VIDEO DEI DISAGI PER IL CROLLO DEL PONTE MORANDI
PERCHE I POLITICI CHE SAPEVANO DEL PERICOLO DEL PONTE NON SONO MAI INTERVENUTI ?
Quei morti sotto il Ponte reclamano giustizia. Alcuni politici italiani sapevano del problema rischio crollo e non sono intervenuti nè hanno risposto alle recenti interpellanze di quelli previdenti .E’ stato disposto adesso dalla Procura di Genova, che indaga sul disastro il sequestro della parte superiore del viadotto, la parte restante che ha resistito al crollo di tre giorni fa. Nella parte sottostante, tra il letto del torrente e la viabilità che corre lungo l’argine, è stata invece individuata un’area dal comune da destinare allo spostamento e allo stoccaggio temporaneo del cumulo di macerie, all’interno dell’area Amiu di Campi. Si parla di reato di attentato alla sicurezza pubblica ma secondo noi ancor più grave è l’omissione di chi, politico, sapeva il pericolo del Ponte e ha taciuto…
Nominati già i consulenti tecnici- la Procura si muove velocemente – che monitoreranno il trasferimento dei residui della campata centrale del ponte: sono gli ingegneri Renato Buratti, di Genova, e Pier Giorgio Malerba, da Milano. Le macerie saranno sequestrate dopo lo stoccaggio. I consulenti della Procura, hanno tempo due mesi per la loro relazione , già nelle prossime ore incontreranno i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Genova.
Caos, volgarità, insulti del mondo politico – Il mondo politico dopo le dichiarazioni di Di Maio che afferma di non arretrare di un millimetro, accusato da dilettantismo da esponenti di Forza Italia,e dall’ex premier Renzi, è in continuo fermento. “Il dannoso pasticcio della fantomatica ‘revoca’ della concessione non può passare in cavalleria – afferma il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi – Non bastano le raccomandazioni a Palazzo Chigi, riferite dalla stampa: la Consob, l’Antitrust e l’Anac aprano un’istruttoria sul ‘colpo gobbo’ di Ferragosto ad opera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dei vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini, del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli. Siano indagate manipolazione del mercato e aggiotaggio“.