si allarga anche ai turisti italiani a cui si chiede di non recarsi nel Paese.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
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La  Spagna esorta i connazionali a lasciare il Paese

Anche la Spagna ha esortato i suoi connazionali a lasciare il Libano, mentre si attende l’attacco iraniano contro Israele in rappresaglia all’uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh. “Agli spagnoli che si trovano in Libano, soprattutto se il loro soggiorno è temporaneo, si raccomanda di lasciare il Paese utilizzando i mezzi commerciali esistenti”, fa sapere il ministero degli Esteri, sottolineando “il contesto generale di instabilità”.

Francia: “Lasciare il Libano adesso”

La Francia esorta i connazionale “a lasciare il Libano il più presto possibile“. In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi avverte: “In un contesto di sicurezza altamente instabile, richiamiamo ancora una volta l’attenzione dei cittadini francesi, in particolare di quelli di passaggio, sul fatto che sono ancora disponibili voli commerciali diretti con scalo in Francia e li invitiamo a organizzarsi fin da ora per lasciare il Libano il prima possibile”.

 

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione del 50° anniversario della strage del treno Italicus

DISCORSO

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Cinquant’anni fa la strategia terroristica che mirava a destabilizzare la Repubblica colpì il treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, seminando morte e dolore.

Era un convoglio diretto in Germania, affollato di viaggiatori, molti dei quali migranti che tornavano al lavoro.

Undici passeggeri morirono nell’incendio che seguì l’esplosione. La dodicesima vittima fu un ferroviere, Silver Sirotti, medaglia d’oro al valor civile per il suo eroismo: perse la vita salvandone molte altre.

La sua generosità, unita a un grande coraggio, costituisce una testimonianza imperitura di quei valori di umanità e solidarietà, che gli assassini e i loro complici volevano sradicare.

Nel giorno dell’anniversario rinnoviamo i sentimenti di vicinanza e condivisione della Repubblica ai familiari delle vittime e ai tanti feriti.

Nella catena sanguinosa della stagione stragista dell’estrema destra italiana, di cui la strage dell’Italicus è parte significativa, emerge la matrice neofascista, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione e dalle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2, pur se i procedimenti giudiziari non hanno portato alla espressa condanna di responsabili.

La società italiana e le sue Istituzioni seppero respingere quell’attacco alla convivenza civile grazie alla forza e alla coesione dell’unità della comunità nazionale, fondata sui principi della nostra Costituzione».

Truffata nonna di 94 anni. Sventano un colpo da centinaia di migliaia di euro.

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 Napoli –  02/08/2024 12:20

Per mia nipote farei di tutto!”. A parlare al telefono è una 94enne e si sta consumando la truffa del finto carabiniere.
Siamo a Cagliari, i Carabinieri della locale Compagnia intervengono in un appartamento per una truffa in danno di un’anziana del posto.
La vittima è caduta nel tranello del finto carabiniere. Per salvare la nipote arrestata avrebbe dovuto pagare una grossa cauzione. La nonnina non ci ha pensato due volte, il cuore ha vinto sulla ragione ed è così che ha consegnato tutto ciò che aveva a una donna che si era presentata in casa.
Duemila euro in contanti e gioielli appartenuti alla famiglia da generazioni per un valore complessivo che supera i 300mila euro.
La truffatrice in questione, una ventenne incensurata di Napoli, credeva di aver fatto il colpo della vita ma non aveva fatto i conti con la tenacia dei Carabinieri, sempre in prima linea nella lotta alle truffe.
I Militari della compagnia di Cagliari in pochi minuti analizzano le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’abitazione e poi setacciano i video del locale terminal imbarchi del porto. L’intuizione è giusta, la ventenne è appena partita, direzione Napoli.
Inizia così una sinergia investigativa tra i carabinieri isolani ed i Militari della Compagnia di Napoli Centro. Lo scambio di informazioni è rapido ed efficace. I Carabinieri partenopei predispongono un servizio ad hoc e attendono in serata, nell’area portuale.
Il traghetto con tratta Cagliari – Napoli sta arrivando. La donna viene individuata tra le centinaia di passeggeri e turisti che affollano il porto, bloccata e perquisita. Rinvenuto tutto il maltolto che nei prossimi giorni sarà riconsegnato alla nonnina dal cuore d’oro. La 20enne è stata trasferita nel carcere di Secondigliano.
I consigli dei carabinieri contro le truffe: diffida delle apparenze, non aprire mai la porta agli sconosciuti, non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta! e limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente

IMMOBILIZZATA UNA GAMBA DI PAZIENTE CON FRATTURA CON CARTONE LA PROCURA DI PATTI APRE UN’INDAGINE

 

Incredibile ma vero!I medici del Barone Romeo di Patti hanno  immobilizzato una gamba di paziente con frattura al perone usando un cartone da imballaggio, perché di stecche per l’ingessatura al pronto soccorso non vi era disponibilità..

L’infortunato è un giovane che si è adattato alla situazione, trovandosi con la gamba destra impacchettata come un dono natalizio. Ma il padre ha ritenuto quella «confezione» un po’ troppo audace, tanto che ha postato una foto su l social, chiedendo conto e ragione al presidente della Regione e ai deputati siciliani: «Come si può uscire in queste condizioni da un pronto soccorso?».
Il genitore non ce l’ha coi medici, spesso costretti a turni estenuanti e senza disporre dei supporti minimi per fronteggiare le emergenze, ma con chi non provvede a far funzionare le cose. «Mi piacerebbe tanto –  – regalare al presidente della Regione o all’assessore il cartone con cui è stata steccata la gamba di mio figlio».

La Procura di Patti vuole vederci chiaro e, intanto, ha aperto un fascicolo modello 45: atti non costituenti reato.

Grande spiegamento di navi da guerra ed aerei da combattimento statunitensi nel Medio Oriente

 

 

Cresce la tensione internazionale dopo l’uccisione di Hamas.  L’esercito statunitense schiererà ulteriori aerei da combattimento e navi da guerra in Medio Oriente, Lo ha annunciato il Pentagono, dopo che l’Iran e i suoi alleati regionali hanno minacciato un attacco a Israele come rappresaglia.

aerei militari americani - Aviation Report
Aerei di guerra statunitensi

Nel corso di una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il presidente Usa Joe Biden “ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall’Iran”, ma avrebbe intimato con fermezza a Bibi di non aumentare le tensioni nella regione” e muoversi immediatamente verso un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza”.

Grande spiegamento di forze armate statunitensi

Riportiamo una dichiarazione della giornalista del Pentagono Sabrina Singh.Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha ordinato al gruppo d’attacco della USS Abraham Lincoln di sostituire il gruppo d’attacco della USS Theodore Roosevelt, attualmente operativo nel Golfo di Oman…..

Inoltre, cacciatorpediniere e incrociatori in grado di abbattere missili balistici saranno inviati anche in Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo. La dichiarazione non dice quali navi da guerra sono state inviate, ma due cacciatorpedinieri statunitensi nel Mar Mediterraneo orientale hanno preso parte all’intercettazione della raffica di attacchi lanciati dall’Iran contro Israele ad aprile. Austin ha anche ordinato l’invio di uno squadrone di caccia nella regione….

Si tratta forse del più grande spostamento di forze armate statunitensi nella regione dai primi giorni della guerra di Gaza, quando il Pentagono inviò due gruppi di portaerei verso il Medio Oriente in un monito molto pubblico ai gruppi militanti regionali di non espandere i combattimenti.

Cancellati i voli per Tel Aviv e Beirut

 Le crescenti tensioni hanno spinto una lista crescente di grandi compagnie aeree a cancellare i voli per Tel Aviv o Beirut, tra cui Ita, Lufthansa, Delta e Air India.

Già  la Francia ha esortato i suoi cittadini a lasciare l’Iran e Cipro ha affermato di aver ampliato i piani per supportare un’evacuazione su larga scala dalla regione se la guerra si fosse estesa.

Sicilia, Belmonte Mezzagno, in gara i lavori di messa in sicurezza da parte della Regione siciliana del costone roccioso

 

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Pubblicato il bando di gara per i lavori sul costone che sovrasta un tratto della Sp 37, che collega la città di Palermo all’abitato di Gibilrossa e a Belmonte Mezzagno, interrotto da quasi tre anni. «Si tratta – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al vertice della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico – di un primo intervento di messa in sicurezza, indispensabile per il ripristino della viabilità dopo l’episodio della caduta massi del novembre 2021. Diamo così avvio al recupero di un intero versante, ponendo le basi per le opere successive che restituiranno alla pubblica fruizione un collegamento strategico per tutta l’area».

«Desidero sottolineare – aggiunge il governatore – il grande lavoro della Struttura commissariale che, fin dal giorno della frana sulla galleria, ha profuso un grande impegno, individuando le risorse e le soluzioni tecniche da mettere in campo per raggiungere un primo importante obiettivo».

La gara ha un importo di 5,8 milioni di euro, le domande di partecipazione potranno essere inviate entro il prossimo 30 settembre. Può quindi partire il count-down, ma l’inversione di rotta è tracciata e i tempi sono quelli previsti dalle procedure.

L’area di progetto è caratterizzata da un costone roccioso dell’altezza media di 110 metri che incombe direttamente sulla Sp 37, per un tratto lungo circa 370 metri. Proprio qui la strada, per 300 metri, corre all’interno di una galleria costituita da una soletta in cemento armato sorretta, sul lato di monte, da un muro e, su quello di valle, da pilastri a sezione circolare. Il versante, secondo i parametri del Piano per l’assetto idrogeologico della Regione Siciliana, si contraddistingue per i suoi alti parametri di pericolosità e di rischio. Un quadro generale di riferimento confermato dagli eventi del primo novembre 2021.

Le soluzioni progettuali consistono nell’applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello, del tipo a bulbo iniettato con armature in barre di acciaio zincate. Si procederà quindi alla stabilizzazione dei macigni in equilibrio precario, individuati mediante ispezione diretta del fronte roccioso. Gli interventi saranno eseguiti con tecniche di progressione su corda, a cura di rocciatori specializzati e che procederanno da monte verso valle.

Operazione antimafia a Catania, oltre cento Carabinieri impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare

 

Cosa Nostra in difficoltà  sgominata  un’’articolazione mafiosa della famiglia “Santapaola Ercolano” attiva nel quartiere “Villaggio Sant’Agata” a Catania. Oltre 100 carabinieri del Comando provinciale di Catania sono stati impegnati nelle province del capoluogo etneo e ad Agrigento per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di 13 indagati accusati a vario titolo di associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, soprattutto di cocaina.

Il comando ai vecchi o alle giovani leve criminali?

Le investigazioni pongono in luce  il conflitto generazionale tra la “vecchia mafia” dei “grandi”, capace di dirigere il gruppo criminale nonostante in carcere da svariati anni, e quella “giovane”, irruente ed esibizionista, anche sui social. Una spregiudicatezza che sarebbe potuta sfociare in un omicidio, impedito dall’immediato intervento della magistratura etnea e dei Carabinieri di Catania, che lo scorso dicembre hanno bloccato l’ala armata del sodalizio, fermando nove persone che stavano progettando l’eliminazione di un esponente del clan rivale dei “Cappello-Bonaccorsi”.

 Durante l’attività investigativa, durata circa 18 mesi, i Carabinieri hanno sequestrato cinque fucili da caccia, di cui tre con le canne mozzate, una mitragliatrice cecoslovacca, due pistole e oltre 350 munizioni di vario calibro, oltre a un chilo di cocaina, sei chili di hashish, un giubbotto antiproiettile e un lampeggiante blu per auto.

Pignatone, 45 anni in magistratura: su di lui l’accusa infamante di aver favorito la mafia . Ex procuratore di Palermo, Reggio Calabria e Roma ora risponde di aver favorito i boss Antonio Buscemi e Francesco Bonura, uomini di Totò Riina, soci in affari con il Gruppo Ferruzzi di Raoul Gardini

 

Nuove accuse diffuse ai media  Da Pm a Magistrato. L’ex procuratore di Palermo Pietro Giammanco avrebbe «istigato» l’allora pm Gioacchino Natoli e il capitano, ora generale della Finanza, Stefano Screpanti, a condurre «un’indagine apparente» sulle presunte infiltrazioni mafiose nelle cave toscane limitando temporalmente la durata delle intercettazioni e il numero dei soggetti da tenere sotto controllo.

È una delle accuse che i pm di Caltanissetta rivolgono all’ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone.     Il magistrato, all’epoca dei fatti contestati in servizio nel capoluogo siciliano, è indagato insieme a Natoli e Screpanti per favoreggiamento a Cosa nostra per avere insabbiato un filone della cosiddetta inchiesta mafia-appalti. All’ex capo della Procura di Roma, ora presidente del tribunale vaticano, i colleghi di Caltanissetta contestano anche di avere istigato Natoli a chiedere l’archiviazione del procedimento sulle cave «senza curarsi di effettuare ulteriori indagini con particolare riguardo alle intercettazioni telefoniche».  Insomma un pò di cose scottanti e delicate soprattutto se si riveste la qualifica di magistrato e procuratore

L’inquinamento dell’indagine e la successiva archiviazione sarebbe stata finalizzata, secondo l’accusa, ad aiutare imprenditori mafiosi come Antonino Buscemi e Francesco Bonura a eludere gli accertamenti degli investigatori.

«Infine, per occultare ogni traccia del rilevante esito delle intercettazioni telefoniche – rincarano la dose  i pm nell’invito a comparire notificato nei giorni scorsi a Pignatone, che ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere – istigava Natoli a disporre la smagnetizzazione delle bobine e la distruzione dei brogliacci (con le intercettazioni)».

La Procura di Caltanissetta avrebbe anche disposto una perizia grafica sull’ordine di distruzione e di smagnetizzazione, in una prima fase attribuito a Natoli. L’ex pm ha negato che la grafia fosse la sua, da qui la perizia che, secondo quanto si apprende, sarebbe giunta a conclusioni non decisive sull’autore, sostenendo che non possa escludersi che si tratti della scrittura di Pignatone.

L’archiviazione del dossier mafia-appalti, già oggetto di indagine conclusa in un nulla di fatto, è tornata di attualità a Caltanissetta. I magistrati stanno cercando di accertare se, come ritengono i familiari del giudice Paolo Borsellino, il procedimento sulle infiltrazioni di Cosa nostra nei grandi lavori pubblici possa essere stato il movente della strage di via D’Amelio. Borsellino, secondo questa ricostruzione, sarebbe stato ucciso proprio perchè non approfondisse l’inchiesta.

Temperature record nel SUD: allarme decessi..

Caldo Afoso e Caldo Torrido le Differenze | Meteo POP

 

 

Sicilia sempre più calda.         Il riscaldamento   sembra più rapido tra le sei regioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, con temperature che aumentano a circa il doppio del tasso medio globale. Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati in tutta la regione, e gli abitanti stanno pagando il prezzo più alto. Si contano 176.040 decessi l’anno tra il 2000 e il 2019 per il caldo estremo, il 36% delle morti per effetto dell’aumento delle temperature in tutto il mondo, 489mila. A lanciare l’allarme è il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, a pochi giorni dall’appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ad agire contro la crisi climatica.

Le quattro aree critiche di intervento, prevenire gli effetti sulla salute 

Quattro le aree critiche di intervento, evidenziate da Gutierres: prendersi cura dei soggetti fragili, proteggere i lavoratori, aumentare la resilienza delle economie e delle società e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C. “Ciò non potrebbe essere più rilevante per la regione europea – sottolinea Kluge – dove negli ultimi 20 anni si è verificato un aumento del 30% della mortalità correlata al caldo, con un aumento dei decessi in quasi tutti i Paesi della regione in cui è in atto il monitoraggio”. Lo stress da calore estremo è “la principale causa di morte legata al clima nella regione – rimarca – Le temperature estreme aggravano le condizioni croniche, come malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebro-vascolari, peggiorano la salute mentale e i disturbi legati al diabete”.

Nel Sud, in Sicilia e Calabria in particolare, la problematica dell’elevata temperatura è aggravata dalla perenne siccità , dalla scarsità delle piogge, dal prosciugamento dei laghi e da una politica che è diventata sempre più miope

SI RESTITUISCONO ALL’ AMBASCIATA DELL’ECUADOR 9 REPERTI ARCHEOLOGICI DI CULTURA PREISPANICA

 

Restituzioni dei beni culturali, serve un'arte del dialogo

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 Roma,
L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma ed ha avuto origine da attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente dai Paesi del Centro Sud-America. Si procedeva al sequestro di 9 reperti di presumibile interesse storico archeologico risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche, custoditi nell’abitazione di un collezionista romano.
Con la collaborazione dei funzionari archeologi dell’Istituto Nazionale del Patrimonio Culturale Direzione di Gestione del Rischio del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura dell’Ecuador, si accertava che i 9 reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, risalenti alla cultura preispanica La Tolita e Bahia (300 a.C. – 800 d.C.) e provenienti da aree archeologiche dell’Ecuador.
Per tali beni archeologici, i funzionari del Ministero della Cultura ecuadoriano ne richiedevano la restituzione in quanto pertinenti al patrimonio culturale del loro Paese.
Il 19 marzo 2024 veniva emesso dal Tribunale di Roma il relativo decreto di dissequestro e restituzione dei beni archeologici autentici alle Autorità dell’Ecuador.