ALLA MANIERA DEI GULAG SOVIETICI: CHI DA’ FASTIDIO DEVE ESSERE CONSIDERATO “PAZZO”

 

REAZIONI AL NOSTRO SERVIZIO SULL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO: “QUESTO GIORNALISTA, LANZA , DA’ FASTIDIO,  DIFFONDIAMO  CHE  E’  PAZZO..”

 

Giornalisti uccisi dalla mafia

 

Vicenda dei dipendenti dell’Istituto Incremento Ippico e reazioni al nostro Servizio “La topica della Regione sicilia,.L’Istituto Incremento ippico,gli “interni di famiglia” fra dirigenti e sindacati”,   ha un’appendice  .

I sindacalisti citati sembra non abbiano intenzione di rispondere ai legittimi interrogativi sollevati -in primis sull’omessa stesura del verbale sindacale nella riunione sindacale del 13 luglio scorso all’assessorato all’Agricoltura dove erano presenti pure l’assessore al ramo , direttore generale e dirigenti dipartimentali.

Abbiamo avuto notizia -ma appare  evidente l’impossibilità-al momento in cui scriviamo,di addurre le prove su questo assunto la lettura dell’articolo abbia sollevato un generale consenso tra i dipendenti interessati  mentre nell’ambito sindacale son venute fuori asserzioni gratuite,  un linguaggio cioè gravemente offensivo e minaccioso nei nostri confronti e di SUD LIBERTA’.

Ricordiamo ai sindacati della Regione-se le cose stanno così- che hanno sbagliato ancora bersaglio. Chi scrive è solo un testimone di fatti, giornalista d’inchiesta e critico incisivo  Non c’è nulla da parte mia e del giornale che ho l’onore di dirigere contro l’attività sindacale e il vostro operato . Ma le offese, di gravità colossale, e tutto il resto che mi viene riferito nei messaggi, ci ricorda – e lo diciamo con un pò di amarezza- i gulag sovietici dove i giornalisti e intellettuali dissidenti marcivano col marchio di dementi .     Insomma anche in Sicilia o nel Sud Italia si può brutalmente giocare con le parole ed “ipoteticamente”affermare:  “LANZA, QUESTO GIORNALISTA D’INCHIESTA DA’ FASTIDIO: CONSIDERIAMOLO PAZZO…DIFFONDIAMO..”

 

Trenta cavalli, trenta stallieri. A Catania come dai maragià!- Gian Antonio  Stella- Sette

Un esemplare equino,colore nero, di rara bellezza e vivacità

Se fosse davvero così , significherebbe allora scaricare il peso della cattiva coscienza -il non aver risposto alle domande poste dal nostro Giornale, che poi sarebbero le domande dei dipendenti prostrati dell’Istituto ippico- di quegli elementi che hanno impedito finora la risoluzione della delicata vicenda, che con un pò di buona volontà, senza minacce ed  etichettature di follia,si potrebbero anche individuare

Raffaele     Lanza

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