di    Raffaele Lanza

E’ una sensazione ma sono già in tanti che, in questo preciso momento della palude politica, pensano al possibile boicottaggio del Parlamento -nel mese di settembre -sul taglio del numero deputati.  Tanti, in assemblee e dibattiti,manifestano la volontà di  fare retromarcia sulla questione. La Camera -si sa- ha già  approvato la proposta di legge costituzionale che taglia il numero di senatori e deputati. Con  310 (M5s, Lega, Fi e Fdi) voti favorevoli, i contrari 107 (Pd, Leu, +Europa, Civica Popolare), gli astenuti 5 (NcI).La Sicilia avrebbe venti deputati in meno, passando da 52 a 32 e 9 senatori  da 25 a 16.

I deputati all’estero non saranno più 12 ma 8, mentre i senatori non saranno più sei ma quattro (con l’accorpamento del Collegio del Nord America con quello Oceania-Africa). Anche il numero massimo di senatori a vita di nomina presidenziale che possono essere in carica cambierà: cinque. 

Una cosa è certa: se la riforma sarà approvata   cambierà anche la geografia politica di quelle regioni che potrebbero obiettare su una riduzione di rappresentanza che garantisce diversamente  le diverse composizioni e minoranze

Ma in ogni caso il Parlamento adesso può solo  approvare o bocciare il testo senza possibilità di modifiche.Se per magia dovessero bocciare il provvedimento i parlamentari che avrebbero votato “si ” nella prima seduta proverebbero di essere incoerenti e attaccati alla “poltrona”  Abbiamo la sensazione che la maggioranza del Parlamento reciti adesso una “fiction” in un momento in cui il Ministro dell’Interno -figura teatrale con dialettica di “ragazzo di quartiere popolare”-non certo impeccabile sulla problematica dell’immigrazione e tante, tante,tante altre(ultimo caso:moto d’acqua della Polizia in uso al figlio di Salvini., rapporti con la Magistratura.,omesso studio problemi opere pubbliche eccetera.) ha creato uno scenario paludoso e caotico. 

Situazione più complessa in Sicilia dove il potere lotta per il mantenimento dei privilegi, figurarsi se in questa terra i parlamentari accarezzano il pensiero di tagliarsi le poltrone. Non scherziamo, qui nell’isola, ‘amministrazione regionale,  l’Ars – sull’esempio di Miccicchè,non ha neppure varato la riduzione degli assegni.   Altro che lasciare la poltrona. Si pensa solo all’arricchimento facile ec al potere indisturbato

Un’assemblea regionale , come quella siciliana, si è rivelata infatti anacronistica e irresponsabile. Di fronte alla quotidiana e dilagante difficoltà dei siciliani di arrivare alla fine del mese e all’oceano dei disoccupati presenti ,la Sicilia  ha salvato finora  la ricchezza dei pochi, fatta di privilegi come il vitalizio che qui nessuno pensa di tagliarsi.

Cosa succederà  nel Bel Paese? Il numero dei deputati – se i deputati , a settembre, si presenteranno in Aula parlamentare-abbiamo alcuni dubbi-  (  saranno probabilmente tante le “assenze” per le “vacanze estive”) scenderà  da 630 a 400, mentre quello dei senatori  da 315 a 200. Taglio anche al numero minimo di senatori che sono eletti in ogni regione (da sette a tre), mentre il Molise manterrebbe i due senatori e la Valle d’Aosta uno. 

Vedremo questo mese di agosto intanto se il Presidente della Camera e del Senato -come afferma Giuseppe Conte- convocheranno i parlamentari per chiarire o revocare la fiducia al governo .   Sono in tanti-si apprende – che non hanno alcun intenzione di arrivare a nuove elezioni. La sete di potere di Matteo Salvini aspirante candidato premier,sostenuto da “sondaggi” favorevoli al momento, potrebbe però rivelarsi un boomerang se la stragrande maggioranza della popolazione dovesse acquisire una maggiore capacità di lettura degli eventi. La favoletta di Salvini , di un governo del”no”, non regge. Una migliore analisi induce alla riflessione che il ministro dell’interno, ha provocato la scossa tellurica, solo ed esclusivamente per arrivare al potere assoluto: “Conte spostati, fatti più in là, torna ad insegnare all’Università Diritto privato, ora mi siedo io sulla tua poltrona”.   Questo è il “ragionamento” attuale, questa è l’unica verità. Tutto il resto è favola uscita come coniglio dal cilindro di un prestigiatore fantasioso. Una vera ed autentica indecenza .