Reggio Calabria, lotta all’immigrazione irregolare, un fermo – operato dai Carabinieri – di indiziato di delitto di due scafisti di nazionalità sudanese

 

SBARCATI A POZZALLO 253 MIGRANTI TRA LORO 4 SCAFISTI FERMATI DALLA SQUADRA  MOBILE DI RAGUSA - Questura di Ragusa | Polizia di Stato

 

 Reggio Calabria – Bianco (RC),

Vano il tentativo dei due fermati di nascondersi in mezzo al gruppo di migranti unitamente ai quali erano appena sbarcati sulle coste di galati, frazione di Brancaleone (rc). l’intervento tempestivo dei Carabinieri  ha consentito di trovare nella loro disponibilità anche apparati g.p.s. e di comunicazione satellitare.

Un fine mese di sbarchi quello appena trascorso, ma anche un importante traguardo dello Stato nella lotta a chi favorisce l’immigrazione irregolare: i Carabinieri della Compagnia di Bianco (RC) infatti, nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, all’esito di approfonditi accertamenti, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini di nazionalità sudanese – di cui uno sedicente minorenne – ritenuti responsabili di aver materialmente traghettato, dalle coste della Libia fino in Italia a bordo di un natante a motore, un gruppo di 14 immigrati clandestini bengalesi, sbarcati autonomamente nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre sulla spiaggia di Galati, nel Comune di Brancaleone (RC).

E’ stata proprio la pronta segnalazione al 112 di alcuni residenti – che nel frangente avevano notato l’imbarcazione in fase di approdo – che ha consentito ai Carabinieri della locale Compagnia di intervenire immediatamente a pochi attimi dallo sbarco dei migranti, tra i quali tentavano di nascondersi anche i due scafisti. Quest’ultimi, sottoposti a perquisizione sul posto, sono stati trovati in possesso di strumentazione g.p.s. per la navigazione nonché telefoni cellulari e satellitari, circostanza questa che, unitamente agli approfondimenti investigativi del caso esperiti nelle successive ore, hanno consentito di raccogliere sufficienti elementi indiziari per procedere al loro fermo e traduzione presso gli istituti di detenzione competenti.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Locri (RC) e da quella presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, versano ancora nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *