A Catania sabato 25 e domenica 26 marzo: gli orari di visita ai beni culturali
Laddove non arriva la Sovrintendenza arriva il Fai verso i beni culturali
GIORNATE FAI DI PRIMAVERA: IL PROGRAMMA DEGLI APPUNTAMENTI
CATANIA – «Le Giornate Fai sono aperte a tutti i cittadini e turisti di Catania. Riserveremo un trattamento speciale ai soci della Fondazione e a chi vorrà iscriversi durante l’evento: a loro saranno dedicate visite esclusive e corsie preferenziali perché iscriversi al Fai è un gesto civile e di amore verso il patrimonio culturale del nostro Paese». Il capo della delegazione etnea Antonella Mandalà rinnova così l’invito a partecipare domani e domenica (25-26 marzo)all’iniziativa che apre al pubblico le porte di ben nove siti storico-culturali della città etnea, rilasciando un contributo libero.
Il monumento più conosciuto e amato è il Teatro Massimo Bellini, che sarà visitabile dalle 9.30 alle 16.30. Nei due giorni, alle 10.45, si svolgerà la conversazione “Dal Gran Teatro comunale al Teatro Massimo Bellini. Viaggio in uno degli edifici più importanti della città”, a cura di Marina Cafà e Marilisa Spironello. Qui e in tutti gli altri beni culturali saranno gli Apprendisti Ciceroni a guidare i visitatori: oltre 600 studenti delle scuole di Catania, di ogni ordine e grado, che da mesi si preparano per accompagnare i partecipanti alla scoperta dei luoghi.
Negli stessi orari (9.30-16.30) sarà fruibile anche il Teatro Sangiorgi, proprietà del Massimo e sempre messo a disposizione dal suo sovrintendente Roberto Grossi. Nella giornata di sabato, alle 11.30, avrà luogo l’esibizione degli allievi del Liceo musicale “G. Turrisi Colonna”.
Sulla stessa piazza in cui si affaccia il Bellini si trova la Casa del Mutilato, aperta dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30, soltanto per i soci Fai e per coloro che vorranno iscriversi in loco. Particolare edificio di epoca fascista, chiuso da lungo tempo, sarà visitabile eccezionalmente per l’iniziativa Fai.
A pochi passi dai due Teatri si trova l’affascinante Palazzo Manganelli, altro bene riservato agli iscritti Fai. Le visite si svolgeranno soltanto domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Residenza dei Principi Borghese, il Palazzo vanta un giardino pensile tra i più grandi della Sicilia; le numerose e fastose stanze che lo compongono hanno mantenuto la bellezza degli arredi originali, trasmettendo un momento di grande suggestione ricco di fascino e storia.
Sempre in zona, in via Vittorio Emanuele, sarà aperta per la prima volta dal Fai la Chiesa di San Martino dei Bianchi, le cui visite saranno riservate ai soci negli orari 9.30-13.00 e 15.30-18.30. Qui, durante la “due giorni”, alle 18.10, si svolgerà la conversazione “Per una storia della Confraternita dei Bianchi”, a cura di Melita Leonardi, con la partecipazione del governatore della Confraternita Barone Raffaele Zappalà. Tre i concerti in programma: sabato alle 12.30 nove archi diretti da Bruno Boano, mentre alle 18.30 si esibirà l’Orchestra giovanile “Falcone-Borsellino” della Fondazione La Città Invisibile; domenica alle 15.30, il bis dei nove archi.
Risalendo sempre per via V. Emanuele, nella traversa di via Sant’Anna 8, si trova Casa Verga, dimora del celebre scrittore, che sarà visitabile dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Nella giornata di domenica, alle 12.15, ci sarà la visita curata da Santa Sorbello del Polo museale regionale di Catania, mentre alle 17.00 l’attrice Tiziana Giletto reciterà brani tratti da opere di Verga.
Gli altri 3 beni culturali protagonisti di queste “XXV Giornate di Primavera”, si concentrano invece nella zona di Piazza Santa Maria di Gesù, su cui si affaccial’omonima Chiesa, aperta dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Negli stessi orari sarà fruibile il Chiostro del Convento della stessa Chiesa, accessibile dall’Istituto “Archimede”. Qui, nell’Aula Magna, si terrà la conversazione “La Contrada di Santa Maria di Gesù e l’espansione della città verso nord-ovest”, a cura dell’ing. G. Condorelli (sabato alle 17.00 e domenica alle 10.30).
Infine, di fronte all’Archimede, si trova il Sanatorio Clementi, oggi sede di un istituto bancario. Costruito tra il 1901 e il 1904 su commissione del prof. Gesualdo Clementi, professore universitario e acclamato chirurgo dell’epoca, sarà visitabile la parte esterna negli stessi orari della Chiesa e del Chiostro.