Lampedusa, naufragio di oltre 4o persone che hanno perduto la vita. Salva una bambina

 

Crescono gli svantaggi per gli stranieri, in Italia - Salesiani per il sociale APS

 

 

Lampedusa.

Lampedusa: altri sbarchi, oltre 300 migranti nelle ultime ore  Tra loro c’è anche una bambina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, che secondo le prime informazioni sarebbe l’unica superstite di un naufragio costato la vita a oltre 40 persone, partite dalla Tunisia. La bambina è stata tratta in salvo dall’equipaggio del Trotamar III, sbarcata all’alba sull’isola e condotta al Pte per accertamenti. Dopo le cure al poliambulatorio dell’isola, la piccola è stata accolta all’hotspot di contrada Imbriacola dove viene seguita da operatori e volontari della Cri.

La bambina si teneva a galla con due salvagenti improvvisati formati da camere d’aria e un giubbotto di salvataggio. “Arriva dalla Sierra Leone e ha detto di essere partita da Sfax in Tunisia su una barca di metallo con 45 persone”, spiegano i soccorritori, che si sono accorti di lei sentendo le sue urla in piena notte, intorno alle 3.20. In mare per un’altra emergenza l’equipaggio del Trotamar III si è imbattuto nella piccola al largo di Lampedusa.

Secondo le prime informazioni, il barchino è affondato tre giorni fa. “La piccola lottava per non annegare in una tempesta di 23 nodi con onde alte 11 piedi – dicono dall’equipaggio – Supponiamo che lei sia l’unica sopravvissuta al naufragio e che le altre 44 persone siano annegate. Siamo profondamente sconvolti”.

La bimba   salvata ai medici: “Con me c’era mio fratello

La bambina ai medici ha raccontato su quel barchino, partito circa 4 giorni da Sfax in Tunisia e colato a picco, c’era anche il fratello più grande. Il papà, invece, si troverebbe ancora in Tunisia, in attesa anche lui di salpare e affrontare la traversata del Mediterraneo.

Nell’area del naufragio proseguono le ricerche delle motovedette di Guardia costiera e Capitaneria di porto alla ricerca di eventuali altri dispersi o cadaveri. Ricerche al momento senza esito.

Mediterranea: “Altre 3 imbarcazioni a rischio naufragio, sos Alarm Phone inascoltati”

Lancia appelli -apprendiamo  Mediterranea Saving Humans  che rivela :  “almeno altri tre naufragi potrebbero essersi verificati nei giorni scorsi lungo la rotta tra le coste tunisine e Lampedusa“, ricordando l’sos lanciato da Alarm Phone lo scorso 2 dicembre quando l’ong ha segnalato prima la sparizione di due barche con 45 e 75 persone a bordo, partite rispettivamente il 27 e il 30 novembre dalla Tunisia. Il 4 dicembre sempre Alarm Phone ha segnalato un’ulteriore imbarcazione con altre 45 persone dispersa dal 30 novembre. “Alarm Phone ha immediatamente comunicato tutte le informazioni in suo possesso alle autorità competenti nell’area, cioè ai centri di soccorso di Tunisia, Malta e Italia, ma nessun riscontro è stato da loro fornito“……

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Signora Laura a Parigi accolti in occasione della cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Nella vita della comunità internazionale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, rappresenta una tappa fondamentale, riconoscendo l’insopprimibile dignità della persona, principio che ispira la nostra Costituzione.

Nonostante la sottoscrizione della Dichiarazione da parte degli Stati aderenti alle Nazioni Unite, i diritti umani continuano a essere minacciati e violati in diverse parti del mondo. Violenze e abusi nei confronti delle donne, dei bambini e dei soggetti più fragili sono accadimenti quotidiani, soprattutto laddove sono in corso conflitti armati. In alcuni Paesi le più elementari libertà democratiche sono brutalmente ignorate, e perfino l’esercizio del voto – cardine di ogni democrazia – è vanificato.

In una congiuntura internazionale caratterizzata da crisi occorre ribadire la necessità della tutela dei diritti di ogni persona, in ogni circostanza.

In occasione della Giornata che sottolinea la centralità dei diritti umani, la Repubblica riafferma il valore delle norme del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, senza le quali è illusoria ogni prospettiva di pace duratura e di sviluppo dei popoli».

 

 

Siracusa, stop ad una fiorente piazza di spaccio

 

 

Droga: caratteristiche, definizione ed effetti | Studenti.it

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Siracusa – Solarino (
I Carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno arrestato 10 persone, 7 uomini e 3 donne, di età compresa tra i 18 e i 62 anni, in esecuzione di ordinanza su richiesta di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Siracusa e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, ha avuto inizio a settembre dello scorso anno dopo che nel comune di Solarino era stata individuata una fiorente piazza di spaccio.
L’attività investigativa, sviluppata attraverso attività tecnica di intercettazione, servizi di osservazione controllo e pedinamento e diversi sequestri di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e crack, ha consentito di smantellare la piazza di spaccio dopo avere ricostruito le fasi dell’attività di vendita al minuto, le modalità operative e i luoghi di stoccaggio dello stupefacente. In particolare la base logistica era situata nell’appartamento di uno degli arrestati, a Solarino, dove l’uomo viveva con la moglie e il figlio e, proprio nei pressi dell’abitazione, avvenivano   quotidianamente le cessioni.
È inoltre emerso che gli spacciatori sfruttavano due diversi canali di approvvigionamento, uno siracusano e l’altro catanese. Nel corso dell’indagine sono stati identificati e segnalati alla Prefettura diversi assuntori di sostanze stupefacenti e due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato, è stato stimato che, in media, venivano effettuate circa 60/70 cessioni giornaliere per un guadagno superiore ai mille euro al giorno.
Due uomini di 50 e 31 anni ed una 62enne sono stati associati rispettivamente alla casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa e di “Piazza Lanza” di Catania, a un 57enne è stata notificata la misura della custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Caltagirone ove si trovava già ristretto per altra causa, un 31enne ed una 45enne sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con il presidio del braccialetto elettronico per l’uomo, un 40enne è stato sottoposto a obbligo di dimora e di presentazione alla P.G., una 33enne e un uomo di 43 anni sono stati sottoposti a obbligo di dimora e un 19enne all’obbligo di presentazione alla P.G..
È obbligo rilevare- informa il Comando -che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

IL MISTERO DEI LAMPIONI “SPENTI” DI VIA RAGALIDDA A NICOLOSI E IL SINDACO PULVIRENTI “D’ACCORDO” CON LA DIRIGENTE REGIONALE ROSARIA CALAGNA PER IL CONTRIBUTO DI CIRCA 510 MILA EURO…..

Palo per illuminazione stradale PNI SL802 con due pannelli fotovoltaici da  2 x 80W, proiettore LED 2 x 30W, batteria da 60Ah e fissaggio su palo lungo  ...

 

 

DI  RAFFAELE   LANZA

Nicolosi (Catania)

Ci risiamo .Una comunicazione in Redazione di un Comitato(di Via Ragalidda a Nicolosi) pone in luce un serio problema .

Le lamentele sui  lampioni spenti lasciati in via Ragalidda, dal mese di settembre scorso – e non mantenere la quantità di luce necessaria e stabilita dalla legge, dunque, può rappresentare un serio problema in primis per i proprietari di case e villette nella zona che si collega dal campo sportivo Pulvirenti alla via Guardia Ragala ma anche per chi vi transita occasionalmente, per gli stessi Vigili urbani e Carabinieri che combattono contro la delinquenza e i numerosi furti – sappiamo dal Comando Carabinieri –  avvenuti in questa zona-    e chi si deve occupare della gestione degli impianti.

Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica, e quindi  fare il possibile per evitare che ci siano dei lampioni spenti, e integrare i pali dove risultano mancanti le lampade , si sa, è a carico del Comune ed esattamente  dei gestori-Vigili urbani – delle strade. Sono loro che devono garantire che nelle vie urbane o extraurbane, a seconda della propria competenza, vi siano le condizioni di sicurezza per pedoni e automobilisti e la serenità per gli abitanti-proprietari delle abitazioni.

Quello dell’illuminazione-e della sua integrazione – sembra diventato un affare di Stato.  Ne abbiamo già  parlato a dicembre  del 2021 Ora il problema è diventato cancrenoso e pure fastidioso..

 Il sindaco Angelo Pulvirenti in maniera incomprensibile infatti  ha tolto recentemente la luce da oltre 15 lampioni circa in Via Ragalidda – un servizio quindi già esistente da numerosissimi anni, dice il Comitato in una Nota – creando fortissimi disagi alle famiglie

Singolare che questo amministratore, accusato di inettitudine dalla gran parte degli abitanti, chieda di tanto in tanto, la “collaborazione” dei cittadini interessati al problema.   Il sistema equivale a dire: “parliamone nella segreteria del sindaco: vediamo cosa si può fare e vediamo – in altre parole – se il cittadino è presente nella lista dei votanti a Nicolosi …. Una spiegazione plausibile e testimoniale rappresentata dall’attivazione di due lampioni- comunica il Comitato Via Ragalidda- presso probabili propri“clienti”

Non si può accettare un ragionamento del genere da parte di chi amministra un comune anche se in esso vi sono solo circa cinquemila abitanti residenti

Ma la gente , qui in Via Ragalidda, veniamo informati, chiedono che il sindaco cambi soprattutto metodi e modi. Si sa che il Pulvirenti abbia inserito il Comune di Nicolosi in programma di”riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione pubblica” per avere contributi pubblici cospicui.

Si apprende pure che per il Comune di Nicolosi  la Regione Siciliana, il Dipartimento Regionale dell’Energia  abbia effettuato la verifica sulla “Lista inadempienti agli obblighi di monitoraggio al 30/04/2024” che, a seguito della nota acquisita (al prot. n. 19770 del 17.06.2024 del Dipartimento Regionale dell’Energia ), abbia avuto esito positivo, . informa la Regione, il dipartimento reg.le cioè- avendo l’amministrazione comunale di Nicolosi comunicato di aver adempiuto agli obblighi “di monitoraggio e sanato le inadempienze “segnalate sul Sistema Informativo “Caronte”;

Quale monitoraggio abbia effettuato il Comune di Nicolosi resta un mistero per noi se è vero com’è vero che la Regione siciliana si  sia ritenuta soddisfatta solo con una nota del Comune di Nicolosi senza un riscontro commissariale esterno…   Problemi di burocrazia….E quelli dell’illuminazione pubblica ?

Sono questi i controlli della Regione siciliana e del dirigente di servizio arch Rosaria Calagna che ha firmato la concessione contributo  e relazionato in varie fasi con il sindaco Pulvirenti per l’accredito anche  di euro circa 510 mila euro….  ‘?     Non si dovrebbe consultare l’altra parte della popolazione interessata, nel caso vittima del pubblico potere latitante

Non  scherziamo  Signori…!

E chi controlla l’operato del  sindaco Pulvirenti se l’opposizione del Consiglio comunale preferisce il silenzio sulla problematica della luce?    Sono fantasmi…o persone coscienziose?..

E i Vigili urbani di Nicolosi? Affermano: “il sindaco ha conservato la delega alla Polizia municipale. Come dire: comanda lui!    Ma i vigili non dicono niente sui pali “spenti”, sulla “sicurezza” di Via Ragalidda” al buio dove avvengono furti e rapine oltrechè incidenti?  Si limitano a “raccogliere in un quadernetto le segnalazioni telefoniche…..”

E il Prefetto di Catania?   Non  dovrebbe intervenire per le omissioni del caso ?        Su questo  terreno quindi possono germogliare tante ipotesi ma condirle con l’ottimismo sarebbe davvero sciocco.

Scosse di terremoto di magnitudo 3,6 registrate a Caserta (Roccamonfina) e a Napoli Scuole chiuse

 

Prevenire' i terremoti con la cultura della sicurezza

Archivi -Sud Libertà

 

Una scossa di terremoto alle ore 7.33 di magnitudo 3.6 è stata segnalata dall’Ingv nelle vicinanze di Roccamonfina (Caserta). L’evento sismico si apprende, è avvenuto a una profondità di 2 km ed è stata avvertita anche a Napoli.

Scuole chiuse a Roccamonfina e in altri comuni limitrofi

Dopo la scossa il sindaco di Roccamonfina ha deciso di tenere chiuse le scuole del comune casertano. Lo ha riferito lo stesso primo cittadino, Carlo Montefusco, che ha attivato lo stato di emergenza e convocato il Centro Operativo Comunale per fare il punto della situazione. Scuole chiuse anche a Sessa Aurunca.

La motivazione: “per garantire la sicurezza di tutti e consentire agli uffici preposti di effettuare i rilievi necessari sulle strutture scolastiche, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata di oggi. A breve sarà pubblicata l’ordinanza ufficiale con i dettagli e saranno forniti ulteriori aggiornamenti sull’esito delle verifiche. L’Amministrazione comunale è già al lavoro per monitorare la situazione e tutelare la sicurezza di tutta la comunità“.

La didattica è stata sospesa anche a Carinola, Conca della Campania, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Vairano Patenora, Falciano del Massico, Pietravairano, Teano e Vitulazio.

Polizia postale: operazione contro il falso trading online, due arresti , società di comodo, truffe

 

 

Trading online

 

di   Alessio   Evangelista

Attiravano le loro vittime inserendo in alcuni siti internet dei banner pubblicitari di inesistenti società di investimenti finanziari e successivamente le convincevano a effettuare investimenti con la falsa promessa di lauti guadagni le due persone arrestate dai poliziotti della Polizia postale di Torino.

L’operazione “Trade scam” condotta dagli investigatori della Postale si è conclusa a Tirana, in Albania, e ha visto il coordinamento internazionale di Eurojust e la collaborazione della Spak albanese, la Procura speciale deputata al contrasto della corruzione e della criminalità organizzata.

Le indagini condotte dal   Cosc  (Centro operativo per la sicurezza cibernetica) di Torino e coordinata dal    Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, hanno ricostruito, grazie al rilevante sequestro di materiale informatico, l’organigramma preciso, risalendo al ruolo che ognuno aveva all’interno del gruppo criminale che agiva anche grazie alla creazione di società di comodo necessarie per il riciclaggio dei proventi delle truffe.

È seguendo i flussi finanziari che i poliziotti hanno delineato il modus operandi degli indagati che, dopo aver raggirato le vittime, le convincevano a versare le somme da investire. Questo denaro veniva poi immediatamente trasferito su conti stranieri per aggirare i controlli antiriciclaggio e convertito in criptovalute.

La fase finale dell’operazione, conclusasi con l’arresto dei due indagati e il sequestro preventivo di 4 milioni di euro, si è svolta sul territorio albanese con la collaborazione degli organi di Giustizia e di Polizia locali grazie al supporto del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), che, per la diffusione internazionale dei mandati di cattura, ha attivato la sede centrale Interpol,  in stretto contatto con l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza italiano in Albania, distaccato  all’Ambasciata di Tirana  ( Comunicato)…

 

 

PAPA FRANCESCO PRESIEDE IL CONCISTORO E NOMINA 21 NUOVI CARDINALI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO

 

 

 

 

Roma,

Papa Francesco presiede oggi (ore 16) nella Cappella Papale nella Basilica di San Pietro il Concistoro Ordinario Pubblico per la nomina dei nuovi Cardinali.

 

 

Sono 21 i nuovi “porporati”, di cui 20 elettori: Angelo Acerbi (Nunzio Apostolico, unico non elettore), Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio (Arcivescovo di Lima, Perù), Vicente Bokalic Iglic (Arcivescovo di Santiago del Estero, Primate di Argentina), Gerardo Cabrera Herrera (Arcivescovo di Guayaquil, Ecuador), Natalio Chomalí Garib (Arcivescovo Santiago del Cile, Cile), Tarcisio Isao Kikuchi (Arcivescovo di Tokyo, Giappone), Pablo Virgilio Siongco David (Vescovo di Kalookan, Filippine), Ladislav Nemet (Arcivescovo di Belgrado, Serbia), Jaime Spengler (Arcivescovo di Porto Alegre, Brasile), Ignace Bessi Dogbo (Arcivescovo di Abidjan, Costa d’Avorio), Jean-Paul Vesco (Arcivescovo di Alger, Algeria), Joseph Mathieu (Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini, Iran), Roberto Repole (Arcivescovo di Torino, Italia), Baldassare Reina (Vicario Generale per la Diocesi di Roma), Frank Leo (Arcivescovo di Toronto, Canada), Rolandas Makrickas (Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore), Mykola Bychok (Vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli Ucraini, Australia), padre Timothy Peter Joseph Radcliffe (teologo), padre Fabio Baggio (sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale); George Jacob Koovakad (officiale della Segretaria di Stato, responsabile dei Viaggi papali), Domenico Battaglia (Arcivescovo di Napoli). Dell’elenco iniziale faceva parte anche Paskalis Bruno Syukur (Vescovo di Bogor, Indonesia), che però ha chiesto al Papa di non essere creato cardinale.

 

UN COLLEGIO SEMPRE PIU’ EXTRA EUROPEO – I nuovi 21 cardinali provengono da tutti i continenti: 8 dall’Europa, 5 dal Sud America, 4 dall’Asia, 2 dall’Africa, 1 dall’America del Nord e 1 dall’Oceania.

 

 

Si tratta del decimo concistoro indetto da Bergoglio, che dal primo nel 2014 ha così “creato” 149 cardinali (110 elettori), via via allargando le zone di provenienza dall’Europa, un tempo cuore del cattolicesimo: compresi quelli nominati oggi, dei 253 cardinali viventi (140 gli elettori: mai così tanti), meno della metà (115, il 45,5%) proviene dall’Europa, il resto dagli altri continenti (Asia 37, America del Sud 32, Africa 29, America del Nord 28, America centrale 8, Oceania 4).

 

GIURAMENTO, BERRETTA E ANELLO: COME FUNZIONA IL RITO – Il Concistoro per la creazione dei nuovi Cardinali, secondo il nuovo rito introdotto in occasione del Concistoro del 18 febbraio 2012, prevede i seguenti momenti: saluto, orazione e proclamazione del Vangelo; in apertura, il primo dei nuovi Cardinali, a nome di tutti, rivolge al Papa un indirizzo di omaggio e gratitudine; allocuzione del Papa; creazione dei nuovi Cardinali (il Papa legge la formula di creazione, elencando i nomi dei nuovi Cardinali e annunciando l’Ordine Presbiterale o Diaconale al quale vengono assegnati); Professione di fede e giuramento dei nuovi Cardinali; Imposizione della berretta, consegna dell’anello cardinalizio e assegnazione del Titolo o della Diaconia; il nuovo cardinale scambia poi con gli altri cardinali l’abbraccio di pace; il Il rito si conclude con il Padre Nostro.

 

 

8 DICEMBRE A PIAZZA DI SPAGNA – Oggi  domenica 8 dicembre, Festa dell’Immacolata, il Papa celebra la Messa con i nuovi cardinali e il Collegio cardinalizio (ore 9.30 Cappella Papale), presiede l’Angelus alle 12 da Piazza San Pietro, e alle 16 si reca a piazza di Spagna per il consueto omaggio alla statua della Vergine Maria.

 

 

 

 

 

SIRIA, “IL TIRANNO ASSAD – AL POTERE DA 53 ANNI – E’ FUGGITO! LA PRIGIONE DI SAYDNAYA -“MATTATOIO UMANO” ,MODELLO DI TORTURE E CRUDELTA’ ERA IL SIMBOLO DEL POTERE DI ASSAD

 

Damasco è caduta, Assad è fuggito in aereo. Dopo 50 anni, per la Siria “inizia una nuova era”

 

 

Damasco è caduta. I  ribelli jihadisti sono entrati nella notte a Damasco, neanche dieci giorni dopo l’inizio di un’offensiva inarrestabile nel corso della quale hanno preso il controllo di Aleppo, Hama e Homs. Bashar al Assad, presidente da 24 anni, ha lasciato il Paese per una destinazione sconosciuta, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, citando ufficiali dell’esercito siriano.

Gli insorti gridano per le piazze: “Il tiranno è fuggito” e Damasco “è liberata”: “Questo è il momento che sfollati e detenuti aspettavano da tempo, il momento del ritorno a casa e il momento della libertà dopo decenni di oppressione e sofferenze”.

CADE IL REGIME DI ASSAD AL POTERE DA 53 ANNI

Dopo l’ingresso dei ribelli jihadisti guidati dal gruppo Hayat Tahrir al Sham (Hrs) nella capitale, centinaia di persone sono scese in piazza a festeggiare la caduta del regime degli Assad al potere da 53 anni. Il premier Mohammed al-Jalali ha intanto fatto sapere di essere pronto a cooperare nel passaggio dei poteri. In un post sui social ha scritto: “Crediamo che la Siria sia di tutti i siriani, che sia il Paese di tutti i suoi figli e che questo Paese possa essere uno Stato normale che costruisce buone relazioni con i suoi vicini e con il mondo senza entrare in alleanze e blocchi regionali”.

   Si apprende anche che l’ex Primo ministro governativo affianchi  il V Corpo del popolo dell’Hauran diretto all’Hotel Four Seasons per un incontro e per consegnare le istituzioni del Paese agli eroi dell’Esercito libero”. Il primo ministro aveva dichiarato in precedenza di voler “garantire” il funzionamento delle istituzioni pubbliche, delle strutture statali e il mantenimento della “sicurezza per tutti i cittadini”.

 

Gli insorti prendono il controllo di un valico con la Turchia

I ribelli siriani hanno preso il controllo del valico di Kasab, tra Siria e Turchia. La notizia proviene dal  comando delle operazioni militari dell’offensiva anti-governativa.

Il valico di Kasab si trova nel nord-ovest della Siria, nella regione di Latakia, considerata una roccaforte dei clan sciiti-alawiti al potere da più di mezzo secolo e non lontano dalla principale base aerea russa di Hmeimim sulla costa mediterranea.

 

I jihadisti sono poi entrati nel palazzo presidenziale al grido di “Dio è il più grande”, hanno raccontato testimoni oculari alla Dpa. I ribelli sarebbero entrati nel palazzo, situato nel distretto di Mezzeh, senza incontrare alcuna resistenza.

Dopo la conquista degli uffici dei media di Stato, l’annuncio sulla presa della capitale siriana è stato diffuso anche attraverso la tv nazionale: “Il tiranno Bashar al-Assad è stato rovesciato i prigionieri oppressi nelle carceri del regime sono stati rilasciati“, ha detto un portavoce leggendo un comunicato circondato da circa una dozzina di altri ribelli. “Chiediamo alle persone e ai combattenti di proteggere tutte le proprietà nella Siria liberata… lunga vita alla Siria libera per tutti i siriani di tutte le sette”, ha aggiunto.

La televisione statale siriana ha poi diffuso un nuovo messaggio in cui si proclama “la vittoria della grande rivoluzione siriana e la caduta del regime criminale di Assad”. Il testo è scritto su un messaggio a tutto schermo in grossi caratteri bianchi su sfondo prevalentemente rosso.

 

PRESA ANCHE LA FAMIGERATA PRIGIONE DI SAVDNAYA, SIMBOLO DEL POTERE DI ASSAD

I ribelli in nella notte hanno preso il controllo anche della famigerata prigione militare di Saydnaya, il simbolo del potere di Assad a nord della capitale.

Amnesty International aveva soprannominato Saydnaya “il mattatoio umano” in un rapporto del 2017 dopo aver ampiamente documentato le impiccagioni di massa avvenute nel carcere. Un rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani del luglio 2023 aveva evidenziato “continui modelli diffusi e sistematici di tortura e trattamenti crudeli, inumani o degradanti, comprese le sparizioni forzate” all’interno delle strutture di detenzione siriane, inclusa Saydnaya.

Messina: domani, domenica 8 dicembre si accende la magia del Natale

 

 

Messina: domenica 8 dicembre si accende la magia del Natale

 

 

Messina, 

Il sindaco di Messina, Federico Basile, domani, domenica 8 dicembre, nel giorno della festa dell’Immacolata, alle ore 17, come da tradizione con l’accensione dell’albero nell’atrio di palazzo Zanca, cui si uniranno il Presidente del Consiglio comunale, gli Assessori, consiglieri comunali e rappresentanti delle sei Municipalità e i vertici delle Partecipate, darà il via agli appuntamenti del Natale 2024 a Messina che allieteranno la comunità nel periodo più magico dell’anno sino al 6 gennaio 2025.

Il programma dell’evento, aperto alla cittadinanza, prevede a seguire l’accensione dell’albero che adorna piazza Unione Europea, per spostarsi poi nello spazio antistante il Vittorio Emanuele con il suo abete natalizio, e proseguimento verso l’albero di piazza Università, quello di piazza Lo Sardo e a concludere l’albero di piazza Cairoli. Quest’anno, sono 90 gli alberi collocati dall’Amministrazione comunale nelle principali piazze della città e quelle dei villaggi con il supporto e cura degli allestimenti della Partecipata MessinaServizi Bene Comune.

Dal centro storico ai villaggi numerosi gli appuntamenti: si parte anche l’8 dicembre con i tradizionali mercatini proposti dal “Villaggio di Natale” a piazza Cairoli insieme a attrazioni ludiche e spettacoli musicali per animare l’isola pedonale S. Martino; e il Christmas Village-Natale in Teatro lungo la via Laudamo. Seguiranno come da calendario, rassegne musicali a Santa Maria Alemanna e spettacoli vari al Palacultura; e poi ancora la sezione dedicata alle Ville cittadine, villa Dante, villa Sabin, villa Mazzini, il Parco Aldo Moro e la Pineta Montepiselli tra luci, magie e colori per incantare bambini e adulti.

Tra gli oltre 200 eventi natalizi si rinnovano poi quelli più tradizionali tra questi: il Presepe vivente di Castanea, Santa Claus village a Massa San Nicola, il Natale a Cristo Re, la Mostra di arti presepiali nei Chiostri dell’Arcivescovado, il Presepe della galleria Inps, la cavalcata dei 3 magi, i 100 presepi del borgo di Ganzirri, il Natale a Forte Cavalli, Cultura Food e Wine al binario 1, e Music on the Bus.

Infine, per la categoria grandi eventi, i concerti a piazza Duomo della cantante Arisa il 23 dicembre, il 27 dicembre sarà la volta di Clementino, mentre la notte di San Silvestro del 31 dicembre, grande festa per salutare il nuovo anno con “Tutti pazzi per RDS”.

 

Riapre ,in un contesto “di altissimo livello di minaccia terroristica”, la Cattedrale Notre-Dame a Parigi cinque anni dopo l’incendio del 2019

La Cattedrale di NotreDame è la chiesa madre dell'arcidiocesi di Parigi. Si trova nella parte ovest dell'Île de la Cit e...

 

Si svolgerà oggi sabato ( alle ore 19 )  7 dicembre in Francia l’attesa cerimonia di riapertura di Notre-Dame a Parigi. La cattedrale riapre le porte cinque anni dopo l’incendio del 15 aprile 2019  che aveva  provocato il crollo della guglia centrale e del tetto della Cattedrale nonchè il ferimento di due poliziotti e un vigile del fuoco.: dopo le prime immagini diffuse nei giorni scorsi dall’interno della cattedrale restaurata, oggi sarà la volta della cerimonia ufficiale di riapertura alla presenza di numerosi capi di Stato e di governo.

Tra loro, ospiti di Emmanuel Macron, il presidente eletto Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Alla cerimonia anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier Giorgia Meloni.

Cerimonia all’interno

Le celebrazioni inizieranno stasera alle 19. L’Eliseo e la Diocesi di Parigi hanno annunciato che l’intera cerimonia di riapertura di Notre-Dame si svolgerà “all’interno della cattedrale” a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.  Un comunicato stampa spiega che  “Le condizioni meteorologiche molto sfavorevoli previste da Météo France (raffiche di vento tra i 65 e gli 80 km/h) per sabato 7 dicembre nella regione dell’Ile-de-France ci hanno costretto a riorganizzare il nostro dispositivo”

Un totale di 6mila agenti di polizia e gendarmi saranno mobilitati per garantire la sicurezza dell’evento, in un contesto di “altissimo livello di minaccia terroristica”, secondo la Prefettura di polizia.     Notre -Dame  è già pronta ad accogliere i turisti nelle sue nuove vesti e offrendo loro un percorso di visita opposto e più lungo rispetto al passato: si passerà infatti da un tour di 20 minuti a uno di circa 40 minuti.