Non è la prima volta che il capoufficio del Genio civile di Catania, ing.Gabriele Ragusa, interpreta le norme secondo i propri interessi
L’Assessorato al Territorio ed Ambiente tira le orecchie al dirigente dell’Ufficio Genio civile di Catania Gabriele Ragusa sulle competenze degli Uffici e lo fa con una circostanziata lettera che invia anche ai Geni civili dell’Isola .
Ne pubblichiamo il contenuto a firma del dirigente del Servizio 3 dell’Assessorato al Territorio Aldo Guadagnino. ” Con l’art. 43, comma 1, della legge regionale n.3 del 17 marzio 2016 è stata soppressa la parola “fluviale” di cui alla lettera m del comma 1 dell’articolo 8 della legge regionale n.28 del 29 dicembre 1962 e successive modifiche ed integrazioni. In particolare tali integrazioni sono state apportate con l’art. 71, comma 7, della legge regionale n.9 del 15 maggio 2013 che ha aggiunto alle competenze dell’assessorato regionale del territorio e dell’ambiente della “Programmazione, realizzazione e gestione degli interventi per l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria del Demanio Idrico fluviale, compresi gli interventi di urgenza e somma urgenza nonchè tutte le attività a valere sui fondi extraregionali compresi quelli comunitari”. Si è del parere che il suddetto demanio idrico fluviale, essendo intervenuta una legge regionale a definire l’aggiunta di competenza all’Assessorato al Territorio sia da intendersi come il demanio idrico fluviale regionale consistente in quella parte di acque pubbliche che apparteneva al Demanio dello Stato e transitata alla Regione siciliana con Dpr 16 dicembre 1970 n.1503 (parere dell’Ufficio legislativo e legale n.313/2001, negativo sulle maggiori competenze discendenti dall’applicazione dell’art. 86 D.L. 112/98 rispetto ai corsi d’acqua trasferiti al demanio della Regione con Dpr 16 dicembre 1970 n.1503.
Con l’art.1, comma 1, del Dpr n.12 del 14 giugno 2016 (Gurs n.28 del 1.07..16) viene emesso il regolamento che “rimodula le funzioni ed i compiti dei Dipartimenti regionali secondo la nuova articolazione delle strutture..” con il nuovo assetto organizzativo del dipartimento regionale dell’Ambiente e secondo il quale la U.O.B s.3.2 “Gestione e attuazione assetto del territorio” del Servizio 3 è stata designata per provvedere alla “Autorizzazione per l’accesso e l’esecuzione di interventi sul demanio Idrico fluviale, realizzazione e gestione degli interventi per l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria compresi gli interventi di urgenza e somma urgenza. ed al rilascio Concessioni e/o sdemanializzazione per aree di demanio idrico fluviale2:
-Per gli Adempimenti programmatori connessi con il demanio idrico fluviale è stata invece designata la U.O.B s.2.2 “Pianificazione e programmazione assetto del territorio”.
Il sovrapporsi di queste disposizioni di legge emesse dalla Regione siciliana (art.43 l.r.n.3 del 17 marzo 2016 e art. 1 c.1 Dpr n.12 del 14 giugno 2016 ha evidentemente creato una discrasia sulla quale il Servizio Assessorato ha raggiunto un proprio convincimento in merito;
nel richiamato regolamento (Dpr n.12/2016) allorquando viene specificata la dicitura “demanio idrico fluviale”, non è stato inserito alcun riferimento di legge; sempre nel medesimo regolamento non è stata inserita alcuna indicazione circa la soppressione della parola fluviale di cui al comma 1 dell’articolo 43 della legge regionale n.3/2016 (emessa in data antecedente all’emissione del “regolamento” e pertanto il Servizio 3 del dipartimento regionale dell’Ambiente ritiene che le proprie funzioni e compiti siano esclusivamente quelle inerenti il “demanio idrico fluviale” regionale (corsi d’acqua trasferiti al demanio della regione con Dpr 16 dicembre 197000 n.1503 riportate nel Dpr n.12 del 14 giugno 2016) ed essendo il “demanio idrico regionale rientrante nel “patrimonio indisponibile della Regione ad esclusione dei beni demaniali ed patrimoniali gestiti da altri rami dell’amministrazione regionale” , le relative funzioni e compiti sono del dipartimento delle Finanze e del Credito.
La stretta competenza del servizio assessorato è l’autorizzazione per l’accesso e l’esecuzione di interventi sul demanio idrico fluviale regionale consistente in quella parte di acque pubbliche che apparteneva al demanio dello Stato ed è transitata alla Regione siciliana con Dpr 16 dicembre 1970 n.1503, realizzazione e gestione degli interventi per l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria anche discendenti da interventi previsti in regime di urgenza e somma urgenza ma non realizzati per mancanza di fondi, già inseriti in una programmazione agli atti del Servizio 2 del dipartimento.
Riguardo i corsi d’acqua denominati “canale Fontanarossa” e canale Forcile non risultano inseriti fra i corsi d’ acqua che ricadono nell’elenco per la provincia di Catania. Infatti la richiesta è stata inoltrata all’Ufficio Genio civile……..”