Scongiurati i rischi per la paventata mancata erogazione degli stipendi di dicembre e delle tredicesime a favore dei dipendenti di alcune Amministrazioni locali indirettamente impattate dall’attacco hacker che ha interessato servizi della Pa.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) da diversi giorni è in contatto con la Westpole S.p.A. e con Pa Digitale S.p.A. “per dare loro il massimo supporto al contenimento dei disservizi dovuti all’attacco informatico di tipo ransomware portato a segno dal gruppo di hacker russofono Lockbit 3.0”.
“Per le restanti Amministrazioni, sono circa 1.000 i soggetti pubblici legati contrattualmente a Pa Digitale S.p.A. per l’erogazione di servizi gestionali di varia natura, resta l’esigenza di recuperare i dati risalenti ai 3 giorni precedenti l’attacco, avvenuto l’8 dicembre”, si osserva.
“ l’attività svolta consente di scongiurare la paventata, mancata erogazione degli stipendi di dicembre e delle tredicesime a favore dei dipendenti di alcune Amministrazioni locali indirettamente impattate – Infine, i rallentamenti dei servizi digitali che si sono registrati nella mattinata odierna sono dovuti alla congestione degli accessi simultanei e non rappresentano una conseguenza diretta dell’attacco informatico”.
Richiesta di un riscatto
L’attacco hacker che nei giorni scorsi ha coinvolto le pubbliche amministrazioni che si avvalgono dei servizi di Westpole è di tipo ransomware cioè finalizzato alla richiesta di riscatto. L’attacco ha avuto effetti pesanti su Pa Digitale che si avvale dei servizi dell’azienda con conseguenze dirette su circa 1300 pubbliche amministrazioni italiane. Intanto si è mosso anche il Copasir: sul caso c’è l’attenzione del Comitato che ha già chiesto una relazione in merito.
A quanto si apprende, Acn da giorni sta monitorando la situazione e supportando Westpole per il ripristino.