Blitz antimafia nella notte a Palermo 11 arresti
La religione al servizio della mafia. Le processioni e le feste religiose erano organizzate infatti dalla mafia.
Le mani della mafia erano arrivate anche sulla festa religiosa rionale del sacro Cuore di Gesù studiata e gestita da Cosa Nostra per raccogliere quanto più denaro possibile da destinare agli uomini d’onore e ai familiari dei detenuti mafiosi.
Forse siamo alla fine del romanzo della gestione del racket, tra sacro e profano, uscito dall’inchiesta della Dda di Palermo culminata nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 tra boss, gregari ed estortori del clan Noce di Palermo.
L’indagine, condotta da Rodolfo Ruperti, ha messo in luce la circostanza , che i venditori ambulanti ammessi a montare le bancarelle nella zona della festa erano costretti a versare nelle casse mafiose l’intero ricavato delle vendite.
Colui che non si piegava alle richieste era fatto oggetto di pesanti ritorsioni come nel caso di un commerciante cui era stata incendiata la casa quale conseguenza al suo rifiuto di pagare o contribuire alle spese dei malavitosi.
Ecco i fermati : Sono tutti di un certo livello e qualificabili secondo gli investigatori, quali Boss del quartiere Noce. Giovanni Musso, 48 anni; Giovanni Di Noto, 44 anni; Massimo Maria Bottino, 49 anni; Cristian Di Bella, 30 anni; Fabio La Vattiata, 42 anni; Salvatore Maddalena, 42 anni; Saverio Matranga, 40 anni; Nicolò Pecoraro, 26 anni; Salvatore Pecoraro, 55 anni. Ai domiciliari Giulio Vassallo, 48 anni
Ma vi sono salti qualità dell’organizzazione mafiosa per avere la sponsorizzazione religiosa in occasione di una festa rionale del Sacro Cuore di Gesù interamente studiata e gestita da Cosa Nostra
Ma vi sono salti qualità dell’organizzazione mafiosa per avere la sponsorizzazione religiosa in occasione di una festa rionale del Sacro Cuore di Gesù interamente studiata e gestita da Cosa Nostra
L’inchiesta- si apprende – è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvo De Luca e dai pm Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi e Amelia Luise.