Mattarella si sofferma sull’Informazione ed incontra una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee

Il Presidente Sergio Mattarella con Fabrice Fries, Presidente EANA e CEO Agence France Press, Giulio Anselmi, Presidente ANSA e Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato, in occasione dell'incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies - EANA)

l Presidente Sergio Mattarella con Fabrice Fries, Presidente EANA e CEO Agence France Press, Giulio Anselmi, Presidente ANSA e Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato, in occasione dell’incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies – EANA)

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies - EANA)

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies - EANA)

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies - EANA)

Il Presidente Sergio Mattarella al termine dell'incontro con una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee (European Alliance of New Agencies - EANA)

 

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri pomeriggio al Quirinale – informa un Comunicato- una delegazione delle Agenzie di Stampa Europee.
Dopo gli interventi del Presidente dell’ European Alliance of New Agencies, Fabrice Fries, del Presidente dell’ Agenzia di Stampa ANSA, Giulio Anselmi e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alberto Barachini, il Capo dello Stato dopo essersi soffermato sull’informazione obiettiva ed autentica ,ha rivolto un saluto ai presenti.

Il governatore della Sicilia Schifani: ” S . Francesco ci ha insegnato a riconoscere la bellezza in ogni creatura e la vera ricchezza sta nell’amore, nel perdono e nell’accoglienza”

 

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«L’offerta dell’olio per alimentare la lampada sulla tomba di san Francesco è un rito che la Sicilia rinnova dopo 21 anni e che ci unisce profondamente alla figura del patrono d’Italia. Questo gesto simbolico non è solo un atto di devozione, ma anche un impegno concreto verso i valori che il santo ha incarnato: povertà, pace, amore per il prossimo e per il creato. La Sicilia, terra di incontro tra culture e religioni, si rispecchia in questi valori».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel suo intervento dal Loggiato del Sacro Convento ad Assisi, in occasione della festa per il patrono d’Italia che quest’anno vede la Sicilia quale regione protagonista di questo momento così intenso e carico di significato. Davanti ai duecento sindaci e ai cinquemila pellegrini provenienti dall’Isola, ma anche dall’Umbria e da tutte le altre regioni italiane, Schifani ha ricordato, tra l’altro, di avere già partecipato alla cerimonia del 2003 da capogruppo parlamentare del Senato.
«In questo contesto – ha proseguito – non posso non ricordare Biagio Conte, che ha incarnato pienamente lo spirito francescano. Fratel Biagio, con la sua instancabile dedizione ai poveri e agli emarginati, è stato un testimone vivente dei valori di carità e servizio di san Francesco. Dopo il suo pellegrinaggio a piedi verso Assisi nel 1991, comprese la sua vocazione francescana e iniziò la sua missione di soccorso verso gli ultimi». Schifani ha incontrato Biagio Conte diverse volte durante la sua vita.
«L’ultima occasione, – ha detto – poche ore prima della sua morte, rimarrà sempre impressa nella mia memoria, al suo capezzale, mi disse: “Mi raccomando, presidente, non ti dimenticare degli ultimi”.
Ogni incontro con lui era fonte di arricchimento umano, un’occasione per riflettere su quanto profondamente vivesse i valori francescani. La Missione di Speranza e Carità, da lui fondata a Palermo, è il simbolo concreto di come il messaggio di san Francesco si traduce in azioni quotidiane di solidarietà e di cura verso chi soffre».
«Nel consegnare oggi l’olio – ha detto ancora il presidente della Regione – non posso fare a meno di pensare all’attualità del messaggio francescano. San Francesco ci ha insegnato a riconoscere la bellezza in ogni creatura e a vivere in armonia con il creato. Anche la nostra Sicilia, terra di accoglienza e incontro, è chiamata a portare avanti questo messaggio di fratellanza e cura per il prossimo. L’olio che offriamo è frutto della nostra terra generosa, simbolo di pace, solidarietà e giustizia sociale. Come la lampada che arde sulla tomba di San Francesco, dobbiamo fare in modo che la luce della fraternità continui a illuminare le nostre azioni».
«Il messaggio di San Francesco e l’esempio di Biagio Conte – ha concluso – ci ricordano che la vera ricchezza sta nell’amore, nel perdono e nell’accoglienza.  Che la luce di pace e solidarietà continui a illuminare il nostro cammino, ispirati da san Francesco e Biagio Conte».
L’intervento del presidente Schifani, trasmesso in diretta su RaiUno, assieme a quelli di altre autorità civili e religiose, ha chiuso le celebrazioni della mattinata cominciata con un incontro tra le autorità al Palazzo municipale di Assisi, poi un corteo civile fino alla Basilica di san Francesco, chiesa superiore, preceduto da circa mille studenti delle scuole di Assisi, dove ha sfilato il gruppo folcloristico Val d’Akragas, iscritto nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia, per promuovere Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Nella Basilica il presidente della Conferenza episcopale siciliana, monsignor Antonino Raspanti, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha acceso la lampada votiva dei Comuni d’Italia.
La Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, custodita nella Basilica di san Francesco.

Rifiuti, dalla Regione nessuna autorizzazione a nuova discarica in contrada Scalpello a Lentini (Sr)

 

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Palermo,

In merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel comune di Lentini (Sr), proposto dalla società Gesac s.r.l., l’assessorato regionale del Territorio e Ambiente precisa che la pratica risale al 2020 e che non ha rilasciato alcun Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) né, tantomeno, ha approvato la realizzazione dell’impianto.

Al momento, infatti è stata rilasciata soltanto la Via (Valutazione di incidenza ambientale), che – è bene precisare – non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, ma rappresenta uno dei passaggi dell’iter; si tratta di un parere endoprocedimentale per il quale la Cts (Commissione tecnica specialistica) ha espresso parere favorevole. Si sottolinea, inoltre, che il rilascio della Via è condizionato all’ottemperanza del quadro prescrittivo rispondente a 26 condizioni ambientali e non è vincolante rispetto all’autorizzazione finale, e che vi è ancora la necessità di acquisire una serie di pareri tecnici, così come stabilito dalla legge.

Napoli, sopralluogo politico presso gli alloggi ERP di via dello Scirocco: ascolto e confronto con i cittadini

 

 

Napoli,

Con l’assessora all’Urbanistica Laura Lieto, il consigliere della Municipalità 4, Giuseppe Basile, e il capogruppo di Azzurri Napoli Viva in Municipalità 4, Enrico Cella,-informa un comunicato del Comune –  abbiamo ascoltato le istanze dei residenti degli alloggi popolari di via dello Scirocco. L’obiettivo – ha dichiarato Massimo Pepe, presidente della Commissione Urbanistica – è stato comprendere le loro esigenze e immaginare insieme azioni concrete per migliorare la qualità abitativa. Il nostro impegno è quello di lavorare per garantire agli abitanti di via dello Scirocco e a tutti coloro che vivono nelle case popolari una qualità abitativa dignitosa.

“E’ fondamentale – ha sottolineato l’assessora Lieto – ascoltare le esigenze di chi vive quotidianamente queste realtà, per programmare interventi mirati e costruire insieme un percorso di miglioramento. Non possiamo permetterci di ignorare le richieste dei cittadini”.

Giuseppe Basile, consigliere della Municipalità 4, ha aggiunto: “Sono vicino alle posizioni politiche e alle iniziative messe in campo dal presidente Pepe, da sempre presente su questi temi. È necessario lavorare in sinergia per risolvere i problemi concreti dei cittadini, ponendo al centro del nostro operato la trasparenza e l’efficacia delle azioni. La qualità abitativa è un diritto che deve essere garantito a tutti, e mi impegno affinché ciò avvenga”.

 

PalaCatania, da oggi al 4 Ottobre le prove per i concorsi del Comune

 

 

 

Catania,

Nelle giornate di oggi,  2,  domani 3 e 4 ottobre si svolgeranno nel PalaCatania di Corso Indipendenza in modalità informatizzata, con utilizzo di tablet, le prove preselettive per i concorsi indetti nei mesi scorsi dal Comune di Catania.

Gli esami per la copertura di 80 unità di personale, a 30 ore a tempo indeterminato, di “Agente di Polizia Municipale” si svolgeranno, nelle giornate di mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024 in più sessioni, secondo il seguente calendario:

Mercoledi 2 ottobre ore 9.00: da ABAGNATO Immacolata Maria a COLTRARO Giuseppe;

Mercoledi 2 ottobre ore 12.30: da COMIS Giorgia a GIUFFRIDA VANESSA Anna;

Mercoledi 2 ottobre ore 16:00: da GIULIANO Giancarlo a MIANO Giorgio;

Giovedi 3 ottobre ore 9.00: da MICALE Andrea a RUBINO Valeria;

Giovedì 3 ottobre ore 12.30: da RUCCELLA Andrea a ZUPPARDI Antonino.

Per quanto concerne le prove preselettive del concorso per 28 unità di “Istruttore Tecnico”, Area degli Istruttori”, sempre nel PalaCatania di corso Indipendenza, si svolgeranno giovedì 3 ottobre 2024 alle ore 16:00.

Venerdì 4 ottobre, alle ore 09:00 nel PalaCatania, di corso Indipendenza, infine, si svolgerà la prova scritta, per procedura di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di 4 unità, a 30 ore, a tempo indeterminato, di “Funzionario Contabile”.

La prova preselettiva della procedura di selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di 16 unità, a 30 ore, a tempo indeterminato, di “Istruttore Contabile – Ragioniere”, anch’esse nel PalaCatania, di corso Indipendenza, venerdì 4 ottobre, alle ore 16:00.

A pena di esclusione, i candidati dovranno presentarsi nel luogo, nella data e all’ora indicata muniti di un valido documento di riconoscimento. La mancata presentazione anche se a causa di forza maggiore, comporta l’impossibilità di partecipare alla prova concorsuale, senza deroghe

Durante lo svolgimento delle prove di esame, la zona del PalaCatania sarà presidiata da pattuglie della Polizia Municipale.

Messina: traffico di droga e spaccio, 9 arresti e 60 poliziotti impegnati nell’operazione

 

 

 

 

Messina,

Operazione antidroga a Messina con oltre 60 poliziotti impegnati nell’esecuzione, questa mattina, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale nei confronti dei componenti di due organizzazioni criminali specializzati nel traffico di droga.

L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, si è conclusa con l’arresto di nove persone accusate di detenzione, spaccio di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico.

Le indagini dei poliziotti del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), svolte in collaborazione con quelli della Squadra mobile messinese e del commissariato di Milazzo, hanno consentito di ricostruire le dinamiche dell’attività criminale e svelato anche un aspetto particolarmente allarmante.

In particolare, gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti a scoprire un complesso sistema di spaccio che coinvolgeva anche la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. La droga era nascosta all’interno di pietanze consegnate a un detenuto con la complicità della moglie.

La donna, avvalendosi di un cellulare in uso all’uomo, introdotto clandestinamente in carcere, avrebbe eseguito puntualmente le direttive del marito, occupandosi della vendita al dettaglio della droga e della contabilità dell’attività illecita.
Un ruolo chiave sarebbe stato svolto da ignari corrieri, utilizzati per introdurre la droga in carcere occultata all’interno di pietanze.

Contestualmente gli investigatori hanno scoperto l’esistenza di un’altra organizzazione ben strutturata e operante principalmente a Milazzo e nei comuni limitrofi.

Le indagini, svolte con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno documentato numerosi episodi di acquisto all’ingrosso di stupefacente che, trasportato da Messina verso la riviera tirrenica, veniva poi distribuito tra i pusher del gruppo per lo spaccio al dettaglio.

Rilevanti sono ritenuti i profitti economici che entrambe le organizzazioni criminali hanno maturato nel tempo e che sarebbero stati spesso impiegati per l’acquisto di gioielli o abiti di grandi firme o comunque per consentire agli appartenenti di mantenere uno stile di vita ampiamente superiore alle loro disponibilità economiche dichiarate.

Nel corso dell’operazione di oggi, a cui hanno partecipato i poliziotti delle volanti, della scientifica della questura di Messina, quelli del Reparto prevenzione crimine Sicilia Orientale e squadre cinofile antidroga della questura di Reggio Calabria, sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari.

Siccità in Sicilia,il presidente Schifani convoca vertice su emergenza siccità e frusta la classe dirigenziale impegnata alla problematica: «Accelerare interventi per mitigare effetti crisi»

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Palermo,

Risolvere non solo le attuali emergenze, ma realizzare anche opere che nel futuro possano evitare ulteriori situazioni di criticità. Con questo obiettivo, il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato e presieduto a Palazzo d’Orleans un vertice sulla siccità al quale hanno partecipato gli assessori regionali all’Energia Roberto Di Mauro e all’Agricoltura Salvatore Barbagallo; i dirigenti generali dei dipartimenti Protezione civile Salvo Cocina, Acqua e rifiuti Arturo Vallone, Agricoltura Dario Cartabellotta; il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro e il capo di gabinetto della Presidenza Salvatore Sammartano.

«Ho voluto fare il punto – dice il presidente Schifani – con tutti gli uffici coinvolti per conoscere l’attuale situazione degli invasi e lo stato di attuazione degli interventi finanziati e da finanziare. Oltre alla ricerca di nuovi pozzi in tutta la Sicilia, stimolando i sindaci a farlo, e all’uso di autobotti dove servono, dobbiamo evitare che l’acqua si disperda. Oltre, ovviamente, ai grandi interventi strutturali la cui attuazione è nel medio e lungo periodo. L’attuale previsione meteorologica ci dice che anche nel mese di ottobre non ci saranno molte piogge, per cui dobbiamo accelerare sugli interventi immediati per mitigare il più possibile gli effetti della carenza di acqua negli invasi».

Nel corso del vertice è emerso che, attualmente, negli invasi siciliani ci sono circa 60 milioni di metri cubi di acqua disponibili rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Per poter utilizzare anche i cosiddetti “volumi morti”, visto l’aggravarsi della situazione, e quindi consentire un’autonomia idrica fino al prossimo mese di febbraio, la Regione, tramite l’Autorità di bacino, ha già chiesto ai gestori di ambito e di sovrambito (e in cinque invasi è già stato fatto) di adeguare i sistemi di prelievo attraverso l’ausilio di piattaforme galleggianti, per consentire un ottimale utilizzo delle risorse idriche residue. I gestori degli invasi, invece, sono stati già invitati, da tempo, a valutare l’attivazione del monitoraggio e del trasferimento della fauna ittica.

Con riferimento ai piani di intervento urgenti finanziati dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione, i quasi 50 milioni di euro sono stati già tutti utilizzati e la “nuova” acqua immessa in rete è di circa mille litri al secondo e altri mille lo saranno prossimamente. Adesso, si attende una seconda tranche di venti milioni di euro che Palazzo Chigi aveva garantito al presidente Schifani in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dello scorso 6 maggio. E un ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro per investimenti, tra irriguo e potabile, sarà inserito dal governo regionale nel prossimo assestamento di bilancio, in corso di predisposizione.

Sta procedendo anche l’iter per la riattivazione dei tre dissalatori (Porto Empedocle, Gela e Trapani) che, dopo la richiesta, accolta, del presidente della Regione, saranno gestiti dal commissario nazionale per l’emergenza idrica, con un’accelerazione sui tempi previsti di realizzazione.

 

Scoperte a Palermo due aziende vinicole clandestine

Vino, ecco le dieci cantine più grandi d'Italia - Economia e ...

Archivi -SUD LIBERTA’

Palermo,
I militari del NAS di Palermo, operando nell’ambito della più ampia strategia di controllo a livello nazionale sugli illeciti commessi sulla filiera degli alcolici e del vino, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con i tecnici della prevenzione dell’ASP di Palermo, hanno scoperto due aziende vinicole clandestine nella provincia di Palermo.
In una hanno fermato il lavoro di uno strutturato stabilimento di trasformazione dell’uva in vino privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria, sottoponendo a sequestro più di 4 tonnellate di uva e mosto in fermentazione nonché l’intero stabilimento, il cui valore complessivo è di circa 60.000 euro; al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 3.000 euro. Nell’altra hanno scoperto un impianto analogo, ugualmente risultato sprovvisto di autorizzazione in cui erano in fermentazione circa 5 tonnellate di uva, sottoposta a sequestro insieme a tutto l’opificio. Anche in questo caso, al titolare dell’impianto è stata elevata una sanzione amministrativa di 3.000 euro, mentre il valore complessivo del sequestro è di oltre 70.000 euro

Napoli, Ordinanza cautelare nei confronti di 50 trafficanti di vari tipi di droga

Psicologia, Psicologia Cognitiva

Archivi-SUD LIBERTA

 

 Napoli – Caivano 
I  Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna comunicano di aver  eseguito una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 50 persone (di cui 49 sottoposte alla custodia in carcere, 1 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nonché di detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di agevolare il clan Angelino – Gallo, egemone in Caivano e territori limitrofi. 
In particolare, l’associazione in questione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga ed avrebbe fissato i tempi, i luoghi, le modalità di trasporto, custodia e vendita degli stupefacenti per il rifornimento, in via quasi esclusiva, delle singole piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde. 
Sarebbe così ricostruito il funzionamento di oltre 25 diverse piazze di spaccio, i cui capi sarebbero stati autorizzati a svolgere le proprie illecite attività con obbligo di rifornirsi dal sodalizio criminale, che avrebbe imposto i prezzi di ogni tipo di sostanza da commerciare. 
Il giro d’affari ricostruito ammonterebbe a circa 500 mila euro mensili. 
L’attività di indagine si inserisce in un quadro investigativo più ampio che, nel corso dell’ultimo anno, ha già portato a numerosi arresti nel comune di Caivano. 
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Nei guai giudiziari l’ex assessore Luca Sammartino rinviato a giudizio per corruzione Accolta dunque la richiesta della Procura dal GUP dr Ottavio Grasso

 

 

 

L’ex assessore regionale  Luca Sammartino, leader della Lega nell’isola,nei guai giudiziari per contestata corruzione,  è stato rinviato a giudizio dalla Procura etnea per due presunti casi di corruzione emersi nell’ambito dell’inchiesta Pandora su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata e corruzione al Comune di Tremestieri etneo.

Decisione del  Gup di Catania, dr. Ottavio Grasso, che ha accolto la richiesta della Procura. A processo con Sammartino andranno altri undici imputati. La prima udienza è stata fissata per il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.

Due sentenze di non luogo a procedere per l’ipotesi di falso, emesse poi dal dr Grasso perché il fatto non costituisce reato, nei confronti di Ferdinando Smecca, difeso dall’avvocato Carmelo Galati, e di Francesco Scrofani, assistito dal penalista Eugenio De Luca.

Luca Sammartino, indagato per due presunti casi di corruzione, il 17 aprile scorso si è dimesso da vicepresidente della Regione Siciliana e da assessore all’Agricoltura dopo essere stato sospeso dalle funzioni pubbliche dal Gip. Provvedimento poi confermato anche dal Tribunale del riesame. Sammartino si è dichiarato estraneo ai fatti contestati

 

Quali gli atti in mano alla Magistratura?    Secondo l’accusa avrebbe favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente in cambio di appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta.

Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria. Nell’ambito della medesima  inchiesta hanno chiesto il patteggiamento l’ex consigliere comunale Mario Ronsisvalle, l’allora consulente del sindaco Giuseppe Puccio Monaco e il professionista Paolo Di Loreto. La decisione sarà adottata dal gup all’udienza del 7 ottobre.

 

Previsto il rito abbreviato per  altri dieci imputati. Tra loro l’ex sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, e Pietro Alfio Piero Cosentino, e due presunti esponenti di spicco di Cosa nostra: Francesco Santapaola e Vito Romeo, quest’ultimo cognato di Cosentino. I quattro sono accusati di scambio politico-mafioso per le amministrative del 2015. Oltre a loro, all’udienza del 25 novembre, saranno chiamati a comparire davanti al gup anche Antonio Battiato, Salvatore Bonanno, Domenico Cucinotta, Antonino Cunsolo, Giuseppe Ferlito e Giovanni Naccarato