Gli obiettivi che Israele si era posto di colpire in Iran sono stati colpiti secondo le dichiarazioni del portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari. Sembra ora “conclusa” l’operazione in risposta all’attacco missilistico iraniano del primo ottobre. Forse, visti gli attacchi e/o i danni limitati dell’Iran sarà possibile lavorare ora ad una tregua.
Questa la dichiarazione di Hagari diffusa. :”Ora Israele ha una maggiore libertà d’azione anche in Iran.. “Siamo concentrati sugli obiettivi della guerra a Gaza e in Libano. E’ l’Iran che continua a spingere per un’ampia escalation regionale”
Hagari ha avvertito per conto dei leader israeliani : l’Iran “pagherà un caro prezzo” se inizierà un nuovo round di escalation . ”Se il regime in Iran commette l’errore di iniziare un nuovo round di escalation, saremo obbligati a rispondere. Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo stato di Israele e cercano di fare scivolare la regione in una escalation più ampia pagheranno un caro prezzo”….
Ci sono state esplosioni a Teheran, Karaj e in Siria. Per la Casa Bianca, quella di Israele è una autodifesa. Teheran minaccia: «Il potere iraniano umilierà i nostri nemici».
Si apprende infine che che il raid aereo israeliano “ha colpito i siti di produzione di missili che l’Iran ha sparato sullo Stato di Israele per un anno. Questi missili erano una minaccia diretta e immediata per i cittadini di Israele“,