Direttore ed Assessore ai b.c. non rispondono ancora: il SIAD denuncia

Pubblichiamo il sollecito risposta Nota del SIAD con oggetto:” Richiesta di revisione del processo di
organizzazione generale del personale A e B della Soprintendenza” inviata il 9 Giugno
2016-

Sollecitiamo il dott. Pennino e lAssessore a dare una risposta ai fondati rilievi del SIAD inviati con Note N.527/A del 9 Giugno scorso e Nota N.529/A del 15 Giugno 16 inviate con Fax – A.R. -dal Siad in allegato . E’ Vs. dovere. La presente ha pertanto valore di diffida omessa la risposta sarà depositata Nota alla Cancelleria del Tribunale di Catania entro 15/20 giorni dalla data di invio delle Racc.A.R.. Il tempo concesso alla Soprintendente di Catania per la rimodulazione della nuova struttura e l’omissione delle risposte alle costellazioni degli illeciti mobbizzanti rilevati, ha -fra l’altro, determinato già in questi mesi -purtroppo- un deterioramento dell’immagine pubblica dell’apparato verticistico dei beni culturali ( Vedi “La Sicilia” del.27.9.2016 pag 22…) perchè ha causato il rinvìo sine die nella struttura etnea della rideterminazione della dotazione organica del personale A e B ( avente mansioni soprattutto di vigilanza e custodia..) di una corretta turnazione degli operatori di tali categorie ,delle varie Unità operative con gli operatori A e B -(Società) dell’Accoglienza della Soprintendenza nonchè dell’avvio del processo di mobilità del personale in esubero”congelato” e, per certi versi, privilegiato ed “invisibile” da vari anni e negli Uffici ai beni cult.. Una riprova potrà aversi con una ispezione diretta a Catania presso la sede della Soprintendenza e l’audizione (necessaria) dell’autore della presente..
E’ una attenzione seria – spiace dirlo – che dovrebbe richiamare congiuntamente il direttore Pennino e l’assessore Vermiglio a un maggior senso di responsabilità nell’approfondire tale tema con la scrivente O.S.insieme al sovraccarico umano di operatori A e B congelati da diversi lustri dietro lussuose scrivanie – checchè taluni possano obiettare per interessi personali e di bottega –in violazione della legge 190/ 12 a ricordare il catechismo clientelare del passato.
Paradossalmente sull’altro fronte – abbiamo constatato – l’opinione pubblica e alcuni dirigenti responsabili lanciano accuse-critiche contro la Regione che consente queste anomale situazioni e non trova il coraggio di intervenire. Appare opportuno- ritenendo lealmente di interpretare certamente pure le intenzioni del Presidente della Regione- di disporre provvedimenti adeguati come la roteazione generale del personale A e B alla Soprintendenza di Catania rimuovendo pure tutti gli operatori A e B che stanno all’Unità personale, Archeologia, Unità Beni paesaggistici eccetera eccetera della Sovrintendenza di Catania da troppi anni francamente nella medesima postazione e gruppo in violazione delle norme anticorruzione e in misura visibilmente sproporzionata al reale fabbisogno come lamentato -generalmente -nei recenti rilievi della Magistratura contabile siciliana. Rilievi aggiungiamo noi che, se fossero recepiti con tempestività e la giusta determinazione culturale e trasparente, ne trarrebbe benefici la gestione e l’immagine della Regione siciliana.
Si attende dunque risposta nei termini delle vigenti norme sulla Trasparenza al sottoindicato indirizzo (Via Alberto Mario,74 Catania) e intervento correttivo per la Sovrintendenza etnea ribadendo che, in caso di omissione ingiustificata,o risposta solo parziale inviata soltanto – com’è Vs. “prassi” alla Soprintendente – a mente pure della Sentenza C.Cassazione n.14466, si configurerà – ns. Malgrado – Vs. Fattispecie di responsabilità penale. Il Segretario regionale
Dr. Raffaele Lanza