Caruso:“Anche se non possiamo incontrarci la memoria va coltivata”
La notte fra Natale e Santo Stefano saranno passati 730 giorni dal sisma del 26 dicembre 2018, e sarà passato un anno dalla fiaccolata che lo scorso anno fra le strade della frazione di Santa Maria La Stella ha preso vita per ricordarlo.
Quest’anno le restrizioni dettate dall’emergenza epidemiologica e sanitaria da Covid-19 costringono di fatto a non riunirsi, e una manifestazione come quella del 2019 non sarà possibile, ma l’Amministrazione Comunale, di concerto con il Comitato Sisma Santo Stefano di Aci Sant’Antonio ha deciso ugualmente di fare qualcosa per rinnovare il ricordo: in un video promosso sui canali social nel quale scorrono le immagini della distruzione e quella della ricostruzione, e nel quale viene ricordato che da poco è stato stanziato quasi un milione di euro per 43 famiglie santantonesi, il Sindaco, Santo Caruso, invita la cittadinanza ad accendere una candela, la sera di Santo Stefano, e metterla alla finestra, sul davanzale, per mostrare che la memoria
resiste.
“La memoria va coltivata – ha dichiarato il primo cittadino – e se è vero che, giustamente, non è possibile incontrarsi, è anche vero che il ricordo può essere acceso esattamente come lo scorso anno, con una fiamma, e ognuno può farlo da casa, mostrando all’esterno che la memoria è viva, che noi non dimentichiamo. Perché se è vero che è stato fatto tanto, già all’indomani del sisma, c’è ancora tanto da fare, e chi è stato drammaticamente colpito ha bisogno di sentire che la comunità c’è e che non si è mai voltata dall’altra parte”.
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