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Pronta la rotazione dei dirigenti generali della Regione siciliana. Sono la cancrena dell’Isola per il mancato rilancio della Sicilia. – Facciamo rotare i dirigenti, naturalmente. Quelli che sono prossimi alla pensione non li nominiamo. I dirigenti generali andranno via subito salvo pochissime eccezioni”Dovranno presentare un curriculum tramite un atto di interpello. . Abbiamo individuato i criteri per far girare i dirigenti interni”. Li valorizziamo meglio e, ovviamente, non potranno curare interessi particolari. Siamo alla svolta e tutti saranno controllati nei risultati…”
Non si nascondono già accordi preliminari tra il governatore siciliano Nello Musumeci e il papabile assessore ai Rifiuti della Sicilia, Alberto Pierobon, dopo le dimissioni dell’assessore Vincenzo Figuccia dell’Udc. . Già sub commissario per emergenza rifiuti in Campania, e dirigente del Consorzio Treviso 3, Pierobon è pronto a diventare il riferimento delle prossime settimane anche nell’interlocuzione romana con il governo nazionale.
– “Mi dispiacerebbe molto perdere l’assessore Sgarbi in Giunta –sottolinea il Musumeci – perché ogni giorno , pur con le provocazioni che sappiamo, sforna idee e proposte che però non sempre possono trovare spazio per i problemi economici”.
“Quella dei rifiuti in Sicilia è una delle “emergenze strutturate, che esistono da decenni. Ma io non mi piego facilmente, ho tanta tenacia, piano piano riusciremo ad affrontare tutte le problematiche e su alcune troveremo anche una soluzione”. Musumeci è noto ha incontrato a Roma il premier Gentiloni a cui ha chiesto i poteri speciali per la Sicilia. Il premier però non ha assicurato nulla al governatore, solo sorrisi e strette di mani.
“Stiamo tentando di capire se rientriamo nei poteri speciali anche per la crisi idrica, per potere attivare il collegamento con un acquedotto che è ai confini della provincia di Palermo, con una copiosa quantità di acqua che andrebbe immessa nella rete che serve Palermo. Questo ci consentirebbe di risolvere momentaneamente l’emergenza idrica sul capoluogo siciliano”. “Non abbiamo ricette per la pioggia, francamente – avverte Musumeci – Si possono fare tutti gli invasi che vogliamo ma gli invasi sono alimentati dall’acqua piovana che in Sicilia viene utilizzata per l’11 per cento. Tutto il resto viene assorbito dal suolo o finisce in mare. Poi, la rete da tempo non viene sottoposta a manutenzione…….insomma c’è stato disinteresse per anni e anni…………………..