La Corea del Nord riprova i test missilistici: il suo leader, fanatico dello sviluppo militare e nucleare, ha lanciato un razzo che, dopo aver viaggiato per circa 500 chilometri, è caduto nel mar del Giappone. Si tratta di un missile balistico a medio-intermedio raggio – e non un missile intercontinentale (ICBM) come Pyongyang aveva recentemente minacciato – lanciato intorno alle 7.55 di oggi (ora locale) nei pressi della città nord-occidentale di Kusŏng. Giappone, Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno subito denunciato il test, il primo da quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato inaugurato nel mese di gennaio.
Immediata la condanna di Washington e Tokyo e Seoul. Parlando dal resort di Mar-a-Lago in Florida, dove è ospite di Donald Trump, il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito “assolutamente intollerabile” il nuovo test, ammonendo al “rispetto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
“Voglio solo che tutti capiscano che gli Stati Uniti d’America sono al fianco del Giappone, suo grande alleato al 100%”, ha detto Trump in una breve dichiarazione.
Il ministero degli Esteri Sudcoreano ha condannato il lancio del missile, definendolo “non solo una violazione esplicita e chiara delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, ma anche una grave minaccia per la pace e la stabilità della penisola coreana e la comunità internazionale nel suo complesso”. “Questo dimostra la natura irrazionale del regime di Kim Jong Un, fanaticamente ossessionato dallo sviluppo nucleare e missilistico”.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un aveva annunciato nel suo discorso di Capodanno che il paese era prossimo a lanciare un missile balistico intercontinentale. Ciò era stato visto come la minaccia evidente che Pyongyang era vicino ad acquisire il know-how per colpire gli Stati Uniti.
Il ritmo dello sviluppo militare della Corea del Nord è aumentato sotto Kim, salito al potere nel 2011 dopo la morte del padre, con due test nucleari nel solo 2016.
(Agenzia)