Sequestrata dai NAS a Catania mezza tonnellata di pesce non tracciato : scoperti anche lavoratori in nero, non registrati, sanzioni e denunce

 

 

Maxi sequestro di pesce commercializzato a Reggio Emilia Reggionline -Telereggio – Ultime notizie Reggio Emilia |

Pesce non tracciato: scatta il sequestro

Catania,

Controlli dei Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, assieme agli specialisti catanesi del Nucleo Anti Sofisticazione NAS, a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro NIL e i colleghi del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale NIPAAF all’interno dei Mercati Agro Alimentari Sicilia MAAS, ispezionando ben 9 ditte a tutela della sicurezza alimentare, della sanità pubblica e privata e dei lavoratori.

Il MAAS, infatti, è centro agroalimentare e snodo logistico della città di Catania, che ospita e gestisce i mercati all’ingrosso di ortofrutta e prodotti ittici che vengono venduti ai singoli commercianti e, dunque, i consumatori ritrovano sulle loro tavole o nei ristoranti.

Pesce non tracciato, maxi sequestro della Finanza

 

Nell’ambito delle loro funzioni, i  Carabinieri hanno sequestrato più di mezza tonnellata di pesce messo in vendita da un grossista 25 catanese, perché privo di tracciabilità, ovvero sprovvisto delle indicazioni relative al “percorso” del pesce, dalla sua cattura fino all’arrivo presso il punto vendita.

Questo scambio di dati tra i diversi attori della filiera del prodotto ittico è obbligatorio per tutte le aziende alimentari dell’Unione Europea, e ognuno di loro deve ottemperare, per la propria parte di competenza, alle disposizioni previste dalla normativa di settore, affinché il flusso delle informazioni segua il prodotto fino alla vendita al dettaglio.

Oltre al sequestro di tutto quel pescato non tracciato, al titolare è stata elevata una sanzione di 1500 euro.

Durante l’attività ispettiva presso una seconda attività commerciale, riconducibile ad un 40enne di Valverde, i Carabinieri hanno accertato che tutti e 4 i lavoratori presenti erano privi di contratto e non registrati, quindi “in nero.

Tale condizione li ha esposti a gravi rischi, poiché gli impiegati erano privi di copertura contributiva, sanitaria e previdenziale, essenziali per garantirne la sicurezza in caso di infortuni o altri problemi legati al lavoro. Si è appreso anche che  il titolare non li aveva sottoposti nemmeno alla prevista sorveglianza sanitaria, l’insieme di atti medici necessari a tutelare la salute e quindi la sicurezza del lavoratore, in relazione all’ambiente di lavoro, i fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento di quella particolare professione. Al termine degli accertamenti, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, l’imprenditore è stato denunciato penalmente all’Autorità Giudiziaria, e sanzionato anche con un’ammenda di quasi 1500 euro, con recupero di contributi Inps e Inail per 3.200 euro, e la sua attività è stata sospesa fino a quando non provvederà alla regolarizzazione della posizione lavorativa degli impiegati.

A Roma la riunione annuale degli Esperti per la sicurezza

 

riunione esperti sicurezza

 

 

Roma,

Si è conclusa oggi a Roma, presso la Scuola di perfezionamento interforze per le Forze di polizia, la riunione annuale della rete degli Esperti per la sicurezza, che ha riunito nella Capitale, per tre giorni, il personale delle Forze di polizia italiane in servizio presso le rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

Alla giornata conclusiva hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani, nonché i Comandanti generali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Durante la riunione è stata sottolineata l’importanza della collaborazione e della sinergia tra il Dipartimento della pubblica sicurezza a livello interforze e il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, pilastro fondamentale per il buon esito e il successo di tutte le iniziative nello sviluppo di strategie comuni e nella condivisione di informazioni importanti per la tutela del Paese.

riunione esperti sicurezza

 

Durante l’evento, il direttore centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi, ha illustrato i risultati conseguiti nel 2024 dal sistema operativo del law enforcement interforze italiano, successi frutto di una stretta collaborazione nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia, sostenuta dalla costante attività della rete degli Esperti per la sicurezza, risorsa strategica che copre 94 Paesi e integra competenze multidisciplinari.

Tra i principali traguardi del 2024 si segnalano:

–      602 estradizioni di criminali ricercati a livello internazionale.

–      Il rintraccio all’estero di 1.276 persone (di cui 974 minori) per le quali era stata denunciata la scomparsa in Italia, e di 545 persone (244 minori) per le quali era stata denunciata la scomparsa in Europa.

–      120 latitanti arrestati in Italia e all’estero per gravi reati contro la persona e criminalità organizzata; 25 per terrorismo e armi; 229 per reati finanziari.

–      Beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro sequestrati e beni per 407 milioni di euro confiscati anche grazie al network europeo dell’Asset recovery office (Aro).

riunione esperti sicurezza

 

Sul punto, per i risultati ottenuti, l’Italia, attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, è entrata a far parte dell’organo di governance della rete Enfast, piattaforma operativa per lo scambio di informazioni e concernente la cattura dei ricercati in ambito internazionale.

Nel corso del 2024, i funzionari e gli ufficiali della Direzione centrale della polizia criminale e della Direzione centrale per i servizi antidroga hanno partecipato a oltre 300 riunioni internazionali presso Europol, Interpol e altri forum di sicurezza globale, contribuendo allo sviluppo di strategie e alleanze innovative.

Tra i progetti di maggior rilievo condotti:

–     progetto “I-CAN”, iniziativa che si modula su direttrici diverse per contrastare le proiezioni della ‘Ndrangheta su scala internazionale e che vede la partecipazione di 20 Paesi in Europa, nelle Americhe e nel Pacifico. Tale cooperazione ha consentito, dal 2020 ad oggi, di trarre in arresto 102 persone, di cui 51 latitanti.

–     “Silver Notice”, la cui fase pilota vede la partecipazione di oltre 50 Paesi e che consiste nell’individuazione di patrimoni illecitamente accumulati attraverso lo scambio di informazioni finanziarie teso all’apprensione di beni criminali, diffondendo così nel mondo l’esclusiva cultura investigativa italiana nell’aggressione ai cespiti indebiti accumulati dalle organizzazioni criminali.

riunione esperti sicurezza

 

Progetto “Identity”, in via di implementazione e avviato lo scorso anno, finalizzato al rafforzamento delle capacità di acquisizione e conservazione dei dati biometrici da parte delle Forze di polizia di Gambia, Senegal e Costa d’Avorio, paesi maggiormente coinvolti dalle dinamiche migratorie.

–     Empact “High risk criminal networks” che si prefigge di contrastare i principali gruppi criminali europei dediti al grande crimine organizzato, attraverso anche la diffusione e lo sviluppo della cultura italiana nell’approccio amministrativo antimafia.

–     Progetto regionale Eu4Fast dedicato al contrasto all’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani con una sua sede a Sarajevo (Bosnia & Erzegovina) di recente inaugurazione, che si propone quale centro di studio, analisi e raccordo operativo a sostegno di quelle polizie.

Numerose le iniziative in materia di prevenzione, a livello interforze tra cui i pattugliamenti congiunti (tra Forze di polizia italiane ed estere) che hanno contribuito in modo significativo a creare ambienti più sicuri nelle principali località turistiche estive in Albania, Croazia, Francia, Montenegro, Polonia, Portogallo e Spagna.  Nell’ottica di accrescimento ulteriore dei livelli di sicurezza, lo scorso 19 novembre sono stati altresì avviati, con la Polizia del Canton Ticino, i pattugliamenti congiunti sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, con la partecipazione di unità della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.

Nel 2024 sono stati dieci i nuovi accordi di cooperazione e protocolli operativi stipulati con altri Paesi, rafforzando la posizione dell’Italia nello scenario globale della sicurezza e risultano oggi in negoziazione, da parte della Direzione centrale per i servizi antidroga, 23 ulteriori protocolli di intesa di cui sei avviati nell’ultimo anno.

In materia di contrasto al narcotraffico, la Direzione centrale per i servizi antidroga ha coordinato 62 operazioni con proiezioni internazionali, 44 delle quali ancora in corso, che hanno consentito il sequestro in Italia di sette tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui il 94 per cento provenienti da quei Paesi che vedono la presenza stabile degli Esperti per la sicurezza.

L’incontro si è concluso con un richiamo alle nuove sfide globali, come il cybercrime, le piattaforme di comunicazione criptata, le criptovalute e l’intelligenza artificiale.

Il ruolo degli Esperti per la sicurezza sarà cruciale per anticipare e affrontare questi fenomeni, promuovendo, al contempo, la cultura della sicurezza e strategie innovative su scala internazionale.

Fibrillazione ed incertezze in Francia, Macron avvia le consultazioni: dichiara prima in mondovisione che lui durerà sino alla fine del mandato, adesso socialisti pronti a negoziare. È il turno dei Repubblicani.

 

 

 

Il presidente, dopo aver ricevuto i socialisti, riceverà i Repubblicani  e «telefonerà all’estrema sinistra de La France Insoumise (LFI)», ha confermato all”entourage del capo dello Stato

Macron nominerà il nuovo primo ministro «non prima di lunedì». . Intanto, il partito socialista francese ha dichiarato di essere disponibile a formare una coalizione con la formazione macroniana e la destra sulla base di «un contratto a durata determinata». A queste condizioni la formazione della sinistra moderata si è recata alle 12 di oggi, venerdì 6 dicembre, all’Eliseo per incontrare Macron.

Un passo aspettato e consigliato dopo la mozione di sfiducia che ha fatto cadere il governo di Michel Barnier …..

Il leader del PS, Olivier Faure, ha assicurato che durante l’incontro, il presidente francese «non ha posto alcuna precondizione su nessun argomento», lasciando intendere che non gli sia stato chiesto di staccarsi da La France Insoumise (LFI), «contrariamente a quanto è trapelato dall’Eliseo».

Si apprende infine che i  socialisti «non parteciperanno in nessun caso ad un governo guidato da un primo ministro di destra»…..

Caro voli, Regione Sicilia raddoppia lo sconto aerei per Natale. favorendo la mobilità sostenibile»

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Palermo

Un milione di biglietti aerei rimborsati in un anno. E la Regione raddoppia lo sconto, portandolo dal 25 al 50%, per quei siciliani che desiderano raggiungere l’Isola per le feste  estendendo il beneficio anche a chi è nato in Sicilia ma risiede altrove. Sono alcune delle misure introdotte dal decreto “Stop caro voli Natale 2024”, voluto dal governo regionale per mitigare il costo delle tariffe aeree, e presentate, insieme con il report sul Caro-voli, in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, e dal dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Salvatore Lizzio.

In un anno la Regione ha rimborsato oltre un milione di biglietti aerei e consentito a tanti siciliani di raggiungere la nostra regione a un costo più contenuto rispetto a quello stabilito dalle compagnie aeree. Con questo decreto, adesso, grazie ai 17,2 milioni di euro stanziati all’interno della legge sulle variazioni di bilancio, chi effettuerà dal 7 dicembre al 6 gennaio 2025 un volo diretto da uno scalo nazionale a un aeroporto siciliano e viceversa, avrà diritto allo sconto del 50% a fronte dell’attuale 25%. Il provvedimento non sarà più valido esclusivamente per i residenti in Sicilia, ma verrà esteso anche a chi è nato ma non risiede stabilmente nell’Isola.

«I dati – commenta il presidente Schifani – dimostrano in maniera inequivocabile il successo di questa iniziativa, una misura unica in Italia, che abbiamo fortemente voluto per alleggerire il costo dei voli che, soprattutto in prossimità delle feste, rendono proibitivo spostarsi o rientrare in Sicilia. Non possiamo continuare a scontare la nostra condizione di insularità piegandoci al cartello esercitato di fatto da alcune compagnie aeree. Con la nostra battaglia sul caro voli tuteliamo il diritto dei siciliani a una mobilità economicamente sostenibile. Per questo abbiamo voluto raddoppiare i rimborsi ed estenderli anche a chi è nato ma non risiede in Sicilia. Nella Finanziaria che sarà votata nelle prossime settimane all’Ars, – continua Schifani – abbiamo stanziato per il caro voli 15 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Un’ulteriore dimostrazione della volontà di questo governo di assicurare la continuità di questa misura di sostegno. Non è la politica che può intervenire sulle tariffe aeree in un regime di libero mercato, però è giusto chiedere all’Antitrust, alla quale abbiamo presentato già due esposti, di verificare il rispetto delle regole ed eventuali cartelli tra le compagnie. Con i fatti, e non soltanto a parole, restiamo al fianco dei cittadini siciliani in questa battaglia di civiltà».

Gli sconti possono essere ottenuti direttamente al momento dell’acquisto sui siti web delle compagnie aeree che hanno sottoscritto la convenzione con la Regione, oppure si può richiedere il rimborso successivamente al viaggio, caricando la carta d’imbarco sul portale del Dipartimento delle Infrastrutture —

Sulla piattaforma Siciliapei sono state caricate quest’anno più di 400 mila richieste di rimborso, il 42,5% del totale. Catania-Roma è la tratta aerea più acquistata, con oltre 22 mila richieste di rimborso presentate. A seguire, i collegamenti tra il capoluogo etneo e Milano Malpensa e quelli tra Palermo e Roma e tra Palermo e Milano, con le rispettive rotte inverse. Il volo più caro è stato il Palermo-Bologna Ryanair del 28 maggio costato 915 euro. Di poco più basso il prezzo del Catania-Milano Linate di Ita Airways del 27 ottobre pagato 876 euro. Easyjet e Aeroitalia si contendono, invece, il primato della tratta più economica, rispettivamente con i voli Palermo-Malpensa e Fiumicino-Catania del 15 febbraio e del 22 marzo, venduti entrambi ad appena un euro.

«Quello contro il caro voli – aggiunge l’assessore Aricò – è un provvedimento storico che ha già dato ottimi risultati e che adesso rinforziamo ed estendiamo anche ai cittadini nati in Sicilia ma residenti altrove. In più, abbiamo pensato anche a chi si sposta in treno. Con Ferrovie dello Stato, visto il grande successo del Sicilia Express, il treno low cost che collegherà Nord Italia e Sicilia nel periodo delle feste e andato sold out in appena un’ora, stiamo lavorando all’organizzazione di un secondo convoglio in partenza subito dopo Natale e con rientro a Capodanno. Purtroppo la logistica di Rfi non ci consente di fare di più, per ragioni legate alla sicurezza dei trasporti sulle linee ferroviarie. Abbiamo anche sottoscritto un accordo per le aree urbane delle città di Palermo e Catania – conclude Aricò – che, dall’8 dicembre al 6 gennaio, consentirà di accedere a promozioni molto vantaggiose per raggiungere gli aeroporti e di acquistare biglietti unici integrati all’interno delle due aree urbane. Il nostro augurio è che i siciliani, residenti e non, possano trascorrere in famiglia le festività».

A Palermo, infatti, si potrà viaggiare da qualsiasi stazione ferroviaria della città verso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” e viceversa al prezzo promozionale di 4 euro anziché 6,80 euro. In più, all’interno dell’area urbana sarà possibile viaggiare su tutte le corse di Trenitalia e sui mezzi Amat acquistando un solo biglietto giornaliero integrato al costo di 3 euro, a fronte degli attuali 6,10 euro.
Stessa formula anche a Catania. Dall’8 dicembre al 6 gennaio 2025, da qualsiasi stazione ferroviaria cittadina sarà possibile raggiungere l’aeroporto “Vincenzo Bellini”, e viceversa, al costo di un euro anziché 2,20 euro. Stessa tariffa a un euro anche per tutti i treni che circolano all’interno dell’area urbana di Catania. I biglietti saranno acquistabili su tutti i canali di vendita di Trenitalia a partire dal prossimo 7 dicembre.

 

 

Napoli, Polizia locale, in dieci mesi rimossi 2.446 veicoli in stato di abbandono

 

 

Napoli,

Per un’intensa attività operativa e alla collaborazione attiva dei cittadini, che inviano quotidianamente segnalazioni dettagliate all’indirizzo e-mail dedicato (polizialocale.veicoliabbandonati@comune.napoli.it), è stato possibile ottenere risultati significativi nel contrasto all’abbandono dei veicoli.

Nei primi dieci mesi dell’anno in corso, il nucleo Veicoli Abbandonati della Polizia locale ha disposto la rimozione di 2.446 veicoli in presunto stato di abbandono, di cui 1.603 autoveicoli, 538 motoveicoli, 257 ciclomotori e 44 veicoli di altra tipologia. L’analisi dei dati evidenzia una distribuzione non uniforme del fenomeno sul territorio: la Municipalità 6 registra la percentuale più alta di abbandoni con il 15,54%, mentre la Municipalità 1 si distingue per la percentuale più bassa, pari al 5,72%.

Dal punto di vista temporale, il mese più critico è stato febbraio con 292 rimozioni, seguito da gennaio, aprile e luglio con cifre di poco inferiori.

L’attività del Nucleo che contribuisce alla lotta al degrado urbano ha generato risultati significativi anche in termini economici: i 241 verbali elevati per violazioni al Codice della Strada hanno prodotto un incasso pari a 92.388,10 euro, mentre la rimozione di 1.167 veicoli un ulteriore ricavo di 36.303,58. Ulteriori 1.355 verbali elevati dal reparto per altre violazioni al codice della strada, 323,44% in più rispetto al 2022, hanno portato un incasso di 128.691,68 €.

Attualmente, 796 veicoli rimossi nel triennio 2022-2024 sono ancora in giacenza presso i depositi autorizzati, mentre sono state effettuate complessivamente 1.999 notifiche relative ai veicoli rimossi.

Questi dati testimoniano l’efficacia del lavoro svolto e il continuo impegno del Comando della Polizia locale per contrastare fenomeni di degrado, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini di situazioni di abbandono che compromettono il decoro della città.

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per la coesione sociale della comunità.

Sfide di portata sempre più ampia sono di fronte a noi e l’azione dei volontari si propone come un’efficace componente per affrontare scenari che rendono le nostre società più fragili.

Il volontariato è generosa espressione dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale sanciti dalla Costituzione.

Come anche affermato dalle Nazioni Unite, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile necessita del contributo di ciascuna persona, che tramite il suo impegno volontario “diventa parte delle soluzioni”.

L’impegno a migliorare le società contemporanee, proprio a tante espressioni associative del volontariato, indica e restituisce speranza e prospettive di rinascita anche nelle situazioni di avversità e calamità.

La Repubblica è grata per l’operato dei volontari che, con mirabile spirito di altruismo e collaborazione, prestano ogni giorno il loro inestimabile supporto».

Sabato alle 19 la votazione in Corea del sud per l’accusa contro il Presidente Yoon Suk Yeol di “insurrezione” per l’istituita legge marziale

 

 

Manifestazione contro Yoon - Afp

 

La polizia sudcoreana sta indagando sul presidente Yoon Suk Yeol per presunta “insurrezione” in seguito alla sua dichiarazione di legge marziale. Lo ha reso noto un alto ufficiale di polizia, secondo cui un’indagine è stata avviata dopo che l’opposizione ha presentato una denuncia contro Yoon e altre figure chiave coinvolte negli eventi di martedì sera.  Cadrebbe in questo caso eccezionale l’immunità prevista per i Presidenti.

L’insurrezione è un crimine che trascende l’immunità presidenziale e può comportare la pena di morte. Si apprende anche che  Woo Jong-soo, capo del quartier generale investigativo nazionale dell’Agenzia nazionale di polizia, ha dichiarato ai legislatori che “il caso è stato assegnato”.

La votazione per decidere se mettere sotto accusa il presidente Yoon avrà luogo sabato alle 19 ora locale, secondo quanto riportato dai media sudcoreani, che citano parlamentari dell’opposizione.

Sebbene l’opposizione abbia la maggioranza di 192 seggi in parlamento, affinché la mozione venga approvata è necessario che almeno otto dei 108 legislatori del partito al governo la appoggino. Secondo Yonhap, il People Power Party, il partito al potere di Yoon, ha accettato di opporsi al suo impeachment.

Intanto il presidente Yoon ha accettato le dimissioni del ministro della Difesa Kim Yong-hyun.       E’ stato nominato Choi Byung-hyuk, un generale dell’esercito in pensione che presta servizio come ambasciatore in Arabia Saudita.

 

 

 

Fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente Napoli – Denunciate 2 persone, di cui una tratta in arresto e sequestrate oltre 2 tonnellate di artifizi pirotecnici

 

Sequestrati 3 chili di fuochi d'artificio illegali - Prima la ...

 

Napoli,

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, anche alla luce delle indicazioni ricevute dal Prefetto – Dr. Michele di Bari in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno intensificato le attività di controllo economico del territorio al fine di contrastare la vendita di giochi pirotecnici illegali e pericolosi.

All’esito di due distinti recenti interventi, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di artifizi pirotecnici illegalmente prodotti, tre telefoni cellulari e un furgone. Sono state denunciate 2 persone, di cui una tratta in arresto, per fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente, nonché per violazioni delle norme antincendio e di pubblica sicurezza.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola hanno individuato alcune spedizioni sospette presso una piattaforma logistica di Mariglianella (NA), che svolge l’attività di corriere. L’intervento ha consentito di individuare e sequestrare, all’interno di plichi che apparivano come spedizioni anonime, complessivamente 400 kg. di fuochi d’artificio di produzione artigianale ad alto potenziale esplosivo – quali bombe carta, cipolle e petardi – di cui è vietata la fabbricazione, nonché numerose “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi, per un totale di circa 5.000 “pezzi”.

Dai successivi sviluppi, è stato possibile risalire a un immobile a Sant’Anastasia (NA), ubicato, tra l’altro, in prossimità del centro cittadino, nella disponibilità di un giovane del luogo, che veniva utilizzato come centro di stoccaggio del materiale esplodente e di confezionamento dei pacchi da spedire. Dopo aver osservato operazioni sospette di carico e scarico dei pacchi su un furgone, l’accesso all’interno del locale ha permesso ai militari di sequestrate altri 400 kg. di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 2.000 “pezzi” analoghi.

Nell’occasione, sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale dell’Arma di Napoli che hanno attestato la “micidialità” del materiale esplodente.

Il giovane è stato tratto in arresto in flagranza di reato e il materiale rinvenuto, unitamente al mezzo e i telefoni utilizzati per contattare possibili clienti sono stati sottoposti a sequestro.

Ulteriore attività di controllo del territorio ha permesso di scoprire nelle campagne di Scisciano (NA) un capannone agricolo, al cui interno erano detenuti più di 1.200 Kg. di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 400 “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi. Il soggetto detentore, a cui era riconducibile il deposito, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e il materiale pirotecnico è stato sequestrato.

E’ doveroso rappresentare che i procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio di presunzione d’innocenza, gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino al passaggio in giudicato della sentenza condanna.

Napoli, rapine, estorsioni e truffe – crescente odioso fenomeno – ai danni di anziani

 

Lotta serrata per contrastare l'odioso fenomeno delle truffe agli anziani

Archivi-Sud Libertà

 Napoli – Caivano ,
In data odierna, nell’ambito di un’indagine diretta da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Caivano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, a carico di quindici persone tutte residenti a Nord di Napoli (di cui otto in carcere, quattro agli arresti domiciliari e tre alla misura dell’obbligo di dimora).
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Caivano, hanno permesso di raccogliere diversi elementi indiziari nei confronti degli arrestati, in ordine alla commissione dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni e truffe ai danni di anziani.
In particolare, gli odierni indagati avrebbero commesso molteplici truffe durante il 2024 in danno di anziani in tutta Italia e nell’area a Nord di Napoli.
Le investigazioni – svolte grazie anche all’ausilio di attività intercettive e telematiche, nonché attraverso la visualizzazione e l’analisi delle immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza – hanno consentito:
– di risalire ad una struttura organizzata e verticistica, ramificata anche al Nord Italia, con ampia disponibilità di mezzi, denaro contante e con il centro di comando nel Nord di Napoli;
– di delineare una struttura criminale ben gerarchizzata individuando compiti e responsabilità dei promotori, dei “centralinisti”, dei procacciatori e dei “trasfertisti”;
– di certificare l’esistenza di un definito sistema remunerativo tra gli associati, basato sulla suddivisione in percentuale dei proventi illeciti e sul reinvestimento di parte degli introiti in “mezzi” e “risorse” necessari per garantire la prosecuzione delle condotte delittuose per un giro d’affari intorno al milione di euro mensili.
In particolare, l’attività di indagine ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione a delinquere, i cui sodali si associavano tra loro allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di estorsioni e truffe aggravate ai danni di persone anziane su tutto il territorio nazionale, costituendo un vincolo permanente.
Sono state disvelate attività criminose, in parte svoltesi in Milano, Pesaro, San Giovanni Lupatoto (VR), San Severino Marche, Novara, Avellino, Napoli, Salerno, oltreché in Sparanise, Giugliano in Campania, Lusciano, Casoria, Caivano e Marano di Napoli.
Nello specifico, alcuni di essi – in qualità di capi e promotori – svolgevano prioritariamente la funzione di “centralinista”, chiamando le anziane vittime e minacciando loro un male ingiusto al fine di estorcere danaro e oggetti preziosi.
A tal fine, procacciavano gli “appoggi”, ovverosia gli appartamenti dai quali contattare le anziane vittime, avendo cura di modificare detti luoghi cori frequenza tendenzialmente settimanale, onde eludere le investigazioni.
Altri componenti dell’associazione con la funzione di coordinatori, in alcuni casi anche come “centralinisti” e all’occorrenza anche come ”trasfertisti”, si occupavano di reperire minorenni da impiegare come ”trasfertisti”. Nell’ipotesi in cui i minori non fossero stati disponibili, si offrivano personalmente di svolgere il ruolo di ”trasfertista”, procacciavano i telefoni e le sim card da utilizzare per contattare le anziane vittime, all’occorrenza svolgevano anche la funzione di centralinista contattando personalmente le vittime, noleggiando le macchine per consentire al ”trasfertista” di turno di recarsi nel luogo deputato.
Ancora, altri sodali – con la funzione prioritaria di ”trasfertisti” – si recavano nel luogo individuato dall’associazione e ritiravano i soldi e gli oggetti preziosi alle anziane vittime, reperendo successivamente i canali per la ricettazione dell’oro, ricercando nuovi ”trasfertisti” e predisponendo le attività materiali delle successive truffe/estorsioni, incassando di volta in volta una percentuale sul ricavato.
Conclusivamente, il gruppo attenzionato si è avvalso della collaborazione di una pluralità di soggetti che hanno posto il proprio operato, in via continuativa, a disposizione degli obiettivi del sodalizio, con una perfetta ed articolata organizzazione di mezzi e risorse e con la previsione di una suddivisione dei compiti tra gli associati, distinti in esecutori materiali delle estorsioni/truffe (c.d. “trasfertisti”), centralinisti, addetti all’acquisto delle schede, addetti alla ricettazione dell’oro/monili.
Tali ruoli, all’occorrenza, venivano ricoperti da qualunque soggetto appartenente al gruppo. Veniva fornita ai sodali anche assistenza legale in caso di necessità, circostanza che rimarca ancora di più la reciproca consapevolezza di far parte di un gruppo criminale organizzato.
Le condotte antigiuridiche poste in essere dagli appartenenti al gruppo criminale per la commissione delle attività illecite innanzi descritte sono state particolarmente meticolose, non venendo tralasciato alcun dettaglio e, utilizzando artifizi e raggiri, gli stessi truffavano persone anziane, previamente contattate telefonicamente.
In alcuni casi, si fingevano essere figli delle vittime o appartenenti alle Forze dell’Ordine, o affermavano che sussisteva il rischio di una denuncia penale, o anche che ricorreva il pericolo di arresto per un proprio congiunto.
Con tali artifizi, essi ottenevano rilevanti somme di danaro, nonché la consegna di monili o carte di credito con relativo codice pin.
In un caso nel quale era stata consegnata la somma di € 3.700, avendo la richiesta ad oggetto un importo aggiuntivo di € 5.000, al diniego della vittima di versare l’ulteriore somma, il presunto autore del fatto risulta avere usato violenza nei confronti della donna, consistita nel “buttare per l’aria” l’anziana donna.
Nel fare ciò, veniva incalzato dal “centralinista”, che seguiva telefonicamente l’andamento dell’azione e che urlava: “Sbattila per l’aria e vattene!”.
Durante le fasi delle indagini dirette da questa Procura della Repubblica, grazie al prezioso contributo fornito dai Carabinieri, è stato possibile impedire l’esecuzione di numerose truffe, bloccando sul nascere trenta tentativi e permettendo l’arresto in flagranza di reato di diversi malviventi, nonché il recupero della relativa refurtiva, per un totale di circa 200 mila euro tra contanti, monili in oro e preziosi.

Il segretario generale della Nato, Mark Ru spiega la necessità di aiutare Zelenski

Conflitto Ucraina- Russia, le armi di difesa tardono ad arrivare a Kiev con la drammatica conseguenza che Mosca avanzi sempre piu’

 

Nato, il segretario Stoltenberg apre all'allargamento a est

Il segretario generale della Nato Mark Rutte, a margine della Ministeriale Esteri a Bruxelles afferma:”Nel mondo non abbiamo una sovrabbondanza di sistemi di difesa aerea, il che significa che bisogna sempre assicurarsi di stabilire le priorità. Ma ieri sera, al tavolo, c’è stato un chiaro accordo, secondo cui aiutare l’Ucraina, in particolare con queste infrastrutture, deve essere una priorità. Sono fiducioso che gli alleati, nei prossimi giorni e settimane, si assicureranno che tutto ciò che possono fornire all’Ucraina venga fornito”. Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, a margine della Ministeriale Esteri a Bruxelles.

“Dobbiamo assicurarci che qualsiasi tipo di difesa aerea che possiamo fornire venga fornita all’Ucraina – aggiunge – è quello che è accaduto negli ultimi due anni e mezzo. Durante i primi mille giorni di questo terribile assalto della Russia, siamo stati in grado di fornire molti dei nostri sistemi di difesa all’Ucraina. Ora c’è un bisogno specifico, per le infrastrutture energetiche, perché la Russia sta cercando di utilizzare nuovamente l’inverno come arma nella lotta contro l’Ucraina”.

Estonia: “L’unica garanzia per lottare contro la Russia è ingresso in Nato”

La Russia “rimarrà una minaccia” per l’Ucraina, ma “l’unica garanzia di sicurezza che funzioni davvero” per l’Ucraina è che “deve essere nella Nato. Non ne vedo altre”, dice intanto il ministro degli Esteri estone Margus Tsakhna, a margine della Ministeriale.