ROMA, GIOVEDI’ 12 DICEMBRE-ALLE ORE 11- PIAZZA CAPRANICA PRESIDIO DEI COMUNI CON GLI ASSESSORI ALLA CASA PER UN PIANO CASA NAZIONALE

ALL’APPELLO NON HANNO ANCORA ADERITO TUTTI GLI ASSESSORI DEL SUD E DELLA SICILIA

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Giovedì 12 dicembre, alle ore 11:00, l’Assessore all’urbanistica del Comune di Napoli Laura Lieto –informa un Comunicato stampa del Comune di Napoli –  interverrà al presidio dei Comuni, rappresentati dagli Assessori alla Casa, che si terrà a Roma, in Piazza Capranica, per chiedere un incontro al Governo al fine di discutere la loro proposta in cinque punti per un Piano Casa Nazionale.

Ogni giorno – io – nelle nostre città il diritto alla casa è messo in discussione e con esso il godimento di molti diritti: alla salute, al lavoro, allo studio, ad avere una vita degna. Noi pensiamo che dopo decenni di disinvestimento strutturale nel diritto all’abitare serva invertire la rotta. Stiamo ristrutturando il nostro patrimonio di edilizia popolare, creando esperienze di abitare collaborativo e solidale, studentati pubblici, edilizia sociale e investendo nei canoni concordati o nell’aiutare chi è in condizione di morosità incolpevole. Ma non basta: per moltiplicare i nostri sforzi e assicurare il diritto alla casa serve un piano casa nazionale. Per questo abbiamo stilato cinque proposte  e chiediamo un incontro al Ministro per le politiche abitative Matteo Salvini.

La lista delle adesioni ad oggi: Emily Clancy (Vicesindaca di Bologna), Tobia Zevi (Assessore a Roma), Guido Bardelli (Assessore a Milano), Laura Lieto (Vicesindaca di Napoli), Jacopo Rosatelli (Assessore a Torino), Nicola Paulesu (Assessore a Firenze), Costanza Spera (Assessora a Perugia), Anna Puddu (Assessora a Cagliari), Francesca Benciolini (Assessora a Padova), Luisa Ceni (Assessora a Verona), Matteo Tosetto (Assessore a Vicenza), Andrea Zini (Assessore a Udine), Ettore Brianti (Assessore a Parma), Maria Rosa De Vecchi (Assessora a Lodi), Claudia Lenzini (Assessora a Bergamo), Emanuele Manzoni (Assessore a Lecco), Alessandro Cantoni (Assessore a Brescia), Andreina Fumagalli (Assessora a Monza), Annalisa Rabitti (Assessora a Reggio Emilia), Francesca Maletti (Assessora a Modena), Nicola Grasso (Assessore a Bari), Kristian Gianfreda (Assessore a Rimini), Gianandrea Baroncini (Assessore a Ravenna), Enzo Lattuca (Sindaco di Cesena)

A19 in Sicilia : riaperti al traffico altri 2 km vicino Enna. Regione siciliana : «Tempi rispettati, prosegue manutenzione»

 

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«Prosegue nel rispetto della tabella di marcia il piano di manutenzione straordinaria della A19 Palermo-Catania. Sono stati riaperti al traffico oggi, infatti, altri 2 chilometri nei pressi dello svincolo di Enna, grazie al completamento degli interventi di riqualificazione sul viadotto Grada e sulla galleria Misericordia. Questo risultato è il frutto di un impegno continuo e meticoloso che ha consentito di portare a termine lavori complessi, migliorando significativamente sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura».

Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per la manutenzione dell’autostrada Palermo-Catania.

«Continueremo a vigilare – prosegue il governatore – con la massima attenzione sull’avanzamento degli ulteriori interventi, consapevoli dell’importanza strategica di questa arteria per la Sicilia. La conclusione di questi lavori, oltre a eliminare il doppio senso di circolazione in quel tratto, rappresenta un passo avanti fondamentale per restituire ai cittadini un’autostrada più sicura ed efficiente. Un plauso a tutti i tecnici e alle maestranze che, con grande professionalità, hanno consentito di raggiungere questo obiettivo nel pieno rispetto dei tempi prefissati, dimostrando che con programmazione e dedizione è possibile affrontare con successo sfide infrastrutturali complesse».

In particolare, il viadotto Grada è stato interessato dalla sostituzione delle barriere laterali di sicurezza, con il rifacimento dei cordoli, il rinforzo delle solette e delle testate delle solette, la sostituzione dei giunti di dilatazione, la realizzazione della nuova impermeabilizzazione e del sistema di smaltimento delle acque. L’opera è costituita da 30 campate, per uno sviluppo complessivo di quasi un chilometro. I lavori, iniziati nel novembre del 2023, sono stati eseguiti in un anno. Interventi di ripristino sono stati compiuti anche all’interno della galleria “Misericordia” lunga 450 metri. Sull’intero tratto, lungo 1,8 chilometri, è stata anche stesa la nuova pavimentazione di tipo drenante. L’importo dell’investimento supera i 6,6 milioni di euro.

Ultimato anche il muro di sostegno tra la galleria Misericordia e la galleria Favilla, lungo la carreggiata in direzione Palermo, costituito da una nuova paratia di pali, lunga 192 metri. L’intero tratto è stato pavimentato con l’impianto di nuova segnaletica sia orizzontale che verticale. L’investimento per la nuova paratia è stato di circa 4 milioni di euro. I lavori appena conclusi, oltre a prolungare sensibilmente la vita utile dell’infrastruttura realizzata oltre cinquant’anni fa, hanno permesso un notevole incremento del livello di servizio e delle condizioni di sicurezza della circolazione.

Sempre da oggi, un altro cantiere, fino al 31 gennaio, interesserà il tratto fra i chilometri 22,400 e 23,350 nei pressi di Termini Imerese. A essere chiusa al transito dei mezzi la carreggiata in direzione Catania. Contestualmente, sarà istituito il doppio senso di circolazione nella carreggiata in direzione Palermo. Sui tratti autostradali interessati dai lavori vigerà il limite massimo di velocità di 60 chilometri orari e il divieto di sorpasso dei veicoli. Il provvedimento si rende necessario per effettuare, in sicurezza, i lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento della galleria ubicata al chilometro 23.

Palermo – scoperto un arsenale di armi e munizioni e un laboratorio per modificarle – Arrestato un soggetto in flagranza di reato e sequestrate 14 armi da fuoco, oltre 1.400 proiettili, silenziatori, caricatori e materiale vario

 

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Palermo,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito dei controlli svolti quotidianamente nell’area metropolitana per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti, hanno tratto in arresto un soggetto in flagranza di reato e sequestrato 14 armi da fuoco, oltre 1.400 proiettili, silenziatori, caricatori e materiale per la lavorazione e la modifica di armi di ogni tipo.

In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, impegnati quotidianamente nel servizio di vigilanza, soprattutto nei quartieri a maggior rischio criminale della città, sempre attenti ad analizzare e valutare le informazioni acquisite nell’ambito di attività di controllo del territorio, avevano avuto notizia di un soggetto in grado di reperire, assemblare o modificare qualunque tipo di arma da fuoco mettendole successivamente a disposizione della criminalità organizzata e comune.

Alla luce anche dei recenti episodi di utilizzo di armi a Palermo che hanno visto protagoniste anche persone di giovanissima età nelle zone della movida cittadina e al conseguente allarme sociale venutosi a creare, l’attenzione sull’uomo è stata massima sin da subito e, pertanto, una volta individuato, veniva sottoposto a pedinamento per diversi giorni al fine di tracciarne i movimenti e soprattutto le frequentazioni.

Lo stesso veniva notato più volte intrattenersi in luoghi appartati con soggetti vicini ad ambienti criminali cittadini e quasi sempre prima o dopo gli incontri si recava in un garage sotterraneo nel quartiere Villaggio Santa Rosalia, locale non riconducibile direttamente a lui ma del quale aveva la disponibilità e al cui interno a volte si intratteneva anche per qualche ora.

Alla luce di quanto emerso e del ricostruito profilo criminale del soggetto, con precedenti specifici in detenzione illecita di armi, le fiamme gialle hanno eseguito due perquisizioni locali, la prima nella sua residenza, una villa circondata da un grande terreno a Ciaculli, prima periferia di Palermo, dotata di telecamere a circuito chiuso su ogni lato e con arredi di particolare pregio. Qui è stato portato alla luce un vero e proprio laboratorio con banchi da lavoro, macchinari e ogni tipo di strumento necessario per modificare e assemblare armi e addirittura per incapsulare proiettili. Nel laboratorio è stata rinvenuta una pistola semiautomatica in corso di lavorazione, cartucce e alcune canne di pistola e fucile. Nel corso della seconda perquisizione, effettuata nel garage individuato dai servizi di pedinamento nel quartiere “Villaggio Santa Rosalia, è stato scoperto un vero e proprio arsenale di armi e proiettili occultati in una intercapedine ricavata nel contro-soffitto con assi di legno avvitate che coprivano tutto il tetto.

Rimosse le assi di legno dai finanzieri, sono state rinvenute pistole, proiettili, silenziatori, caricatori.

Nel complesso sono stati scoperti e sequestrati: 14 armi da fuoco tra revolver e pistole semiautomatiche, 1431 tra cartucce, bossoli e proiettili, 8 caricatori, 4 silenziatori, 40 inneschi, buste di polvere da sparo nonché una grande quantità di parti di pistole tra castelli per revolver, tamburi, impugnature, canne e materiale vario per la fabbricazione di cartucce.

Si tratta di uno dei più importanti sequestri di armi effettuati a Palermo negli ultimi anni.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto e condotto presso il carcere Pagliarelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato sia l’arresto che il sequestro delle armi e di tutto il materiale rinvenuto.

Gli esami balistici stabiliranno se le armi sono state utilizzate in episodi delittuosi occorsi in città nel tempo o piuttosto tenute a disposizione di organizzazioni criminali per commettere ulteriori reati.

L’operazione delle Fiamme Gialle è il risultato dell’efficacia del controllo economico del territorio assicurato dalle pattuglie su strada e del dispositivo permanente approntato per la lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Si evidenzia che il provvedimento cautelare in argomento – informa il Comando -è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Siria, la città di Aleppo fuori controllo: bombardato il collegio francescano Terra Sancta : nessuna vittima Si parla di imminente golpe a Damasco

 

Combattenti antigovernativi pattugliano il centro di Aleppo

 

 

Il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato colpito da un attacco russo che ha causato gravi danni. Il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani  conferma la notizia e fa “appello a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile“. ”

Finora  “non ci sono vittime” all’istituto situato all’interno del compound del convento, vicino alla chiesa dove in serata era in programma la celebrazione della Messa della prima domenica d’Avvento.

Aleppo : i ribelli jihadisti anti Assad fanno i padroni

Aleppo fuori controllo  .Gli insorti siriani hanno annunciato di avere ormai il controllo di Aleppo, compreso l’aeroporto e che avrebbero esteso la loro offensiva sulla provincia di Hama.
L’esercito siriano invece parla di “ritiro temporaneo delle truppe” da Aleppo, a nordovest, dove gruppi ribelli hanno lanciato un’offensiva a sorpresa contro le posizioni governative, dichiarando che decine dei suoi soldati sono stati uccisi o feriti.

Il bombardamento è una delle conseguenze del caos in cui, in neanche cinque giorni, è risprofondata la Siria. Per la prima volta dall’inizio del conflitto nel 2012, Aleppo, la seconda città più grande del Paese nonché una delle più antiche al mondo, già nel 2016 scenario di una cruenta battaglia, dopo otto anni di controllo governativo è nelle mani dei ribelli jihadisti anti-Assad. La conferma proviene dagli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione non governativa con sede a Londra ma dotata di una rete di attivisti sul terreno. I jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham e le fazioni ribelli alleate “controllano la città di Aleppo, eccetto i quartieri controllati dalle forze curde.

Sostenuto dalle forze aree russe, l’esercito governativo siriano ha sferrato un contrattacco nella serata di ieri: il Ministero della Difesa di Mosca ha comunicato che “sono stati effettuati attacchi missilistici e bombe su luoghi di ritrovo dei militanti, punti di controllo, magazzini e postazioni di artiglieria”.

Sostegno dell’Iran

Dal  ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi si è  appreso,  “Contro i gruppi terroristici” giunge una piena manifestazione di sostegno al governo e all’esercito siriani da parte dell’Iran. Lo stesso Araghchi ha annunciato che avrebbe visitato Damasco nella giornata di oggi per portare il messaggio di supporto della Repubblica islamica all’alleato Assad.

 

Si apprende infine che  decine di migliaia di civili sono in fuga da Aleppo. La Siria è nel caos con voci di un imminente golpe a Damasco. Ed intanto, l’Onu e la Farnesina evacuano gli stranieri presenti.

Landini (cgil) :” Rivolteremo il Paese come un guanto, basta ingiustizie..” Con lo sciopero generale coinvolti tutti i settori pubblici e privati

Sciopero generale, corteo a Genova

Lo sciopero generale di oggi proclamato da Cgil e Uil contro la manovra ha coinvolto tutti i settori pubblici e privati, a esclusione dei trasporti ferroviari che si erano già fermati lo scorso weekend.

Ascoltiamo i due protagonisti sindacali, Bombardieri e Landini

Bombardieri  (UIL): “Grande dimostrazione di  democrazia pacifica….riassume le sofferenze di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese…

Lo sciopero di oggi è stata una “grande dimostrazione di democrazia pacifica, una richiesta di ascolto da parte della massa, di condividere le sofferenze di tutti i giorni”: lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Le sofferenze – ha aggiunto – di chi non riesce ad arrivare alla fine del mese perché i salari non bastano e sono ancora troppo bassi. La storia di tante persone che hanno bisogno di essere curate”.

Landini  ( Cgil): “Una giornata straordinaria

“Una giornata straordinaria, con una  partecipazione di 500mila persone in 50 piazze. C’è stata anche  un’adesione molto importante agli scioperi e credo che sia un  messaggio molto forte di chi chiede di essere ascoltato”. .

Cgil-Uil: su scontri Torino prendiamo distanze

La Cgil e la Uil  condannano gli scontri di Torino: non hanno nulla a che vedere con la manifestazione sindacale”, afferma il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri t. Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha sottolineato che si tratta di persone “che non c’entrano nulla con le manifestazioni sindacali e questo deve essere chiaro”.

Sciopero, Landini: “Rivolteremo il Paese come un guanto, basta ingiustizie”

 

A Torino bruciate sagome e foto di premier e ministri
A Torino bruciate sagome e foto di premier e ministri (ANSA)

Fiom e Uilm: adesioni fino a 90%, Governo ascolti.Bisogna cambiare modello di sviluppo dell’impresa…”

“E’ stata altissima l’adesione tra le metalmeccaniche e i metalmeccanici allo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil per la giornata di oggi per cambiare la manovra di bilancio, aumentare i salari, ridurre l’eta’ pensionabile, finanziare sanita’, istruzione, servizi pubblici, investire nelle politiche industriali”. . “Con lo sciopero generale di oggi anche i metalmeccanici chiedono al Governo e controparti un cambiamento radicale del modello di sviluppo e di fare impresa” si legge. “Mai come in questa fase servono investimenti per difendere l’industria e salvaguardare l’occupazione, anche con il blocco dei licenziamenti”. Di seguito i primi dati parziali rilevati in alcune aziende metalmeccaniche.

Con il 90% e oltre di adesione hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori della Siapra de L’Aquila, dell’Italtractor di Matera, degli addetti alla produzione della Kone industrial di Milano, della Lamborghini di Bologna, della Trigano di Siena, della Electrolux di Pordenone, della Cnr di Ancona, della Valeo di Cuneo, della Hiab di Taranto, dell’Asso Werke di Pisa, della produzione Leonardo di Firenze, della Acciai speciali Terni, della Bonferraro di Verona. La totalita’ dei dipendenti ha scioperato alla Transnova di Napoli, azienda dell’indotto Stellantis, alla Dana di Reggio Emilia, all’Alfa Derivati di Brescia, alla Lagostina di Omegna, all’Isma controlli di Genova, alla Ficomirrors di Benevento, alla Dab Pumps di Padova.

Ma ottima anche la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori della Leonardo di Caselle e della Schindler di Palermo (80%), della Marcegaglia di Mantova (85%), della Fincantieri di Venezia e dell’Abb di Frosinone (60%), della Bekaert di Cagliari (70%), della Baker Hughes di Vibo Valentia (65%), della Cogne di Aosta (75%).

A Palermo 15mila in piazza, in fabbrica punte di adesione al 100%    Dov’è il lavoro in Sicilia?

“Oggi abbiamo registrano in Sicilia un’ampia adesione allo sciopero generale e una grande partecipazione alla manifestazione di piazza a Palermo. Questo è un segnale preciso per il Governo: c’è una Sicilia che dice basta e che rivendica politiche di sviluppo, per il lavoro, per la dignità sul lavoro, per i servizi”.      L’affermazione proviene dai  segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti al termine della manifestazione che ha visto sfilare per il centro di Palermo, secondo una stima dei due sindacati, oltre 15 mila persone provenienti da tutta Sicilia.  “Questa è una manovra di bilancio – ribadiscono Mannino e Lionti – che non dà nulla a lavoratori e pensionati e non prevede misure per lo sviluppo e l’occupazione della Sicilia. I siciliani già vivono una situazione più difficile che nel resto del paese, per quanto riguarda il lavoro ma anche servizi essenziali come la sanità”.

I sindacati hanno anche diffuso alcuni dati sull’adesione allo sciopero: “A Siracusa, 95% alla Versalis, 95% all’Isab e 95% alla Sasol; Anello ferroviario Palermo 100%; Fincantieri Palermo 75%; A Siracusa Marisicilia ed Eurospin 100%; Zara 99%; A Catania 50% all’azienda Libretti; Congela Palermo 100%; Centro Seia Ragusa 30%; Pomagri 4.0 Trapani 75%; Campanio agricola SR 52%; Cooemi Siracusa 90%; Lamail 60% (Messina); M.G.C Gela 30%; Firma impianti (Rg) 100%; Nicosia Scarl 50%; Est Europa terminalisti (Ct) 95%; Global service (Ct) 45%; Just eat (Cy) 50%; Caronte e tourist isole minori (Me) 70%”.

 

Salute, Regione Sicilia ,Schifani: «Sì da Roma a rimodulazione piano sanitario, sbloccati 800 milioni»

 

ospedale garibaldi

 

 

 

«La Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole alla rimodulazione del piano sanitario per le strutture ospedaliere da finanziare con le risorse ex articolo 20 in Sicilia. Si sbloccano sostanzialmente 800 milioni di euro per l’edilizia sanitaria che serviranno per costruire tre nuovi ospedali e ristrutturarne un quarto nella città di Palermo».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha partecipato in videoconferenza alla riunione.

«Oggi – ha aggiunto il governatore – compie un fondamentale passo in avanti l’azione del mio governo, che oggi ha trovato la condivisione dello Stato, per riqualificare e innovare la sanità siciliana, partendo dalle opere infrastrutturali, premessa essenziale per un’assistenza efficiente e adeguata agli standard moderni che vogliamo garantire ai nostri concittadini Per questo, a luglio scorso, abbiamo già stipulato una convenzione con Invitalia che ci supporterà nella realizzazione degli interventi, garantendo tempi veloci. Abbiamo chiara la strategia complessiva per dotare la Sicilia, utilizzando anche i fondi del Pnrr e quelli del Fsc, di un sistema sanitario che garantisca cure adeguate ai cittadini, fermando, e magari invertendo, i flussi della migrazione ospedaliera, diventando un punto di riferimento nel bacino del Mediterraneo, come avviene già nel settore dei trapianti, che è un’eccellenza della nostra sanità».

Le opere inserite nell’accordo tra Stato e Regione hanno un valore complessivo di 747,7 milioni di euro. In particolare, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas Civico-Di Cristina; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del Polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale Cervello (padiglione A).

Il prossimo passo sarà la firma di un accordo di programma-quadro tra Ministero della Salute e Regione per avviare la fase che porterà alla predisposizione dei bandi di gara e alla esecuzione dei lavori.

La convenzione firmata a luglio scadrà nel dicembre 2026 e prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei quattro interventi, svolgendo attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo nella predisposizione e nella gestione delle procedure di gara e attività per accelerare la realizzazione di questi investimenti. Il rispetto dei tempi di attuazione sarà sottoposto al costante monitoraggio della Regione per il tramite del dipartimento di Pianificazione strategica, guidato da Salvatore Iacolino.

Napoli, sequestrate 3 tonnellate di carne destinate allo street food

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -Sud Libertà

 Napoli – Torre Annunziata ,
I Carabinieri del NAS di Napoli, collaborati dai militari della Compagnia di Torre Annunziata e da personale dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno individuato un’attività totalmente abusiva di sezionamento e lavorazione carni all’interno di una palazzina privata.
L’ispezione ha evidenziato che i sottoprodotti e gli organi di origine animale, nonché le parti anatomiche di poco valore economico di bovini e suini, venivano lavorati mediante l’utilizzo di attrezzature gravate da significative condizioni igienico sanitarie e stoccati in ambienti malsani e igienicamente compromessi dalla presenza di rifiuti di varie tipologie.
L’alimento in questione, conosciuto in Campania con il nome di “O pere e o’ musso,” emblema dello street food napoletano, era destinato alla vendita ambulante sulle aree pubbliche.
L’attività è stata sospesa con immediata chiusura dell’intero impianto sprovvisto del “Bollo CE” e di riconoscimento produttivo e nella circostanza sono state sottoposte a sequestro amministrativo 3 tonnellate di carne bovina e suina risultata priva di documentazione attestante la tracciabilità e la provenienza e di conseguenza potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Il valore della merce e della struttura oggetto di vincolo è stimato in circa 400.000 euro. Le sanzioni amministrative contestate superano i 50 mila euro.

Venerdì 29 Nov. Sciopero generale di 8 ore proclamato da Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil) ….. Il Ministro Matteo Salvini firma la precettazione

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FINALMENTE   UNA  PROVA DI FORZA E DI CORAGGIO  DI  LANDINI E BOMBARDIERI

 

Venerdì 29 novembre si svolgerà lo sciopero generale di 8 ore, proclamato da Cgil e Uil, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Una mobilitazione che si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale, indetta per contrastare le scelte ingiuste e sbagliate del Governo.

I segretari generali, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri concluderanno rispettivamente le manifestazioni di Bologna (corteo ore 9.30, da Porta Lame a Piazza Maggiore) e Napoli (corteo ore 9.30, da Piazza Mancini a Piazza Matteotti). In contemporanea, in alcune città, i comizi saranno conclusi dai dirigenti sindacali delle segreterie nazionali confederali di Cgil e Uil.

Per la Cgil, – informa un comunicato sindacale- Luigi Giove sarà a Pordenone (ore 10.30 corteo da piazza Risorgimento a piazza XX Settembre); Christian Ferrari a Treviso (dalle ore 10 in Piazza dell’Università); Pino Gesmundo parteciperà alla manifestazione a Fabriano (dalle ore 9.30 al Palaguerrieri, via Beniamino Gigli); Maria Grazia Gabrielli sarà a Terni (ore 9 corteo da piazza Rivoluzione Francese a Piazza Solferino); Francesca Re David parteciperà al corteo di Roma (ore 9.30 da Piazza dell’Esquilino a via dei Fori Imperiali); Daniela Barbaresi manifesterà a Pescara (ore 10 presidio davanti alla Prefettura in Piazza Italia); Lara Ghiglione a Bari (ore 9.30, Piazza Massari).

Per la Uil, Santo Biondo sarà a Campobasso (ore 10 manifestazione Piazza della Vittoria); Vera Buonomo a Torino (ore 9 corteo da Piazza XVIII dicembre a Piazza Castello); Emanuele Ronzoni parteciperà al corteo a Palermo (ore 9.30 da Piazza Croci a Piazza Verdi), e, infine, Ivana Veronese a quello di Firenze (corteo ore 9.30 da Piazza Santa Maria Novella a Piazza Poggi).

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini – si apprende –  ha firmato la precettazione: “Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente, riducendo a quattro ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì”, ha spiegato Salvini in un videomessaggio.

Il ministro ha poi aggiunto: “Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo, 949 scioperi effettuati in Italia. Quindi diritto allo sciopero sì, ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”, ha aggiunto.

Cgil e Uil: “Impugneremo”

“Noi rispettiamo le regole”, risponde il segretario generale della UilPierpaolo Bombardieri, a margine di un’iniziativa, aggiungendo che “se ci sarà una precettazione, la impugneremo dinanzi all’Autorità Giudiziaria”

Altre manifestazioni di Cgil e Uil si terranno anche nelle seguenti città:

L’Aquila, Chieti, Teramo, Potenza, Cosenza, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Lecco, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Cagliari, Trento, Bolzano, Aosta, Venezia, Padova, Rovigo, Belluno, Verona, Vicenza.

Istruzione,Sicilia L’assessore regionale Turano: «1,5 milioni per iniziative contro la dispersione scolastica»

 

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Un’azione strategica per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa degli studenti siciliani del primo ciclo di istruzione. È l’obiettivo della circolare firmata dall’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, che stanzia 1,5 milioni di euro in favore delle scuole primarie con un indice di dispersione, nell’anno scolastico 2023/24, pari o superiore a 1,5.

«Il fenomeno dell’abbandono della scuola – dice l’assessore Turano – è ancora troppo diffuso in Sicilia e la Regione punta a intervenire su alcune delle cause, coinvolgendo le stese istituzioni scolastiche, le famiglie e gli altri attori del mondo dell’educazione che operano sul territorio. La dispersione penalizza i nostri giovani, non soltanto sul piano della crescita educativa e delle competenze, ma impoverisce anche la formazione di una cultura sociale e relazionale, oltre a limitare lo sviluppo emotivo. Per questo l’azione strategica che abbiamo avviato punta sul dialogo con i nuclei familiari, ma anche su attività sportive e culturali che si affianchino a quelle didattiche».

Le scuole statali potranno redigere e presentare i progetti entro quindici giorni dalla pubblicazione della circolare, avvenuta oggi, prevedendo iniziative in favore di ragazzi e ragazze a rischio di esclusione dai percorsi scolastici. Le attività, che potranno essere realizzate anche con il ricorso a organizzazioni non profit, prevedono la costituzione di equipe di supporto che dovranno mirare a individuare eventuali casi di disagio e conflittualità, promuovendo interventi a sostegno di docenti, studenti e famiglie, fornire assistenza per orientare gli alunni nella scelta dei cicli scolastici successivi. I progetti dovranno prevedere anche attività co-curriculari per il rafforzamento delle competenze e di didattica esperienziale extracurricolare come visite guidate, corsi di orienteering, di problem solving, lavoro di squadra, per lo sviluppo di competenze critiche, abilità manageriali, autonomia e autostima.

Il contributo per le scuole è ripartito tra una quota fissa di cinquemila euro e una variabile proporzionata al numero di studenti iscritti al primo ciclo.